[Evento Dinamico] La Scomparsa di Keita

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    [Jeral - Il cappio si stringe]

    Impassibile, il Re Bugiardo osservò il risveglio di quell'entità senza dire nulla, mantenendo lo sguardo fisso su Jeral. Ascoltò le parole beffarde e crudeli di quell'enità inumana e gli spasmi di ribellione del suo inconsapevole burattino. Mosse appena una mano, dissolvendo del tutto il Re dei Venti. Non aveva più bisogno di quell'illusione. Tutto era finito, e Jeral cercava di riprendere, invano, il controllo della situazione.

    Libero. Diritti. Flagello Immortale. C'era una tristezza marcata nelle parole del Re Che Non c'è Mai Stato, mentre tutto attorno l'ambiente cominciava a dissolversi in una fine cenere. Portò una mano sull'elsa della spada, in una posa di attesa e minaccia al contempo. Credi davvero a tutto questo? Io vedo solo un uomo schiavo di un'entità che non comprende. Non ho ancora gli elementi adatti per dirlo, ma dubito che la Tenebra sia ciò che afferma di essere. Forse è un umano che ha raggiunto un qualche genere di potere sovrannaturale, forse è qualcosa di simile ad un Bijuu. Non lo so, e francamente non mi importa. Ho già spiegato più che chiaramente il mio scopo. Sollevò una mano per indicare Jeral. Ma tu...hai compreso il tuo?

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    Questo mondo non riesce più a contenerti, sospetto sia perchè il ninja che lo ha generato sta ormai per perdere l'ultima scintilla della sua esistenza. Ma mi è stato utile per incontrarti e colpirti. Colpirti più a fondo dei tre che mi hanno preceduto. Certo, ora potrai decidere di non pensare più a tutto questo e concentrarti sull'odio e sulla tua illusione di onnipotenza...ma sai bene che non è così. Sei infinitamente più debole di ciò che ti fornisce i poteri. Ti lascia fare, perchè ha da se la pazienza che solo il vero Male può incarnare. Presto o tardi ci incontreremo ancora, e forse potrai rispondere alla mia domanda.


    Sorrise appena, voltandosi e cominciando a camminare nella direzione opposta al Flagello. Fino ad allora, invece che al contratto in quanto tale, perchè non pensi ai motivi per cui lo hai siglato?

    E svanì nel nulla, come tutto ciò che li circondava.


    CITAZIONE
    Per la cronaca, bastava usare il Rilascio per liberarsi, in qualunque momento. Il Re ti ha detto che non avrebbe funzionato, non io come narratore, e tu gli hai creduto. Boccalone!

    [Raizen Ikigami e Atasuke Uchiha - Attacco Finale]

    Presa dall'impeto distruttivo, la creatura non perse tempo a sincerarsi di aver abbattuto il clone prima di scatenare il suo immenso potere nella forma di una Bijuudama. Fu la sua rovina.
    Il clone, sopravvissuto per un soffio, riuscì a deviare all'ultimo il muso dell'ibrido dopo averlo afferrato alla meno peggio. Fu il tanto che bastava perchè la sfera volasse verso l'alto, appena venti centimetri sopra la testa di Atasuke, il suo supposto bersaglio, proprio mentre due mani di fango bloccavano le code ed un braccio del Jinchuuriki. Quello ruggì e con la mano libera scatenò una violenta raffica di vento contro il primo lancio di Kunai, disperdendoli, ma non fece in tempo a bloccare il secondo lancio, trovandosi troppo tardi a distanza ravvicinata dalla cartabomba. La sua pelle poteva bloccare con relativa facilità quelle armi da lancio, con danni minimi...ma non gli diede grandi vantaggi contro lo spostamento d'aria di un esplosivo.

