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Alexander Hima.
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Villaggio della Quercia – Organizzazione del team~
Il team aveva, suo malgrado, preso parte a quella missione richiesta loro dall'accademia, o perlomeno così il team sapeva essere. Per la seconda volta Atasuke doveva cooperare con Alexander, il quale anche in quel caso era il superiore in grado e quindi sarebbe rimasto al comando del team. Per la seconda volta, in tutto il team era lui ad essere quello più inesperto e quindi ancora una volta era suo il compito di più bassa rilevanza. Unica differenza che differenziava questa missione dal precedente caso era che non era più fisicamente debole, ma soprattutto non era più un inesperto genin appena uscito dal corso. Ormai da quel corso e dal suo ritorno a casa era passato quasi un anno.
Alexander iniziò a spiegare brevemente la situazione, sottolineando che quella non era stata una sua decisione, anzi. Di per se tutto quello che aveva intenzione di fare era proporre loro di partecipare alla missione e non trascinarseli dietro in una maniera tanto meschina. Atasuke di suo non era minimamente affine alle meccaniche dei piani alti, tuttavia era chiaro che evidentemente ci aveva preso e che effettivamente i vecchi dei consigli spesso ordinano cose di cui non dovrebbero andare fieri.
Si prese una sigaretta ed iniziò a fumare, forse per distendere i nervi mentre spiegava il loro obbiettivo e porgeva le sue scuse. Atasuke dal canto suo aveva ben poco di cui scusare Alexander, tuttavia dovette reggere il gioco per evitare di finire a sua volta nei casini e passare come il macchinatore di quella specie di truffa. [Abilità]«Tranquillo, per quanto mi riguarda hai ben poco di cui farti perdonare... Di per se non è colpa tua se siamo finiti in questo casino, e di certo non potevi immaginare una manovra tanto sleale per spedirci in missione»
[...]
Ripreso il discorso Alexander volle, giustamente, sincerarsi di chi lo avrebbe seguito in quell'arduo compito. Atasuke dal canto suo non aveva ne il motivo ne la voglia di tornarsene a casa, inoltre l'unico che forse era stato trascinato li al di fuori della propria volontà era forse Drake."Allora, arrivati a questo punto che ne dite di continuare? Oppure voi volete tornare a konoha? Anche perchè mi sa che arrivati a questo punto io continuerò la mia strada all'interno di questi territori, non vi obbligherò certamente ma gradirei il vostro sostegno."
Con fermezza e con un ulteriore assenso mimato con un gesto del capo, Atasuke confermò quanto aveva detto pochi istanti prima, sottolineando la sua intenzione a partecipare a quella missione che era tutto meno che "normale".«Come dissi poco fa, io ci sono... Anche perchè da come c'è scritto sul biglietto pare che non abbiamo molte altre possibilità se non proseguire. Inoltre già che son qua potrei approfittarne anche per visitare un'altro paese, anche se in quei territori non siamo molto ben visti... Tu Drake? Che ne pensi? Vieni con noi o torni a casa?»
Tentò con la sua domanda di rafforzare il volede di Drake nel restare e nel non abbandonarli, per quanto non lo conoscesse da abbastanza tempo da poter dire di conoscerlo appieno o sapere come convincerlo.[...]
~In Marcia – Ingresso nei territori di Taki~
Terminata la serie di decisioni "base" Alexander ringraziò chi decise di fermarsi prima di esporre il suo primo piano per l'avanzata all'interno dei territori di Taki. Secondo il suo piano, Atasuke avrebbe dovuto aprire la strada, forte dei suoi riflessi, seguito da Drake, abile nel combattimento ed infine Alexander avrebbe chiuso il team tenendo tutto d'occhi e cancellando le tracce che la squadra avrebbe lasciato dietro di se con l'avanzata.
Di per se il piano era perfetto, tuttavia Atasuke aveva un lievissimo problema. Non era mai stato a Taki e "guidare il team" all'interno di quel territorio senza avere neppure una mappa sarebbe stato un grosso problema.«Ok, più che d'accordo sulla formazione... Tuttavia vorrei esporre due piccole puntualizzazioni che credo possano tornare utili... In primo luogo io non sono mai stato a Taki e non ho una mappa con me, quindi aprirvi la via senza sapere che direzione prendere potrebbe essere un suicidio, tuttavia se prima di partire mi date 5/10 minuti cerco di trovare qualche mappa per turisti e viandanti da acquistare qua in zona... Il secondo punto è che consiglierei una formazione non in linea retta, piuttosto zig-zagata, perchè in caso di attacco laterale nulla cambierebbe, tuttavia se ci attaccassero frontalmente, Drake trovandosi in mezzo rischierebbe di dover schivare un colpo rimasto celato alla vista fino a pochi istanti prima dal mio stesso corpo, quindi proporrei una formazione a zig-zag con distanza di tre metri sulla diagonale dall'unità davanti»
Di per se non era una grande modifica, tuttavia aveva un suo senso "aprire" leggermente quella formazione in modo da poter fronteggiare meglio anche eventuali aggiati frontali. Attese quindi le decisioni del team prima di agire o mettersi in marcia secondo la formazione finale.
Se gli fosse stato concesso di andare a cercare una mappa, Atasuke si sarebbe finodato in tutti i negozi del villaggio della quercia per acquistare una mappa, ma alla fine avrebbe risolto tirando fuori la mappa che aveva preso ad un nukenin tempo addietro su cui era tracciato l'intero continente ninja e dove erano ancora smarcati in rosso i possibili nascondigli, compreso quello nei territori di Taki che per sua fortuna sembrava essere nelle vicinanze del bosco delle 1000 fonti. Quindi avrebbe fatto ritorno, mappa in pugno per indicare la via che intendeva seguire per raggiungere il vicino villaggio di agricoltori proprio al di là del confine in mezzo alla piccola foresta che circondava il villaggio della quercia.
Se invece non gli fosse stato concesso di andare a cercare una mappa, Atasuke avrebbe simulato di trovarsela addosso, come se fosse una sorta di "eredità" donatagli assieme alla carta che si era fortuitamente trovato addosso da parte del consiglio accademico. [Abilità]«Allora... Secondo questa mappa il villaggio più vicino dovrebbe essere questo qui e la via più veloce all'interno della foresta dovrebbe essere questa... Io eviterei di seguire le strade principali o le strade in generale, anche perchè sarebbe più facile venire individuati da una pattuglia o da una qualsiasi postazione di controllo, inoltre dalla foresta potremmo anche avere un vantaggio tattico nel difenderci da eventuali incontri inaspettati o tendere delle imboscate qualora ve ne fosse la necessità»
Mentre le sue parole scorrevano dalle sue labbra, il suo dito scorreva su quella mappa indicando i luoghi di cui stava parlando e scorreva lungo l'ipotetica linea che collegava la loro prima tapa con la loro attuale posizione.
Per essere sicuro delle sue parole preferì ricontrollare la mappa alcune volte prima di dare la definitiva conferma del suo piano di marcia mettendosi in cima alla formazione pronto a guidare il team lungo la strada che poteva portarli alla morte nei territori della poco amichevole Taki.
