L'Ombra delle Mura

Addestramento [Manipolazione dell'Ombra I] per Near Nara

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    L'ombra delle Mura


    ~Una Richiesta Particolare~


    Era sulle mura qul giorno e come al solito svolgeva i suoi compiti di guardiano sopperendo alle mancanze del capo dei guardiani, assente ormai da parecchio tempo per un motivo o per l'altro.
    La mattinata era trascorsa in tranquillità, giusto qualche arrivo particolarmente fastidioso, ma nulla di più. Nessuno sembrava voler dare problemi in quella giornata, a parte i soliti studentelli ed i neo-Genin troppo presi dalla loro promozione per rendersi conto di essere solo all'inizio.
    Erano ormai le due del pomeriggio, le scartoffie erano firmate, la pausa pranzo era terminata ed il suo lavoro nell'ufficio era concluso, quindi decise di godersi un po di quel sole primaverile sulla cima delle mura pattugliando il perimetro lasciando che il tepore di quel sole ne riscaldasse le ossa.
    I suoi occhi con attenzione scrutavano la foresta attorno al villaggio e con maggiore attenzione di tanto in tanto si posavano sulle strutture all'interno delle stesse, riportando alla mente gli avvenimenti di non molto tempo prima.
    Il villaggio era ancora in piena ricostruzione. Alcuni quartieri, principalmente quelli residenziali delle casate più importanti sembravano decisamente più a buon punto rispetto ad altri, tuttavia ci sarebbe ancora voluto parecchio tempo e parecchio lavoro per riportare il villaggio al suo precedente splendore, anche se in un certo senso, Atasuke credeva che alla fine dei lavori il villaggio sarebbe stato anche più bello di quanto non fosse già stato precedentemente.

    "Atasuke-sama!"


    Proprio mentre il suo giro di perlustrazione lo portava nelle vicinanze del bosco secolare, una voce familiare giunse alle sue spalle, richiamando l'attenzione.
    Quando si voltò vide Yamazaki che correva come un forsennato per raggiungerlo portando con se una lettera che sventolava con la mano, come a volerla intenzionalmente mostrare.

    «Cosa c'è Yamazaki? Problemi al gate?»

    "No, nessun problema... solo... una... missiva... dal clan... dal clan Nara..."


    Il poveretto ansimava ed era visibilmente affaticato. In fondo era uno delle nuove reclute, genin da poco e come guardiano operava principalmente come messaggero, cosa che lo portava a correre fondamentalmente per tutto il villaggio dalla mattina alla sera.
    Più preoccupato per lo stato di Yamazaki che del contenuto stesso della missiva, Atasuke la prese tra le mani con delicatezza, quasi come a non voler importunare oltre il giovane. Con altrettanta raffinatezza ruppe il sigillo in ceralacca raffigurante lo stemma del clan Nara che chiudeva la busta e ne estrasse un foglio scritto con la dovuta raffinatezza.

    CITAZIONE
    Uchiha Atasuke Sama,
    Vi chiedo perdono per la richiesta che sto per farvi. So che non è un vostro compito nè un vostro problema addestrare un esponente del nostro clan all'uso della nostra arte, tuttavia, conoscendo la vostra esperienza nel campo dell'insegnamento, ritengo possa essere utile affidare Near Nara alle vostre cure in qualità di allievo.
    Ovviamente non vi chiediamo di insegnargli l'arte segretamente tramandata dal nostro clan, sarebbe assurdo oltre che impossibile, tuttavia forse riuscirete a smuovere il giovane permettendogli di sfruttare ciò che già gli è stato insegnato, imparando quindi a sfruttare l'arte della manipolazione dell'ombra.
    Vi prego umilmente di accettare questa richiesta e di accettare questo allievo. Lo troverete certamente al bosco secolare dove ultimamente passa gran parte delle sue giornate.
    Yamashiro Nara

    Lesse con attenzione, chiedendosi se si trattava di un qualche scherzo del fato o se si trattava semplicemente di una coincidenza.
    Ormai erano passati quasi due anni dall'ultima volta che aveva incontrato quel ragazzo. Da allora ne erano passate di cose: L'esame Genin, decine di missioni, la selezione come guardiano delle mura, la mafia, l'assalto all'edera, i guai nel paese del riso con gli Abomini, l'attentato di alcune settimane prima con la quasi liberazione del Gobi.
    Ed ora era li, da compagni stavano per divenire Allievo e Maestro, ed a lui sarebbe toccato addestrare il giovane per sviluppare l'arte del suo clan. L'arte che evidentemente neppure il clan era riuscito ad insegnare al giovane, anche se una vocina nel profondo continuava a sussurrargli che più probabilmente il clan non aveva semplicemente voglia di addestrare il giovane, limitandosi quindi a dargli una serie di testi complicati da studiare nella speranza che facesse da solo.
    Tuttavia, qualunque fosse la verità, per scoprirlo avrebbe dovuto procedere accettando l'incarico.
    Ripose quindi la lettera nella sua busta e la mise in una tasca interna alla giacca, estraendone al posto una delle sue carte, su cui fece fluire una minima dose del suo chakra lasciando impresso un semplice messaggio per Sougo che lo attendeva negli uffici, probabilmente con altre scartoffie da firmare.
    [Abilità]
    CITAZIONE
    Sougo, mi assento dal lavoro per una convocazione dal clan Nara. Occupati tu dell'ufficio e delle questioni burocratiche. Per ogni questione riferisci a Yamazaki

    La diede quindi a Yamazaki, stando bene attento ad occultarne la visibilità, in modo che solo i chakra di Sougo potesse rendere visibile il contenuto.
    Sapeva che se per qualche motivo avesse letto quel contenuto avrebbe cercato di dissimulare riportando solo parte del messaggio cercando di tenersi fuori dalla questione per evitare la furia di Sougo, ma per quanto gli dispiacesse per Yamazaki, in quel caso era meglio evitare stupide rappresaglie del biondo omicida e se non tentava di dissimulare, forse all'interno delle mura poteva ancora sperare nella protezione da parte di qualche guardiano più esperto.

    «Consegna questo messaggio direttamente a Sougo, io mi dirigo al Bosco Secolare dove mi sta aspettando una persona. Se non ci saranno problemi farò rientro entro la fine del mio turno, altrimenti potrei non essere disponibile per qualche giorno... Ad ogni modo, non comunicare la mia posizione se non per estrema necessità. Occupati personalmente di tutti i messaggi per me. Non devo e non posso essere disturbato, intesi?»

    "Certamente, ho capito Atasuke-sama... Con permesso"


    E così si rimise a correre lungo le mura, diretto alla guardiola posta dinnanzi al gate per recapitare quel semplice messaggio, a causa del quale avrebbe probabilmente rischiato la vita, ma questo era meglio non saperlo.

    °Sembra quindi che avrò di nuovo un allievo...°

    °Mi stupisce che qualcuno sia così sciocco da affidarti qualcuno come allievo... Non sai neppure badare a te stesso°

    °Eppure sono ancora qui vivo e vegeto...°

    °E questo è forse un mistero ancora più grande del precedente...°

    °Sarà, ma mi mancava avere degli allievi da addestrare... Chissà come potrei gestire la cosa°

    °Se ascolti me, potresti metterlo alla prova con una lama alla gola, se sopravvive ha imparato, se crepa non valeva la pena perderci tempo°

    °Chissà perchè ma mi aspettavo una proposta del genere...°


    Con un sorriso compose l'unico sigillo necessario e comparirono altre tre copie perfettamente uguali a lui e pronte a muovere. [Slot Tecnica] [Abilità]

    «Sembra che dobbiamo trovare un Nara nel bosco secolare... Ricordiamo tutti la sua faccia, quindi sapete come riconoscerlo. Il primo che lo trova lanci un segnale, dobbiamo preparare un piccolo scherzo per lui...»


    Un sorriso ed un semplice cenno d'intesa e le tre copie partirono alla carica setacciando contemporaneamente le varie zone del bosco secolare. Certamente non ci avrebbero messo molto a rintracciare il giovane allertando Atasuke. Ma la domanda principale restava una: Che cosa aveva in mente? Quale era il suo piano per far apprendere al giovane Nara l'arte del suo clan la dove il clan stesso aveva fallito? Nessuno a parte Atasuke poteva saperlo, ma sicuramente tutto partiva dal rintracciare il bersaglio. [Abilità]

    [...]


    Nonappena il giovane Nara venne trovato, al segnale convenuto, ovvero il verso di un'uccello, Atasuke ed i restanti cloni sarebbero giunti nel luogo segnalato restando tutti celati nelle ombre degli alberi che ormai con le loro fronde offrivano nuovamente un verdeggiante riparo dagli sguardi altrui. [Occultato]
    Solo una copia, dopo poco scese, con la sua maschera da demone correttamente indossata a celarne il volto restando ferma immobile davanti al giovane Near. Lo spettacolo stava per iniziare. Cosa avrebbe fatto il Nara trovandosi dal nulla dinnanzi ad un demone, seppur dagli abiti raffinati?

    OT- Ok, diamo il via a questo particolare addestramento. Di tanto in tanto userò qualche PNG di contorno come in questo intro, ma l'addestramento verrà fatto da Atasuke ed i suoi cloni. Dato che da quel che ho capito devi anche riprendere un po la mano con tutto, ne approfittiamo e ti do una spolverata a tutti i dettagli del gioco mano a mano :zxc:
    Dato che Atasuke è cambiato dall'ultima volta, considera che il clone è esattamente come nell'immagine ma con una maschera da demone in volto :zxc:
    Per il momento direi che puoi "limitarti" a darmi un motivo a caso del perchè sei nel bosco e vediamo come interagisci con il mio clone. Per il resto, considerati sotto Quest, quindi ogni azione, consumo o altro va annotato nella relativa tabellina come ho fatto io. Per dubbio o altro sai come contattarmi :zxc:
    -/OT
    Chakra Rimanente: 77,25/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
    png
    pngpngpng
    pngpng
    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+3

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot Azione Slot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Kage Bunshin no jutsu [3 cloni; 1,5B; 19,5 Bassi a clone]


    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    Carte Ninja [1]
    Arte: L'utilizzatore può incidere nelle carte ninja le informazioni conosciute, dialoghi, indicazioni senza la necessità di scrivere. Richiede slot gratuito Istantaneo.
    La carta può essere occultata, risultando bianca, e resa visibile a volontà del creatore. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali carte agli estranei se soddisfano delle condizioni.

    (Consumo per carta: ¼ Basso

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]

    Arte dei Cloni [1]
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
    (Consumo: Basso)

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.


    Nemico Prescelto [0]
    Speciale: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo o un gruppo definito, definendolo come proprio nemico prescelto. Ogni azione intrapresa contro di essi ha Percezione o Furtività incrementata di 4,5, oppure entrambi incrementati di 3. Il nemico prescelto può essere assegnata da terzi, nemico personale o per ottenere vantaggi.



    NoteVarie ed eventuali
    Atasuke: 18, 75 Bassi
    Clone 1: 19,5 Bassi
    Clone 2: 19,5 Bassi
    Clone 3: 19,5 Bassi

    Furtività di tutti a 8
    Cooldown Tecnica Economica: 3 Round
     
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    Shadow of the Day



    Era una giornata splendida in quel di Konoha, il sole alto nel cielo riscaldava l'ambiente, senza però renderlo troppo afoso. Un leggero venticello rendeva gradevole la permanenza al sole e lasciava salire lungo la schiena qualche brivido per coloro che si trovavano all'ombra di tanto in tanto. Dopo una veloce colazione ed una difficile scelta dell'abito da indossare, terminata come di consueto per la classica veste verde con tanto di logo del clan Nara lungo il dorso della veste, ero uscito alla ricerca d'ispirazione.
    Da qualche giorno non ricevevo convocazioni da parte dell'accademia, e stufo di passare le mie giornata a giocare a scacchi con i vecchi del mio quartiere avevo deciso di perlustrare in lungo ed in largo il bosco secolare. Fonte di grande attrazione ero deciso a conoscerne ogni centimetro. Non si sa mai che un giorno mi sarebbe potuto tornare utile. Inoltre, inutile a dirsi, era un posto particolarmente adatto ad un Nara. Mi permetteva lunghe riflessioni sulle più svariate materie, e mi permetteva di pensare e ripensare al mio cruccio più grande, il mio ritardo nella vera e propria arte Nara.
    Sin da piccolo ero stato notato per alcune mie caratteristiche che avevano indotto i miei confratelli, se così possiamo chiamarli, a riporre in me molte aspettative. Alcuni anziani mi consideravano l'eletto dei Nara. Diciamo che la totale assenza di competizione dovuta alla scarsa presenza di altri giovani Nara rendeva tutto più semplice, ma ad ogni modo era sempre pesante vivere e crescere sapendo di dover soddisfare le aspettative di chi ti valuta molto positivamente. Il problema attuale è che nonostante la molta fiducia, e gli incentivi di tutto il clan dei vecchietti, io non avevo ancora imparato a dominare il controllo dell'ombra. Tutto ciò mi infastidiva abbastanza, era frustrante. Crescendo in questa maniera avevo un bisogno di atteggiamenti egoistici, nel senso di atteggiamenti di manifestazione dell'ego. E non riuscire in quello che sarebbe dovuto essere così semplice e scontato era fonte di grossi crucci interiori.

