Fulmini e Saette

possa un cieco recuperar la vista...

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    L'ispezione








    Troppo piccolo e inesperto il draghetto si lasciò trasportare dal genjutsu del zannuto.

    Ommioddio! Che paura!

    Esclamò vedendo Goemon con un pizzico di ironia. Dopotutto era colui che si reputava il fratello minore di Raizen, un motivo doveva pur esserci.

    Non so chi sia Banryu, ma io sono stato mandato da Raizen!
    E mi ha detto di non rischiare la pelle per convincervi.


    Strizzò gli occhi in un moto di innocente volontà, sciogliendo l’evocazione per tornare dai suoi fratelli.
    Nel mentre Raizen usciva dal comune lievemente accigliato, pensando agli eventuali controlli che la sua richiesta avrebbe potuto suscitare, avrebbe dovuto dare un intero albero da mangiare al governatore per metterlo nel sacco, una foglia non sarebbe bastata, non si aspettava un simile controllo, ma era ovvio dovesse arrivarci da solo, dopotutto se quella festa era blindata… era blindata.
    Continuò ad andare per la sua strada, lievemente preoccupato.
    Quando il cameriere arrivò nello stanzino per la notte, poveraccio, si accorse di ben poco: un rapido colpo ben dato e perse i sensi, a suo risveglio legato e imbavagliato.


    Il Colosso seduto davanti a lui, sospirante nella noia dell’attesa, aveva preso le sembianze di un brutto ceffo con una cicatrice che andava dal sopracciglio sinistro fino alla mandibola. Aveva i capelli unti e mentre si girava da una parte all’altra gli si spostavano aggregati in piccoli ciuffi lucenti, la carnagione pallida e il fisico smunto lo facevano apparire davvero poco raccomandabile, anche se Raizen aveva voluto concentrarsi sulle mani, fini e lievemente nodose, sembravano mani esperte, ma era certo che il loro mestiere non fosse quello di cucire teneri unicorni. Era probabile che la cosa più inoffensiva che avessero toccato fosse una forchetta, finita poco dopo nell’occhio di qualcuno.

    Buongiorno.

    Disse mentre sorrideva mostrando qualche dente giallo e storto.

    Tranquillo, non agitarti. Sono qui per offrirti una vacanza.
    Certo, potresti dire che non è iniziata tanto bene, ma parliamone.


    Il poveretto provò ad agitarsi urlando, ma i calzini dentro la bocca hanno un effetto a dir poco perfetto per attutire le urla.

    Ei cocco. Sto provando ad essere gentile, sii collaborativo.
    Dopotutto non ti ho ancora fatto nulla, con tutto il tempo che avrai dormito di sicuro non ti farà male nemmeno la testa.


    Disse mentre gli strizzava un occhio accentuando la cicatrice sul lato sinistro del viso, il cameriere parve tranquillizzarsi quanto bastava ad ascoltare le parole dello sconosciuto.

    Allora, la questione è semplice, devo infiltrarmi nel resort, per cui devo sapere tutto.
    Chi sei, chi conosci qui dentro e quanto, e dovrai insegnarmi anche il portamento, insomma devo prendere il tuo posto e tu… beh, tu starai qui dentro, avrai il cibo che avevi sempre, e lo stipendio aumentato perché dovrai stare legato e imbavagliato per qualche giorno. Se collabori siamo tutti felici.
    Se non collabori…


    Mosse le dita in una maniera orrida, non che facesse chissà che cosa, ma quel movimento particolare su quel tipo di mani risultava a dir poco vomitevole, pareva che la morteDistrazione illusoria giocherellasse con la regina durante la partita per la salvezza.

    …beh, diciamo che il dolore sa essere più convincente delle parole.

    Il cameriere si chiamava Daijiro Kato, e dopo le parole del Konohaniano gli venne la cagarella alla bocca.

    Grazie Daijiro.
    Starai… quasi bene, vedrai.


    E presa la sua identità Raizen uscì dalla porta, era la mattina di un nuovo giorno, e come al solito aveva un appuntamento.
    Forse adesso la sua identità era pulita, dopotutto era un normalissimo cameriere, tuttavia aveva dei dubbi, per cui sarebbe passato da un bar, e preso un banalissimo caffè complimentandosi del gusto col proprietario si sarebbe recato al bagno dove avrebbe scambiato la sua identità con quella del primo cliente che l’avesse seguito. Purtroppo per lui si sarebbe addormentato per un pezzo sul cesso, ne sarebbe uscito, al suo risveglio, con abiti differenti, poiché sostituiti con abiti comuni di riserva presi al cameriere.
    Ad uscire dal locale sarebbe quindi stato un terzo uomo, che era entrato poco prima, se pure qualcuno lo pedinava doveva tenerlo d’occhio con il chakra per scoprirlo, anche perché il bar era in una buona posizione, all’imboccatura del porto la gente era sempre tanta e il via vai del bar lo aiutava ad uscire di soppiatto dal locale, probabilmente sarebbe riuscito a fuggire dal locale senza essere visto.
    Giunse al porto in breve tempo, lanciandosi di continuo nel folto della folla, li i suoi movimenti superiori l’avrebbero aiutato a far perdere definitivamente le sue tracce [furtività 9] a chiunque non usasse il chakra per pedinarlo.
    Tuttavia quella mattina non c’era nessuno ad aspettarlo.
    Tornò così al Midori, adempiendo alle mansioni del cameriere e sfruttando le varie pause per tornare nell’appartamento e controllare Daijiro.

    Tutto bene caro?
    È comodo l’armadio?


    Gli avrebbe lasciato la porta aperta nel mentre che condividevano quello spazio, in modo da fargli respirare un po’ d’aria fresca.
    Durante le pause si sarebbe dedicato al disegno di una mappa dell’edificio cercando di capire se nella struttura ci fossero incongruenze che celassero la presenza di stanze segrete.
    Purtroppo ancora non era riuscito a scoprire dove sarebbe stato poggiato il martello per tutta la durata della festa, visto che essendo questa un evento promozionale era improbabile che il martello venisse celato. Avrebbe dovuto fare una chiacchierata col maître probabilmente, sicuramente era lui che si occupava della disposizione di tutto, in caso contrario avrebbe dovuto comunicare con la vecchia.
    La giornata finì e la mappa venne ultimata, non rimaneva da fare che un attenta analisi e verificare nuovamente tutti gli spazzi per accertarsi della sua correttezza.


    L’indomani mattina sarebbe partito dalla struttura prendendo le sembianze del cameriere per poi dirigersi nuovamente al bar, questa volta però dopo aver preso un’altra identità avrebbe creato un clone con quella del cameriere che sarebbe rimasto al bar per tutto il tempo a sfogliarsi il quotidiano mentre il vero Raizen travestito sa Sempronio andava al porto.
    Avrebbe passato una buona mezz’ora ad aggirarsi fra le persone prima di incontrare una figura che per le dimensioni era simili a Karin, si accostò ad essa e confermatane l’identità con la semplice richiesta del suo nome la sfiorò dietro l’orecchio, trovandovi il piccolo segno lasciato qualche giorno prima.
    Ascoltò le rapide parole della ragazza per poi rispondere altrettanto rapidamente.

    Ho avuto un contrattempo, piccolo, ed in questo momento l’ho risolto, per un po’ sono libero.
    Ma tu sei troppo evidente nel voler passare inosservata, la prossima volta truccati a dovere, e di a quel cetriolo che chiami maestro di insegnarti qualcosa di utile.
    Vi farò sapere con il drago allora, per ora mi servono solo 3 uomini in grado di fare la henge, due ve li rispedirò dopo poco l’ultimo mi servirà per un po’ di tempo in più, mi servono subito, li aspetto sull’attracco n°2.
    Sono riuscito ad infiltrarmi con successo, ma un solo chakra è troppo facile da individuare.
    Convincilo, o per questo paese ci sono ben poche speranze.


    Lasciò la ragazza così, senza aggiungere nient’altro, voltò le spalle e se ne andò seguendo il flusso della folla. Si sarebbe fatto condurre così al bar, luogo in cui avrebbe scritto la nuova lettera per la nave, sciogliendo il clone e riprendendo le sembianze del cameriere.

    Diversivo la notte della dimostrazione, l’obiettivo è il Midori Kaigan, l’hotel in cui si terrà la festa.
    Attacco al massimo potenziale della nave, l’orario preciso vi sarà comunicato la notte stessa.
    Scialuppa di recupero nella cala dei rovi.
    Questo è il piano al momento. Cambiamenti saranno forniti tempestivamente.


    Avrebbe terminato la sua pausa al bar ritornando nel bagno, li avrebbe evocato Kubomi, trovandolo lievemente scosso. Era strano abbracciare qualcuno con dell’affetto, ed ancor più strano era abbracciare una specie di serpente fuori misura con una potenzialità intellettiva decisamente superiore alla propria.

    Scusami Kubomi, non sapevo fosse in grado di fare cose simili, ma mi fa piacere tu sia riuscito a salvarti.
    Tieni questo messaggio, portalo con te sciogliendo l’evocazione, un mio clone ti evocherà in un posto più tranquillo da cui partire.


    Raizen, ma cosa sta succedendo?
    Sei… teso, preoccupato…


    Il Colosso fece una smorfia, un misto tra il dubbioso e il colpevole.

    Sono in territorio nemico e ho fatto uno sgarro, spero non grosso quanto lo immagino, ma devo mettermi al sicuro e badare anche alla tua incolumità.

    Kubomi ricambiò la smorfia preoccupata e svanì in una piccola nuvola di fumo.
    Raizen invece riprese le sembianze del cameriere, questa volta però avrebbe anche lui tirato su il cappuccio per coprire il volto fino ad arrivare al Midori.
    Avrebbe iniziato la sua giornata di lavoro prendendo ordini dal maître, e sbrigando al meglio i suoi doveri, pur senza ottenere informazioni ulteriori riguardo l’evento, fino a che un uomo non si presentò, gelandogli il sangue nelle vene.

    Maledizione!

    Imprecò tra se e se mentre origliava cosa l’uomo era venuto a fare.
    Aveva di fronte a se più di una possibilità. Seguire l’uomo avrebbe potuto portarlo ad un suo più attento esame identificandolo come sospettato, ma sarebbe stato logico farlo per capire cosa di preciso fosse venuto a cercare. Pareva che ai piani alti il suo errore si fosse propagato a macchia d’olio. Pessima notizia.
    Le sue paure erano fondate, non poteva sporcare ulteriormente l’area della missione, altrimenti l’avrebbe compromessa, era meglio incassare il colpo alla perfezione.
    Sarebbe sparito per un po’, prima di compiere avventatezze e lanciarsi sul piano B avrebbe seguito per un po’ Hayate, dopotutto se sapeva del suo chakra l’avrebbe già individuato.

