Miniera a Kawakin

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    Passando poco sopra un'enorme roccia di forma sferica, Seinji improvvisamente frenò e guardò verso il cielo: era rosso. Rosso fuoco. L'aria sembrava tremare di una qualche vibrazione impercettibile; che fosse la paura? Che fosse qualcos'altro? Non c'era dubbio alcuno del fatto che da li a breve sarebbe iniziato un violento temporale come pochi di quelli che ci sono mai stati nel Paese della Roccia. O forse...
    No. Seinji sospirò e si rimise in marcia. Non sapeva ancora chi fosse stato a derubare le miniere d'oro; sapeva solo che fossero dei nukenin, - proprio come lui -, ma chi erano? Da dove provenivano? Che marchio portavano? Il suo passo ninja si fece più frequente e veloce, giacché non aveva dubbi alcuni sul fatto che gli accademici – sempre maledetti siano! -, avevano di già mandato una qualche squadra di ricognizione. Del resto, quelli la dovevano sempre ficcare il naso ovunque; magari anche negli affari che non li riguardavano in alcuna maniera. Magari anche solo per spargere altro sangue ovunque; per portare morte, desolazione e miseria. E in realtò, a pensarci, era persino difficile capire se lo facessero apposta, o se invece le loro intenzioni fossero amichevoli, come potrebbero essere state quelle di Seinji agli inizi della sua carriera, nonché della vita nuova, da nukenin.
    "Devo capire cosa succede". - Pensò Seinji, saltando da un masso ad un altro come una specie di rana, e unendo le mani nella posizione della Tigre. In quello stesso istante egli avrebbe rilasciato del chakra [Consumo Mediobasso] fluirgli agli occhi, irrorandoli di un rosso-sangue intenso, e permettendogli di vedere attraverso i corpi solidi. [Attivazione Vista Vitale]. Gli sarebbe servito per qualcosa? Probabilmente sì; probabilmente pi in avanti.
    Quindi, poco prima di arrivare sul luogo del "delitto", Seinji si fermò di nuovo, prese un boccone d'aria fresca e si guardò intorno.
    Nessuno.
    Probabilmente nessuno.
    Sfruttò l'occasione per disegnarsi dei simboli [X3] sul corpo

    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso ogni potenza 5 )
    Simboli Massimi: 1 ogni grado

    [Da studente in su]


    e riprese a correre in avanti.
    Doveva capire cosa era accaduto. Doveva capire se vi erano suoi compagni o amici. Infine, doveva vedere quali accademici sarebbero giunti sul posto. Scovarli, immobilizzarli, e... guarirli dalla cecità, facendoli passare al lato della Luce Vera.
    Doveva aprire i loro occhi.
    Lo sentiva.

     
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    Quando si tenta di mettere due caproni a tirare un carro







    Katushika, e ora Iwa.
    Due eventi che nella loro struttura erano profondamente indifferenti, tuttavia era possibile che fossero connessi vista la frequenza con cui erano avvenuti, non voleva lasciare nulla al caso, ma forse era anche vero che la sua vita da Ombra stava iniziando a contaminare troppo il suo modo di pensare.
    Sperava di sbagliarsi, altrimenti, visto il raggio d’azione, era possibile che l’organizzazione con cui aveva a che fare fosse decisamente troppo estesa.
    Non si sarebbe mosso solamente per il compenso, ma tra quello e le risposte che poteva ottenere andare ad Iwa non sarebbe stato una cattiva idea.
    Anche se, andare da solo, era un’idea decisamente poco buona, ma con chi poteva fare squadra?
    Itai molto probabilmente era ancora in ritiro spirituale cercando di non restare la mezza calzetta che la prigionia lo aveva reso.
    Atasuke, Sasori, Shizuka… troppo impreparati per una missione di quel tipo.
    Diogene? Già, Diogene dove stava?
    Non lo sapeva, il che era una risposta sufficiente per escluderlo dai candidabili.
    Chi restava?

    Oto, qualche ora di dubbi e una giornata di cammino dopo



    Una figura dalle dimensioni poco comuni si dedicava ad un hobby che si addiceva poco alle sue mani: piegare la carta. Non che facesse proprio uno di quei noiosi origami, faceva un semplice aeroplano , ma anni di esercizio l’avevano reso un ingegnere particolarmente talentuoso nell’aerodinamica cartacea.
    Chiuse un occhio e con uno studiato e preciso gesto frutto dell’esperienza scagliò il velivolo di cellulosa dritto dentro alla finestra dell’amministrazione, vedeva Febh di spalle e colpirlo, o quantomeno sfiorarlo non sarebbe stato difficile.
    Il foglio di carta piegato con così tanta dedizione barcollò verso la finestra ignorando i lievi venti che tentavano di mutare la sua rotta vero lidi sconosciuti.
    Non era un foglio bianco e Febh dopo averlo ricevuto sulla testa si sarebbe accorto che portava con se poche parole che formavano una domanda.

    Sei mai andato ad Iwa?

    Cercando l’origine dell’aereo sarebbe sicuramente incappato nella sua finestra aperta, dalla quale avrebbe potuto notare Raizen che da sopra un tetto sventolava una mano senza enfasi per farsi vedere.
    Quando fosse giunto Raizen avrebbe aperto il discorso con un largo sorriso.

    Ti va una piccola scampagnata?
    Hai sentito delle miniere ad Iwa?
    Pare dei nukenin le abbiano svaligiate.
    Niente accademia a sorvegliarci, solo noi e qualche nukenin.
    E poi è una buona azione, penso siano collegati in qualche modo ad un altro gruppo con cui ho avuto a che fare tempo fa.
    Se metti da parte le battutine riusciamo anche a lavorare decentemente, no?