Una volta in marcia, per quanto si fidasse della vista dello Hyuga, Atasuke preferì non confidare troppo nella fiducia in quegli occhi bianchi e guardingo mantenne un passo svelto ma comunque guardingo, stando bene attento a non cadere in una qualche trappola creata da un collega trappoliere o peggio di cadere in una qualche imboscata nemica. [Abilità]
La sua concentrazione era massima, quasi al pari del rischio verso cui andavano incontro inoltrandosi in quel territorio a loro ostile.
OT - Ok, dato che ci siamo, ne approfitto per augurare ufficialmente buona QdC ai miei colleghi ed al buon febh qualora intendesse intervenire. Intanto spero che chi vuole passare di grado possa passare di grado, ma soprattutto divertiamoci come dei pazzi!
Nota: La mappa posseduta da Atasuke è una cosa conquistata nell'addestramento con Hoshi per lo Sharingan II non ancora inserita in scheda. Ci tengo a sottolineare che non concede alcun vantaggio, (tipo indicare trappole, postazioni di controllo o altro) è solo una semplice mappa del continente con dei cerchi rossi di cui alcuni crocettati che rappresentano possibili luoghi in cui è nascosto il padre di Atasuke - /OT. -
The_Drake.
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Il risveglio non fù dei più dolci, considerando che appena la luce iniziò a passare attraverso le palpebre del ninja, anche un simpatico giramento di testa fece capolino, rendendo il tutto molto più confuso e rabbioso: cercò di riprendersi come poteva, mettendosi seduto nel luogo dello scarico e scrollandosi di dosso i brutti sogni fatti durante tutta la "sonnolenza"; Cos'era successo? Perchè erano in un luogo che lui non aveva mai neppure visto? Perchè pure Alexander era in convalesceza?
Drake alzò il palmo verso i due, mostrando la bestiola. Chibi, da quanto tempo! Come stai? Disse l'evocatore. Drake-san! Drake-san! Si sto bene! Da quanto tempo non ci vediamo! Non sei più nemmeno venuto al monte dei rospi a trovarci...Mà e Pà parlano sempre di te! Disse tutta contenta ed euforica. Si sò io perchè vogliono che torno, vogliono che completi gli allenamenti ma non mi sento ancora pronto...comunque parlando d'altro: ci serve il tuo aiuto, siamo in missione! Disse, mentre la ranetta si girava a salutava con un inchino su quattro zampe i due compagni. Salve compagni di Drake-san, mi chiamo Gamachibi dal Monte Myoboku, piacere d'esservi utile. Cercherò di usare le mie capacità per aiutarvi al meglio! Concluse, prima di gettarsi dentro la maglia di Drake, nascondendosi dietro la maglia di metallo che portava sotto tutto. Ora vi spiego, Chibi possiede delle capacità molto particolari e utili per percepire fonti di chakra e dei sensi fotografici per scansionare intere zone senza troppi problemi..ci sarà utile anche per infiltrazioni, considerando che è così piccola e comune che non desta nessun tipo di sospetto nelle persone e ninja. La porterò con me per non essere del tutto inutile durante la marcia...che per questo terzo motivo può esser portata in formazione come dettata dallo Hyuga. Poi, alzò le mani verso il suo coprifronte, lo sfilò dalla testa e lo nascose dentro la tasca degli oggetti portata sotto il mantello che lo celava tutto. Consiglio di levarveli anche voi, considerando che siamo vicino a Takì...un coprifronte di Konoha è un segnale troppo evidente per richiamare guai in queste terre. Possiamo tranquillamente portare questa missione a compimento senza destare nessun sospetto fingendoci delle persone comuni...solo sensitivi potranno riconoscere la nostra vera natura, ma in ogni caso potremmo fingerci semplici Ronin o Nukenin, senza venire così alle mani. Una cosa tranquilla che non ci farà correre rischi inutili e non trasformarerà questa perlustrazione in una fuga per la sopravvivenza in campo nemico. Ah, ovviamente, escludo l'uso della tecnica della trasformazione...troppo facile da percepire ed è un modo facile per dire agli altri "vogliamo nascondere qualcosa, occhio". Concluse, prima di mettere bocca anche nella questione della mappa. Si la mappa ci serve assolutamente, come le informazioni che possiamo ricavare dalle persone del posto, però sono contrario al fatto che tu, Atasuke, ti diraga da solo in giro a cercare qualcosa...dividiamoci il meno possibile e solo per brevi periodi, in maniera da non correre pericoli. Concluse, prima di vedere che il ninja possedeva una mappa nel suo equipaggiamento: strano ma vero ma l'amministrazione aveva pensato veramente a tutto.
Sembrava dai discorsi dello Hyuga che fosse stata tutta una trappola amministrativa o del consiglio degli anziani per portare i ninja in missione: c'era qualcosa che non tornava a Ryouji, che fondamentalmente non si immaginava che i piani alti sapessero e conoscessero le motivazioni del suo rimanere a Konoha forzatamente, anche se alla fine era solo un comportamente personale; Possibile che avessero contato i giorni e avessero tirato ad indovinare? Era abbastanza arrabbiato a scocciato per tutta quella situazione e sinceramente aveva intenzione d'andersene e lasciare quella missione ai due compagni, sperando che se la cavassero.
Qualcosa però lo trattenne da prendere a pugni "Occhi Bianchi", dare fuoco all'intera zona, riprendere il cammino verso casa: non sapeva dov'era, non sapeva come tornare e maledizione, ora, si trovava nella situazione vincolante delle missioni precedentemente fatte e fallite; Se fosse tornato e ai due amici fosse successo qualcosa, sarebbe stata comunque colpa sua, che forse rimanendo, avrebbe potuto fare qualcosa.
Si morse un labbro, alzò lo sguardo al cielo, imprecò mentalmente per la situazione scomoda. Rimango solamente perchè non vi voglio veder morire... Concluse, per poi sistemarsi l'equipaggiamento e prepararsi ad ascoltare il piano d'azione, il resto non gli interessava e avrebbe comunque avuto tempo di indagare al loro ritorno, sempre se avessero avuto la fortuna di tornare; Non sapeva se essere fiducioso o meno per quel tipo di avventura, considerando che facendo due conti doveva essere una semplice gitarella per raccogliere informazioni su una zona vicino a Taki: certo conosceva la tensioni di quei giorni, ma si aspettava una cosa lineare e senza intoppi.
I due iniziarono ad esporre i loro piani d'azione e Drake si sentì subito di commentare le scelte considerando che pure lui possedeva una certa capacità organizzativa. Certo Atasuke, disponendoci a zig-zag avremmo molta più mobilità, ma ricordi che noi possediamo tre fattori a nostro vantaggio, che praticamente impediscono al nostro team di cadere facilmente nelle trappole, anche quelle più complesse: ricordati che te e Alexander possedete degli occhi speciali, forse i più forti del nostro mondo. Da quanto sò avete la capacità di visione delle Genjutsu, tu possiedi riflessi mai visti, lui invece è un radar umano che gli permette di vedere a kilometri senza dover nemmeno girare la testa....ah già, il terzo punto che ci impedisce di esser colti di sprovvista è questa. Si morse il pollice, una goccia di sangue scese prima d'esser usata per una evocazione, forse la più classica e utile in possesso dal ninja: dopo un minusccolo fumetto, nel palmo della mano del ninja comparve una piccola ranetta di color verdastro, molto classica e identica a quelle normali dei fiumi e fossi.