    Buongiorno signore, posso allietare in qualche modo la sua ispiezione?

    Avrebbe chiesto cordialmente.
    In caso di risposta positiva si sarebbe prodigato per adempierla, mentre se la guardia del corpo avesse richiesto qualcosa di simile al lasciarlo in pace si sarebbe limitato a sorridere rispondendo sempre con voce cordiale.

    Resterò a disposizione per un qualsiasi suo desiderio.

    Così dicendo sarebbe rimasto sufficientemente vicino all’uomo da poterne sentire le parole visto che se avesse dovuto comunicare con la vecchia la voce sarebbe per forza essere tenuta alta, poteva così tenere una distanza ravvicinata senza destare troppi sospetti.
    Nel mentre un suo clone generato in un comunissimo stanzino per le scope, con l’identità di un lavacessi assente quel giorno, si sarebbe occupato di andare a sorvegliare Daijiro per poi nasconderlo in un posto MOLTO lontano.

    Kubomi, di nuovo io. Immagino dovrò iniziare a pensare ad uno stipendio per te.Magari fai una lista delle cose che ti piace mangiare.

    Disse sorridente ma in maniera veloce mentre il drago annuiva nella maniera più seria che la sua faccia da cucciolo gli permetteva.

    Porta quest'uomo con te e tienitelo stretto, se mi servirete vi evocherò nuovamente, ora andate.
    Stai tranquillo, è una mammoletta, non è difficile da trasportare.


    Il drago annuì e sparì in una nuvola di fumo.

     
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    [Terzo Giorno - Karin]

    Io imparo moltissimo dal Maestro! Risponde irritata, gonfiando le guance. Non giudicare lui se sono un'allieva lenta ad apprendere! In realtà, contando che si addestra da una manciata di settimane, il suo talento ha un che di sbalorditivo, essendo già, almeno in combattimento, ad un livello paragonabile ad un chunin. Il Maestro non ama insegnare le arti ninja a tutti. Dice che sapere troppo è pericoloso per dei semplici pirati. Solo due della ciurma sanno usare la Trasformazione...gli altri sono al più capaci di usare un pò di chakra per potenziare i loro movimenti. Karin risponde, un pò concitata. E comunque non credo che riuscirai a convincere Goemon-Sensei a cederti i suoi uomini migliori, non immediatamente, almeno, dovrai aspettare! Karin poi si allontana, e Kubomi non ha problemi a recapitare il piano d'azione.

    [Quarto Giorno - Hayate]

    Al presentarsi del cameriere, l'uomo chiamao Hayate rimane in silenzio, fissandolo come se volesse trapassare la sua anima fino ad esporre ogni suo intimo peccato. Detesto i leccapiedi, Servo. Ma signore! Non è un servo, è solo uno dei nostri camerieri e... L'uomo la fa tacere con un gesto della mano, ed il suo tono duro e professionale va nuovamente a guidare l'intero discorso Anziana, non è mio interesse comunicare coi servi. Siete solo pedine in un piano più grande, non ci sono privilegi per voi. Signore, questo è assai irrispettoso, se mio marito, buon'anima, fosse ancora... Non ho interesse per un servo defunto, anziana, proseguiamo l'ispezione. Quindi verso il cameriere/Raizen Seguici, servo leccapiedi. Risponderai alle mie domande, se verrai interpellato. Anziana, desidero vedere le cucine.

    La donna stringe le labbra ma è furente per quella mancanza di rispetto, tuttavia conosce bene il suo lavoro e sa che, in questo periodo di bassa stagione, lasciarsi sfuggire un cliente come il Governatore è pura follia...senza contare che averlo come nemico nuocerebbe agli affari. Le cucine sono in ordine, come sempre, ed alcuni dei pasti sono già in preparazione. Qualche incidente di recente? Ritardi nella consegna dei cibi? Materiale con l'imballaggio danneggiato? NOI ci serviamo solo da produttori locali, con controlli di altissima qualità! Risponde stizzosa la vecchia, incrociando le braccia davanti al petto Bene. Qualche servo manca all'appello? O si è dato malato per un giorno o due? Qualcuno si è comportato in maniera strana, o diversa dal solito? Cosa? No, certo che no, i miei ragazzi sono tutti sani ed esperti, nessuna stranezza! Non mi interessa il tuo misero orgoglio di serva, anziana. Hayate è categorico, voltandosi verso Raizen e domandando, seccamente Rispondi alla mia domanda. Qualche stranezza? Sii preciso e puntuale nella risposta, e dimmi se ritieni ci siano aree vulnerabili dell'edificio. Que...questo è ridicolo! La segretaria del governatore ha già fatto un sopralluogo e...

    IO sono la guardia del corpo del Governatore. Non una sciocca segretaria, anche se il nostro fine è quasi lo stesso. C'è stata una violazione della sicurezza, e non sia mai detto che Hayate corre dei rischi. C'è una sottile irritazione nel suo tono di voce, probabilmente non ha grande simpatia per la segretaria (che si dice essere anche l'amante del governatore). E ora proseguiamo. So dalle planimetrie che c'è un passaggio segreto, giusto? Beh, lo era un tempo, quando questa era una casa signorile, ma sono almeno cento anni che il passaggio verso il pozzo è stato interrato. Ora sfrutto l'ambiente sotterraneo rimasto come una cantina per le bevande più prelibate. Solo io ed il maitre abbiamo la chiave. In questo caso alcune guardie dovranno sorvegliare il pozzo. Ma è pieno di terra! Si, ma un ninja può muoversi facilmente nella terra.

    La vecchia si arresta di botto UN NINJA? Che mai dovrebbe fare qui un ninja? Siamo...c'è pericolo di attacchi? Sembra spaventata e porta le mani alla bocca Oh, cielo, pensavo che con la caduta della capitale tutte queste faccende fossero finite...santi numi...forse... Taci, anziana! Il governatore è un bersaglio se si trova in un ambiente diverso dal suo palazzo, e come guardia del corpo io mi devo limitare a prevenire qualsiasi attacco, anche il più improbabile. Forse un pò sollevata, la donna fa un lungo respiro Oh...questo mi consola. Se ci fossero dei ninja, forse non avrei accettato questa prenotazione... Guarda sottecchi la guardia del corpo. Siamo molto richiesti dai ricchi della città, ho dovuto da poco rifiutare una prenotazione in fondo... Hayate si ferma, voltandosi a fissarla per alcuni secondi. Difficile capire cosa stia pensando dietro quegli occhi di ghiaccio. Non mi interessano le tue farneticazioni, anziana. Non otterrai un'offerta più vantaggiosa con queste scenate.

    La donna tace, mentre proseguono l'ispezione. Non viene trovato alcun danno o falla nella sicurezza, e tutti i camerieri sembrano essere al loro posto.


    [Il quinto giorno]

    Vicino al solito bar, Raizen sente aria di problemi. Un uomo, accompagnato da alcune guardie, sta discutendo animatamente proprio davanti all'ingresso, con qualche curioso che ascolta. Ve lo assicuro, qualcuno mi ha stordito e rubato i vestiti! Ha con sè una busta di plastica. Mi ha messo i suoi e se ne è andato coi miei! Non ero ubriaco, io non bevo! Mia moglie mi ha quasi ammazzato per tutta questa faccenda! Senta, signore, non abbiamo molto tempo da perdere. Abbiamo interrogato il proprietario, quello che la ha trovata privo di sensi e non ricorda affatto di averla vista entrare con altri vestiti. Siamo qui solo perchè sua moglie ha occupato la caserma quasi tutta la giornata di ieri! Qui non ci sono prove da raccogliere. Mi dia quella busta e proveremo coi cani, daccordo? Si, si, daccorso, ma dovete credermi! C'è un aggressore che ruba abiti in città, anche se non so per quale motivo! Si guarda intorno, e (se Raizen ha l'aspetto del cameriere) lo riconosce, puntandolo con un dito. TU! Ti ho visto altre volte al bar! Tu ricordi di avermi visto? Con aria assai scocciata una delle guardie si volta, aspettando una risposta

    CITAZIONE
    Prosegui pure con le tue intenzioni per il quinto giorno, dopo questa situazione. Intorno a mezzogiorno, i due pirati capaci di Henge si presentano al porto. Sono riconoscibili perchè erano tra queli visti alla Cala dei Rovi. Si chiamano Han e Raad. Hai libertà di scelta nel descrivere il loro aspetto. Obbediranno agli ordini, ma non rischieranno la vita nè metteranno in pericolo la nave, la ciurma od il capitano.
     
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    Rinforzi in ritardo








    Mentre Karin protestava Raizen sollevò gli occhi per aria, più spazientito che arrabbiato.

    No no, io non penso che tu sia lenta ad apprendere, penso solo che lui sia un cretino come ha già dimostrato d’essere.
    Oltre che brutto, perché, accidenti se è brutto.
    Comunque va bene, pare dovrò accontentarmi.


    E così si lasciarono, ognuno per la sua strada, nuovamente.



    [Quarto giorno]



    Alle parole di quella che si presentò come guardia del corpo il Colosso si rasserenò, lentamente il suo sangue riprese a fluire nelle vene con la giusta velocità scaldandosi. Aveva davanti un uomo attento e meticoloso, mostrare quelle variazioni di umore poteva essergli fatale, per cui si stampò in faccia un sorriso servile e accondiscendente, mettendo dietro a quella faccia tutta la sua tensione.
    Quando venne interpellato finse un primo momento di disorientamento.

    Hayate-sama, il mio mestiere è servire, con le mie conoscenze non sono in grado di rispondere alla vostra domanda sui punti vulnerabili di questo luogo, potrei supporre che le finestre ai piani più bassi potrebbero essere vittima di qualche ladro abbastanza prestante, ma sarebbe difficile passare inosservati al quasi continuo via vai di “servi”. Riguardo alle stranezze temo ti non poterle segnalare nulla, fervono i preparativi e per quanto riguarda i miei compiti ed il mio settore tutto procede nel rispetto della tabella di marcia.
    Il maître è molto attento ai più piccoli dettagli.


