L'Uomo che Viene dal 5° LIvello

[Free GDR | Hoshi & Shiltar]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Shiltar Kaguya
        Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,447
    Reputation
    +603

    Status
    Offline

    "Chi pensava che sarebbe andata così questo turno di lavoro..."



    Non fosse stato per quella stretta che gli stava ustionando il braccio, Hyo sarebbe stato tentato di girarsi e scusarsi con il "nonno" e la "Mummia" perché stava disturbando la loro chiacchierata.
    Peccato che, appunto, l'uomo delle X stesse stringendo con forza e, più di questo, con elevato calore, il suo polso, oltretutto, dopo avergli consegnato quella collana, aveva anche iniziato a reclamare che il giovane Oga promettesse: "Va bene! Va bene, vedrò di portare la collana al dottore, va bene!", replicò, quasi imprecando, mentre l'altro mollava la presa, lasciandolo cadere a sedere per terra.

    Il ritorno della Mummia, però, impedì a Hyo di potersi prendere il tempo per lamentarsi della caduta, o dell'ustione al polso: le guardie stavano arrivando, il ché implicava semplicemente, e drasticamente, dei guai!
    Ed il fatto che l'uomo delle X si fosse alzato in piedi non aiutava lo Oga ad essere ottimista sulla situazione, tanto che quando quello gli offrì la mano, il ragazzo cresciuto nella prigione di Jigoku lo guardò perplesso e rifiutò l'aiuto, alzandosi da se, mentre lo sentiva parlare di chi avrebbe potuti aiutarli al piano sottostante, tale Zanna Spezzata.
    Le ultime parole di Yoshi furono poi per Hyo, ricordandogli della promessa che aveva fatto, mentre lui si guardava il polso ustionato e la mano in cui ancora stringeva la collana, sentendolo urlare, lanciandosi contro le guardie.

    Il "nonno", intanto, indicò alla Mummia ed al giovane Oga un'uscita dal retro.
    Una volta fuori, però, Hyo si fermò un attimo: "Come possiamo scendere al livello cinque? Il corridoio fra i piani sarà controllato!" e mentre sottolineava una cosa forse ovvia, il ragazzo osservò le coperte dei due, ricordandosi dei suoi pochi possedimenti: "Devo prendere delle cose nella mia brandina. Ci vediamo vicino a dove abbiamo trovato l'uomo delle X, ok Kuro-mummia?", disse secco al ragazzo che lo aveva salvato e che ora, come lui, stava per subire un secco cambiamento nella sua vita, poi si allontanò, oltrepassando un paio di corridoii.
    Hyo pensava di dover camminare guardingo data la situazione, ma la presenza di quattro guardiani era più che sufficiente per catturare la curiosità di tutti gli abitanti di quel livello di Ishi No Jigoku, così da permettergli di muoversi tranquillamente in mezzo alla folla.
    Per qualche istante, il giovane Oga intravide anche l'uomo delle X: stava vomitando fiamme dalla bocca, bruciando viva la piccola spia che lo aveva fatto scoprire, malgrado il suo corpo fosse ormai trafitto da decine di frecce.
    Sentì persino una delle guardie parlare ad uno strano oggetto: "Sì, signore, Yoshi Kada, dell'Ottavo Livello, proveniente da Konoha, incarcerato qui da quando tentò un'azione di protesta contro l'elezione del precedente Hokage... non sappiamo come sia risalito fin qui, ma pare fosse già parecchio ferito prima di raggiungere il Quinto Livello."

    "Hokage", "Konoha", parole che per Hyo non avevano senso, ma che gli rimasero per un pò ella mente, mentre si dirigeva verso la sua brandina, nell'area meridionale di quel livello: un piccolo spazio, con giusto due coperte ed un sacco imbottito a fare da cuscino e proprio al sacco il ragazzo puntava.
    "Ehi, già di ritorno dal tuo turno di lavoro? O hai approfittato del casino per finire prima?", scherzò uno degli altri che vivevano in quell'area, ma lui non se ne curò, semplicemente raggiunse il suo luogo per dormire, prese il sacco e lo aprì, estraendone una lastra metallica: molti prigionieri utilizzavano quelle cose, lui ne aveva viste diverse, con forme fra le più strane: quattro piccole curve; due trapezi senza punta poggiati uno sull'altro; una specie di cerchio concentrico con un triangolo; una serie di quadrati sovrapposti; due rettangoli adiacenti; tutte strane forme geometriche.
    E poi c'era quello che aveva lui nella sacca, diverso da tutti gli altri, ricordo di Kura, che Igashi gli aveva dato prima di separarsi, dicendo che era lo stesso che sua madre e suo padre, chiunque fossero, avevano portato: lo guardò di sfuggita e se lo mise dentro una tasca del suo rudimentale pantalone, indossando poi la collana che ancora teneva in mano, quindi, per non dare troppo nell'occhio, risistemò il sacco e lasciò le coperte dov'erano, allontanandosi di nuovo.
    "Ehi, che cavolo fai, Hyo?", lamentò quello che già gli aveva parlato poco prima, ma lui non se ne curò, allontanandosi, dirigendosi dove la Mummia ed il vecchio lo aspettavano.

    "Chi pensava che sarebbe andata così questo turno di lavoro..."

     
    .
11 replies since 6/12/2012, 21:58   153 views
  Share  
.