È colpa tua. Ratty
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[Deveraux Vs Meza-Chan]
La farfalla ridacchiò mentre i due ninja si confrontavano sul suo piccolo premio. Chouno, d'altro canto, sembrava molto spiazzato, guardando prima Jeral e poi Deveraux, il primo con un'evidente senso di tradimento, mentre il secondo con una vaga speranza. Oh, che noiosi che siete! Meza-chan non si sta divertendo affatto. Non voglio più lo studentello insolente, preferisco la situazione di prima! Quindi Jeral fece la sua proposta all'allievo e la farfalla funebre piegò la bocca in un ghigno che non aveva niente di umano, soprattutto per i piccoli denti affilati che spuntavano tra quelle labbra troppo lunghe sul viso, così come gli occhi erano troppo grandi. La mia testa? Ora parliamo la stessa lingua. Se vuoi sarò io a portarti le budella di questo ragazzino a quella sciocca taverna. Poi le userò per strozzarti.
Jeral scomparve, padrone della situazione, mentre Chouno prontamente obbediva allo Yotsuki, allontanandosi il più possibile dallo scontro. Due cadaveri ed una farfalla funebre dalle capacità ignote. Non era uUno na situazione idilliaca ma nemmeno troppo lontana dalle sue possibilità. Forse. Sei rimasto da solo e pensi anche di potermi far divertire? Il tuo amico ha un'aria molto più vicina ai miei gusti. Tu puzzi di latte. Battè le ali, sollevandosi a pochi centimetri da terra, sempre protetta dai due morti ambulanti. Ma se sarai bravo e farai divertire Meza-Chan, allora puzzerai di sangue e le cose andranno molto meglio. Aahahahahahah! Ed ancora quella risata argentina, innocente quanto crudele, che risuonò per i corridoi scarsamente illuminati di quel cimitero verticale.
Entrambi i cadaveri allargarono le braccia, muovendosi con discreta efficacia per intercettare tutte le armi da lancio senza eccessive difficoltà. Con la farfalla tanto vicina probabilmente la loro efficacia era nettamente superiore. L'acciaio non poteva danneggiarli in maniera decente, ma la successiva esplosione sollevò un gran polverone e fece saltare metà del torso di uno ed un braccio dell'altro! Kyaaahh!! Strillò la farfalla, sorpresa e leggermente coinvolta dall'onda d'urto [Ferita Mezza Leggera diffusa] mentre i due corpi, per quanto danneggiati restavano in piedi, forse perchè non tutte le farfalle che li controllavano erano state raggiunte. In mezzo alla confusione, il grido di Deveraux finì di spazzare via le scaglie dell'insetto umanoide, travolgendo tutti e tre i nemici, anche se i danni per la donna furono comunque molto ridotti. [Ferita Mezza Leggera diffusa]
Tu...questo non è per nulla divertente. La farfalla funebre aveva ripreso a fluttuare, con una mano sulla testa. La tua voce non mi piace. Non mi piace per niente. Meza-Chan ora è arrabbiata! Puntò una mano in avanti, ed il cadavere con un braccio solo scattò in avanti a gran velocità, cercando una poco elegante carica a pieno corpo contro il petto dello Yotsuki. Rozza, ma molto rapida e devastante, anche se costò al cadavere la distruzione delle sue stese gambe, per superare i limiti muscolari [Forza Nera - Velocità Viola] Comunque andasse, con un secondo movimento della mano la Farfalla chiamò a sè un nuovo, forse inaspettato attacco: le scale alle spalle di Deveraux erano uno dei posti dove era stata piazzata una trappola: un mezzo cadavere predisposto per lanciare le sue gambe, e ne lanciò una addosso al ninja, mirando al dorso, forse cogliendolo di sorpresa (anche se così avrebbe finito sia i proiettili sia la possibilità di muoversi [12 metri più indietro - Forza Viola + 2 tacche - 2 proiettili di Potenza 20 + Veleno Debilitante C2 (riflessi)]. In tutto ciò, Chouno si era attaccato ad una parete, a nemmeno un metro dal suo guardiano, evitando di essere colpito.