    L’unica risposta che ci si potesse aspettare da un cameriere, cosa poteva saperne dopotutto di sicurezza anti ninja un cameriere?
    L’ispezione andò avanti e nessuna anomalia venne riscontrata, fortunatamente Hayate non volle approfondire sulla richiesta rifiutata dalla vecchina, anche se in ogni caso sarebbe riuscito ad andare ben poco lontano visto che Raizen non si era lasciato sfuggire nulla di compromettente.
    Rimanevano pochi tasselli per completare il suo puzzle, ma quella giornata era stata decisamente troppo piena, si sarebbe limitato a ultimare i suoi doveri.
    La notte invece sarebbe stata più attiva in quanto, semplicemente osservandolo da lontano, avrebbe dovuto scoprire quale era l’appartamento del maitre, nascondersi agli occhi degli impiegati o dissimulare il suo interesse a tale cosa non sarebbe stato difficile visto che i suoi appartamenti erano sicuramente nella stessa zona di quella dei camerieri, gli sarebbe bastato ritirarsi allo stesso orario del maitre, magari con una scusa qualsiasi, fortunatamente il suo prestavolto gli aveva dato il nome del suo superiore.

    Asami-san, quale è la tabella di marcia per domani?
    Spero non dovremmo approntare delle particolarità anche per le varie guardie che quello strano Hayate dice di voler spargere ovunque.


    Avrebbe snocciolato col tono di chi, alla fine di una giornata faticosa, voleva essere rincuorato sulla scarsità di lavoro da fare l’indomani. Fino a quel momento il maitre si era dimostrato professionale, ma forse a fine giornata si sarebbe sbottonato un po’.

    Non vedo l’ora che questo tour de force sia finito, chissà cosa mai avrà di tanto speciale questo evento per occuparsi anche degli attacchi dei ninja.

    Concluse con un po’ di rassegnazione.
    Gettato l’amo, non rimaneva che aspettare la trota di turno.



    [Quinto giorno]



    Visti gli eventi del giorno precedente decise di ripulire del tutto l’identità del cameriere, utilizzandola esclusivamente per allontanarsi dallo stabile, evitando quindi di entrare al bar, recandosi direttamente al porto. Tuttavia, passando per il bar con il volto del vecchino che ogni giorno gli serviva il ramen a Konoha, si accorse che qualcosa non andava poi troppo bene.

    Perché gli ho preso gli abiti? Perché?
    Porca miseria non potevo semplicemente usare la henge come al solito?
    Idiota!


    Disse tra se e se mentre si avvicinava per sondare il terreno.

    Un ladro di vestiti? O dei! Se ne sente una al giorno!

    La classica esclamazione di un vecchino un po’ ficcanaso.

    Ma è sicuro lei?

    Il classico vecchino dubbioso verso qualsiasi cosa non uscisse dalla sua bocca e che non fosse frutto della sua esperienza.

    La gente al giorno d’oggi non si fa scrupoli a raccontare qualche frottola pur di mettere nei guai qualche bravo commerciante che col suo lavoro riesce a tirare su un po’ più del dovuto, io ho dovuto chiudere per colpa di uno come lei che andava raccontando che il mio ramen era una sauna per piattole!

    Ed un buon condimento di esperienze personali, sempre finite in disgrazia.
    E borbottando tra questo e quell’altro disonesto si allontanò.
    La cosa strana era che non sapeva a chi appartenesse quella busta, lui non ne aveva mai utilizzato una busta, aveva solo cambiato i suoi abiti con quelli del signore, azione che avrebbe confuso i cani per più di una ragione: erano gli abiti del cameriere, indossati prima da lui e poi dal cameriere, avevano quindi tre odori addosso, e probabilmente il più evidente corrispondeva proprio a quello della vittima che ci aveva fatto dentro una buona sudata fredda per via dell’attacco nel bagno, anche usando i cani poi, sarebbe stato impossibile ottenere una pista nel porto, troppi odori, troppo intensi. Non avrebbero potuto individuarlo.
    Giunto al molo non vi trovò nessuno, anche se era ancora mattina, avrebbe lasciato un clone, sotto al pontile, ad attendere i pirati, sarebbe emerso solo dopo che Raizen, con le sembianze del vecchino, si sarebbe allontanato.
    Il clone, un vecchio lupo di mare con la pelle cotta dal sole, avrebbe atteso i pirati snodando questa o quell’altra rete da pesca, una volta riconosciuti li avrebbe presi da parte.

    Vi ringrazio, come immaginerete al momento non è decisamente l’ora di mostrarvi il mio aspetto, per cui vi darò subito i vostri compiti, roba molto semplice con la vostra abilità.
    Dovete prendere le sembianze di una persona a caso e chiedere le mappe di due resort a caso di questa città, il vostro preferito, tranne il Midori Kaigan, e dopo, ottenute o meno recatevi in una delle loro suite e svaligiatela notte tempo, andrete a chiedere le mappe poco prima della chiusura degli uffici.
    La giornata invece la occuperete in un altro modo.
    Dovete farvi un giro della città, entrare in qualche luogo pubblico a caso e rubare gli abiti di qualcuno dopo averlo steso.
    Basteranno una decina di persone in tutto.
    Completato questo andrete a scaricarli in un negozio di vestiti di seconda mano, fatto ciò con una segnalazione anonima farete sapere l’indirizzo del negozio alla polizia.
    Mentre vi cambiate abbiate cura di tenervi addosso i vestiti di qualcun altro, vi aiuteranno a coprire le tracce.
    Non usate mai la vostra faccia e sarete imprendibili.
    Ci rivedremo qui domattina per il resoconto.


    Sarebbe dovuto bastare per cancellare gli errori fatti.
    Nel mentre per il Raizen originale iniziava la mattinata lavorativa al Midori Kaigan, era il quinto giorno, sperava che sarebbe giunta finalmente l’ora di imbandire le tavole e disporre l’arredamento per la grande festa.
    Se le domande della sera prima e il quinto giorno non avessero rivelato alcuna informazione Raizen sarebbe passato “per caso” vicino agli appartamenti del maitre e trovando la porta chiusa a chiave avrebbe sfruttando la capacità dei cloni di comparire a qualche metro di distanza dal creatore ne fece comparire uno dentro all’appartamento, con le sembianze di Asami, che con meticolosa accuratezza si sarebbe dedicato a cercare informazioni sull’evento all’interno dell’appartamento, avendo cura di memorizzare la posizione di ogni oggetto prima di spostarlo in modo da poterlo riporre nella precedente posizione dopo averlo spostato, anche le chiavi della cantina gli sarebbero state di modesta utilità.
    Avrebbe continuato a cercare fino a che qualcuno non avesse tentato di aprire la porta, momento in cui si sarebbe semplicemente dissolto.

     
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    [Terzo Giorno - Karin]

    Il mio maestro è la persona migliore di questo mondo! Rispose stizzita la ragazza, assestando (o almeno provando a farlo) un pugno sul petto di Raizen, non certo forte, ma colmo della sua disapprovazione. Il suo volto ha molto più carattere di quanto tu potrai mai averne! Imbronciata, la fanciulla gonfiò le guancie, nemmeno fosse una liceale innamorata (che poi, non lo è?) E ha le sue ragioni per non interferire. Hinagiku Chikuma non può essere sconfitta da nessuno, è troppo potente! Ma non rimase a spiegare nei dettagli, anche perchè in realtà lei stessa parlava per sentito dire, e se ne andò.

    [Quarto Giorno - L'ispezione]

    Hayate rimase in silenzio a lungo dopo le spiegazioni del "servo", con le mani dietro la schiena, in attesa. Quindi distolse rapidamente lo sguardo da quell'individuo che evidentemente reputava inferiore. No, non puoi conoscerle, sei solo un servo. E un maitre meticoloso non garantisce la perfezione. Solo Hayate può farlo. Ma parlava di sè stesso alla terza persona, o si riferiva a qualcun altro? Signor Hayate...io protesto per questo trattamento! La vecchina insorse, ma l'uomo si limitò a fermarsi, voltandosi a fissarla. Hayate e basta. E ora limitati a servire, serva. C'era qualcosa nel suo tono di voce...una "forza" che fece quasi barcollare l'anziana proprietaria, come se le avesse riversato una scintilla di istinto omicida addosso. Per il resto della giornata lei non avrebbe più fiatato se non interpellata, con il volto pallido e tremante, tanto che, una volta conclusa l'ispezione, alcuni dei camerieri la presero da parte per farla riposare e riprendersi.

    Asami, il diretto superiore di Raizen, sembrava molto preoccupato. Pagheranno anche bene, ma tutto questo è ridicolo. Si voltò a guardare il suo cameriere La tabella di marcia proseguirà senza intoppi. Queste guardie extra sono il minore dei problemi: basterà far staccare qualcuno per portare dei panini...già quello sarà un pasto luculliano per quei poveracci. Sbuffò. Non credo che i ninja siano il problema peggiore: il guaio lo avremo se davvero verranno entrambe le guardie del corpo del governatore, oltre alla sua segretaria...sai che si dice che siano amanti? Scosse il capo Questo Hayate sembra quasi un militare invasato con una scopa nel culo, ma so da voci certe che l'altro è un ninja. Pare vada sempre in giro con una specie di enorme serpente volante che gli esce dalla casacca..e mi chiedo cosa diavolo daremo da mangiare a quella bestia: carne cruda? Pensi che la Tartarre del cuoco sarà sufficiente? E si dice che anche i loro sottoposti siano Ninja, so che saranno distribuiti sul tetto e sulle terrazze. Simulò un brivido Anche solo pensare di avere degli individui così terribili vicino mi mette addosso un'ansia che non immagini. Io ero alla capitale quando l'accademia fermò la guerra civile...sai che si dice che sia bastato UN solo ninja a concludere tutto, mentre i suoi alleati tenevano occupate le forze d'invasione alle mura?

    Chiacchiere, ma nelle chiacchiere si trova sempre qualche lampo di verità.


    [Quinto Giorno - Guardie e Ladri]

    Una guardia si avvicinò a Raizen, cercando di allontanarlo bruscamente Vecchio, se non hai altro da dire vattene, noi qui stiamo lavorando. Uno dei cani, dopo aver annusato il sacchetto si voltò per un lungo secondo nella direzione dello Shinobi, abbaiando una volta, ma la fortuna sembrava dalla parte del ninja di Konoha. C'è troppa gente, il cane rischia di confondersi...bisogna allontanare i curiosi. Detto fatto, in poco tempo la gente venne fatta "circolare", come si suol dire, e per il momento non c'erano rischi.

