Il Sigillo della Dea

Competenza Fabbro di Atasuke Uchiha

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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    Mastro Armaiolo ~ Part II
    ~Prosegue da Qui~


    ~Il Via alla Parte Pratica?~


    La notte prima era rientrato tardi dalla ronda e dalla lunga giornata di test che aveva permesso a lui ed a Myori di diventare finalemnte dei guardiani di Konoha. Drake aveva dato ad entrambi una prima settimana di "ferie" dato che in effetti mancava ancora tempo prima che la cosa venisse ufficializzata del tutto a causa dei soliti tempi burocratici, tuttavia Atasuke aveva ancora un impegno con Drake, un impegno che lo aveva occupato nei rarmi momenti liberi fino a quel giorno, un impegno che di certo gli avrebbe occupato il resto del pomeriggio.
    Drake gli aveva detto di andare nella sua armeria quel pomeriggio, con null'altro in più se non i libri che gli aveva dato, i libri nei quali era specificato praticamente tutto il sapere basilare dell'arte della forgiatura delle armi. Rispetto alla sera prima, Atasuke era meno nervoso, tuttavia il suo passo verso l'armeria era svelto, quasi nervoso in tutto quel miscuglio di emozioni che mischiavano l'eccitazione con la paura di sbagliare o di dimostrarsi indegno. Per quanto fremesse all'idea di potersi finalmente cimentare nell'ate della forgiatura, sembrava temere quella stessa arte e quello che poteva accadere con le sue creazioni.
    Giunto dinnanzi alla porta dell'armeria, stette a fissare l'insegna per alcuni istanti, come se quella porta in un qualche modo marcasse un punto di non ritorno, che una volta varcato avrebbe cambiato la sua esistenza e la sua visione stessa del mondo. Per quanto in effetti una tale visione fosse fin troppo ampia ed epica, in un certo senso era effettivamente così. Dopo averla varcata la rpima volta infatti era stato nominato guardiano del villaggio, chissà a che conseguenze avrebbe portato varcare ancora una volta quella soglia...


    Riavutosi bussò con alcuni colpi sulla porta prima di entrare nel negozio attendendo quindi il suo maestro andandosi a sedere su una seggiola poco distante dalla porta e ben visibile da ogni altro possibile ingresso che vedeva in quella stanza. Per ingannare l'attesa che poteva essere brevissima o anche estremamente lunga, Atasuke ne approfittò rimettendosi a leggere i vari tomi cercando di apprendere ciò che ancora non aveva ancora compreso o anche solo semplicemente appreso appieno.

    [...]


    Quando Drake giunse, Atasuke prese subito la parola, riponendo con un rapido colpo della mano il libro chiudendolo quasi con fragore data la violenza della stretta.

    «Buondì Drake... Come mi avevi chiesto sono qui pronto ad imparare a lavorare il ferro sotto la tua guida ed il tuo insegnamento»


    Si proruppe quindi in un profondo inchino per poi puntare il suo sguardo deciso sul volto di Drake. tranamente vedere colui che sarebbe satto il suo maestro parve averlo rinvigorito tutto d'un botto, ridandogli la sua solita sicurezza e l'ardore tipico degli Uchiha e di coloro il cui chakra scorre sotto l'elemento del fuoco.
    Era pronto per cominciare, l'unica cosa che gli mancava erano i materiali da lavorare e gli attrezzi del mestiere, tuttavia era ben certo che Drake avesse pensato a tuto ciò, procurandosi lui stesso ciò di cui Atasuke avrebbe avuto bisogno per imparare e per iniziare a lavorare.



    OT - Dato che non sapevo come far riprendere la giocata, son partito con una banalissima entrata in scena, a te dunque per insegnarmi l'arte della forgiatura ^^ - /OT
     
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  2. The_Drake
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    Finalmente il suo allievo era arrivato e il necessario per quella giornata era già stato dislocato e ben organizzato nel piano inferiore di quell'armeria: il chunin avrebbe aspettato con ansia il giovane genin nel locale al piano terra, stando dietro al bancone e giocherellando con un kunai che aveva finito da poco di lucidare; All'arrivo dell'Uchiha, Drake lo salutò con un cenno del viso e lasciò cadere a peso morto l'arma sul bancone: questa si infilzò come un letale coltello, andando a perforare molto il legno del mobile, più rispetto alle normali armi di dotazione accademica. Spero che tu abbia studiato o almeno sfogliato la parte teorica che andremo ad affrontare oggi: anche se non l'hai fatto, stai pur tranquillo, inizieremo dalle basi e in ogni caso dvorai usare i libri che ti avevo imprestato...vedi, ho un carico di kunai da preparare a breve per inviarle alle scorte della polizia di Konoha. A quanto sembra hanno finito gran parte delle loro armi ad Otafuku, derubati e una parte usate in combattimento ed andate distrutte. Gli fece cenno di seguirlo dietro al bancone, portandolo nella parte laterale della scale che servivano ad andare ai piani superiori: gli c'era una porta che portava verso il basso, nella fucina.
    Scese rapidamente ed andò ad accendere il fuoco nel forno, accendendo poi le varie postazioni di lavoro, che andarono ad attivarsi: le vasche di raffreddamento iniziarono a riempirsi d'acqua, il fuoco iniziò a scaldare l'ambiente, le lucette dislocate sui banconi di lavoro mostrarono i materiali sopra essi. Non ti chiedo di creare una katana, questo sarebbe difficile e troppo laborioso. Per questo inizieremo dai kunai, che alla fine sono l'oggetto meno elaborato del nostro equipaggiamento ninja, consistendo in un pezzo di metallo modellato a coltello. Io ne dovrò fare parecchi, per questo ci vorranno dei giorni, ma tu, invece, basta che ne completi uno nel miglior modo possibile. Disse, attivando una delle sue tecniche: un gruppo di 5 cloni comparvero e andarono rapidamente a dislocarsi nelle varie zone della forgia, inziando subito a lavorare come una catena di montaggio. Segui quello che fanno i miei cloni, seguili nelle varie parti di lavorazione, partendo dalla scelta del materiale, la lavorazione secondo il metodo delle duecento piegature, passando al raffreddamento, alla successiuva rielaborazione, per poi concludere con la rifinitura e l'affilatura. Sono passaggi lunghi, quindi per una singola arma, uscita in maniera decenete ed in grado di conficcarsi con successo, almeno su un pezzo di legno, ci vorrà una giornata di lavoro. Detto questo, attese le possibili domande di Atasuke, prima di iniziare la lavorazione del metallo: come aveva elencato le varie parti del lavoro erano abbastanza monotone nelle prime battute, considerando che servivano per dare una forma ed una durezza speciale al materiale in lavorazione; La parte di rifinitura serviva per l'abbellimento dell'arma, il controllo delle imperfezioni, la rilegatura del manico per poi passare all'affilatura della lama e il test.
    Atasuke avrebbe dovuto lavorare in un'ambiente totalmente caldo e torrido che lo avrebbe messo a dura prova fisicamente: era duro anche per Drake che il più delle volte, pur avendo un'impianto di areazione, avrebbe preso delle pause dal lavoro per recuperare il fiato; Non avrebbe dovuto preoccuparsi del cibo, c'avrebbe pensato uno dei cloni dell'eremita a fare le commissioni.
    I lbri gli sarebbero serviti per capire le teorie e i metodi migliori per la lavorazione del metallo e per fare l'arma nella maniera più consona possibile; In ogni caso tutti i Drake in quella stanza, avrebbero dato una mano al giovane quando possibile, cercando di correggerlo e dargli consigli, cercando sempre, però, di non dare una mano diretta alla lavorazione in maniera che l'Uchiha potesse sbagliare e capire dai suoi errori.



    Descrivi questa giornata di lavoro, in base a ciò che produrrai deciderò l'esito. Alla fine considero che il primo slot della competenza tu l'abbia in parte assimilato, quindi ora cerchiamo di sviluppare il secondo.
     
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  3. Asgharel
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    ~Iniziamo a lavorare il metallo~


    Drake lo salutò con un semplice cenno del capo, unito ad una singolare scena di perforazione generata dalla lama che teneva in mano e che lasciò cadere sul bancone in legno a peso morto.
    Nulla di strano nel fatto che l'arma incise il morbido legno, tuttavia, meno ovvio fu il grado di perforazione che la lama ebbe nel penetrare il legno, indistinguibile segno di una lavorazione a dir poco ottima e di certo superiore a quella delle classiche armi accademiche che aveva in dotazione.

    "Spero che tu abbia studiato o almeno sfogliato la parte teorica che andremo ad affrontare oggi: anche se non l'hai fatto, stai pur tranquillo, inizieremo dalle basi e in ogni caso dvorai usare i libri che ti avevo imprestato...vedi, ho un carico di kunai da preparare a breve per inviarle alle scorte della polizia di Konoha. A quanto sembra hanno finito gran parte delle loro armi ad Otafuku, derubati e una parte usate in combattimento ed andate distrutte."

    «Tranquillo, ho passato ore su questi libri, non ti deluderò... Intanto spero di fare un buon lavoro... Più che altro temo per la qualità delle prime armi che mi farai forgiare... quindi non so quanto possa convenirti consegnare anche i miei prodotti ai colleghi»


    Concluse con un leggero sorriso ed una velata risata ironica indirizzata a se stesso. Per quanto si sentisse più che in grado di imparare bene ed in fretta una tale abilità sapeva che per quanto semplice potesse apparire, non doveva essere così semplice, altrimenti tutti sarebbero in grado di forgiare delle armi di qualità.
    A quel punto Drake gli fece cenno di seguirlo ed Atasuke non si fece attendere, scattando a sua volta per seguire Drake fin sotto al negozio, seguendolo fino al laboratorio sottostante, dove vi erano diverse postazioni da lavoro rifornite di materiali ed attrezzi per la lavorazione del metallo. Con un semplice interruttore Drake fece poi partire il caldo ed ingegnoso sistema, facendo avviare la fornace e riempiendo le varie vasche di raffreddamento, una per ogni singola postazione. In seguito comparvero poi 5 cloni di Drake, cloni che in apparenza erano dei semplici cloni incorporei, ma che in realtà avevano consistenza fisica. Ancora una volta vedeva in azione quella particolare tecnica della moltiplicazione.

    °Ma allora questa tecnica la conoscono tutti! Devo assolutamente impararla!°


    Pensò tra se mentre Drake gli spiegava ciò che avrebbe dovuto fare mentre i cloni invece si dirigevano alle postazioni iniziando il processo di lavorazione dei metalli.
    Atasuke stette ad osservarli alcuni istanti prima di dirigersi alla "sua" postazione per iniziare ad inquadrare i vari attrezzi con cui si sarebbe cimentato di li a breve.
    Osservò attentamente come i materiali venivano selezionati e come i vari cloni decidevano se la barra di metallo scelta fosse o meno quella adatta a quell'arma.

    °A me queste barre di metallo paiono tutte identiche... come diavolo fanno a capire qual'è quella giusta?°


    Si chiedeva tra se cercando di carpire quale potesse essere il metodo per scegliere quella giusta per poi ricordare ciò che aveva letto nei libri. Rammentando ciò che essi racchiudevano comprese quindi che cosa doveva osservare delle varie barre per capire quali fossero le più adatte. In particolare, per i kunai che doveva forgiare bastava un metallo più semplice, meno elaborato e quindi con una percentuale maggiore di ferro e minore degli altri minerali aggiunti per creare quelle leghe d'acciaio. Osservò con attenzione le singole barre una ad una, cercando di capire quale dei "mucchietti" fosse del metallo che cercava, ma alla fine riconobbe quello che cercava. Era leggermente più scuro degli altri e presentava una leggera traccia di ossidazione in uno spigolo, segno che in quella lega la percentuale di ferro era maggiore rispetto agli altri. Prese quindi le due barre, chiedendo per sicurezza una conferma al Drake più vicino, ottenendo quindi la conferma della sua teoria ed il via libera alla lavorazione.


