Il Sigillo della Dea

Competenza Fabbro di Atasuke Uchiha

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,704
    Reputation
    +1,595
    Location
    Top Secret...

    Status
    Offline
    [Il Sigillo della Dea]

    Meku non disse niente mentre Atasuke iniziava a mettere in atto la sua strategia di forgiatura. L'uso combinato di fuoco e terra gli ricordava un pò i suoi primi esperimenti nell'arte della Forgiatura Demoniaca, ma se anche questo pensiero aveva smosso qualcosa nelle sue emozioni di certo non lo diede a vedere, limitandosi ad utilizzare alcuni Suiton ogni tanto per bagnare il metalllo in lavorazione con piccole quantità d'acqua. Il motivo non era chiaro, ma sembrava soddisfatto...probabilmente era necessario per le "rifiniture" di cui parlava.

    Quando alla fine il giovane gli presentò il chiodo che aveva forgiato Meku non sembrava soddisfatto. Non mi aspettavo molto, e devo dire che almeno su questo non mi hai deluso. Avrebbe preso il metallo rovente a mani nude. Inguardabile, ma penso tu non possa fare di meglio. Mise da parte l'Uchiha e prese il martello. Dovrò lavorare parecchio per risistemarlo. E in quel momento cominciò il battere ritmico del martello intervallato da fiamme elevatissime...Meku colpiva le protuberanze del metallo deviando all'ultimo il martello e riuscendo ad appiattirlo senza creare impurità: il suo controllo dei movimenti era perfetto e a giudicare dalla sottile patina di energia che avvolgeva i suoi strumenti anche il suo controllo del chakra superava di parecchio lo standard. Non cambiò molto nel chiodo creato da Atasuke, limitandosi a correggere alcuni dettagli della punta ed eliminare alcune imperfezioni.

    Dopo qualche minuto anche il chiodo iniziò a brillare di una tenue luce, come se il chakra stesse lentamente fluendo dal corpo del fabbro ai suoi strumenti, e da essi nel prodotto del suo lavoro. Ora cominciamo a ragionare. Non era servito molto tempo perchè il chakra imbevesse il metallo, quindi verosimilmente il lavoro di Atasuke non era poi così pessimo come lo voleva far sembrare l'anziano fabbro, ma certo non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di dirlo. Completo. Dopo la tempratura, Meku si dedicò ad incidere il metallo in alcuni punti e, una volta terminato tutto, avrebbe detto ad Atasuke di attendere mentre andavano a rinforzare il sigillo.

    Il sacerdote prese il chiodo, iniziando a salmodiare in una lingua sconosciuta, quindi lui e Meku uscirono, raggiungendo la porta oltre la quale erano spariti alcune ore prima ed oltrepassandola. All'Uchiha era stato detto di restare dove stava, ma sse avesse voluto avebbe potuto anche osservare ciò che accadeva, dato che un piccolo spiraglio permetteva di sbirciare oltre le porte: il fabbro ed il sacerdote erano davanti a quella che aveva tutta l'aria di essere una donna incatenata e bendata, incapace di muoversi. Di sicuro la ragazza respirava, ma a parte questo non sembrava trasmettere alcun genere di emozione: non era spaventata od agitata, nè stava dormendo...era solo imprigionata...


    2141rqdsa



    Mentre cantilenava in quella lingua sconosciuta, il sacerdote si avvicinò alla ragazza incatenata con il chiodo in mano, appoggiandone la punta sul petto di lei ed infine trapassandole il cuore con un solo rapido movimento! Non ci fu un grido od un segno di reazione da parte della donna, mentre il chiodo cominciò lentamente a scurirsi, come se assorbisse il suo sangue...in pochi istanti fu completamente nero e, a quanto sembrava, il rituale venne completato.

    Se non si fosse fatto notare, Atasuke sarebbe potuto arretrare e farsi trovare nello stesso punto in cui era stato lasciato. Senza lasciargli il tempo di riposare, Meku gli si sarebbe affiancato: Il tuo lavoro è stato dozzinale e inaccurato. Per creare un'arma dovrai impegnarti molto di più. Fu il lapidario commento dell'anziano fabbro, che tuttavia aveva, anche se indirettamente, dichiarato che Atasuke poteva diventare un fabbro. In un certo senso era un riconoscimento, anche se preso con le pinze. Abbiamo concluso qui. Ora possiamo tornare indietro.

