Isamashii koi no densetsu

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Fedeltà a Chi?~


    A differenza delle aspettative, non fù il Daimyo a muoversi, quanto piuttosto il misterioso figuro che siedeva alla destra dello stesso, ad alzarsi in risposta alle loro parole. Atasuke, allertato dal particolare movimento, non schiodò gli occhi dall'uomo, cercando di ascoltarne non solo le parole, ma anche i singoli passi ed i velati movimenti alla ricerca di un qualcosa, di un segno, una quasiasi traccia da seguire per cercare qualche informazione.
    Sfortunatamente però non riusciva ad ottenerne nulla. Anche il tono di voce, il timbro e la stazza non gli ricordavano nessuno in particolare. La tentazione di provare a vederci chiaro con lo sharingan era alta, ma non era quello il momento adatto.

    “Ma visto che siete così dotti di politica e cronaca mondana da poter domandare prima ancora di rispondere, vi spiegherò come il mondo si muove mentre voi non lo state a guardare.”


    A quelle parole, sembrò quasi che Atasuke avesse iniziato ad affilare lo sguardo. Come da un lato era estremamente dubbioso e non si sentiva minimamente al sicuro, da un lato sembrava attratto da quel discorso, come se la questione si facesse di minuto in minuto più interessante.
    Egli ascoltava in silenzio, meditando la prossima mossa, dato che ora l'ombra aveva infine fatto la sua prima azione, mostrando forse una parte di se, o forse non mostrando proprio nulla.

    °E quindi si è passati direttamente dal Daimyo, ignorando completamente il sistema elettivo che si è sempre seguito... Da un lato di certo è una mossa scaltra, ma dall'altro... Chiaramente può celare un tranello. Di certo quest'uomo non può bluffare più di tanto... Se da un lato è facile per chiunque di noi spacciarsi per qualcun'altro... Dall'altro non è così banale illudere addirittura un Daymo, farsi eleggere e sperare che nessuno si muova contro il Kage imposto... Bisogna osservare qualche altra mossa per evitare uno scacco...°


    Meditava, continuando ad ascoltare le parole rivolte a Shizuka, anche se era innegabile che queste in qualche modo fossero, seppur più velatamente, rivolte anche verso di lui.

    “Siete qui, Atasuke-san, perché siete fedeli.
    E la fedeltà, la lealtà e l’onore non sono dati dall’esperienza, o dal grado o da qualsivoglia impresa compiuta nei campi di battaglia, la fedeltà è un sentimento che non si adotta, e che a prescinder dal sesso… Viene partorito.”


    °Decisamente una interessante forma in cui descrivere la fedeltà...°


    Ormai era inutile dire, o per meglio dire: ripetere quanto già definito. L'ombra dal canto suo era abile ed evidentemente aveva pensato quelle mosse da parecchio tempo. Certo, forse si trattava di un semplice test, o forse quella era la situazione attuale. Gli unici che forse sapevano dirlo erano di certo il Daimyo e l'ombra stessa, tuttavia, né l'uno né l'altro per Atasuke, in quel momento, erano delle fonti attendibili di risposte.
    Entrambi sembravano voler giocare una sorta di partia a carte coperte e gli unici due al centro di quella partita sembravano essere proprio Atasuke e Shizuka. Entrambi abili shinobi ed entrambi fedeli al villaggio, forse più ancora che all'uomo che doveva rappresentarlo, specie se con una sorta di elezione tanto assurda quanto misteriosa.
    Tuttavia, nella sua mente, visti i modi e conosciute generalmente le reazioni di Shizuka, ella rimaneva una grossa incognita, un'enorme punto interrogativo. Se da un lato poteva essere considerata ottima, se non addirittura “perfetta” per quelle situazioni diplomatiche, dall'altro lato si la sua costante instabilità emotiva la poteva trasformare in una mina vagante.

    “O forse volete continuare ad avere un Hokage assente ed un villaggio del tutto sguarnito delle cariche più essenziali? Magari vi fa comodo potervi muovere nell’anarchia come viscide serpi…
    Vogliamo crescere?”


    °E con questo possiamo dire che la partita ha realmente inizio, MR. Hokage senza volto°


    Un breve pensiero, che tuttavia, non gli rese possibile evitarsi un sorrisetto, condito da un leggero sbuffo ironico.

    «Dunque questo sarebbe il gioco? Portare la discussione su un piano tale infimo livello?»


    Aprì in tono velatamente divertito. Quell'ultima frase, per certi versi lo aveva scosso, anche se forse non nella direzione che l'ombra si aspettava, specie se questa non era propriamente chi cercava di far credere di essere.

    «Perdonatemi, certo so che a questo punto i miei modi potranno difficilmente definirsi adatti a questo ambiente diplomatico... Tuttavia... Qui temo che si stia andando ben oltre alla semplice diplomazia»


    A quel punto, il suo tono era virato, poco alla volta, ma in maniera inesorabile. Era partito quasi come voler fare dell'ironia, ma l'importanza di quel discorso non poteva concederne ed Atasuke non se ne concesse minimamente.

    «Se me lo concedete, andrò a rispondervi con ordine, ripartendo a questo punto anche dalla precedente domanda, posta direttamente da Murasaki-sama...»