    Blast



    L'esplosione dissolse il clone di Raizen, ma investì in pieno la creatura demoniaca, scagliandola indietro di due metri buoni. Cadde con un grido che non aveva niente di umano, atterrando pesantemente sulla schiena. Sollevò una mano simile ad un artiglio, tremante, come se stesse cercando di afferrare qualcosa, ma dopo qualche inutile tentativo quell'arto cadde a terra. Immobile.
    Pian piano, come una pozza che si asciuga al sole, il chakra refluì all'interno di quel corpo, lasciando che l'aspetto inumano scivolasse via per mostrare la pelle, indenne, di quel Jinchuuriki che fino all'ultimo aveva combattuto per impedire la distruzione del villaggio. Incosciente. Probabilmente non si sarebbe mai più risvegliato.

    La bestia era stata abbattuta.



    [Dopo la battaglia]

    SE LA SONO CAVATA! L'urlo di Deku spezzò il silenzio con tanto di veri e propri salti di gioia. Gendou ha fatto qualcosa con la spada, non so cosa ma era come se avesse un'ala di vento attaccata alla lama e ha afferrato Hana. Hanno rallentato abbastanza perchè il mio rapace riuscisse ad afferrarli. Sono acciaccati ma vivi! Il Chunin disegnatore non aveva seguito lo scontro, ma anzi, concentrandosi sugli ordini aveva focalizzato tutta la sua attenzione nel salvataggio, quindi rimase quasi stupito nel vedere il corpo di Keita e non una gigantesca bestia con cinque code. Ma...lo avete fermato! FANTASTICO! Si prese uno scappellotto da parte di Kasumi, con uno sbuffo. E piantala, esibizionista! Fece alcuni passi in avanti, verso il Jinchuuriki abbattuto. E adesso cosa facciamo? La gente dovrebbe essere libera dal Jutsu di quella cagna ed ora saranno molto confusi. Fortunatamente tutti i Jonin usciti dal villaggio prima della cupola dovrebbero tornare a breve. Poi si voltò verso Raizen e Atasuke. Ma fino ad allora dobbiamo inventarci qualcosa per tenere la gente calma.

    Sensei...sensei! Ouka scattò verso Atasuke, cercando di abbracciarlo, con le lacrime agli occhi. Abbiamo vinto sensei, abbiamo vinto! Sopraffatta dal sollievo, la genin non aveva più alcun supporto per mantenersi forte e concentrata, ed aveva lasciato che le emozioni prendessero il sopravvento. Va tutto bene? Ti ha colpito alla testa. Quindi si voltò verso Deku, cominciando a ridere e piangere al contempo per la gioia. Una tecnica con un'ala di Vento? Non ho mai visto usare una tecnica simile a Gendou, ma sono felice che me la abbia tenuta nascosta! Ahahhahahah! Si staccò dall'Uchiha. E c'è anche la questione dell'albero...cioè, di Koryo. Ouka si affacciò oltre la piattaforma. Mi pare quasi che ci sia un corpo in più in mezzo ai rami, sapete?

    Jeral aveva una radice intorno al collo, e per qualche strano motivo non riusciva a muovere nè le braccia nè le gambe. Mentre era prigioniero del Genjutsu, quell'albero lo aveva lentamente stritolato ed avvicinato, ed ora il Flagello oscillava appeso all'albero, come una bambola dagli arti spezzati in balìa del vento [Rottura dei quattro arti]. La pianta che lo intrappolava sembrava essere assai peculiare, dato che aveva origine dalla schiena di un cadavere, ed a ben guardare Jeral non era solo: almeno altri due uomini erano stati vittima del vegetale ed ora dondolavano accanto a lui, col collo spezzato.

    L'albero, per inciso, era sicuramente morto, a giudicare dalle foglie ormai ingiallite.

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    CITAZIONE
    A voi un'azione conclusiva (eventualmente la giocata potrebbe continuare come Free tra voi te, senza bisogno di un QM)
     
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    « … »

    Jeral ascoltò in silenzio le ultime parole del Re Bugiardo, che lentamente aveva iniziato a dissolversi in una cenere non dissimile da quella che pervadeva l'aria nel momento del suo Avvento. Non aveva tempo né desiderio di indulgere sui dubbi che il Re Bugiardo sollevava e continuava a provare ad instillargli nella mente. Il suo scopo era uno solo, e Jeral lo conosceva bene: rimuovere dall'esistenza Suiho Hyuga. Non sapeva chi fosse né perché dovesse morire, ma sapeva che quella singola azione era il motivo della sua esistenza e del suo potere inumano.