    Prese quindi le pinze e con queste depose la barra di metallo duro e quella di metallo più morbido nella fornace cercando di scaldare i metalli il più possibile in modo da renderli roventi e malleabili, di modo che potesse lavorare con minor fatica. Attese a lungo, cercando di sincronizzarsi con l'attesa dei vari Drake, in modo da non perdere tempo inutilmente o ancor peggio aspettare troppo poco lasciando il metallo troppo freddo per poterlo lavorare in maniera ottimale.
    Giunto il momento, rapido estrasse il rovente blocco di metallo grezzo, dando quindi il via alla lavorazione. Posò il blocchetto rovente sull'incudine ed iniziò a martellarlo con foga mentre con le tenagliue lo teneva fermo in modo da non vederlo vagare per la stanza. Poco alla volta il blocchetto si compattava e si assottigliava "fondendo" tra loro le due barre di metallo differente, le quali andavano così a formare i due strati di materiale e divenendo poco alla volta sempre più scuro e bluastro, segno che il materiale si stava raffreddando in fretta, fin troppo in fretta per ciò che si aspettava.

    °Dannazione, sapevo che si raffreddava in fretta, ma non pensavo così in fretta... SPecialmente in un ambiente così caldo... Fortuna che sono abituato al caldo per le mie katon...°


    Sbuffò asciugandosi la fronte con il dorso della mano con cui impugnava il martello prima di rimettersi all'opera cercando di martellare il metallo finchè era caldo.
    Il caldo torrido dell'ambiente chiuso si faceva sentire, tanto che il volto imperlato di Atasuke si ricopriva sempre più di numerose goccioline di sudore mentre molte ricadevano gocciolando dal suo naso sulla postazione di lavoro.
    Ogni colpo dato liberava decine e decine di scintille dal riovente e rosso metallo, il quale costantemente si scuriva fino a riacquisire quasi il suo colore naturale.
    Vedendo quindi che i suoi colpi divenivano sempre più sterili sul duro metallo, Atasuke interruppe la procedura rimettendo sulla fiamma il materiale martellato cercando di riportarlo ad una temperatura utile per la lavorazione.
    Quel monotono processo si ripetè decine di volte in quella giornata, alternando di tanto in tanto alle normali martellate delle particolari martellate date sul cuneo in metallo che posto al centro della barra la "tagliava" permettendogli quindi di eseguire la ripiegatura del metallo su se stesso in modo da poter riprendere con le normali martellature. Ad ogni giro il metallo appariva divenire sempre più compatto e rifinito, oltre che sempre più resistente, anche se in effetti non gli era chiaro se fosse più a causa dell'affaticamento che si faceva sentire o dell'effettiva lavorazione dell'arma che poco alla volta andava migliorando.
    Ad ogni giro l'arma si faceva più compatta e resistente mentre i differenti strati di metallo divenivano sempre più sottili e difficili da distinguere tra loro. Ci volle particamente tutta la mattinata per comprendere la giusta tempistioca ed acquisire il miglior modo per battere quel metallo senza sprecare troppe energie ma mantenendo un risultato buono. Per sua scelta non chiese praticamente nulla ai vari Drake, cercando di carpire i segreti "da solo" o semplicemente osservando ciò che i Drake facevano. Era chiara la differente rapidità con cui le esperte mani dei Drake forgiavano le loro armi sfornandole praticamente in metà tempo di quanto Atasuke necessitava, tuttavia la cosa non lo preoccupò molto, in fondo aveva a che fare con un fabbro esperto mentre lui invece era solo alle prime armi.

    [...]


    Raggiunto infine un risultato che reputava accettabile si mise a lavorare l'arma cercando di darle la forma definitiva prima in maniera grossolana e semplice per poi rifinirla poco alla volta con una martellata alla volta per poi concludere infine dando una rifinitura della forma con gli altri attrezzi che aveva a disposizione. Passò diverso tempo a grattare di qua e di là l'arma con la cartavetro e con gli attrezzi per smerigliare in modo da togliere gli eccessi e le varie imperfezioni prima di darsi al lavoro di affilatura.
    Ci mise molto tempo, forse anche alcune ore per rifinire bene l'arma prima di passare al controllo della calibratura in modo da verificare se l'arma fosse effettivamente bilanciata in maniera corretta. Per sicurezza confrontò l'arma con una di quelle che aveva nel proprio equipaggiamento in modo da verificare che fossero di caratteristiche almeno similari se non pari.
    Per sua sfortuna l'equilibratura pareva essere sbagliata e probabilmente quello era un errore dovuto alla lavorazione troppo grossolana del materiale fin dal principio.

    °Dannazione... Come posso risolvere questa grana? Se non è equilibrata è completamente inutile ed inutilizzabile... Odierei aver buttato via un'intera giornata di lavoro per un kunai di pessima fattura ed inutile come arma!°


    Si fermò alcuni istanti a meditare un modo per risolvere il problema, ma alla fine preferì ridarsi alla lavorazione del filo prima di dedicarsi alla soluzione dell'equilibratura.
    Come per la rifinitura si mise a ripassare l'arma decine e decine di volte con minerali abrasivi sempre più fini cercando poco alla volta di estrarre da quella lama un filo sempre più dettagliato e pericoloso, cercando di ottenere un risultato buono o almeno tale da recuperare tutto quel tempo passato in maniera sbagliata a martellare il metallo.

    [...]


    Era ormai sera quando Atasuke, fiero del risultato finale ricontrollò l'equilibratura, notando che dopo l'ultima lavorazione l'errore presente era alquanto diminuito e che quindi si poteva semplicemente risolvere aggiungendo pochi grammi di materiale nell'impugnatura dell'arma al di sotto delle fasciature in tessuto che costituivano l'impugnatura dell'arma tra la lama e l'anello metallico in fondo all'arma. Dopo un'ultimo controllo ed una prova pratica fatta lanciando l'arma verso il bancone atasuke porse il risultato della forgiatura a Drake, nella speranza che questi ne fosse soddisfatto. Certo era stato molto lento, nel tempo in cui lui ne aveva forgiato uno ogni singolo clone ne aveva forgiati di svariati, tuttavia c'era anche da dire che quello era il suo primo lavoro pratico di forgiatura.

    «Eccoti il mio lavoro... So che non è neppure paragonabile alle tue armi, ma spero sia un risultato soddisfacente, o almeno come prima arma...»


    Porse quindi l'arma al maestro con un breve inchino per poi indietreggiare di un passo ed attendendo ansioso il verdetto del maestro.
     
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    [Un'interruzione]

    L'uomo anziano aveva appena svoltato l'angolo che dava sulla strada in cui l'armeria Fairy Tail spiccava sullo sfondo, forte dei colori sgargianti e dei cartelli pubblicitari Dunque questa è la...bottega...in cui si è insediato quel giovane. Commentò. Pacchiana ed inutile. Un'insulto allo sguardo...e tuttavia mi trovo costretto ad entrarci. Ed appoggiandosi al suo bastone prese ad avanzare lentamente fino a raggiungere la porta.

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    Varcò l'ingresso con ferma compostezza, guardandosi intorno con aria estremamente critica, non apprezzando il modo in cui gli oggetti venivano esposti come se fosse un negozio qualunque e non un'armeria, e proprio in quel momento, dietro al bancone, il giovane Atasuke stava mostrando i frutti del suo lavoro all'altrettanto giovane (almeno per i parametri dell'uomo anziano) Drake. Una scena ripugnante. Commentò a voce alta, attirando verosimilmente l'attenzione di entrambi, prima di puntare il suo bastone contro l'eremita dei rospi. Sei a malapena uscito dal guscio e già pretendi di covare un'uovo? Che immonda presunzione...il tuo maestro si sotterrerebbe per la vergogna. Battè a terra il bastone, avanzando fino a raggiungerli, gettando appena uno sguardo schifato a quei Kunai prodotti con tanta fatica.

    Spazzatura. Fu il suo commento lapidario. Metallo scadente. Hai pessimi fornitori...quanto alla lavorazione poi...sospetto che una scimmia ubriaca con un martello in gomma avrebbe fatto un lavoro più raffinato. Portò lo sguardo su Drake. I tuoi Kunai raggiungono appena la sufficienza e vuoi già trasmettere tutti i tuoi errori? Sei un ragazzo impudente...e fate sparire questa lordura dalla mia vista! Battè nuovamente il bastone sul terreno, attendendo che il suo ordine venisse eseguito.

    Drake in tutto questo non aveva nemmeno fatto in tempo a rispondere, tanto sembrava stupito dalla presenza di quell'anziano che ben conosceva, avendoci avuto a che fare poco tempo prima: il Fabbro Demoniaco. Un Non-morto di nome Meku che era stato l'insegnante del maestro di Drake stesso. Una figura leggendaria, la cui esistenza era decisamente riservata ad un circolo ristretto di persone. Vedo che non sai mettere nemmeno due parole in sequenza. Sbuffò, dopo aver aspettato fin troppo poco tempo per permettere al suo interlocutore di riorganizzare i suoi pensieri. Vorrà dire che ci penserò io. Sollevò la mano, schioccando le dita a poca distanza dal lavoro di Atasuke. Un gesto semplicissimo, ma generò un'onda d'urto che per poco non fece cadere i due ninja, e che al contempo travolse il metallo dei Kunai, facendoli vibrare fino a sgretolarli in fine sabbia metallica!

    Un gesto da nulla aveva spazzato via ore di lavoro. E ora raccogli quella polvere, garzone, la si può usare come base per pulire altre lame. Si voltò verso Drake, ignorando Atasuke senza mostrare alcun interesse per la sua persona. Veniamo agli affari. Ho ricevuto un ordine di una certa importanza, ma sono sfortunatamente impossibilitato ad onorarlo appieno...il mio datore di lavoro richiede che io forgi gli oggetti richiesti nella fornace di un tempio e disgraziatamente in quel luogo le persone come me hano alcune...uhm...difficoltà di azione, diciamo. Il mio lavoro potrebbe non essere fine come sempre, dunque avrò bisogno di un discreto supporto.

    I miei due allievi sono impossibilitati, quindi resti tu. In cambio ti insegnerò alcune mie tecniche di metallurgia. Accetti?


    C'era solo un problema: Drake sarebbe dovuto partire da lì a qualche giorno per una importante missione...ed il "garzone" lo sapeva, dato che la comunicazione era arivata al sensei mentre lavoravano.
     
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  5. Asgharel
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    ~Un "simpatico" Cliente~


    Atasuke era ormai da diverse ore dentro a quel negozio a dare una mano a Drake per cercare al contempo di apprendere ed affinare l'arte della lavorazione del metallo per la forgiatura di armi.
    Aveva appena terminato alcuni kunai e li stava per mostrare al suo maetsro quando dalla porta entrò un figuro vestito tutto punto di bianco e simpatico pressochè come un kunai conficcato laddove non batte il sole.
    Questi senza troppe remore iniziò fin da subito a disprezzare il luogo, ciò che vedeva,a specialmente Drake per la sua "impudenza". Poi visionò lui i kunai, scartandoli pressochè come se fossero l'ultimo roito uscito da non si sa bene dove, ordinando poi che venissero portati via dalla sua vista battendo ancora una volta il bastone in segno di potere.