    A quel punto, con calma quasi surreale, Atasuke si sfilò la katana dal fianco, liberandone il sageo che la assicurava all'obi con delicatezza. Con la stessa gestualità proseguì inginocchiandosi rispettosamente sul tatami e poggiando l'arma sulla propria destra, per poi inarcare leggermente le braccia poggiandole sulle cosce, mentre i piedi mai perdevano la loro tensione, puntando sulle punte, pronti a farlo scattare in caso di pericolo. Molti avrebbero riconosciuto quella come una posa da meditazione, o una forma di posizione da battaglia, ma per Atasuke quella era la posizione più comoda per portare avanti trattative come quelle. Trattative in cui si richiedeva rigore e per certi versi anche una sorta di forma militare.

    «In Merito ad Accettare e supportare un Hokage dal volto mascherato: RIFIUTO!»


    Appena un secondo di pausa dopo quello che sembrava più un'ordine militare che una dichiarazione. Forse, già in quel momento molti si sarebbero chiesti che cosa ronzasse nella mente di Atasuke. Tuttavia, nessuno probabilmente si sarebbe aspettato quella specifica risposta.

    «Voi dite che “Un uomo senza volto e senza storia è un uomo incorruttibile.”, non posso e non voglio accettare questa vostra visione. Un uomo senza volto altri non è che uno spettro, non dissimile da un Kage assente. Credete forse che il villaggio abbia bisogno di un'altro spettro? Un'altro volto che nessuno conosce? Un'ombra che dovrebbe muovere un paese ma di cui nessuno sa nulla!? Se questa è la vostra reale visione, mi dispiace, ma non vi accetterò mai come Hokage, men che meno posso accettare un'uomo con la pretesa di dirigere un villaggio senza che nessuno sappia nulla di lui»


    Il suo sguardo si era fatto addirittura più affilato di prima. A memoria, forse solo contro l'uomo che aveva causato la morte di sua madre aveva raggiunto un tale sguardo. Uno sguardo che non dava scampo, uno sguardo che non accettava trattative.

    «Credete forse che esista qualcuno di “fedele” al proprio villaggio che vorrebbe sostenere qualcuno di cui neppure conosce il volto? Siete forse tanto sciocco? E ditemi... Come pensate di comandare? Dando ordini a qualche sottoposto che come un messo proclamerà le vostre decisioni in pubblico? E cosa credete dirà il villaggio continuando a ricevere ordini da un'ombra? Credete forse che tutti ubbidiranno ciecamente ad uno spettro?»


    Voltò quindi il proprio sguardo verso il Daimyo, lasciando pienamente intendere a questi che le sueccessive parole erano appunto dirette a lui, scavalcando quella nera figura che si interponeva.

    «Certamente voglio immaginare e credere che voi abbiate valutato con tutta la dovuta attenzione ed oculatezza l'uomo che avete scelto come futuro Hokage. Quindi da un lato ci sarebbe solo da fidarsi ed eseguire un'ordine... Tuttavia, voi non ci avete ordinato di obbedire a quest'uomo... Ma ci avete semplicemente convocati per valutarci, non è forse vero?»


    Si arrestò per un'altro istante, come a voler studiare il Daimyo, nella speranza che questi avesse una qualche sorta di cedimento, lasciando anche solo intravedere un minimo segno a favore della sua teoria, anche se era l'unica possibilità oltre ad un'ordine impartito di obbedire a quell'uomo. Uomo a cui Atasuke comunque non avrebbe obbedito, dato che questi, non avendo volto, ai suoi occhi semplicemente non esisteva.

    «Ad ogni modo... Che ci stiate valutando o meno, poco importa... Lo spettro che abbiamo dinnanzi ha ragione... La fedeltà è un sentimento che nasce con il tempo, anche se per molti è in parte anche un'istinto naturale... Ma a discapito di quale sia la natura di tale sentimento, nel mio caso, la mia fedeltà è rivolta verso al villaggio, non verso chi lo comanda. Se l'Hokage agirà per il bene del villaggio avrà tutto il mio supporto, se agirà contro di esso, non esiterò a levare la mia lama per fermarlo se sarà necessario.»


    A discapito del tono, estremamente rigido, il suo corpo sembrava rilassato, come se in un qualche modo si fosse scaricato, buttando fuori quanto aveva da dire senza filtri, senza remore e senza giri di parole.
    La sua posizione era chiara. Non avrebbe accettato un uomo senza volto alla guida di Konoha e men che meno lo avrebbe supportato. Ma al di fuori di ciò, non avrebbe avuto problemi nell'accettare chicchessia come Kage, sempre che questi rispettasse una sola e semplice regola: Agire per il bene del villaggio.

    «In quanto a voi...»


    Riprese riportando il discorso verso lo spettro, ma senza degnarlo neppure di uno sguardo.

    «Se questo era una sorta di stratagemma per evitare di influenzare la nostra decisione con il vostro vero volto, vi prego ora di gettare la maschera. Un Kage che non si fida neppure dei suoi supporti è destinato a cadere, come un capo senza un collo con cui ancorarsi al corpo.
    Se invece volete continuare con questa farsa, direi che avete sbagliato persona. Non ho intenzione di seguirvi.»


    Concluse lapidario.
    Oramai non aveva più nulla da aggiungere, sempre che non avesse ricevuto delle risposte decenti a cui dover rispondere.

     
    .
32 replies since 22/3/2015, 22:45   628 views
  Share  
.