No Pain, No Gain

<b>[Negozio]</b>

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  1. ~ Marcø
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    Questione di Rispetto







    Hakuseki chiuse con cura e doppia mandata la porta del negozio, quando uscimmo. Probabilmente per via dell'emozione, il tremore che gli impediva di muovere agilmente le mani era accentuato ed ebbe difficoltà a infilare la chiave nella serratura, ma non avrei mancato di rispetto a quell'uomo che aveva atteso così tanto per me. Né tanto meno mi lamentai quando lo seguii fino a casa sua, con un'andatura decisamente più lenta di quella cui ero abituato. Nel frattempo il vecchietto mi informò del materiale che aveva a casa, di come avrei imparato facilmente se avessi dimostrato di avere il talento di mio padre e dell'esistenza di un altro tatuatore ad Oto, un tale chiamato Ledah. L'anziano tatuatore sembrava non apprezzare molto il lavoro del ragazzo che aveva nominato, avremmo scoperto presto chi, fra noi, era il più talentuoso. Una sfida che raramente perdevo.
    Arrivammo ad un'umile casetta di due piani, probabilmente non più grande di uno dei saloni di casa mia, il cui muro frontale era così piccolo da poter ospitare solo una porta e una finestra, senza quasi avere spazi vuoti. No, non avrei permesso che quell'uomo continuasse a vivere in quel posto, lo avrei portato alla mia villa il prima possibile, giusto il tempo di imparare la nobile arte. Quando Hakuseki dovette armeggiare nuovamente con le chiavi capii come il suo tremore avesse influenzato la sua vita, a partire dalla sua passione per i tatuaggi.
    L'interno della casupola era simile a quello del negozio, piuttosto mal messo e polveroso, e ogni secondo che passai lì dentro aumentava la mia convinzione a portare via da lì l'anziano signore. Quando mi chiese di potermi offrire un the, non seppi rifiutare.

    « Grazie Hakuseki, lo accetto volentieri »


    Proprio mentre il mio ospite stava per iniziare a cercare nella sua umile dispensa, udii bussare con forza sulla porta e sbraitare in modo offensivo contro il proprietario della casa. Mi girai prima verso l'ingresso e poi verso il Mozumi, che sembrò voler evitare di aprire la porta. C'era qualcosa che non andava.

    « Vuoi che ci... »


    Una nuova scarica di manate sulla porta mi interruppe, seguita da una voce dal volume troppo alto per i miei gusti. Le parole che pronunciò mi fecero schifare. Chi era il coglione che si permetteva di offendere quel bravo signore? Stavo per andare ad aprire la porta, ma Hakuseki mi anticipò. Un ragazzone entrò spintonando il gentiluomo e chiudendo la porta con forza. Mi superava di qualche centimetro, nonostante sembrasse avere circa la mia stessa età. Il taglio di capelli e gli occhiali da sole, insieme ai modi che finora aveva dimostrato, mi fecero capire con che tipo di persona avevamo a che fare, quindi mi sarei comportato di conseguenza.
    Seguirono minacce poco velate, accenni a personaggi dai nomi insensati e a inchiostri speciali mentre Hakuseki spostava gli occhi fra me e il nuovo arrivato. Da quel che avevo capito, Hakuseki si era indebitato verso un qualche signorotto della zona che oltre a voler indietro i soldi prestati voleva una quota aggiuntiva in cambio di "protezione" e come risarcimento per un tatuaggio mal fatto. Cosa si aspettavano da un signore a cui le mani tremavano vistosamente? Fino a quel momento pensavo che le mani del vecchio tremassero per via dell'età avanzata o a causa di qualche malattia, ma quando sentii le parole del bulletto che aveva appena varcato la porta sul "calpestare le mani", dentro di me crebbe una rabbia improvvisa verso chi si era permesso di fare una cosa simile.

    « Cosa hai detto? »


    Fu solo quando pronunciai quelle parole che il ragazzo sembrò accorgersi di me e continuò a pronunciare inutili provocazioni. Già, inutili. Avevo già deciso la fine che avrebbe fatto quel ragazzo. Quasi inconsciamente, avevo già lasciato fuoriuscire il mio chakra, rivestendo il mio intero corpo con un leggero strato di elettricità. [Attivazione Manipolazione Elettrica]
    Così, quando scelse di dare il via alle danze, non mi trovò impreparato. Grazie all'aiuto di una piccola quantità di chakra, accorciai immediatamente le distanze, passando davanti ad Hakuseki e posizionando il mio braccio sinistro disteso leggermente di fianco al mio corpo, fra la gamba del mio bersaglio e la testa del signore, che fortunatamente era più basso di me. Era davvero forte il ragazzo, più o meno al mio livello, e il suo calcio mi avrebbe provocato un bel livido sul tricipite, nonostante la protezione offerta dalla mia armatura elettrica [Protezione, pot. 10]. Ma ad occhio e croce, quello che ci distingueva era la tecnica.
    Non persi tempo, ed immediatamente provai a girare il braccio mentre piegavo il gomito, con l'intento di afferrare la gamba avversaria. [Velocità: 425: Forza: 450, Rivestire: [Bomba], pot. 5] Ruotando la spalla sinistra per tentare di effettuare questa presa, avrei contemporaneamente innescato un altro movimento, che mirava a rendere inerme il mio avversario. Sperando di averlo afferrato o almeno di essere riuscito a sbilanciarlo verso di me, avrei tentato di colpirlo al viso un pugno destro che sarebbe partito dal mio fianco e percorrendo la traiettoria più diretta, avrebbe cercato il naso avversario. Intendevo farla finita con quel colpo, quindi potenziai i miei muscoli con un impasto di chakra. [Velocità: 425; Forza: 450 + Basso = 525, Rivestire: [Bomba], pot. 5]
    Se dopo il pugno avessi avuto ancora la gamba avversaria avvolta nella mia presa, l'avrei semplicemente scagliata verso l'alto, cercando di sbilanciare il bulletto per farlo volare per terra. Ero un tipo che prima spaccava qualche osso e dopo faceva le domande. Finchè non avesse chiesto pietà o non avesse perso i sensi non mi sarei fermato. Doveva pagare per quello che aveva fatto fino a quel momento al signor Mozumi.
    Se la mia presa non avesse avuto successo, o in caso che fosse riuscito a liberarsi, avrei colpito col sinistro subito dopo il tentativo con la mano destra. Il colpo che avrei tentato era un gancio sinistro al fegato avversario, abbastanza forte da fargli pentire di essere venuto in quell'umile casa privo di ogni forma di rispetto. Il pugno, oltre ad avere la traiettoria circolare tipica dei ganci, aveva anche una leggera inclinazione dal basso verso l'alto, per evitare di colpire le costole. [Velocità: 425; Forza: 450; Rivestire: [Bomba], pot. 5] Volevo decisamente fargli male e le scariche elettriche che accompagnavano ogni mio colpo gli avrebbero fatto capire con chi aveva a che fare.



    Ferite: 1 Leggera (braccio sx).
    Vitalità residua: 15/16

    Chakra utilizzato: Basso (attivazione ts), Basso (spostamento), Basso (potenziamento).
    Chakra residuo = 27/30
     
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29 replies since 7/11/2012, 20:28   595 views
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