    I due pirati sembravano un pò a disagio in presenza dello shinobi. Quello chiamato Han prese la parola per prima, una volta sicuri di poter parlare senza orecchie indiscrete. Sono ordini un pò strani ma daccordo. Siamo in bassa stagione ed un furtarello come quello che chiedi è un gioco da ragazzi...ma come facciamo a contattarti? E se qualcosa va male? Abbiamo un punto di ritrovo? Si...e poi...perchè gli abiti? Aggiunse Raad, palesemente spiazzato. A volte anche Goemon ci da ordini un pò strani, ma questi mi sembrano decisamente assurdi. Non che la loro opinione fosse particolarmente importante, avrebbero comunque eseguito quanto richiesto, ma se dovevano lavorare sotto il ninja dovevano almeno sapere come muoversi e fino a che punto spingersi: Se ci scoprono che facciamo? Fuggiamo e cambiamo aspetto o possiamo combattere?
    Chiariti quei punti, i pirati si sarebbero dileguati in mezzo alla folla. Essere furtivi non era il loro forte, ma l'infarinatura nelle arti ninja li avrebbe aiutati a destreggiarsi.

    [Sesto giorno - La vigilia]

    Che roba, lo chiamano già "lo Strappavesti". Ci crederesti che un pazzo del genere si aggira per la città? Bah, sarà uno sciroccato con qualche mania di protagonismo, ha aggredito persino mio cognato...non che possa avergli fatto male una bella mazzata sul cranio, quello là è un tale cretino! Mah, in compenso sai che mio fratello, che lavora alla Yawara Onsen, mi ha detto che da loro sono entrati dei ladri ieri? Sembra non abbiano rubato granchè, ma i proprietari sono scossi... Bah, qui ci saranno tante di quelle guardie che non dovremo preoccuparci di nien... SIETE PAGATI PER LAVORARE O PER CHIOCCIARE COME GALLINE?, EH? EEEH? La voce del Maitre riportò subito ordine in mezzo alla cucina dove fervevano i preparativi. Non c'era tempo per le chiacchiere, ma brevi scambi come quello che era appena avvenuto tra due camerieri erano all'ordine del giorno. Sembrava che in città fosse cambiato qualcosa proprio in concomitanza con le fasi più delicate dei preparativi, con somma gioia degli organizzatori. Asami aveva costantemente un'espressione arcigna ed era impossibile rivolgergli la parola.

    Finalmente Raizen avrebbe avuto accesso alla disposizione del locale prevista per la grande serata, ma di contro non avrebbe potuto allontanarsi o battere la fiacca se non fino a notte fonda, a meno di procurarsi un sostituto.



    Le guardie (20 per turno, la cui posizione non era nota ai camerieri) sarebbero arrivate al mezzogiorno del settimo giorno, e ci sarebbe stato un unico cambio alle ore diciotto con il secondo turno, quindi le prime sarebbero tornate alle ventidue dopo un breve riposo negli alloggi del personale, senza dare il cambio ma proseguendo la serata col doppio delle unità. Questo senza contare i diretti sottoposti delle due Guardie del Corpo, che probabilmente erano shinobi o qualcosa di simile, e le sei guardie scelte a guardia del pozzo, distante dal Midori Kaigan.
    I primi invitati sarebbero arrivati alle sette, mentre il "grande evento" era previsto per le ventidue e trenta.

    Se Raizen fosse riuscito a svincolarsi, avrebbe avuto a disposizione tutto il sesto giorno e parte della mattina del settimo per eventuali ulteriori indagini e preparativi. Inoltre doveva comunicare con i pirati per i dettagli del piano.
     
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    Preparativi e tensione

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    Quarto giorno



    La risposta ad Hayate fu perfetta, quel momento di tensione calò subito facendo tornare tutto nell’ordine preteso dalla missione di infiltrazione.
    Tornò tutto normale, tranne la povera vecchina, quelle poche parole che Hayate aveva caricato con chissà quale enfasi parevano averla profondamente scossa, quasi messa KO, forse l’età, forse il suo essere una normale persona, tuttavia ciò che l’aveva stordita non era di certo lo sguardo affascinante del bacchettone.
    Era un abilità a cui doveva stare attento, che tutto il gruppo avesse delle abilità simili a quelle di Goemon?
    Brutta storia in quel caso, non avrebbe fatto a tempo a prendere l’arma che il punto più lontano nel quale si sarebbe rifugiato sarebbe stato il cesso.
    A fine giornata la discussione con Asami prese una piega interessante, nonostante fosse palese che il maitre sapesse ben poco oltre quello che aveva detto.

    Un serpente da sotto la casacca?

    La faccia del Colosso si contorse in un misto di sbalordimento e ribrezzo.

    Spero non lo facciano venire, non sarei il primo a provare ad immaginarmi da dove esca il serpente, e con tutto il lavoro fatto qui uno spettacolo simile sarebbe in grado di far passare in secondo piano tutta l’organizzazione.
    Riguardo alla sua dieta non lo so, immagino possa mandare giù qualsiasi cosa ma forse se sono al sangue potrebbe gradirle di più, eventualmente non conteggiamolo nel menù e procuriamo qualcosa per un pasto a parte.
    Alle guardie potrei pensare io, sarebbe sufficiente poter riposare mezza giornata il giorno prima e sarei in grado di poter servire entrambi i gruppi ad ogni pasto.


    Terminato di parlare, e ottenuta risposta, avrebbe dato una pacca sulla spalla di Asami.

    Dovremmo uscirne vivi, e dopo un evento simile non avremmo più problemi di soldi per un bel pezzo anche stando a grattarci la pancia.

    Avrebbe detto con un sorriso.
    Lo sperava per loro, probabilmente una volta che il Colosso avesse lasciato quel posto sarebbe stato raso tutto al suolo.
    Concluso il breve dialogo avrebbe fatto in modo di comprendere la posizione dell’appartamento di Asami, era indispensabile entrarci per ottenere al più presto informazioni sull’eventuale comparsa dell’arma durante la festa.



    Quinto giorno



    Raizen sorrise alle loro domande.

    Non avete tutti i torti, le richieste sono strane, vi spiegherò meglio se mai ne avrò l’occasione, ma diciamo che mi serve un po’ di acqua torbida per nascondere i miei movimenti e qualche impronta troppo evidente, per cui meglio usare questo stratagemma.
    Nulla dovrebbe andare storto se agite come vi ho descritto, ma non combattete assolutamente, non c’è bisogno di attaccare, fuggire sarà sufficiente, con la henge e un vestito adatto è impossibile non far perdere le proprie tracce nella folla del porto.
    Se qualcosa va troppo storto fate perdere le vostre tracce, se qualcuno riesce ad inseguirvi anche utilizzando la henge vuol dire che è abastanza forte da battervi come tamburi, per cui scappate e non cercate contatti con me.
    In caso l’entità del danno sia più lieve fingetevi dei poveri barboni affezionati alle bottiglie di alcolici e dopo aver barcollato un po’ vicino al Midori Kaigan lasciate un messaggio dentro una bottiglia dimenticata “per caso” vicino all’ingresso secondario, ovviamente magari mettete la bottiglia dentro una busta di carta, coprirà il messaggio e i barboni hanno il vizio di farlo.
    Dopo aver lasciato il ricordino allontanatevi pure, verso il barbiere e aspettatemi all'uscita, sarò io a raggiungervi la.


    Detto ciò gli spiegò la posizione dell’entrata secondaria e del cestino vicino al quale avrebbero dovuto riporre la bottiglia, e il particolare vicoletto dietro al salone del barbiere solitamente deserto, per poi riprendere a parlare.

    Inoltre si, avremmo un punto di ritrovo.
    Ma mi raccomando, durante tutto il giorno bighellonate per la città senza meta alcuna, dirigetevi al punto d’incontro esclusivamente all’orario concordato.
    Ossia domani, dopo il pranzo, ci vedremo al porto, i luoghi affollati sono eccellenti per parlare.
    Molo due, al secondo palo d’attracco.
    Mi raccomando, una volta finito qualsiasi lavoro dovete sparire.


    Chiuse le ultime delucidazioni si staccò per tornare ai suoi compiti e lasciare al duo il proprio.
    Se scoperta la posizione degli appartamenti di Asami vi si sarebbe recato “per caso” e trovando la porta chiusa a chiave avrebbe sfruttando la capacità dei cloni di comparire a qualche metro di distanza dal creatore. Ne avrebbe fatto comparire uno all’interno dell’appartamento, con le sembianze di Asami, che con meticolosa accuratezza si sarebbe dedicato a cercare informazioni sull’evento, avendo cura di memorizzare la posizione di ogni oggetto prima di spostarlo in modo da poterlo riporre nella precedente posizione dopo averlo spostato, anche le chiavi della cantina gli sarebbero state di modesta utilità, per cui avrebbe cercato pure quelle o qualcosa che potesse indicarli la loro posizione.
    Avrebbe continuato a cercare fino a che qualcuno non avesse tentato di aprire la porta, momento in cui si sarebbe semplicemente dissolto.




    Sesto giorno



    La mattina portò notizie il cui gusto non fu ne troppo dolce ne troppo amaro, gli atti dei due pirati si erano già diffusi rapidamente, sembrava che quella piccola città si nutrisse di pettegolezzi con più avidità di quanta potrebbe dimostrarne un obeso che fa jogging in mezzo al deserto per una bottiglia d’acqua.
    Tuttavia avrebbe finalmente ottenuto la mappa tanto attesa, molto chiara, forse avrebbe trovato qualche falla, ma dando da mangiare alle guardie sarebbe sicuramente stato più semplice scoprire i punti scoperti.




    /OT Fermo la narrazione per un po’ per attendere eventuali risultato dal quarto e dal quinto che potrebbero modificare le mie azioni durante questa giornata./ OT

     
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    [Quarto Giorno]

    Asami ridacchiò alle battute sul serpente, ma non vi diede troppo peso. Sono solo voci, magari montate ad arte per spaventare. Non farti distrarre. In ogni caso si sarebbe dimostrato favorevole a lasciare al suo "volenteroso" cameriere la gestione del cibo per le guardie del pozzo.
    Non fu difficile individuare la stanza in cui riposava, casomai Raizen volesse tentare una qualche infiltrazione: dormiva in una delle stanze dell'hotel, con tanto di balcone bagno privato.