    Non ci furono marce forzate nel rientro, ed anche se il vecchio non sembrava aver bisogno di dormire nè di mangiare si sarebbe comunque fermato ad aspettare il ragazzo mentre questi riposava. Non avrebbe parlato nemmeno se interrogato, anche se dal modo in cui rimuginava era chiaro che stava pensando ossessivamente a qualcosa. Per quanto mi sforzi... avrebbe detto poco prima di arrivare a Konoha. Per quanto mi sforzi, non riesco a comprendere come mai il sigillo si fosse già allentato...sono certo di averlo forgiato alla perfezione la volta scorsa, sarebbe dovuto durare ancora suno o due anni. Certo, piccole variazioni sono possibili ma il sigillo era quasi completamente esaurito...troppo.

    Non vorrei che ci avesse messo mano qualcuno... Queste furono le sue ultime parole, perchè si sarebbe dileguato non appena varcate le porte dell villaggio. Cosa avrebbe fatto Atasuke con le poche conoscenze strappate al fabbro sarebbe stato solo affar suo, da quel momento in avanti.
     
    .
  2. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Il chiodo e la Dea?~


    Meku ancora una volta si dimostrò il migliore per la sua gentilezza. Per quanto fosse soddisfatto del risultato di Atasuke già alla prima forgiatura, ancora una volta aveva delle gentili parole per lui, anche se in verità era un mistero non indifferente il perchè di tutta quella gentilezza sprecata.
    Egli si mise rapido a martellare, evitando all'ultimo le protuberanze che il metallo generava in modo da riuscire a non creare ulteriori impurità. Egli era esperto e lo si poteva notare da ogni singolo colpo che dava a quel metallo rovente vicino alla sua forma finale. Poco alla volta il metallo iniziò a brillare di luce propria, probabilse segno dell'avvicinarsi del risultato finale.

    °Dunque questo è il sigillo della dea... Non avevo ancora mai visto un metallo brillare di luce propria... eccezion fatta ovviamente per i metalli roventi, tuttavia... questa luce pare quasi essere una luce pura, perfetta... Dovrò informarmi meglio su questo particolare materiale...°


    Pensava tra se mentre il vecchio fabbro continuava a battere ritmicamente il metallo per poi eseguire alcune semplici incisioni di rifinitura.

    "Completo"


    Esclamò lui.

    «Perfetto...»


    Sottolineò Atasuke sottovoce per evitare di ritrovarsi di nuovo con qualche lamentela da parte del vecchio.
    A quel punto il fabbro ed il monaco svanirono nuovamente oltre il portone principale e Meku disse ad Atasuke di restare dove stava. Un ordine certamente da rispettare, tuttavia aveva bisogno di prendere un po d'aria fresca, quindi nonappena fu fuori dai loro campi visivi Atasuke uscì dalla piccola forgia per respirare un po dell'aria fresce che vi era appena dopo la porta.

    °Certo che un po di pausa ci voleva... Danazione... già alla forgia di Drake si schiatta dal caldo, ma qui è tutta un'altra storia... olto più angusta e soprattutto si è lavorato a temperature ben più elevate... quel metallo sacro... fonde ad una temperatura dannatamente alta!°


    Pensava gustandosi la leggera brezza che correva attorno a lui. Il sudore aveva imperlato la sua fronte ed aveva appesantito non di poco i suoi abiti. Chiunque lo avesse osservato difficilmente avrebbe notato la differenza tra lui ed un uomo finito a bagno in una piscina.
    Pochi attimi di pausa intercorsero prima che la sua curiosità venisse attratta da una strana e sconosciuta cantilena intonata dal monaco oltre la porta. Incuriosito Atasuke si avvicinò dunque alla grande porta e notando uno spiraglio lasciato tra le ante osservò la scena che si svolgeva oltre alle pesanti porte.