Ascoltò le parole dell'Uchiha accettando di buon grado la possibilità di viaggiare nel bosco piuttosto che nelle vie principali, in maniera da schivare pattuglie nemiche o posti di blocco: gli sembrava d'esser tornato ragazzo, quando aveva svolto missioni nelle foreste per difendere ed attaccare carichi nemici; Era pronto a riprendere la strada per una'avventura che sperava di riuscire a svolgere al meglio, senza intoppi e senza pedere nessuno.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra Usato: 16/240
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Ultimi preparativi?~
La proposta di Atasuke, in un modo o nell'altro venne "bocciata" da entrambi i suoi compagni di missione. In fondo era anche prevedibile data la netta diferenza di esperianza tra loro, soprattutto valutando che quella era per lui la prima vera missione di "guerra" in un territorio avverso, mentre in passato tutte le sue missioni erano in territori pacifici o neutrali dove tanto quanto poteva permettersi anche un margine di errore.
Drake mantenne dei toni più "amichevoli", sottolineando che il suo primo punto più che altro non era necessario dato che tutti e tre avevano un vantaggio per evitare assalti e poi evocò quello che era il suo effettivo vantaggio. Un piccolo rospo di nome Gamachibi, il quale aveva delle capacità da sensitivo grazie alle quali poteva aiutare Drake per reagire prontamente ad un'assalto. Successivamente, dopo aver esposto le sue considerazioni tattiche su cui Atasuke non aveva nulla per contraddirlo, sottolineò l'importanza di trovare una mappa ma la necessità di muoversi in gruppo e di dividersi il meno possibile. Punto su cui Atasuke non aveva meditato in precedenza, dando per scontato che anche in caso di assalto per cui poteva necessitare un supporto, poteva sfruttare l'arte della comunicazione per richiamarli a se.
Poi Alexander prese parola riepilogando l'intero sistema con termini certamente meno amichevoli, ma più autoritari ed andando a controbattere anche l'opinione di drake nello sfruttare o meno la tecnica della trasformazione, su cui però Atasuke ebbe una brillante idea.«Perdonami Alexander... ma dato che i tuoi occhi bianchi sono del tutti identici agli occhi di un cieco... Non ti sarebbe più facile fingerti un cieco? Nel caso io potrei anche sfruttare una delle bende del mio kit medico per bendarti gli occhi... Tanto se non erro con il byakugan non dovresti avere alcun problema a vedere attraverso una benda, no? In questo modo eviteresti: di consumare chakra sfruttando la henge, rischiare di attirare l'attenzione, facendo riferimento a ciò che diceva Drake, ma soprattutto avresti il vantaggio di poter sfruttare la tua abilità senza dare nell'occhio, ma anzi, guadagnando il vantaggio di passare per un povero cieco, cosa che ci darebbe anche un vantaggio tattico nel caso ci imbattessimo in ninja o persone comuni senza capacità da sensitivo, tanto più che in questo modo anche ci imbattessimo in qualcuno potremmo sempre fingere di essere un trio di viandanti, in particolar modo io potrei spacciarmi per una guida, drake per il tuo accompagnatore e tu per un povero cieco in cerca di un miracolo o chissà che altro...»
Si lasciò scappare un lieve sorrisetto, conscio che questa volta aveva elaborato un buon punto tattico che poteva tornare non poco utile al trio, specialmente ad Alexander per poter coprire la sua reale natura, oltre che le proprie capacità.
Seguendo poi il consiglio di Drake togliendosi il coprifronte ed andandolo a legare alla spalla destra al di sotto del candido mantello che lo avvolgeva, fornendogli non solo copertura, celando alla vista i suoi abiti e le sue armi, ma soprattutto dandogli un fasullo aspetto da classico viandante.
Dato che poi non vi erano altri punti su cui discutere, Atasuke seguì il jonin verso le porte del piccolo villaggio della quercia, il quale stranamente pareva assomigliare non poco al villaggio di konoha, anche se la differenza tra i due era ben netta, sia per dimensioni che per livello di protezione dell'ingresso, il quale consisteva a malapena in una specie di cancello spalancato all'interno ad una cinta muraria che pareva essere più una palizzata che una cinta vera e propria, tuttavia ciò non poteva fare che allietare Atasuke, dandogli un senso di speranza. Di li in poi il trio mise piede all'interno del villaggio, ed Atasuke dal canto suo seguì ancora il jonin, il quale preferì prendere l'iniziativa di testa sua andando a caccia di una mappa cercando dapprima un cartografo, per poi tentare dai vari piccoli negozianti senza però ottenere alcun successo a causa della scarsità di informazioni e materiale presente in quel loco.
L'unica mappa che parvero trovare era una vecchissima mappa, tracciata, a detta del venditore, dal maestro Miyazaki ben 50 anni prima e che, forse per valore di collezionismo, il venditore voleva appioppargli a non meno di 70.000 ryo. Cifra che ovviamente non valeva la pena spendere. Atasuke preferì comunque vedere la mappa prima di riconsegnarla al venditore, per cercare di valutarne lo stato di aggiornamento e notando che per quanto le annotazioni fossero corrette, non aveva traccia delle ultime "novità" geografiche.[...]
"La mappa l'ho memorizzata, ho visto il percorso che dovremmo seguire. Sinceramente non mi va di spendere tutti quei soldi per una mappa così vecchia. Adesso ci rimangono solamente due opzioni, partire direttamente o dirigerci verso la locanda sperando che qualcuno sappia qualcosa della nostra meta. A voi la scelta."
Atasuke portò quindi nuovamente all'attenzione del jonin ciò che al loro risveglio aveva trovato addosso a se, sottolineando quanto quell'informazione non fosse propriamente utile.«Alexander... senza offesa... Ma vorrei ricordarti che io avrei quest'altra mappa... Me la sono trovata addosso prima se ben ti ricordi... e comunque senza offesa, ma le informazioni di quella mappa erano sbagliate, almeno a giudicare da quello che è riportato su questa che mi pare molto più recente...»
Disse sottolineando anche che la vecchia mappa non teneva conto di alcune nuove strade che erano state create e che invece erano marcate sulla mappa che aveva con se, argomentando la sua teoria indicando sulla mappa che aveva con se le differenze che aveva notato. Poi si rimise ad indicare la via "migliore" che potevano seguire seguendo invece le inicazioni della mappa, riargomentando il tracciato da percorrere e le motivazioni per poi ritirarla nuovamente ed esporre ciò che a sua idea era meglio fare prima.«Ovviamente, come dicevo, questa è la via che ritengo migliore qualora decidessimo di partire subito, anche se in effetti ottenere informazioni in una locanda non credo sia un'idea da scartare... Tuttavia temo che difficilmente potremmo ottenere buone informazioni in una locanda, valutando ciò su cui stiamo indagando e il livello di informazioni che pare avere questo luogo... Io credo che non otterremo nulla a parte qualche breve racconto tratto da una delle innumerevoli leggende, informazioni che tra l'altro chi più e chi meno avremo già anche sentito... Quindi, tirando le somme io punterei a mobilitarci subito, cercando al più informazioni geografiche dettagliate sul luogo quando saremo già nei confini di taki, cercando di estrapolare informazioni attendibili dai locali e dall'ambiente esplorando di persona, piuttosto che informazioni dubbie da qualche ubriacone, magari informato quanto quella mappa da 70.000 ryo.»