    Il bosco secolare mi permetteva di rilassarmi e lasciarmi andare a pensieri semplici, lontano dagli occhi di coloro che si chiedevano se fosse questa la giornata propizia perchè io riuscissi finalmente a sbocciare. Alcune scene erano realmente patetiche, anche i miei parenti non riuscivano ad evitare di finire nel ridicolo. Mio zio Yuta Nara, che nella sua grande carriera da shinobi era riuscito a collezionare solo l'amputazione di un braccio durante l'esame genin riusciva addirittura a sfottermi di tanto in tanto. I miei genitori invece erano più furbi, loro si erano ritirati dal mondo dei combattimenti quando s'incontrarono. Abbagliati dal grande amore optarono per la vita d'ufficio per non correre il rischio di perdere il compagno, e quindi da loro non potevo certo avere alcun genere di rimprovero. Anche perchè, le basi per potermi dire qualcosa non c'erano. Il mio impegno era riconosciuto da tutti all'unanimità. Oltre al mero allenamento fisico avevo letto più libri io da solo di tutto il quartiere, non c'era nulla di strano nel vedere il bibliotecario della zona chiedermi di prestargli dei libri.
    Il vero e proprio motivo di quel ritardo era presumibilmente dovuto al semplice stress. Capita alle donne per il mestruo, perchè non dovrebbe capitare ad uno shinobi per l'esercizio della propria abilità innata ?
    Senza fretta mi arrampicai su di un albero, e mi distesi con tutta la calma di questo mondo. Così potevo tranquillamente godermi le folate di vento che di tanto in tanto l'ambiente mi offriva. Osservavo con piacere il lento e consueto movimento delle foglie. Alcune di esse cadevano, anche se non eravamo in autunno. Probabilmente il continuo passaggio di ninja su questi tronchi indeboliva il nodo delle foglie, laddove vi è la congiunzione con i rami, cosicchè erano più suscettibili alle spinte del vento. Ne avrebbe beneficiato l'humus.



    Chissà quanto vite sono cadute in questi territori in periodi di pace. Così come queste foglie stanno cadendo così lontane dall'autunno.

    Lanciandomi in qualche riflessione di Ungarelliana memoria, lasciavo scorrere le lancette dell'orologio. Non avevo fretta, né altro da fare in quella giornata.



    Spero di potermi ....



    Stavo per dire che avrei avuto piacere di vivere una giornata di relax, quando una strana figura apparve dal nulla. Indossava una maschera demoniaca e mi fissava. Era sceso da un albero poco distante da me. Drizzai la schiena, e soprattutto il cervello.




    Non mi hai salutato, ma mi fissi. Ciò indica che sono obbiettivo di qualche tuo pensiero. Hai una maschera demoniaca ma hai dei vestiti di pregio. Indica che non si tratta di uno scherzo, altresì tutto l'abbigliamento sarebbe coerente con la maschera. Il fatto che tu sia armato se combinato con il fatto che io non ti conosco, che ho escluso si tratti di uno scherzo e che abbia convinzione d'essere oggetto di qualche tuo pensiero, indica che probabilmente le tue intenzioni si catalogano non buone. Il respiro tranquillo indica che probabilmente anche le tue pulsazioni lo sono. Mi induce a credere che tu ti senta in una situazione di totale tranquillità. Tranquillità che non potresti emanare se non avessi dalla tua parte informazioni maggiori delle mie. Sempre ch'io non mi trovi già in un genjutsu, o sai bene di avere qualità tecniche superiori alle mie, ed in tal caso è un problema per tutta Konoha se degli shinobi girano tranquillamente nel nostro bosco con informazioni riservate, altrimenti sai di avere il vantaggio della superiorità numerica. Delle due l'una, un'analisi approssimativa e oggettiva mi induce ad optare per la seconda opzione, in quanto Escludo che tu possa avere informazioni dettagliate sulle mie capacità: Ammesso e non concesso che qualcuno abbia delle informazioni riservate sui ninja di Konoha, nessuno potrebbe essere interessato a me come singolo elemento, in quanto non ho una fama tale da essere obbiettivo alcuno, Nè i miei genitori hanno possedimenti e ricchezze tali da giustificare un sequestro. Ulteriore argomentazione valida è il fatto che tu abbia rinunciato ad esercitare il vantaggio dell'attacco a sorpresa per uscire allo scoperto. Si potrebbe ribattere dicendo che la tua apparizione è più prolifica per il fine di indurmi in uno stato d'ansia, ma bisogna ammettere che un'attacco a sorpresa effettuato da un soggetto vestito da demone era sicuramente più performante e idoneo a tal fine. Dedotto quindi che tu non abbia buone intenzioni, e che tu goda probabilmente del vantaggio della superiorità numerica, non mi resta da chiedermi se le tue intenzioni sono solamente non buone, o esplicitamente cattive. Giusto ?

    Data la situazione di totale abbandono nel bosco avevo preferito evitare di tenere isolati nella mia mente le mie riflessioni. Ritenevo di essere probabilmente circondato, ma non potevo certo esserne sicuro. In questo genere di situazione, sapere di essere circondati è inutile, non avendone prova dovevo totalmente concentrarmi sull'unico soggetto che vedevo, soprattutto perchè nell'ipotesi in cui esso poteva essere più forte di me. Avevo abdotto il possibile dalle informazioni in mio possesso. Non potevo sapere se quelli sarebbero stati alcuni dei miei ultimi ragionamenti, ma in tal caso, il mio assassino avrebbe saputo che stava per eliminare un genio.


















    Come sempre, scuso l'arroganza del mio pg per essersi definito genio per aver detto le solite quattro cazzate :)

    Detto ciò, spero di non aver peccato di gola nell'aver "dedotto" un'eventuale superiorità numerica da dati ipotetici. In realtà ho anche specificato che il mio pg non ne terrà conto, lui ritiene che o l'avversario è più forte, o che è in superiorità numerica. In realtà, l'avversario è entrambe le cose...

    Spero di non aver già fatto duecento errori, in caso, ho la schiena pronta alle cinghiate :)
     
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  3. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Lezione 1 – Pensa prima di parlare~


    Il Nara era là, appollaiato su di un'albero a prendere il sole osservando le foglie che pigramente di tanto in tant si staccavano volando nella leggera brezza primaverile.
    In pratica, come ogni buon Nara, stava cazzeggiando godendosi la natura, forse meditando particolari piani, ma più probabilmente pensando semplicemente al nulla.
    Il clone impassibile rimase fermo, immobile, fisso ad osservare Near, finchè questi non si decise ad agire prendendo la parola, oltre che alzandosi in piedi.
    Ad ogni parola Atasuke si chiedeva se forse quel giovane fosse realmente in grado di proseguire lungo quella via. Certo, aveva un'elevata capacità deduttiva, oppure era molto bravo a bluffare. Qualunque fosse la realtà a breve l'avrebbe messa alla prova.

    «Tu parli troppo»


    Esordì l'uomo mascherato con un tono decisamente serio, greve e lapidario. Alzò le braccia fino ad incrociarle sul petto ed acquisì una posizione molto simile a quella di un maestro pronto a redarguire l'allievo. Peccato che il Nara non potesse così semplicemente impotizzare quanto vera e reale fosse quell'immagine a discapito di quanto poteva apparire. Se solo il Nara avesse tentato di dedurre il proprietario di quella voce, si sarebbe trovato appena con un pugno di mosche dato che la voce, oltre ad essere naturalmente alterata dalla maschera era modulata sul tono di voce di un nukenin che Atasuke aveva abbattuto tempo addietro durante una delle tante missioni fuori dal villaggio. [Abilità]

    «E ciò mi rende stupefatto... è incredibile pensare che nessuno ti abbia ancora staccato la testa di netto»


    Se solo il nara avesse potuto osservare sotto la maschera avrebbe visto il volto di Atasuke contorcersi un una smorfia disgustata. Per quanto gli facesse piacere rivedere un vecchio amico, i modi dello stesso non gli piacquero affatto. Sembrava quasi che avesse guadagnato parecchio in sbruffonaggine e la cosa non era utile, specialmente per il Nara stesso.

    °Sembra che con il tempo sia peggiorato...°

    °Oppure più semplicemente sono io ad essere migliorato°

    °Ad ogni modo è incredibile pensare che ci sia qualcuno più stupido di te°


    °Non è stupido, semplicemente è diventato sbruffone, oppure vuole farcelo credere°


    Il diverbio non proseguì oltre. Lo spettro parve decidere di desistere, lasciando ad Atasuke la sua libertà d'azione. Libertà d'azione che il clone sfruttò appieno.

    «Cos'hai da dire in merito, Near Nara?»


    Il clone, ancora immobile attese una risposta e sia che questa fosse giunta o meno, poco sarebbe importato, se non forse per ciò che avrebbe seguito successivamente.
    Dopo la risposta del giovane esponente o a seguito del suo silenzio avrebbe ripreso l'esposizione con lo stesso tono greve.

    «Un tempo i Nara erano famosi per le loro capacità deduttive, oltre che per la loro maestria nel muovere le ombre a loro piacimento... Mi pare chiaro che ormai questa abilità sia solo un vago ricordo del tempo che fù...»


    Seppur impossibilitato a vedere gli occhi dietro alla maschera Near avrebbe certamente potuto percepire quella strana sensazione, come di essere osservato, o per meglio dire "puntato" al pari di una preda davanti al suo predatore.
    Ancora una volta il clone non si mosse, rimanendo fermo ed immobile nella sua posizione, lasciando semplicemente scorrere le parole.

    «Certo ti sei fatto un gran bel filmino in quella tua testa... Non ricordo di aver mai incrociato nessuno tanto macchinoso... Ma soprattutto nessuno tanto stupido da esprimere tutti i propri pensieri e ragionamenti ad alta voce... Quindi, andando al sodo...»


    Non aveva troppo tempo da perdere e per una volta neppure aveva troppa voglia di perderne, tuttavia si concesse una brevissima pausa come a voler aumentare il phatos di quella frase.

    «Dammi almeno 5 validi motivi per non farti fuori»


    E con quella frase si arrestò. Non aggiunse altro, ne fece altri movimenti. Rimase fermo, in attesa e pronto a scattare.

    OT- Allora, per questo giro mi sono ancora fermato per una semplice interazione. A seconda delle tue azioni cambierà l'impostazione dell'addestramento per la TS, quindi occhio.
    In merito allo sproloquio, occhio, che sei sull'orlo del metagame. Nulla ti vieta di fare una lista di ipotesi possibili, ma ricordati che se il tuo PG non sa una cosa: o ci sono degli indizi per dedurlo, oppure cippa. Non può propriamente ipotizzare un vantaggio numerico ne una superiorità fisica dell'avversario solo guardandolo, specie se non ci sono degli elementi descrittivi lasciati direttamente dal QM o dal proprietario del PG. Per il resto non mi è dispiaciuta la serie di deduzioni a livello di impostazione, anche se magari risulterebbe meno un walltext spezzettato in qualche frase più breve alternata a azioni, descrizioni, pensieri, altro. Unico avviso: stai solo all'occhio a giustificare sempre tutto perchè il passo dall'abilità deduttiva al metagaming in questo caso è estremamente breve e se canni dal prossimo giro sarò meno carino e coccoloso :guru:
    -/OT
    Chakra Rimanente: 77,25/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
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    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+3

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot Azione Slot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]

    Nemico Prescelto [0]
    Speciale: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo o un gruppo definito, definendolo come proprio nemico prescelto. Ogni azione intrapresa contro di essi ha Percezione o Furtività incrementata di 4,5, oppure entrambi incrementati di 3. Il nemico prescelto può essere assegnata da terzi, nemico personale o per ottenere vantaggi.


    Recitazione [1]
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.