    °Ma perchè Drake non dice nulla? Chi è questo tizio e come si permette di presentarsi con un tale tono?°


    Atasuke rimase fermo alcuni attimi, cercando di comprendere il perchè di tale silenzio squadrando entrambi nella speranza di capirne qualcosa. Non ebbe tuttavia il tempo, o meglio, non ne ebbe la possibilità ed ecco che l'uomo schioccò le dita frantumando con un'onda d'urto le armi che aveva appena prodotto, rovinando così ore di lavoro. A stento Atasuke stesso ri resse in piedi nel resistere a quell'onda provocata da quel semplice gesto.

    °Ma che diavolo... Chi diavolo è questo tizio? E che cos'è tutta questa potenza?°


    Ed ancora una volta l'uomo si prese la libertà di dare ordini come se in qualche modo ne avesse titolo. Atasuke, leggermente intimorito da ciò che aveva visto si mise a ripulire raccogliendo la limatura di ferro, non perchè ne fosse talmente spaventato da sottomettersi, quanto piuttosto perchè odiava il disordine e preferiva ripulire alla svelta recuperando più materiale possibile.
    Mentre ripuliva alla svelta l'uomo fece una proposta a Drake. Una proposta che tuttavia egli non poteva accettare dato che a breve sarebbe partito per una missione di una certa importanza.
    Armato di coraggio e sfacciataggine Atasuke prese quindi la parola al posto del maestro, cercando di attirare l'attenzione del vecchio.

    «Accetto»


    Esclamò con tono fermo e deciso.

    «Non so chi lei sia e sono ben conscio che l'offerta era stata fatta a Drake, sfortunatamente lui non potrà partecipare a causa di una missione, quindi andando per eclusione resto io... Che per sua norma e regola, non sono un "garzone" sono Atasuke Uchiha»


    Il suo sguardo era fermo e deciso quanto le sue semplici e secche parole. Il volto duro non mostrava alcun segno di cedimento mentre i suoi occhi puntavano decisi il volto del vecchio e se questi si fosse voltato lo avrebbero puntato senza timori dritto negli occhi.

    «Mi è più che ciaro che non mi considera un fabbro e men che meno mi sta considerando abile, ma se come dice lei quello che ho creato è grezzo ed insensato, le lancio una sfida, mi dimostri che lei è in grado di insegnarmi meglio di quanto mi possa insegnare Drake... In fondo è stato lei stesso a dire che sta trasmettendo i suoi errori, no?»


    Attese quindi una risposta senza dare possibilità alcuna al vecchio di continuare ad ignorarlo come aveva praticamente fatto da quando era entrato nell'armeria.
     
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    [Un Garzone]

    L'uomo sembrò stizzito quando Drake timidamente dovette rifiutare l'offerta per causa di forza maggiore, tanto che sbattèil bastone a terra e sbuffò, voltandosi senza aggiungere una parola e proseguendo verso la porta. Tra sè già pensava di rivolgersi, estremamente a malincuore, all'idiota che si era piazzato nella sua fucina senza che ci fosse modo di farlo schiodare, nemmeno rompendogli tutte le ossa del corpo. Ma ecco l'imprevisto: il garzone di Drake gli si parò davanti, in maniera estremamente inelegante ed inappropriata.

    Garzone, levati dai piedi. Sollevò il bastone per cercare una rapidissima stoccata alla tempia del giovane Uchiha [Velocità Nera] niente di devastante, dato che l'intento era scacciare l'ostacolo un poco come accade per i cani coi giornali arrotolati. Non ho bisogno di dimostrare niente a nessuno, men che meno ad un...individuo...come te. Avrebbe quindi proseguito per l'uscita. Inoltre riforgiare il Sigillo della Dea è un'impresa ben fuori dalle competenze di un normale fabbro...figuriamoci uno che non sa nemmeno tenere il martello ed irrorarlo di chakra.

    Salvo inconvenienti sarebbe uscito da quel luogo, senza mai più mettervi piede.

    Se Atasuke avesse provato a fermarlo, avrebbe dovuto inventarsi qualcosa di decisamente convincente per far sì che il vecchio accettasse di prenderlo almeno come garzone temporaneo.

    Se invece avesse deciso di seguirlo il vecchio non avrebbe fatto nulla per opporsi, dato che l'uchiha era ben al di sotto della sua attenzione. L'uomo sarebbe avanzato per le vie di Konoha, generando poi un clone corporeo che se ne andò per un'altra strada, in modo da "chiudere la fucina" mentre l'originale avrebbe raggiunto con passo sostenuto le porte del villaggio, uscendo senza che nessuno lo fermasse. Si sarebbe fermato solo dopo essersi allonanato di cento metri dalle mura. Garzone, ti sconsiglio di continuare a seguirmi. Non ho alcun interesse nello scacciarti come un cane, anche se ricordi parecchio uno di quei botoli visto il modo in cui mi insegui sbavante. Sappi che io non necessito di mangiare nè di dormire e camminerò da qui fino alla meta per tutti e cinque i giorni richiesti. Tu certamente moriresti a metà strada o perderesti le mie tracce, quindi desisti e torna ad imparare a spazzare l'armeria, prima di ambire ad impugnare il martello. E quindi avrebbe ripreso la sua avanzata a passo sostenuto [Corsa da Blu] senza mai fermarsi nemmeno per un istante.

    CITAZIONE
    A te scegliere se iniziare una discussione con Meku (di cui ancora non sai il nome in effetti XD) oppure seguirlo...ma riuscirai a descrivere cinque giorni di inseguimento senza mai fermarsi per dormire e mangiare?
     
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  7. Asgharel
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    ~Maester's Path~


    Il simpatico cliente continuava imperterrito nei suoi modi tanto eleganti quanto fastidiosi ed alla fine sembrò volersene andare abbandonando l'idea di aver trovato qualcuno in quel luogo in grado di adempiere al compito da lui richiesto. Atasuke dopo aver tentato di bloccarlo ricevette solo una rapidissima bastonata in testa, non che il colpo fosse doloroso, tuttavia era troppo rapido ed inaspettato anche per lui e per i suoi riflessi.
    Come temeva il vecchio era alquanto scorbutico ed arroccato sulla sua posizione, tanto che non vedeva la necessità di dover dimostrare nulla in alcun modo a nessuno. Atasuke rimase appena un'attimo a meditare una nuova procedura per provare a convincerlo, altrimenti rischiava di non poter continuare con l'apprendimento di quella arte. Era ormai infatti chiaro che drake a quel punto difficilmente avrebbe ripreso con i suoi insegnamenti, quindi doveva tentare, doveva trovare il modo di poter apprendere a sua volta l'arte della forgiatura.

    "Inoltre riforgiare il Sigillo della Dea è un'impresa ben fuori dalle competenze di un normale fabbro...figuriamoci uno che non sa nemmeno tenere il martello ed irrorarlo di chakra."


    A quelle parole Atasuke si sentì particolarmente attratto da quel compito che stava tentando di acquisire. Forse evava trovato un modo per cercare di bloccare il vecchio o forse non ci era riuscito, qualunque fosse la via, doveva tentare.

    «Lei forse non ha bisogno di dimostrare nulla, ma forse io invece posso dimostrare molto... Ormai è chiaro ad entrambi che lei non può fare quel lavoro e che deve quindi mandare qualcun'altro in sua vece... mi pare altrettanto chiaro che coloro che ritiene adatti non sono disponibili, mentre ormai evidentemente resta, forse, solo gente sempre meno adatta. Forse con la mia attuale esperienza io non sono in grado di adempiere al compito, forse, tuttavia sono rimasto l'opzione migliore che le resta oltre al fallimento per non portare a termine il lavoro...»


    Atasuke si era riposizionato davantio al vecchio per sbarrargli nuovamente la strada ed i suoi occhi sicuri si erano puntati in quelli dell'uomo.

    «Quindi, io le farei un'offerta relativamente semplice, lei mi dia la possibilità di dimostrarle quello che sono in grado di apprendere e di fare, ed io le darò una mano, se non a riforgiare personalmente il sigillo della dea almeno ad aiutare un suo allievo a terminare in fretta i suoi compiti in modo che possa avere il più velocemente possibile qualquno in grado di adempiere a tale compito... in questo modo io potrò terminare l'apprendimento dell'arte della forgiatura, lei potrà portare a termine il suo compito con perizia e relativa rapidità, ma soprattutto lei potrebbe vantare un nuovo valido allievo per eventuali compiti futuri come questo... A conti fatti lei non ci perde nulla a parte il tempo che comunque perderebbe per trovare qualcun'altro al posto di drake, ma ha invece solo da guadagnarci»


    Ed egli rimase quindi li impalato ad ostacolare il passaggio al vecchio in modo che questi non avesse modo di andaresene senza dare una risposta valida al giovane apprendista fabbro.
    Ormai non restava che attende una risposta dal vecchio. Per qaunto l'attesa di per se potesse essere breve, ogni attimo che passava per Atasuke sembrava divenire lungo come l'eternità, un'eternità di pensieri, ragionamenti e possibili modi per recuperare nel caso in cui il vecchio non avesse accettato quell'offerta.

     
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    [Minacce e Spiragli]

    L'anziano fabbro si fermò giusto quel tanto che bastava per ascoltare le parole del giovane Atasuke, ma non sembrava affatto colpito da quello che diceva, anche se un minimo di irritazione attraversò il suo viso al sentire le prime parole. Io POSSO fare quel lavoro da solo, ma non sarebbe efficace quanto necessario....e verrei certamente pagato meno, senza contare che sarebbe necessario ripeterlo fra una decina d'anni, invece che cinquanta. Cercavo un tramite solo per eseguire alla perfezione il lavoro richiesto, nulla di più.

    Ci sono altre persone a cui potrei chiedere, non riempirti la bocca di parole troppo grandi per te, ragazzino. Effettivamente avrebbe potuto richiamare l'arrogante che aveva mandato a morire a Taki, anche se per farlo si sarebbe dovuto rimangiare un bel pò di cose...e il solo pensiero lo faceva star male. Inoltre io ho solo due allievi, e non ne avrò certo altri nè ora nè mai, quindi la tua presenza è del tutto irrilevante. Fece per avanzare, trovandosi però Atasuke come ostacolo per uscire dall'Armeria, mentre Drake si ritirava nel magazzino. Il vecchio battè nervosamente il bastone per terra. Togliti di torno.

    Ma quello non sembrava affatto intenzionato ad andarsene, e per qualche motivo il fabbro, nonostante la sua indubbia superiorità fisica, non si stava adoperando per schiacciare l'inutile insetto che aveva di fronte, restando invece fermo, con le dita serrate sul suo bastone. Vuoi forse che ti fratturi tutte le ossa? Sciocco garzone, spostati da qui. Il suo sguardo severo tradiva un'irritazione crescente, ma era come se qualcosa gli impedisse di agire. In caso di un ulteriore rifiuto avrebbe sollevato rapidamente il bastone, puntandolo al collo del giovane come fosse una spada ed arrivandoci con velocità incredibile [Velocità Nera] ma senza colpire realmente, un pò come in precedenza quando lo aveva fatto scostare come un cane.

