Tempesta all'orizzonte

Masayuki Hasegawa vs Daisuke Yotsuki

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  1. Sir Wexington
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    Tempesta all'orizzonte


    Link alle schede: Scheda Daisuke Yotsuki / Scheda Masayuki Hasegawa
    Link ai Portfolio: Portfolio Daisuke Yotsuki / Portfolio Masayuki Hasegawa

    Durata: 6 round + x post di presentazione
    Arena e Meteo: Altopiano / situazione meteo standard
    Regolamento: Superiore
    Regole Speciali: No morte / no ferite permanenti

    Note: Primo post a Marco, come di comune accordo si gioca entrambi con la rossa!




    Edited by Sir Wexington - 16/11/2012, 00:26
     
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  2. ~ Marcø
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    Commissioni Accademiche






    « Daisuke, tuo nonno desidera incontrarti nel suo studio »
    « Cugina, ti prego di riferirgli che lo raggiungerò appena completata l'ultima serie di sollevamenti. Grazie. »


    Non era assolutamente da mio nonno affibbiarmi un esercizio e interrompermi a metà di esso, doveva aver bisogno di un favore. Un sollevamento dopo l'altro, arrivai al fatidico traguardo delle cento ripetizioni, per poi appoggiare la sbarra al suo sostegno e alzarmi dalla panca. Asciugai il sudore su un asciugamano bianco come la neve, mentre mi dirigevo verso la porta scorrevole che separava la palestra dalla stanza privata di mio nonno.
    Bussai, ottenendo immediatamente il permesso di entrare. Il tono della voce del più forte degli Yotsuki non era dei migliori, sembrava piuttosto innervosito. Sarebbe stato meglio evitare di dargli qualcosa su cui riprendermi o si sarebbe sfogato su di me. L'enorme uomo non mi guardò nemmeno, era rivoltò verso la finestra, dandomi le spalle per tutta la conversazione.

    « Signore, eccomi. »
    « Volevi farmi aspettare tutta l'eternità Daisuke? Non ti facevo così lento, pensavo che avresti finito i tuoi esercizi molto più velocemente, ma a quanto pare non sei ancora abbastanza forte. »
    « Signore, non succederà più. »
    « Spero per te. Ho bisogno che tu svolga una commissione in mio nome. Non posso allontanarmi dal villaggio, ho una riunione, quindi andrai all'Accademia a consegnare il pacco sulla scrivania. Puoi andare. »
    « Signore, consideri il pacco a destinazione. »


    Nonostante conoscessi quell'uomo dalla mia nascita e ricevessi parole come quelle quasi ogni giorno, ancora mi faceva effetto sapere di aver deluso mio nonno. Raccolsi il pacco dalla scrivania e mi congedai, senza proferire altre parole. Doveva essere qualcosa di importante, altrimenti l'anziano Yotsuki avrebbe consegnato il pacco ad un normalissimo corriere invece che a me. Avrei cercato di non deluderlo, almeno in quel semplice compito. Lessi il cartellino attaccato al biglietto: "Ufficio 15, Sportello 3/A, mai sentito prima. Poco male, avrei chiesto informazioni una volta raggiunto l'edificio dell'Accademia.

    [...]


    Una volta in coda per accedere al quindicesimo ufficio dell'Accademia, mi resi conto che la mattinata sarebbe stata noiosa. Non trovavo lo sportello al quale mi sarei dovuto rivolgere e la coda al banco informazioni era pressoché infinita. Cercai qualche impiegato al quale rivolgermi, per evitare di fare la coda, ma sfortunatamente la mia ricerca fu vana. Stavo per rassegnarmi al fare la coda, quando un uomo sulla trentina mi si avvicinò.

    « Daisuke Yotsuki? Tuo nonno mi aveva informato che saresti arrivato. Non trovi lo sportello, giusto? Mi pare ovvio, visto che non esiste! AHAHAHAHAH! »


    Non ci trovai niente da ridere e l'allegro signore sembrò rendersene conto. Quindi mi fece cenno di seguirlo. Superammo tutta la coda, recandoci all'interno dell'"Ufficio smistamento scontri". La targhetta che contraddistingueva quell'area non mi piacque, che fosse l'ennesimo tiro mancino del nonno?
    Con un movimento rapidissimo, l'uomo che stavo seguendo afferrò il cartellino dal pacco. Non diedi comunque alcun segno di essere turbato da quella dimostrazione di destrezza.

    « 3/A, giusto? Quindi la tua meta è l'altopiano! Attento alle tue chiappe ragazzo o il tuo avversario combatterà contro una vescica con le gambe! AHAHAHAHAHA!
    Okay, niente. Puoi dare a me il pacco, grazie. »


    Sembrò deluso quando vide che non accennai nemmeno ad un sorriso. Non era mio nonno, non avevo nessun motivo per voler soddisfare quell'uomo. Gli consegnai il pacco, che probabilmente non conteneva niente di più che un po' di cartacce per fare peso, e mi indicò un ragazzo dai capelli chiari, dicendomi che avrei dovuto parlare con lui. Salutai l'uomo con più ossequi di quanti se ne meritasse, per poi avvicinarmi al ragazzo dai capelli argentei. Quando arrivai davanti a lui fissai per un attimo i suoi occhi, di un azzurro molto chiaro, per poi fare un piccolo inchino con la testa.

    « Sono Daisuke Yotsuki, mi hanno detto di parlare con te per recarmi all'altopiano. Puoi aiutarmi? »


    Tirai due somme, mentre aspettavo la risposta del ragazzo che mi era stato indicato. Primo, il pacco sembrava non avere un significato importante; secondo, dovevo recarmi all'altopiano, quindi il mio compito non era finito; terzo, se non ricordavo male l'altopiano era una delle arene accademiche. Un combattimento programmato da mio nonno? Probabile, era molto che non combattevo sul serio con un altro ninja. Sperai che quel ragazzo mi avrebbe portato velocemente all'arena, non vedevo l'ora di incontrare il mio avversario. E batterlo, senza lasciargli scampo.
     
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  3. Sir Wexington
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    ♣ Ufficio 15, sportello 3/A ♣




    Ma quanto posso odiare sto posto? - si chiese Masayuki mentre camminava per le strade che si districavano attorno agli uffici dell'Accedemia. Si era sviluppato un enorme complesso di edifici con il passare del tempo visto la localizzazione centralissima del plesso amministrativo accademico; sicuramente questa scelta aveva avuto una buona sorte per quanto riguardava l'economia del luogo: negozi su negozi si susseguivano in modo complesso e per certi versi caotico, colmi di gente intenta ad osservare la merce e a contrattare prezzi. Se questo poteva aver portato a ingenti guadagni sicuramente aveva portato con sè anche non pochi disagi a partire da quel mulo che ormai bloccava la strada da una buona mezz'ora. O meglio: non si trattava di un mulo, si trattava di due muli che, forse ubriachi o in preda a qualche forma di pazzia, avevano scelto di scontrarsi nel mezzo dell'incrocio facendo ribaltare i carri pieni di merci che stavano trasportando. Il risultato era gente che urlava in un mare d'olio misto a tinture di ogni colore con sti due animali che ragliavano uno contro l'altro simulando i loro padroni mentre schizzavano colore ovunque; sicuramente si trattava di un bel quadretto che aveva attirato non poca gente, creando un ingorgo di dimensioni veramente considerevoli: del resto chi mai ha sentito di un incidente tra asini? Sicuramente quella storia sarebbe stata fonte di racconti per qualche giorno.

    E così, dopo aver osservato per un po' quella scenetta bizzarra, imbucò il primo vicolo sgombro che vide per cercare di aggirare quel trambusto - Del resto tutte le strade portano all'Accademia, no? - non sapeva bene dove aveva sentito quel detto ma continuando a percorrere la strada imboccata pareva aver dimostrato la sua veridicità: era giunto finalmente alla sede del sistema burocratico intervillaggio. Salti di gioia. Ogni volta che si aveva a che fare con la pubblica amministrazione in qualche modo le carte necessarie raddoppiavano e le file triplicavano: una sorta di potere segreto e occulto permetteva ai burocrati di farti perdere ore, se non giorni, per ottenere quello di cui avevi bisogno. In barba alle necessità e alla fretta loro se ne disenteressavano altamente, fregandosene di tutto e di tutti. Ovviamente se avevi problemi di qualche tipo loro si limitavano ad annuire e a consegnarti uno dei loro maledettissimi moduli da compilare, fra un po' di tempo grazie al loro bellissimo sistema non si potrà più aprire un rubinetto senza riempire un 27B/60. Questa Masayuki l'aveva sentita da qualche parte, anche se non ricordava dove. Beh era ora di portare a termine quel che doveva fare, se la fortuna fosse stata dalla sua avrebbe finito infretta.

    Scusi, ricontrolli. Sto cercando l'ufficio 15, Sportello 3/A. - erano dieci minuti che stava parlando con quella signorina incompetente al banco informazioni e dopo due ore di fila ancora sosteneva che l'ufficio richiesto non esisteva, cercando di mandarlo via. Non ne poteva più di quel posto. Sbattè dunque la mano sul vetro che lo separava da quella signorina, facendolo tremare pericolosamente, mostrandole quella lettera ufficiale col timbro dell'Accademia - Razza di incompetenti schifosi è mai possibile che voi mi mandiate una lettera dandomi delle precise indicazioni inesistenti?. - Signore, si calmi. Se ha dei reclami da fare compili questo... - AAAAAARGH! Ma vaffanculo te e il tuo modulo del cazzo. - Sì, era successo di nuovo, aveva perso la pazienza. Del resto che ci poteva fare? Ore e ore perse per niente. Decise dunque di riprendersi quella maledetta lettera e andarsi a sedere, doveva sbollire; per quell'ufficio avrebbe chiesto poi a qualcuno sperando di risolvere quella situazione - Sono Daisuke Yotsuki, mi hanno detto di parlare con te per recarmi all'altopiano. Puoi aiutarmi? - il kiriano alzò la testa, sorpreso di sentire quelle parole. E questo chi era? - No, mi dispiace: devi aver sbagliato persona. Non ne so niente di dannati altopiani e cose simili! - sbottò. Ci fu una breve pausa, poi riprese in tono pacato - Scusami, è che ho perso tutta la mattina a scoprire cosa sia l'ufficio 15, sportello 3/A senza ovviamente alcun risultato. Mi è arrivata questa raccomandata direttamente dall'Accademia in cui si parla di un lavoro su commissione per un certo otese... - rilesse rapido la lettera - ...il committente dovrebbe chiamarsi Yotsuki qualcosa. Boh. Comunque piacere, Masayuki Hasegawa, Kiri. Anche tu perso nei meandri dell'amministrazione eh? - gli sorrise mentre gli tendeva la mano in segno formale dopo la sua presentazione - Scusa come avevi detto di chiamarti?




     
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  4. ~ Marcø
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    Shishi Hakuto





    Il ragazzo dai capelli chiari rispose nervosamente alla mia domanda dicendo che non sapeva niente di altopiani o cose simili. Stavo per girarmi verso l'impiegato che mi aveva indicato il ragazzo, pensando che fosse il suo ennesimo tentaivo di fare il simpaticone, quando questi mi chiese scusa per la parole sgarbate e, cosa più importante, disse che era alla ricerca del mio stesso sportello. Era la persona giusta, quindi.
    La sua mattinata non sembrava essere stata tanto diversa dalla mia: ore perse alla ricerca del famoso sportello 3/A per compiere la commissione di un Otese del clan Yotsuki di cui gli sfuggiva il nome. Mi scappò un sorriso: quel ragazzo non ricordava uno dei nomi che, nel nostro clan, pochi avevano il coraggio di pronunciare. Aspettai che finisse di presentarsi, per spiegargli quello che stava succedendo e presentarmi, stringendogli la mano. Una stretta forte, non eccessiva, ma degna di un vero uomo.

    « Mi chiamo Daisuke Yotsuki, vengo da Oto. Mi spiace che anche tu abbia perso la mattinata alla ricerca di quello sportello, non esiste. Lo Yotsuki che ti ha commissionato l'incarico è un certo Shigetaka? Ha inviato anche me qui, penso per farci incontrare e per recarci all'altopiano, una delle arene accademiche. Hai detto di non conoscerlo giusto? »


    Non avevo proprio voglia di chiedere informazioni ad un altro impiegato, quindi cercai di farmi venire in mente qualche idea. Guardandomi intorno non potei che notare impiegati indaffarati, persone in fila e qualche bambinetto annoiato. Nessuna mappa o qualcosa di simile, all'interno. Ma fuori, se la memoria non mi ingannava, ricordavo di aver visto una cartina con l'ubicazione dei vari edifici. Meglio di niente.