    NoteVarie ed eventuali
    Atasuke: 18, 75 Bassi
    Clone 1: 19,5 Bassi
    Clone 2: 19,5 Bassi
    Clone 3: 19,5 Bassi

    Furtività di tutti a 8
    Cooldown Tecnica Economica: 2 Round
     
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    Tutto il mio ragionamento non sembrava aver impressionato particolarmente il soggetto - demone che si trovava davanti a me. Scesi dall'albero, era effettivamente il momento di prepararsi al peggio. Non era certo nelle mie intenzioni combattere contro qualcuno che non conoscevo e del quale ignoravo completamente le abilità, il livello e le caratteristiche. Non era per me essere un'attaccabrighe. Solitamente dovevo stare dietro la prima linea a colmare lacune e risolvere gli inghippi; non proprio la situazione odierna.
    Atterrai sulle punte, e lentamente toccai terra con i talloni. Portai le braccia al petto e le incrociai. Le parole del soggetto - demone avevano in sostanza confermato tutto il mio dire, e tendevano a farmi propendere per l'ipotesi delle cattive intenzioni.



    Prima asserisce che parlo troppo, e dopo poco mi chiede nuovamente cosa ne penso. Non è esattamente un esempio di coerenza.


    Pensai quando il soggetto chiese la mia opinione. In realtà non avevo nemmeno ben capito a cosa si riferisse, voleva mia opinione in merito al fatto che parlassi troppo, o riguardo alla possibilità che qualcuno mi dovesse staccare di netto la testa ?
    Nel primo parte sarebbe risultato difficile non essere faziosi portando acqua al proprio mulino, così come nel secondo caso sarebbe stato difficile argomentare, non avendo mai avuto minacce di tale genere.
    Vista la prima accusa in merito alle mie troppe parole, decisi di non rispondere e di vedere come si sarebbe evoluto il suo discorso. Sciolsi le braccia per far passare una mano nei capelli, nonostante l'aria fresca della bella giornata l'adrenalina iniziava a fare i suoi effetti, ed una goccia di sudore scese dalla mia fronte.

    Rimasi ad occhi aperti per qualche frazione di secondo quando il ragazzo parlò del controllo dell'ombra.



    Cosa cazzo ne sa lui del mio ritardo in questa branca dell'apprendimento ? E della mia appartenenza al clan Nara ?


    Mi chiesi con un certo stupore. Sin dall'inizio avevo escluso, tra le due opzioni che egli potesse avere informazioni a mio riguardo, ed avevo optato per la tesi della superiorità numerica. Forse, dovevo rivedere sin dal principio l'intero discorso, in quanto mi aveva appena provato, anche se un po' occultamente, di avere informazioni sul mio conto.
    Inarcai un sopracciglio mentre continuavo a guardare il ragazzo, o ragazza che fosse. Gli occhi risultavano nascosti dalla maschera, ma la sensazione di essere costantemente fissato era netta, mi sentivo gli occhi addosso, manco fossi una ragazza scosciata davanti ad un quindicenne in piena fase ormonale.

    Il soggetto passò poi, dopo qualche altra parola a vanvera, a richiedermi un elenco di motivi per non farmi fuori.
    Sorrisi.



    Adoro lo slang. Il linguaggio di questo genere è fenomeno criminologicamente studiato dell'appartenere, o del volere appartanere, ad un determinato gruppo di persone, cui questo linguaggio è segno distintivo. Però, a conti fatti non ho molto altro da dedurre, il fatto che parli da zarro - figo non mi aiuta a capirne la provenienza né tanto meno l'abilità.
    Sembra seccato dai toni, da lui interpretati in maniera presuntuosa della mia prima risposta, al fine di evitare di perire qui, devo cambiare l'atteggiamento.




    Pensai rimanendo nella mia posizione. Un qualsiasi movimento avrebbe potuto metterlo in allerta, cosa da me non voluta. Dopo una breve riflessione sul da farsi decisi per quella che poteva essere la soluzione migliore.



    Al di là delle caratteristiche Nara, parte delle quali ho già dimostrato di possederle, non vedo il perchè di doverti fornire questo elenco. Non mi fraintendere, ma tu sei uscito dal bosco di soppiatto con il fine di venire a guardarmi in maniera sospetta. Ecco, quello che dovrebbe fornire qualche spiegazione non sono io.


    Risposi pacatamente, farlo incazzare non mi serviva a nulla. Se aveva cattive intenzioni provocargli uno stato di rabbia non era possibile, in quanto aveva già sicuramente preso in considerazione il fatto che avrei potuto rispondere malamente, ed il verificarsi dell'evento presupposto non avrebbe certo portato alcuna modifica rilevante nel suo atteggiamento. Quello che mi poteva tornare utile era farlo parlare, magari avrebbe potuto dire qualcosa di utile, sia al fine di capire qualcosa in più riguardo la sua identità che sulle reali intenzioni. Tanto, se aveva già deciso di voler combattere, ciò non sarebbe stato evitabile, ed io non volevo certo fare la prima mossa verso un soggetto del quale non sapevo nulla.

    Rimasi fermo, fissando il soggetto - demone, in attesa di una sua azione.








     
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Lezione 1 – Risposta Sbagliata~


    Atasuke non era in grado di leggere nella mente del Nara, o perlomeno non poteva leggerne i pensieri, anche se in effetti poteva tranquillamente leggerne altre informazioni, ma non era quello il caso nè lo scenario utile.
    Ascoltò con attenzione le parole del genin, chiedendosi tuttavia il perchè di quelle risposte. Certo, chiunque sano di mente si sarebbe posto delle domande in una situazione tanto particolare, tuttavia, nessuno altrettanto sano di mente si sarebbe messo a dialogare a quel modo con una persona chiaramente intenzionata a non trattarti con i guanti.
    Davvero si chiedeva perchè quel ragazzo stesse reagendo in quel modo, non riuscendo a trattenere istintivamente la mano dal coprirgli il volto, quasi a volersi mascherare.
    In compenso, comprese più che bene che il suo piano non stava funzionando come sperato, o meglio, il ragazzo sembrava non rendersi conto della situazione o perlomeno sembrava quasi voler temporeggiare, forse nella speranza di venire raggiunto da qualche supporto, forse per qualcos'altro.
    Inoltre sapeva bene che anche l'Atasuke sotto di lui probabilmente si era reso conto della situazione e certamente avrebbe plasmato il piano adattandosi a quel mero tentativo di guadagnare tempo accellerando a sua volta il passo.
    Ancora una volta la figura demoniaca dinnanzi al Nara parve tacere, senza aggiungere altro, nemmeno una singola parola, un singolo fiato in risposta alle parole del biondino. Si limitò invece, dopo alcuni istanti di teso silenzio, a scuotere il capo in chiaro segno di dissenso. Un chiaro segno che diede ad Atasuke la conferma dei suoi pensieri.

    «Evidentemente si sbagliavano... Tu non sei più Nara di un sasso»


    Nulla si mosse, ad eccezione di un sasso, che data l'elevata velocità il Nara forse avrebbe notato solo troppo tardi, ovvero quando per pochi millimetri ne mancava il viso con la sua traiettoria leggermente incurvata in modo da apparire in un primo istante come diretto nel pieno della sua faccia. [Slot Free]
    Se ne avesse avuto modo, avrebbe forse capito che era partito proprio dai piedi del Chunin, tuttavia, non poteva certamente immaginare quello che sarebbe accaduto poco dopo.
    Sfruttando la propria velocità e quella piccola distrazione, in un lampo il “demone” era ormai arrivato a brevissima distanza dal biondo, mentre la sua mano destra puntava ad afferrarne la gola con forza, velocità e possanza decisamente superiori a quelle del genin
    . [Slot Azione 1, 2]

    «Dici di essere un Nara e di avermi già dimostrato di possedere parte delle loro abilità... Ma finora mi hai solo dimostrato di parlare un sacco e basta»


    Se la presa fosse riuscita a quel punto il clone avrebbe sfruttato la propria forza lanciando via Near scagliandolo verso un'albero vicino, giusto alla sua sinistra con gran parte della propria forza puntando a schiantarlo sul tronco dello stesso. [Slot Azione 3]

    Se invece la presa non fosse riuscita, con lo stesso braccio avrebbe ripetuto la stessa scena, con la differenza che in questo caso c'era di mezzo una potente sberla che mirava a lanciare con la propria potenza il giovane dopo averlo colpito con veemenza sulla guancia, mirando più all'arcata mandibolare con un colpo leggermente ascendente per cercare di ridurre al minimo i danni aumentando al massimo la spinta del colpo. [Slot Azione 3]

    °Cerca di andarci piano, dobbiamo spaventarlo, non ucciderlo!°


    Pensò Atasuke osservando silente la scena con un velato senso di preoccupazione. In fondo, per quanto ben conoscesse se stesso ancora non si abituava pienamente a pensare ai suoi cloni come sue perfette copie ed a volte temeva per il loro modo di operare, anche se spesso non si distaccavano dal suo diretto modus operandi.

    «Allora: Ti ripeto la domanda: Hai 5 motivi per dimostrarmi ciò che dici?»


    Si rimise nella medesima posa di pochi istanti prima con le braccia conserte, riproponendo lo stesso scenario, come se nulla fosse accaduto, anche se in questo caso la distanza tra i due era decisamente ridotta. Rispetto ai venti metri che li separavano pochi istanti prima, infatti, ora solo una manciata di metri [Distanza] li separava.

    «Finora Hai Solo blaterato di possedere le abilità di un Nara... E ti sei pure permesso di esporre un lungo sproloquio di deduzioni dalla dubbia efficacia... Dimostra ciò che dici e forse potresti anche avere qualche informazione in cambio...»


    Un piccolo bluff, nulla di più, anche se certamente il Nara non aveva modo di poter in qualche modo sapere in anticipo se il demone avesse effettivamente informazioni utili per lui o se sepicemente millantava uno “scambio di informazioni” senza avere nulla da dare in cambio.
    L'unica cosa certa era che Near era costretto a dare fondo alle sue capacità se voleva in qualche modo uscirne vivo e vegeto e probabilmente avrebbe dovuto fare anche qualcosa di più: Arrivare a sbloccare le abilità del suo clan pur di sopravvivere in quella estrema situazione che lo vedeva sul filo del rasoio...


    OT- Allora, data la netta disparità di forze ti ho inserito un valore di "potenza" dei colpi. Non calcolarlo come un normale colpo dat con un'arma perchè già solo a mani nude con uno svantaggio di 12 tacche probabilmente si staccherebbe la testa di Near al primo colpo XD. Consideralo piuttosto come potenza diretta al pari di una tecnica per il calcolo del danno con la slita conversione 10 pot = 1 leggera.
    Per il resto cerca di gestirti il post al meglio. Se descrivi qualcosa di buono al prossimo giro potresti anche sbloccare una delle abilità della tua TS, altrimenti ho altre sberlone per te :guru:
    -/OT
    Chakra Rimanente: 77,25/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
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    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+3

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot Azione Slot Azione 1:
    - Avvicinamento, 20/24m

    Slot Azione 2:
    - Presa al Collo [600; 600; nn]

    Slot Azione 3:
    - Ipotetica 1 - Lancio Contro il Tronco [600; 600; 20]
    - Ipotetica 2 - Sberla con Lancio Contro il Tronco [600; 600; 20+20]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]

    Nemico Prescelto [0]
    Speciale: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo o un gruppo definito, definendolo come proprio nemico prescelto. Ogni azione intrapresa contro di essi ha Percezione o Furtività incrementata di 4,5, oppure entrambi incrementati di 3. Il nemico prescelto può essere assegnata da terzi, nemico personale o per ottenere vantaggi.


    Recitazione [1]
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.



    NoteVarie ed eventuali
    Atasuke: 18, 75 Bassi
    Clone 1: 19,5 Bassi
    Clone 2: 19,5 Bassi
    Clone 3: 19,5 Bassi

    Furtività di tutti a 8
    Cooldown Tecnica Economica: 1 Round
    Combinazione Finta -> Avvicinamento + Presa
     
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    Shadow of the Day




    Come precedentemente, le mie parole non ebbero grande effetto nei confronti del soggetto - demone, mi consolava però esser riuscito ad avere un'informazione in più. Secondo le testuali parole del demone, "loro" si sbagliavano, mi aveva appena rivelato che qualcuno gli aveva dato informazioni sul mio conto. Informazioni riguardanti non solo la mia appartenenza al clan Nara, ma anche riguardo il mio ritardo in merito all'uso del controllo dell'ombra.
    Non poche ipotesi si aprivano nella mia mente. Più che altro gli unici a conoscenza del mio ritardo erano i miei familiari ed i membri del mio quartiere, quegli stessi membri che mi assillavano con le loro aspettative e con le domande riguardo i progressi del mio apprendimento. Sarebbe stato ironico se proprio loro fossero i mandanti di questo pazzo. Detto ciò, il tempo a mia disposizione per le supposizioni diminuiva, il soggetto - demone sembrava aver perso la pazienza e sembrava pronto ad agire.