    Non continuare a provocarmi. Minacciò con voce appena sussurrata. Se tuttavia Atasuke non si fosse spostato, dopo alcuni lunghi secondi in quella posizione, il fabbro avrebbe infine abbassato il bastone, sospirando. Vedo che non posso farti desistere...in questo caso ti sottoporrò ad una piccola prova. Se avrai successo potrai venire con me. Si guardò intorno, avvicinandosi poi a uno scaffale un pò isolato, prese una spada e le diede un colpetto con la nocca. La Spada Eterna è quello a cui tutti i fabbri devono aspirare, ma prima di cominciare il proprio percorso verso la creazione di armi è essenziale saper effettuare un'accurata manutenzione di quelle create dagli altri. Ho danneggiato quest'arma con la nocca...niente che non possa essere sistemato con un minimo di affilatura e lucidatura. Gettò l'arma ad Atasuke. Riparala. Hai un'ora. Se non sarò soddisfatto tu la smetterai con le tue ridicole richieste. Voglio sperare che tu sappia almeno avere cura delle armi che usi come ninja...
     
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    ~Testardaggine che porta ad uno spiraglio~


    Il vecchio stette a sentire Atasuke quanto bastava per farlo terminare, ma non parve soddisfatto delle sue parole, anzi, si dimostrò più irritato che altro. Dichiarava di poter anche fare quel lavoro da solo ma che in quel caso non avrebbe ottenuto il risultato ottimo desiderato e che quindi lo avrebbero pagato meno.
    Per Atasuke quella non era altro che una mera scusa per uscirsene senza accettare di aver subito il colpo, quindi rimase imperterrito a bloccare la strada del vecchio continuando a fissarlo negli occhi con sguardo deciso. Non si sarebbe schiodato di li senza una risposta affermativa o un buon pestaggio.

    "Togliti di torno."


    Esclamò il vecchio battendo il solito bastone per terra come per cercare di intimidirlo. Inutile dire che non sortì effetto alcuno se non caricare ulteriormente Atasuke che con tono fermo rispose con un secco "NO" alla richiesta del vecchio.

    "Vuoi forse che ti fratturi tutte le ossa? Sciocco garzone, spostati da qui."


    Il vecchio andava chiaramente irritandosi, tuttavia ciò continuava a non spaventare Atasuke. Se realmente avesse voluto pestarlo lo avrebbe di sicuro già fatto e senza neppure troppe parole. Forte di quella convinzione Atasuke rimase fermo ed immobile al suo posto fessurando leggermente gli occhi per caricare maggiormente lo sguardo.
    Rimase completamente immobile anche quando vide che il rapido bastone si avventava nuovamente verso il suo collo, rischiando di prendere una brutta botta, anche se alla fine si dimostrò solo una mera minaccia con il bastone tenuto a mo di spada.

    «Non bastano delle semplici minacce per farmi desistere»

    "Non continuare a provocarmi."

    «E lei non continui a negarmi una possibilità»


    Le parole del vecchio erano minacciose, specie nel tono appena sussurrato ed Atasuke non fu da meno nel sussurrare la propria risposta.
    I due restarono fermi a fissarsi quasi con ira crescente per diversi istanti, difficile dire quanto rimasero in stallo, se solo secondi, o se diversi minuti. L'unica cosa certa era che chiunque li avesse visti si sarebbe sentito angosciare dal livello di tensione che si poteva percepire tra i due in quel momento.

    "Vedo che non posso farti desistere...in questo caso ti sottoporrò ad una piccola prova. Se avrai successo potrai venire con me."


    Atasuke stette attento a non lasciarsi sfuggire un sorriso di sollievo e si mise a seguire con lo sguardo il vecchio, il quale si diresse da una delle armi di drake e ne danneggiò la lama con un colpo di nocca. Non un danno enorme, solo una piccola scheggiatura lungo il filo, tuttavia era già abbastanza chiaro in che cosa consistesse il piccolo test.

    "La Spada Eterna è quello a cui tutti i fabbri devono aspirare, ma prima di cominciare il proprio percorso verso la creazione di armi è essenziale saper effettuare un'accurata manutenzione di quelle create dagli altri. Ho danneggiato quest'arma con la nocca...niente che non possa essere sistemato con un minimo di affilatura e lucidatura."


    Il vecchio lanciò quindi l'arma ad Atasuke che prontamente la afferrò al volo stando bene attento a non tagliarsi con la lama mentre la afferrava ammorbidendo quanto bastava la presa ed assecondando il movimento della lama per fermarla.

    "Riparala. Hai un'ora. Se non sarò soddisfatto tu la smetterai con le tue ridicole richieste. Voglio sperare che tu sappia almeno avere cura delle armi che usi come ninja..."

    «Non ci sono problemi, sarà fatto anche in molto meno di un'ora, credo mi basteranno 40 minuti»


    Atasuke si concesse un sorrisetto di sfida mentre si voltava dirigendosi ad uno dei banconi da lavoro dell'armeria dinnanzi al quale si sedette analizzando il danno con attenzione. Non era la prima e non sarebbe stata l'ultima volta che riparava un danno del genere ad un'arma. Quella era una delle tante cose che faceva fin da quando era piccolo ed onestamente non poteva sperare in una sfida più semplice di quella da portare a termine.

    °Ok, il danno è ridotto ad una singola area, la rientranza è di meno di un millimetro, lateralmente l'acciaio ha creato una bordatura poco più piccola ed il danno segure per circa 6/7 millimetri lungo il filo... Per evitare che la lama vada a perdere devo quindi iniziare la filatura almeno 3/4cm più sopra e terminare 3/4 cm più sotto in modo da mantenere ancora armonioso l'andamento della lama senza sballarla e senza grattare via tutta la lama pe un danno minimo... Forse ho sbruffoneggiato un po con la storia dei 40 minuti, ma comunque è più che fattibile°


    La sua mano andò quindi a cercare dapprima una carta vetrata con la quale iniziò subito a grattare il danno cercando di limarne una prima parte togliendo le due piccole alette laterali nate sui bordi del colpo perdendoci sopra non più di 3 minuti. Soffiò delicatamente per ripulire al meglio l'arma ed analizzò il primo operato. Ovviamente la lama ora era rigata ed il danno era anche più che visibile, ma quella non era che la prima e banale fase per prepararla alla filatura.
    Passò quindi ad una pietra per filatura con la quale rigò ulteriormente la lama sui fianchi del danno lungo quasi tutta l'area preventivata facendo sparire colpo dopo colpo il piccolo danno e limando un poco alla volta il filo rigenerando l'arma nella sua interezza. I colpi si susseguivano sicuri mentre l'occhio attento analizzava poco alla volta come il tutto proseguiva. passarono quasi venti minuti in quel primo processo di filatura, alla fine del quale il danno era visibilmente sparito ma in cambio vi erano circa sette centimetri di lama graffiati. Il filo era già stato ristabilito, tuttavia era esteticamente inguardabile quella lama graffiata, quindi era chiaro che fosse necessario qualche altro passaggio di pulitura. Prese quindi una serie di sacchetti posti sul bancone ed un foglietto di carta. Lo immerse con attenzione nel primo sacchetto e lo estrasse stando bene attento a non perdere la sottile limatura di ferro in esso contenuta. Piegò quindi a metà il foglio intrappolando così la limatura ed ottenendo un punto saldo di appoggio per passare la lama. Con delicatezza poggiò la piegatura del foglio con la limatura sulla lama e con decisione fece scorrere il pezzo di carta sulla lama facendo una leggera pressione ai lati con il pollice e l'indice. Ripetè il processo con attenzione alcune volte, analizzando di tanto in tanto il proseguire della lavorazione. Poi passò al successivo sacchetto contenente una frana più fine, poi a quello dopo ed a quello dopo ancora. Passò in totale 4 sacchetti prima di raggiungere l'ultimo sacchetto dal quale però non prelevò la limatura con la carta, bensì con le dita passando questa volta la lama direttamente con il polpastrello.
    Alla fine di tutti quei noiosi e ripetitivi passaggi la lama era tornata come nuova. Il filo era lucido e la lama liscia come l'olio mentre il filo tagliava come un rasoio. Atasuke ne verificò la qualità tagliando con attenzione il foglietto di carta utilizzato per la filatura. Soddisfatto del risultato prese quindi una scatoletta poco lontana e da questa ne estrasse un piccolo tampone ed un flaconcino. Aprì il flaconcino e vi immerse delicatamente il tampone in modo che assorbisse l'olio per la lucidatura, poi con maggior cura e precisione strofinò il tampone sulla lama depositando un lievissimo strato d'olio. Passò l'intera lama da parte a parte prima di depositare nuovamente il tampone e passare ad un'altro tampone, questa volta sciutto per lucidare definitivamente la lama e togliere l'olio in eccesso.
    Terminati i 40 minuti che aveva preventivato osservò la lama con attenzione cercando eventuali mancanze sfuggitegli, ma fu lieto di constatare che quello si poteva considerare un lavoro ottimo, se non forse perfetto o quasi.

    «Ecco fatto, la lama è pronta... A lei per essere giudicata»

    °Ovviamene troverà qualcosa da ridire, tuttavia credo che sia più che sufficente a passare il suo esamino°


    Con compostezza e rispetto gli porse quindi la lama in modo che potesse analizzare il risultato della sua opera di recupero.
     
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    [L'arte della Spada Invisibile]

    L'anziano fabbro restò davanti alla porta, fissando il giovane garzone che cominciava ad impegnarsi con gli strumenti a disposizione, mentre Drake si ritirava nella forgia, volendo stare il più lontano possibile dall'uomo che aveva insegnato al suo stesso maestro. Battendo il bastone con impazienza, il vecchio fissava ogni singolo movimento del ragazzo, ed alla fine annuì, borbottando qualcosa: Sembra promettente. Penso ti mostrerò l'arte di forgiatura della Spada Invisibile una volta che avrai concluso.

    Forse rinfrancato da quelle parole il garzone si mise di buona lena a lavorare con le poche nozioni che aveva appreso nel suo breve apprendistato, ed alla fine ottenne un risultato passabile, questo non si poteva negare...l'unico problema è che quando si voltò per mostrare il frutto del suo lavoro scoprì che la lezione sulla Spada Invisibile doveva essere già cominciata: l'anziano fabbro era sparito nel nulla, e la porta dell'armeria era socchiusa, ancora un pò in movimento. Aveva approfittato di quel lavoretto come distrazione per darsela a gambe!

    CITAZIONE
    Inventati un modo per seguirlo, sempre che tu riesca a trovare le sue tracce XD
    Lui si dirige al gate dove attende circa quindici minuti prima di uscire per motivi burocratici, mostrando tutte le autorizzazioni per la sua uscita e per il viaggio, quindi parte dritto verso Ame, per un viaggio di 4 giorni senza pause.

    Si tratta di un interpost, giusto per far progredire la spada. Se riesci a ritrovarlo e raggiungerlo, usando la tenacia o l'astuzia (vedi tu) potrebbe anche cambiare atteggiamento.
     
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    ~To be a Hunter~


    Atasuke lavorava con impegno. Era talmente concentrato sulla sua opera da aver messo per qualche istante il vecchio da parte, convinto che questi non se ne approfittasse per giocargli qualche scherzo.
    Mentre lavorava il vecchio borbottò qualcosa a cui Atasuke non diede propriamente troppa importanza, tuttavia, dopo le parole del vecchio tutto meno che negative, si mise a lavorare di buona lena dandosi ancora più da fare e quello poco dopo si rivelò il più grande errore che potesse compiere.
    Nonappena terminò l'operato Atasuke si voltò per porgere la lama terminata e con enorme sorpresa vide che il fetente era sparito lasciandosi alle spalle solo la porta di ingresso che ancora lentamente si muoveva restando socchiusa.