    « Mi è venuta un'idea. Fuori dovrebbe esserci una mappa del territorio dell'Accademia, forse possiamo trovare lì la strada. Controlliamo? »


    Se Masayuki avesse accettato, avrei fatto strada uscendo dall'edificio. L'aria fresca sembrò ripulirmi i polmoni dall'odore di chiuso che avevo sopportato fino a quel momento. Mi diressi al luogo dove ricordavo di aver visto la cartina, trovandola. Il kiriano averebbe potuto pensare che fossi un tipo silenzioso, visto che non avrei aperto bocca se non mi fossero state poste delle domande. Le vecchie abitudini sono dure a morire e la mia educazione mi imponeva di tenere a freno la lingua, insieme alla curiosità.
    C'era più gente di quanta pensassi in giro e in tanti imprecavano contro "quel fottuto asino" per un qualche incidente. Forse avrebbero dovuto prendersela con il padrone, era lui l'incompetente incapace di gestire un semplice animale.
    Nonostante quella storia, sul quale avrebbero inventato numerose barzellette, giungemmo davanti alla cartina che cercavamo. Oltre a riportare gli edifici dell'Accademia indicava, come mi aspettavo, le vie per raggiungere le varie arene. Poggiai l'indice sulla nostra posizione e lo spostai fino a raggiungere l'area dove io e Masayuki avremmo trovato i nostri avversari. Di questo non ero completamente certo, in realtà. Lo stesso Masayuki poteva essere il mio avversario, non l'avrei scoperto fino a quando non saremmo arrivati all'arena.
    Mi girai e con la testa indicai la strada che ci avrebbe portato a destinazione.

    « Bene, la strada è quella. Quel vecchio volpone di Shigetaka ci ha organizzato un incontro, se quando arriveremo all'altopiano non troveremo nessun altro darò per scontato che sarai il mio avversario. Sei d'accordo? »


    Cercai di evitare riferimenti alla parentela che mi legava al possente Yotsuki, ero davanti ad un kiriano, ogni informazione divulgata sarebbe stata una coltellata ad Oto. In compenso, avrei accettato volentieri informazioni del giovane Hasegawa, il cui clan non avevo mai sentito nominare. Nonostante ciò non avrei certamente sottovalutato il ragazzo: le fila di Kiri avevano ninja validissimi, quindi, anche se non mi trovavo davanti ad un Kaguya o ad uno Shinrestu, avrei usato tutta la mia forza. Come un leone che caccia un coniglio.





    Se permetti, ti rubo una parte del codice ^^
     
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  5. Sir Wexington
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    ♣ Altopiani vari e cose poco chiare ♣




    Non esiste? Ma stiamo scherzando? AHAHAHAHAH! A che punto siamo arrivati! Comunque sì, esatto: mi pareva fosse un certo Shigetaka. - disse mentre frugava tra le tasche alla ricerca del pezzo di carta che aveva ricevuto qualche giorno prima, il maledetto modulo accademico incriminato che gli aveva fatto perdere giorni, ore e minuti per ragioni sconosciute e che ancora lo faceva arrabbiare al solo pensiero. Eppure sembrava non essere l'unico a quanto pare ad aver avuto disavventure tra gli uffici accademici, questo un poco lo sollevava - Eccolo! - mostrò la lettera conservata con cura all'otese. Non c'era scritto niente di più di quanto ci si potesse aspettare, le solite menate riguardo ad una convocazione di estrama urgenza presso la sede amministrativa...blablabla...Masayuki Hasegawa era stato selezionato accuratamente... blablabla...missione di grandissima rilevanza...blablabla...e sciorinamenti simili riguardo un qualcosa che aveva dimostrato non avere nè basi nè oggetto. Bella merda - Comunque no, non ho idea di chi possa essere il committente. Eppure mi pare di aver capito che siete entrambi degli Yotsuki, giusto? Appartenete allo stesso clan quindi immagino. E' tuo parente? - gli chiese mentre fece un lieve cenno d'assenso col capo quando gli venne proposto di controllare una mappa del territorio accademico per cercare una qualche informazione utile, con un chiaro segno di fare strada.

    Attese la sua risposta alla domanda precedente mentre camminavano tra le vie dell'intricato borgo commerciale nella speranza che gli potesse dire qualcosa a riguardo di quest'uomo sconosciuto che gli aveva commissionato un lavoro senza spiegargli cosa dovesse fare. Ne aveva conosciuti già personaggi simili a Daisuke: ragazzi ben cresciuti ed addestrati dalle loro nobili casate all'arte del combattimento, eredi di lunghissime e segrete tradizioni che si tramandavano nelle generazioni. Eppure quel ragazzo non sembrava simile a quelli che aveva incontrato a Kiri o in giro per il mondo: aveva l'aria di essere molto riservato e di poche parole, rispettando la rigida etichetta con la quale era stato cresciuto. Niente di più diverso dal kiriano. Non che questo fosse un maleducato, si badi bene, ma era stato cresciuto da gente semplice e aveva convissuto con la marciume del suo Villaggio sin da quando avesse ricordi. Si poteva dire che ben conoscesse le bassezze umane e che al contrario fosse poco avvezzo ai modi di fare aristocratici con i quali aveva già avuto modo di entrare in contatto, seppur controvoglia. Per questo decise di provare a ravvivare la conversazione col compagno di disavventura, quantomeno per non starsene tutto il tempo in silenzio - Sai sono sempre stato curioso di vedere Oto. Il tuo Villaggio mi ha sempre affascinato in qualche modo con la sua carica di particolarità che lo contraddistingue dagli altri. Sai, sono cresciuto a Kiri in una famiglia di pescatori e non si può dire abbia visitato il mondo; eppure ho sempre amato studiare e leggere di altri posti immaginandomi come potesse essere il mondo oltre all'immensa distesa blu del mare. - sorrise al ricordo di quante volte in passato questo pensiero gli fosse passato per la mente mentre fissava il profondo blu. Ora quel suo sogno di stava avverando - Chissà, magari dopo questa spiacevole avventura verrò a farti visita a ricordare i bei vecchi tempi! - rise sorridendo all'otese, facendogli capire come la sua battuta fosse semplice ironia riguardo alla loro particolare mattinata passata alla ricerca di uffici fantasma.

    Continuò a seguirlo, parava conoscesse bene la strada. Attese che potesse rispondere o che avesse qualche reazione alle sue parole e dopo poco erano finalmente arrivati a destinazione. La cartina era piuttosto dettagliata e riportava tutti gli edifici amministrativi e gli altri luoghi accademici come le varie arene. Il genin indicò un punto non molto distante dalla loro posizione attuale, un'arena accademica per l'appunto: l'altopiano di cui aveva parlato prima - Bene, la strada è quella. Quel vecchio volpone di Shigetaka ci ha organizzato un incontro, se quando arriveremo all'altopiano non troveremo nessun altro darò per scontato che sarai il mio avversario. Sei d'accordo? - Masayuki si voltò e gli rispose fermo - No. - lo fissò negli occhi - No che non sono d'accordo. Io sono venuto qua per un lavoro non per menare le mani. Se il mio compito è quello di scortarti fino all'arena, per quanto mi possa sembrare assurdo, mi limiterò a quello. Non mi sembri il tipo da necessitare una scorta ma gli ordini non si discutono. - il kiriano aveva evidentemente sbagliato ad interpretare il contenuto del messaggio, stravolgendone il significato. Del resto la cosa vista da fuori sembrava proprio così, che ne poteva sapere lui di cosa intendesse questo Shigetaka Daisuke, neanche lo conosceva. Si incamminò verso la strada che li avrebbe portati a destinazione, aveva un ottimo senso dell'orientamento - Beh dai andiamo! Il tuo avversario ti starà aspettando e io me ne voglio tornare a casa.





    Prendi pure per il code, dato che è il più fiqo! :riot:

    Sta situazione mi spezza, bisgonava aprire un free XD


     
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  6. ~ Marcø
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    Questione di Convinzione





    Masayuki sembrò colpire nel segno con la domanda che mi pose. Se c'era qualcosa di cui non volevo parlare era proprio dei legami di parentela tra me e gli altri Yotsuki: può essere considerato perfino tradimento, informare un esterno delle relazioni tra gli appartenenti al clan. Quindi, avrei risposto in modo vago, facendo forse capire al kiriano che quello non era un argomento su cui fare pressione.

    « Sì, siamo entrambi degli Yotsuki e dovremmo far parte dello stesso ramo della famiglia, anche se non so dirti esattamente quale sia il nostro legame di parentela. Sai, per me i coetanei sono tutti cugini e i membri più anziani zii, Shigetaka poi è un po' lo zio di tutti, pronto a proteggerti, ma molto severo! Pretende molto da noi giovani, per questo ci propone per missioni e scontri organizzati dell'Accademia: vuole far ricordare ai Paesi ninja il valore della nostra famiglia »


    Forse mi ero dilungato un po' troppo a descrivere mio nonno, ma volevo evitare che mi ponesse altre domande sul vecchio Yotsuki. Se c'era qualcuno di cui era meglio non parlare, era proprio il mio severissimo maestro. Sperai di essermela cavata con quelle parole.
    Seguirono diversi minuti di silenzio, che non osai interrompere, fino a quando il ragazzo dai capelli argentei non riaprì bocca, parlando addirittura di Oto. Sorrisi, sentendolo parlare bene del mio villaggio. Aveva ragione Masayuki, il villaggio del Suono aveva un fascino particolare, ma d'altronde ogni villaggio era particolare. Be', Kiri è in mezzo al mare, Suna in mezzo alla Sabbia, Oto ha la sua storia particolare e la famosissima Konoha... Era speciale per la sua normalità, un mondo felice dove non esistevano i problemi e l'Hokage disegnava arcobaleni nel cielo.
    Come avrei accolto il kiriano ad Oto ancora non lo sapevo: lo avrei scoperto dopo il combattimento. Non avrei certo portato rancore per una sconfitta, ma di sicuro, se avesse dimostrato di non essere un ninja al livello che mi aspettavo, sarei rimasto deluso e avrei avuto una brutta opinione di lui. Il ragazzo riusciva comunque a farmi sorridere, cosa non da poco. Aveva un senso dell'umorismo molto spontaneo, che a me mancava. Ognuno ha i suoi pregi ed i suoi difetti, non c'è niente da fare.

    « Quando vorrai visitare Oto fammi sapere, sarò felice di farti da guida a patto che tu prima o poi mi renda il favore! Dicono che a Kiri ci siano i migliori ristoranti di pesce del continente! »


    Sarei stato ben felice di visitare l'isola kiriana e mi attirava l'idea di fare un viaggio in barca. Ammiravo i marinai, il loro legame con il mare e il loro coraggio sprezzante di tempeste, fulmini che brucerebbero in un attimo alberi secolare e onde capaci di sommergere intere coste. Sì, avrei messo un viaggio verso il villaggio della Nebbia nella lista delle cose da fare.

    [...]

    Spalancai vistosamente gli occhi, rimanendo più che sorpreso. Masayuki si stava rifiutando di combattere. Una scelta che, per me, era irrazionale: il combattimento era lo scopo della mia vita, l'allenamento perfetto. Saper sollevare un migliaio di volte il solito bilanciare vuol dire essere forte, saper combattere vuol dire essere più forte. Dimostrare questa forza non è mancanza di modestia, ma una prova, almeno secondo la mia idea. Se Masayuki non voleva mettersi alla prova, avrei fatto di tutto per convincerlo.

    « Come hai detto te, non sono il tipo che ha bisogno di una scorta, anche una bambina potrebbe raggiungere l'altopiano senza che le venga torto un capello, ci troviamo in pieno territorio dell'Accademia. Proverò a convincerti a combattere durante tutto il viaggio, ne sei consapevole? »


    Dunque, ci incamminammo verso il famigerato altopiano. Anche se la vera sfida, quel giorno, sembrava convincere l'avversario a combattere, invece che darne più di quante ne prendevo. Ovviamente, vi era la possibilità che il mio avversario mi stesse davvero aspettando al luogo stabilito, ma qual'era allora la funzione del kiriano? Mio nonno non avrebbe mai smosso un ninja di un altro villaggio solo per farmi da guida, conosceva bene le mie capacità e fra di esse vi era anche il saper leggere una semplice mappa.
    Pensai bene alle parole per convincere l'Hasegawa a combattere, rimanendo in silenzio per i primi minuti del nostro viaggio. I punti su cui fare leva erano l'eventuale assenza di un avversario, il fatto di averlo fatto muovere da Kiri fino all'Accademia e la mia voglia di combattere. Ormai ero disposto a tutto pur di affrontare il ninja della Nebbia.