Muori in fretta e diventa uno dei miei giocattoli! Meza-Chan portò la sua offensiva finale indipendentemente dall'esito del lancio: avrebbe infatti battuto le ali in avanti, scagliando una grande quantità di scaglie contro lo shinobi, abbastanza per riempire il corridoio (un pò come il Muchuuha) con scarse possibilità di difesa, a meno di una qualche intuizione [Scaglie Stordenti]Energia Viola - Cono di 15 metri, largo 6 alla base. Veleno Inalatorio Debilitante C2 (Forza)
Forse, se fosse sopravvissuto all'offensiva, Deveraux avrebbe infine realizzato che c'era uno strano silenzio alle sue spalle. Non una presenza, non un respiro, non un fruscìo degli abiti. Voltandosi, avrebbe realizzato che Chouno era sparito nel nulla, come se non ci fosse mai stato...ed alla luce della sua aura elettrica avrebbe forse fatto in tempo a notare che sul terreno le orme nella polvere erano tutte rivolte in una sola direzione: se il ragazzo era andato via, non lo aveva fatto toccando il terreno.
[Jeral e La Lama del Silenzio]
L'ambiente era abbastanza caldo da creare un piacevole contrasto con il gelo che imperversava all'esterno. Il pavimento in legno, un bancone, tavoli, diverse porte scorrevoli laterali che davano a stanzette private ed una rampa di scale che portava al piano superiore. Oltre il bancone una tenda dava verosimilmente alle cucine, mentre una porta scorrevole con sopra il simbolo di una spada dava forse ad un ambiente amministrativo o a qualche stanza speciale. Jeral entrò, ed ancora una volta gli occhi di tutti gli furono addosso. Poi pronunciò quella frase.
AAAAAAHHHH!!!! Un giovane uomo al bancone (lo stesso che era presente nella precedente locanda visitata dall'immortale) prese ad urlare come un ossesso, correndo verso una finestra e gettandocisi contro. Era il pianterreno quindi a parte qualche ferita per i vetri non si sarebbe fatto niente, ma comunque avrebbe cercato di rialzarsi per poi scappare in mezzo alla tormenta, che ora aveva un nuovo ingresso da cui insidiare quella stanza fino a poco prima riscaldata dai due focolari. Ma...perchè il postino ha reagito così? Disse una voce, ma la maggior parte della gente era troppo impegnata a fissare Jeral con un misto di ostilità e preoccupazione per rispondere o dargli attenzione. Tu sei quello che ha ammazzato tutta quella gente, vero? Le voci erano girate, sicuramente. Non ti vogliamo qui! Vattene! Si, vattene! Non cè nessuno che si chiami Hayate qui! A parte il postino. Vuoi stare un pò zitto? Le voci ed i toni salivano, mentre il caos cominciava a serpeggiare tra gli avventori, per certi versi assai più pericoloso della lama tonante dell'immortale, ma prima che questi potesse in qualche modo sedare il malcontento ecco che accadde qualcosa di assai bizzarro.
I suoni nella stanza, quelle voci, le grida, le sedie che strisciavano, tutto si fece più ovattato. Esiste nel nostro orecchio un piccolo muscolo che in grado di cancellare o comunque limitare grandemente il rumore di fondo...ed era come se qualcosa stesse lo stesse stimolando artificialmente, ma senza discriminare tra i suoni. Una stranissima sensazione, che tuttavia sembrava aver colpito anche gli avventori, dato che dopo qualche secondo smisero di lamentarsi e si fecero silenziosi e preoccupati, anche più di prima, mentre da dietro una tenda che dava ad una saletta privata usciva un samurai sulla trentina, con la spada parzialmente sguainata. I suoi passi sul tatami non generavano il minimo rumore.
Si avvicinò fino a stare a quattro o forse cinque metri dall'immortale, quindi rinfoderò del tutto la sua lama. Fu solo in quell'istante che i suoni tornarono alla normalità. Perdendo qualche secondo a concentrarsi, Jeral avrebbe compreso che era la fonte di energia più debole delle due percepite precedentemente. Tu cerchi Hayate? E chi saresti per venire a portare confusione nelle mie terre? Non sarai come quegli sciocchi che vogliono "proteggere" i mercanti in cambio di denaro, spero...solo noi controlliamo le cose qui.
Non si presentò. Dopo quell'ingresso così scenografico non ne aveva alcun bisogno...anche se non sembrava affatto un "vecchio samurai" come lo aveva descritto il primo anziano informatore dell'immortale in quella landa ghiacciata.
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