La Tana del Serpente[QdE]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,990
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Lo specchio oltre le Sbarre


    XI







    Davanti allo spirito suicida del serpente persino la superbia per quanto indotta dal genjutsu trovò un muro d’arresto, identificando nella creatura una vittima più che un carnefice, erano invasori in quel momento e il rettile non faceva che difendere qualcosa che sentiva proprio o che gli era stato inculcato esserlo.
    Allentò leggermente la presa, ma le sue mani erano ben attente alle contrazioni di quel fascio di muscoli che era la gigantesca vipera e purtroppo si ritrovò a constatare che non si sarebbe arresa.

    Scusami, se potrò ti vendicherò.

    Non avrebbe prolungato quella sofferenza oltre il necessario, ma non potè evitare di lordarsi del sangue di quella creatura che lo bagnò quasi totalmente.
    Quello spirito di sacrificio però lo colpì nel profondo, Orochimaru aveva una mente deviata, così fedele alla sua sete di conoscenza da non avere alcun problema ad assoggettare creature intelligenti al suo volere, spesso inserendo nei loro stessi geni l’ incapacità di opporsi al suo volere, privandoli del libero arbitrio necessario a dar dignità a qualsiasi forma di vita.

    Ripugnante.

    Sentenziò mentre il chakra della volpe si ritraeva.
    La situazione tuttavia era ben lungi da trovare una soluzione e dovete distogliere presto la mente dal sacrificio del serpente, i suoi occhi si mossero lentamente, sentiva chiaramente il combattimento imperversare oltre il serpente, inspirò e con un solo balzo fu oltre la carcassa, ad osservare.


    Osservava perché non sarebbe intervenuto, non occorreva, il figlio di Orochimaru sapeva che la sua più grande difesa era caduta, per lui non c’era salvezza oltre la resa, e quello sguardo non era niente più che una condanna, poteva forse mettere fuori combattimento Hebiko, ma non ne sembrava in grado, ne tantomeno gli sarebbe servito: era solo.
    Era paradossale, ma in quel momento che il genjutsu fosse o meno attivo non avrebbe cambiato assolutamente nulla, Hebiko non era in pericolo ed avrebbe lasciato che gestisse da sola la situazione, l’avversario era alla sua portata, aiutarla sarebbe stato un insulto.
    Si sarebbe quindi voltato ed avrebbe preso la strada verso il livello inferiore, qualcosa di troppo insolito stava accadendo lì sotto.
    Conosceva la strada e proprio per quello sapeva anche che doveva essere prudente, l’aria attorno a lui pesava di qualcosa che gli era familiare ed al contempo avverso. Si fece istintivamente più silenzioso quando comprese che quello che gli vorticava attorno era chakra, ma era inutile era stato percepito, difficile sfuggire a qualcuno immerso nella meditazione.

    Ma che cazzo…
    Erano nove quelle code?
    E...


    L’oscurità ancora gli rendeva difficoltoso comprendere chi c’era oltre le sbarre.

    … come... come diavolo è possibile?

    Lo disse praticamente in contemporanea all’affermazione del se stesso che stava oltre le sbarre, del tutto basito. Per qualche secondo non potè che stare davanti a se stesso con la fronte corrucciata mentre il suo cervello galoppava ripercorrendo la sua vita alla ricerca di un fatale errore.
    Ma ne era certo, oltre ogni ragionevole dubbio, che il suo DNA non se ne fosse andato a giro, solamente gli abomini avevano avuto l’opportunità di sottrarglielo ma ne avevano pagato il prezzo ed aveva totalmente raso al suolo quel posto, per cui cosa diavolo ci faceva un suo clone lì?
    E soprattutto perché sembrava che fosse in possesso della volpe?
    Se era strano che avessero clonato Raizen era ancor più strano che fossero stati in grado di rintracciare il chakra della volpe, certo era di orochimaru che parlavano ma mettere insieme due rarità simili era complesso anche per lui, soprattutto senza conoscere l'individuo, ed era più che certo di non aver interagito con nessuno della cerchia della vecchia serpe.
    Domandargli chi fosse probabilmente sarebbe stata la domanda più stupida di tutti i tempi, anche se per istinto quasi gli sfuggì di bocca. Dando al suo cervello qualche secondo in più per metabolizzare la presenza di un clone che non avesse generato in prima persona gli sovvenne una domanda che poteva fargli escludere parecchie più ipotesi.

    Da quanto sei qui sotto?
    Cosa ti tiene qui?


    Era al contempo intimorito, incuriosito e compaziente e non era difficile leggerlo nella sua voce, anche perchè non era sua volontà nasconderlo.
    Ma questo non impediva al suo animo bisognoso di risposte di cercarne una, ed infatti un' idea per la testa l'aveva: non era possibile che Orochimaru avesse rintracciato il suo DNA, Raizen non era oggettivamente nessuno per uno svitato di quel calibro, inoltre i suoi geni erano tutto sommato normali, se proprio voleva clonare qualcuno perché proprio lui con tutte le persone sulle quali aveva o poteva aver messo le mani nel corso del tempo?
    Era più probabile che grazie alle sue attitudini da tombarolo e ricercatore fosse riuscito a mettere le mani sopra qualche reliquia o qualche oggetto ancora infuso del chakra della volpe, e con chissà quale bizzarreria fosse riuscito a replicarne il chakra. Effettivamente quel colore era diverso da quello della volpe, e da che lui sapeva l'unico cambio poteva averlo solo se si separavano le due metà ying e yang come fece Minato, ma gli sembrava privo di logica prendere un rimasuglio per poi dividerlo. Dal suo punto di vista quel cambio era dato da un processo artificiale, magari utile a stimolare la crescita autonoma del chakra da frammenti troppo piccoli.
    Ma perchè impegnarsi tanto per poi abbandonarlo lì sotto?
    Per quanto grande la sua brama di potere fosse stata nel passato faceva fatica ad immaginare un simile dispendio di risorse solo per arrivare ad ottenere del chakra in grado di autogenerarsi e poi metterlo nello scantinato. Che fosse lì in attesa di essere sfruttato come un pregiato ingrediente?
    Restava inspiegabile però il perchè delle sue sembianze, possibile che fosse il frutto di una variabile imprevedibile?
    Dopotutto quante probabilità potevano esserci che li sotto arrivasse un jinchuriki del demone giusto e con un grado di sintonia così elevato?
    Così scarse che appena le condizioni giuste si materializzarono nel clone inviato da Raizen quel chakra acquisì coscienza sfruttando quell'appiglio come innesco evolutivo, trasformandosi in ciò che aveva davanti.
    O magari iniziava ad averne viste così tante che la linea tra fantasia e realtà iniziava ad assottigliarsi fin troppo.
    Non sapeva se dall’altra parte di quelle sbarre c’era una possibilità o una nuova scazzottata ma era in vantaggio, se era li sotto voleva dire che non era in grado di uscire autonomamente, lui era la sua unica chiave.


     
    .
45 replies since 24/11/2012, 16:19   2193 views
  Share  
.