    « Masayuki, secondo te per accompagnarmi fino all'arena avrebbero fatto smuovere un ninja di Kiri? So difendermi bene e orientarmi anche meglio, quindi la tua presenza qui non sarebbe richiesta, se non come avversario. Se arriveremo là e saremo soli, dovrai guardare in faccia la realtà: tu sarai il mio avversario e sono disposto ad attaccarti pur di farti battere. Non costringermi a farlo, ti spezzerei le ossa prima ancora che tu te ne accorga... »


    Oltre che alle motivazioni razionali, provai a infilarci anche una piccola provocazione, sperando di spingere il kiriano ad accettare di combattere. Prima o poi avrebbe ceduto, ne ero certo. Anche se l'odore di zolfo che si iniziava a sentire mi costringeva a sbrigarmi nel convincerlo.

     
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  7. Sir Wexington
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    ♣ Scommesse ♣




    Quindi insomma io sono come tuo cugino e i membri del tuo Villaggio sono i tuoi zii? - lo guardò disorientato. Quella risposta non aveva alcun senso - No, sinceramente non capisco. Lui è lo zio di tutti? - questo discorso lo confondeva, non capiva che stava dicendo quel ragazzo; probabilmente si trattava semplicemente di un modo per aggirare la domanda: questa era semplice e precisa al contrario della risposta che era astrusa e generica. Ma che problemi aveva l'otese? - Boh vabè, se lo dici tu... - gli disse non molto convinto in modo che l'altro capisse la sua perplessità. D'altra parte se non voleva parlarne non l'avrebbe certo potuto forzare; magari era solo il contesto ad essere sbagliato. Eppure non gli pareva d'aver chiesto molto, forse si trattava solo di un tipo riservato anche se è risaputo che la recitenza se espressa in modo così forte non fa altro che aumentare la curiosità. Avrebbe indagato su questo personaggio, intanto sapeva già il nome e il clan di appartenenza; inoltre era un suo parente, l'aveva ammesso. Anche se non sapeva che tipo di legame li unisse, questa forse era la cosa che il kiriano trovava più strana di tutte. Pensò un altro po' a quel che gli aveva risposto l'otese, aveva altre domande dato che diversi punti non erano chiari in quel discorso - E dunque vuoi dirmi che questo tuo parente organizza scontri casuali con ninja di altri paesi affinchè questi sappiano del valore di voi Yotsuki? - se era possibile Masayuki lo guardò ancora più disorientato - Ma che senso ha? Cioè, con tutto il rispetto per il tuo clan sia ben chiaro: che se ne fa di tutto questo? Vuole forse entrare in politica? No perché altrimenti avrebbe fatto prima a fare una buona campagna elettorale... - ok, forse anche i suoi discorsi stavano cominciando a perdere senso ma in quella situazione pareva essere una cosa normale - Ti giuro, non capisco. Mi sfuggono completamente queste meccaniche: capisco l'onore ma questo mi sembra veramente tanto! Comunque rispetto il tuo punto di vista, se siete così impegnati in questo tour mondiale di combattimenti immagino che il tuo avversario avrà un bel da fare. - Gnorri. Niente di più, niente di meno. Cercava in ogni modo di deviare la responsabilità del combattimento su un ipotetico avversario che più passava il tempo più si sentiva essere lui. Continuarono a camminare parlando del più e del meno, una conversazione di poco rilievo con cui il giovane cercava di interagire col suo compagno: non gli piaceva stare in silenzio, lo metteva a disagio - Ah! Il Pesce! Sì beh a Kiri sicuramente quello non manca! A volte viene persino il dubbio che i suoi abitanti lo siano, fidati è da vent'anni che vivo in quel Villaggio e ho visto le cose più assurde... - chiuse gli occhi e portando le mani in aria scosse la testa con fare sconsolato quasi a sottolineare ogni assurdità che poteva ricordare - Comunque volentieri ti farò visitare il Villaggio e, se proprio vuoi, ti porterò a mangiare il miglior pesce del continente. Spero non ti offenderai se in quel frangente mi limiterò ad un'insalata...

    ♣ ♣ ♣



    Beh insomma, non sono proprio sicuro che anche una bambina ci riesca. Sai com'è i banditi, le fiere feroci, i briganti... - lo interruppe, quel combattimento non lo voleva proprio fare - ...per cui non si sa mai, magari il tuo parente può aver pensato che la situazione fosse pericolosa e che il suo investimento andasse protetto, sia mai che questo potesse arrivare affaticato all'atteso combattimento e che la sua condizione delibitata lo rendesse vulnerabile facendolo perdere e infangando l'onore del clan, sarebbe veramente una tragedia... - ok, forse stava un po' esagerando; per non parlare del fatto che gli stava dicendo tutto questo saltellando sul posto e mimando con le braccia i movimenti di un pugile, esultando alla fine dopo aver messo k.o. il suo avversario immaginario, in chiaro riferimento al discorso che aveva appena fatto. Facile immaginare chi potesse essere l'avversario fittizio. Così facendo s'interruppe di colpo, fissandolo serio e agitando l'indice in segno di disapprovazione come farebbe una mamma con il bambino che aveva appena rovesciato il vasetto di marmellata pieno, combinando un disastro - ...e non sottovalutare i territori accademici, sono pieni di pericoli sai? - ma come, non gli era ancora saltato alla gola l'otese? Doveva avere proprio un autocontrollo notevole - Dai e ora muoviamoci, il tuo avversario non ha certo tempo da perdere. E tu parla pure, io ti ascolto! - disse infine muovendo la mano come a sottointendere un "Sicuro che ascolto le tue storie mentre provi a convincermi di combattere" e così facendo riprese il sentiero fischiettando con le mani in tasca.

    ♣ ♣ ♣



    Nessuno. Solo acqua, zolfo e...PFFFFSHHHHHH...geyser che sputavano acqua bollente. Ma appunto, nessun avversario: era ora di filarsela - Bene, ecco, è stato un piacere conoscerti Daisuke. Spero ci incontreremo di nuovo presto. - disse inchinandosi formalmente al ragazzo - E' stato un vero piacere ma ora devo proprio andare... - Masayuki... - lo interruppe l'altro e si sciorinò in un non troppo complicato gioco dialettico per cercare di convincerlo ancora una volta a combattere - Che palle questo tipo è proprio ostinato... - ...per prima cosa non è buona educazione minacciare qualcuno di spezzargli le ossa, cioè dai io almeno non ho mai detto niente del genere a sconosciuti. In secondo luogo mi interessa poco che io sia venuto qua per combattere o meno, cioè mi pagano per non aver fatto niente. Meglio di così! - lo guardò come se fosse la cosa più ovvia del mondo, era bravissimo a recitare. Eppure l'otese stava fermo, pareva proprio convinto a non volerlo lasciare andare così facilmente: voleva combattere a tutti i costi, si potevano quasi vedere i muscoli tesi sotto la pelle pronti a colpire e i tendini pronti a scattare. Aveva mangiato pesante qualche ora prima e gli era ancora rimasto tutto sullo stomaco, non la condizione migliore per battersi. Eppure non sembrava ci fosse altra scelta, non se ne sarebbe andato via di li in maniera pacifica - Senti un po', se proprio non ci sono alternative facciamo così: una scommessa. - si fece d'improvviso serio, prendeva molto sul personale queste cose: avrebbe rispettato la sua parola - Proprio così. Se vinci tu, prendi questa. - disse estraendo una lettera chiusa dalla tasca mostrandola all'avversario - Qua dentro c'è la mia ultima busta paga, un assegno che vale 5000 RYO tondi. Me li sono sudati e parecchio, se vinci vedi di spenderli bene. Se vinco io diciamo che mi dovrai un favore. - alzò la mano quasi a interromperlo prima che lui potesse intervenire - Tranquillo niente di illegale, immorale, contro il tuo clan o direttamente contro il tuo Villaggio. Queste sono le mie condizioni o ci stai o ti attacchi, sia chiaro. Il motivo è semplice: non combatto a casaccio per onore di famiglie o di Villaggi, non me ne frega niente. Nè tantomeno combatto così a caso contro sconosciuti per allenamenti o simili, non mi sono fatto chilometri e chilometri solo per farmi a prendere a botte come un sacco di sabbia. Diciamo che questo, come dire, espediente mi stuzzica e.... - PFFFFSHHHHHH un geyser enorme, molto più grande di quelli che si erano visti fino ad allora esplose giusto tra loro due. Finirci sopra non sarebbe stato certo carino, almeno sembrava chiaro eruttassero con una certa regolarità. Continuò a parlare quando il flusso d'acqua s'interruppe - ...stavo dicendo che non c'è altro modo per combattere e tu non ricaveresti alcun onore nel picchiare una persona inerte, non trovi? Insomma hai solo da guadagnarci. - gli disse mentre si dirigeva verso di lui. Estrasse un kunai e dopo aver lanciato in aria la lettera la colpì con questo in modo che si infilzassero in uno degli alberi che contornavano quello spiazzo sulfureo...

    ♣ ♣ ♣





    Era a circa quattro metri da lui e gli tendeva la mano - Allora? Ci stai? - sia che si fosse avvicinato sia che fosse rimasto fermo sul posto Masayuki avrebbe rapidamente sbattuto un piede a terra, facendo fuoriuscire un potente getto d'acqua dal terreno diretto al petto dell'avversario. Non era una mossa con finalità offensive ma sarebbe stata utile per coglierlo alla sprovvista, da quella distanza e in quel contesto difficilmente sarebbe riuscito a schivare. Sfruttando il possibile ottenuto con quella mossa compose rapidamente i seals necessari a creare due cloni che sarebbero comparsi alla distanza di sei metri tra loro rispettivamente a tre metri dalla sua destra e dalla sua sinistra, muovendosi successivamente in modo che i tre formassero un triangolo attorno all'otese, con lui al centro. Contemporaneamente al movimento dei due cloni avrebbe estratto tre kunai e li avrebbe lanciati mirando al petto avversario con traettoria parallela al terreno - Beh che ti aspettavi?

    2hcooqv



    StatisticheStatusNessun Danno
    Forza400
    Velocità 400
    Riflessi 400
    Resistenza 400

    Agilità 400
    Precisione 400
    Senjutsu 400
    Concentrazione 400

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    :solerò:


    1) Movimento clone
    2) Movimento clone
    3) Lancio kunai


    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
    L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti unicamente di chakra; saranno identici all'utilizzatore nel momento in cui eseguita. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio; possederanno un ombra.
    Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore e possono allontanarsi di 9 metri dal luogo di creazione, superata questa distanza si dissolvono in una nuvoletta bianca; questa avrà una dimensioni pari a metà della copia stessa e rimarrà presente per circa un secondo. Il clone scompare se colpito oppure passati 3 round dalla creazione.
    I cloni creati con questa tecnica, possederanno la controparte illusoria di qualsiasi arma del ninja che le ha create. Potranno simulare attacchi, non a distanza, spendendo uno slot azione per l'intero round. Tutti i loro movimenti saranno eseguiti ad una velocità ridotta di 3 tacche rispetto quella del ninja e non potranno eseguire tecniche.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: ¼ Basso per copia )
    [Cloni Massimi: 3 per grado ninja]

    Tecnica del Geyser Respingente
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Ariete (Veloce)
    L'utilizzatore, sbattendo il piede a terra, può creare una piccola colonna d'acqua entro 6 metri, preceduta da una ridotta pozza d'acqua. La colonna può spostare il bersaglio causando un leggero stordimento oppure bloccare un attacco di potenza pari o inferiore a 10.
    Non ha proprietà offensive.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 6 / Consumo: Basso )
    [Spostamento Massimo: 3 metri ogni 2 gradi ninja]



    Estrazione kunai









    Sorpresa! :ghu:

    Volevo fare solo un post free ma poi ho pensato: perché non attaccarlo? :ghu:

    Il contenuto della lettera è una sorta di attacco occultato che troverai qui. Non essendo un vero e proprio attacco occultato ma una lettera puoi fidarti del suo contenuto, non cambierà XD

    Buon combattimento XD




    Ringrazio il buon Marco per avermi permesso l'edit :riot:


    Edited by Sir Wexington - 17/11/2012, 14:03
     
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  8. ~ Marcø
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    Un Inizio Elettrizzante





    Cercando di depistare Masayuki, ottenni solo nuove domande sul mio clan. Mi ero espresso male e il kiriano sembrava aver frainteso le mie parole. Scoppiai a ridere, una cosa che accadeva piuttosto raramente. Scossi la testa.