E li quindi rimase in attesa di sapere anche che cosa ne pensasse Drake per poi riprendere il cammino o verso il piccolo villaggio di contadini che aveva rintracciato poco prima sulla sua mappa o verso la locanda del villaggio cercando di immaginarsi quali informazioni poteva ottenere in un luogo come quello senza dare troppo nell'occhio.
In entrambi i casi, se Alexander avesse voluto usufruire della proposta di travestimento di Atasuke, lo avrebbe aiutato bendandogli quindi gli occhi in maniera da farlo passare per un vero e proprio cieco.
OT - Nota: la via che Atasuke indica è la stessa che indica nel mio precedente post - /OT. -
The_Drake.
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Ascoltò le proposte di Atasuke sul modo di confondere la figura del Jonin: era furbo e forse con quel tipo di espediente avrebbero potuto nascondere la loro presenza ancora più profondamente, considerando che appunto il Byakugan permetteva di vedere anche oltre semplici bende. Alexander, prendi in considerazione la proposta del giovane, penso che non ti sia difficile impersonare un cieco...sei molto più bravo di noi a fingerti ciò che non sei, non correrai alcun pericolo di sorta. Comunque la decisione è tua. Disse, riprendendo poi il viaggio verso il villaggio della Quercia.
La ranetta intanto aveva già immagazzinato le informazioni sui ninja circostanti e quindi sarebbe tornata utile per le successive azioni: potevano partire senza problemi.
Il viaggio non durò poi molto considerando che non erano distanti dal centro abitativo al confine con Taki, che ad una prima occhiata non offriva assolutamente nulla di nuovo e diverso per il trio; Era un luogo abbastanza normale, un posto per vivere come tanti altri che assomigliava molto alla struttura di Konoha, con la sola differenza per le mura che non erano altro che un gruppo di pali innalzati nel perimetro della zona: a quella vista i pensieri di Drake andarono diretti per i compagni di lavoro che aveva lasciato a casa e che sperava non avessero incontrato problemi durante il suo viaggio.
Era molto apprensivo, ma queso si era capito, verso ciò che gli stava più vicino e a cuore anche se questo non lo distoglieva da ciò che doveva fare, cioè controllare che durante la camminata non succedesse nulla di strano e che nessuno iniziasse a spiare o seguire il gruppetto di ninja accademici; Voleva esser utile, ma sapeva che poteva fidarsi della vista del Jonin per ogni tipo di problemi, per cui era un tipo di adrenalina da missione molto controllata e blanda, che gli permetteva d'esser lucido e tranquillo.
La sorpresa più grande era finire dentro al negozio scelto dal capogruppo, che si dimostrò solo un buco nell'acqua, considerando che la persona al suo interno si era dimostrata una vera e propria sanguisuga: l'animo del giovane arse di fuoco quando sentì il prezzo per una logora e vecchia mappa della zona. Sappia che lei non è un buon affarista, capisco che questa mappa è antica ma cosa le costava metterla in vendita per meno ryo!? Ah...non ho parole! Disse concludendo, secco e acido, girando i tacchi ed uscendo dalla costruzione; Cercò di limitarsi per non dare troppe noie al negoziante, considerando che non poteva sapere se fidarsi o meno della sua occupazione: poteva pur sempre essere un ninja che vendeva ciafrusaglie.
La fortuna però era che gli occhi e la mente di "Occhi Bianchi" funzionavano come uno scanner perfetto. Sentite, abbiamo con noi una mappa aggiornata e Alexander conosce la struttura di quella vecchia...controlliamola a tavolino e segniamo le zone che non esistono più su quella nuova o qualsiasi altra cosa di significativa importanza non riportata. Sicuramente possiamo fidarci di questa versione ma non è sempre male controllare le vecchie zone: se stiamo andando alle mille fonti, ci sarà utile ricostruire anche la strttura passata della zona...chissà mai che non ci capiti una vecchia entrata o una zona in disuso che potrebbe farci comodo. Poi in questa maniera non avremmo l'onere di dover andare, come diceva giustamente il mio apprendista, in una locanda per raccogliere informazioni, considerando che avendo una mappa totale possiamo controllare le varie zone per conto nostro variando di quel poco la strada per la nostra meta. Una democratica scelta che potrebbe farci risparmiare del tempo! Non adorava nemeno lui l'idea di dover andare in una qualche bettola a raccogliere voci, proprio per la definizioni di quest'ultime: potevano esser solo leggende, poteva esser solo menzogne, potevano nascondere mezze verità; Se quello era un villaggio al confine con un territorio in guerra contro l'Accademia era possibile che dentro ad esso ci fossero sia esponenti di una che dell'altra fazione, sia in incognito che non, quindi attirare l'attenzione su un luogo popolato come un bar non era sicuramente un'opzione da prendere: maledizione, erano un gruppo di tre ninja con elevate capacità da scout e con esperienza alle spalle, non avevano bisogno di altri per cavarsela in una perlustrazione delle zone vicine. Ovviamente come si è capito io voto per continuare il nostro viaggio, aggiornando la mappa di Atasuke con le informazioni prese da Alexander. Disse ai due, facendo cenno di spostarsi da davanti al negozio e dirigersi magari in una zona meno affollata della via principale: sarebbe bastata anche una panchina per l'aggiornamento della cartina di viaggio, per poi riprendere subito dopo.
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[Un Vecchio]
Ehm, ehm.. Una voce profonda avebbe dato due garbati colpi di tosse alle spalle del gruppetto mentre questi discutevano sul da farsi. Era un vecchio, alto poco più di un metro e sessanta, con ampi vestiti verdi che un tempo dovevano essere stati raffinati ed eleganti, ma ora apparivano lisi per l'uso e i lavaggi ripetuti nel tempo. L'uomo aveva poi lunghi capelli bianchi e una barba incolta, mentre una grossa spada pendeva appesa alle sue spalle, con un manico liscio e levigato (avrebbe potuto notare Drake, più degli altri due) segno inequivocabile di un uso assiduo e prolungato nel tempo. Ehm...vi chiedo scusa, viaggiatori, ma mi è capitato di notare le vostre discussioni con quel piccolo rigattiere... Allisciò la barba con una mano, facendo un passo avanti.
Non sono poi tanti a voler andare a Taki in questo periodo, e quei pochi di solito evitano i centri abitati...ma se per caso foste interessati ad una guida... Disse, come a esortarli ad approfondire, anche se poco dopo avrebbe scosso il capo e compiuto un profondo inchino: Mi chiamo Toru Okawa...e sono originario delle terre di Taki. Pensavo di offrirmi come guida per quei territori, se lo vorrete...ma in realtà è più vero il contrario. Non mi sembrate persone che hanno bisogno di essere scortate...ma io potrei aver bisogno di una mano. Puntò sui ninja i suoi occhi neri, profondi ed incorniciati dalle folte sopracciglia bianche.