    Attese una risposta con un alzatina di spalle come ad indicare che dopotutto non ci fosse nessuna difficoltà a mettere un po’ di colla tra le loro personalità non troppo avverse in fin dei conti.

    Se ti garba allora direi che possiamo partire, ma vorrei mettere qualcosa sotto i denti e prendere qualche provvista per il viaggio, sperando che ad Oto sappiate occuparvi di qualcosa che non sia viscido e disgustoso.

    Preparata la saccoccia avrebbero puntato dritti ad Iwa.

    Ma dovremmo andare direttamente al luogo dell’attacco o dal kage di Iwa?
    Si parlava di ricompensa per cui pare sia un qualcosa di ufficiale più o meno.
    E forse ci conviene mettere da parte i coprifronte per un po’, che dici?


    Avrebbe spiccicato poche parole durante il viaggio oltre quelle se non fosse stato interpellato in qualche modo.

     
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    [Reclutamento ad Oto]

    L'amministratore attraverso la finestra non era, come si potrebbe pensare, intento ad elaborare rapporti e prendere decisioni fondamentali per la gestione del villaggio. Al contrario, stava beatamente sonnecchiando sulla sua comodissima e pacchianissima poltrona girevole elettrica ultimo modello, comprata coi soldi del villaggio (ovviamente). Pertanto, quando una punta di carta gli premette dolorosamente sulla base del collo, non potè fare a meno che essere colto completamente alla sprovvista, saltando dalla sedia come un gatto mentre gettava un grido tutt'altro che virile, finendo attaccato al soffitto a testa in giù con tutti e quattro gli arti!

    UUAAAAAAHHHH!!!!! Al contempo la lucertola che stava riposando sulla sua pancia venne, in quel brusco movimento, scaraventata verso l'esterno, verosimilmente precipitando in testa al malcapitato “aggressore”. Ci sarebbero voluti almeno trenta secondi prima che lo Yakushi, assai circospetto, scendesse da quella posizione. Respirava ancora pesantemente, non del tutto ripresosi dallo spavento: era in una condizione di completo relax e decisamente non si aspettava un “attacco” del genere. Aprì il foglio, realizzando che si trattava di un biglietto. Iwa? Ma chi diavolo può...

    Lo capì vedendo il gigante fuoro dalla finestra, cui sussurrò. Tu... Con un salto appena un po' rafforzato dal chakra fu subito in volo, atterrando proprio accanto al ninja di Konoha. MA TI SEMBRA IL CASO DI LANCIARE OGGETTI PERICOLOSI AD UN POVERO CRISTO CHE RIPOSA DOPO UNA DURA GIORNATA DI LAVORO? Per dovere di cronaca, erano le dieci del mattino. ALLORA, CHE HAI DA DIRE A TUA DISCOLPA? Febh era sempre stato un tipo un po' strano, tanto facile all'ira quando si trovava in ambienti tranquilli e amichevoli quanto freddo e calcolatore di fronte ai veri pericoli. Per quei pochi che lo conoscevano bene, quelle manifestazioni così marcate indicavano che si trovava perfettamente a proprio agio con quel dato interlocutore...anche se questo non escludeva che avrebbe potuto spezzargli una gamba, ovvio.

    Raizen spiegò del viaggio e delle miniere. Sono stato ad Iwa una volta... Si rabbuiò E non è stata una bella esperienza...per nulla. In effetti aveva incontrato un gruppo di squilibrate vestite da “ragazza magica” dotate di jutsu quantomeno assurdi. E che intendi con battutine? Replicò accigliandosi, puntando un dito contro il foglioso. Quello con un pessimo senso dell'umorismo sei tu, razza di gigante decerebrato! A muso duro si voltò, con le braccia conserte, facendo alcuni passi verso il bordo del tetto. Sbaglio o c'è una mezza ricompensa per quella miniera? Chiese quindi, in sostanza accettando la missione senza remore!

    [In viaggio verso Iwa]

    Direi di evitare lo TsuchiKage e lasciare i coprifronte in bella vista. Dobbiamo stanare dei ratti, non serve passare inosservati. Febh era seduto a gambe incrociate sulla schiena di una enorme camaleonte: Ssalshape, il suo mezzo di trasporto preferito da quando era diventato Jonin. A piedi sarebbe stato più veloce, ma in questo modo si stancava molto di meno. Raizen non era distante, e stavano valutando il piano d'azione. Andiamo semplicemente da un amministratore locale, sarà molto più semplice. Magari ha mappe della miniera od informazioni che non siano di terza mano. Poi andiamo in miniera, frulliamo questi invasori, liberiamo eventuali prigionieri e torniamo a casa più ricchi di prima...io devo ancora finire di pagare la spada a quel disgraziato del tuo maestro di forgia, lo sai?
     
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    Caccia all'Oro

    I



    L'oro di Kawakin non era semplicemente una risorsa. L'oro di Kawakin era vita. Da quando Iwa era stata ridimensionata nel suo potere la sua economia (basata molto sulle attività militari ed i soldi derivanti le missioni) era andata in declino costante fino alla scoperta delle Minere di Kawakin due anni prima. Kawakin allora non esisteva: i cercatori d'oro costruirono il villaggio ex-novo vicino le miniere e con la preziosa materia prima estratta dalla roccia Iwa stava pian piano rifiorendo e facendo sentire nuovamente la sua ingombrante presenza nel mondo.



    Ma un tesoro fa gola a tutti, special modo a dei briganti.



    Il piccolo villaggio di Kawakin era deserto. Le strade sembravano direttamente prese da un'ambientazione di un film western e solamente la polvere si muoveva sulle strade sassose. Un'improvvisa palizzata era stata eretta sul versante orientale della città e si dirigeva a nord e a sud, coprendo quei versanti. Il progetto doveva ancora completato, giacché si vedeva chiaramente lo scavo e molteplici attrezzi, abbandonati però a loro stessi.