    Né l'esistenza della Tenebra lo turbava. Un'entità così aliena avrebbe potuto fargli solo cose da cui era protetto grazie al Contratto. E qualunque altra disgraziata creatura che avesse eletto di sguinzagliargli contro sarebbe stata schiacciata senza pietà, così come i primi Re.



    Osservò con odio la figura irriverente del Re Bugiardo iniziare ad allontanarsi da sé, dilatando distintamente le pupille alla domanda sulla motivazione originale del Contratto. Non poté nemmeno iniziare a ponderare sulla questione, perché tutto il mondo sparì, avviluppato dalla cenere.

    […]

    Dolore. La prima cosa che i nervi del Flagello registrarono quando tornò in sé fu dolore. Un sordo, costante tormento alle braccia ed alle gambe. Jeral digrignò. Qualcosa gli stringeva il collo e, così ridotto, non poteva fare nulla. Pendeva a mezz'aria, prigioniero della pianta che aveva intravisto prima di cadere nella trappola illusoria del Quarto Re.

    La semplice frustrazione di trovarsi in un tale stato causò l'attivazione dei suoi poteri. Il braccio destro divampò in fiamme immaginarie, mentre i tessuti venivano ricostruiti e le ossa ricongiunte [Avatar Avatar: L'utilizzatore non invecchia ed è immortale. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altro ninja: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero in un danno ½ leggero alla vitalità, uno status Medio in danno leggero, uno status Grave in medioleggera; sono esclusi Semiparalisi, Intralcio e avvelenamento. La rigenerazione di vitalità ed energia vitale è moltiplicata per il livello della tecnica speciale posseduto. Qualsiasi danno verrà normalmente rigenerato se le parti congiunte e non presenti elementi esterni (armi e simile). Avatar è un'abilità sempre attiva.][Status Grave: Medioleggera alla Vitalità]. In pochi secondi l'arto fu nuovamente utilizzabile, e la mano artigliata dell'Immortale si chiuse sull'arbusto che – per quanto sterminato dal suo potere eretico – osava ancora stringergli il collo.

    In quel momento Jeral avvertì un forte rumore provenire dal basso, da dove prima aveva scorto il Demone e diverse altre figure. I suoi occhi di falco catturarono l'immagine di una sagoma disumana venire avvolta da un'esplosione insieme ad un'altra figura. Quando il bagliore dell'esplosione scemò, nelle rovine di quel campo di battaglia – che si era perso a causa di quel maledetto spirito – l'Immortale notò un corpo riverso a terra, esanime o quasi.

    Il suo umore non migliorò. Qualche pagliaccio doveva essere riuscito a fermare la liberazione del Demone, e quindi a distruggere il terzo pinnacolo ed allo stesso tempo la fonte per quella strana tecnica, ora scomparsa, che aveva ingabbiato il villaggio.

    Digrignò i denti, disgustato dalla piega degli eventi. Senza curarsi del dolore concentrò la propria forza vitale in entrambi gli arti inferiori danneggiati, inondandoli di calore e ripristinando legamenti e ossa rotte. Nonostante lo sforzo notevole, l'Avatar completò il processo senza problemi, recuperando così la piena potenzialità degli arti [Avatar Avatar: L'utilizzatore non invecchia ed è immortale. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altro ninja: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero in un danno ½ leggero alla vitalità, uno status Medio in danno leggero, uno status Grave in medioleggera; sono esclusi Semiparalisi, Intralcio e avvelenamento. La rigenerazione di vitalità ed energia vitale è moltiplicata per il livello della tecnica speciale posseduto. Qualsiasi danno verrà normalmente rigenerato se le parti congiunte e non presenti elementi esterni (armi e simile). Avatar è un'abilità sempre attiva.][2xStatus Grave: Mediograve alla Vitalità]. Ormai la padronanza sui poteri divini con cui era benedetto era arrivata a livello di efficienza pressoché totali. Senza indugio fece pressione sull'arbusto rinsecchito, che si spezzò senza opporre resistenza alla presa ferrea delle sue dita [I Slot Azione][FOR:Viola].