    « AHAHAHAH! No, no, no... Allora, i miei coetanei Yotsuki li considero cugini e gli altri membri, quelli che sarebbe irrispettoso chiamare cugini, li chiamo zii. Shigetaka viene considerato da tutti noi giovani Yotsuki come uno zio, qualcuno su cui contare nei momenti di bisogno. Però è anche vero che pretende tanto da noi e a volte ci coinvolge in situazioni come questa... »


    Con queste parole pensai di essermela cavata, ma dalla risposta che mi diede Masayuki capii che era ancora un po' confuso. Gli sorrisi e continuai a camminare. L'espressione del kiriano era quasi divertente, sembrava che si stesse impegnando per
    capire i miei discorsi. Pareva crucciato, mancava soltanto che si grattasse la testa mentre aggrottava la fronte. Non passò tanto, infatti, prima che il silenzio venne rotto nuovamente. Tornò fuori l'argomento degli scontri organizzati da mio nonno e il perchè s'impegnasse tanto a far conoscere il clan per i quattro paesi. Ascoltando la fine del suo discorso, inarcai un sopracciglio: mi stava adulando? Sembrava quasi una presa di giro dire che il mio avversario sarebbe stato nei guai, visto il "tour mondiale di combattimenti" del mio clan. A parte che ero pienamente convinto che sarebbe stato Masayuki il mio avversario, ma anche chi parlava così ad uno Yotsuki non faceva una bella fine, di solito.

    « No, a Shigetaka non interessa la politica. Vuole ricordare a tutti a che clan apparteneva il Raikage che guidò il primo esercito dei Paesi uniti, vuol far sì che il quasi dimenticato clan Yotsuki torni famoso come un tempo e vuole che si dimentichi la parentesi anti-Accademica che ci riguarda. Spera che facendo focalizzare l'attenzione dei ninja dell'Accademia sugli Yotsuki di Oto, forse dimenticheranno quegli Yotsuki che ancora combattono contro l'Accademia. Diciamo che al vecchio volpone non piace avere dei concorrenti. E tutti questi scontri hanno ovviamente un secondo fine: farci allenare. Combattendo sempre fra di noi, parlo dei me e dei miei cugini, abbiamo capito le nostre debolezze e sappiamo le nostre strategie a memoria, quindi gli scontri finiscono sempre con il solito vincitore, quasi sempre. E perdiamo una delle fasi più importanti del combattimento: lo studio dell'avversario! Che bisogno c'è di osservarlo se lo conosciamo a memoria? »


    Scossi la testa, ero davvero convinto che servisse a poco combattere sempre contro le stesse persone, finisci per abituarti ad avere loro come avversari e trovarti svantaggiato quando devi combattere contro uno sconosciuto. Come era Masayuki per me. Non sapevo qual'era la sua branca di specializzazione, ma speravo amasse il corpo a corpo, così non avrei dovuto rincorrerlo durante tutto lo scontro.
    Una delle prime informazioni che appresi del kiriano, fu l'età. Aveva vent'anni, o almeno disse di vivere a Kiri da così tanto. Quindi eravamo coetanei, più o meno. Peccato che non avrei mai potuto chiamare quel ragazzo "cugino", come facevo ad Oto, almeno non finchè non si sarebbe guadagnato il mio rispetto. Comunque sembrò felice quando gli dissi che un giorno avrei visitato Kiri, anche se non sembrava molto entusiasta di mangiare pesce, probabilmente gli era venuto a noia.

    « Figurati, anzi, se vuoi ti posso portare qualcosa da Oto. Anche se a volte succede che qualcuno mangia le piante sbagliate e ci rimane... »


    Niente di più vero. Soprattutto quando qualche furbacchione andava a caccia di funghi. Alcuni raccontavano di allucinazioni più realistiche di quelle provocate dai nostri genjutsu più efficaci, e altri non avevano più la possibilità di raccontare niente. Cose che succedono, quando sei così affamato o stupido da mangiare dei funghi sconosciuti senza averli prima fatti vedere a qualcuno.
    Esattamente una delle cose da cui nemmeno io mi sarei potuto difendere, ma almeno lì, sul percorso accademico mi sentivo più sicuro che mai. Masayuki aveva ragione a dire che forse una bambina sarebbe stata in pericolo, vista la quantità di briganti che attuava la sue scorribande nei territorio dell'Accademia, ma né loro, né le bestie "feroci" mi spaventavano. Soprattutto, come potevo provare paura, quando il ragazzo dei capelli bianchi si esibiva in uno spettacolino degno dei migliori cabaret del continente. Non mi offesi assolutamente per le parole che mi diresse, né le colsi come una provocazione, anzi stavo per mettermi a ridere quando finse di esultare per poi passare ad un atteggiamento da uomo vissuto che mi rimproverava. Gli sorrisi, scuotendo nuovamente la testa. Era davvero fuso il ragazzo.

    [...]

    Quando arrivammo finalmente all'altopiano, Masayuki cercò di scamparla. In effetti, l'ambiente non era proprio dei migliori, anche io avrei preferito andarmene, ma non avrei mai mancato di rispetto al mio avversario in quel modo. Comunque, il ragazzo non colse la mia provocazione, anzi, mi rimproverò per la mia maleducazione e mi disse che era felicissimo di aver guadagnato i suoi ryo senza aver dovuto fare niente. Continuai a fissarlo, senza dire altre parole. Facevo sul serio, doveva capirlo, o avrei dovuto portare a compimento la mia minaccia. Trovavo anche io maleducato provocare così quel ragazzo, ma lo sarebbe stato ancora di più attaccarlo mentre non era pronto.
    Masayuki sembrò capire quanto ero risoluto e mi propose una scommessa. Avrei accettato qualsiasi cosa a quel punto, non volevo tornare da mio nonno per dirgli che avevo fatto un viaggio a vuoto, piuttosto sarei tornato pieno di lividi. La posta in palio era la sua busta paga, circa 5000 ryo, che mi avrebbe consegnato se lo avessi sconfitto, se invece avesse vinto lui, sarei stato in debito di un favore. Tutto dipendeva dall'entità di questo favore: ero un tipo che rispettava la parola data, ma non avrei mai e poi mai ceduto informazioni sul mio clan o sul mio villaggio. Stavo per dirglielo, ma mi interruppe con la mano. Fortunatamente specificò che il favore escludeva atti contro gli Yotsuki o Oto, oppure qualcosa di illegale. Perfetto, potevamo iniziare subito, allora, ma il kiriano iniziò a dilungarsi su discorsi sull'onore, sulle famiglie e gli allenamenti. Non ero completamente d'accordo con lui, ma non parlai, rispettavo la sua scelta.
    Non fui quindi io a interromperlo, ma l'eruzione di un geyser, che sparò acqua e vapore in aria per decine di metri. Mi chiesi come faceva la vegetazione a crescere in quell'ambiente. Anche se gli alberi crescevano abbastanza lontani dai geyser, l'umidità era eccessiva e sembrava di essere dentro un forno. Stavo iniziando a sudare e l'odore di zolfo peggiorava il tutto.
    Quando la rabbia del vulcano ad acqua si placò, Masayuki finì il suo discorso. Feci un cenno d'assenso con la testa. Sull'ultima parte eravamo perfettamente d'accordo: se quello era l'unico modo di farlo combattere, a me andava benissimo, se avessi voluto picchiare qualcosa di inerme i sacconi da pugilato che avevo in casa sarebbero stati perfetti. Con il lancio di un kunai, piantò la lettera in un albero, così da avere le mani libere.
    Sciolsi le spalle, aprii e chiusi qualche volta le mani e feci scrocchiare il collo spostando la testa prima a destra poi a sinistra, mentre il mio avversario mi chiese se accettavo le condizioni.

    « Me lo chiedi anche? »


    Stavo per fare qualche passo, per stringerli la mano, ed arrivare anche alla distanza per il corpo a corpo, quando lo vidi ritirare la mano per comporre un sigillo. Mi immobilizzai immediatamente, giusto in tempo per vederlo sbattere un piede a terra.
    Una colonna d'acqua partì da dove il piede del mio avversario aveva impattato a terra, diretta verso di me. Portai immediatamente le braccia a protezione della parte superiore del busto e della testa, subendo in pieno l'offensiva avversaria. Non subii alcun danno, ma la spinta dell'acqua mi fece arretrare di circa un metro e mi accecò leggermente. Ero sicuro che mi avrebbe attaccato approfittando di quel momento di confusione, ma non lo fece. Quando abbassai la guardia, vidi che erano comparsi due cloni del mio avversario, che diedi per scontato essere la figura centrale, che mi accerchiarono, mentre il ragazzo estraeva dei kunai per poi lanciarli verso di me.
    Mi scostai con un leggero ritardo, rispetto a quanto avrei potuto fare nelle mie condizioni migliori. Quella maledetta acqua mi aveva lasciato leggermente stordito. Quando uno dei kunai mi lasciò un taglio sulla spalla sinistra, sorrisi, nonostante il dolore. Sì, ero stato ferito per primo ma adesso ero completamente sicuro che la figura centrale fosse quella reale.

    « Hai ragione, mi hai colto impreparato... Vedrò di rifarmi »


    Con la mano destra mi ripulii la spalla da quel poco sangue che mi stava gocciolando lungo il braccio, osservai le mie dita sporche di rosso e poi chiusi la mano a pugno. Mi aveva lasciato proprio un bel graffio. Gli avevo dato il tempo di mettersi in guardia, ora toccava a me attaccare. Per prima cosa, avrei attivato la tecnica prerogativa degli Yotsuki, ricoprendo il mio intero corpo un leggero strato di elettricità: la mia armatura da battaglia. Estrassi due coltelli da lancio, con la mancina, e li lanciai verso il mio avversario, mirando al basso addome. Vi era una bella differenza fra la mia offensiva e la sua: grazie alla mia forza i coltelli si muovevano più velocemente dei suoi kunai ed erano ben più pericolosi.
    Quindi scattai immediatamente verso il mio avversario, bruciando in un attimo i cinque metri che ci separavano con la speranza che il mio lancio mi procurasse una buona occasione per colpire. Cominciai con qualcosa di semplice, volevo testare le capacità del mio avversario. Appena giunto davanti a lui avrei fatto partire un veloce gancio sinistro, aiutato da un piccolo impasto di chakra, giusto per essere sicuro di colpire la mascella di Masayuki. Un colpo abbastanza forte da stordirlo, se fosse andato a segno, soprattutto considerando la potenza aggiuntiva data dalla mia armatura elettrica. Avrei quindi riportato subito a me la mano, per far partire quella opposta. Flettei le ginocchia abbassandomi, per poi cercare di colpire il plesso solare del kiriano con un possente diretto destro, con l'intento di mozzargli il fiato. Avrei accompagnato il colpo con la rotazione di tutto il busto e la spinta del piede arretrato, il destro, in modo che se il mio avversario avesse incassato direttamente il colpo se ne sarebbe ricordato per un bel po'. Immediatamente dopo aver cercato di colpire l'avversario, assunsi una posizione di guardia, con la mano destra arretrata. Era proprio questo che gli avevo detto no? A mio nonno piaceva che il clan Yotsuki venisse ricordato da tutti e lui sarebbe stato uno dei primi a ricordare il nome "Daisuke".



    StatisticheStatusLeggera spalla sx
    Forza450
    Velocità 425
    Riflessi 400
    Resistenza 400

    Agilità 400
    Precisione 400
    Senjutsu 400
    Concentrazione 400

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    Slot Difesa I: Assunzione posizione di guardia
    Slot Difesa II: Schivata


    Slot Azione I: Lancio Coltelli verso basso addome
    Slot Azione II: Gancio sinistro potenziato in velocità, verso la mascella
    Slot Azione III: Diretto al plesso solare


    Slot Tecnica I: Attivazione Manipolazione Elettrica


    Estrazione Coltelli (Istantaneo)
    Movimento 5 metri (Istantaneo)



    Bè, buona fortuna :ghu:

    Chiedo perdono per non aver inserito la mappetta, provvederò a farlo se preferisci averla!