    L'Amministrazione di Kawakin era un palazzo di un piano fatto in tutto da una decina distanze abbastanza piccole, ricolme di scartoffie. In particolar modo l'archivio conteneva registri su qualsiasi cosa: oro estratto, oro trasportato, minatori assunti e licenziati. Altre scartoffie erano per lo più moduli vari, inutile e noiosa burocrazia. Ma qualcosa avrebbe potuto colpire gli Shinobi: a Kawakin non c'era assolutamente nessuno. Nell'Amministrazione, cercando, avrebbero trovato alcune mappe del posto e delle miniere (che da lì distavano appena mezzo chilometro verso oriente) e nient'altro.



    La prima miniera - quella incriminata - da fuori appariva come un piccolo buco in una piccola collina, con una porticina sfondata. C'erano sempre due uomini di guardia lì, ma dai loro visi non si potevano cogliere segni di particolari abilità. Gli occhi erano apparentemente normali, così come le loro facce. Però portavano al fianco spade e sicuramente erano ben equipaggiati, ma i loro coprifronte erano celati: avevano rimosso qualsiasi insegna.



    Cosa avrebbero fatto i tre? L'Akuma aveva un leggero vantaggio temporale, di circa mezz'ora, rispetto ai due ninja Accademici. Cosa aveva intenzione di fare?



    Oilà. Post breve ed un po' così, ma non ho molto tempo prima di partire.
    Leo ha +30 minuti rispetto a voi: intendo dire che se anche vi dirigete direttamente alle miniere, lui comunque arriva 30 minuti prima degli altri. Se si dirige prima a Kawakin e voi direttamente a Kawakin, arriva 30 minuti prima di voi a Kawakin. Se avete direzioni diverse (lui Kawakin e voi miniere) lui arriva comunque 30 minuti prima di voi.
    Lascio a voi completa libertà d'azione su come comportarvi eventualmente a Kawakin così come dettagli ambientali esterni (siate leali). Ci vediamo l'anno prossimo, se avete bisogno, rispondo comunque agli MP (e forse Skype). :solerò:
     
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    Attivato il Magan e la sua vista, che attraversava qualsiasi cosa, durante la propria corsa, Seinji non pensò nemmeno di fermarsi o di riflettere; nessuna strategia né tattica, l'unica cosa che importava, era di giungere alla prima delle miniere di Kawakin. Qualora ci fosse riuscito - e sapeva che la cosa era alquanto importante! -, avrebbe dovuto solo di nascosto penetrare nella miniera, scoprire cosa succedeva e a cosa era dovuto tutto quel caos che si era disposto nel mondo, e quindi semplicemente andarsene, senza lasciar traccia e facendo finta di non esistere. Oppure andarsene con un regalo o premio sotto il braccio... Poco importava! Sapeva che la missione, se così la si poteva chiamare, non era facile; l'aveva classificata al livello B circa, in dipendenza a quante e quali forze avrebbero, o avevano già inviato gli accademici ad Iwa.
    Pensando ai suoi nemici sospirò, accelerando leggermente il passo. Non voleva trasformare quella missione in un combattimento, o, peggio ancora, in una guerra vera e propria. Egli, Seinji Akuma, sarebbe stato molto delicato in quell'occasione; si sarebbe mosso, agito e pensato con la delicatezza di un chirurgo e con la silenziosità di un'ape. Non dovevano scoprirlo, non dovevano vederlo, egli sarebbe stato un fantasma.

    Arrivato nei pressi della miniera, si nascose dietro a una roccia. Gli occhi, che vedevano attraverso alla roccia, gli mostravano due guardie: spade, visi annoiati, e un equipaggiamento di tutto rispetto. Avevano forse delle abilità particolari? Doveva scoprirlo, per non dare modo alle due guardie di fargli del male.
    Per un attimo pensò a un diversivo, poi scartò l'idea. Non doveva dare loro modo di capire, che qualcosa non andava.
    Quindi compose 3 sigilli: non aveva tempo per cercare di capire se fossero dei ninja con delle particolari capacità sensoriali; doveva muoversi in fretta.

    Movenza d'Ombra
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Pecora, Cane, Topo (3)
    L'utilizzatore può fondersi con il terreno, entrandoci come fosse acqua: è impossibile respirare. L'utilizzatore può muoversi come in superfice. L'utilizzatore può emergere solamente da un'ombra non controllata presente nel terreno; può nascondersi nel terreno a piacimento. Se colpito, la tecnica si scioglierà, rigettando l'utilizzatore. Le vittime percepiscono l'utilizzatore solo appena emerge dall'ombra.
    È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Servitori di Nebbia" oppure "Tecnica della Moltiplicazione Acquatica", sfruttando uno slot tecnica base, oltre che il relativo consumo. In questo caso, la scomparsa dell'utilizzatore sarà contemporanea la comparsa del clone.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]


    Presa l'aria necessaria e fusosi con il terreno, Seinji si mosse rapidamente verso i due che erano all'entrata della caverna. Qualora tutto fosse andato come previsto, egli sarebbe passato sotto ai due, e sarebbe riemerso una volta nella caverna, a circa una trentina di metri alle spalle dei due. Avrebbe usato la propria vista, per individuare il luogo più adatto per nascondersi, e da li avrebbe pensato a cosa fare successivamente.


    [/QUOTE]


    Chakra: 300 -18 simboli, -8 Magan, -16 movenza d'ombra
     
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    Il villaggio deserto







    Raizen annuì alle parole di Febh.

    Mh, forse hai ragione. Ma sai, dovendo andare in territorio nemico, o quantomeno non amico, volevo essere più sicuro di potermi muovere senza intoppi.

    Commentò mentre continuava a muoversi.