    Devo prepararmi al peggio ora come ora.


    Pensai tra me e me continuando ad osservare quello che probabilmente stava per diventare il mio nemico.
    Non ebbi il tempo di vedere il sasso partire, scagliato con il piede da parte del soggetto demone. Il sasso era veloce e diretto al mio viso. Nonostante la traiettoria curva riuscì ad accorgermi dell'arrivo del sasso, ed a spostarmi in maniera tale da evitare di essere colpito in piena faccia. Forse anche grazie ad una leggera folata di vento ed un impasto del chakra volta ad aumentare i miei riflessi evitai il sasso spostando rapidamente il collo, vedendo poi passare il sasso davanti al mio naso e proseguire verso chissà dove. Slot Difesa 1



    Perchè lanciare un sasso ? Pezzo di merda, era certamente un diversivo!

    Pensai mentre cercavo di voltarmi nuovamente verso il soggetto - demone. Nell'evitare il sasso che mi aveva lanciato non ero riuscito a mantenere il contatto visivo con il mio avversario, e quando mi voltai nuovamente era troppo tardi. Feci giusto il tempo a vedere la sua mano che mi stava già stringendo il collo. Sentivo la sua presa saldissima, eravamo a stretto contatto e sentivo il suo respiro sulla mia pelle. La stretta alla gola faceva male, e non vi era nulla che potessi fare in quel momento. Respirare si faceva sempre più difficile, e la quantità di ossigeno in circolo diminuiva rapida.



    Questo non è esattamente quello che doveva succedere, sono stato un cretino!


    Pensai mentre il soggetto - demone iniziava a palare. Come prima continuava a infierire riguardo alle mie origini Nara. Disse che non avevo dimostrato nulla. Quelle parole fecero male, forse più male della presa stessa, proprio perchè erano vere. Fino a quel momento le mie origini Nara non mi avevano aiutato in modo alcuno. Le mie riflessioni non mi avevano permesso di conoscere nulla riguardo il mio avversario, e non mi potevano essere d'aiuto d'ora in avanti nel prevedere come e cosa fare. La velocità con la quale si era avvicinato e la forza della presa mi lasciavano indurre che fosse nettamente superiore a me. Come se non bastasse ero stupidamente caduto nel diversivo iniziale costituito dal sasso.



    La strada partiva già da sè in salita. Per il momento io non ho certo fatto nulla per avvantaggiarmi.

    Non ebbi il tempo di finire il pensiero che sentì il suolo allontanarsi da me. Il mio avversario mi stava lanciando via. Non sapevo bene come comportarmi in questo frangente, se avesse fruttato il lancio per assaltarmi nuovamente mentre ero in aria avrei avuto ben poco da fare per difendermi. Non volevo assolutamente perdere nuovamente il contatto visivo con il mio avversario, quindi decisi che non avrei guardato indietro per vedere verso cosa stavo andando a sbattere, più probabilmente un'albero dato che mi trovavo in un bosco. L'unica cosa che potevo fare era un nuovo impasto volto ad aumentare la mia resistenza per prepararmi ad incassare l'impatto. Come previsto, dopo pochi istanti sentì un forte impatto contro la schiena. Avevo sbattuto contro un'albero a circa un metro da terra. Incassai stringendo i denti e lentamente il mio corpo si accasciò verso la base dell'albero. Slot difesa 2



    Non posso certo dire che le cose stanno andando nel migliore dei modi.


    Dissi a denti stretti.
    Alla fine il dolore era accettabile, nulla di particolarmente eccessivo. Dopotutto me l'ero cavata con una schienata ad un albero. Ciò che faceva male davvero era la situazione in sè. Detestavo essere totalmente in balia del mio avversario, e questa volta avevo ben poco a cui aggrapparmi per modificare la situazione.
    Mi alzai lentamente, era inutile sprecare energia in questo genere di movimenti, se il mio avversario avesse voluto attaccare sfruttando un momento valido l'avrebbe già fatto. Potevo quindi sperare di avere qualche attimo per pensare a cosa fare.



    Parla ancora... Ancora... Basta con questi motivi.. Basta con tutta questa storia.

    Ero abituato a vivere sotto pressione, col la consapevolezza che tutte le persone che mi conoscevano riponevano grandi aspettative nei miei confronti. Ma in questa precisa situazione tutto questo peso era opprimente. Mi ero recato in questo fottuto bosco con l'intenzione di sfuggire a tutto ciò, ed invece le mie ossessioni erano venute dritte dritte a cercarmi. Nonostante avessi un discreto controllo degli stati emotivi quali ansia e stress, questa volta la crisi di nervi era ad un passo.
    Questa figura che mi assillava con la richiesta di cinque inutili motivi era ulteriormente stressante. Era evidente che possedesse informazioni sul mio conto a questo punto, eppure continua a insistere con questa storia dei motivi. Potrei fare un monologo a proposito dei rilievi criminologici di questa condotta, ma non so bene a quanto mi servirebbe. Sicuramente serviva a farmi innervosire ulteriormente.




    Devo capire come comportarmi. Inizialmente mi sono comportato da sbruffone, e non ho cavato un ragno dal buco. Dopo, ho cercato di essere più cordiale, e ne ho ricavato una schienata. Cosa cazzo devo fare ? Questo stronzo è nettamente più forte di me, come posso pensare di attaccarlo frontalmente ?

    Stavo ragionando nel merito delle possibilità di un attacco, ma la distanza così breve mi impediva qualsiasi genere di movimento. Tra noi c'erano si è no cinque metri, una distanza così breve era tutta a mio svantaggio vista la sua superiore velocità. Visto il poco tempo a mia disposizione non avevo nemmeno la possibilità di costruire o architettare una trappola.



    Pare la mia unica possibilità sia di stare al tuo gioco.



    Dissi quasi sbuffando, con leggero abbattimento. Mi frustrava abbastanza, ma era l'ultima chance prima di dover obbligatoriamente contrattaccare. Dunque, siccome era l'ultima spiaggia indolore, era necessario sfruttarla a dovere. Passai nuovamente la mano nei capelli, la sudorazione stava paradossalmente diminuendo : l'aver capito la gravità della mia situazione mi permetteva in un certo senso di rilassarmi.



    Hai detto che loro si sbagliavano. Non posso sapere di chi si tratti, e chi siano i mandanti di questa faccenda. Ma spero che non siano i soliti stronzi del quartiere che pensando di velocizzare le pratiche abbiano deciso di fare di testa loro. D'altro canto però, tu sei arrivato che conoscevi la mia situazione ed il mio ritardo. é vero che le voci girano, ma nell'accademia nessuno ne è a conoscenza, solo nel quartiere Nara tutto ciò è noto. Quindi, difficilmente il colpevole dovrò cercarlo da qualche altra parte. .

    Forse questo non era l'inizio migliore, ma era la verità.




    Tutto il quartiere ripone grande fiducia nelle mie capacità. Sin da quando sono piccolo tutti mi acclamano come l'eletto. Colui che dovrebbe ricostruire il fottuto clan Nara. Se il clan Nara è in queste condizioni la responsabilità non è certo mia, non posso in alcun modo essere imputato di aver nemmeno contribuito a questa triste discesa. Si potrebbe dire che dall'ombra siamo nati e che nell'ombra stiamo tornando per sempre, ma in tutto ciò, io non c'entro nulla.
    Nonostante questo, da sempre mi sono dovuto accollare il peso di errori altrui, alimentando le speranze dei vecchi di un intero villaggio. Il mio nome si sente più degli intercalari nei discorsi del quartiere, sono oggetto continuo di illazioni, critiche, apologie, domande e battute. Non ho tempo di uscire di casa che qualcuno mi chiede novità riguardo ai miei studi, a come procede, ecc... I miei genitori sono gli unici che cercano di lasciarmi vivere senza assillarmi con mille richieste, e sono costretti a farmi da scudo. Quando cerco di non farmi vedere per un po' per le strade subito tutti si recano ed importunano i miei parenti. E veramente una scocciatura.


    Sospirai... Probabilmente il mio avversario non era minimamente interessato a tutto il mio discorso, ma a questo punto tanto valeva la sincerità.



    Io non posso sapere in quali circostanze tu sia cresciuto. Io di certo non posso dire di esser mai stato abbandonato. Ma al pari dell'abbandono, la mia non è certamente stata una crescita felice e spensierata. Al pari dell'abbandono non vorrei essere nella situazione in cui mi trovo, e vorrei avere un luogo in cui poter scappare. Già, perchè pare che non esista un luogo nel quale si possa liberamente passare un'ora in pace. Quest'oggi sono venuto in questo dannato bosco per poter scappare da tutta quest'ansia, e cosa mi ritrovo ? Te.


    Sospirai nuovamente, con calma.




    Non ho altri motivi, in realtà nemmeno questo lo è. Ma cosa vuoi che ti dica ? Che non voglio morire perchè i miei genitori mi attendono ? Perchè l'intero villaggio della foglia mi aspetta ? Perchè prima di morire vorrei almeno essere prima soddisfatto del mio percorso ? Perchè non ho avuto nemmeno la possibilità di difendermi come speravo ?

    Nella mia ultima frase, a discapito di quanto avevo precedentemente detto, avevo elencato altri quattro motivi che si potevano aggiungere alla lunga rivelazione delle pressioni dei miei compaesani. Non sapevo se il mio avversario l'avrebbe nemmeno notato, non sapevo se la mia risposta questa volta l'aveva accontentato. In tutta onestà, non ci speravo più di tanto. Ma avevo poco da fare, questa era l'ultima alternativa, dalla prossima avrei dovuto iniziare a combattere senza possibilità d'appello.





     
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  7. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~L'Ombra di un Nara~


    Com'era prevedibile i suoi colpi erano andati perfettamente a segno. Il giovane erede del clan Nara era stato afferrato con violenza e con altrettanta violenza era finito schiantato sull'albero poco distante. L'unico imprevisto era la tale “debolezza” dello stesso.
    Atasuke, celato nelle fronde continuava ad osservare mentre un senso di tristezza lo avvolgeva modificandone leggermente i lineamenti. Si riconosceva in quel ragazzo, o per meglio dire riconosceva in lui la stessa forza che aveva un tempo. Ricordava di quando ancora erano al pari sia di grado che di abilità, ed in un certo senso, si rese conto di quanto fosse debole all'epoca.
    Era una sensazione strana, da un lato guardava con ammirazione e rispetto tutta la strada che aveva percorso, chiedendosi per certi versi come avesse fatto a migliorare tanto senza neppure accorgersene.
    Da un lato invece era amareggiato, riconoscendo che forse i suoi passati avversari avevano ragione quando lo consideravano solo un debole avversario, dato che in effetti lo era.
    Simili pensieri rimasero anche nella mente del clone che con Atasuke condivideva anche i ricordi del passato ed il modo di ragionare, anche se nella posizione in cui si trovava aveva decisamente meno tempo da dedicare ai ricordi.
    Ascoltò attentamente le argomentazioni del Nara ed ancora una volta percepì come un senso di fastidio, come se in qualche modo qualcosa di sbagliato continuava ad accadere.
    Lo aveva attaccato con particolare violenza ed aveva grandemente subito l'attacco, eppure era ancora li a piagniucolare, cercando una soluzione verbale, come se i motivi che stava cercando fossero meramente legati alla morale o ad eventuali interazioni con il villaggio.
    Certo, comprendeva che poteva anche esserci un piano alle spalle, ma qualsiasi fosse era folle da attuare vista la netta differenza tra i due. Se quello, anziché Atasuke, fosse realmente stato un'invasore o un traditore, al pari di quelli che avevano distrutto il villaggio alcune settimane prima a quest'ora di Near non sarebbe rimasta che polvere, ma evidentemente questi non lo aveva ancora compreso.

    «Sei la vergogna del clan Nara, altro che “la promessa del clan”... Sei la rovina di quel casato!»


    Sentenziò lapidario. In quell'istante calò il silenzio, quasi come se la realtà stessa volesse in qualche modo sottolineare le sue stesse parole.
    Solo un soffio di vento spazzò leggermente il campo alzando una minima nuvola di polvere tra i due e smosse appena gli abiti del clone ancora a braccia conserte.