    [Quinto Giorno]

    Inviati i pirati a fare le loro scorribande controllate, dopo aver tranquillizzato i loro dubbi, Raizen si sarebbe potuto dedicare alle indagini. Non sarebbe stato difficile entrare nelle stanze di Asami mentre tutti lavoravano o mandare un clone. Il difficile era far sì che nessuno si accorgesse dell'effrazione, dato che la stanza era chiusa a chiave. Far materializzare il clone in un punto non visto attraverso la porta era quasi impossibile, ma sfuttando il vetro della finestra non ebbe grossi problemi ad "infiltrarsi".

    Il clone lavorò alacremente dopo aver assunto l'aspetto dei maitre, trovando i passepartout dell'intero albergo (una scoperta non trascurabile) e qualche post-it con appunti dell'evento, ma nulla di più preciso riguardo ai momenti ancora "bui" dell'organizzazione. Sembrava che le guardie personali del governatore avessero pieno controllo sul "grande evento" delle 22.30 e non avevano coinvolto nessuno del personale. Semplicemente avevano pagato abbastanza da avere carta bianca per quella fase oraria.
     
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    Il Tunnel






    Quinto giorno


    Giunto all’interno della stanza il clone si diede da fare, anche se rovistando non trovò troppo di ciò che cercava, e quando si avvicinò alle informazioni che gli interessavano fu solo per raccattare una delusione non da poco: le informazioni che cercava erano irraggiungibili, solo le guardie pareva le avessero, o comunque gli uomini del governatore, nel resort si occupavano esclusivamente delle cibarie, ma il vero evento e i suoi tempi erano stabiliti da terzi.
    L’unica buona notizia che gli portò l’ispezione era il passepartout dell’albergo, anche se sottrarlo in quel clima di tensione non sarebbe stato semplice, anzi, dopo l’ispezione di quello strano Hayate la sparizione di un simile oggetto sarebbe sicuramente saltata all’occhio come sospetta, doveva quindi duplicarlo, ma in che modo?
    Si guardò per più di un minuto intorno cercando qualche materiale che potesse conservare la forma della chiave in modo permanente così da fargliela duplicare, l’unica risposta venne dal tavolo in abete mentre il colosso vi batteva insistentemente l’unghia dell’indice mentre rifletteva, notando il lieve segno lasciatovi impresso si rese conto che l’abete era un legno abbastanza morbido, scadente quasi, nonostante la forma piacevole che il desing gli aveva dato.
    Manipolò una piccola quantità di chakra ventoso per ritagliare un piccolo quadrato da sotto il tavolo, un punto difficile da vedere, e certamente impossibile da ricollegare alla riproduzione della chiave.
    Ottenuti due pezzetti di legno grandi a sufficienza da contenere l’intera sagoma della chiave il Colosso la mise tra i due, per poi comprimerli fino a far imprimere il profilo e le scanalature del corpo della chiave sul legno. Un uomo normale non sarebbe riuscito nell’impresa con un materiale duro come il legno, ma con la forza sufficiente quel materiale si prestava ancora meglio all’operazione di un materiale più morbido poiché era in grado di conservare al meglio i bordi netti del metallo.
    Ottenuto il calco della chiave avrebbe dovuto cercare un fabbro nella città, a anche un misero ferratore di cavalli sarebbe stato sufficiente, non che avesse intenzione di chiedergli un favore, avrebbe semplicemente memorizzato la sua posizione per poi introdursi nella fucina notte tempo e sfruttando un po’ di calce o gesso creare uno stampo per generare una copia della chiave, un lavoro che gli avrebbe occupato poco tempo, lavoro fin troppo semplice per le sue abilità da fabbro.



    Sesto giorno


    Il sesto giorno iniziò con una bestemmia, il lavoro che stava sostenendo in quei giorni iniziava a fiaccarlo, soprattutto tenendo conto del fatto che era spesso diviso tra se stesso e un clone che copriva ciò che non poteva fare lui, un processo snervante seppur sorprendente. Nonostante tutto era riuscito ad arrivare sano, salvo e pulito fino alla vigilia dell’evento, e se non fosse stato così teso si sarebbe fatto i complimenti da solo. Ma lo era.
    Aveva deciso di svegliarsi ben prima dell’alba, alle quattro del mattino per la precisione, orario in cui aveva notato che l’albergo, al suo interno, era praticamente deserto.
    Nelle due ore concessegli fino al risveglio dei cuochi, generalmente alle 6, avrebbe cercato di comprendere con certezza dove sbucasse il tunnel, quanto fosse importante il crollo che lo ostruiva e se c’erano segni di passaggio al suo sbocco all’aperto.
    Per cui una volta sfruttato il tempo libero concessogli al mattino per una delle colazioni più abbondanti della sua vita, fame da stress probabilmente, o quantomeno così avrebbe giustificato l’appetito del tutto fuori misura per il cameriere di cui prendeva le sembianze.
    La giornata andò avanti tranquilla nonostante i ritmi di lavoro imposti da Asami e la pausa pranzo gli permise di andare ad incontrarsi con i due pirati al porto. Gli tornò utile il volto del vecchio pescatore già assunto in precedenza, i pirati lo aspettavano li.



    [come in precedenza smezzo il sesto giorno prima di incontrare i pirati in attesa dei risultati sul tunnel]
     
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    [Quinto giorno]

    Certo, usare una saponetta sarebbe stato più comodo, data la semplicità con cui le si poteva rimpiazzare in un albergo, ma anche la trovata del pezzo di legno fu abbastanza ingeniosa, e difficilmente qualcuno avrebbe notato la mancanza di un pezzo di legno da sotto il tavolo, se non quando fosse stato ormai troppo tardi.

    Trovare un modo per fabbricare la chiave non avrebbe generato problemi di sorta, e con il passepartout sarebbe stato facile aprire ogni porta e finestra, e far uscire il calco dalla stanza (bastava aprire la finestra, lasciarlo sul balcone e poi richiudere, dissolvendo il clone). In ogni caso, quella piccola parte dell'investigazione era stata un successo.

    [Sesto giorno]

    Potendo muoversi con relativa facilità la notte, Raizen non avrebbe avuto particolari difficoltà a trovare l'ingresso nella cucina: proprio affianco alla porta della dispensa c'era una piccola porticina, seminascosta da un tendaggio. Aperta con la chiave, la parte più difficile sarebbe stata passare là dentro dato che era uno strettissimo corridoietto discendente con una scala che faceva più di una curva (col corpo massiccio di Raizen era quasi impossibile muoversi od avanzare [Velocità, Agilità e Riflessi energia Bianca, se ti trovi nel passaggio]). Alla fine dell'angusto passaggio stava una cantinetta (3x6 metri)con diversi barili di vino occidentali, altri di liquori orientali e svariati salumi, formaggi pregiati e conserve sotto spirito, che certo la proprietaria riservava per le occasioni speciali. Il passaggio segreto era dietro uno scaffale pieno di barattoli (spostarlo avrebbe richiesto una certa cautela) ed era, come noto, bloccato. Un pannello di compensato (spostabile) nascondeva un muro di sabbia molto compatta, che sicuramente si estendeva fino al famoso pozzo. Sarebbe stato possibile passare tramite l'Arte della Terra...ma non conoscendo l'esatta distanza del percorso si rischiava di restare senz'aria e, a causa delle pareti in roccia massiccia del condotto, era impossibile seguire altre strade che non fossero il tunnel di sabbia.

    Uscendo dalla cantina, finalmente, il ninja avrebbe notato qualcosa di strano mentre passava per la hall: strane luci sulla spiaggia, come se stessero facendo dei segnali a qualche nave di passaggio. Chi poteva essere alle cinque del mattino? Se si fosse avvicinato, avrebbe scoperto che si trattava di un uomo con indosso un ampio mantello nero che celava quasi completamente la sua figura. Dava le spalle all'albergo e fissava il mare con una sorta di piccolo bengala acceso nella mano, con cui faceva diversi segnali. Molto al largo, una piccola luce rispondeva, ma sarebbe stato impossibile vedere e memorizzare gli scambi senza una vista fuori dal comune [Vista Perfetta].

    Certo, restava anche il problema di non farsi scoprire: purtroppo la spiaggia non offriva ripari semplici, e se Raizen avesse usato l'arte della terra per nascondersi avrebbe rischiato di perdere parte di quegli scambi.
    Un dato importante da notare era come quel manto avesse diverse decorazioni in verde, quasi dei simboli di un Fuuinjutsu. Che fosse uno shinobi?
     
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    L'uomo nella spiaggia






    Sesto giorno



    L’ispezione delle cantine era difficoltosa, lo stretto corridoio e le scale sarebbero state un problema se il Colosso non avesse nuovamente attivato la tecnica della trasformazione per semplificarsi il passaggio.
    Giunto dinnanzi all’entrata si accorse che effettivamente era davvero impossibile passarci, sabbia compatta, posizione dei muri incerta.
    Doveva scoprire quei dati analizzando il passaggio con i cloni, erano gli unici che non avrebbero rischiato li sotto. L’arte della terra gli permetteva di muoversi liberamente solo in suoli non rocciosi, la sabbia quindi poteva andare bene, c’era solo da sperare che il crollo non interessasse l’intera galleria altrimenti quella parte sarebbe stata da considerare del tutto inutile per i suoi piani.
    Avrebbe spostato lo scaffale con l’aiuto di un clone quel tanto che bastava a far passare il suo corpo di profilo per poi farlo avanzare grazie all’arte della terra.
    Un primo clone si sarebbe spostato esclusivamente in avanti, tendendo le mani grazie alle sue dimensioni poteva coprire l’intera larghezza del tunnel riuscendo a tenere sotto controllo entrambe le pareti, in caso di tratti più larghi del corridoio, il fiato non sarebbe durato a lungo, dodici metri era la sua autonomia invalicabile. Il secondo clone invece si sarebbe spostato verso il soffitto del passaggio per capire quale punto del passaggio era rimasto senza soffitto, grazie all’assenza di pietre infatti quello poteva diventare comunque una via di fuga all’esterno del complesso seppur non totalmente sicura.
    Una volta mandati i due cloni Raizen non si sarebbe preoccupato di aspettarli, le informazioni gli sarebbero giunte attraverso il loro rilascio, programmato per soffocamento o compimento delle indagini.
    Lui nel mentre avrebbe sprecato parte del suo tempo nel rimettere apposto lo scaffale, senza l’aiuto del clone doveva muoversi con molta più cautela per non lasciare segni nel pavimento e rimetterlo esattamente com’era.
    Prese la via per l’uscita, appuntandosi mentalmente quanto stretto fosse quel passaggio, anche se l’episodio strano si verificò mentre tornava ai suoi alloggi, per guadagnare ancora qualche oretta di sonno visto che al contrario delle cucine gli era concesso dormire un po’ di più. Tuttavia passando nella hall dale grandi vetrate che si affacciavano sulla spiaggia notò una figura all’impiedi che mediante una lucina mandava dei segnali verso il mare, da cui giungeva una risposta, purtroppo per il Colosso la sua vista non era così acuta da comprendere al meglio l’intero codice o quantomeno le risposte.
    Restò qualche secondo indeciso sul da farsi, mentre cercava di ricollegare tutti i pezzi del puzzle si rendeva conto che non c’era alcun motivo che giustificasse la presenza di quell’individuo in quel punto e soprattutto a quell’ora. La decisione venne presa presto e un altro clone venne creato dentro all’hotel dopo essersi accertato che alcun tipo di occhio lo osservasse, elettronico o biologico.
    Mentre la sua copia si occupava di osservare i movimenti dell’uomo notò anche le particolari decorazioni sul suo mantello, particolari scritture in verde che ricordavano un fuuinjutsu, intanto Raizen si era calato nuovamente nella sabbia avvicinandosi all’individuo sotto ad essa, quella spiaggia era sicuramente un ambiente avverso per nascondersi agli occhi dell’individuo, ma visto che pareva essere così certo della sua solitudine era probabile che difficilmente si sarebbe accorto di Raizen che silenzioso[Furtività +9] avanzava sotto la sabbia alle sue spalle.
    Che potesse essere un alleato?
    A quel punto lo sperava, non sapeva cosa gli avrebbe riservato il futuro e una mano non gli avrebbe fatto scomodo.