    Si, mi pareva d’averlo dedotto non mi ricordo quando.
    Forse quando ti ha spedito via a pedate.


    Rimembrare a Febh le sue figuracce riusciva sempre a solcargli il viso con un sincero sorriso di pure soddisfazione e gaudio.

    Comunque a questo punto direi di si, va bene l’amministrazione, vediamo che sanno dirci.

    Il piccolo villaggio impiegò ben poco tempo a confessare la sua unica fonte di sostentamento economico: la miniera.
    Probabilmente a causa dell’attacco che aveva subito e vista l’impossibilità di ricavarne nuovi introiti il villaggio aveva perso linfa vitale, morendo.

    Accoglienza invidiabile eh?

    Avanzò calciando un sasso che andò a sfondare un vetro, Raizen in un primo momento fece una smorfia colpevole, che sparì qualche secondo dopo vedendo che nessuno veniva a reclamare interessi per il fattaccio.
    Diede di gambe, affrettandosi verso la struttura che più assomigliava ad un centro amministrativo, trovandola vuota.

    Il regno della polvere si direbbe.
    Se vogliamo qualcosa dobbiamo cercarcela.
    Considerando dove sono andato a raccattarti questo è il tuo ambiente, mostraci tutto il tuo talento da imbrattacarte Febh!


    Avrebbe canzonato l’otese mentre anche lui si dava da fare cercando qualcosa che potesse tornare utile alla loro missione.
    Avrebbero rivoltato ogni cassetto degli archivi disponibili, ma le cose più utili che riuscirono a rintracciare furono le mappe della miniera e del villaggio.
    Utili senza ombra di dubbio.

    Toh, dimmi te se non avevi ragione!
    Direi che possiamo darci alla ricerca di qualche ingresso secondario, o quantomeno cercare un punto in cui una delle gallerie si riavvicinano alla superficie, giusto per non entrare con i riflettori puntati addosso.


    Guardò Febh, ricordandosi della sua proverbiale imbranataggine in materia di infiltrazioni e silenziosità in generis.

    Ce la fai a non scatenare l’equivalente sonoro dei nove biju che giocano a sa MurraGioco d'azzardo praticato in sardegna che consiste nell'indovinare, ed urlare, la somma dei numeri esposti in maniera repentina dalle mani dei partecipanti. vero?

    Analizzate le mappe Raizen avrebbe proposto un giro di perlustrazione dell’intorno della miniera, magari assumendo le sembianze di qualche animale selvatico, giusto per vedere cosa riuscivano a carpire dall’esterno, per poi raggiungere uno dei punti favorevoli ad una loro incursione, sempre che ne avessero identificato nella mappa.

     
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    [Far West]

    NON MI HA SCACCIATO A PEDATE! Sbottò lo Yakushi, irritato, mentre la lucertola si arrestava al limitare del villaggio. Semplicemente abbiamo avuto una divergenza...devo ricordarti il modo il cui trattava TE? Smontò dall'animale, dandogli due pacche sul collo prima di dissolvere l'evocazione: non stava bene apparire in mezzo alla gente comune con qualcosa che sembra un drago...per qualche strano motivo le persone comuni tendono a maleinterpretare.

    Li attendeva una strada deserta. Case deserte. Nemmeno un cane od uno scarafaggio in vista. Accogliente? Si accigliò, incrociando le braccia mentre faceva i primi passi in quel polveroso gruppo di edifici che qualcuno osava chiamare villaggio. Ti dirò, ho visto grotte crollate più allegre. Non mi piace per nulla. Guardò a destra ed a sinistra, mentre camminavano verso l'amministrazione. Cos'è? Hai un passato da teppista che sta emergendo? Fu il suo commento al vetro rotto, ma in realtà fu qualcos'altro ad attirare la sua attenzione in quel vuoto cosmico, giusto pochi istanti prima di entrare nell'edificio. A me tutto questo non torna. La miniera è occupata ed è importante...ma bastano pochi giorni per causare una fuga in massa? Mi sembra quantomeno improbabile. Un dito portato alla bocca venne morso fino ad ottenere una singola goccia di sangue.

    E se avessero rapito i residenti? Complicherebbe le cose...o magari c'è una qualche trappola. Non hai visto laggiù? Fece un cenno del capo verso la barricata che si estendeva all'altro capo del paese. Martelli, picconi, vanghe. Tutti abbandonati. Non si abbandonano le cose in mezzo alla strada, a meno che uno non stia scappando di fretta. Lui lo sapeva bene: scappare era uno dei suoi maggiori talenti...ed al contempo era bravo anche a far scappare gli altri quando provocava inavvertitamente dei crolli o delle piccole catastrofi naturali. Te lo ripeto: qualcosa non quadra, e quando qualcosa non quadra si va a cercare di che si tratta. Con quella goccia ed il chakra, richiamò a sè alcuni dei suoi alleati più utili.


    Lucertole Esploratrici [Evocazioni]

    Piccole lucertole, poco più che ragazzini in termini di età e non molto più grandi delle normali lucertole che chiunque può trovare in giro. In virtù della loro età e delle piccole dimensioni non sono certo utili come combattenti né hanno sviluppato le capacità del loro Metabolismo Speciale, tuttavia passano facilmente inosservate ed il clan le adopera come esploratori per cercare le possibili prede per i Cacciatori veri e propri.
    Giovani, non molto esperte ma assai curiose, adorano le caramelle e le mosche.