     
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  9. Sir Wexington
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    ♣ Il Drago celeste della distruzione ♣




    La sua offensiva aveva avuto un discreto successo: era riuscito a coglierlo di sorpresa con il getto d'acqua e a colpirlo con un'arma. Niente di eccezionale però intanto era andato a segno. Gli aveva dato un minimo assaggio di quel che sarebbe stato il combattimento e comunque in qualche modo avrebbe pur dovuto cominciare, no? Se il pubblico si fosse aspettato qualcosa di più sostanzioso beh, sarebbe rimasto deluso. Eppoi dai, Masayuki non voleva essere cattivo: giusto un'anteprima per poter sfoggiare qualche tecnica interessante, si sarebbe rifatto più avanti. Non sfruttò quel momento di debolezza per attaccare nuovamente: era troppo impegnato ad esultare e a contrattare con tutti i suoi lettori che avevano pagato il biglietto per poter assistere a quel combattimento. Li avrebbe fatti divertire, in un modo o nell'altro. E così mentre era impegnato ad incitare quel suo pubblico inesistente e fittizio battendo le mani a ritmo per avere la giusta carica, l'otese passò al contrattacco.

    Oh merda... - riuscì a pensare solo questo quando si vide arrivare due coltelli a tutta velocità verso il proprio basso ventre: l'avversario si era ripreso e aveva iniziato "a rifarsi". Colto alla sorpresa da quell'offensiva il kiriano non potè far altro che venire colpito da un coltello mentre cercava di schivare le lame facendo perno sul piede sinistro. Uno di questi gli sfrecciò poco distante dalle vesti mentre il primo gli lasciò un brutto taglio poco sopra i genitali. Se l'era vista parecchio brutta, se solo avesse mirato un pelo più basso...rabbrividì al solo pensiero. Mentre le cose più terribili gli stavano passando per la testa Daisuke non rimase fermo ad aspettare. Sfruttando l'occasione che si era appena creato si mosse ad una velocità elevatissima, bruciando letteralmente quei pochi metri che li separavano. Piccola nota positiva: si era scordato dei due cloni alle sue spalle. Piccola nota negativa: un gancio formidabile fu indirizzato alla mascella del kiriano, il quale non sarebbe mai stato in grado di evitarlo in quelle condizioni; non gli restava che incassare, sperando di non rompersi qualcosa. Sentì il colpo, eccome se lo sentì. Sparava veramente di non essersi distrutto la dentatura. Quel bastardello l'aveva colto alla sorpresa ma l'Hasegawa aveva cominciato a capire come gli piaceva giocare. Con la coda dell'occhio lo vide caricare un potente colpo che se fosse andato a segno l'avrebbe senza dubbio piegato in due, mettendolo ko. Compiendo un gesto di puro istinto balzò indietro, sfruttando l'inerzia del colpo precedente. Il risultato fu un Masayuki che si era lanciato all'indietro incespicando in un salto-capriola poco chiari: scarsamente scenografica come soluzione ma almeno si era rivelata funzionale. Al contrario il suo avversario parve riprendersi con estrema eleganza, ricomponendosi e attendendo la sua contromossa.

    Dei Geyser esplosero, quasi a festeggiare il combattimento. Peccato che giusto un paio di metri dietro di lui vi fosse un cratere enorme da cui poco prima era eruttato un quantitativo d'acqua spaventoso, finirci dentro poteva risultare...doloroso. Si ricompose, tastando la mascella. Dolore! - Ahia! Ma sei scemo? Cazzo m'hai fatto male! Che ti passa per quella testa? Volevi forse ammazzarmi? - lo guardò male indicandolo con un dito inquisitore. Era colpa sua e gliel'avrebbe fatta pagare - Te ne pentirai. Ora ti mostrerò la tecnica segreta del mio Villaggio: creerò un dragone acquatico grosso come una casa che ti distruggerà!

    « ahahahahahahahaha »« MUAHAHAHAHAHAHAHAHAH »






    Una risata demoniaca gli proruppe dal cuore per poi interrompersi di colpo, tornando serio - Però per essere distrutto dal drago dovrai aspettare che componga i sigilli necessari, è un processo un po' lungo: sai com'è. Ma tu aspetta un attimo, lo spettacolo ne varrà la pena. - con il massimo della concentrazione di mise dunque a comporre i necessari sigilli senza mai interrompersi:


    Topo, Gallo, Lepre,
    Drago, Lepre, Ariete, Cane, Sarpente, Drago, Cane,
    Tigre, Cinghiale, Bue, Cane



    Ecco cos'era successo mentre il nostro kiriano se la prendeva comoda a comporre sigilli: questi non erano casuali. O almeno non tutti. Con i primi tre fece comparire due cloni d'acqua a nove metri di distanza da lui, rispettivamente a tre metri alle spalle dell'avversario. Istantaneamente avrebbero estratto due kunai l'uno e li avrebbero lanciati in direzione delle sue gambe, rispettivamente a quella destra e a quella sinistra. Nel mentre gli altri due cloni incorporei creati durante l'azione precedente sarebbero scomparsi. Avrebbe ancora pensato si trattasse di cloni incorporei ora?
    Sia che fosse riuscito a colpirlo con quell'offensiva, sia che si fosse limitato a distrarlo gli ultimi quattro sigilli gli avrebbero fatto comparire davanti agli occhi un totale di 4 cloni.

    Se l'avversario fosse stato distratto dall'offensiva precedente Masayuki si sarebbe scambiato velocemente con uno dei suoi cloni.

    Se l'avversario fosse riuscito ad evitare i quattro kunai o se comunque fosse riuscito a mantenere l'attenzione sull'originale quella mossa sarebbe senza ombra di dubbio risultata utile ai fini coreografici del combattimento in più, chissà, dopo l'azione dei due cloni alle sue spalle magari all'otese sarebbe venuto qualche dubbio consistente riguardo la non corporeità di quelle copie.

    In qualsiasi modo fossero andate le cose l'avversario si sarebbe trovato con cinque Masayuki davanti, disposti in fila a poco più di un metro dall'altro, e due Masayuki alle sue spelle, tutti a gambe leggermente divaricate, le braccia incrociate e uno sguardo truce.



    StatisticheStatusNessun Danno
    Forza400
    Velocità 400
    Riflessi 400
    Resistenza 400

    Agilità 400
    Precisione 400
    Senjutsu 400
    Concentrazione 400

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    1) Prova a scartare, fallendo. Danno = 2 leggere (450 - 400 = 2 tacche | 10+5*2 = 20)
    2) Incassa il colpo, potenziandosi. Danno = 1.5 leggere (450 +450 = 0 tacche | 10 + 5 = 15) | Consumo = 1/2 basso
    3) Spostamento all'indietro pari al movimento gratuito (6 metri) | Consumo = 1 basso


    1) Attacco clone
    2) Attacco clone



    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
    L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti unicamente di chakra; saranno identici all'utilizzatore nel momento in cui eseguita. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio; possederanno un ombra.
    Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore e possono allontanarsi di 9 metri dal luogo di creazione, superata questa distanza si dissolvono in una nuvoletta bianca; questa avrà una dimensioni pari a metà della copia stessa e rimarrà presente per circa un secondo. Il clone scompare se colpito oppure passati 3 round dalla creazione.
    I cloni creati con questa tecnica, possederanno la controparte illusoria di qualsiasi arma del ninja che le ha create. Potranno simulare attacchi, non a distanza, spendendo uno slot azione per l'intero round. Tutti i loro movimenti saranno eseguiti ad una velocità ridotta di 3 tacche rispetto quella del ninja e non potranno eseguire tecniche.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: ¼ Basso per copia )
    [Cloni totali: 4] [Consumo totale: Basso]

    Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre (Medio)
    L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 slot dimensionali d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 12 metri dall'utilizzatore e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono in acqua.
    Le loro statistiche sono pari un energia inferiore l'utilizzatore. Possedono il 25% dei crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare [Bombe]. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja; avranno tanto chakra quanto concesso dall'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio + MedioAlto)
    [Chakra Totale: 2 Basso*clone][Chakra rimanente: 1 Basso*clone]



    Estrazione kunai
    Finta (nel caso venga contestata la finta, la si mette come slot azione: nessun problema)
    Spostamento (ipotetico)









    Quarto muro you can suck my balls :omgda:

    Comunque non si pensi stia prendendo il combattimento sottogambra: mantenere un atteggiamento coerente in relazione a quanto ha fatto il mio pg e il suo è il doppio più difficile del normale XD

    Attacco occultato postato alle 16.15 del 23/11 :zxc:





     
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  10. ~ Marcø
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    Inferiorità Numerica





    Come me, Masayuki non riuscì a schivare completamente le armi a distanza, che lo ferirono tra ombelico e genitali, fornendomi anche la distrazione di cui avevo bisogno per colpire nuovamente. Sentii il colpo andare a segno, l'impatto mi sembrò consistente, abbastanza da stordirlo leggermente sperai. Invece, sorprendendomi, il mio avversario con un guizzo animalesco e fin troppo scenico riuscì ad indietreggiare di una paio di metri, facendo andare a vuoto il mio destro. Assunsi una posizione di guardia, mentre speravo che il kiriano tornasse subito all'attacco sulla corta distanza. Sapevo benissimo che lì avrei potuto sopraffarlo, soprattutto visti gli effetti dell'armatura che continuava ad avvolgermi. Già, in un certo senso era affamata di combattimento, si nutriva dell'attività continua, facendomi diventare sempre più veloce. Almeno che, il mio avversario, non si allontanasse lasciandomi a bocca asciutta. I geyser sembrarono condividere la mia rabbia, facendo eruttare diversi getti di acqua bollente verso il cielo.
    Doveva aver preso proprio un bel colpo, visto che perse tempo iniziando un discorso strano su quello che mi passava per la testa. Capii perchè Masayuki, a differenza di me, non avesse voluto subito combattere: non era un guerriero. Forse era bravo a combattere, me lo avrebbe mostrato presto, ma non aveva voglia di farlo e sembrava prendere scherzosamente quel combattimento. Se questo era il suo carattere, non potevo farci niente. Io avrei seguito i miei ideali, continuando a combattere fino a che uno dei due non si fosse arreso.

    « Smettila di parlare, combatti! »


    Non potevo fermarmi, dovevo rimanere pronto al combattimento. Approfittai quindi di quell'attimo di respiro per impugnare due delle mie armi preferite: la mia coppia di tirapugni. Se avessi colpito nuovamente Masayuki al viso mi sarei dovuto trattenere probabilmente, o avrei finito per fargli una plastica facciale degna dei peggiori macellai di Oto. Le nuove parole del kiriano mi stupirono, c'era qualcosa che non andava. Perché avvertirmi di ciò che stava per succedere? E, soprattutto, perché quella scelta di parole? "Ti mostrerò", "lo spettacolo"... Stava cercando di dirmi che avrei dovuto osservarlo? No Masayuki, l'esagerazione non avrebbe funzionato: con quelle parole mi convinse a ruotare su me stesso, per guardarmi le spalle, mentre lui componeva una quantità enorme di sigilli. Adesso che avevo l'avversario sulla mia sinistra, potevo osservare anche i due cloni dietro di me. Erano più vicini di quanto ricordassi e stavano per far partire dei kunai. Nonostante tutto, era riuscito a fregarmi, nel tempo che mi era servito per rendermi conto dell'inganno, i cloni si erano già preparati ad attaccare. Non sarei mai riuscito a schivare tutti i kunai, anche se erano lenti la distanza che dovevano percorrere era minima, quindi non feci altro che abbassare istintivamente la mano destra colpendo uno dei kunai diretto ad essa con il mio tirapugni. Forse si sarebbe scheggiata la lama, ma sempre meglio della mia gamba.
    Sfortunatamente per Masayuki, la protezione che l'elettricità forniva al mio corpo era abbastanza da ridurre al minimo i danni inflitti dai tre kunai. Era la prima volta che venivo colpito da attacchi del genere in un combattimento vero, quindi persino io rimasi stupito di quello che poteva fare la mia armatura contro quelle armi. Sentii meno dolore in quel momento, che poco prima, quando ero stato tagliato da un solo proiettile.
    Ancora con tutti i sensi al massimo, girai nuovamente la testa, per vedere che fine aveva fatto il mio avversario. Da quel momento sarebbe stato meglio parlare di avversari, visto che in totale vi erano sette Masayuki: cinque alla mia sinistra e due alla mia destra. Aveva un fottuto esercito alle sue dipendenze e un bel po' di kunai da potermi lanciare, avrei dovuto essere cauto.
    Per prima cosa estrassi i kunai dalle gambe, non volevo sembrare un puntaspilli. Subito dopo averli lasciati cadere, scattai verso il primo clone (?) sulla sinistra. Li avrei distrutti uno ad uno, fino ad arrivare al vero Masayuki. Percorsi velocemente i sei metri che mi separavano dall'ipotetico Masayuki, per tentare nuovamente un colpo con il braccio sinistro. Con un largo movimento circolare avrei provato a colpirlo con l'avambraccio appena sotto le costole, non avrei fatto molti danni viste le caratteristiche del colpo, ma avrei scoperto immediatamente se si trattava della figura reale o di un semplice clone. Sarebbe bastata la semplice scossa trasmessa dalla mia armatura a verificare subito con cosa avevo a che fare.
    Se il bersaglio fosse scomparso in una nuvoletta di fumo avrei fatto continuare la traiettoria del braccio, fino ad avvicinare la mano sinistra quella destra. Con i tirapugni non potevo comporre sigilli, ma il mio obiettivo non era quello di dare una bella scossa al kiriano, bensì levarmi solo il tirapugni sinistro e lanciarlo immediatamente mirando al bersaglio a me più vicino. Se le figure fossero state ancora in linea, probabilmente ogni eventuale clone avrebbe fornito una copertura visiva per chi gli stava dietro. Vediamo quante nuvolette di fumo avrei visto prima di colpire il vero nemico.