    Sempre che questo sfigato non sia un povero imbecille che ha deciso di intraprendere la carriera del bagnino alle 5 del mattino

     
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    [Sesto Giorno - Sabbia Velenosa]

    I cloni nel passaggio segreto non avrebbero fornito alcuna informazione utile: la sabbia occupava il condotto certamente per molto più che dodici metri, forse addirittura per l'intero tragitto fino al pozzo citato dalla proprietaria del Midori Kaigan. A parte questo, Raizen non avrebbe avuto problemi a risistemare la cantina così come la aveva lasciata.

    Sulla spiaggia il Colosso non riuscì ad interpretare i segnali, ma decise di avvicinarsi di soppiatto, usando l'Arte della Terra come ulteriore fonte di occultamento. Lo sconosciuto rimase a far gesti ancora per un minuto buono, prima di mettere via il bengala, gettandolo sul terreno (si sarebbe esaurito da lì a poco). A quel punto avrebbe posato una mano per terra, generando una piccola nuvola di fumo (evidentemente si trattava della tecnica del richiamo) dalla quale emerse un essere serpentino che fluttuava a mezz'aria. Aveva corna tozze e dei lunghi baffi, mentre le squame splendevano verdi come smeraldi. Piccole zampe artigliate sporgevano dal corpo sinuoso, ornate da barbigli che sembravano fiamme congelate nel tempo. Un drago come quelli cui era legato Raizen, solo che si trattava di un drago verde.

    Chinese_Dragon_Tattoo_by_Red_EyedDemon



    Banryu...hai finito con queste sciocchezze? La voce del drago era come il grattare di un unghia sulla lavagna, e dalle zanne pareva che colasse una qualche sostanza caustica...tanto che quando alcune gocce sfiorarono il terreno se ne levò un rivoletto di fumo. Non capisco come mai tu non abbia mandato me a posizionare i bersagli. Avrei fatto molto più in fretta di quegli sciocchi umani. L'animale era lungo almeno quattro metri ed il suo corpo spesso almeno come la coscia di un essere umano. Non doveva essere tra i più grandi della sua razza, ma restava un esemplare notevole. L'uomo incappucciato sollevò una mano come per carezzare il fianco della creatura. No, Dokusei. Lascia che gli umani facciano quello che credono utile. Il tuo compito è ben più alto. Il governatore vuole dei bersagli: lascia che siano i suoi uomini a piazzarli. Hinagiku-sama ha uno scopo differente per noi. La voce dell'uomo era profonda, rauca come quella di uomo che ha fumato per molti anni...ed aveva in sè un qualcosa di intrinsecamente pericoloso. Dimmi. Hai con te il veleno di KuroSenmo?

    Si, anche se non voleva separarsene. Il drago continuava a muoversi, danzando per l'aria quasi come se stesse facendo le fusa. Ha detto che avrebbe preferito essere evocato direttamente. Sai bene, come sa anche lui, che non posso rischiare di attirare troppo l'attenzione. Un drago colossale come KuroSenmo non passerebbe certo inosservato...ma ora vediamo di portare a termine quello per cui siamo venuti qui. Ho già tracciato i segni: devi solo usare il veleno. La tua abilità con i Fuuinjutsu mi stupisce ogni volta. Ridacchiò il drago, prima di sollevarsi più in alto e cominciare a girare in cerchio, sempre più rapido, fino a diventare indistinto, del tutto simile ad una nuvola circolare di colore verde. Solo a quel punto cominciò la pioggia nera: stille dall'odore pungente che, toccando la sabbia, venivano istantaneamente assorbite, colorandola di nero. Bene, molto bene. Non appena la quantità di chakra utilizzata raggiungerà la quota prevista, tutti gli invitati diverrano schiavi del Delirio Nero (KuroSenmo), AHAHAHAHAHAHAH!!!

    Raizen avrebbe potuto intervenire, ma questo avrebbe probabilmente mandato a farsi benedire la cautela con cui aveva agito fino a quel momento. Cosa doveva fare? Senza contare che il nero nella sabbia andava espandendosi rapidamente, e presto lo avrebbe raggiunto: poteva rischiare di restare a contatto con il terreno o doveva arretrare rapidamente? Non gli restava che una manciata di secondi per decidere il da farsi!
     
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    Alba rossa








    Il vero Raizen non potè vederne i segnali ma fortunatamente il Clone guadagnando qualche metro per andare a nascondersi dietro il bar potè vedere tutta la sequenza pur senza comprenderne il significato.
    Nel mentre Raizen era riuscito ad avvicinare da sotto la sabbia l’individuo che poco dopo il suo arrivo gettò qualcosa a terra che solo più tardi avrebbe scoperto essere il bengala con cui faceva i segnali, non notando tra le tante la piccola duna sotto cui stava Raizen, la spiaggia era si piatta ma le sue caratteristiche fossette rendevano impossibile valutare la posizione dello shinobi.
    Un piccolo sobbalzo della sabbia e una seconda voce gli fecero dedurre che era stato evocato qualcosa, ma solo il clone avrebbe saputo che era un drago, una delle bestie verdi a cui faceva riferimento quel Goemon quando aveva catturato Kubomi.
    Ricordò anche delle voci che giravano sul tizio ammantato di nero con una bestia che gli spuntava da sotto le vesti, che potesse essere una sciocca interpretazione di ciò che il clone stava osservando?
    Sotto all’uomo intanto Raizen ascoltava il discorso, rendendosi conto che se avesse lasciato fare a quell’uomo l’intera situazione non sarebbe più stata sotto il suo controllo.
    Poteva ucciderlo ma poi l’evento si sarebbe lo stesso tenuto?
    La sua voce aveva qualcosa di intrinsecamente oscuro che spingeva il Colosso verso quell’unica istintiva soluzione, così concluse che avrebbe nascosto il più possibile l'omicidio basandosi sulla consapevolezza che il governatore non poteva dare un così forte segno di debolezza annullando l'evento che doveva dimostrare la sua forza.
    Doveva agire.

    HEI! STRONZO!

    Un urlo difficile da non sentire quello di Raizen, l’intenzione era quella di far focalizzare su di lui tutte le attenzioni del nemico, portando il suo sguardo lontano da sotto i suoi piedi. Non sarebbe dovuto essere difficile soddisfare quella prima parte del piano visto che la consapevolezza dell’uomo di essere solo in quella spiaggia l’avrebbe portato a provare un minimo di spavento o un eccesso di allerta che l’avrebbe portato a dirigere lo sguardo verso la direzione da cui proveniva l’insulto.
    Appena avesse alzato lo sguardo il clone si sarebbe dissolto permettendo a Raizen di percepire quel silenzioso segnale mentale che gli avrebbe detto quanto tirare fuori le mani dalla sabbia, preoccupandosi che il suo gesto fosse abbastanza repentino[basso vel. Nera + 3 tacche] da essere inschivabile. Intendeva afferrare le gambe dell’uomo saldamente, solamente un istante dopo aver creato un clone che avrebbe attaccato da una posizione ancora differente: da sopra l’uomo lievemente spostato alle sue spalle, ed al contrario di Raizen poteva essere armato poiché il Colosso in quei giorni non portava con se l’equipaggiamento essendo la situazione tranquilla.
    Raizen era infatti consapevole del fatto che il clone non sarebbe potuto comparire sulle spalle dell’avversario, il suo chakra l’avrebbe disturbato, per cui scelse di posizionarlo al di sopra, posizione favorevole che l’avrebbe fatto precipitare senza alcun suono mentre probabilmente l’uomo era impegnato a cercare di liberare le gambe dalla stretta di Raizen.
    Il clone al di sopra di Banryu intanto non si sarebbe limitato ad un semplice attacco, nelle sue mani era presente la copia di Garyu, uno scherzo del destino essere uccisi da qualcosa che portava quasi il tuo stesso nome. L’attacco tuttavia doveva essere unico e mortale per cui l’arma venne circondata da una forte pressione ventosa, una delle tecniche che Raizen era stato in grado di elevare al massimo dell'efficienza[Taglio debilitante + Tecnica rapida]
    Taglio Debilitante
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può avvolgere un proprio arto o un'arma di vento estremamente affilato. Avrà potenza pari a 60 e causerà Intorpidimento per 2 round. L'intorpidimento viene subito se la tecnica viene parzialmente parata o bloccata con difese non irrorate di chakra.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]
    la lama sarebbe calata sulla testa del zannuto cercando di spaccarla in due e procedere verso il resto del corpo a velocità elevata[mediobasso vel. Nera + 4 tacche]
    se i due attacchi non fossero stati sufficienti il clone sarebbe stato in guardia mentre Raizen si allontanava dalla pioggia velenosa sotto la terra, non poteva rischiare di venir a contatto con essa, era probabile che il controllo sarebbe stato esercitato da quel Kurosenmo, e quindi Banryu avrebbe esercitato tale potere solo indirettamente, ma anche se ora non era presente sarebbe stato meglio non sfidare la sorte e soprattutto concludere la battaglia prima che l’albergo si risvegliasse, il suo grido, vista la posizione, era probabile che non fosse stato udito da nessuno, ma dopotutto a prescindere da questo avrebbero soltanto visto un Colosso dai capelli bianchi combattere sulla spiaggia con uno sconosciuto.