    Ssaldewey, Ssalhowie, Ssallouie
    L'utilizzatore può evocare tramite la tecnica del richiamo tre piccole lucertole. Vengono sempre evocate in tre, e possiedono ognuna un terzo della Vitalità, della Riserva chakra e delle statistiche di una creatura energia Gialla.
    Possiedono la competenza Lucertole III: Predatori

    [Energia Gialla: Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Ognuna ¼ Unità]
    [Da Genin in su]

    Rotolo Ninja
    Arte: L'utilizzatore può incidere nel rotolole ninja che porta sulla schiena le informazioni conosciute, dialoghi, indicazioni senza la necessità di scrivere. Richiede slot gratuito Istantaneo. Il rotolo può essere occultato, risultando bianca, e resa visibile a volontà del creatore. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali rotoli agli estranei se soddisfano delle condizioni.
    (Consumo per rotolo: ¼ Basso)
    [Da Genin in su]

    Movimenti Adesivi
    La Creatura è in grado di camminare agevolmente su qualsiasi genere di superficie verticale, a testa in giù o sopra la superficie dell'acqua. La forza di attrazione dei Movimenti della Lucertola è pari all'energia della creatura
    [ (Mantenimento: 1/4 Basso)]
    [Da Chunin in su]

    Visione Notturna
    Arte: L'utilizzatore, impastando una minima quantità di chakra negli occhi, può vedere perfettamente in zone di buio naturale assoluto o poco illuminate, come se fosse giorno, distinguendo anche i colori.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da Chunin in su]

    Percezione (Superiore) [2]
    Speciale: L'utilizzatore ottiene +9 alla Percezione anziché +6.
    [Da Jonin in su]


    Allora truppa! Andate un pò a cercare tutto attorno. Dobbiamo cercare delle mosSSsche? Sssi Sssi, ci piacciono le mosSSsche! Le sventurate si presero un sonoro colpo di nocca sulla fronte, a mò di ammonimento. Non dite idiozie! Che me ne faccio di sapere se ci sono mosche? Ruggì verso le piccole esploratrici. Voglio capire se ci sono segni di lotta o trappole. Oppure segni di fuga precipitosa: come tavole ancora apparecchiate o simili. Vi do trenta minuti. MUOVERSI! Perentorio, indicò il villaggio, obbligando i tre animali a spostarsi rapidamente. Sai com'è...adoro entrare sfondando le parete, ma non apprezzo troppo gli imprevisti. Avrebbe spiegato al foglioso, entrando assieme a lui nell'amministrazione. Tu non hai qualcuno da mandare in perlustrazione?

    L'amministrazione era un disastro. E nonostante tutto le cose sembravano più ordinate rispetto a quella Otese, cosa che Febh sottolineò con un fischio basso e prolungato. Però! Qui si trattano bene con l'ordine e le cose del genere. Il posto era vuoto ed impolverato, ma bastarono pochi minuti per procurarsi delle informazioni sul loro obiettivo. Quel cassetto ha l'aria promettente. Indicò infatti uno schedario che ricordava quelli del suo posto di lavoro. Guarda caso conteneva solo moduli per le ferie (quelli più utilizzati dall'amministratore). Un pò imbarazzato, lo Yakushi lo avrebbe chiuso di scatto cercando di non farli vedere al suo compagno No. Solo burocrazia...niente di che... Alla fine misero le mani su alcune mappe, trovate andando a cercare i cassetti dall'aria più barbosa (secondo l'esperienza dell'amministratore)

    Punti più vicini alla superficie? Di solito le miniere vanno verso il basso quindi ne dubito. Dici che vuoi entrare con l'Arte della terra? Sbuffò. Non sappiamo se ci sono pareti in roccia che non possiamo attraversare...dubito che le mappe siano così precise, ma possiamo comunque provare. Fece spallucce. Io però sarei per creare un diversivo al contempo...magari qualcosa di piccolo come un incendio od un terremoto. O un enorme creatura evocata che causi un pò di cagnara. In ogni caso se vuoi andare in giro travestito da mucca fai pure. Io preferisco far esplorare alle mie lucertole.

    Il suo piano infatti per ora era stare ben lontano a guardare l'ingresso della miniera (dove sembrava ci fossero due persone, visibili a grande distanza) mentre le lucertole perlustravano la zona circostante la miniera. Certo, questo sempre che non tornassero con informazioni importanti dall'esplorazione del villaggio.
     
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    The darkest dispair

    Seinji Akuma



    La miniera di Kawakin inizava con un tunnel scavato nella roccia che scendeva in profondità Grossi tronchi di legno rinforzavano la volta rocciosa e le pareti, mettendole in sicurezza. A distanza di alcuni metri l'una dall'altra sui muri c'erano diverse torce che illuminavano fiocamente il passaggio. A terra c'erano una coppia di binari in metallo, ma alcun carro minerario su di essi. Quel tunnel scendeva costantemente verso il basso per circa cento metri poi improvvisamente si biforcava, andando a destra o a sinistra.



    Seinji avrebbe potuto udire alcune voci provenire dalla sinistra ma tropo soffocate, persino per l'udito più sviluppato per poter udire qualcosa. Quella strada conduceva più in profondità ed era ancor più scarsamente illuminata del tunnel che aveva attraversato, ancor più stretta e claustrofobica. La via di destra al contrario proseguiva sullo stesso livello ed era ampia e luminosa ma s'interrompeva già dopo una decina scarsa di metri. Un pesante portone di metallo sbarrava l'accesso, chiuso a chiave e ben piantato. Una conformazione particolare, poco ma sicuro. Abbatterlo non sarebbe stato facile, ma nemmeno impossibile (Potenza: 20, Durezza: 4) .



    Dinanzi all'Akuma si aprivano diverse possibilità se avesse saputo come sfruttarle.



    Post non molto lungo, ma mi limito a descrivere l'ambiente ed a farti prendere una scelta. ovviamente sei libero si sfruttare una qualsiasi delle tue abilità, non sei vincolato al vbivio. Questo post è solo per Seinji: posterò per Raizen e Febh quando sarà passata mezz'ora dall'arrivo di Seinji, così lui si porta avanti come dovrebbe essere.
     