    «Se il clan Nara è in queste condizioni la responsabilità non è certo mia»


    Gli fece eco con una vocina sgraziata e volutamente fastidiosa ed acuta, mimando una sorta di scenetta decisamente effemminata e infantile per sottolinearne ulteriormente il contenuto.

    «Credi forse che non responsabilità dei discendenti di un clan il declino dello stesso!? Ritieni forse che il declino di un villaggio sia solo imputabile ai suoi amministratori!? E non agli shinobi che come te si tirano indietro alzando le mani e dicendo “Non è colpa mia” dopo non aver fatto nulla!?»


    Tuonò rabbioso rimettendosi in posizione perfettamente eretta ed a braccia conserte, in parte svelando la rabbia che provava nel sentire certe assurdità, in parte cercando ulteriormente di spaventare il Nara, cercando di costringerlo a fare quello che doveva.

    «Evidentemente si sbagliavano, non c'è motivo di perdere altro tempo con te... Sei a malapena l'Ombra di un Nara...»


    Concluse sibilando le ultime parole come una velata minaccia. Certo, non aveva realmente intenzione di ucciderlo e sarebbe rimasto ben lungi dal farlo, ma doveva dargli una lezione violenta prima che qualcun'altro con ben altre intenzioni potesse farlo.
    Come un lampo scattò in avanti, bruciando i pochi metri che li separavano. Appena un battito di ciglia ed il Nara si sarebbe trovato faccia a faccia, a pochissimi centimetri dalla maschera del demone. Tanto vicini che avrebbe anche visto gli occhi corvini dell'uomo che la indossava, anche se per meno di un'attimo.
    [Slot Free]
    In quell'attimo infatti la figura si abbassò di scatto facendo perno sul piede sinistro, ancorato al suolo con una minima quantità di chakra adesivo, necessario per stabilizzarlo abbastanza da permettergli l'attacco, seppur non letale, che aveva in mente. [Abilità]
    In un lampo avviò la rotazione, portando con la gamba destra una violenta spazzata angolata in maniera discendente in modo da colpire le gambe del nara distribuendo il colpo lungo tutto l'arto massimizzando l'area d'impatto e di assorbimento diminuendo sensibilmente il rischio di fratture. [Slot Azione 1]
    Subito dopo il colpo, quasi a voler concatenare quella serie di attacchi, vista la differenza di potenza e l'angolazione del colpo, il clone avrebbe proseguito la propria rotazione alzandosi nuovamente di alcuni centimetri concludendo la stessa con una gomitata, portata con il gomito sinistro. Una fucilata di elevata potenza, diretta con precisione verso la bocca dello stomaco del Nara, ancora in aria per il precedente colpo o per l'eventuale balzo per schivare. [Slot Azione 2]

    Se la gomitata fosse andata a segno, certamente avrebbe scagliato via il Nara, allontanandolo di svariati metri [Distanza] facendolo atterrare sul prato che divideva alcuni alberi, facenti ormai parte della folta vegetazione in cui si stavano a poco a poco addentrando, allontanandosi dalla verde radura in cui si trovavano poco prima.
    Inutile dire che tanto era il dolore che poteva provare il Nara, specie se entrambi i colpi erano andati a segno, ma per sua fortuna, nessuno di questi era mirato ad ucciderlo o ad invalidarlo seriamente.
    [Abilità] Tuttavia questo egli non poteva saperlo, ma di certo il corpo gli stava decisamente dicendo che era sull'orlo della rottura. [Status]
    Il clone rimase fermo ad osservarlo ricomponendosi nuovamente e ponendosi nuovamente in quella che ormai era la sua posa consueta incrociando nuovamente le braccia davanti al petto.

    «Sei fortunato ad essere ancora vivo... Sembra che oggi tu mi abbia preso in una giornata generosa. Ti do un'ultima possibilità per dimostrarmi che mi sbaglio nel ritenerti feccia, la vergogna dei Nara. Se fallirai ti eliminerò e venderò il tuo cadavere al mercato nero. Non varrai molto, ma se questa palla colossale dell'eletto dei Nara è conosciuta potrei anche guadagnarci qualcosa in più...»


    Attese quindi le reazioni del Nara. Che avrebbe fatto questi? Avrebbe tentato la fuga? Si sarebbe impegnato a pianificare qualcosa di più che intavolare un discorso inutile? Oppure si sarebbe lasciato ammazzare a bastonate come un cane randagio?
    La scelta era solamente sua.



    OT- Allora, come avrai capito non ci siamo. Prima di proseguire voglio darti alcuni consigli: Ricorda che questa è una giocata per sviluppare la TS, non una scampagnata nel parco XD
    Rammenta che anche volendo non posso concederti la TS se non me ne dai un motivo in-game
    Cerca di pensare bene al tuo post ed allo scopo della giocata, piuttosto prenditi anche un giorno per meditarti bene il post, non abbiamo fretta e più post ci metti per acquisire l'abilità più tempo ci va. (meno post consumi e prima finiamo :guru:)
    Non è una free, quindi sei comunque a rischio di danni permanenti/morte (sarebbe da fetenti rifilarteli data la disparità ma tienine comunque conto anche per il futuro)
    Detto questo, anche a questo giro nulla. Questa volta però i colpi sono dati a piena potenza, l'unica "gentilezza" che ti lascio è che non subisci frattura alla gamba pur superando le 6 leggere di danno all'arto, ma comunque avrai lo status "azzoppato" se il colpo va a segno.
    Per il resto cerca di gestirti il post al meglio. Se descrivi qualcosa di buono al prossimo giro potresti anche sbloccare una delle abilità della tua TS, altrimenti ho altre sberlone per te :guru:
    Per dubbi o altro sai dove trovarmi
    -/OT
    Chakra Rimanente: 77/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
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    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+3

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot Azione Slot Azione 1:
    - Spazzata alle gambe [600;600]

    Slot Azione 2:
    - Gomitata alla bocca dello stomaco [600;600]

    Slot Azione 3:
    - nn [0;0]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]

    Nemico Prescelto [0]
    Speciale: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo o un gruppo definito, definendolo come proprio nemico prescelto. Ogni azione intrapresa contro di essi ha Percezione o Furtività incrementata di 4,5, oppure entrambi incrementati di 3. Il nemico prescelto può essere assegnata da terzi, nemico personale o per ottenere vantaggi.


    Conoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.


    Chakra Adesivo "Intermedio"
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]


    NoteVarie ed eventuali
    Atasuke: 18, 75 Bassi
    Clone 1: 19,25 Bassi
    Clone 2: 19,5 Bassi
    Clone 3: 19,5 Bassi

    Furtività di tutti a 8
     
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    Era fin troppo evidente che il mio comportamento non era piaciuto al soggetto demone. Oltre al danno la beffa si potrebbe dire. Il demone sembrava amare infierire anche verbalmente. Sembrava deciso a farmi pesare particolarmente anche le varie responsabilità dei miei predecessori.



    In un certo senso ha anche ragione. Per quanto non sia direttamente colpa mia il lento declino del mio clan, io non posso certo dire di star facendo molto per andare contro tendenza.

    Quest'accettazione di verità mi fece male. Io dal canto mi stavo impegnando al fine di migliorare, per cercare di portare a casa qualche risultato. Ma era ovvio, e questo scontro lo stava dimostrando, che dovevo assolutamente fare di più.
    Il dolore alla schiena era passato, ma capì in fretta che dovevo prepararmi a difendermi da ben altri attacchi d'ora in avanti.
    Le mie parole sembravano aver adirato ancora di più il mio nemico.



    Devo rassegnarmi all'idea che questo combattimento non posso evitarlo.

    Dopo la sua ultima frase, conclusa con una bella metafora " sei nemmeno l'ombra di un Nara" il soggetto demone passò nuovamente all'attacco. Se avevo ormai accettato l'idea di dover combattere con un avversario che si dimostrava nettamente più forte di me, quest'ultima frase mi spronò. Per carità, sarebbe stato arduo, ma dovevo almeno mettercela tutta. Dovevo impegnarmi come mai prima di oggi. I ragionamenti da Nara non m avrebbero certo salvato questa volta, non vi erano dati da analizzare. Il mio nemico era più forte, veloce ed esperto di me. Poche dinamiche mi avrebbero permesso di farla franca. Dalla mia non potevo nemmeno vantare chissà quale conoscenza del territorio circostante, anche se ero già stato nel bosco qualche volta non lo conoscevo poi così bene. Pensai un attimo alla disposizione degli arbusti e feci mente locale pensando alle immagini che ricordavo dell'ambiente quando, pochi minuti prima, mi ero incamminato per arrivare dove mi trovavo or'ora.
    Ad ogni modo, dovevo sfruttare i dati che avevo. Pochi o tanti, ormai non avevo modo di guadagnarne altri.
    Al contrario di quanto si potesse pensare, sorrisi.




    Questa volta ti aspetto, Stronzo.

    Come previsto il soggetto - demone scattò in avanti, bruciò la distanza tra noi due in pochissimo, era chiaro che la sua velocità era enormemente superiore alla mia. Arrivò a pochi centimetri di distanza da me, e volutamente mi lasciò qualche frazione di secondo per poterlo osservare negli occhi. Ricambiai lo sguardo, cercando di rendere anche il mio più intenso possibile.
    Psicologicamente la mia situazione interiore era cambiata radicalmente negli ultimi secondo. Se fino a poco prima aveva cercato senza sosta di evitare la perpetrazione dello scontro, adesso avevo finalmente capito che non lo potevo evitare. Avevo accettato l'idea di combattere, e forse, ne ero anche contento. In quella frazione di secondo in cui i nostri occhi si sono guardati il mio sorriso si trasformò in una sorta di ghigno. La mia coscienza non poteva ricordarlo, avevo sconfitto la mia seconda anima e superato i problemi di doppia personalità da tempo. Ma quanto avevo incontrato Atasuke per la prima volta ero ancora nel pieno della crisi. Consciamente non potevo ricordarlo, ma quel ghigno non fù altro che un'ultimo rimasuglio della mia seconda anima. Io no, ma lei aveva riconosciuto gli occhi di quello che attualmente era il nemico.



    Si comincia.

    Il soggetto demone si mosse con estrema velocità verso il basso, aveva evidentemente deciso di colpirmi alle gambe, probabilmente al fine di rallentarmi ulteriormente. Se il colpo avesse avuto effetto probabilmente avrei avuto dolore alla gamba per settimane, data la disparità delle forze. Peccato per il soggetto demone che il suo colpo finì per colpire un tronco di legno. Slot Difesa 1 . Non avevo altre possibilità per sfuggire al mio nemico. Il suo taijutsu era incredibilmente superiore al mio. Sarebbe stata un'offesa alla mia intelligenza non accorgermene e provarci. Dovevo assolutamente ricorrere alle più subdole meccaniche difensive, e alle più tristi azioni offensive che un ninja potesse usare : Ninjutsu e armi a distanza.
    Il tronco con il quale mi ero sostituito era a dieci metri dalla mia precedente posizione, dal lato opposto a quello dal quale era arrivato il soggetto - demone. Mi trovavo sul ramo di un albero, dal quale potevo vedere sporgendomi il mio nemico. Non aspettai nemmeno un secondo, l'incontro era ormai iniziato, ed ogni secondo era prezioso. Presi dal mio equipaggiamento diverse armi, erano una delle poche cose che potevo cercare di sfruttare. Slot Gratuito Immediato Legai immediatamente la carta bomba al piccolo kunai Manualità, e presi il Fuuma Kunai con l'altra mano. Come avevo studiato in precedenza, tra i diversi fattori che possono dare sicurezza, uno di questi è l'effetto sorpresa.
    Lanciai il Kunai con la carta bomba verso il mio avversario Slot azione 1, l'esplosione era già stata programmata. Il kunai bomba non era diretto verso il mio avversario, il quale non avrebbe potuto riconoscere la presenza della carta bomba data la velocità dell'oggetto e la distanza. Bensì era diretto un metro alle sue spalle. L'errore era minimo, il kunai bomba sarebbe dovuto passare accanto al suo corpo e conficcarsi nel terreno proprio dietro di lui.

    Probabilmente ti verrà da ridere quando penserai che ti ho mancato, ridi ridi coglione.