    In pochi attimi fu a terra, accanto alla fonte di quello strano maleficio vegetale: un cadavere. L'arbusto che lo aveva catturato nasceva dalla schiena dell'uomo, che pareva aver dato vita a ben altre due offensive vegetali. Non aveva bisogno di sollevare il capo verso gli uomini penzolanti per il collo per capire che, nel loro caso, l'attacco era stato fatale.

    « … »

    Non riusciva ad immaginare il motive per cui il morto lo avesse attaccato. Che fosse stato posseduto dal Re Bugiardo come il Secondo Re aveva tentato di fare con Benkei? Possibile, ma allora perché aveva attaccato anche dei comuni mortali? Si avvicinò al corpo senza vita, con espressione indecifrabile. Il chakra brillò nella sua mano destra, che piegata ad artiglio si mosse rapida e penetrò senza difficoltà l'epidermide legnosa del cadavere all'altezza della base del collo [II Slot Azione][FOR:Viola][ Tocco Distruttivo "Superiore"Tocco Distruttivo "Superiore"
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza contro oggetti e armi è aumentata (x3).[Costo: ½ Basso a colpo]
    ]
    . Jeral rientrasse subito la destra, chiusa a pugno, con ciò che desiderava all'interno del palmo: un frammento del midollo spinale dell'uomo. Grazie alle menti che aveva devastato, sapeva che ad Oto c'erano mortali in grado di compiere meraviglie con un solo pezzo di materiale organico. Fasciò il piccolo grumo di carne, legno e liquido verde in uno piccolo fazzoletto e lo mise nella tasca porta oggetti, senza più pensare all'accaduto.

    La domanda era che cosa avrebbe potuto fare in quel momento. Era all'interno della Foglia in stato di emergenza. C'erano gli Hyuga in circolazione e quei sudici alleva cani dall'olfatto sviluppato, ma immaginava di riuscire a muoversi agevolmente e non visto. Attaccare il corpo esanime della Forza Portante per liberare il demone a tutti gli effetti sarebbe stato il massimo, ma nelle condizioni in cui versava il Flagello sapeva che sarebbe stato un azzardo tentare. E dopotutto quello era solo un gioco mentre cercava di capire più su sé stesso e scoprire quanto poteva sul Bersaglio.

    Gettò un'ultima occhiata densa di derisione e superiorità ai volti di pietra degli Hokage, simboli di potere di un tempo che fu. Le vestigia di qualcosa che sarebbe stato sempre sconfitto dal tempo, al contrario della sua esistenza di Flagello.



    Sparì in un vortice di scintille, allontanandosi da quel luogo che presto avrebbe brulicato di seccatori.
    La Foglia lo aveva divertito, anche se solo parzialmente.
    Ora era il momento della Sabbia.

    OFF GAME
    Jeral, Flagello Immortale
    Ronin Viola

    Energia Vitale: 23.5/30
    Vitalità: 4/18
    Danni: Ferita ½ Leggera alla schiena. Ustione Mediograve alla spalla sinistra. Ustione Leggera al busto. Squarcio Leggero al deltoide. Leggera e ½ Leggera alla Vitalità. 3x Medioleggera alla Vitalità.


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    Chakra Rimanente: 552.5/1000
    Spese di Chakra:
    - ½ Basso (5)[Tocco Distruttivo Superiore]
    - Mediobasso (20)[Tecnica del Teletrasporto]

     
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    Consegna Speciale

    Pacco per le prigioni







    Quando il demone, come si costringeva a definirlo il Raizen, cadde a terra stremato il ninja non potè che trarre un sospiro di sollievo mentre la tensione disperdendosi gli scioglieva finalmente i muscoli, quasi lasciandolo cadere ginocchioni come una bambola di pezza.

    Mh!