Conosco bene i territori del Paese delle Cascate e potrei evitarvi molte noie e darvi tutte le informazioni di cui potreste avere bisogno...in cambio chiedo solo che mi accompagniate nella regione centrale del paese...ho un importante questione personale da concludere nel bosco delle mille fonti...mi basterebbe arrivare nelle zone limitrofe. C'era stato un tono duro nella sua voce altrimenti pacata mentre parlava di questioni personali, ma ad ogni modo congiunse le mani, chinandosi appena. Non vi nascondo che ho già fatto la stessa offerta a diversi gruppi di viandanti, ma la maggior parte ha rifiutato, perchè non vi nascondo che ci sono dei pericoli in quell'area, e comprendo che uno sconosciuto che si avvicina dopo aver origliato le conversazioni nei negozi non ispiri il massimo della fiducia. Cionondimeno ho un tempo piuttosto limitato, e non mi restano altre possibilità se non chiedere il vostro aiuto.
Disgraziatamente sono impossibilitato a viaggiare da solo...il rischio è eccessivo anche per un esperto della regione.
Un'offerta che forse nascondeva qualcosa...o forse no, ma cosa avrebbero scelto i ninja di Konoha? E nel caso, avrebbero lasciato l'uomo a quel modo, senza assicurarsi che potesse seguirli? O c'erano altre strade da percorrere?. -
The_Drake.
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Un vecchio, che tutto sembrava tranne un indifeso abitante di quelle terre, si era presentato difronte al trio, dimostrando un certo interesse per la causa di quella missione: Drake iniziò subito a squadrarlo abbastanza perplesso e shockato; Erano appena arrivati, abbastanza camuffati e con un piano d'azione abbastanza lineare e già avevano attirato l'attenzione di una persona. Fantastico, iniziamo con gli spioni... Si mise una mano in faccia, cercando di ritrovare una certa serenità mentale, senza esplodere contro l'anziana figura e gettarla nell'infinito del cielo con un pugno: ma chi si credeva d'esser per origliare i loro discorsi? Dubbi.
Certo era che dai suoi vestiti non sembrava assolutamente una guida: una spada logora dal tempo, vestiti antichi, una certa prestanza fisica, tutte cose che non lo facevano sembrare una persona normale, ma un combattente di qualche tipo; L'occhio di Jo andò sulla sua arma più in vista, la sua spada, che oltre ad esser logora sul manico, non sembrava aver altri particolari interessanti. In verità, Toru, noi una mappa l'avremmo, certo non è forse aggiornatissima, ma penso che non dovrebbe essere un problema da seguire...Takì non è un territorio così ricolmo di pericoli da diventare inospitale a terzio esterni, alla fine è come un qualsiasi altro posto ma che ora come ora, da quanto ho sentito, ha qualche problema politico. Cercò di sorvolare sulle informazioni che il gruppo aveva su Taki, sperando che gli altri membri del gruppo capissero le intenzioni dell'eremita: cercare di non dare troppi dettagli su chi erano e su quanto sapevano del conflitto tra Takì e l'accademia e le sue confederazioni. Alla Mille Fonti dici? Come mai non ti fidi a girar da solo, se affermi d'esser una buona guida ed in grado di superare i pericoli maggiori a Takì? Non mi raccontare fandonie sul fatto che tu non ti sappia difendere adeguatamente, la tua arma dice il contrario...abbastanza antica e logora da dover esser stata usata moltissimo. Doveva scoprire più cose possibile prima di sentire il resto del gruppo, sicuro che anche loro avessero delle domande. Pericoli nelle zone limitrofe? Di che tipo di pericoli parli? Briganti? Creature pericolose? Disse, prima di riservarsi le domande finali. L'idea di accettarti nel gruppo non mi piace molto, sarò sincero. Non nascondo, però, che avere braccia in più in caso di attacco nemico, oltre che ad una possibile scappatoia per zone troppo pericolose, sia una cosa cosa da gettare al vento...per cui, prima di decidere definitivamente la mia opinione, le chiedo un'altro sforzo nel rispondere alle nostre e mie domande: lei ha parlato di un affare nelle zone delle mille fonti, di che affare si tratta? La prego d'esser sincero... Disse, cercando d'esser più diplomatico possibile, sperando che Toru sgranellasse un pò delle sue informazioni e che tutta quella storia potesse avere una senso: poteva anche essere un qualche emissario nemico, se non un Nukenin, in cerca di qualche oggetto per recar danno a terzi o alla stessa accademia e ciò non era tollerabile.E ancora, come fai a conoscere così tanto bene i territori di Taki? Potrai pur essere una persona del luogo ma da come ne parli, sembra che tu abbia girato un pò tutte le zone della regione. Un pò di storia personale dell'anziana figura prima di lasciare la parola agli altri due del suo team, sperando che avessero altre buone idee.
In ogni caso il suo comportamente non era dei più tranquilli, considerando che ora come ora non si era dimostrato molto sincero, nascondendo gran parte delle informazioni che potevano renderlo affidabile: Ryouji sperava che non fosse una fonte di guai, ma qualcuno a cui affidarsi nel pericolo.. -
Asgharel.
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Una vecchia Guida~
Il trio ebbe appena il tempo di uscire dall'edificio ed iniziare a confabulare a riguardo delle mappe prima che un vecchio dalle vesti logore si palesasse a loro in qualità di guida. Ad una prima occhiata il vecchio pareva non avere alcuna stranezza, anzi, tuttavia fu chiaro che non era un vecchio "comune", soprattutto dal modo in cui si era presentato al team.
Egli si era presentato loro con il nome di Toru Okawa e sembrava aver sentito la loro piccola discussione di poco prima con il mercante inerente alla vecchia mappa da 70.000 Ryo. Egli si proponeva quale guida all'interno dei territori di Taki, tuttavia ammise che in verità era piuttosto lui a necessitare del loro supporto per poter andare avanti, dato che sembrava essere troppo rischioso per lui poter proseguire da solo fino al bosco delle 1000 fonti. Atasuke meditò bene sulla situazione, prestando anche buona attenzione alle parole del suo capo e maestro Drake, il quale per primo sollevò dubbi sulle parole del vecchio, sottolineando infine che attendeva altre risposte dallo stesso prima di potersi pronunciare favorevole o meno all'acquisizione del vecchio come guida.
Egli infatti aveva notato, grazie anche alla sua maggior esperienza da fabbro lo stato di usura dell'arma che il vecchio portava con se e la cosa lo faceva dubitare sulla necessità di difesa da parte dello stesso, il quale probabilmente aveva usato in passato e forse neppure in uhn passato troppo remoto quell'arma che logora si abbinava perfettamente con il logorio dei suoi abiti.°Cavolo... Per quanto generalmente tengo conto di questi dettagli mi era sfuggita la questione dell'arma... è chiaro che ho ancora molto da imparare sull'arte della forgiatura, soprattutto sulla valutazione delle armi e della loro usura... Forse è anche per questo che ancora non ho ricevuto una promozione a chunin... Tuttavia... credo si possa ancora chiedere qualcosa a questo vecchio sul suo conto... e sulle sue affermazioni...°
Ed a quel punto anche Atasuke prese parola, cercando di mantenere un tono da mediatore, cercando quindi di ottenere la fiducia del vecchio, oltre che una buona serie di risposte alle sue domande, le quali di per se non furono nulla di particolarmente diretto ed esplicito come quelle di Drake, am che nella sua mente potevano aiutare ad inquadrare quel vecchio.«In effetti è vero... avendo già una mappa la necessità di una guida si potrebbe dire tranquillamente superflua... Tuttavia, a differenza del mio compare, io sono convinto che tu possa comunque esserci d'aiuto, tuttavia... Tuttavia ritengo che sia più che giusto tu risponda alle sue domande, dato che pare anche a me che ci sia qualcosa che non quadra in tutta questa storia, o perlomeno mi pare che ci sia qualcosa che tu debba dirci... Sai com'è... Nulla vieterebbe che tu sia un ladro ed un'assassino che sta solo cercando un gruppo da fregare, piuttosto che un mercante che necessita di viaggiare in incognito o magari anche una bravissima persona solo in cerca d'aiuto...»