    Pensai tra me e me, mentre scattavo in avanti con il Fuuma Kunai tra le mani. La strategia era semplice, il soggetto demone era molto esperto, e avrebbe capito sin da subito di non essere sulla traiettoria. Più difficile che capisse l'intera strategia, vista la situazione si poteva semplicemente pensare che io avessi semplicemente sbagliato a lanciare. Io speravo che il soggetto demone non si spostasse nemmeno, ma anche se si sarebbe spostato di poco per evitare il kunai, il raggio d'esplosione di 6 metri della carta bomba avrebbe dovuto travolgerlo. In tal caso, anche se non lo avesse ferito particolarmente, l'avrebbe sicuramente lanciato verso di me, o perlomeno sbilanciato. A quel punto sarebbe arrivata la seconda parte della mia offensiva, io avrei attaccato con il Fuuma Kunai proprio pochi istanti dopo l'esplosione, nel momento di maggior vulnerabilità del mio avversario. L'attacco sarebbe stato diretto al centro del corpo, esattamente sotto lo sterno, sferrato tenendo l'arma con il braccio destro. Slot azione 2 Se l'esplosione lo avesse spostato in avanti la velocità del mio attacco sarebbe stato enorme, avrei anche potuto passarlo da parte a parte, considerando che io arrivano inoltre dalla parte opposta alla massima velocità consentita dal mio corpo. Nel caso in cui non avessi ucciso il mio bersaglio con il primo colpo, avrei a quel punto colpito con una gomitata sferrata con il braccio sinistro. Slot azione 3 . Probabilmente un'attacco con l'arma avrebbe inflitto più danni, ma sarebbe stata più lenta. In entrambi i miei attacchi avevo usato il chakra per renderli più veloci. Avevo bisogno di colpire il mio avversario. Se avessi mancato il bersaglio avrei rischiato fin troppo esponendomi ad un contrattacco. Mentre puntando sulla velocità potevo sperare di colpirlo, ed anche in minima parte di sbilanciarlo ritardando il suo attacco successivo.








     
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  9. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~L'Ombra di uno Stratega~


    Il clone era scattato in avanti con velocità non indifferente, ma il Nara non sembrava preoccupato di quel'assalto, anzi, parve ghignare in faccia al demone che con violenza stava per colpirlo.
    Mentre ancora questi scendeva rapido nel suo movimento, non ebbe problemi nell'osservare la serie di seal composti dal Nara, riconoscendone palesemente la tecnica urilizzata, conosciuta praticamente da tutti gli shinobi del mondo degni di tale nomea.

    °La tecnica della sostutuzione? Allora forse c'è un minimo di senno in questo ragazzo...°


    Pensò tra se il clone proseguendo imperterrito con la sua serie di colpi, infierendo sul ciocco di legno con cui lo sfuggente Nara si era sostituito, scaricando prima il calcio facendolo rimbalzare sul terreno e scaricando poi la gomitata sul pezzo, colpendolo perfettamente nel centro e spezzandolo in due parti, più come monito che altro. [Difesa Errata]

    °Ed ora vediamo se sei degno del tuo cognome°


    Pensò tra se guardandosi attorno alla ricerca del suo avversario, vedendolo appollaiato sul ramo dinnanzi a lui, non molto distante pronto a scagliare il suo successivo assalto.

    °In merito alla tua furtività non ci siamo affatto. A che scopo sfuggire con la sostituzione se ti ripresenti in faccia a me, idiota!?°


    Pensò innervosito dalla stupida scelta del suo avversario e preparandosi a difendersi dai relativi assalti.
    Rapido questi lanciò un kunai, palesemente fuori traiettoria, sul quale Atasuke scorse, senza troppa difficoltà, una cartabomba, fissata sullo stesso. Rapidissimo intercettò l'arma, con un semplice movimento rotatorio, estremamente naturale, afferrandola al volo e scagliandola via assieme al suo esplosivo allegato, piantando l'arma in un'albero distante che pochi istanti dopo detonò lasciando traccia della detonazione che annerì la povera pianta, distruggendone parte della corteccia e del fusto, lasciando un'alone annerito tutt'attorno.
    [Slot Difesa 1] [Attacco Errato]
    Se un barlome di speranza sembrava essersi acceso con l'idea dello sfruttare la sostituzione e pareva disegnarsi dietro a quell'attacco, evidentemente studiato, le azioni successive parvero spegnerlo violentemente. Pochissimi istanti dopo il lancio, subito dopo la detonazione, il Nara aveva scagliato un'uletriore arma verso di lui, portando un affondo diretto con il fuuma-kunai, che pareva impugnare come una spada.
    Il clone, quasi con non curanza fece appena un mezzo passo lateralmente, spostandosi verso la propria sinistra, poggiando la mano destra sul polso del suo avversario giusto per continuare a guidare il suo colpo fuori traiettoria, facendo una lieve spinta per “consigliargli” implicitamente il colpo successivo.
    [Slot Difesa 2]
    Inutile a dirsi, a seguito di quell'assalto Near ruotò leggermente, arrivando con una gomitata, portata questa volta con il gomito sinistro e mirando al pieno petto del clone, ma soprattutto fornendo la schiena al proprio avversario. [Attacco Errato]
    Il clone, forte della propria posizione, altro non fece che alzare la mano sinistra, lasciando che il colpo spedito senza un vero e proprio bersaglio impattasse contro il suo palmo, bloccando con forza il gomito del suo avversario in una presa dello stesso, da cui questi difficilmente sarebbe scampato. [S&M SD3 + SA1]

    Se Near fosse riuscito ad evitare in qualche modo la presa, senza lasciargli respiro alcuno, ne il tempo di comporre alcun seal, due rapidi colpi sarebbero partiti a piena potenza. Il primo, una possente ginocchiata diretta all'anca sinistra di Near e portata con il ginocchio destro, seguito a ruota da un rapidissimo colpo di taglio portato con entrambe le mani a taglio sul collo del Nara, mirando su entrambi i lati sel collo proprio nell'incavo che si formava tra il collo e le spalle, evitando così di colpire il corpetto di cuoio scaricando quei due colpi mirati ad abbattere la resistenza fisica del giovane allievo. [Slot Azione 2] [Slot Azione 3]

    «Sai, ci speravo che avessi un minimo di abilità... Ma sei stato bravo ad illudermi con quella sostituzione... Sai, eri riuscito a farmi credere che tu avessi una qualche forma di strategia in mente... Ma è chiaro che tu voglia suicidarti»


    Sentenziò lapidario mantenendo salda la presa su quel gomito. Senza lasciarlo andare il clone inarcò quindi il braccio destro, sollevando la mano che intanto era stata aperta a taglio, per poi scaricarla violentemente verso il basso, mirando alla nuca del suo avversario. Un colpo preciso, rapido e possente, mentre questi ancora era invischiato nella presa. [Slot Azione 2]
    L'obbiettivo di quel colpo era semplice, stordire in un solo colpo netto il suo avversario, nella speranza che questi svenisse senza provocare ulteriori danni oltre al probabile mal di testa, facilmente assimilabile ad un violento post sbornia.
    Inutile dire che se non fosse bastato il primo, il clone non se ne sarebbe risparmiato un secondo, continuando a mantenere ferrea la presa.
    [Slot Azione 3]

    Se Near fosse quindi svenuto a seguito dei colpi ricevuti, Atasuke sarebbe infine sceso dall'albero su cui restava appollaiato ad osservare gli avvenimenti tornando in presenza del clone assieme al resto dell'entourage di copie.

    «Sembra che tu abbia esagerato...»

    «Lo hai visto anche tu... Non è in grado di andare avanti... Non credo neppure sia pronto per sviluppare l'abilità del suo clan... Non ragiona, non sa pensare... Come potrebbe anche solo sperare di gestire l'abilità dei Nara?»

    «Vero... Non è affatto pronto... Tuttavia, mi sono preso la briga di fargli sviluppare la sua abilità ed in un modo o nell'altro la svilupperà...»

    «Ma non sai come addestrarlo! Non sei un Nara!»

    «Vero, ma forse so come costringerlo ad imparare per conto suo»


    A quel punto il clone non obbiettò null'altro, lasciando il campo ad Atasuke mentre in blocco tutti i cloni svanivano in una nube di fumo.

    «Non sei affatto migliorato Near... Mi hai deluso»


    Sussurrò tra se caricandoselo sulle spalle e portandolo altrove con estrema rapidità.

    […]


    Al suo risveglio, oltre ad un forte dolore nelle zone colpite dal clone di Atasuke, il giovane Nara avrebbe percepito solo una forte oscurità. A poco a poco che i sensi ricominciavano a funzionare, avrebbe udito un riverbero, molto simile allo scorrere dell'acqua, seguito poi dall'irregolare, seppur ritmico suono di alcune goccie che cadevano, una ad una sulle rocce circostanti e nelle pozze d'acqua risuonando.
    Guardandosi attorno si sarebbe reso conto di trovarsi all'interno di una grotta completamente buia. Ovunque avesse guardato non avrebbe visto l'uscita della stessa, ma avrebbe notato delle semplici fiaccole appese alle umide pareti che con la loro fioca luce davano un minimo di illuminazione in quella tetra grotta naturale...
    Come avrebbe agito il Nara? Avrebbe finalmente iniziato ad usare il suo cervello? O avrebbe nuovamente agito d'istinto? La scelta era solamente sua...


    OT- Questo giro non ci siamo proprio. Semra che dovrò cambiare metodologia di addestramento ripartendo quasi dalle basi. Ti ricordo che le azioni offensive, non possono essere autoconclusive, men che meno eventuali possibilità di percezione o meno di un pericolo, salvo il caso in cui tu sia il QM, caso in cui potresti speficare cose tipo: Nessuno senza un occhio sufficentemente fino poteva vederlo [richiede X percezione in vista o "abilità XXX"].
    Tutte le tecniche consumano 1 slo tecnica, sia che vengano usate in attacco, sia che vengano usate in difesa, salvo eventuali specifiche in cui venga specificata la possibilità di sfrutatre altro (ma non mi pare ne esistano)
    Ricorda di specificare un bersaglio preciso. Dire che molli una gomitata con il braccio sinistro senza specificare un concatenamento con l'azione precedente mi concede: prima di tutto di gestire personalmente il tuo movimento (nei limiti della sportività) ma soprattutto se non specifichi un bersaglio, posso deciderlo io o decidere che miri all'aria, quindi stai all'occhio.
    Vista la mole degli errori e la strategia suicida, per questo giro ancora niente bonus. Se svieni reagisci al primo impatto con la caverna. Considera il chakra e le ferite rigenerate, altrimenti riprendiamo da dove siamo rimasti con le botte :zxc:
    -/OT
    Chakra Rimanente: 77/80
    Vitalità Rimanente: 16/16
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 18m
    Salti: 6 m
    Status Fisico:
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    pngpngpng
    pngpng
    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+3

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot Azione Slot Azione 1:
    - S&M, presa al gomito [600; 600; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 - Ginocchiata allo stomaco [600; 600]
    - Ipotesi 2 - Colpo di taglio stordente alla nuca [600; 600]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 - Colpo doppio al collo, danno mirato a scaricare sul busto [600; 600] x2
    - Ipotesi 2.1 - Colpo di taglio stordente alla nuca [600; 600]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Intercettazione e rilancio kunai al volo [675 vs 300]

    Slot Difesa 2:
    - Schivata +deviazione affondo avversario [675 vs 375]

    Slot Difesa 3:
    - S&M alla mano [For 300 vs Cos 600; 1 lieve] (clone)


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot FreeAzioni gratuite:
    Lista

    Impasti/altro:
    Lista

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:
    Lista

    NoteVarie ed eventuali
    Atasuke: 18,75 Bassi
    Clone 1: 19,25 Bassi, 1 lieve
    Clone 2: 19,5 Bassi
    Clone 3: 19,5 Bassi

    Furtività di tutti a 8

     
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    Non ci volle molto a capire che tutto il mio grande progetto d'attacco era andato in frantumi. Sin dal lancio del kunai vidi che le cose sarebbero andate per il verso sbagliato.
    Il soggetto demone aveva riconosciuto sin da subito la presenza della carta bomba, evento che non mi aspettavo minimamente, ed aveva facilmente deviato il mio attacco.
    Senza la distrazione causata dal kunai tutta la seconda parte della strategia era sbagliata. Sbagliata è dir poco, era un totale suicidio vista l'enorme disparità di tecnica tra i due rivali.
    Mi ero già lanciato all'assalto con il Fuuma Kunai quando capì che non avrei dovuto farlo, il mio bersaglio mi stava aspettando, si scansò leggermente di lato e mi afferrò rapido la mano.



    Questo è l'errore fatale. Non c'è ritorno.

    Pensai mentre il mio corpo era ormai in balia della presa. C'era poco o niente che potessi fare per liberarmi, ogni tentativo sarebbe stato vano. Sentì le parole del soggetto demone, erano come una sentenza. D'altronde aveva ragione, il mio attacco era stato totalmente assurdo e sconsiderato. Non vi era più possibilità di rimediarlo. Tornare nel corpo a corpo in questa maniera era stata un'enorme cazzata.
    Vidi con la coda dell'occhio la mano del mio avversario alzarsi, il gesto lasciava ben poco spazio all'interpretazione.



