Fulmini e Saette

Libero. Questo era.
Si sarebbe preso spazio per una corroborante risata, ma non ne aveva certamente il tempo, pareva che gli sgherri della rossa gli fossero sulle costole, ma c’erano delle soddisfazioni che voleva prendersi.
L’arma non era che a pochi metri da lui, per cui il clone disattivò la henge, passando il rintocco al Colosso.
E mentre l’originale attivava la sostituzione[+ 21 metri] per girare l’angolo dell’edificio, scomparendo mentre veniva sostituito da un sasso che la mole del clone avrebbe coperto. La sua copia invece attese l’arrivo dei due sgherri, chiunque doveva sapere della sua risata, chiunque avrebbe dovuto udirla.
Tonante come l’aria che scoppia al passare del dio fulmine riempì l’aria come i grandi Taiko da guerra mentre si spingeva verso le orecchie dei due e di Hinagiku, e se aveva visto bene l’espressione della kunoichi si sarebbe probabilmente concentrata sull’annichilimento del clone più che sull’inseguimento, si era persino concesso di lasciar fluire la sua vera voce per quella risata, l'unica in grado di ricoprire quel ruolo.

AHAHAHAHAHAHAHAH!

E quanto gusto in quelle vocali, era stata fregata e neanche sapeva da chi.
Gli piaceva essere se stesso.
Intanto il Colosso ultimava la sua fuga, si era fermato sotto alla terra, mediante l’arte apposita e prima di uscirne avrebbe controllato nei dintorni coperto da qualche ago di pino se qualcuno era in grado di vederlo, anche se era abbastanza complesso quella notte era sua[furtività 9]. Nessuno era riuscito ad arrivare in quella zona dell’edificio che lui aveva coperto in una manciata di secondi e buttandosi per il dedalo composto dai tronchi degli alberi scomparve veloce come una folgore[impasto quasi alto x3 SA corsa vel + 8] oscura. Era il suo ultimo sforzo e il clone gli avrebbe guardato le spalle avendo cura di avvisare qualora qualcuno passasse oltre lui, anche se era difficile percepirlo mentre si muoveva a quella velocità padrone delle oscurità impossibile rintracciare le impronte visto che si muoveva nei tronchi sfruttando il chakra adesivo, la dura corteccia rendeva impossibile l'impressione delle tracce.
Sicuro di essere sufficientemente[3 SA + slot gratuito 116m dal clone] lontano avrebbe evocato Kaminari.

Sei pronto? Dobbiamo correre parecchio.
Tieniti basso per ora, ma non toccare il terreno, dobbiamo farci nascondere dagli alberi ma non lasciare tracce.
Quindi niente urti.
Più veloce della folgore!
Io mi occuperò di osservare intorno a noi incaso ci fossero dei nemici

C-c-ceeeeeeeeeeeeertooooo!

Mentre balbettava venne scosso da qualche brivido come se risvegliasse i suoi muscoli da un lungo torpore, il drago era lievemente lento a mettersi in moto focalizzando la sua attenzione, ma quando lo faceva la sua velocità era equiparabile con quella di pochi.
Appena avuto abbastanza fiato in corpo avrebbe attivato la henge insieme al drago in modo che il suo colore bianco divenisse nero, permettendogli di mimetizzarsi meglio nella notte e poter prendere quota lontano da occhi indiscreti.
Anche se ormai, una volta passata la pineta eventuali inseguitori ostacolati dai rami avrebbero trovato difficile rintracciare il drago mediante la vista.