    Ferite //
    Chakra 107 su 125 bassi

    Slot Tecnica Avanzata Clone
    Slot Tecnica Avanzata Taglio debilitante

    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 //
    Slot Difesa3 //
    Slot Azione1 presa sulle gambe
    Slot Azione2 fendente sulla testa-corpo
    Slot Azione3 allontanamento sotto terra
     
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    [Sesto Giorno - Imprevisti]

    Sentendo il grido improvviso, l'incappucciato chiamato Banryu si sarebbe voltato di scatto, improvvisamente all'erta: come poteva non aver notato qualcuno avvicinarsi? Anche il drago percepì quel grido ma al momento mantenne attiva la sua tecnica, mentre la pioggia nera colava tutto intorno, sull'apparentemente immune ninja della Zanna. La stretta sulle caviglie lo costrinse a reagire congiungendo istantaneamente le mani: sapeva bene quali pericoli comportasse la Tecnica della Decapitazione Sotterranea, ed afferrare le gambe era l'elemento cardine di quel complesso Taijutsu. Ad onor del vero non si era reso conto immediatamente del clone sopra di lui (anche se avrebbe presto realizzato dato che quel corpo bloccava la pioggia) ma aveva pensato solo ad un jutsu che lo proteggesse completamente ed impedisse il sotterramento, ed una variante del Richiamo era la cosa più efficace.

    Il suo corpo venne avvolto dal fumo mentre la lama carica di vento calava su di lui, trovando ad aspettarlo solo scaglie e carne tutt'altro che umane: Banryu aveva richiamato un Drago verde avvolto intorno al suo stesso corpo per garantirsi una difesa quasi completa ed al contempo l'immunità dalla cattura (pensava infatti alla Decapitazione Sotterranea, un'arte molto comune tra i chunin) dato che il drago fluttuante non sarebbe finito nel sottosuolo, facendo quasi da salvagente, per così dire. L'aria che saettava intorno alla spada tranciò di netto il corpo di quel rettile, spezzando il debole legame con quel luogo, ma così facendo venne enormemente indebolito e deviato, causando una ferita di scarsa entità alla spalla dell'incappucciato, che pure era protetto da una discreta corazza [Ferita Leggera+1/2 Leggera alla spalla destra]

    Il clone si allontanava, completamente zuppo di pioggia velenosa, mentre Banryu stringeva i denti, sotto il cappuccio che ancora rendeva poco evidenti i suoi lineamenti. Si reggeva la spalla, ma non aveva lasciato andare un solo grido nonostante l'attacco o la sopresa. Era una persona assai difficile da distrarre, e la concentrazione gli impediva di perdere tempo a commentare ciò che accadeva. Nonostante tutto, gettando uno sguardo a quel colosso apparso dal nulla ed alle mani che lo reggevano, si lasciò andare ad una singola frase. Non erano paranoie di Hayate, allora. Banryu, continua col Jutsu. Posso occuparmi di tutto per conto mio, ma giusto per scrupolo fai una segnalazione ai nostri alleati al largo. Rapidamente congiunse le mani per comporre quattro sigilli e generare quindi due cloni di sè stesso proprio accanto a sè, uno per lato. A differenza dall'originale avevano un volto privo di bocca, naso o lineamenti. Mi sembra assurdo che più di una persona sia sfuggita ai miei sensi. [Tecnica Rapida - Tecnica dei Cloni Senza Volto]Villaggio: Zanna
    Posizioni Magiche: 4
    L'utilizzatore genera cloni incorporei privi di lineamenti facciali entro 3 metri da sè. Qualunque contatto con esseri viventi disolve il clone, tuttavia se entrano in contatto con un clone avversario (incluso il suo equipaggiamento), il Clone senza Volto scompare e quello toccato passa sotto il controllo dell'utilizzatore. Se il clone possiede una riserva di chakra, questa tornerà al suo creatore, eccetto un Basso, che rimane utilizzabile per il clone ed alla sua dissoluzione passa all'Utilizzatore. Il clone rubato mantiene le sue caratteristiche ma non può eseguire tecniche base od avanzate nè possiede ricordi od abilità del suo creatore originale.
    Tipo: Ninjtsu - Ninpou
    (Livello: / Consumo: MedioBasso per clone)
    [Da Chunin in su]
    Quindi userò anche io i miei cloni.

    Il clone sulla destra scattò rapidamente, cercando di afferrare una delle mani che trattenevano lo Zannuto. Probabilmente Banryu voleva cercare di liberarsi senza dover occupare gli arti superiori. L'altro clone invece scattò in avanti, cercando di dare una brusca spallata al massiccio ninja della foglia. Entrambi erano rapidi, e se il primo aveva un bersaglio un pò difficile, non si poteva certo dire altrimenti del secondo, dato che Raizen era più alto di venti centimetri buoni e largo almeno una volta e mezzo [Velocità Nera +1 tacca]. Quello che difficilmente Raizen poteva sapere, era che bastava anche solo sfiorare i due cloni perchè queli senza volto venissero come risucchiati all'interno dei costrutti, distruggendo il legame con il loro creatore. Banryu non poteva sapere se fossero entrambi cloni, se uno dei due fosse reale o se la voce lontana fosse un clone, ma non gli costava nulla provare ad identificare il suo avversario a quel modo. Quello era uno dei Jutsu anti-ninja che costituivano il nucleo di conoscenze del Villaggio della Zanna.

    Comunque andasse, il drago avrebbe spalancato la bocca, gettando una vampata di fumo verde fosforescente verso l'alto [AdR]: un messaggio inequivocabile, o forse concordato, che c'erano problemi giù alla spiaggia. Anche se almeno per il momento non ci sarebbero stati effetti immediati. Andava detto che entrambi i cloni erano stati esposti al veleno, questo era indubbio, ma non sembravano aver riportato alcuna conseguenza, almeno per il momento.

    CITAZIONE
    Delirio Nero è un potente allucinogeno. Il round successivo all'esposizione causa euforia ed una sensazione di benessere, con Malus di 2 tacche a Concentrazione. Il giorno successivo, la vittima sviluppa una Dipendenza e desidera essere avvelenato nuovamente. Un giorno senza avvelenamento riduce di 4 tacche tutte le statistiche principali. Assumere una dose di Antidoto annulla la Dipendenza per un giorno. Servono Arti Mediche Superiori per rimuovere la Dipendenza


    Edited by Febh - 10/2/2015, 19:53
     
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    Alba rossa

    Secondo round







    Qualcosa aveva tagliato, sentì il gorgoglio delle viscere e lo scricchiolare delle ossa rotte, sembrava che il suo avversario non si aspettasse quella mossa dall’alto, pareva volesse proteggersi dal basso, nonostante tutto le caviglie non cedevano, voleva dire che il suo avversario era ancora vivo e in forze.
    Il Colosso riuscì a dedurre solamente che si era difeso con qualcosa di organico che gli si avvolse attorno, dalle dimensioni poteva essere un drago ma non l’avrebbe saputo fino a che il clone non glielo avesse rivelato, forse solamente la lama era riuscita ad intaccare le difese avversarie, ma grazie alle proprietà della tecnica forse sarebbe riuscito ad impedire utilizzi del chakra nelle braccia, punto più probabile in cui la lama avrebbe potuto impattare senza ucciderlo al primo colpo.
    Non aveva ottenuto nulla e doveva ancora difendersi dalla pioggia che si infiltrava nella sabbia, avrebbe dovuto ringraziare il suo maestro, certo se questo non avesse comportato prostrarsi per quattro anni nutrendosi solo di acqua piovana, per questo Febh si sarebbe dovuto accontentare della semplice notizia che il Colosso, una volta suo allievo, aveva evitato l’avvelenamento grazie al controllo del chakra[corpo repulsivo 2 bassi] che lui gli aveva insegnato. Non poteva allontanarsi, doveva assolutamente annichilirlo nel minor tempo possibile[volontà assassina vel+2].
    Quando il clone più vicino tentò di toccare la mano immersa nella terra si sarebbe disciolto poiché apparteneva ad un essere vivente, il vero Raizen!
    La stretta nel mentre si sarebbe potenziata[mediobasso for+4] sulle caviglie mentre il Colosso sruttandole come appoggio faceva perno capovolgendo il busto per far emergere le gambe, il continuo di quel fluido movimento l’avrebbe portato ad issarsi sulle braccia tenendo l’avversario incollato a terra grazie al suo peso mentre movenze e corpo da atleta ormai perfetto gli permettevano di portarsi in verticale rapidamente[mezzobasso vel+2 + vol. assassina =+4] [S&M]. L’arto inferiore destro spuntando dal terreno tra le gambe avversarie sarebbe stato avvolto dalla medesima tecnica di vento[Taglio Debilitante
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    L'utilizzatore può avvolgere un proprio arto o un'arma di vento estremamente affilato. Avrà potenza pari a 60 e causerà Intorpidimento per 2 round. L'intorpidimento viene subito se la tecnica viene parzialmente parata o bloccata con difese non irrorate di chakra.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]
    + tec immobile + tec economica -50% + nin inarrestabile + nin perfette= pot 70]
    che aveva contribuito a tagliare in due il drago evocato in difesa di Banryu.
    Aveva sentito durante il precedente attacco il cozzare di una corazza contro la lama, per cui l’obiettivo dell’attacco sarebbe stato tra le gambe dell’evocatore, punto solitamente sgombro dalle difese più coriacee solitamente rigide e quindi più debole rispetto al resto. Raizen avrebbe arrestato l’attacco solamente ad estensione completa della gamba: un “affondo” che avrebbe fatto frullato delle viscere avversarie e che grazie all’imponenza di Raizen avrebbe lasciato ben pochi resti, paragonabili alla scorza di un arancia spremuta.
    Nel mentre il clone, visto il suo attacco fallire, si sarebbe ritrovato a spalleggiare il nemico con solo una lama tra le mani: la più grande che potesse sperare di impugnare.
    L’avversario veniva verso di lui disarmato, in una corsa scomposta che non poteva rappresentare una grossa offensiva, per cui il Clone decise che avrebbe incassato sfruttando il momento per un attacco ben peggiore.
    Mentre il clone di Banryu si avvicinava a lui si preparò ad incassare[mezzobasso res 750= lieve] il colpo nel pieno petto mentre issava le braccia in alto assieme alla zambato uno spettacolo che aveva quasi dell’incredibile per gli occhi di chi non fosse avvezzo ai combattimenti: non era necessaria troppa fantasia per immaginare uno scoiattolo che cercava di distruggere una montagna a spallate. Il Clone incassò ricevendone a malapena uno strattone, tuttavia appena l’ avversario entrò sotto all’arco creato dal movimento delle braccia queste calarono, senza però abbattersi sul nemico, erano impegnate ad imprimere potenza[mediobasso for+4] alla zambato che nello stesso momento dell’impatto tra i due sarebbe stata rilasciata venendo scagliata contro Banryu. Un gigantesco pezzo di ferro, troppo grande e troppo massiccio per essere considerato una spada, non era nient’altro che una grossa fetta di metallo: l’impatto sul corpo dell’avversario sarebbe stato devastante se l’attacco fosse riuscito, e non era improbabile data la scarsa distanza che li separava.
    Tuttavia, contrariamente alle proprie speranze, l’aiuto che il Colosso credeva d’aver creato per se stesso sarebbe finito in mano all’avversario se questo fosse sopravvissuto, la tecnica si rivelò essere un ingegnosa trappola del ninja della Zanna, villaggio che Raizen iniziava a comprendere che sarebbe stato meglio temere.
    Se i due attacchi non fossero bastati sfruttando la presa sulle gambe Raizen avrebbe cercato di abbattere il nemico in modo che atterrasse col viso sulla sabbia dove avrebbe poi cercato di sopraffarlo col proprio fisico in modo che non riuscisse ne ad attaccare ne a comporre sigilli.