    Siamo ai titoli di coda.

    Pensai tra me e me. Non avrei avuto nemmeno il piacere di perire trafitto da un'arma pensai. Dopo pochi istanti la mano si abbattè con forza sulla mia nuca, il colpo era ovviamente inevitabile. Non ricordo di aver sentito nemmeno dolore, svenni immediatamente, cadendo steso per terra come un salame.




    [ . . . ]




    Mi svegliai con un'enorme fitta alla testa. Istintivamente mi portai la mano alla nuca, dalla quale proveniva buona parte del dolore. Sentivo tutto il corpo indolenzito, ma appena riuscì ad aprire gli occhi sorrisi.



    La situazione non si presenta rosea, ma ho ancora la possibilità di pensare. Meglio di niente.

    Pensai tra me e me. Felice di essere vivo. Raccimolando le forze mi misi seduto. Mi ero appena destato dallo svenimento, ed i sensi stavano impiegando qualche secondo di troppo a riprendere il corretto funzionamento. I suoni mi sembravano tutti ovattati, non riuscivo bene a capire se era l'effetto del silenzio assoluto, oppure se si trattava di uno strano inganno che la mia mente mi stava tendendo.
    Attorno a me percepivo solo il buio. Rimasi seduto fino a che i miei sensi non iniziarono ad elaborare i dati in maniera sensata. Non saprei dire quanto tempo fu necessario, rimasi li dov'ero il tempo necessario di prendere coscienza seriamente della situazione.



    Sembra che il soggetto demone sia stato meno coerente con i suoi piani del previsto. Non mi ha eliminato. Questo è positivo. Meno positivo è che mi trovo in una fottuta grotta.

    Pensai mentre cercavo di notare qualcosa di utile. Man mano che osservavo capì che attorno a me c'erano delle torce, appese alle pareti. Cercai di rilassarmi per permettere anche agli altri sensi di captare qualcosa di utile, ed effettivamente quello che inizialmente si era presentato come un sibilo si trasformò nel rumore del passaggio dell'acqua. Se stavo attento potevo sentire il lento cadere delle gocce.



    Se dovessi riuscire a salvarmi dovrò tenere a mente l'esistenza di questo posto. é perfetto per un riposino. Peccato la spiacevole situazione odierna.


    Al di là del ritorno del senso dell'ironia, non avevo molto di cui gioire. Anche se ero riuscito ad intravedere le torce, e a sentire il rumore dell'acqua non avevo molto di cui vantarmi. Questi due dati non mi aiutavano certo a capire come comportarmi. Non sapevo se il mio assalitore mi stesse guardando, ma indubbiamente c'era qualcuno nella zona a controllare l'uscita. Già, l'uscita... Chissà dove cazzo era l'uscita.
    Sospirai.



    Questa giornata sembra non avere fine.

    Mi alzai in piedi. L'impresa fu semplice, pensavo che i sintomi dello svenimento sarebbero stati più limitanti, invece ero riuscito ad alzarmi senza andare incontro al senso di nausea nè a vari giramenti di testa. Non avrei saputo dire quanti minuti erano passati da quando avevo aperto gli occhi, ma sicuramente abbastanza da dare il tempo al senso di paura di tornare. Era logico che dovevo trovare qualcosa da fare, e questa volta avevo bisogno di limitare le botte. Iniziai a camminare verso le fonti di luce, le torce sul muro. Camminavo furtivamente Furtività, cercando di fare meno rumore possibile. Non sapevo chi o cosa ci fosse all'interno della grotta, ma nei limiti del possibile avrei preferito non scoprirlo. O se proprio avessi dovuto, era meglio che fossi io ad individuarlo per primo. Avevo le orecchie tese, nella speranza di riuscire a captare qualche rumore utile mentre mi muovevo. Investigatore

    .

    Le torce sembrano indicare una strada.. E sembra non esserci alternativa.

    Avvicinandomi alle torce notai che accompagnavano una strada. Camminai lungo il perimetro del luogo in cui ero svenuto, sembrava essere una sorta di semicerchio finale, al quale si arrivava solamente da quell'unica strada indicata dalle torce. Provai a guardare in alto, sembrava essere totalmente oscuro. Ma dall'alto cadevano ritmiche alcune gocce, ciò indicava la presenza di rocce, dalle quali queste gocce si staccano per precipitare verso di me. Ciò mi consolò, almeno dall'alto non sarebbero dovuti giungere altri pericoli.



    D'altro canto, non mi sembra il caso di rischiare di andare per quell'unica strada senza un minimo di cognizione di causa.

    Non avevo molte chance, dovevo passare da quel corridoio, ma potevo evitare di doverci andare personalmente. Le mie mani composero rapide i sigilli, e attorno a me spuntarono quattro copie.Slot tecnica base . Le quattro copie non potevano emettere rumori, e questo sarebbe stato un vantaggio. Io le copie ci disponemmo a rombo. Una delle copie sarebbe stata al centro, ed io sarei stato a coprire il lato sinistro del rombo. In quel modo, facendo avanzare il convoglio lungo il perimetro della grotta io avrei avuto un lato coperto dalla struttura rocciosa della grotta, e dall'altro ci sarebbero state le grotte. Non si trattava di una grande protezione, ma questo passava il convento. Speravo che ingenuamente il mio avversario avrebbe pensato ch'io fossi quello in mezzo, in maniera tale da confonderlo.



    Devo sperare che se qualcuno ci vede, pensi che sia la copia centrale, invece di quella laterale. Vantaggio veramente minimo, ma meglio di niente. .

    In questa formazione, avremmo avanzato tenendoci lungo il lato sinistro della grotta. Speravo di non incappare nel soggetto demone, ma dentro di me sapevo che non c'era possibilità di evitare lo scontro nuovamente. Dovevo sperare di essere più fortunato e di riuscire ad evitare di subire ingenti danni. Presi due coltelli da lancio dalle tasche dietro il sedere. Le due armi erano celate all'interno delle lunghe maniche della tunica, per evitare che qualcuno potesse notare differenze rispetto ai cloni. Slot gratuito















    OT

    Non ho messo statistiche e slot azione della prima parte visto che hai detto di ripartire con vita e chakra pieni dal risveglio.
     
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  11. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
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    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~L'Ombra nella Caverna~


    A differenza di quanto il Nara potesse immaginare, Atasuke era lì presente con lui, ben celato nelle ombre, rese per certi versi ancora più fitte dalle fioche luci delle torce. Silenzioso come uno spettro seguiva i movimenti del Nara, vegliandone i progressi ed analizzandone i ragionamenti, nella speranza che in quel luogo, tanto affine all'abilità del biondino, questi potesse in qualche modo progredire nello sviluppare la sua arte. [Abilità] [Distanza]

    °Quattro cloni? Certo è utile come diversivo... Ma in una caverna... cosa spera di trovare di tanto pericoloso da necessitare un diversivo? Ma soprattutto... non ha calcolato che in una caverna simile, con un tale silenzio solo lui fa rumore? Chiunque con un orecchio attento localizzerebbe l'originale senza neppure starlo a cercare... Senza contare che con le ombre tanto allungate dalle torce chiunque noterebbe la mancanza di ombre... Vediamo che cosa si inventerà più avanti...°


    Pensò tra se, restando bene attento a non farsi scoprire a sua volta. Certo era inopinabile che quella strategia, adottata dal giovane, potesse avere un senso, ed era innegabile che dopo ciò che il suo clone gli aveva fatto passare, si sarebbe tenuto molto sulla difensiva, tuttavia, la sua manovra era pressochè inutile, specie contro un'avversario di un certo livello. Ma era chiaro che fino a quel momento Near non aveva ancora incontrato un avversario degno di tale nome.
    La caverna era tetra, e non sembrava presentare alcuna modifica effettuata dall'uomo, eccezion fatta ovviamente per le torce ed i rugginosi sostegni inchiodati alle pareti umide che le sorreggevano. Avanzando il nara non avrebbe trovato nulla, o almeno nulla di così utile in quella direzione. Certo non poteva sapere quale potesse essere la direzione giusta da seguire per scovare l'uscita, anche se forse avrebbe potuto tentare di sfruttare qualche stratagemma, oltre che la semplice fortuna.
    Tuttavia, Atasuke aveva già previsto anche quell'evenienza ed aveva preparato quella fase nei minimi dettagli.
    Procedendo in quella direzione, infatti, il Nara, oltre che avventurarsi sempre più nel profondo di quella grotta, stava andando proprio ad infilarsi nella sala grande di quella grotta, luogo in cui lo avrebbe atteso un semplice indovinello, o almeno doveva essere semplice per un nara dalle elevate capacità intellettive.
    Raggiunta la stanza, nonappena l'originale ne avesse varcato la soglia, la parete di roccia si sarebbe chiusa ermeticamente alle sue spalle, eventualmente schiacciando l'ultimo clone posto al fondo della formazione.
    Inutile dire che Atasuke conosceva un'altro passaggio nelle ombre per accedere a quella stanza, restandosene in disparte nella più completa oscurità, avvolto dal suo nero mantello.

    [...]


    Atasuke, ora appeso alla volta gocciolante di quell'enorme stanza naturale, osservava, avvolto dall'oscurità e dal suo mantello, ciò che il Nara era intenzionato a fare.

    °Allora... Che cosa deciderai di fare questa volta Near?°


    Dinnanzi a Near, vi era un semplice ripiano in pietra. Su di essa erano presenti tre piccole pedane ed una semplice leva, posta frontalmente a quel ripiano, segno che forse tutto era collegato in quella specie di meccanismo. Il tavolino era illuminato da una luce quasi innaturale in tutto quel buio, che pareva filtrare da una fessura della volta, illuminando con il suo raggio di luce azzurrino il tutto.
    Se Near si fosse avvicinato, avrebbe scorto che sulle tre pedane erano presenti tre contenitori in vetro dalle dimensioni decisamente differenti, tutti e tre con una sola tacca ad indicare con precisione il livello di liquido che poteva contenere.
    Analizzandoli, avrebbe quindi notato che il primo contenitore, posto sulla pedana alla sinistra del Nara, la tacca indicava esattamente 10 decilitri, quello centrale ne indicava 7, mentre il più piccolo sembrava contenerne decisamente di meno, arrivando solo a 3.
    Da abili trateghi e raffinati pensatori quali erano i Nara, certamente non avrebbe dovuto faticare ad intuire che quel meccanismo serviva evidentemente ad aprire una porta o a sbloccare qualcosa. Il problema, forse, restava nel comprendere come quel sistema dovesse funzionare.
    Cercando nei dintorni non avrebbe infatti trovato alcun messaggio, nessuna traccia propriamente detta che gli indicasse la via da seguire o la successiva azione da intraprendere. Evidentemente doveva intuire tutto per conto suo.
    Le uniche tracce che aveva erano infatti una piccola fontanella da cui sgorgava continuamente acqua, anche se più che di fontanella si poteva parlare di fessura nella parete, probabilmente collegata ad un corso o ad una sorgente nel sottosuolo; quei tre contenitori, la leva ed alcune tacchette incise sulle pedane. Per l'esattezza cinque su quella alla sinistra del Nara ed altrettante su quella centrale.
    Che fosse un indicazione? Oppure era solo un caso? Certo era che non vi era null'altro ad indicare la via.


    Se il Nara avesse tentato di smuovere la leva tirandola senza aver trovato la soluzione corretta, o anche solo a vuoto per verificarne gli effetti, questa avrebbe scagliato una pioggia di aghi in un raggio di tre metri attorno alla pedana. [Trappola]
    Solo dopo esserne stato colpito, si sarebbe poi reso conto del veleno, altamente debilitante in cui questi erano intinti da chiunque avesse approntato quella trappola. [Veleno]

    A quel punto stava a Near ed al suo cervello elaborare una soluzione per uscirsene, sperabilmente vivo.


    OT - Ok, semplice enigma per cercare di testare il tuo intuito incrementato :zxc:
    Detto questo, per passare il test, ovviamente non mi basta solo la soluzione, ma anche i ragionamenti dietro per giustificarla.
    Ovviamente, starà a me decidere se la soluzione è corretta o meno (anche sulla base dei ragionamenti, se la pinzi per caso ma i ragionamenti sono inopinabilmente sballati, ovviamente, è come se non ci fossi arrivato :zxc:)
    Detto questo buon post, per il resto, sai dove trovarmi :zxc:
    - /OT
     
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    Camminavo lento, cercando di essere il più silenzioso possibile. Non sapevo dove quella strada mi stesse portando e non avevo alcun modo di prevederlo. Cercavo di controllare anche il respiro, al fine di far meno rumore possibile, e di restare molto concentrato. Qualsiasi rumore avrei dovuto captarlo, era una delle poche cose che mi avrebbero potuto aiutare.



