L'Uomo che Viene dal 5° LIvello

[Free GDR | Hoshi & Shiltar]

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    "Che Ca...?"



    Il turno di lavoro era iniziato normalmente, come sempre da quando aveva memoria.
    "Da quando aveva memoria", ogni volta che usava quella frase, spiegando qualcosa a qualcuno su come andasse la vita lì dentro, si trovava sempre degli sguardi fra lo sbigottito ed il compassionevole e, normalmente, insultava, o picchiava, a seconda di quanto potessero essere pericolosi, chi gli rivolgeva sguardi del genere.
    Eppure era la verità: lui era nato in quel luogo, Ishi No Jingoku, una prigione scavata in una montagna, gli dicevano, per lui l'unico luogo che aveva mai conosciuto.

    Ricordava vagamente il periodo passato al Secondo Livello, assieme ad Igashi e Kura, i compagni di missione della sua defunta madre, Hooga, di cui non aveva alcuna memoria.
    Aveva imparato a camminare in quei luoghi, attorniato dal pallido Igashi e dalla stramba Kura, ma poco di più, aveva vaghe immagini di loro due, sapeva che la seconda era morta, uccisa da due frecce, a quel livello, mentre con Igashi s'erano persi di vista al terzo livello.
    Per diversi turni di lavoro era rimasto da solo, senza nessuno a prendersi cura di lui, minuto ed affamato, poi, era arrivato quello strambo tizio che diceva di provenire da un posto chiamato Kumo e di essere stato il sensei di alcuni genin morti in una missione, genin più o meno della sua stessa età.
    E l'età, così come la parola "genin", furono due concetti che comprese solo al Terzo livello, anche se, tuttora, l'idea di un "genin" è una cosa molto vaga per lui.
    L'età, invece, dopo un pò l'aveva capita: era un modo per contare i turni di lavoro... un modo contorto, si basava su gli "anni", che erano somme di "giorni" e, i giorni, a loro volta, sembravano essere una specie di turni di lavoro calcolati in qualche strano modo.

    Rimanendo con quel tizio di Kumo per diversi turni di lavoro, sentì diversi discorsi fantasiosi che tuttora ricordava e capì che, al di là di come si calcolava, l'età era anche valutabile da come la gente appariva: alcuni crescevano in altezza, altri si trovavano ad avere la barba, oppure i capelli più schiariti, altre mettevano su carne in punti decisamente interessanti... peccato che quel tizio di Kumo lo perse di vista quando fu spostato al Quarto Livello.
    Il Quarto Livello era molto simile al Terzo, la roccia da spaccare era un pò più dura, ma niente d'impossibile, specie se si sapeva come maneggiare un piccone e quello, bé, lui aveva imparato a farlo dopo aver imparato a camminare e parlare, grazie all'aiuto di Kura.
    Ed i suoi turni passavano tranquilli lì sotto: erano in diversi ad aver sentito parlare di Hyo Oga, nato nella prigione di Ishi No Jingoku e, esclusi quelli che cercavano la lite, sbeffeggiandolo con discorsi su cose chiamate "cielo" o "sole", la maggior parte semplicemente non s'interessava di lui, così come lui non s'interessava di loro.

    I turni erano passati tranquilli fino ad allora.
    La zona dove lo avevano mandato a lavorare era il settore orientale, c'erano altri tre tizi con lui: Topo (o Ratto, non ricordava come lo chiamassero), Mummia ed un tipo che diceva di provenire da un luogo di nome Taki.
    Il Topo era un abitante della prigione già da un pò, ma solo da una quarantina di turni era finito al Quarto Livello, ma ricordava di averlo visto già al Terzo Livello moltissimi turni prima; Hyo non aveva mai nemmeno cercato di socializzarci perché, considerando come i topi siano l'alimento più prelibato, il giorno in cui fossero finiti, quel tipo sarebbe potuto finire impalato da un piccone e poi cotto per essere mangiato... quindi meglio evitare di affezionarcisi, specie semmai fosse stato proprio Hyo ad avere tanta fame da mangiarselo. Non si sa mai cosa può capitare in un turno.
    La Mummia era un abitante del Quarto Livello da "sempre" a detta di qualcuno; lo aveva intravisto qualche volta, ma come quel tipo tutto fasciato gli stava alla larga, così faceva Hyo con lui, era questione di educazione.
    Il tipo di "Taki" era lì sotto da parecchi turni di lavoro, ma ancora si notava come lui ed il piccone fossero due entità decisamente distinte. Hyo lo osservava ogni tanto, fra una picconata e l'altra, e non poté fare a meno di valutare che, forse, usando le natiche anziché le mani, sarebbe stato più capace nello spaccare i sassi; stava anche per dirglielo, quando sentì il suo piccone affondare in qualcosa di troppo morbido, prima che un'ondata di calore lo portò ad indietreggiare stupito.

    "Che Ca...?"



    Quella fu appunto l'esclamazione che avrebbe, anche se inconsapevolmente, cambiato la sua vita, mentre vedeva la roccia sciogliersi ed una mano uscirne.
    Un pò sorpreso, Hyo si guardò attorno, prima di sollevare il piccone e puntarlo contro il tizio di Taki, "Tu, accarezzasassi, usa quelle due cose che chiami mani per aiutare quel braccio, renditi utile!", avrebbe ordinato al tipo con un tono di voce che, evidentemente, non accettava dei no come risposta.
     
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11 replies since 6/12/2012, 21:58   153 views
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