    Fu l’unico commento che riuscì ad emettere mentre osservando il chakra demoniaco ritirarsi si chinava sul suo sensei. Quando Keita era ancora in vita lo stimava era un ragazzo ben più puro di lui e probabilmente senza lo stato comatoso in cui era caduto le parti ora sarebbero potute essere invertite, visto che tra i due era proprio lui il jinchuriki più instabile.
    Lo raccolse senza troppa difficoltà dal terreno, non si faticava troppo con lo stacco di corporatura che c’era tra i due a vedere in Raizen un istinto protettivo verso quel corpo esanime, anche se era giunto troppo tardi ormai.
    Fu Deku a risvegliarlo da quel turbinio di pensieri, facendogli arrotare i denti come una fiera.
    Perse in pochi istanti quella pace interiore che seguiva sempre una vittoria, mettendosi Keita sotto braccio e dirigendosi verso la Yamanaka traditrice.
    Passò tra i compagni di squadra come uno spettro, senza poter fare a meno di notare quale abisso sociale ci fosse tra lui e Atasuke, lui nonostante tutto non aveva ricevuto la minima considerazione, neanche un grazie per aver raccattato quei quattro sfigati dalla piena di disperazione che glieli aveva scaraventati ai piedi.

    Spero stiate bene.

    Avrebbe detto lapidariamente mentre passava tra di loro, scostandoli eventualmente con la mano se fossero stati d’intralcio alla linea retta che lo portava al suo bersaglio, era evidente quanto poco interesse nascondessero quelle poche parole.
    Avrebbe voluto urlare che era proprio lui il contenitore della Volpe, che proprio ciò che temevano li aveva salvato la pelle, avrebbe voluto eruttare chakra esattamente come Keita poco prima solamente per poter urlare con più forza.
    Ma ovviamente non lo fece, decise di canalizzare la rabbia.

    Vi occuperete voi dei cittadini se vi aggrada, radunateli da qualche parte e spiegate cosa è successo.
    Sempre che Deku non voglia usare il suo pennuto d’inchiostro per portare Keita all’ospedale chiedendo una repentina estrazione del demone.
    Io mi occupo della…


    Guardò la Yamanaka dritta negli occhi sorridendo nella maniera più bieca ed inquietante che un volto umano potesse fare.

    …puttana.

    Avrebbe sostituito i costrutti dei suoi compagni di squadra legandola con il suo rocchetto di filo di nylon rinforzato, sigillandogli la bocca con un morso di stracci, lasciandone qualche stralcio per gli occhi, prendendola poi per il colletto. Si sarebbe allontanato con i suoi due pacchetti, affidando Keita ad un suo Clone, era agli sgoccioli ma poteva ancora reggere la creazione di un clone.
    E mentre il primo avrebbe fatto una piccola deviazione per affidare il jinchuriki all’ospedale in cui si sarebbero occupati di fargli battere il cuore fino all’estrazione del demone, lui avrebbe continuato la sua strada verso le prigioni.

    Mi occuperò personalmente di interrogarti, se ti aggrada puoi iniziare da adesso a gridare per avvantaggiarti, ma penso ti convenga risparmiare la voce, non credo ne avrai mai abbastanza.

    Rise sommessamente: le prigioni di Konoha avevano un nuovo ospite, ed un torturatore d’eccezione.

     
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  4. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~La Fine non è altro che un nuovo Inizio~


    Raizen con la sua forza riuscì a deviare il colpo del demone, dando la possibilità ad Atasuke di portare a termine la sua tecnica intrappolando Keita, o per meglio dire il suo demone. Il resto dell'assalto fù fulmineo e decisivo, anche se un qualcosa non andò esattamente come nei piani, o almeno non come nei piani di Atasuke.
    Il lancio dei primi kunai fu perfetto, ma mentre preparava la seconda raffica, potenziata dalle cartebomba, qualcosa accadde. La sua intenzione era quella di mirare al busto, puntando ad ammazzare il portatore, tuttavia, il lancio ebbe una differente traiettoria. Una traiettoria che fu Atasuke stesso a modificare all'ultimo.