    °Evidentemente quella cantilena deve far parte del rito... Infatti tiene il sigillo in mano... tuttavia... Che diavolo ci fa quella ragazza!? E perchè è incatenata laggiu!?°


    Rimase sbigottito nel vedere la scena che gli si palesava davanti agli occhi. Subito non comprese il rito, ma quando capì e vide rimase quasi atterrito. Il monaco aveva conficcato quel chiodo nel cuore della ragazza e questa non aveva smosso ciglio. Era rimasta immobile, quasi indifferente ed il chiodo da lucente in pochi attimi divenne nero come la notte.
    Il rituale era evidentemente concluso e vedendo il monaco che tornava alla porta con Meku al seguito, Atasuke comprese che era meglio arretrare e tornare dove sarebbe dovuto rimanere senza che i due potessero in qualche modo intuire che lui ora sapeva. Per un'eventuale azione avrebbe atteso il momento propizio.

    °Dannazione... se mi beccano saranno guai... Non so il monaco ma Meku ha già dimosrato più che ampiamente di essere ben oltre il mio livello, quindi è meglio non rischiare ulteriormente la pelle!°


    Silenzioso quindi scivolò lungo i pochi metri che lo separavano dalla porticina rimasta aperta della forgia e li vi si infilò nuovamente per poi fingere di rimettere l'attrezzatura in ordine in modo da far credere di non essersi mai allontanato di li.
    Quando Meku fece ritorno Atasuke non ebbe neppure il tempo di aprire bocca dato che il maestro aveva di che "complimentarsi" con lui.

    "Il tuo lavoro è stato dozzinale e inaccurato. Per creare un'arma dovrai impegnarti molto di più. Abbiamo concluso qui. Ora possiamo tornare indietro."

    «Grazie della riconoscenza... Maestro... Finisco solo di rimettere due cose in ordine poi potremo partire...»


    Atasuke rimase quasi impassibile, fingendo come faceva ormai quasi sempre per mettersi quindi a finire il lavoretto che aveva cominciato. Poi senza troppe lusinghe avrebbe salutato il monaco che tanto gentilmente li aveva ospitati e si sarebbe incamminato verso casa assieme a Meku.
    Il viaggio fu tranquillo, molto più tranquillo rispetto all'andata e di certo anche molto più silenzioso. Infattti Meku, per quanto poco cortese fosse stato nel viaggio a tappe forzate dell'andata, durante il ritorno non ebbe neppure la decenzaa di rispondere allo domande di Atasuke. Cosa che venne quindi etichettata semplicemente come scortesia, anche se alla fine del viaggio, ad ormai pochi passi dalle porte, venne a galla che Meku aveva una sorta di preoccupazione, come un dubbio che lo stava martellando.

    "Per quanto mi sforzi... Per quanto mi sforzi, non riesco a comprendere come mai il sigillo si fosse già allentato...sono certo di averlo forgiato alla perfezione la volta scorsa, sarebbe dovuto durare ancora uno o due anni. Certo, piccole variazioni sono possibili ma il sigillo era quasi completamente esaurito...troppo."

    °Possibile forse che la ragazza in qualche modo abbia tentato di estrarlo? O forse qualcuno dopo averla vista potrebbe aver tentato di rimuoverlo... E come non avere questo istinto? In fondo si tratta di una ragazza con un cazzo di chiodo piantato nel cuore! Anche se... è più che chiaro che quella non è una ragazza normale, altrimenti con una ferita del genere sarebbe morta da tempo, altro che... sempre che... non si trattasse semplicemente di una vittima sacrificale... Dovrò andare a fondo di questa questione!°


    I suoi pensieri vagavano mentre le parole di meku si susseguivano l'un l'altra e mentre le porte del villaggio si facevano sempre più vicine.

    "Non vorrei che ci avesse messo mano qualcuno..."

    «In verità anche io pensavo che qualcuno potrebbe aver manomesso il sigillo... ma chi mai avrebbe voluto fare una cosa del genere? E perchè poi?»