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    A quel punto, soprapassati i due guardiani centrali dinnanzi all'ingresso della miniera, Seinji Akuma non avrebbe fatto soste: spuntato fuori da sotto il terreno, rimaterializzatosi sul suolo della minera con la Vista Vitale attivata ancor da prima, egli avrebbe percorso il tunnel in lungo senza fermarsi mai, senza badare alle lievi luci delle fiaccole apposte ai muri, utilizzando la sua Vista Vitale per capire ove si trovasse, per vedere se vi erano eventuali trappole (cosa illogica, questa, del resto in una miniera che loro stessi controllavano, a meno che... la prudenza non è mai troppa), e fermandosi soltanto una volta arrivato al bivio. Le voci che sentiva non lo smossero minimamente dalla sua posizione psicologica precedente: non poteva scegliere "alla cieca" ove andare. Certo, se avesse voluto risparmiare più tempo, prima di eventuali "inseguitori", tutti accorsi alla miniera come api al miele, avrebbe senz'altro dovuto optare per il breve tunnel con la porta ivi presente, ma cosa vi era oltre alla porta? Oltre alla porta vi potevano essere brutte sorprese, ed era decisamente meglio evitarle. D'altro canto, nell'altro tunnel, quello da cui provenivano le voci indistinguibili, vi erano degli uomini. Certo, avrebbe potuto addormentarli tutti quanti, arrivare sino in li, perquisirli, vedere chi fossero, magari trovare delle mappe, delle indivazioni utili, delle chiavi o altro, ma cosa, se l'avessero individuato? Cosa, se non fossero caduto addormentati? Cosa vi era alle loro spalle? Cosa custodivano? Forse, anche dietro a loro vi erano delle porte, o dei scrigni, o anche altro?
    Seinji non ci pensò molto: per fortuna sua e per sfortuna di Shiltar Kaguya (morto insieme a Itai Nara, come Etsuko gli disse), possedeva una vista invidiabile. Era proprio l'occasione giusta per usarla, e senza gettarsi a capofitto nel tunnel sbagliato. La soluzione sarebbe dovuta essere evidente, matematica... I mezzi, d'altro canto, li aveva tutti.
    Così, messossi accanto al muro roccia, acquattato nell'ombra [Furtività Intermedia], Seinji avrebbe utilizzato la propria Vista [Vista Vitale], su entrambi i tunnel. Prima avrebbe esaminato ciò che vi era dietro alla porta: ogni angolo, ogni soffitto, ogni scrigno, ogni fiaccola, ogni chiave, ogni più piccolo dettaglio, per 300 metri. Quindi avrebbe fatto lo stesso con il gruppo di uomini e con ciò che, per 300 metri, si trovava dietro alle loro spalle. Se custodivano qualcosa, voleva sapere cosa custodissero; se vi erano degli elementi particolari nel loro vestiario, voleva analizzarli; se vi erano delle armi visibili che portasse, voleva vedere anche quelle. In riassunto: utilizzando la propria vista, avrebbe osservato ciò che per 300 metri vi era nel tunnel di sinistra, e ciò che per 300 metri vi era nel tunnel di destra.
    E solo alla fine, una volta spesi 5-10 minuti al massimo per vedere Tutto, Seinji Akuma avrebbe agito.
    E avrebbe agito relativamente a quel che avrebbe visto.
    Un piano migliore non poteva esistere: gettarsi a capofitto nell'ombra nel territorio nemico era il suicidio.



    Chakra: 300 -18 simboli, -8 Magan, -16 movenza d'ombra (258)
    Status: Illeso

    OT:
    Spendo del tempo di vantaggio concessomi per usare la mia vista ed esaminare il tutto. :guru:
     
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    Seinji Akuma

    L'Uomo che si muove tra le ombre



    La vista dell'Akuma, riguardo il passaggio a sinistra non avrebbe rivelato assolutamente nulla: poteva infatti notare come il condotto sinistro che scendeva verso le viscere della terra dopo circa una discesa di cinquanta metri tornava pianeggiante, ma proseguiva poi con qualche curva irregolare dritto verso nord e la sua visione ancora non giungeva a quelle voci così lontane. Differente invece era la situazione osservata sulla destra: oltre la grande porta c'era una specie di enorme caverna naturale, alta almeno quindici metri abbondanti. In come al soffitto, proprio al centro, c'era una grossa apertura. La grotta aveva un diametro di circa cinquanta metri ed al centro c'era un lago dal diametro di venti metri che si apriva sul fondo di una depressione profonda circa nove metri. Dunque una cornice di roccia attorniava il lago e dalla parte opposta pareva esserci un'altra porta - questa volta aperta e di legno - che conducevo presso un lungo corridoio che si snodava ben oltre il suo campo visivo.

    Ma la cosa più interessante in quella camera era una specie di grotta secondaria scavata sulla parete destra della stessa, a metà strada tra le due porte. Era profonda circa cinque metri, alta tre e larga una decina e sul fondo della stessa ben alimentato ardeva un fuoco scoppiettante attorno al quale due uomini stavano scaldandosi. Indossavano un equipaggiamento abbastanza spartano: cotta di maglia, guanti, gambali e svariate armi semplici: kunai, shuriken, ognuno di loro portava poi anche una katana. Parlavano a bassa voce, ma non perché ci fosse necessità: bastava un sussurro nella particolare conformazione della grotta per comunicare efficacemente con una persona vicina.

    Osservando invece in alto Seinji avrebbe potuto scorgere alcune travi di legno poste a rinforzo della roccia che costituiva la volta della caverna. Le trave erano grossi pali lignei distanti quattro metri l'uno dall'altro e tra essi e la roccia era stata anche costruita una passerella a quattro metri d'altezza. Una scala, proprio a destra della porta, permetteva di salire sulla passerella.