    °Che diavolo stai facendo!? Vuoi farci ammazzare?°

    °No, semplicemente non voglio che Keita muoia°

    °Il tuo modo di agire ci ha quasi fatti ammazzare! Quando imparerai dannato idiota!?°


    °Forse mai e spero che tu te ne faccia una ragione!°


    I due Atasuke si confrontarono per un'attimo, uno di fronte all'altro in quella specie di mondo interiore, o per megli dire in quello creato dalla sua mente. Difficile dire se si trattava di pura e semplice immaginazione o se era un qualcosa in più, magari legato in qualche modo al chakra della volpe che aveva assaggiato pochi istanti prima. I due si squadrarono per alcuni istanti, muovendosi in sincronia in circolo come in una spirale. Entrambi erano attenti l'uno ai movimenti dell'altro. Erano entrambi perfettamente uguali, nell'aspetto, tuttavia uno dei due aveva un qualcosa di diverso, il "nuovo" aveva uno sguardo rabbioso, carico d'odio al punto tale da generare attorno a se una sorta di aura violacea, oscura, mentre l'originale aveva ben altro negli occhi: Compassione.

    °Non puoi continuare su questa strada e lo sai bene°

    °Lo sappiamo entrambi che non è così, è inutile che cerchi di modificare la realtà°

    °Come credi... Ma come puoi vedere, sto diventando sempre più forte ed una volta o l'altra prenderò io il sopravvento! Sappilo!°


    °Ho pena per te°


    Concluse sommessamente Atasuke mentre in un lampo tutto svanì, accompagnato da un bagliore bianco che riportava con se la percezione del mondo esterno, dei suoi colori, dei suoi profumi, dei suoi suoni e della sua emicrania.
    Dinnanzi a lui c'era keita che poco a poco riprendeva la sua forma umana mentre il chakra rifluiva all'interno del corpo, segno che erano riusciti a batterlo ma senza ucciderlo. In pratica una vittoria su tutta la linea. Si accasciò a terra dolorante ed ansimante per la fatica. In quella giornata aveva combattuto diverse battaglie, una dietro l'altra ed in un certo senso aveva dovuto anche combattere contro se stesso. Vide Raizen che si avvicinava al corpo di Keita caricandoselo in spalla per portarlo probabilmente all'ospedale, dove con ogni probabilità avrebbero disposto anche l'estrazione del demone in modo da sigillarlo in un contenitore più stabile.

    "SE LA SONO CAVATA! Gendou ha fatto qualcosa con la spada, non so cosa ma era come se avesse un'ala di vento attaccata alla lama e ha afferrato Hana. Hanno rallentato abbastanza perchè il mio rapace riuscisse ad afferrarli. Sono acciaccati ma vivi!"

    °Gendou è sopravvissuto? Quel bastardello si merita una punizione per avermi fatto preoccupare tanto!°

    "E adesso cosa facciamo? La gente dovrebbe essere libera dal Jutsu di quella cagna ed ora saranno molto confusi. Fortunatamente tutti i Jonin usciti dal villaggio prima della cupola dovrebbero tornare a breve. Ma fino ad allora dobbiamo inventarci qualcosa per tenere la gente calma."

    «Vero, vero... Vedrò cosa posso fare, in fondo resto pur sempre un guardiano delle mura... La gente credo che mi darà ascolto»


    Il suo tono era calmo e non nascondeva minimamente l'affaticamento ed il dolore che provava. Certo non era estremamente malridotto, ma risentiva ancora della botta subita, la quale assieme agli sforzi fatti lo costringeva a terra inginocchiato per riprendere fiato.
    Intanto ouka gli stava correndo incontro abbracciandolo e piangendo dalla gioia. Atasuke sorrise stringendo a sua volta l'allieva.

    "Va tutto bene? Ti ha colpito alla testa."

    «Solo una forte emicrania, tutto qui... Ma in un paio di giorni sarò come nuovo»


    La rassicurò mentre in preda alla gioia scattava a destra ed a sinistra, andando poi persino da Deku sovraeccitata dalla notizia. Quando ella si staccò da lui, Raizen avanzava, quasi rabbioso verso la Yamanaka, scostando dalla sua strada gli altri shinobi che incontrava lungo la via.