    Allora stronzo, come sta il serpente?

    Chiese con tono quasi cattivo e canzonatorio, un abitudine che non riusciva a perdere.





    Ferite //
    Chakra 95.5 su 125 bassi

    Slot Tecnica Avanzata Taglio debilitante

    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 S&M su tocco del clone sulla mano posta sulla caviglia
    Slot Difesa3 S&M su tocco del clone sul Clone di Raizen
    Slot Azione1 S&M calcio tra le gambe dell'evocatore
    Slot Azione2 S&M lancio zambato
    Slot Azione3 atterramento mediante presa
     
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    [Sesto Giorno - Imprevisti II]

    Con il clone che svaniva nel nulla il ninja della Zanna comprese la pericolosità di quelle mani che lo trattenevano, e quando la stretta si fece più salda prese l'unica decisione possibile: immergersi nel suolo a sua volta e sperare di rovesciare quella presa. Scivolando rapidamente nel suolo vide la gamba tesa, carica di energia, che sorgeva dal suolo per trapassargli l'addome. Il colpo non era perfettamente coordinato nè equilibrato, dato che la base di appoggio (le stesse gambe di Banryu) si stavano spostando repentinamente ma restava enormemente pericoloso, tanto che lo shinobi dovette intercettarlo con il braccio sinistro. La potenza del ninjutsu fu tale da stracciare la Protezione che difendeva le carni, le quali vennero lacerate a loro volta, con l'osso che si crepava strappando un grido al ninja della Zanna. AAAAAAHHH!! [Ferita Grave al braccio]. L'immersione gli permise inoltre di evitare la Zanbato, ma quello era l'ultimo dei suoi problemi, dato che Raizen, forte della sua posizione di vantaggio, cercò di sottomettere la sua preda.

    Certo, grazie all'Arte della Terra era inutile cercare di bloccare Banryu a quel modo, tanto che lo zannuto potè mettere in atto una semplice tecnica. Anche se un pò lentamente, riuscì a comporre un sigillo, toccandosi poi il petto con la mano buona. La ferita sanguinante avrebbe offerto il giusto tributo per evocare uno dei draghi più grandi (anche se non il più forte) [Energia Viola]. L'evocazione nel sottosuolo (per quanto a ridosso dalla superficie) avrebbe verosimilmente generato una vera e propria eruzione di sabbia mentre un drago si alzava violentemente verso il cielo, con il braccio ancora buono di Banryu che si stringeva ad uno dei corni. Anche con tutta la sua forza difficilmente Raizen avrebbe potuto opporsi al volo dell'animale, se non altro perchè il terreno sabbioso non offriva un supporto decente e si sarebbe sollevato assieme a chi provava ad ancorarcisi, sicuramente.

    Quasi in contemporanea il clone rubato a Raizen sarebbe scattato in avanti a gran velocità [1/2 Basso-> Velocità Nera+2 tacche] cercando un violento pugno contro il volto del ninja di Konoha o (se impossibilitato a raggiungere quel bersaglio) contro il suo inguine [1/2 Basso-> Forza Nera+2 tacche] pur di farlo cadere, ovviamente considerando il movimento ascensionale del drago in quell'attacco. Era evidente che l'intento di Banryu, vista la ferita, fosse di volare il più lontano possibile ora che aveva quella terribile ferita, liberandosi dell'inseguitore.
     
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    Alba rossa

    Terzo round








    Una difesa frettolosa, ma efficace quanto bastava a non far andare il colpo a segno ed evitare a Banryu un frettoloso incontro con la morte, nonostante tutto il braccio ormai inservibile non gli permise di escogitare la più efficiente delle fughe, il dolore doveva essere lancinante, quelle ossa crepate in maniera così orribile dovevano essere un’infinita costellazione di devastanti impulsi nervosi.
    Quando comparve il drago il Colosso aveva già rilasciato la caviglia avversaria per sfruttare la distrazione che quella fuga disperata aveva generato[AdO] gettandosi addosso a Banryu coprendo in un lampo la distanza irrisoria che li separava per poi sfruttare il chakra adesivo per incollare il suo abbraccio alla corazza che indossava sotto alle vesti. Avrebbe così unito la forza del chakra alla stretta del suo abbraccio, non riuscì tuttavia a prevedere l’attacco del clone, la sabbia e l’attenzione verso l’azione compiuta non glielo permisero, inoltre a quanto sapeva quel clone doveva essere il suo, e quindi eseguire i suoi ordini, non attaccarlo!
    Vista la posizione era però impossibile per il costrutto chakrico rubato attaccare il volto di Raizen in quanto grazie al movimento evasivo del drago stava già troppo in alto, si scagliò quindi contro l’inguine, colpendo la parte frontale dell’articolazione tra bacino e femore, una botta di scarsa entità che il Colosso riuscì comunque a sfruttare per adoperare una manovra di copertura che avrebbe comunque dovuto utilizzare più tardi.

    Ahhh! Maledizione!

    Non fu necessario fingere il dolore, dopotutto lo provava realmente, anche se non fu decisamente sufficiente a fargli lasciare quell’abbraccio così stretto, ciò che dovette simulare fu il rilascio della Henge, attivandola[S&M] le due azioni per quanto opposte avevano la stessa identica apparenza estetica, distinguerle era impossibile.
    Il “rilascio” della henge mostrò le fattezze di Goemon, fortuna volle che il Colosso era riuscito a memorizzare i suoi “particolari” tratti facciali.

    Ma ormai stai per morire, non importa più.

    Pronunciò quella frase col tono rigido e marziale tipico dell’uomo, il tentativo non era ingannare Banryu ma eventuali astanti che non potevano vantare di quell’individuo la stessa conoscenza che vantava il suo vecchio alleato.
    Quasi contemporaneamente alla “disattivazione” della henge tre sfere d'aria compressaBakuyaku No Kaze
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può avvolgere una parte del corpo con un costrutto di vento di dimensioni pari ad 1 unità. Il costrutto esplode a contatto con superfici solide generando un'esplosione di raggio pari a 1,5 metri e potenza pari a 50.
    Il costrutto potrà essere mantenuto per massimo 2 round, dopodiché svanirà. Dal grado jonin è possibile creare fino a 3 costrutti.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto per costrutto )
    [Da chunin in su]
    presero rapidamente forma sul corpo di Raizen, dal tempo di creazione all’esplosione non sarebbe passato che un battito di ciglia.
    Due avevano preso forma sul petto ed una terza all’esterno della spalla, in corrispondenza della testa del drago: l’esplosione non avrebbe lasciato scampo, ed essendo solo un rilascio d’aria compressa sarebbe risultata più silenziosa di un botto da combustione. Le prime due miravano all’uccisione dell’avversario, mentre la terza cercava di infliggere alla sua evocazione un danno sufficiente a rispedirla nel luogo da cui era stata richiamata.
    Con le scarse possibilità che l’avversario aveva per difendersi il Colosso si sarebbe sicuramente ritrovato di li a pochi istanti ad abbracciare un mucchio di carne trita, ricadendo nel vuoto per qualche metro che non gli sarebbe stato difficile attutire con le sue gambe. In caso il drago nel caos della battaglia e pesantemente sbilanciato fosse riuscito comunque ad elevarsi a sufficienza il Colosso avrebbe evocato il vento in suo aiuto generando una portentosa corrente d'ariaVento Infernale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può creare dalle mani una potente corrente d'aria gelida. Ha gittata pari a 12 metri,potenza pari a 25, il freddo causa Intralcio Leggero per 2 round.
    Tipo:
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Raggio corrente: 1,5 metri ogni Grado]
    direzionandola in senso opposto alla caduta in modo da attutirne la violenza e atterrare senza danni[azione difensiva preventiva].
    Se neanche l’esplosione fosse stata in grado di uccidere Banryu, Raizen si sarebbe limitato a sferrare un rapido e violento[MedioAlto for +4 e vel + 6] calcio sulla mano che lo teneva appeso alle corna per poi lasciarlo precipitare avendo cura di cadergli sul torace al momento dell’atterraggio.





    Ferite contusione medioleggera sulla gamba.
    Chakra 71.5 su 125 bassi

    Slot Tecnica Avanzata Bakuyaku No Kaze
    Slot Tecnica Base Henge

    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 //
    Slot Difesa3 S&M su pugno del clone
    Slot Azione1 AdO
    Slot Azione2 S&M Henge/Bakuyaku no kaze
    Slot Azione3 Difesa preventiva/Calcio alla mano

    Mantengo attivo corpo repulsivo.
    Tutte le azioni grazie a volontà assassina hanno bonus pari a +2 in velocità se non diversamente specificato
     
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71 replies since 19/3/2013, 14:24   1221 views
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