    Si voltò quindi verso Meku vedendo percò che di quest'ultimo non vi era più traccia.
    Ora era rimasto solo e da solo avrebbe dovuto risolvere quella sorta di enigma, più per se stesso che per il fabbro ed i suoi dubbi.

    °A guardare il lato positivo... Almeno ora non ho più quel vecchio con il fiato sul collo, inoltre ho un possibile avversario in meno qualora questa cosa si rivelasse per quello che pare essere: Una grana°

    [...]


    ~Riassegnazione: Cerchiamo di saperne di più~


    Affaticato dal lungo viaggio e dall'estenuante lavoro Atasuke decise di prendersi quel che restava della giornata come riposo per cercare anche di riordinare le idee e pianificare le successive indagini, dahhcè per quanto la sorte di quella ragazza non fosse propriamente affar suo, egli voleva andare a fondo della questione e capire.

    [...]


    Giunto il mattino seguente la prima cosa che fece fu dirigersi, equipaggiamento indosso, all'armeria di Drake ed alle mura nella speranza di incontrarlo almeno in uno dei due luoghi o avere perlomeno informazioni sulla sua missione in modo da sapere se fosse o meno ritornato.

    Se avesse incontrato drake lo avrebbe quindi interrogato, per quanto possibile su quanto sapeva del sigillo della dea, di che cosa sigillava, perchè fosse così importante quel sigillo, ma soprattutto avrebbe chiesto tutto ciò che poteva chiedere in merito al rito di cui era stato testimone.

    Poi, sia avuto il colloquio con drake, sia rimasto a bocca asciutta di informazioni, Atasuke si sarebbe quindi messo in cammino per ritornare al tempio ripercorrendo i passi del giorno precedente. Voleva andare a fondo della questione e quale modo migliore se non chiedere direttamente al monaco che aveva eseguito il rituale?

     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,704
    Reputation
    +1,595
    Location
    Top Secret...

    Status
    Offline
    Il bastone si abbattè pesantemente sulle spalle di Atasuke, non per danneggiare ma certo per trasmettere un forte senso di minaccia. Non osare MAI rivolgerti a me chiamandomi Maestro. Tu non sei un mio allievo. Il Fabbro Meku NON ha allievi, ed è solo per le mie condizioni attuali che ti risparmio la vita adesso. Non osare presentarti mai più davanti a me una volta che saremo tornati a Konoha.

    Se ne andarono senza nemmeno salutare il sacerdote che, dal canto suo, non si premurò di accompagnarli.

    [...]

    Manometterlo? Nessuno sano di mente lo farebbe. La Dea era una Kunoichi molto potente, affiliata ad una setta crudele di immortali che a quanto mi risulta si è stabilita nel Paese del Riso...ma non solo aveva i loro poteri maledetti: sedusse un allievo del monte Myoboku, strappandogli i segreti del Senjutsu e ribellandosi alla sua stessa gente per conquistare il mondo. Venne fermata e sigillata, ma poichè assorbe continuamente il Chakra Naturale nessun sigillo può bloccarla, a meno di usare un sistema che blocchi completamente il suo sistema circolatorio del chakra...ed anche questo sistema ha dei limiti.

    I membri della setta non la libererebbero mai e tutti i suoi seguaci sono morti da secoli...credo che pochissimi sappiano persino della sua esistenza...ed è bene che tu stesso te ne dimentichi se ci tieni a vivere...i Jashin non apprezzano chi conosce i loro segreti. Mai.


    [...]

    Drake avrebbe detto di non sapere assolutamente nulla del Sigillo della Dea, ma non si sarebbe opposto a far lavorare Atasuke nella sa fucina. Meku non si sarebbe fatto vedere (che motivo avrebbe avuto?) e l'eremita dei Rospi si sarebbe rifiutato a più riprese di rivelare dove si trovava la sua fucina...troppo rischioso, diceva, dato che Meku il Fabbro era in grado di bloccare per sempre i ricordi relativi alla forgiatura se indispettito...

    CITAZIONE
    Giocata conclusa, per quanto mi riguarda.
     
    .
17 replies since 23/11/2012, 23:19   25 views
  Share  
.