    °Non smette mai di sorprendermi il ragazzone...°

    «RAIZEN-SAMA!»


    Gli gridò dietro attirando la sua attenzione e facendolo voltare per i pochi istanti che gli servivano.

    «Ottimo lavoro... e grazie per avermi parato il culo... è soprattutto merito tuo se siamo ancora tutti qui a respirare...»

    «... kitsune»


    L'ultima parola non venne realmente pronunciata. Atasuke si limitò semplicemente a muovere le labbra, scandendo con attenzione quella parola, conscio del fatto che sia il portatore che la volpe avrebbero compreso il significato di quelle parole. Voleva ringraziarli entrambi, ma sapeva anche che probabilmente nessuno in quel luogo sapeva o doveva sapere, quindi lasciò tutto il più celato possibile, assicurandosi anche che in quel momento solo Raizen potesse leggere il suo labbiale.
    Alla fine sorrise, si rimise in piedi e si congedò con un breve cenno del capo, che tuttavia ne istigò nuovamente l'emicrania appena sopita. Una delle prossime tappe era di certo una rapida visita all'ospedale, anche se di certo lui era uno dei casi con la più bassa priorità in tutto quel disastro.
    Si diresse verso Deku ed il suo allievo gravemente ferito, constatando il fatto che era ancora vivo, ammaccato ma vivo e coscente, o almeno abbastanza da poterlo vedere.

    «Ben svegliato Gendou...»


    Il sorriso mutò in un grugno rabbioso mentre una mano si chiudeva a pugno scattando rapida verso il volto dell'allievo come a mollargli un pesante cazzotto sul grugno. Alcuni sussultarono pensando al peggio, tuttavia Atasuke si fermò ad appena pochi millimetri dalla faccia di Gendou che era solo riuscito a chiudere gli occhi irrigidendo i muscoli della faccia.
    Atasuke si rimise a sorridere, riaprì la mano e lo colpì delicatamente con l'indice ed il medio sulla fronte dell'allievo spingendolo appena e facendogli aprire gli occhi con stupore.

    «Ottimo lavoro, sono fiero di te Gendou... Ma la prossima volta non ti azzardare a farmi preoccupare tanto, intesi?»


    Gendou annuì semplicemente ed Atasuke rispose con un cenno di assenso del capo, volgendosi poi verso Ouka.

    «Anche tu Ouka... Mi hai reso fiero ed orgoglioso. Sono sinceramente fiero di voi. Siete stati due ottimi allievi ed ora siete due abili shinobi...»


    Si avvicinò all'allieva, afferrandole delicatamente le spalle e guardandola dritto negli occhi. Stava per darle un'ordine, probabilmente un'ordine inutile e lo sapeva bene, tuttavia, sapeva anche che se non lo avesse fatto, sarebbe stato anche peggio.

    «Ouka, voglio che tu vada nel quartiere dei Senju e che trovi un esperto del Mokuton. Se c'è ancora una possibilità per Koryo solo loro sanno trovarla. Andrei io ma ho ancora parecchie, troppe cose da fare e tutto il villaggio ha bisogno di me, lo capisci questo?»


    Attese un cenno di assenso e poi la lasciò andare.

    «Allora vai e quando hai finito vai direttamente all'ospedale. Non voglio che le tue ferite peggiorino»


    Mentre la ragazza correva via Atasuke si voltò verso i rimanenti, impartendo, al posto di Raizen alcuni ordini. Certo, era solo un genin e tra i rimanenti forse c'era anche qualcuno che era superiore a lui. Ma dato il suo ruolo di guardiano in quel caso i gradi non sarebbero contati molto.

    «Allora, al momento abbiamo parecchio lavoro da fare. Per prima cosa dobbiamo avere un'idea della zona. Deku, tu dovresti sfruttare la tua arte e sorvolare il villaggio per avere un quadro dei danni, dei morti e dei feriti in modo da organizzare al meglio i soccorsi. Kasumi, tu pensa a portare Gendou e Hana all'ospedale. Hanno bisogno di cure mediche, io mi occuperò dei rapporti alle squadre di jounin e di radunare i sopravvissuti.»