Si prese un'attimo di pausa in modo da riprendere fiato e dando comunque il tempo necessario al vecchio per poter cogliere le sue parole ed iniziare a pensare a delle risposte alla lunga serie di domande che gli stavano ponendo.«Quindi, se permetti anche io avrei delle domande... Per prima cosa sarei interessato a sapere a quanti gruppi di viandanti hai chiesto prima di noi, ma soprattutto con che tipologia di gruppi hai preso contatto... Monaci, esploratori, mercanti, etc... Successivamente sarei curioso di sapere per quale motivo ti "resta poco tempo" a tal punto da presentarti un una tale maniera ad un gruppo di estranei di cui non sai nulla, ma soprattutto vorrei sapere una cosa... perchè quando hai parlato di "altri viandanti" a cui hai chiesto solo "molti" di essi hanno rifiutato? Se sei ancora qui in cerca di una scorta dovrebbero aver rifiutato tutti di accompagnarti, a meno che chi avesse accettato non fosse finito in qualche modo disperso...»
Le sue domande erano quindi poste, mentre l'ultima provocazione vibrò nell'aria con un tono velatamente più accusatorio, rimarcando principalmente la potenziale pericolosità di quella precedente affermazione in maniera da allertare i suoi compagni degli eventuali rischi connessi e del ragionamento che poco alla volta aveva sotto sotto sviscerato. Intanto, al di sotto del mantello la mano destra di Atasuke si avvicinò lenta all'impugnatura della wakizashi in un movimento tanto lento quanto silenzioso ed "invisibile". La sua fu più che altro una precauzione, dettata forse dall'istinto, forse dalle esperienze passate, ma certamente giustificata dato che le parole del vecchio sembravano essere ricolme di incongruenze ed omissioni, forse volute, forse inconsce.
Lo sguardo di Atasuke serio e concentrato continuava a fissare il vecchio senza lasciar trasparire forma alcuna di emozione, in modo da celare il leggero stato d'ansia che si stava formando a causa del potenziale rischio imminente. [Abilità]
Ora non restavano che le eventuali domande di Alexander, ma soprattutto le risposte del vecchio, il quale avrebbe dovuto dare delle buone e soddisfacenti risposte se voleva poter cooperare con loro o se voleva in qualche modo riuscire ad ingannarli, dato che per il momento sembrava non essere entrato minimamente in confidenza. In cuor suo si augurava che quella non fosse una trappola e che quel vecchio in realtà altri non fosse che un povero vecchio viandante logoro dopo anni ed anni di combattimenti e sopravvivenza ma che ora a fatica riusciva ad andare avanti. Anche se in realtà sapeva che quella forse poteva non essere la realtà.. -
Alexander Hima.
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[Strane Risposte]
L'espressione seria e speranzosa del vecchio si fece per un istante rassegnata, e dopo un lungo sospiro abbassò lo sguardo. Le solite domande di tutti quanti. O almeno di quelli che inizialmente sono disponibili... Li guardò nuovamente tutti e tre ...e che poi mi prendono per pazzo. Ma venite, preferirei non discutere di queste faccende qui in mezzo alla strada. Vi offrirò del Ramen, ci sono dei chioschi poco lontani. Scegliete pure voi in quale andare, se non vi fidate. Quanto al lasciarmi tastare la faccia, penso che non ne abbiate affatto bisogno... Fissò Alexander con i suoi occhi penetranti ...ma se proprio volete mantenere l'immagine che cercate di trasmettere agli altri, accetterò l'ispezione solo se avremo un accordo. In effetti li avrebbe condotti in una piazza poco distante dove alcuni piccoli "ristoranti" avevano creato una sorta di "microquartiere" mobile del ramen. Ci sarebbe stato solo l'imbarazzo della scelta, e una volta seduti al tavolo, il vecchio avrebbe cominciato a spiegarsi.
[Il Byakugan non nota tecniche in atto, ma evidenzia una certa impurità nel chakra del vecchio, qualcosa che sembra dannoso per il suo organismo, ma non ben quantificabile]
Voglio mettere subito in chiaro che non sono pazzo e non sono uno sprovveduto. So difendermi benissimo, ma non posso viaggiare da solo, e presto capirete il perchè. Ordinò per sè e raccolse le ordinazioni degli accademici, quindi, mentre beveva un pò d'acqua, iniziò a spiegarsi. Io sono realmente una guida, un tempo avevo una compagnia mercantile ma è fallita quasi venti anni fa, e con essa ho perso anche la mia famiglia. Questo spiega la mia conoscenza del territorio, e ovviamente un mercante deve sapersi difendere, quindi ho imparato le arti marziali, oltre a prendere in prestito qualche Kenjutsu dal villaggio segreto della nuvola...sarei stato un ottimo ninja, ma preferivo vendere merci piuttosto che le mie capacità. Quanto ai pericoli che mi impediscono di viagiare da solo beh...non si tratta di briganti o creature particolari... sembrò riluttante, come se non sapesse se continuare o meno, alla fine sospirò e si decise. ...si tratta di Streghe.
Lasciò qualche secondo perchè gli altri assimilassero la richiesta o gli ridessero in faccia. Non ridete, non si tratta di uno scherzo. E non sono pazzo. Quelle tre donne non possono essere altro che streghe! Non so come facciano quello che fanno, ma di certo non posso considerarle come dei ninja o dei nemici comuni. Le loro parole intessono incantesimi che piegano la realtà stessa, e proiettano terribili incubi nella mente degli uomini. Sono almeno dieci anni che infestano le mille fonti, e non so quante vittime abbiano mietuto. Ma sono solo tre, e ognuna di loro può influenzare al massimo una persona per volta...per questo serve viaggiare con un gruppo di almeno quattro persone. Chiunque si avvicini alla regione delle fonti viene aggredito e derubato dalle streghe...o peggio...in ogni caso nessuno si ricorda mai di loro...tranne me e quelli che in passato viaggiavano con me. Perchè noi siamo riusciti a sfuggire alle loro trame malefiche. Congiunse le mani, mentre gli veniva servito il Ramen (e così agli altri) e attese che gli altri dicessero qualcosa.
C'è una fonte, tra quelle di quella regione, che possiede qualità curative eccezionali. E ogni sei mesi devo immergermi in quell'acqua per eliminare un vecchio veleno...una malattia che ho contratto e che mi avrebbe ucciso in pochi anni. Ogni immersione elimina parte della malattia, e questa potrebbe essere l'ultima di cui ho bisogno...ecco perchè ho necessità di una scorta. Ed ecco perchè ci saremo utili a vicenda. Viaggiando in tre, se entraste nel territorio delle Streghe finireste per esserne vittima. Con me saremmo in quattro. In cambio vi chiedo solo di portarmi vicino alle Fonti...a quel punto potrò proseguire da solo se necessario. Per piccoli spostamenti dovrei riuscire a eludere quelle fattucchiere.