    °Bastardo, ne hai approfittato per dartela a gambe... Ma non sperare che ti lascerò scappare così facilmente!°


    Era chiaro che il vecchio probabilmente stava tagliando la corda e non che si fosse in un qualche modo nascosto, ma anche fosse stata quella la verità, la probabilità che tirasse a svignarsela senza pagare il conto delle sue promesse, oltre che dei danni che aveva effettivamente provocato nel negozio era assai elevata.

    °Dannazione, come posso fermarlo? Se è rimasto nel villaggio prima o poi riuscirò a trovarlo, ma se tira a scappare e perdo tempo a cercarlo sarà già lontano prima che riesca a setacciare tutto, a meno che...°


    Un piccolo lampo di genio lo afferrò mentre i suoi occhi si erano spostati sulle armi che il vecchio aveva polverizzato con lo schiocco delle dita e che ancora Atasuke non aveva rimesso propriamente a posto, inoltre era più che convinto che vi fosse un qualche impianto di sorveglianza nel negozio da cui ricavarne la chiara registrazione.
    Qualunque via avesse scelto il vecchio, l'obbiettivo di Atasuke era chiaro, raggiungere il gate dove avrebbe quindi allertato i colleghi guardiani di bloccarlo in qualunque modo, oltre che di aprire la caccia nel villaggio. In fondo quel vecchio aveva danneggiato materiale del negozio ed aveva pensato bene di andarsene senza pagare, inoltre il proprietario del negozio non era un ninja qualsiasi, bensì il capo stesso dei guardiani di Konoha.
    Rapido come il vento si fiondò quindi fuori dal locale puntando direttamente alle porte del villaggio evitando di perdere inutilmente tempo a cercare delle tracce da seguire. Quel vecchio sembrava aabbastanza furbo da non lasciarsi delle tracce alle spalle, sicuramente non ne avrebbe lasciate in pieno centro di konoha dove era inoltre complesso riuscire a lasciarsi dietro delle tracce visibili dato che non vi erano praticamente ostacoli o materiali abbastanza fragili da lasciare qualche traccia.
    Corse come il vento e raggiunte le porte, come temeva, trovò il vecchio ancora intento a sbrigare le dovute procedure per uscire dal villaggio. Atasuke riconobbe subito il collega intento a sbrogliare la pratica e continuando a correre iniziò ad urlare.

    «Kiosukeeee! Fermalo! ferma quel vecchio! Sta cercando di scappare senza pagare il conto!»


    Fregandosene altamente della reazione del vecchio Atasuke proseguì imperterrito ben conscio di attirare l'attenzione non solo dei colleghi ma anche dei civili. Voleva avere l'attenzione di tutti in modo che il vecchio restasse bloccato nelle sue azioni.
    Kiosuke ovviamente si fermò, interdetto dalla notizia ad attendere Atasuke che potesse in qualche modo spiegare la situazione.
    Raggiunto il vecchio Atasuke si mise quindi a spiegare i dettagli della fuga del vecchio.

    «Finalmente ti ho fermato vecchio! ... Kiosuke, questo tizio è arruivato oggi nell'armeria di Drake-sama per fargli una proposta, per prima cosa ha distrutto alcuni kunai appena fabbricati e poi prima di andarsene ha danneggiato il filo di una lama esposta ed ha approfittato della mia disattenzione nel ripararla per darsela a gambe senza pagare i danni. Inoltre abbiamo la registrazione video dell'accaduto ripresa dalle telecamere di sorveglianza del negozio...»


    In verità non era certo dell'ultima affermazione dato che non era certo della presenza di quelle telecamere, tuttavia tentò comunque la manovra che al peggio si sarebbe solo rivelata un bluff utile a far ragionare il vecchio che comunque era effettivamente colpevole di essersene andato senza aver pagato il conto.

    Se il guardiano avesse avuto una qualche forma di esitazione Atasuke non si sarebbe fatto il problema a marcare il fatto che poi ne avrebbe pagato le conseguenze di fronte a Drake in persona, il quale sembrava temere quel vecchio ma che i suoi sottoposti temevano ben di più di un vecchio che se ne andava dal villaggio lasciandosi debiti non corrisposti alle spalle.

    Se invece come credeva il vecchio fosse rimasto bloccato, Atasuke avrebbe quindi esposto la sua proposta.

    «La situazione è semplice vecchio... Puoi provare a forzare l'uscita e scappare, ma dubito ci riusciresti e se anche ci riuscissi dopo ti troveresti con una taglia sulla testa e non troveresti più lavoro in tutte le terre del fuoco e forse anche oltre. Oppure puoi costituirti e finire in galera per non poco tempo, oppure, come rischiesto da Drake puoi prendermi come apprendista per ripagarlo del danno che hai provocato»


    Era ancora una volta sicuro di se ed era più che certo del fatto che a questo punto il vecchio avrebbe finalmente accettato la proposta senza tentare di nuovo una delle sue improbe sortite. Dopo questo tentativo Atasuke non lo avrebbe più perso di vista e non lo avrebbe lasciato scappare di nuovo o almeno non senza aver appreso quello che gli restava da apprendere.


    OT - Non so se le telecamere ci sono effettivamente, tuttavia diciamo che è la procedura più sensata che mi è venuta in mente per bloccare il vecchio senza rischiare di sforare nel metagame XD - /OT
     
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    [Le Mura di Konoha ed il Tempio]

    L'anziano fabbro alzò lo sguardo mostrandosi decisamente infastidito dal sentire nuovamente la voce di Atasuke in avvicinamento. Ancora tu? Che i Kami mi assistano... Alzò gli occhi al cielo mentre il ragazzo cominciava a sparare le sue accuse. Cosa? COME OSI? Si mosse di scatto, puntando il suo bastone al collo del ragazzo. MAI E POI MAI IO, MEKU, MAESTRO FABBRO DI KONOHA, POTREI COMPRARE QUEI PATETICI GIOCATTOLI CHE VENDETE IN QUELLA SQUALLIDA BOTTEGA DI SECOND'ORDINE! Ruggì, minaccioso quasi quanto uno dei famosi demoni, mentre il suo intento omicida faceva irrigidire anche il più esperto tra i ninja di guardia al gate.

    Ci fu qualche istante di silenzio, poi Kyosuke che stava gestendo la pratica si azzardò a squittire poche parole. Ehm...signor...signor Meku...sui documenti in effetti ci sarebbe un'altro nome...potrebbe...ehm...potrebbe spiegarci... Si sarebbero quasi potute vedere due sbuffate di fumo uscire dalle narici dell'esasperato fabbro. Spiegazioni? Devo uscire dal villaggio e lo farò. Quello è un permesso firmato dall'amministrazione, che importa il mio nome? Battè a terra il suo bastone, incrinando il selciato e facendo sobbalzare diversi fra i presenti. Si...ehm...capisco ma vede, le regole... Al diavolo le regole, ho un permesso speciale e quei documenti falsi sono per garantire la mia privacy. Se proprio vuol farmi perdere tempo contatti il suo superiore! Disse, con il tono di chi sarebbe particolarmente entusiasta di strapparti tutti i denti e poi rimetterli a posto passando dall'altra apertura.

    E in quella situazione precaria Atasuke si sarebbe avvicinato con la sua proposta, mentre la guardia cercava di chiedere conferme in amministrazione con quanta più fretta possibile. Tu...pagherai aspramente le tue accuse... ma il fabbro sapeva di essere stato incastrato...se davvero esistevano riprese video il giovane garzone poteva controllare la cosa a suo vantaggio e rallentarlo quanto bastava da far fallire il lavoro. Certo, l'amministrazione avrebbe appiattito ogni accusa e Meku sarebbe tornato nel suo anonimato, ma quelle ore preziose, se non giorni, avrebbero danneggiato indelebilmente la sua reputazione se non si fosse presentato al Tempio in orario. Chiuse gli occhi, cercando di calmarsi. E sia. Mormorò. Tu verrai con me, ragazzo, e ti userò come intermediario. Ma questo non fa di te un mio allievo...nè tantomeno mi farà desiderare di conoscere il tuo nome. Inoltre non escludo che tu muoia durante questo breve apprendistato.

    meku4

    Tienilo bene a mente!





    [Il Tempio a Kusa]

    Quattro giorni dopo, con un'avanzata a marce forzate, Meku ed il giovane "apprendista" sarebbero stati davanti ad un tempio in mezzo ad un territorio roccioso nella regione centrale di Kusa. Ad attenderli un ampio portale con due teste di Oni incise a mò di bassorilievo, con accanto due enormi statue senza testa, immoti guardiani di quel tempio isolato. Meku non aveva spiegato nulla riguardo alla loro meta, e nonostante avesse viaggiato senza mai mangiare nè dormire, adesso appariva provato ed affaticato, appoggiandosi stancamente al suo bastone. Comincia già ad uscire dalle mura...non rimane molto tempo... Avrebbe mormorato, avvicinadosi ed annunciando il suo arrivo.

    templep



    Ad aprire fu un uomo sulla quarantina dal volto severo, che apparentemente non dovette toccare le porte per ottenerne l'apertura. (immagine di riferimento)Benvenuto maestro Meku. Questo è il vostro apprendista? No, è solo un paio di braccia in prestito. Disse lapidario l'anziano fabbro. Comprendo. Il mio predecessore mi ha istruito a dovere, volete visualizzare il Sigillo della Dea? Meku annuì, entrando e facendo cenno ad Atasuke di seguirlo. Dopo un piccolo giardino decisamente rigoglioso i due entrarono nel corpo principale del tempio: un edificio costruito secondo i dettami tradizionali dei templi Shinto. Fu chiesto ad entrambi di togliersi le scarpe prima di camminare sul pavimento in legno e poi furono introdotti in un corridoio laterale nascosto dietro una parete scorrevole.

    Arrivarono infine ad un ambiente più buio dove il pavimento diventava di pietra, con un portone metallico tanto semplice quanto resistente a bloccare la loro strada, ed una porta sulla destra che dava ad una sala più piccola, tutta in pietra. Nella stanza accanto c'è una piccola fucina, ma più che sufficiente. Accendi le fiamme e prepara tutto, dovremo ricostruire una specie di grosso chiodo. Ci sono anche alcuni vecchi stampi da rimettere in sesto, con gli schemi appositi. Io ora devo cercare di concentrare il chakra per qualche tempo. Hai un minimo di un'ora per sistemare tutto, massimo due ore.

    Quindi, per quanto provato, avrebbe seguito il sacerdote oltre la porta metallica, chiudendola alle sue spalle. Ti chiamerò io quando sarò pronto.


    CITAZIONE
    Non stiamo seguendo una logica precisa nell'addestramento. Prima i Kunai, poi la manutenzione. Ora la cosa basilare: prepara la fucina per il lavoro, partendo da zero. Consiglio caldamente di utilizzare il chakra per tecniche o impasti, là dove necessario. Bada che più sarai affine alla realtà per la gestione di una fucina (esclusi gli elementi magici) e maggiori saranno le possibilità di ricevere stemmi di alto rango da parte mia u_u
     
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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Il Via del Viaggio~


    Alla fine il fabbro Meku parve cedere alla proposta di Atasuke, rendendosi conto che pur essendo un'elemento particolarmente importante e pur essendo molto legato ai piani alti del villaggio, le possibili armi di Atasuke erano sufficentemente potenti da screditarlo per diverso tempo, troppo tempo per permettersi il lusso di controbattere alla proposta una volta ancora.

    "Tu verrai con me, ragazzo, e ti userò come intermediario. Ma questo non fa di te un mio allievo...nè tantomeno mi farà desiderare di conoscere il tuo nome. Inoltre non escludo che tu muoia durante questo breve apprendistato."