    Se con il braccio mancino avessi colpito il vero Masayuki, avrei immediatamente fatto partire un pugno destro verso il pettorale sinistro avversario, mirando vicino alla spalla. Lasciai che una buona quantità di chakra rinvigorisse i muscoli dell'intero braccio, rendendoli ancora più efficienti. Avrebbe fatto maglio ad evitare quel colpo, avrebbe rischiato la lussazione della spalla incassandolo. Senza contare la potenza offensiva offerta dalle lame... Preferii non pensare a quali danni potesse infliggere un attacco del genere.
    Avrei quindi alzato velocemente il braccio sinistro, come per eseguire un montante. Il suo mento non avrebbe fatto una bella fine, se le lame affilate del mio tirapugni avessero impattato su di esso: oltre a spaccare qualche dente gli avrei aperto anche un bello squarcio che sarebbe rimasto per sempre. Era un colpo da veri bastardi. Fu proprio per quello che non lo avrei mai usato contro di lui, non era certo uno scontro alla morte. Infatti avrei usato solo il movimento del braccio che avrebbe deviato verso l'esterno per portare l'attenzione di Masayuki sul suo lato destro, mentre alzavo rapidamente la gamba destra che, ancora una volta, era rimasta arretrata. Muoverla così velocemente mi ricordò la ferita che avevo subito poco prima, ma strinsi i denti e non mi lamentai per il dolore. Con il ginocchio cercavo il fianco avversario, per piegarlo in due e costringerlo finalmente a continuare lo scontro in corpo a corpo, invece che a distanza e tramite inganni.

    Non sarei stato scenico quanto lui, ne avrei tirato fuori chissà quali parole per distrarlo, almeno non per ora. Era un combattimento d'allenamento e il mio avversario si era dimostrato valido fino a quel momento, mettendomi in difficoltà. Avrei ricambiato dando tutto ciò che avevo: finché avessi avuto fiato avrei continuato ad andare avanti, un colpo dietro l'altro fino a far cadere il kiriano.




    StatisticheStatusLeggera spalla sx, 2 Lievi gamba sx, Lieve gamba dx
    Forza 450
    Velocità 425
    Riflessi 400
    Resistenza 400

    Agilità 400
    Precisione 400
    Senjutsu 400
    Concentrazione 400

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    Slot Difesa I: Parata mano dx
    Slot Difesa II:


    Slot Azione I: Colpo circolare braccio sx
    Slot Azione IIa: Lancio Tirapugni sx
    Slot Azione IIb: Pugno dx
    Slot Azione IIIb: Ginocchiata dx


    Slot Tecnica I:


    Estrazione Tirapugni (istantaneo), estrazione kunai dalla gamba (Lento), movimento gratuito (Istantaneo), eventuale finta montante sx (istantaneo)[Fintare Migliorato]



    Rinnovo i complimenti per la strategia! E ti mostro l'unica strategia del mio pg: caricare a testa bassa!
    O forse non è l'unica? :guru:



     
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  11. Sir Wexington
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    ♣ *Puff*...*Puff*...*BUM!* ♣




    Tutti e cinque in fila portarono le mani dietro la schiena, incrociandole e osservando con attenzione le mosse dell'otese. Con calma questi si era sfilato i tre kunai dalle gambe per non sembrare un porco spino, d'altra parte dovevano fare male; il vero Masayuki ne aprofittò per estrarre due carte bomba mentre intanto pensava stizzito - Combatti di qua, combatti di là...uff io me ne andrei anche a casa. Non ha già avuto abbastanza movimento? A me è venuta una certa fame... - così pensava il kiriano mentre l'avversario si preparava al contrattacco. Aveva indossato due tirapugni estremamente affilati che non gli piacevano per niente - Questo mi vuole fare male fisso! Non si sarà mica incazzato per il colpo di prima vero? Beh e anche fosse la mandibola fa ancora male! - lo guardò muoversi rapido alla sua destra, dirigendosi verso un clone. Se avesse potuto, avrebbe scosso la testa: ancora dimenticava i due cloni d'acqua alle sue spalle - Ma questo ragazzo è proprio irreprensibile, prendersi un attimo per pensare invece di prendere e lanciarsi a botto senza tener conto delle conseguenze? - si trovava ormai quasi a contatto con il primo clone e il kiriano lasciò cadere le due bombe, le quali finirono pressappoco sotto le gambe del clone centrale, quello alla sua destra. Chissà se impegnato così tanto a colpire a destra e a manca si sarebbe accorto di quei due fogliettini infidi.

    Un soffice *puff* accompagnato dalla comparsa di una piccola nuvoletta di fumo indicarono che il primo clone incorporeo se ne era andato - Nah, clone. Acqua.

    5 secondi



    Mentre l'azione avversaria stava per essere portata a termine, Masayuki fece un rapido movimento fuori dalle fila. *Puff* era andato anche il secondo - Fuochino... pensò.

    3 secondi



    Rivolgendosi verso di lui compose il sigillo dell'ariete, emettendo una notevole quantità d'acqua nell'area di fronte a lui: difficilmente avrebbe potuto evitare quel getto.

    1 secondo



    BUM! Chissà se aveva visto quei due fogliettini vicini al clone centrale, a poco più di un metro dai propri piedi...- Fuoco... - Esaurito il getto d'acqua, Masayuki aprofittò dell'esplosione per scattare verso i suoi due cloni, disponendosi nel mezzo, in posizione leggermente arretrata rispetto ai due. Concluse componendo gli ormai soliti sigilli, facendo apparire 3 cloni incorporei poco distanti da lui. Lo aspettava.


    2hcooqv






    StatisticheStatusNessun Danno
    Forza400
    Velocità 400
    Riflessi 400
    Resistenza 400

    Agilità 400
    Precisione 400
    Senjutsu 400
    Concentrazione 400

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    :adoda:


    1) Attivazione bomba 1
    2) Attivazione bomba 2
    3) Movimento




    Acqua Caramellosa - Mizuame Nabara
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete (Medio)
    L'utilizzatore espellerà dalla bocca una getto d'acqua che andrà a ricoprire una notevole area davanti a se, pari a 400m2. Chiunque calpesti questa zona rimarrà invischiato e non potrà muovere gli arti inferiori, fino allo scioglimento della tecnica; è possibile liberarsi dalla presa tramite un consumo di chakra pari ad medioalto.
    È possibile, se alleati all'utilizzatore, camminare in questa sostanza tramite un consumo di chakra per round pari a basso, se posseduto il controllo del chakra II. L'utilizzatore non dovrà effettuare ulteriori consumi.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio - Mantenimento: ¾ Basso )

    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
    L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti unicamente di chakra; saranno identici all'utilizzatore nel momento in cui eseguita. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio; possederanno un ombra.
    Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore e possono allontanarsi di 9 metri dal luogo di creazione, superata questa distanza si dissolvono in una nuvoletta bianca; questa avrà una dimensioni pari a metà della copia stessa e rimarrà presente per circa un secondo. Il clone scompare se colpito oppure passati 3 round dalla creazione.
    I cloni creati con questa tecnica, possederanno la controparte illusoria di qualsiasi arma del ninja che le ha create. Potranno simulare attacchi, non a distanza, spendendo uno slot azione per l'intero round. Tutti i loro movimenti saranno eseguiti ad una velocità ridotta di 3 tacche rispetto quella del ninja e non potranno eseguire tecniche.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: ¼ Basso per copia )


    Estrazione Bombe [Veloce]
    Fa cadere le Bombe [Lento]
    Spostamento (5 metri)









    Con Beethoven in sottofondo non mi ferma nessuno! :adoda:

    Chiedo scusa per il post di prima, è pieno di errori grammaticali! E' vero che scrivo veloce ma...ma...che vergogna ç_ç non lo faccio più! :riot:







     
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  12. ~ Marcø
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    Solo Avanti!





    Il movimento del mio braccio trasformò in una nuvoletta il Masayuki che mi trovavo davanti, quindi lanciai il mio tirapugni sinistro. Colpi esattamente dove avevo mirato, facendo scomparire anche il secondo clone. Erano cloni incorporei quelli che stavo affrontando: deboli e utili solo strategicamente. Quindi il mio avversario conosceva una tecnica con la quale creare cloni corporei, era su quelli che dovevo concentrarmi, oltre che, ovviamente, sull'originale.
    Una delle figure si separò dal gruppo, muovendosi piuttosto velocemente. Perfetto, avrei puntato su di lui. Iniziai subito ad inseguirlo, sicuro di raggiungerlo velocemente. Già, sentivo l'euforia del combattimento percorrere il mio corpo: l'elettricità mi aveva fatto superare i miei normali limiti, facendomi arrivare al massimo delle potenzialità del mio fisico. Dopo aver fatto il primo passo, notai che Masayuki stava componendo un sigillo: misi in allerta tutti i sensi per preparare un'immediata controffensiva. Prima che finii di eseguire un terzo passo il kiriano iniziò a sputare una grossa quantità di acqua dalle potenzialità sconosciute. Mi avrebbe colpito sicuramente, con chissà quali conseguenze, on potevo indietreggiare né parare, quindi era rimasta solo un'opzione. Saltai diretto verso il mio avversario. Sarebbe stato un bel salto, dopo aver percorso due metri me ne mancavano ancora quattro prima di arrivare davanti al mio avversario. Niente di impossibile, soprattutto visto l'aiuto che ottenni involontariamente.

    « Uuuh! »