Non vi nego che sia pericoloso. Non vi prendo certo per stupidi. Ma penso che senza di me sareste ancora più in pericolo, se passaste da quelle parti sareste comunque in pericolo. Purtroppo nessuno dei mercanti o degli avventurieri a cui ho chiesto mi vuole accompagnare questa volta. I recenti avvenimenti hanno creato troppa diffidenza nei viaggiatori. Un gruppo di quattro monaci itineranti mi ha dato dei rosari per guarire la mia follia...un gruppo di tre ninja di Taki che andavano verso il territorio degli Hanta mi ha detto che non erano interessati alle superstizioni, e che comunque non intendevano passare vicino alle mille fonti. E poi una carovana di mercanti ha provato a farmi arrestare perchè portavo sfortuna. Guardò i tre ninja. Cosa devo aspettarmi da voi tre invece?. -
Alexander Hima.
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Asgharel.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato°Pensato°
«Parlato»
"Parlato" (altri)
-Citazioni-
[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Decisioni Tattiche~
Dopo che sia Drake che Atasuke ebbero esposto i propri quesiti e le proprie opinioni, Alexander prese parola, dimostrando la propria curiosità verso il vecchio e lasciando una sensazione di inappropriatezza ad Atasuke, come se nelle sue parole celasse una specie di monito verso di lui. Quasi come se in un qualche modo quelle sue parole riguardassero le sue domande. Come se per qualche motivo Alexander avesse ritenuto che aveva parlato troppo.
Dopo di che, lasciando che quella sensazione svanisse da sola, Atasuke si mise ad ascoltare con attenzione le parole del vecchio, il quale con ordine e precisione iniziò a rispondere alle loro domande, senza dare apparenti segni di cui doversi allarmare. Quasi con stupore vide che il travestimento proposto allo Hyuga era in un qualche modo saltato, segno che quel vecchio, come temeva, ci sapeva fare, dato che era riuscito a scoprire quella loro piccola recita in un non nulla.
Comunque, il vecchio iniziò a rispondere, ammettendo dapprima le sue effettive abilità di combattimento e poi narrando il motivo per cui aveva bisogno di prendere parte a quel viaggio assieme ad un team di tre persone.
Di certo quella storia aveva non poco di surreale, tuttavia per Atasuke e probabilmente anche per i suoi compagni, fu chiaro che probabilmente quel trio di "streghe" altro non era che un trio di ninja esperti nelle arti dei Genjutsu, cosa che poteva essere alquanto problematica in un team come quello in cui nessuno, almeno apparentemente, pareva essere un esperto nello sfuggire alle trappole illusorie di un team simile.°Dannazione... Da un lato spero che questo tizio sia solo un pazzo troppo fissato con le leggende, dall'altra spero che il suo non sia solo un delirio e che non sia tutta una sorta di surreale trappola per incastrarci... Bah... Comunque vada, a questo punto la scelta è solo di Alexander, mi pare, comunque sia, credo che in fondo possa esserci utile, se non altro lasciarlo qui in malo modo certamente ci farebbe saltare la copertura... Anche perchè non credo diffcile che possa, per ripicca, consegnarci alle guardie del luogo svelando la finta cecità di Alexander...°
Egli pensava tra se e se senza mostrare emozione alcuna, recitando, in un certo qual senso, la parte del tal Ledah, che ormai non vedeva da quasi un anno e che lo aveva aiutato ad ottenere lo sharingan. per quanto molto tempo fosse passato, il suo ricordo era ben vivido, come anche era vivida la totale assenza di emozioni di quel volto, rimastogli impresso dopo i rischi che gli aveva fatto correre. [Abilità]
Con quello sguardo e con totale pacatezza, attese quindi pazientemente le decisioni di Alexander, il quale alla fine parve apprezzare la storia del vecchio accettandolo quale membro del team nella carica di guida e ritarando poi la formazione in una nuova formazione a freccia al cui apice vi sarebbero stati Drake e dinnanzi a lui il vecchio.
Atasuke si permise un cenno di approvazione con la testa, senza pronunciare altre parole, le quali sarebbero risuonate semplicemente futili in quel contesto ed in quel momento.[...]
Raggiunto poi l'esterno delle mura, prima di ogni altra cosa, Alexander volle esplorare il corpo del vecchi verificando che non vi fossero sigilli di un qualche tipo applicati su di lui, in particolare volle controllare anche la lingua. A quella frase, Atasuke rammentò di quella tecnica. Una tecnica che fino a non molto tempo prima anche lui sapeva utilizzare, ma che alla fine smise di praticare a causa dell'inapplicabilità che aveva riscontrato.°In effetti ha senso... Sarebbe un problema se questo vecchio fosse stato in qualche modo "limitato" nelle sue possibilità di parola da una qualche tecnica... Ed allo stesso modo potrebbe rivelarsi un problema qualora avesse qualche simbolo dall'effetto sconosciuto o dubbio sul corpo...°
Con quei pensieri in testa, Atasuke ne approfittò prendendo la parola ed andando a dare quindi un supporto al compagno nell'analisi medica.«Se la cosa non arreca disturbo, forrei fare anche un primo check-up medico, nulla di particolare, giusto per stare sicuri che questa maledizione non possa in qualche modo contagiare anche noi e per valutare anche il tuo status medico... In vero trovo questa particolare maledizione di cui parli particolarmente interessante»
Se poi avesse avuto l'autorizzazione, avrebbe quindi fatto tutti i controlli base del caso, valutando così anche lo stato medico del vecchio, in modo da valutare anche gli eventuali effetti collaterali a lungo e breve termine che quella maledizione di cui andava parlando poteva aver provocato. [Abilità]
Se invece non fosse stato autorizzato, avrebbe quindi atteso in formazione la ripresa della marcia o altri eventuali dibattiti tattici.
OT - Nota: La tecnica del "Simbolo del silenzio" Era in scheda fino all'acquisizione di Sharro II. Con l'acquisizione ho rimosso quella tecnica sostituendola con la derivata dalla TS "Magen" - /OT. -
The_Drake.
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Il vecchio era abile, fin troppo: maledizione aveva scoperto fin da subito il travestimento di Alexander, era palese, oltre alla forse provenienza del trio dal fronte Accademico; Su quest'ultimo punto non c'erano ancora troppe informazioni, ma se fosse stato vero quella missione sarebbe diventata molto più difficile: potevano veramente fidarsi di quella persona?
Se Drake era sospettoso all'inizio, non potè non smettere d'esserlo sentendo la storia del vecchio fino all'arrivo delle "Streghe". Streghe? Mi stà prendendo per il culo? Rimase basito e tirò sù tutto in una volta un lungo conglomerato di spaghetti dalla sua ciotola di ramen: chiosco che aveva scelto, senza troppe pretese, l'importante era che fosse senza altri clienti apparte loro; Possibile che in quel mondo esistessero quel tipo di persone? Di solito erano solo racconti di fantasia che servivano per spaventare i bambini nella giovane età e per raccontare fatti inspiegabili. Sappiamo bene tutti e due che le streghe non esistono...qui si capisce fin da subito che davanti alla nostra strada ci sono tre kunoichi abili nelle arti illusorie. Possibile che in ogni suo viaggio verso la fonte non sia mai riuscito a sconfiggerne una? O per caso, non le è mai importanto e ha lasciato i suoi tre compagni in balia delle illsuioni, rincorrendo solamente la sua meta d'arrivare alla fonte? Cè qualche teoria sul perchè queste "streghe" attaccano tutti quelli che si avvicinano alle mille fonti? Disse, per poi riprendere a mangiare come nulla fossa, sperando che le sue domande trovassero risposta prima della partenza, anche perchè il Jonin del gruppo accademico sembrava disposto a credere a quella storia.