    Atasuke si lasciò sfuggire un sorrisetto soddisfatto alle parole del vecchio. Certamente non era del tutto sicuro di quello che stava per accadere, tuttavia ormai era riuscito a guadagnarsi quella possibilità e di certo non l'avrebbe lasciata scappare solo perchè rischiava la vita. In fondo lo faceva ogni giorno ed in ogni missione, tantovaleva rischiare in un compito aggiuntivo.

    °Rischio di morte? Per forgiare un sigillo? Più probabilmente cercherà di farmi fuori come punizione appena non gli sarò utile, ma tanto vale rischiare...°


    Era chiaro che il vecchio probabilmente stava ancora cercando di farlo desistere o comunque di sbarazzarsene, tuttavia c'era poco da fare. Atasuke era molto determinato ad apprendere l'arte della forgiatura e di certo non sarebbe stato un vecchio disonesto dall'identità fasulla a farlo desistere, specie dopo le grane che aveva piantato nel negozio di Drake.

    «Kyosuke, vai tranquillo, quest'uomo ha le dovute autorizzazioni, semplicemente non voleva pagare il conto, ma dato che ha pagato non ci sono problemi»

    "Si ma... Atasuke... che cosa dirà Drake?"

    «Tranquillo, per Drake non ci sono problemi e dovrei tornare anche per tempo per il mio turno di guardia, al peggio se non sarò tornato, se puoi, trovami un cambio»


    Un breve sorriso ed una brevissima pausa all'armeria delle mura per recuperare quanto gli fosse necessario per mettersi in viaggio. L'unica cosa che sapeva era che quel lavoro gli avrebbe portato via diversi giorni, ma non sapeva ne quanti ne quanto faticoso sarebbe stato il compito, quindi optò per un equipaggiamento leggero, giusto cibarie per stare tranquilli lungo il viaggio e l'attrezzatura standard, nulla di più nulla di meno.

    [...]


    ~Un "semplice" lavoro~


    Ci vollero quattro giorni a tappe forzate per raggiungere il famigerato tempio, tuttavia Atasuke non battè ciglio, conscio del fatto che se avesse dimostrato una qualche debolezza probabilmente quel vecchio ne avrebbe approfittato per liberarsene o per lacsiarlo indietro facendo perdere le proprie tracce.
    Atasuke rimase impresisonato dalle azioni del vecchio, o meglio della sua omissione di riposo e del fatto che non mangiò un boccone che fosse uno per tutta la strada. Non riusciva propriamente a capire come quel vecchio potesse ancora essere vivo ed in forma e non rimase neppure troppo sorpreso della debolezza che iniziò a mostrare raggiunto il tempio a dir poco inquietante.
    Dinnanzi a lui due enormi portoni su cui erano incise delle teste di demone parevano torreggiare sopra di lui osservandolo mentre due statue decapitate torreggiavano ai lati della via.

    °E dunque questo è il famoso tempio... Non mi sembra un granchè, anzi, è a dir poco inquietante°

    "Comincia già ad uscire dalle mura...non rimane molto tempo..."


    Atasuke lo guardò velatamente stralunato non comprendendo che cosa stesse già iniziando ad uscire, dato che i suoi occhi non vedevano nulla e nessuno dei suoi sensi stava percependo nulla di particolare.

    «Che cosa, di grazia, sta uscendo? Io non vedo nulla di particolare...»


    Sapeva che con quelle parole si era certamente attirato una serie di insulti dal vecchio, tuttavia preferiva comunque provare a chiedere e ad informarsi su qualunque cosa si stessero preparando a contenere, anche a costo di apparire più sciocco di quanto non fosse.
    Poco dopo un uomo di circa quarant'anni aprì loro la strada ed Atasuke lo salutò con un rispettoso inchino mentre l'uomo apparentemente informato sulla questione si mise a parlare con il "maestro meku", il quale come sempre dimostrò la sua totale amichevolezza.
    Atasuke seguì l'uomo ed il maestro attraverso al rigoglioso giardino seguendoli fin dentro al tempio, togliendosi rispettosamente le scarpe prima di salire sul pavimento in legno che componeva la prima parte interna oltre il giardino del tempio. Dopo alcuni passi all'interno del tempio il pavimento mutò divenendo in fredda pietra mentre solo due porte si stagliavano davanti a loro, una più grande proprio di fronte, l'altra sulla loro destra che sembrava dare verso una piccola fucina.

    "Nella stanza accanto c'è una piccola fucina, ma più che sufficiente. Accendi le fiamme e prepara tutto, dovremo ricostruire una specie di grosso chiodo. Ci sono anche alcuni vecchi stampi da rimettere in sesto, con gli schemi appositi. Io ora devo cercare di concentrare il chakra per qualche tempo. Hai un minimo di un'ora per sistemare tutto, massimo due ore. Ti chiamerò io quando sarò pronto."


    Concluse prima di seguire il monaco oltre la porta centrale chiudendosi il portone in metallo alle spalle.

    «Ok, nessun problema, massimo un'ora e tutto sarà avviato e pronto all'uso»


    Andò quindi oltre il piccolo uscio entrando in quella che evidentemente era la piccola fucina in cui avrebbe passato la successiva ora a rimetterla in quadro.

    °Bene, dunque è qui che mi toccherà lavorare per le prossime ore... Un gran bel porcile... Si vede lontanoun miglio che sono anni che non viene usata, ma tant'è... non mi resta che darmi da fare°


    Lasciò quindi cadere il suo zaino contenente provviste ed attrezzatura sul terreno mentre la mano destra cercava un qualche interruttore per riuscire ad illumniare quella buia stanza scavata nella roccia. Una volta trovata alcune lampade al neon lampeggiarono dando alcuni colpi prima di illuminarsi finalmente in maniera stabile. Dinnanzi a lui si stagliò una piccola stanza piena di polvere e ragnatele, chiarissimo segno di lungo disuso.

    °Interessante... Ed io che pensavo che fosse solo malridotto...°


    Si mise quindi all'opera iniziando a ripulire la stanza dalla polvere approfittandone per cercare tutti i vari materiali di cui avrebbe avuto bisogno in seguito.
    Gli ci vollero alcuni minuti, poi per sua fortuna ne valse la pena dato che finalmente sapeva dove trovare tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno in seguito.
    Per prima cosa si mise a pulire il braciere e la canna fumaria per essere tranquillo che lo sfogo non fosse otturato, caso in cui la situazione si sarebbe fatta problematica specie durante la prima fase di ignizione, maggiormente ricca di fumo. Controllò poi il meccanismo del soffietto che avrebbe poi continuato ad alimentare la fiamma con un costante e potente afflusso d'aria da sotto al braciere in modo da migliorare la combustione e rendere le fiamme ben più calde di quanto il carbone potesse renderle.

    °Ok, nonostante la mancata manutenzione e l'inutilizzo il sistema sembra a posto e non pare avere particolari problemi... Direi che posso iniziare ad avviare la fiamma, poi a sistema avviato metterò in funzione il soffietto meccanico, infine passerò alle vasche d'acqua per la tempratura°


    E così fece, per prima cosa impilò alcuni legnetti più piccoli a formare una sorta di piccola piramide al centro della forgia, poi impastò una minima quantità di chakra per emmettere una fiammata molto ridotta rispetto alla solita potenza della tecnica [Slot TA], giusto quanto bastava per poter incendiare quella pila e poter da li espandere la fiamma per formare la base della combustione.
    Avviata la fiamma Atasuke aggiunse qualche pezzo di legno più grande in modo da dare materiale combustibile alle fiamme in modo che si stabilizzassero mentre si dedicava ad altro ed inziando così a scaldare la forgia poco alla volta in modo da evitare di danneggiarla con uno sbalzo termico troppo repentino e per assicurarsi una temperatura più stabile durante la lavorazione.
    Mentre il legno bruciava, Atasuke osservò con maggiore attenzione l'impianto di ventilazione della fornace cercando di ripulirne il più possibile le tubature ed oliando nuovamente i meccanismi che si erano in parte bloccati a causa dello scorrere del tempo, lanciando di tanto in tanto un'occhiata alla fiamma per ravvivarla con qualche nuovo pezzo di legno. Pulì quindi la caldaia del macchinario ed aprì il rubinetto che buttava acqua nella cisterna posta al di sopra della stessa in modo da riempirla.
    Raggiunto finalmente il pieno Atasuke trasferì con la pala parte della legna incendiata nella caldaia e, stabilizzata la fiamma, iniziò ad aggiungerci del carbone in modo da iniziare a riscaldare l'acqua della cisterna che avrebbe alimentato il meccanismo a vapore del soffietto.

    «Bene, tempo che vada in temperatura ed inizierà a far soffiare il soffietto, a quel punto butterò il carbone anche sulla fiamma... Intanto vediamo di inizare a riempire le vasche per la tempratura, poi mi metterò a cercare ed a ripristinare gli stampi»


    Si diresse quindi alle varie valvole per aprire le mandate dell'acqua per riempire le varie vasche poste a lato della forgia.

    [...]


    Passarono quasi cinquanta minuti dall'inizio del lavoro ed il soffietto iniziava a stento a muoversi con brevi e macchinosi scatti, segno che stava iniziando a partire. Rapido si diresse quindi a prendere la pala ed il carbone per la forgia, di un tipo differente da quello utilizzato per la caldaia, dacchè il carbone classico era ottimo per scaldare, ma non era in grado di bruciare abbastanza a lungo e non raggiungeva le temperature necessarie per fondere il metallo, temperatura che sarebbe servita loro per poter forgiare quel misterioso manufatto.
    Iniziò quindi a spalare il carbone coke sopra le braci ardenti della legna in modo che questi iniziasse a scaldarsi e poi a bruciare mentre da sotto poco alla volta il flusso d'aria si faceva più costante ad alimentare la combustione. Pochi minuti ancora e la forgia era pienamente attiva con una lieve fiammella che partiva da sotto lo strato di carbone e che lo attraversava. Occhi attenti avrebbero notato che sotto il nero carbone, vi era una intensa luce rossa, gerenata dagli ardenti strati inferiori che poco alla volta bruciavano aumentando la temperatura di molto.
    La prima ora era passata e non aveva quindi più molto tempo per peraparare anche gli stampi per quella sorta di chiodo che avrebbero dovuto fabbricare.