    Fu un bel botto, per un attimo pensai al geyser, finché l'esplosione non mi coinvolse. Questa volta accusai il colpo: non si trattava di un kunai in una coscia, ma di una cartabomba ben piazzata. Il calore e qualche ciottolo sparato dalla deflagrazione riuscirono a superare la mia armatura, ferendomi un po' in tutto il corpo. Gliel'avrei fatta pagare questa.
    Atterrai malamente fuori dall'area occupata dall'acqua sputata dal kiriano, giusto in tempo per vederlo nuovamente farsi scudo di altri cloni. Ma stavolta sapevo bene chi era: avevo tenuto gli occhi fissi su di lui in ogni momento. Nonostante avesse assunto una posizione arretrata rispetto ai cloni, e trovandosi a poco più di cinque metri da me, non mi sarei lasciato spaventare. Pronto a menare nuovamente le mani, invece di continuare a girare in tondo e farsi sbattere qua e là come quel peso leggero di Masayuki, accorciai in un attimo la distanza, passando in mezzo ai cloni senza nemmeno curarmi di loro. Se non ero in errore, i due a lui più vicini erano sicuramente corporei: i bastardi che mi avevano attaccato con i kunai. Mi sarei avvicinato al fianco sinistro del mio avversario, in modo da avere i suoi cloni sul mio lato mancino e spazio libero sulla destra. Ero determinato a colpire duro questa volta. Lasciai che il mio chakra scorresse liberamente, andando a potenziare i miei arti superiori: la combinazione di attacchi che avrei portato era conosciuta come "Doppia Rottura".
    Feci partire la mano sinistra, diretta verso il naso avversario in un colpo che nel karate veniva definito kizami: un pugno dalla traiettoria dritta con la mano avanzata. Accompagnai il movimento con con una leggera rotazione del busto, così da esprimere il massimo della forza ed aumentare la gittata utile del colpo. Il primo di una lunga serie.
    Seguì immediatamente un colpo con il palmo della mano destra, mirato alla parte sinistra della mascella di Masayuki. Dovevo evitare di colpirlo con la parte affilata del tirapugni, avrei rischiato di ucciderlo. Data la posizione di partenza della mano, all'altezza del mio sterno, la traiettoria con cui essa avrebbe impattato, se fosse andata a segno, sarebbe stata dal basso verso l'alto. Spostai il piede destro mentre tentavo quel colpo, trasformandolo così in quello avanzato.
    Flettei le ginocchia, per ottenere la stabilità necessaria a portare un nuovo pugno: avrei diretto la mano sinistra verso il plesso solare del kiriano. Un cazzotto con cui avrei concluso una normale sequenza, sperando di mozzare il fiato al mio avversario giusto per il tempo di assumere nuovamente la posizione di guardia. Ma quella non era una normale sequenza.
    La frenesia dello scontro e la tecnica del mio villaggio che avevo usato, mi avrebbero permesso di continuare a sfogare la mia furia sul bersaglio che mi trovavo davanti. Incurante della lama che avvolgeva la mia mano destra, diressi questa con forza contro la cassa toracica dei Masayuki: non sarebbe morto per un pugno del genere, ne ero sicuro. Cercai di colpire all'altezza delle ultime costole, poco sopra il fianco sinistro. Il percorso della mano fu a metà fra quello di un tipico montante ed un gancio, aiutato da una leggera inclinazione del busto verso l'alto. Così, anche la spalla, avrebbe fatto il suo lavoro.
    Avrei quindi tentato un ultimo colpo, con il quale speravo di mandare al tappetto il mio avversario. Era meglio concludere così quella combinazione: con un possente gancio sinistro verso la mascella del kiriano. Se lo avessi colpito, probabilmente sarebbe svenuto e avrebbe avuto un po' di dolori per qualche giorno. Sempre meglio che rimanere in piedi e darmi una nuova opportunità di colpirlo ancora e ancora. Sperai che mi stupisse, ero sicuro che poteva farlo.



    StatisticheStatusLeggera spalla sx, 2 Lievi gamba sx, Lieve gamba dx, 2 Leggere diffuse
    Forza 450
    Velocità 425
    Riflessi 400
    Resistenza 400

    Agilità 400
    Precisione 400
    Senjutsu 400
    Concentrazione 400

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti





    Slot Azione I: Movimento + Salto
    Slot Azione IIa: colpo di palmo dx a mascella
    Slot Azione IIb: pugno sx al plesso solare
    Slot Azione IIIa: pugno dx al torace lato sx
    Slot Azione IIIb: gancio sinistro a mascella


    Slot Tecnica I: Note del Dolore

    Doppia Rottura - Nibai Kyuukei Rendan
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce)
    L'utilizzatore può effettuare un numero elevato di colpi con gli arti superiori. Gli attacchi avranno velocità incrementata di 2 tacche.
    Il primo colpo è gratuito; ogni slot azione impiegato successivamente permetterà di effettuare 2 attacchi.
    Richiede l'utilizzo di slot azione.

    Tipo: Taijutsu - Rendan
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Slot Massimi: 1 slot ogni 2 gradi ninja]

    [Da studente in su]


    Movimento Gratuito, Slot Doppia Rottura: pugno sx al naso



    Mappetta prima del movimento!
    Mappetta dopo il mio movimento!

    Ho sudato sangue per fare la mappa, ma almeno la geometria è stata dalla mia parte. Se non torna qualcosa dimmi pure :zxc:
    I tuoi cloni li ho messi sull'acqua solo per una questione di spazio, non si trovano su essa, definisci meglio tu la posizione se vuoi. In ogni caso, con il primo slot che uso come movimento posso percorrere abbastanza spazio da raggiungerti, quindi non dovrebbero esserci problemi.

    Visto l'andamento delle casistiche ho risistemato la quantità di chakra rimanente aggiungendo 1.5 bassi che avrei usato solo nel primo caso del post precedente.




     
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  13. Sir Wexington
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    ♣ Vittoria o resa ♣




    Le bombe avevano avuto successo ma l'acqua meno, per questo ora il kiriano si vedeva venire addosso quell'avversario che per tutto il combattimento aveva cercato di tenersi lontano. Questi sfrecciò tra i cloni, attaccandolo lateralmente. Sì, era nella merda e solo quando vide arrivare il primo colpo realizzò quanto brutta fosse la sua situazione ma forse neanche allora avrebbe potuto apprezzare la criticità della sua posizione. Un colpo diretto al suo naso fu solo il primo di una lunga serie. Si muoveva con troppa velocità, nel corpo a corpo non avrebbe mai avuto speranze di batterlo: per questo si limitò a fare il sacco da boxe mentre una raffica di colpi lo smontavano uno dietro l'altro. Cerchò di rimediare al primo colpo impastando del chakra per potersi riparare da quel palmo che andò quasi a spaccargli il naso, reso tremendamente sanguinante. Non fu abbastanza veloce da evitare il secondo pugno che, "fortunatamente", non fu eseguito con la parte affilata del tirapugni. Lo scontro si sarebbe altrimenti rivelato un film splatter, non uno spettacolo eccessivamente piacevole diciamo.

    Daisuke sembrava implacabile nella sua serie di colpi: continuò colpendolo al plesso solare, togliendogli momentaneamente il respiro per poi puntare al petto con la parte affilata della sua arma - Figlio di puttana... - sapeva avrebbe fatto male e così effettivamente fece. Quel colpo gli avrebbe lasciato un altro brutto taglio. Infine arrivò il colpo di grazia: un rapido gancio diretto nuovamente verso il suo volto. Non poteva dirsi un esperto dei combattimenti corpo a corpo come il suo avversario ma alla lunga quelle combinazioni di pugni potevano risultare prevedibili per cui si fece colpire dal colpo avversario per portare successivamente un pugno con la sinistra dall'alto verso il basso a colpire il corpo dell'avversario.L'abbiamo detto: non è uno da corpo a corpo, a lui si confà più la strategia. Ecco perché si trattava di una finta e non di un vero attacco.

    E' vero che l'otese l'aveva attaccato lateralmente, lasciando le copie acquatiche alla sua sinistra ma se ne trovava pur sempre una davanti e una dietro. Per questo motivo Masayuki aveva eseguito la finta: voleva far sì che l'attenzione dell'avversario fosse tutta per lui per quella frazione di secondo necessaria alla sua contromossa.

    Ecco cosa accadeva contemporaneamente.

    Mentre il Masayuki reale stava eseguendo il suo finto attacco la copia alle sue spalle scattò in avanti per poi lanciarsi da sopra la schiena dell'originale direttamente addosso a Daisuke. Il gesto non aveva fini direttamente offensivi dato che il clone divenne acqua poco prima di impattare contro l'avversario: si trattava di un altro diversivo che, oltre a fargli guadagnare tempo gli avrebbe permesso probabilmente di annebbiare la vista dell'avversario per quel che gli bastava.

    Mentre la prima copia si stava lanciando verso lo Yotsuki la copia alle spalle di questo scattò in avanti dietro di lui, per coglierlo di sorpresa alle spalle, e avrebbe cercato di braccare le sue braccia con una forte presa. Avrebbe fatto passare le sue braccia sotto le sue escelle per poi ricongiungere le mani dietro la sua nuca. Neanche questa era un'azione direttamente offensiva: gli sarebbe servita per guadagnare ulteriore tempo nel caso la distrazione frontale fosse fallita e per evitare che se ne scappasse troppo facilmente.

    Mentre le due copie si muovevano Masayuki compose i sigilli necessari per intrappolare il suo nemico in una gabbia d'acqua.

    Fin dal primo attacco dell'avversario per il kiriano era stato chiaro che un approccio corpo a corpo sarebbe stato inutile, anzi, deleterio: le potenzialità di Daisuke come combattente fisico erano indiscutibilmente superiori alle sue. Per questo aveva tentato in tutti i modi di tenerlo distante mentre formulava due differenti strategie. La prima l'avrebbe fatto finire dritto nel geyser centrale ma era fallita appena il suo getto d'acqua era stato evitato. La seconda era stata attivata ora: l'acqua rilasciata in precedenza non aveva solamente le sue temibili proprietà adesive, gli sarebbe potuta essere d'aiuto come enorme riserva per le sue suiton. La tecnica della prigione acquatica era una delle più temibili tecniche di Kiri ma necessitava di liquidi e di tempo per il caricamento. L'acqua certo non mancava mentre il tempo, se tutto fosse filato liscio, gliel'avrebbero fornito i cloni.

    Se l'avversario fosse riuscito a sfuggire alla sua tecnica.



    Affaticato Masayuki si accasciò per terra - Basta ti prego, basta. Hai vinto. - si tastò il naso e il petto, entrambi sembravano perdere piuttosto sangue ma non sembrava niente di preoccupante - Sei troppo forte per me nel combattimento ravvicinato, non ho proprio voglia di prendermi altre botte simili. Ahahahahah cazzo se picchi forte! - rise mentre si rialzava a fatica. Sputò per terra un misto di saliva e sangue - Chaaaarles!!! Rapido su! Il nostro vincitore sta aspettando la sua ricompensa! - detto questo battè le mani al clone più vicino per imporgli il comando - Sai com'è, generalmente dò un nome ai miei cloni quando li creo. D'altra parte è un po' come fossero parte di me, no? E scusali per prima, sono solo un po' stronzi... - detto questo se ne pentì amaramente pensando - Ma se sono parte di me e sono un po' stronzi questo fa di me uno stronzo! - ma venne salvato in corner dal clone che gli tese la busta oggetto della loro scommessa - Sempre gentilissimo Charles, puoi pure ritirarti nei tuoi alloggi. Grazie. - così facendo lui si girò nuovamente verso il suo interlocutore e il clone d'acqua perdeva forma dietro di lui. Gli tese la mano per stringergliela - Tranquillo, niente scherzi questo giro. Complimenti, hai vinto. Ecco a te la tua ricompensa. Hai combattuto con onore e abilità, non puoi che ricevere gloria da questo scontro.- sia che avesse ricambiato la sua stretta di mano o meno gli avrebbe poi consegnato la busta, in attesa che l'aprisse.

    Se l'avversario non fosse riuscito a sfuggire alla sua tecnica.



    Uno sguardo lanciatogli attraverso l'acqua vorticosa sarebbe stato più che eloquente - Brutto bastardo, come la mettiamo adesso? - gli aveva dato filo da torcere e non se ne sarebbe vergognato ad ammetterlo. Lui era forte, molto più forte di lui nello scontro fisico. Al contrario Masayuki se la batteva sulla media distanza, preferendo la strategia ai muscoli: due approcci diversi al combattimento, ognuno efficacie a suo modo nelle giuste situazioni. Si sarebbe dunque seduto per terra - Allora ragazzo, vuoi combattere ancora? No perché se è così temo dovrai limitarti a prendere a pugni l'acqua che ti avvinghia, io non ho certo intenzione di prendermi altre botte. Comunque dimmi quando hai preso una decisione. - si sarebbe congedato da Charles, la sua copia d'acqua mentre realizzò che difficilmente avrebbe potuto sentire le parole dell'amico intrappolato per cui si corresse - Beh insomma se proprio non riesci a dirmelo chiaramente limitati a qualche segno, fa qualcosa. - così dicendo cominciò a mimare a qualche centimetro dalla superficie, aiutandosi con la mano libera, un uomo che affoga - Effettivamente è probabile che neanche mi abbia sentito...Beh poco male, ho il pomeriggio libero. - realizzato questo, incurante della possibilità che l'altro non sentisse, si sarebbe messo a raccontare una storia riguardo ad un nano che perdendosi in un bosco...