Il ragazzo si fidava dello Hyuga, sapeva che aveva una mente calcolatrice e che grazie al suo Byakugan avrebbe potuto scovare fin da subito possibili illusioni o attacchi da dietro le spalle da parte della guida; Poi nel gruppo c'era pure un Uchiha, che aumentava consistentemente le possibilità di uscire da illusioni o comunque le persone colpite da queste.
Avrebbe potuto evocare anche le sue rane eremitiche, in maniera che durante il viaggio fosseor utili allo scopo di tener d'occhio i presenti e aiutarlo nel momento del bisogno, quindi era abbastanza tranquillo: accettò con un cenno del viso la formazione strategica di movimento, capendo fin da subito cosa volesse fare lo Hyuga; In quel modo anche in caso d'attacco, Drake, avrebbe potuto difendere l'intero gruppo e in caso di tradimento il vecchio sarebbe stato il primo a venir colpito dal trio; Lasciò la perlustrazione da parte dei ninja che avevano quelle conoscenze, sia mediche che visive di anomalie nel corpo e nel chakra, preferendo prepararsi al viaggio come meglio poteva: finì una tazza di ramen, ne chiese una seconda, che divorò con velocità per poi raggiungere il gruppo e prepararsi al viaggio.. -
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[Stipulare un accordo]
Il veleno? Semplice stupidità...delle vecchie leggende dicevano che immergendosi in una delle fonti oer un tempo prolungato si poteva ottenere un grande potere ed un corpo capace di resistere a qualunque avversità... Disse con una certa amarezza. Beh, diciamo che avevano scordato di aggiungere che quell'acqua aveva sgradevoli effetti collaterali...e serviva l'acqua di un'altra fonte per annullarne gli effetti. Una spiegazione piuttosto chiara, ma che apriva a spiacevoli implicazioni: quelle fonti potevano influenzare il chakra?
Quanto a Drake rispose scuotendo il capo. Non sono un ninja ma ho avuto un addestramento di base. E spesso mi sono fatto accompagnare da ninja per il mio trattamento. Su questo posso essere sicuro: quelle streghe non usano Genjutsu ma Vera Magia! Non c'è altra spiegazione, perchè quel vostro jutsu per spezzare le illusioni è completamente inutile, non funziona in nessun modo. Inoltre non hanno bisogno di guardarti negli occhi o di fare quei gesti con le mani dei ninja...niente del genere! Non possono essere ninja, ne sono certo. E no...non sono mai riuscito a sconfiggerne una o catturarla. Al più io e i miei compagni siamo riusciti di volta in volta a scappare o comunque portarci in salvo, anche se è successo che non tutti ce la facessero. Sospirò, per poi guardare il fabbro con irritazione. Non ho mai abbandonato un compagno di viaggio, ragazzino, e non ammetto che si facciano certe insinuazioni! Tagliò corto, e per quanto riguardava le motivazioni delle streghe si limitò a fare spallucce. Non ne ho idea. Sospetto che la rapina e l'omicidio siano divertenti per loro...o forse cercano qualcosa...quelle fonti sono motlo antiche, e come vi ho detto su alcune di essere circolano vecchie leggende.
Potrebbero essere le guardiane delle fonti, o magari ladre che vogliono trovare qualche tesoro o antico potere...non ne ho la più pallida idea...a parte le loro risate stridule e i loro attacchi non cercano di parlare più di tanto.
Il simbolo della pace a Taki...ironico, non c'è che dire, ma purchè si raggiunga la destinazione possiamo muoverci come meglio preferite. Piuttosto, se voi vi chiamate Alexande, Drake e Atasuke, allora chiamate anche me per nome: Toru. Disse, andando a recuperare le sue cose nella locanda in cui alloggiava (non avrebbe fatto storie se lo avessero seguito) per poi guidare il gruppetto fuori dalle mura della città...la strada iniziale era più che semplice: andare verso nord. Avrebbero discusso in seguito del percorso da scegliere, anche se persero un pò di tempo con i controlli di sicurezza che gli accademici pretesero di fare sulla loro guida.
Credevo foste un gruppo di mercenari in cerca di soldi facili a Taki, ma tutta questa segretezza e queste precauzioni mi fanno seriamente pensare che ci sia qualcosa di più grosso in ballo. Mormorò, non senza un briciolo di malizia, mentre lasciava che lo analizzassero, pur con manifesta irritazione, soprattutto perchè i ninja non trovarono proprio un bel niente. Se non fossi realmente a corto di tempo probabilmente sarei tentato di lasciar stare...non voglio guai nè immischiarmi in affari molto importanti... Sospirò. Ma al momento non ho scelta. Una cosa era certa: ora li guardava con una certa aria di sospetto che era del tutto assente fino a poco prima.
Non voglio sapere esattamente dove dovete andare... Tirò fuori dalle sue sacche una mappa della regione arrotolata e con numerosi appunti e note, segno che si trattava di una mappa assai vissuta. Ma il mio obbiettivo si trova vicino alle fonti della regione centrale, e la via più rapida e meno pericolosa è senza dubbio questa. Indicò una strada un pò serpiginosa, che evitando i primi centri abitati attraverso una zona collinare si fermava poi intorno al secondo giorno di marcia in un piccolo villaggio, e poi proseguiva per tre giorni in una foresta,s eguendo una strada curva a concavità verso sinistra, raggiungendo infine la regione delle fonti. Arrivato alle fonti, sarò più che disposto a continuare a scortarvi dove vorrete. Se invece il vostro obbiettivo è prima delle fonti...cosa che dubito perchè c'è veramente poco in queste regioni...beh, in quel caso vi chiederei comunque di portarmi fino alle fonti e poi vi porterò indietro. I punti più pericolosi della strada che faremo sono tre. Il primo è nella regione collinare...ad un certo punto dovremo attraversare un tunnel scavato sul fianco di una grossa formazione rocciosa...a volte dei banditi provano ad importunare i passanti. Il secondo punto è subito fuori dal villaggio: dovremo tagliare per una zona con numerosi fiumi di piccola portata, ma siamo nella stagione delle pioggie e potrebbe trasformarsi in un pantano difficile da attraversare.
E poi la parte più pericolosa. Indicò la foresta, dove numerosissime X rosse costellavano il verde degli alberi. Qui è dove agiscono le streghe. Il percorso attuale è quello che ho usato l'ultima volta, ed è abbastanza sicuro anche se un pò lungo: non ho mai incontrato le streghe su queste vie, e perdipiù passa per la vecchia casa di un taglialegna mio amico che potrebbe darci soccorso...per qualche motivo le streghe lo lasciano in pace. Puntò un dito sulla foresta. Questa sarà la zona più pericolosa, senza ombra di dubbio.CITAZIONEA voi descrivere il viaggio fino al villaggio. Io potrei aggiungerei con miei post o interpost degli elementi alla storia. Siate fantasiosi
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