    Cosa avrebbe fatto l'Akuma a quel punto?

     
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    Tra i due quadri che gli si erano presentati, non ci mise poi molto a fare la sua scelta. Uno dei due passaggi non portava a nulla, se non al buio completo e a un viaggio tra le tenebre e il nulla più assoluto. Ci avrebbe solo perso un sacco di tempo così facendo. D'istinto, scelse l'altra strada: lo attirava la grande porte, che doveva nascondere dei grandi segreti, e la caverna. Vi era dell'oro in quella caverna? Notò anche il soffitto, e l'apertura sotto il soffitto. Un po' oltre il lago. Un lago sotterraneo? Una rarità! Infine una porta...
    Scelta la destinazione, doveva ancora scegliere il modo. Come? Se la tecnica precedente, quella che gli aveva permesso di passare sotto ai due all'ingresso nella caverna aveva funzionato, avrebbe dovuto funzionare ancora una volta. E a meno che non vi fossero degli ostacoli sotto la porta, che gli avrebbero impedito il passaggio, egli si sarebbe ritrovato dall'altra parte, continuando la sua missione di esplorazione.
    E così fece: rapido, prima si ingoiò un tonico di recupero del Chakra (+16 bx), e quindi, compose i sigilli, di nuovo fondendosi con il terreno e continuando a muoversi sotto la terra (Tecnica della Movenza d'Ombra).
    In quel stato avrebbe cercato di oltrepassare la porta, passando da sotto i piedi delle guardie.
    Nel caso ci fosse riuscito, si sarebbe posizionato in una zona oscura, non riemergendo, ma usando la sua Vista per esplorare meglio lo spazio interno della grotta stessa, e di quella porta fissata alla parte, senza muoversi di fretta e agendo con calma.
    Nel caso, invece, fosse stato scoperto, si sarebbe, magari, teletrasportato altrove, o avrebbe deciso su cosa fare al momento.




    Chakra: 258

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    Seinji Akuma

    Strane sorprese nell'ombra



    La grotta non era più di quanto aveva potuto ammirare in precedenza. Le guardie continuavano indisturbate a fare i fatti loro, incapaci di percepire la presenza di Seinji così ben celato. Dopo alcuni minuti di attesa una delle due si sarebbe alzata ed avrebbe camminato verso il bordo del lago. Dunque, abbassati appena i pantaloni, svuotò la vescica nell'acqua accompagnando l'atto con un gemito di gretta soddisfazione. Non è che sia il tuo orinatoio quello eh? Tanto è enorme, che vuoi che faccia qualche goccia di più. Bevi così tanta robaccia di così scarsa qualità che temo che tu possa sciogliere le rocce.
    La scenetta era ridicola, ma solo questo. Al di là della porta alla quale si era avvicinato l'Akuma avrebbe potuto scorgere con la sua vista un nuovo binario che iniziava da lì e andava verso il basso, verso le viscere della terra e della miniera.
    Se avesse aguzzato l'udito prima del baccano, avrebbe sentito un soffuso vociare provenire anche da lì.




    OT
    Non hai fatto quasi nulla xD Comunque, dal prossimo post rientrano Febh e Fenix.
     
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    Arrivato sul punto, Seinji cercò di guardarsi intorno come se volesse scorgere un punto, un'uscita, o forse semplicemente un modo per finire quella missione in fretta. Non aveva molto tempo. Non sapeva quanto, ma non molto. Quella prima grotta, nella quale era finito, non presentava particolarità di sorta. A dirla breve, Seinji non avaveva individuato alcuna cosa degna di rilievo: il laghetto, nel quale uno dei due aveva orinato, non sembrava essere importante. Salire sulle travi, sulla passerella? Non gli sembrava la cosa adatta. E dunque? Con il proprio sguardo aveva esplorato quella seconda mini-grotta posta a metà strada tra il lago e la porta d'ingresso. Ma a parte i due uomini non aveva scorto niente e nessuno. Non gli sembrava ci fossero chiavi, mappe o altro. O forse sì? Nel caso uno di questi avesse avuto una mappa del luogo, Seinji avrebbe dovuto in qualche modo averla a sua volta: era nel territorio nemico, e capire come muoversi lo avrebbe aiutato senz'altro. Dunque non gli rimaneva che continuare la missione, passando oltre questa prima grotta dopo averla ben esaminata. In più, dietro all'altra porta, quella in cui ora era capitato, c'erano dei rumori, che gli sembrava sentire. Forse delle presenze, forse altro. Non aveva tempo: senza uscire fuori dal suolo, mantenendo quindi attiva la sua tecnica, Seinji avrebbe cercato nuovamente di passare sotto alla porta, dirigendosi verso quel binario e dunque verso le viscere della terra, che la sua vista gli permetteva di vedere.
    Se avesse visto delle persone, le avrebbe esaminato grazie alla sua vista. Nel caso in cui avesse scorto chiavi, mappe o altri oggetti simbolici che potevano essere importanti, Seinji Akuma si sarebbe fermato a una decina di metri buoni da loro, nascosto sotto il suolo, e avrebbe pensato a come agire con loro in un istante successivo. Qualora invece non gli fosse saltata alla mente alcuna particolarità del caso, Seinji avrebbe continuato a correre in avanti, riemergendo in un'ombra non controllata e distante dagli avversari una buona ventina di metri, questo qualora il respiro sarebbe venuto a mancare, oppure, se l'ossigeno o altri fattori non gli avrebbero dato molti problemi, avrebbe continuato a correre il più possibile, per poi emergere sempre in un'ombra non controllata, lontana almeno 20 metri da possibili presenze nella grotta.