    °Dannazione, ci ho messo un po troppo ad avviare la forgia... vabbè, per fare gli stampi in fondo non ci vorrà molto tempo, sempre che gli schemi siano corrretti e non ci sia qualche altra sorpresa ad attendermi°


    Si mise quindi a leggere con attenzione gli schemi per la preparazione degli stampi iniziando a radunare dinnanzi a se i vari pezzi necessari ed il materiale che gli sarebbe servito, compreso il sacco di sabbia silicea necessario per formare lo stampo preciso dell'oggetto che avrebbero dovuto forgiare con precisione e perizia.
    Con attenzione seguì passo passo il procedimento per montare la struttura lignea da cui estrarre poi lo stampo dell'oggetto. Analizzò con attenzione i componenti dello stampo per verificare che non presentassero particolari spaccature o difetti che avrebbe dovuto poi correggere in seguito, intanto iniziò a far sciogliere la cera nel piccolo crogiolo adibito che avrebbe poi fatto colare nello stampo in legno.
    Fusa la cera e terminato lo stampo con attenzione Atasuke colò lentamente la cera in modo che questa andasse ad occupare ogni minimo anfratto di quello stampo da cui poi avrebbe ottenuto lo stampo definitivo con la sabbia. Riempito lo stampo Atasuke lo percosse leggermente con dei colpetti sui fianchi in modo da assicurarsi la perfettavenuta della forma senza bollicine d'aria lungo le pareti che avrebbero poi rovinato il lavoro finale.
    Attese diversi minuti che lo stampo si raffreddasse, poi con la dovuta cautela smontò lo stampo in legno liberando così la statuina in cera che rappresentava l'oggetto da forgiare in ogni suo dettaglio. Atasuke ne analizzò la struttura, ignaro di come dovessero essere le finali rifiniture per cercare danni evidenti da dover correggere, poi preparò la struttura esterna in cui versare successivamente la sabbia silicea con al centro il calco in cera del chiodo.
    Versò quindi il primo strato di sabbia in modo da creare il fondo e su questo vi poggiò con attenzione il calco in cera stando bene attento a non danneggiarlo, poi vi versò tutt'attorno la sabbia silicea facendola compattare per bene e stando bene attento a disporla con attenzione evitando piccoli errori o spazi tra la cera e la sabbia picchiettando i bordi della cassa con il manico del matrello per perfezionarne la posizione. Ancora pochi minuti ed il calco si sarebbe solidificato. Pochi minuti ed avrebbe potuto estrarre il nuovo calco in cui versare il metallo fuso.
    Ora non gli restava che attendere la chiamata del "maestro" Meku.


    OT- note -/OT

    Chakra: 59 Bassi
    Vitalità: 16 Leggere
    En.Vitale: 35 Leggere


    Metri Slot free: 9+(1,5)

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: Azione
    2° Slot Azione: Azione
    3° Slot Azione: Azione

    Slot Tecnica Base: Tecnica
    Slot Tecnica Avanzata: 1 Basso Tecnica Delle lingue di fuoco (N°1)

    Azioni Free: Non utilizzato
    Riepilogo impasti: Altri impasti

    Appunti


    Protezioni indossate: Guanti Rinforzati, Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 6/6 Kunai
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica DX), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba I, 2/2 Cartabomba Deflagrante
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 1/1 10m Filo nylon Rinforzato
    Varie: 1/1 Accendino
    Varie: 1/1 Respiratore
    Rotolo 1: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole
    Rotolo 2: 2/2 Tonico di Ripristino Minore
    Rotolo 3: 6/6 Shuriken

    Conoscenze Utilizzate



    Lingue di Fuoco - Katon no Shita
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Cogniglio, Tigre, Lepre, Coniglio, Capra (Lento)
    L'utilizzatore può emettere un getto di fiamme lungo 6 metri, dal diametro di mezzo metro. È possibile emettere più lingue di fuoco che partiranno dal punto d'impatto della fiamma precedente; si potranno estendere per altri 6 metri. La gittata massima è pari a 18 metri dall'utilizzatore. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza di ogni lingua di fuoco è pari a 10.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 6 / Consumo: Basso ogni lingua )
    [Lingue extra Massime: 2 ogni grado ninja]

    [Da studente in su]

     
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    [La Forgiatura Demoniaca]

    Fuori dal tempio l'anziano fabbro in attesa davanti alle porte con le teste di Oni sembrava irritato ed infiacchito. Il Chakra della Dea, mi pare ovvio! Dobbiamo sigillarlo prima che faccia impazzire gli animali della zona...o anche gli uomini. Spiegò spazientito alle domande di Atasuke, aggiungendo poi, con tono sprezzante: Non che la cosa sia importante. Tu sei solo un paio di braccia per questo lavoro. Nulla di più.

    [...]

    Ho detto "minimo un'ora". Non "massimo un'ora". Scandì il fabbro, gelido nel tono quanto nello sguardo Le cose vanno fatte bene, non in fretta. Non me ne faccio nulla di una fucina preparata in fretta solo per dimostrare qualcosa, sciocco impudente. E mentre le porte metalliche si chiudevano, si sarebbe sentito un ulteriore commento. Bah...braccia rubate all'agricoltura... Ed Atasuke fu lasciato solo a lavorare.

    [...]

    Una presenza sulla porta avrebbe infine attirato l'attenzione dell'Uchiha. Da quanto tempo Meku era là? E come mai appariva tanto provato e stanco, arrivando anche ad incrinare la sua espressione severa mentre si appoggiava faticosamente al bastone? Possibile che il Chakra della Dea fosse così intenso per lui ed al contempo del tutto innocuo per il monaco o Atasuke? Mi sembra un lavoro appena sufficiente, ma dovremo arrangiarci. Pochi passi all'interno, quindi percosse la caldaia con il suo bastone generando un suono dal timbro metallico, quasi come se fosse una campana, per quanto la struttura non avrebbe dovuto generare vibrazioni simili. Arte della Vibrazione Termica. Un colpo nel punto giusto, immettendo chakra, e si possono far vibrare le molecole della caldaia per generare un calore parecchio superiore alla norma senza danneggiare la struttura. Serve che ci sia già un fuoco sufficientemente caldo. Il monaco entrò alle sue spalle, poggiando due sacchi contenenti una sorta di polvere sul banco da lavoro.

    Gejutel1



    Quello è il metallo che dovremo lavorare. Quindi Meku poggiò la punta del bastone sul petto del suo "apprendista", che avrebbe sentito istantaneamente un forte calore irradiarsi alle sue braccia. Ti sto trasmettendo abbastanza chakra da evitare che la tua minserevole riserva si esaurisca. Dovrai essere tu a fare il lavoro grosso con le azioni più rozze. Io penserò alle rifiniture. Ora mostrami come impugni il martello. Si spostò per appendere il suo bastone poco lontano su un gancio appeso al muro, quindi si riavvicinò. Conosci le basi della Manipolazione della Natura del Chakra? O almeno un Jutsu che permetta di trasmettere chakra agli oggetti impugnati? Il principio è molto simile...devi impastare chakra nell'arma in modo che l'energia vi fluisca come se fosse parte integrante del tuo sistema circolatorio....quindi nel preciso momento dell'impatto devi concentrare tutto il chakra sulla superficie che batte, quasi come se fosse un impasto di chakra...il massimo impasto di cui sei capace. Ed un sistema simile va applicato alle tenaglie...persino all'acqua se conosci qualche Suiton, altrimenti provvederò io.

    La forgiatura deve essere perfetta nella sua sostanza materiale ed infusa di energie nella sua sostanza spirituale. Questa è la regola fondamentale. Io cercherò di correggere i tuoi errori quando farò le rifiniture, nei limiti del possibile, mentre continuerò a impastare chakra nelle fiamme e nelle strutture da lavoro. Tu dovrai pensare agli utensili ed al lavoro grezzo.


    Era il momento di cominciare..ma Meku lo mise in guardia nuovamente. Ci sono alcune cose da sapere sul metallo benedetto che stiamo per usare. Innanzitutto c'è abbastanza polvere per fabbricare due chiodi, ma attento a non sprecarne perchè non ci saranno altri tentativi.

    Innanzitutto è necessaria una temperatura estremamente elevata per liquefare la polvere. Molto più alta persino di quella che si può ottenere con la mia Arte della Vibrazione Termica, quindi serviranno dei Katon che la colpiscano in maniera uniforme, o ci saranno delle impurità. Inoltre le fiamme non possono toccare la polvere o ci sarà un'esplosione, sono stato chiaro? Normalmente userei la mia Arte della Terra e del Fuoco per aggirare l'ostacolo, ma non sono in condizione di riuscirci con il Chakra della Dea che mi ostacola e non conosco Katon dal consumo sufficientemente basso da non essere disturbato. Se hai qualche Katon cerca una soluzione valida o avremo un prodotto di più bassa qualità.

    In secondo luogo il metallo liquefatto possiede una memoria morfologica e si oppone attivamente agli impatti del martello sollevando delle protrusioni come per coprirsi. Se tu colpissi queste protrusioni appiattendole sul corpo principale ci sarebbero delle irregolarità nel prodotto finale quindi cerca di evitarle. Io userei un Jutsu magnetico, perchè è un metallo molto sensibile ai campi magnetici, ma purtroppo non sono in grado di farlo in questo tempio. Cerca di trovare una soluzione con i mezzi che hai, limitando al minimo gli errori.


    E da quel momento in poi gli unici suoni sarebbero stati quelli del fuoco e del metallo, mentre il monaco si ritirava in preghiera, non volendo disturbare il loro lavoro.

    CITAZIONE
    La parte della forgiatura "standard" è adeguata. Ora passiamo alla faccenda "ninja". Impara ad usare il chakra ed armonizzarlo nella forgiatura, che devi comunque descrivere aggiungendo gli elementi "magici" del lavoro fino ad ottenere il Chiodo. Ci saranno due ostacoli alla procedura, descritti da Meku, e devi trovare un modo per aggirarli senza ulteriori suggerimenti da parte sua, se vuoi impressionarlo, altrimenti probabilmente uscirà un prodotto meno valido e vedremo come andrà a finire la faccenda.
     
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  15. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Forgiare il Chiodo~


    Giunse quindi il tempo della forgiatura e Meku fece il suo ingresso nella piccola forgia del tempio. Anche se non erano li da molto Meku era chiaramente affaticato, come se in un qualche modo avesse risentito tutto d'un colpo della stanchezza accumulata durante il viaggio senza soste e forse anche di più.

    °Che sia questo "Chakra della Dea" a farlo stare così? Eppure come è possibile... Se questi fossero i suoi effetti, in teoria anche io ed il monaco dovremmo risentirne... Tuttavia è forse per questo che aveva tanto bisogno di aiuto per poter portare a termine questo compito... Qualunque sia la realtà comunque è meglio evitare di perdere la concentrazione... è evidente che questo lavoro va fatto il più in fretta possibile nel miglior modo possibile...°


    Pensava tra se mentre il vecchio fabbro si avvicinava e con la consueta gentilezza si complimentava per il suo operato.

    "Mi sembra un lavoro appena sufficiente, ma dovremo arrangiarci ... Arte della Vibrazione Termica. Un colpo nel punto giusto, immettendo chakra, e si possono far vibrare le molecole della caldaia per generare un calore parecchio superiore alla norma senza danneggiare la struttura. Serve che ci sia già un fuoco sufficientemente caldo"


    Disse dopo aver colpito con precisione la caldaia, la quale iniziò subito ad emettere un calore ben più elevato di quanto già stesse emettendo.

    °Ma che diavolo? Dannazione, già qui si crepava dal caldo poco fa... Ora sembra di trovarsi seriamente all'inferno!°


    Intanto il monaco portò dentro due sacchi pieni di polvere, che evidentemente era il materiale da lavorare per la forgiatura di quel sigillo tanto importante.

    "Quello è il metallo che dovremo lavorare."


    Vonfermò quindi il vecchio prima di poggiare sul suo petto il bastone provocando anche in lui un esagerato aumento di calore, con una sorta di formicoliso che si irradiava anche lungo le braccia.

    "Ti sto trasmettendo abbastanza chakra da evitare che la tua minserevole riserva si esaurisca. Dovrai essere tu a fare il lavoro grosso con le azioni più rozze. Io penserò alle rifiniture. Ora mostrami come impugni il martello. [...] Cerca di trovare una soluzione con i mezzi che hai, limitando al minimo gli errori."


    Atasuke ascoltò con attenzione tutta la lunga spiegazione del vecchio fabbro, tuttavia rimase perplesso delle sue possibilità di riuscita. In fondo non solo era ancora un apprendista fabbro, ma soprattutto gli veniva richiesto un lavoro per cui neppure aveva le dovute conoscenze o almeno per molti compiti non aveva un modo diretto per arginare i problemi.