    StatisticheStatusNessun Danno
    Forza400
    Velocità 400
    Riflessi 400
    Resistenza 400

    Agilità 400
    Precisione 400
    Senjutsu 400
    Concentrazione 400

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    1) Impasta sul viso per non farselo distruggere. Danno = 1 Leggera (450 - 475 = -1 tacca | 15 - 5 = 10) | Consumo = 1 Basso
    2) Impasta sul petto. Danno = 2 Leggere e mezza (450 - 475 = -1 tacca | 10 + 5 + 15 - 5 = 25) | Consumo = 1 Basso
    3) Impasta per poter deviare leggermente il colpo e aumentare la propria resistenza. Danno = 1 Leggera | Consumo = 1 Basso. S&M

    Altri danni:
    1) Colpo non parato = 2 leggere e mezza (450 - 400 = +2 tacche | 15 + 5*2 = 25)
    2) Colpo non parato = 2 leggere e mezza (450 - 400 = +2 tacche | 15 + 5*2 = 25)


    1) S&M
    2) Movimento clone
    3) Stretta clone



    Prigione Acquatica - Suirou no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Serpente, Capra, Cavallo, Coniglio, Capra, Cavallo, Coniglio (Lento)
    L'utilizzatore può imprigiornare all'inserno di una sfera d'acqua un obiettivo se questo a contatto con una quantità d'acqua pari a 12 slot dimensionali. All'interno della sfera non sarà possibile respirare o muoversi; è necessaria una forza pari a tre energie superiori l'utilizzatore per annullare la prigionia.
    L'utilizzatore deve mantenere il contatto con la sfera, altrimenti il jutsu sarà annullato.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio - Mantenimento: Basso)

    Piccolo ot: per la tecnica necessito di 12 slot acqua a contatto. Come ho specificato nel mio disegno e con Marco in privato, l'acqua arriverebbe fino ai cloni e anche oltre (considerando le distanze percorse dovrebbe superare di 5 metri i cloni d'acqua [sono stati creati a 9m di distanza da me, ho percorso 5 metri in loro direzione, ho creato un quadrato di lato 20 metri di acqua per cui questo si sarebbe dovuto espandere per 10 metri alla sua sinistra, superando i cloni acquatici]) per cui il contatto necessario per la tecnica è presente. Se non andasse bene la spiegazione il clone che esplode mi crea "ponte" con la riserva maggiore. Se non andasse bene anche questo mi basta muovere la gamba di mezzo metro per entrare a contatto direttamente.
    E' giusto per specificare ma non credo ce ne sia bisogno.


    Finta [Veloce]







    Son stanco morto spero di aver scritto tutto giusto, bel combat marcuz! :riot:



    Edited by Sir Wexington - 1/12/2012, 18:59
     
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  14. ~ Marcø
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    Epilogo Inaspettato





    Trovai finalmente il modo di dare al mio avversario tutto ciò che si era perso fino a quel momento. Le risposte che percepii dai miei pugni furono ottime: dovevo avergli quasi rotto il naso, che iniziò subito a sanguinare, e procurato danni sparsi per il busto. Con solo questa combinazione di colpi, riuscii a portare tre attacchi al suo viso, l'unica cosa a cui miravo veramente.
    Proprio mentre assestavo l'ultimo pugno, vidi partire un colpo, secondo me, piuttosto strano. Vista la traiettoria, dall'alto verso il basso, sarebbe stato semplicissimo pararlo, avrei solamente lasciato continuare il movimento del mio gancio, usando il braccio sinistro come protezione. Protezione da un attacco che non arrivò mai. Finalmente i miei colpi avevano avuto effetto? No, dalla sua espressione sembrò che tutto andasse secondo i suoi piani. Infatti, iniziò la sua ennesima strategia offensiva. Da dietro di lui comparve un clone volante, diretto verso di me. Poco male, ero già pronto a difendermi, in quanto la copia stava arrivando dalla stessa direzione della sua finta. Ero pronto ad afferrarlo al volo, quando esplose diventando acqua. Un diversivo?
    Piantai immediatamente i miei occhi sul kiriano, mentre questi iniziava a comporre sigilli. Non mi sarei fatto fregare così semplicemente. E invece successe. Stavo per scattare verso il mio avversario, in modo da interromperlo, quando mi sentii afferrare da dietro. Sicuramente non sarebbe stato piacevole, per la copia, abbracciarmi, ero ancora circondato dal chakra elettrico! Oltre alla scossa che avrebbe preso toccandomi, ci avrebbe pensato la testata che provai ad assestargli muovendo di scatto il collo.
    Che fosse esplosa anch'essa in acqua oppure no, immobilizzandomi le braccia aveva dato abbastanza tempo a Masayuki per portare a termine la sua offensiva. Venni immediatamente circondato da una notevole quantità d'acqua, diventando un innocuo pesce rosso nell'acquario personale del kiriano. Provai a muovermi, ma il liquido sembrava essere diventato più duro della roccia, e ovviamente non potevo respirare. Se solamente fossi riuscito a muovere le mani avrei potuto trasformare quella sfera d'acqua nel miglior conduttore di elettricità che conoscevo. Mi sarei preso una bella scossa, ma sarei riuscito a colpire anche il mio avversario, che manteneva il contatto diretto con la prigione in cui mi trovavo.
    Ero stato neutralizzato e Masayuki lo sapeva. Si sedette, mentre io iniziavo a sentir mancare il fiato. Era umano anche lui, dunque. Mi sembrava strano che fosse riuscito a stare in piedi fino a quel momento, avevo contato almeno quattro colpi al viso arrivati a destinazione durante lo scontro e sapevo di poter buttare giù un avversario al primo colpo. Lui se n'era beccati quattro, come poteva avere una mente ancora così lucida da imbastire quella strategia? Era riuscito a resistere a tutti quei colpi, meritava sicuramente la mia stima. Mi fece cenno che sarei affogato, rimanendo lì dentro. Cercai di aprire la mano destra, molto lentamente vista la resistenza offerta dall'acqua, e rilasciai nello stesso momento il chakra che mi circondava. Lo scontro era finito, ed io avevo perso.
    Nel momento in cui avesse rilasciato la sua tecnica, mi sarei seduto vicino a lui, frugando nelle mie tasche. Estrassi due tonici, di tipo diverso. Gli avevo ridotto la faccia in un ammasso sanguinante, e ancora non capivo come non fosse ancora svenuto, quindi quella era l'unica cosa che potevo fare per rimediare.

    « Prendili pure, te li sei guadagnati. Uno richiude le ferite, l'altro ti dovrebbe far sentire un po' meglio. Complimenti, mi hai tenuto testa per tutto lo scontro e sei riuscito a immobilizzarmi, questa volta hai vinto. Com'era la scommessa? Un favore? »


    Era stato uno bello scontro alla fine, avevo avuto modo di testare le mie potenzialità contro un esperto di suiton che preferiva il combattimento a media distanza, anche dalla sconfitta ci avrei guadagnato qualcosa di buono. Mi preoccupava solo una cosa. Come avrei detto a mio nonno che ero stato sconfitto? Per di più quasi senza subire danni. Be', a questo, ne ero quasi sicuro, sarebbe stato lui a provvedere...



    StatisticheStatusLeggera spalla sx, 2 Lievi gamba sx, Lieve gamba dx, 2 Leggere diffuse
    Forza 450
    Velocità 425
    Riflessi 400
    Resistenza 400

    Agilità 400
    Precisione 400
    Senjutsu 400
    Concentrazione 400

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    Slot Difesa I: parata alta braccio sx


    Slot Azione I: Testata indietro











    Grazie per l'esperienza Wex, adesso un po' di gdr :wosd:




     
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  15. Sir Wexington
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    ♣ Cugini come prima ♣




    Masayuki sciolse la tecnica, aveva il fiatone - Poca puttana... - riprese fiato mentre guardava l'otese - ...ci credo che non hai bisogno di una fottuta scorta... - fece un'altra pausa - ...ah ma appena vedo quel tuo parente, lì come si chiama... - estrasse dalla tasca la lettera che aveva ricevuto qualche giorno prima, quel maledetto pezzo di carta che gli era costato così tanta fatica. Lo aprì ma l'acqua l'aveva reso illeggibile, si trattava ora di poco più che un pezzo di carta igenica bagnato. Fanculo - ...boh vabè dai hai capito. No, no, aspetta, aspetta. Devo ricordarmelo. - si concentrò fissando una delle numerose pozze d'acqua che erano disseminate per l'arena - Come si chiamava adesso quel tizio? Shigu...no. Shigo...no. Shigi...no. Shige...no è un nome da gay. Shiga...si ecco forse! - sembrava essersi illuminato, il suo nome era Shigatuki! Stava per dirlo quando un forte pulsare alla testa lo fece quasi svenire. Crollò sotto il suo peso frapponendo il braccio destro tra il terreno e il proprio viso, non era il caso di peggiorare la situazione. Stava perdendo ancora sangue: non grandi quantità ma quanto bastava a far cedere un uomo come lui dopo essere stato riempito di botte. Daisuke fu così gentile da offrirgli due tonici, uno per le ferite l'altro per un po' di energia. Li bevve senza chiedere spiegazioni, si sentì subito meglio - Sta roba è miracolosa oh. Meglio di qualsiasi droga abbia mai provato. Certo, a meno che non si tratti di veleno: sarebbe proprio una cosa da otesi offrire un tonico ad una persona morente quando in realtà si tratta di cianuro. - alzò le braccia quasi a significare: beh ormai è fatta, che vuoi farci? - Ma tu sei un uomo d'onore, non ti abbasseresti mai a una cosa del genere vero? Almeno lo spero... - sussurrò.

    Si era ormai alzato in piedi, le ferite avevano smesso di sanguinare e si sentiva in forze. Non era proprio al massimo della forma ma era stato peggio in diverse occasioni - Beh dai, su. Che stai aspettando a fare? Andiamo che sono stufo. - così si rivolse al vecchio nemico. Quando gli si avvicinò abbastanza tornò a parlare - Cazzo però le meni pesanti le mani eh. - gli disse mimando la gestualità di un pugile. Si muoveva con agilità, facendo finta di scartare un nemico immaginario e di assestare pugni. Troppo per le sue condizioni. - AAAAAAHIA CAZZO! LA SCHIENA! - e lo sappiamo tutti che il colpo della strega è una brutta, bruttissima storia. La sua faccia era una maschera di dolore mentre saltellava bestemmiando gli dei conosciuti e non; compose i sigilli necessari ad una velocità ridottissima e due cloni acquatici comparvero vicino a lui - Oh eccovi qua finalmente. Charles, per piacere, vai a prendere la lettera: ti ringrazio. E tu Igor, sì sì lo so che vuoi essere chiamato Aigor ma per me resterai sempre il mio clone Igor, sei un po' come il mio pargoletto. E ora vieni qua ad aiutare un po' mamma tua che sta tutta acciaccata. - mentre il clone lo aiutava a reggersi e gli faceva un piacevole massaggio alla schiena l'altro era tornato con la busta - Grazie mille Charles, sempre gentilissimo. Ritirati pure. - così dicendo il primo clone si disfece, tornando ad essere un ammasso d'acqua senza alcuna consistenza - Beh questo è per te, dunque. Come diciamo noi a Kiri "Un pranzo da Furika vale 5000 ryo." e fidati che è vero. Considerala come una gentilissima e irripetibile concessione del celebre clan Hasegawa, volta a sugellare la nostra perenne amicizia.- fidarsi, cerrrto. Era chiaro che quel detto serviva solo a pararsi un po' il culo per via dei 5000 ryo ma effettivamente in quel posto si mangiava proprio bene. D'altra parte lui gli aveva offerto i tonici perché non ricambiare il favore? Era stato proprio lui a chiedergli di portarlo a Kiri per mangiare pesce, un'occasione migliore di quella non c'era.

    L'otese all'apertura della busta avrebbe trovato questo:

    CITAZIONE

    jpg



    BUONO SCONTO PER DUE PERSONE PRESSO IL RISTORANTE DA FURIKA, AL MOLO DI KIRI! IL MIGLIOR PESCE DEL VILLAGGIO CE L'ABBIAMO SOLO NOI!

    TI ASPETTIAMO!



    Chiuso il mercoledì.

    No davvero, è proprio buono sto posto per mangiare. Fidati quando vieni a Kiri ti ci porto; niente veleno giuro! - gli disse ridendo. Se ne erano date parecchie ma non poteva negare di essersi divertito: quell'esperienza gli aveva ricordato le zuffe che faceva da piccolo - Beh e per quanto riguarda il favore ne parliamo quando ti vengo a trovare, anche se ho già una mezza idea devo dire. Comunque rispiegami un po' sta storia dei parenti che non l'ho mica capita sai. Ci pensavo anche prima: sto tizio è tuo zio e tuo fratello è tuo cugino mentre suo figlio è tua nonna? E io a questo punto potrei considerarmi tuo cugino?... - continuò con i suoi discorsi senza senso ancora per un po' mentre con l'aiuto del fedele Igor scendeva a valle in compagnia di quel ragazzo che ormai poteva considerare amico.



    Ultimo post per me, poi se vuoi continuiamo in free più avanti quando decido di farmi vivo ad Oto :riot:


     
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16 replies since 3/11/2012, 11:36   315 views
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