Il Flagello e il Nemico

Villaggio del Ferro - Tetsu no Kuni

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    [Farfalle e Fantasmi]

    AAAAAAAAAAAAAAAH! Chouno volò contro la parete, impattando col naso e quasi perdendo i sensi, se non fosse stato per l'intenso dolore al centro del volto. AAAAH! AAAAAHH! Il NASO! AAAAHH! Si contorceva a terra reggendosi il naso, quasi certamente rotto e grondante sangue, al punto da ignorare i dolori che provava un pò in tutto il corpo. Era stato avvolto completamente dalla polvere del cadavere, ma non sembrava risentirne, perlomeno nell'immediato, anche se una farfalla si spostò e cominciò a svolazzare sopra di lui. PERCHE' LO HAI FATTO? IL NASO, MALEDIZIONE, PERDO SANGUE DAL NASO! Aveva già la camicia che stava diventando un pasticcio insanguinato quando finalmente riuscì a trovare la forza e la coordinazione per prendre un fazzoletto dalla tasca e tamponare il fiotto, con le lacrime agli occhi. MA CHE TI HO FATTO? Cercò di lamentarsi, ma il Flagello pensava già ad altro: immerso nella contemplazione del suo chakra, stava per estendere il suo sesto senso nell'ambiente circostante.

    Nel lungo tempo in cui rimase concentrato, Deveraux riuscì senza troppa fatica a distruggere tutte le cinque farfalle che svolazzavano intorno alla sua avversaria (quelle creature sembravano prive di riflessi o di capacità di autoconservazione, tanto che non abbozzò nemmeno un tentativo di difesa o di contrattacco), e quella, quasi fosse una marionetta cui avevano tagliato i fili, crollò improvvisamente al suolo, immobile. Allora...allora sono le farfalle? Avrebbe commentato il ragazzo ferito, tropo scosso dall'urto per apparire sollevato. Intanto l'avversario di Jeral, per quanto privato della forza nelle gambe e con il viso ridotto ad una maschera deforme, approfittò della distrazione del Flagello per sferrare un suo attacco: puntellandosi con un braccio, lo sacrificò per darsi una spinta micidiale che la scaraventò nuovamente contro l'immortale, solo che stavolta aveva il braccio restante teso in avanti, quasi fosse una lancia, e mirava al basso ventre [Forza e Velocità Nera]. Che colpisse o meno, arrivava da un punto cieco del ninja, e lo stava facendo prima che questi avesse raggiunto una concentrazione sufficiente ad ottenere informazioni dal suo Sesto Senso.

    Che avesse successo o meno, se alla fine l'Immortale avesse completato la sua lettura del mondo circostante, probabilmente non sarebbe rimasto deluso. Le uniche fonti di chakra rilevanti che Jeral riuscì a percepire erano quella di Deveraux, a poca distanza, poi due molto vicine tra loro, ma almeno a mezzo chilometro di distanza, sicuramente non nella torre (al più in qualche edificio circostante), e per finire una che poteva essere cinque o sei piani più in basso. Quanto ai cadaveri: quello affrontato da Deveraux, dopo la distruzione delle farfalle, non emetteva alcun genere di segnale e stava immobile al suolo. Un semplice cadavere, appunto. L'altro invece trasmetteva una strana sensazione, condivisa dal dolorante Chouno: sicuramente avevano entrambi una qualche riserva di chakra, ma era sfumata, assai complessa da interpretare ed assolutamente impossibile da quantificare. Doveva essere a causa delle farfalle o della polvere che queste rilasciavano, quasi sicuramente: dopotutto la stessa sensazione proveniva anche dalla sua mano, dove una farfalla era prigioniera del suo chakra.

    Non fece fatica a schiacciare la testa della creatura, ma questo non impedì a quell'essere di continuare a muoversi, strisciando malamente con l'unico braccio rimasto. CREPA! Solo la distruzione delle farfalle interruppe finalmente quel blasfemo movimento post-mortem. Nella stanza restava una sola farfalla, quella che volteggiava sopra Chouno...o almeno, restava fino a che il ragazzo, appena un poco ripresosi, non la schiacciò con la sua racchetta, usando tutta la forza che aveva. Assurdo...farfalle che svegliano i morti...assurdo. Tremava e barcollava per la botta, con il fazzoletto ancora schiacciato sul naso. Ma chi può averle portate?

    La mossa successiva stava a loro. Chouno avrebbe indicato le scale per scendere ai piani inferiori, se necessario, ma avrebbe fatto il possibile per seguire i due ninja, non volendo più restare là da solo (anche se lo avrebbe detto quasi fosse una constatazione, come se quella fosse la scelta più logica, rispetto ad una frase dettata dalla paura). Il pavimento era pesantemente rinforzato, dunque ci sarebbe voluto molto tempo per sfondarlo e scendere ai piani inferiori, soprattutto se avessero dovuto sfondarlo ad ogni livello.
     
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