    °Merda... Ed ora come faccio? Passi per l'imprimere chakra degli oggetti... Anche se non uso tecniche di quel tipo so almeno i fondamenti del controllo del chakra per cercare di impastarlo nell'oggetto, anche se di certo non sarà facile... Per il resto, non ho praticamente idea di come limitare i danni durante il martellamento del metallo... Dannazione... dovrò inventrami qualcosa mentre faccio il resto...°


    Pensava mentre cercava di meditare un qualche modo di alimentare le fiamme della fornace con le sue Katon evitando che le fiamme potessero direttamente colpire il metallo rovinandolo, o meglio, rovinando definitivamente i presenti con una interessante esplosione.

    «In verità non conosco suiton, quindi non ho modo di controllare l'acqua... per quanto riguarda invece l'impastare chakra negli oggetti conosco la teoria ed in passato l'ho anche fatto, anche se è da molto tempo che non mi dedico a questa tipologia di tecniche, dovrei riuscirci senza troppi problemi... per quanto riguarda il calore alimentato da delle katon... essun problema, ho il trucco!»


    Prese quindi la polvere versandola nella piccola siviera in dotazione ed inserendola all'interno della forgia ad elevata temperatura in modo da portare il metallo in fusione. Trovata una posizione sicura all'interno della fornace "infernale", Atasuke estrasse quindi le pinze liberando a sua volta le mani.

    °Diamo il via alla forgiatura°


    Rapido compose i seal necessari sbattendo a terra un palmo. Due ardi di fango rovente presero vita andando a stringere nella loro presa la piccola siviera come a formare anche una sorta di cupola a protezione della stessa in modo che le roventi fiamme non avessero modo alcuno di raggiungere il presioso ed esplosivo metallo, ma lasciamdo comunque degli sfochi d'aria in modo da permettere un maggior ricircolo di calore ed evitare anche di portare in sovrapressione il metallo sconosciuto che per quanto ne sapeva, una volta scaldato poteva anche espandersi e non di poco, divenendo quindi pericoloso una volta sciolta la tecnica di "contenimento". [Slot TA]

    °Fase due°


    Prese quindi ampiamente fiato componendo nuovamente i seal, poi lanciò la prima delle molte e durature fiammate nel forno ad aumentare ulteriormente la temperatura di quella piccola fonderia. [Slot TA] Molte volte l'enorme ed incandescente sfera di fuoco venne scatenata all'interno della fornace e molte altre volte Atasuke arricchì nuovamente le fiamme con nuovo coke che poco alla volta con il passare del tempo e con le fiamme sempre più ardenti andava ad esaurirsi.
    Per quanto la presenza degli arti di fango limitasse leggermente, o almeno nella prima fase, la trasmissione termica delle fiamme che Atasuke lanciava per alimentare ulteriormente la fornace, oltre a fare da "ostacolo" evitando le esplosioni avevano lo scopo di rendere costante ed uniforme l'irraggiamento termico, annullando così (o quasi) il problema delle ripetute pause tra una fiammata e l'altra oltre che le più lunghe necessarie per il rifornimento di carbone.

    [...]


    Raggiuta la dovuta temperatura e la fusione del metallo, Atasuke rilascò le tecniche impastando questa volta il chakra nella tenaglia, come gli aveva consigliato il vecchio maestro e lo stesso fece nel piccolo stampo a forma di lingotto in cui versò il metallo fuso per donargli la prima rudimentale forma da cui a suon di martellate avrebbe estratto la prima forma grezza del sigillo della dea.

    °Ok, fino a qui è andata, ora mi tocca cercare di dare la forma a questo dannato chiodo... per quanto la forma non sia affatto complicata da raggiungere, questa storia del metallo dalla memoria morfologica sarà un problema non da poco da aggirare, tuttavia... possiamo farcela!°


    Il rosso liquido colava dalla piccola siviera allo stampo raggiungendo poco alla volta la forma di questo. Ad un primo sguardo appariva normalissimo metallo, nulla di così particolare o problematico, tuttavia, Quando Atasuke finse di mollare una martellata sul piccolo blocco ancora fuso, questi alzò una piccola ondata di materiale come a sua protezione.

    °Dannazione, Meku non scherzava... Se va come spero mentre questo metallo si raffredda, divenendo più rigido anche i suoi "riflessi" dovrebbero rallentare, dandomi la possibilità di portare avanti un buon risultato... Staremo a vedere°


    Attese pochi istanti, giusto quanto bastava a far solidificare leggermete il metallo a formare quasi una sorta di densa gelatina rovente, abbastanza morbida da essere lavorata, ma abbastanza solida da poter essere estratta dallo stampo senza avere una colata di metallo fuso sul pavimento.

    «Meku, ora procedo con le martellature e con la prima lavorazione... Se come credo questo metallo è diverso dal normale acciaio anche per la lavorazione, dammi tu i tempi per mantenere questo metallo alle temperature ottimali o almeno finchè non prendo bene il giro»


    La sua "richiesta", sempre se di richiesta si poteva parlare, era semplicemente una richiesta di informazioni anche sui tempi di lavorazione di quell'anormale metallo ed in caso di necessità Atasuke avrebbe quindi seguito le indicazioni dell'anziano fabbro.
    Estratta quindi la forma Atasuke iniziò a mollare alcuni colpi saggiando la rapidità di reazione di quel metallo, a dir poco sorprendente.

    °Diavolo... Se cosntinua così continuerò a beccare solo quelle dannate protusioni... Lo sharingan ovviamente è inutile in questo caso... è inutile cercare di leggere i suoi movimenti, avrei bisogno di scambiare lo sguardo con il metallo e senza occhi la cosa si fa complicata... L'unico modo è cercare di fregarlo in rapidità!°


    Iniziò quindi ad impastare chakra non solo nelle tenaglie, nel martello e nel metallo stesso, ma iniziò ad impastarne a ciclo continuo anche nel suo braccio per cercare di aumentare la sua velocità nel battere, nella speranza di prendere, almeno di tanto in tanto quel metallo in contropiede. Ogni secondo che passava Atasuke colpiva sempre più rapido ed in punti sempre meno semplici da proteggere, ma soprattutto iniziiò a deviare i colpi all'ultimo anche impastando un po più di chakra nella mano in modo da avere un effetto repulsivo in grado di spostare la sua traiettoria molto più rapidamente di quanto avrebbero fatto i suoi muscoli.

    °Ottimo... Usando il chakra repulsivo sulle mano riesco a cambiare di traiettoria all'ultimo evitando queste dannate protuberanze, inoltre più il metallo si raffredda e più sono lente ad apparire, quindi c'è una buona speranza nel riuscire a portare a termine un discreto lavoro... certo non sarà un "ottimo" sigillo, ma di certo durerà a lungo o almeno abbastanza a lungo da evitarmi di lavorarci nuovamente sopra nell'arco della mia vita!°


    Prosegì quindi con le martellate impastando chakra praticamente in ogni singolo movimento avendo sempre e comunque la sensazione che la sua riserva di energia non avesse mai fine.

    °Non so come sia possibile... tutto questo chakra... sembra infinito... Evidentemente quell'uomo deve avere una riserva a dir poco straordinaria... tuttavia... Per quanto chakra possa possedere in questo momento... Ho paura del dolore che avranno domani i miei muscoli!°


    Prese quindi una meritata pausa di alcuni minuti rimettendo il metallo nella fornace ancora più che rovente e ricoprendolo con il carbone rovente in modo da ripararsi le mani per sparare alcune altre delle sue palle di fuoco per aiutare ulteriormente la fornace nel duro compito di riscaldare quel metallo tutto meno che normale.
    Gli ci vollero appena 2-3 palle di fuoco prima che il metallo fosse nuovamente morbido e "facile da lavorare". E di nuovo, con lo stesso schema di prima ma con la sempre maggiore e crescente perizia si rimise a battere sul metallo che poco alla volta assumeva sempre più la forma voluta divevendo sepre più simile a chiodo che doveva essere.

    [...]


    Probabilmente passarono ore e centinaia, se non migliaia di martellate, ma alla fine il lavoro grezzo era stato fatto ed il suo lavoro pareva terminato. Atasuke mostrò a Meku il risultato, nella speranza che questo fosse abbastanza "buono" da poter essere rifinito ed infine posto al suo posto definitivo.

    «Meku, il chiodo grezzo è fatto, meglio di così non posso fare, o almeno non su questo pezzo...»


    Se il vecchio maestro armaiolo avesse apprezzato il risultato per dare il via alla rifinitura, Atasuke si sarebbe messo da parte in modo da lasciare spazio all'esperto, am soprattutto osservando con attenzione l'operato dell'uomo in modo da carpirne al meglio i dettagli della lavorazione e la precisione dei gesti sino a lavoro concluso.

    Se invece il maestro non avesse apprezzato il lavoro concluso, Atasuke si sarebbe rimesso di buona lena a ricominciare il processo di lavorazione dall'inizio con il secondo ed ultimo sacco di metallo benedetto.

    °E speriamo che questa volta vada meglio...°


    Di certo il secondo chiodo venne più raffinato e preciso del primo, principalmente anche per la maggior esperienza di Atasuke e l'ormai acquisita abitudine nell'evitare le protuberanze che regolarmente il metallo tentava di frapporre inutilmente al martello, anche se di tanto in tanto qualche martellata meno fortunata finiva per appiattire sul corpo del chiodo quelle protuberanze rovinando leggermente il risultato finale.

    Comunque fosse andata, ora stava al maestro finire quel lavoro.

    OT- Ok battere il ferro finchè è caldo, ma prendere a martellate metallo liquefatto è un nonsense XDScusa quindi se mi son preso la libertà di cambiare un po lo stato da cui il metallo crea le protusioni XD (altrimenti troppo easy, quale scemo di guerra martellerebbe un liquido per dargli una forma? XD) -/OT

    Chakra: Bassi
    Vitalità: 16 Leggere
    En.Vitale: 35 Leggere


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    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

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    2° Slot Azione: Azione
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    ADCC: Tanto (nascosto nella manica DX), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba I, 2/2 Cartabomba Deflagrante
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 1/1 10m Filo nylon Rinforzato
    Varie: 1/1 Accendino
    Varie: 1/1 Respiratore
    Rotolo 1: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole
    Rotolo 2: 2/2 Tonico di Ripristino Minore
    Rotolo 3: 6/6 Shuriken

    Conoscenze Utilizzate



    Stretta della Palude
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Capra, Cavallo, Tigre, Drago, Scimmia, Serpente (Lento)
    L'utilizzatore, toccando a terra con una mano, può modificare una porzione di terreno entro 15 metri e lontana 3 metri da fonti di chakra, trasformandola in due arti di fango. Gli arti di fango possono spostarsi entro 6 metri e avranno Forza pari alla Concentrazione dell'utilizzatore incrementata di 3 tacche; possono solamente stringere e avranno potenza pari a 5. Per liberarsi è necessario spendere 1 slot azione nella manovra e avere Forza superiore alla Forza della tecnica oppure spendere un consumo Medioalto di chakra per liberarsi.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da genin in su]

    Palla di Fuoco Suprema - Katon: Goukakyuu no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre (Lento)
    L'utilizzatore può emettere una grande palla di fuoco che ha una gittata di 15 metri; la grandezza della sfera varia con l'esperienza dell'utilizzatore. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza è pari a 25. Può causare un'Ustione Leggera.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Raggio Sfera: 1,5 metri ogni Grado]
    [Da genin in su]

     
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