    Seppure con qualche dubbio entrambi si misero all'opera. In fondo non era facile per nessuno accettare ordini da un ninja di grado inferiore, tuttavia, in quel momento la cosa non contava e nessuno aveva scritto il proprio grado sulla divisa. Atasuke partì quindi mandando ogni sopravvissuto che incontrava verso la piazza centrale ed i feriti verso l'ospedale, dirigendosi in prima battuta verso il luogo dove aveva dovuto abbandonare i suoi due compagni.
    La battaglia era finita e Konoha era salva, tuttavia era appena iniziata la ricostruzione e lui non aveva comunque il tempo per riposarsi.



    OT - Complimenti a tutti per la giocata :zxc: - /OT
     
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    Il villaggio di Konoha
    Cronache del Villaggio della Foglia



    La distruzione

    [Informazioni Pubbliche - Accessibili a tutti i pg]
    In seguito ad un assalto terroristico, gran parte del villaggio della foglia ha subito gravi danni. Fortunatamente tutti gli aggressori sono stati uccisi e la pace è stata ristabilita con un numero minimo di perdite.
    Ninja che si sono distinti nella battaglia sono Soken Hyuga, Atasuke Uchiha, Raizen Ikigami, Koryo Senju, Deku Higarashi, Hana Katsuyu, Kasumi Tendo, Gendou Ishiren, Ouka Sarutobi.

    [Informazioni Riservate - Accessibili ai soli pg di Konoha]
    L'attacco terroristico è stato più grave del previsto. In qualche modo il villaggio è stato isolato dall'esterno con una cupola ed all'interno molte persone, come impazzite, hanno iniziato ad attaccarsi tra loro, saccheggiare e causare violenze senza alcuna ragione plausibile. E' stato scoperto che una traditrice del clan Yamanaka ha usato il potere del Gobi per controllare tutte quelle persone e scatenare il caos.
    Fortunatamente tutti i terroristi, appartenenti ad un gruppo chiamato Hayate, sono stati abbattuti.
    Koryo Senju è caduto con onore contro il nemico.

    [Informazioni Secretate - Accessibili ai soli Pg di Konoha con un Incarico od ai partecipanti]
    Il portatore del Gobi, in coma nell'ospedale, è stato rapito da una traditrice del clan Yamanaka, ora affiliata ad un gruppo terroristico chiamato Hayate. Ha usato le sue arti per controllare un ninja in coma accanto al Jinchuuriki [ndr: Keita Kitase]. Molti Jonin sono usciti dal villaggio all'inseguimento, mentre in realtà la donna ha portato il rapito alle teste dei Kage e qui ha generato il jutsu-cupola, supportandolo assieme ai suoi diretti sottoposti.
    Un gruppo di ninja (vedi i menzionati nelle informazioni pubbliche) ha condotto la controffensiva, sconfitto i nemici e catturato la Yamanaka (la notizia ufficiale è che costei è caduta in battaglia) e sono da considerarsi degni di menzione speciale.
    E' stata menzionata l'utile partecipazione di un ninja straniero non precedentemente registrato, chiamato Jeral. Di grande potere, ma decisamente non associato ad Hayate. Il Clan Hyuga ha dichiarato di avere un debito nei confronti di questo individuo. Non si è trovata traccia di lui dopo la battaglia.

    La compartecipazione di Keita è stata essenziale per la sopravvivenza di tutti, pertanto verrà ricordato con ogni onore e si terranno funerali pubblici e solenni dopo l'estrazione del Bijuu.

    Non è noto quanti membri possieda il gruppo Hayate, ma questa organizzazione ha un'impostazione simile ad una qualche setta ed i membri sono pronti a morire pur di portare con sè il nemico. E' necessario prestare la massima attenzione



    A causa del grave danno subito, Konoha subirà un periodo di ricostruzione. Il Villaggio sarà considerato completamente funzionale e del tutto risanato a partire dal 3 Luglio del corrente anno accademico. Fino ad allora lo si deve considerare come sede di ferventi lavori di riparazione.

     
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