    Chakra: 258-8(Mantenimento TA) - 250

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    Status: Illeso

    Dammi un altro post di vantaggio è_é
     
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    Il caos

    Raizen e Febh



    Le lucertole tornarono, riferendo ciò che avevano visto: molte case presentavano gravissimi danni strutturali, in moltissime sembrava essere scoppiato un vero e proprio uragano: mobili divelti, sedie rotte, stoviglie sparse per terra. Ed in più di una c'erano tracce marroni che solo un idiota non avrebbe ricondotto a schizzi o pozze di sangue. In molti casi laddove c'erano le pozze più grosse si vedevano chiari segni di trascinamento che scomparivano nella polvere una volta all'esterno.
    Così com'era stato alcuni minuti prima per l'Akuma, Febh e Raizen si sarebbero trovati dinanzi all'unico ingresso accessibile alle miniere: due uomini di guardia, senza alcuna apparente abilità che si potesse desumere dal loro aspetto, mediamente armati. E decisamente annoiati.
    Le mappe erano abbastanza precise riguardo l'estensione delle miniere: diverse mappe infatti mostravano i primi due livelli delle miniere e vicino ogni camera era segnata l'esatta distanza dal suolo.
    La mappa del primo livello ricalcava quello che era stato il bivio affrontato poc'anzi dall'Akuma: un lungo corridoio che scendeva fino a venti metri di profondità e dunque un bivio. La strada che portava a sinistra dava verso un'ampia camera che poi proseguiva su un corridoio che si approfondava ancora di più e portava al secondo livello. La strada che invece andava a destra nel bivio era una galleria ripida che protava direttamente al secondo livello senza interruzioni o deviazioni.

    La mappa del secondo livello della miniera rivelava che il corridoio proveniente dalla strada sinistra del bivio terminava in un'ampissima camera a circa cento metri di profondità: probabilmente era lì che l'oro veniva estratto. Al centro della camera c'era un enorme voragine che risaliva verso l'alto fino ad aprirsi all'aperto. Si trovava circa quattrocento metri a nord dell'ingresso: serviva per trasportare le pietre cariche d'oro al di fuori della miniera.
    La strada destra invece al secondo livello proseguiva dritta per un tratto per poi terminare in quelle che sembravano essere grotte naturali (così era scritto vicino a quella camera così poco artificiale).

    I due avevano le informazioni. Dovevano solo agire.



    Cadaveri

    Seinji Akuma



    Seinji avrebbe avuto un assaggio di ciò che avrebbe trovato dinanzi a lui proprio mentre scendeva verso il basso. Gettato lì, come un comune sacco di rifiuti, stava a marcire un cadavere.
    Il suo volto bianco e gonfio fissava con occhi ormai spenti il soffitto illuminato dalle torce. Uno squarcio incrostato di sangue rappreso gli apriva la gola da una parte all'altra, ma non c'era sangue sul pavimento.
    Il suo coprifronte diceva che era un ninja di Iwa, ma non aveva più armi e documenti con se e difatti era impossibile identificarlo. Andando avanti lungo il corridoio Seinji sarebbe infine giunto presso un'ampissima apertura nella roccia che dava su una camera a dir poco enorme.
    Era alta almeno dieci metri, larga cento e profonda almeno quattrocento metri. Il soffitto era rafforzato da una struttura di legno e puntellato da diverse colonne di legno che sostenevano l'enorme peso della terra sovrastante. Poteva però vedere la luce dell'esterno provenire da un'apertura larga ben dieci metri che attraversava la terra fino a sbucare all'esterno. Diverse corde pendevano da lì, come se sostenute da strutture invisibili all'occhio poste molte più in alto, molte delle quali avevano legati piattaforme.

    Ma non era solo. L'eco di voci proveniva chiaro così come i loro discorsi.
    Pf, dovremmo portare su quel cadavere vero? Sì, può aspettare però. Dobbiamo far cantare gli altri. Ahaha la risata era agghiacciante Yama si diverte un sacco guarda. Speriamo solo che tutta questa operazione non sia un gigantesco buco nell'acqua. Oh, qualcosa deve esserci. Di oro in questa fogna non ci sta nemmeno un grammo. Qualcosa deve esserci. E si allontanarono, diretti verso la parte opposta rispetto all'ingresso, dove con ogni probabilità c'era un'uscita.

     
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    Muovendosi piuttosto rapidamente in un corridoio abbastanza stretto per le sue misure, conscio del fatto che non sapevo ancora ove lo avrebbero portato le sue stesse gambe, per un attimo si chiese, se non fosse stato meglio ispezionare la caverna in tutto e per tutto grazie alla sua vista telescopica, migliorata di gran lunga. Era quello il motivo principale per cui aveva scelto di andare subito nella caverna: la sua vista, oltrepassante ogni cosa, gli avrebbe permesso di stilare una mappatura solida del luogo fatta da lui stesso. Tuttavia non si fermò, non aspettò oltre: correndo velocemente, notò il cadavere posto sulla sua strada, ma lo oltrepassò da sotto, muovendosi velocemente fuso nel suolo.
    Arrivò dunque all'apertura nella roccia.
    Fermatosi li, ancora celato sotto il suolo, avrebbe ascoltato attentamente i dialoghi tra i due, senza però scorgerci un niente di importante. A quel punto, quando i due avessero preso a camminare nella direzione verso l'uscita, Seinji li avrebbe seguiti a ruota, senza però uscire fuori dalla caverna: prima doveva assicurarsi che lo spazio esterno fosse sicuro. In particolare avrebbe prestato attenzione a: uomini all'esterno e loro numero, ombre presenti sul terreno non controllare, e altri dettagli. Nel caso in cui le condizioi fossero favorevoli, avrebbe seguito i due senza emergere dal suolo, posizionandosi quindi subito nell'aria di un'ombra non controllata posta sul terreno.




    Chakra: 250-8=242

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    Status: Illeso
     
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