    Certo non è molto, ma per il momento non ho ancora preso altri schiaffi.

    Pensai mentre continuavo ad avanzare. Tutto attorno a me era scuro, le poche torce appese alle pareti non permettevano certo di vedere l'intera caverna, ma ne rivelavano piccole zone. Attorno a me avrebbero potuto esserci decine di bestie e nemici, ma non vi era modo per me di saperlo. Continuando l'avanzata arrivai in prossimità di quella che sembrava una grande sala. Strano che all'interno della caverna ci fosse qualcosa del genere, evidentemente era stata utilizzata da qualche setta o congregazione segreta. Avendo il tempo avrei dovuto approfondire le storie sulle caverne e sui boschi di Konoha, per essere più preparato la prossima volta. Rallentai ancora, ed i miei cloni entrarono per primi all'interno della sala grande. A differenza del resto della caverna era leggermente più illuminata. Costruita in forma circolare presentava più torce lungo i lati che nel resto dei corridoi. Aspettai qualche istante e poi seguì i miei cloni all'interno. Non feci tempo ad entrare che una grossa pietra cadde dal soffitto per chiudere l'ingresso.



    Non ho fatto tempo a pensare di rotolare indietro che ero già chiuso dentro. Bene, più intrappola di prima.

    Non che prima di essere rinchiuso dentro quella stanza fossi libero di disporre delle mie carni, ma la consapevolezza di essere caduto in un'ennesima trappola non era certo piacevole. Mi guardai attorno e notai davanti a me una leva. Poco lontano c'era un ripiano con delle tacche e dei contenitori. Mi avvicinai e guardai meglio. A pochi centimetri dal ripiano con le pedane ed i contenitori notai il rumore dell'acqua. Accanto a me fluiva dell'acqua da un buco nella parete, proveniente da chissà quale falda acquifera sopra la mia testa. Mi guardai attorno, c'eravamo solamente io ed i miei cloni nella stanza. Pochi per un'ambiente così grande.



    è ovvio che per il momento voi non servite.

    Pensai mentre i miei cloni esplodevano in piccole nubi di fumo. Se mi trovavo in quella stanza non era un caso, ma solo il volere del soggetto demone con cui avevo già avuto a che fare. Quindi era palesemente inutile che tenessi quei cloni attivi, sprecavano solo il mio chakra e la mia concentrazione. Inoltre era abbastanza esplicito che il demone volesse ch'io risolvessi quest'enigma, ed anche in questo caso i cloni non potevano certo aiutarmi.



    Un enigma ad un Nara. Divertente. Più che altro vuole proprio divertirsi, perchè in casi come questi non vi è mai una soluzione univoca. è un peccato che a me non piaccia il rischio, altrimenti potrei gioire della situazione anche io.

    Dopo qualche breve pensiero riguardo gli scherzi del demone decisi di tornare a pensare all'enigma. Guardai i contenitori, che indicavano le diverse capienza dei contenitori e le tacche indicate sulle due pedane. Cinque tacche sotto i contenitori da 10 e da 7. Controllai attentamente che non ci fossero altri segni, tacche o indizi. Sembrava di no. Decisi di non toccare ancora nulla, e di fare un giro perimetrale della stanza. Sopratutto controllai dalla parte opposta alla posizione del tavolo. Dopodichè tornai nei pressi di questo.



    Sembrerebbero non esserci altri indizi. Cinque tacche da realizzare con contenitori dalla capienza diversa. Sarebbe semplice per una persona normale. Figuriamoci per me.

    Pensai mentre guardavo attentamente la struttura. C'era anche la leva, che non andava sicuramente tirata finchè non avessi risolto l'enigma. A livello emotivo non ero particolarmente agitato, ero certo che in situazioni di questo tipo la mia mente potesse sempre cavarsela.



    Ragioniamo. Le opzioni sono diverse, ma bisogna fare una selezione. Devo dare per scontate alcune cose, come ad esempio che devo riempire i contenitori utilizzando l'acqua che sgorga dalla fessura. Devo anche dare per scontato che i contenitori andranno riempiti. In realtà vi è residuale l'ipotesi che si tratti di una distrazione e che in realtà io non debba toccare nulla, ma per quello che ha dimostrato il soggetto demone sino ad ora non credo di prendere in considerazione questa ipotesi. Lui sembra amare l'idea di mettermi alla prova e di verificare il merito. Non ci sarebbe alcun merito nel non fare niente e nel premere semplicemente la leva, quindi questo lo escludo.

    Mi passai la mano nei capelli, erano sporchi e la mano risultò appiccicosa.



    Bella merda di capelli, dovrò lavarmi per giorni se esco da questo schifo. Ad ogni modo, esclusa quella via, l'unica soluzione realmente apprezzabile è di rispettare le indicazioni. Anche in questo caso si potrebbe considerare l'ipotesi residuale che le tacche indicate sulle pedane siano dei diversivi, ma ritengo di escluderlo. Se quelle non solo le indicazioni vere e proprie io non ho altro modo per giungere alla soluzione, ed anche in questo caso per quello che credo di aver capito del soggetto demone ritengo di seguire la disciplina. Lui ama dettare gli ordini, bene, pare che realizzare due contenitori da cinque tacche sia l'ordine. Qualsiasi altra soluzione è probabilmente errata, anche se non posso esserne certo. Magari dovrei riempire tutti i contenitori e creare un equilibrio, dato che sette e tre fanno dieci potrei bilanciare qualcosa, ma non sapendo cosa, mi attengo al semplice.

    Decisi che avrei realizzato due contenitori da 50 cl ognuno. Le capienze erano errate, ma ci si poteva arrivare ugualmente con un po' di pazienza. Presi tutti i contenitori di vetro e mi avvicinai alla fonte dell'acqua. Nell'alzare i contenitori dalle pedane un brivido mi era corso lungo la schiena, anche quello effettivamente poteva essere fonte di una trappola, ma ormai avevo deciso di optare per quel tentativo, e così avrei fatto. Trassi un respiro di sollievo nel realizzare che non avevo azionato nessuna trappola alzando i contenitori.



    Bene, almeno questo è fatto.

    Ora dovevo realizzare i due contenitori da 50 cl. Presi per primo il contenitori da 3 e lo riempì, dopodichè lo travasai in quello da 10. Feci questa operazione altre due volte, fino ad avere 9 cl all'interno del contenitore da 10. Stando ben attento al fatto che il livello dell'acqua fosse precisamente corrispondente alla tacca. A quel punto lo utilizzai per riempire quello da 7. Nel travasare l'acqua ero concentratissimo al fine di non far cadere nemmeno una goccia, e che il livello dell'acqua del contenitore da sette fosse esattamente corrispondente alla tacca. Volevo limitare al minimo gli errori assoluti nei travasi. Un volta riempito quello da sette lo svuotai. Non era quello il contenitore utile. A questo punto nel contenitori più grosso mi rimanevano 2 cl. Presi di nuovo il contenitore da tre, lo riempì nuovamente e lo svuotai nel contenitore da 10, nel quale c'erano 2 cl.



    2 + 3 = 5. Il primo è fatto.

    Avendo messo altri 3 cl nel contenitore con i rimanenti 2 ne avevo ottenuto uno da 5 cl. Il primo era sistemato. Non mi restava che procedere con il secondo. Non sapevo bene se iniziare a mettere quello pieno di nuovo sulla pedana o meno, ma decisi che avrei rimesso tutto a posto solo a lavoro ultimato. Controllai effettivamente di non aver lasciato cadere gocce in giro, e ripresi il lavoro.
    Adesso mi ritrovavo con quello da sette e quello da tre. Li vuotai entrambi, nel caso ci fossero residui d'acqua rimanenti. Riempì tre volte quello da 3, versandone poi il contenuto in quello da 7. Alla terza volta che dovevo travasare l'acqua versai solamente 1 cl in quello da sette, che dopo i due precedenti travasi da 3 era pieno. A questo punto avevo il contenitore da 7 pieno, e in quello da 3 cl me ne restavano solo due. Vuotai il contenitore da 7, versai i due cl presenti nel contenitore più piccolo in quello da 7, e riempì per l'ultima volta quello da 3. Travasai il contenuto in quello da sette ( dentro al quale c'erano solo 2 cl ) ed ottenni un'altro contenitore con 5 cl. Vuotai bene quello da tre, e presi tutti i contenitori, stando ben attento a non far cadere nessuna goccia d quelli pieni. Durante le operazioni che mi avevano portato alla realizzazione di due contenitori da 5 ero stato attentissimo nel verificare che i vari livelli dell'acqua corrispondessero sempre alla relativa tacca. Volevo evitare al massimo gli errori, ed anche nelle operazioni di travaso avevo cercato di evitare sprechi.



    Più facile del previsto questa volta. Devo solo sperare di aver capito quale fosse il vero enigma.

    Raggiunte le pedane posai i due contenitori, quello da sette e quello da dieci, dentro i quali c'erano 5 cl ognuno sulla pedana di sinistra e su quella centrale. Li posizionai nuovamente rispettando l'ordine iniziale, misi quello da dieci sulla pedana si sinistra, e quello da sette sulla pedana centrale. Decisi poi di rimettere al suo posto anche quello da tre, che era ormai ben vuoto, e lo riposizionai sulla pedana di destra. Anche questa volta non successe nulla. Mi avvicinai lentamente alla leva. La presi con una mano e feci un bel respiro.



    Un'altro tremerebbe.

    Pensai mentre tiravo la leva. Questa volta ero certo del mio operato.









    OT
    Spiegazione contenitori:

    1 - ho messo 9 cl in quello da dieci. Poi l'ho usato per riempire quello da 7.

    9 - 7 = 2.
    Vuoto il sette e tengo i 2. Aggiungo 3 . 2 + 3 = 5.



    2. Riempo quello da tre e lo uso per mettere 6 dentro quello da 7. Lo riempo di nuovo e metto l'uno mancante in quello da sette. Mi ritrovo con quello da sette pieno, e 2 cl in quello da 3.
    vuoto il sette e travaso i due. Quindi ho il 3 vuoto, e 2 cl dentro quello da sette.
    Riempo quello da tre e travaso.
    2+3=5 .

    Ecco fatto.

    Spero fosse questa la soluzione adesso xD



     
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  13. Asgharel
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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Due porte per la via~


    Silenzioso, Atasuke vegliava sull'allievo, valutandone l'operato e le decisioni. Quasi con stupore vide che il nara aveva trovato subito la soluzione finale, anche se certamente il maggior stupore si rivelò nella serie di azioni che questo si mise a compiere.
    Era infatti risapua la “pigrizia dei Nara” che spesso li portava a ragionare, non perchè fosse l'unica cosa che piacesse loro, quanto perchè potevano trovare una soluzione che prevedesse il minimo dello sforzo da parte loro.
    Inutile dire, che tra tutti gli algoritmi possibili per risolvere quell'enigma, Near sembrò scegliere il più lungo e “faticoso”, quando gli sarebbe bastato semplicemente riempire il contenitore più grande una sola volta e con sole 10 mosse gestire i travasi arrivando alla soluzione. Una soluzione decisamente più comoda e meno dispendiosa contro le sue 20 mosse e gli sprechi d'acqua.
    Ad ogni modo, non commentò, rimanendo silenzioso ed immobile dalla sua posizione, procedendo poi verso la stanza successiva; stanza che Near avrebbe poi potuto raggiungere poco dopo, seguendo il corridoio che si era spalancato pochi istanti dopo che la leva era stata azionata. Un lungo tichettio, seguito dal legnoso movimento degli ingranaggi, evidentemente non molto usati e necessitanti di una buona manutenzione. Lentamente, mentre il rumoroso meccanismo si muoveva, un'apertura andava a poco a poco aprendosi, lasciando scorrere lateralmente una roccia che andava a celarsi nella parete di roccia della buia stanza. Oltre alla roccia, vi era un lungo corridoio “ben illuminato”, o quantomeno appariva decisamente luminoso in confronto all'oscurità che fino a quel momento attorniava il giovane Nara.
    Una volta raggiunta la porta ed attraversato quell'unico passaggio, come prima, il passaggio si risigillò alle sue spalle, impedendogli quindi un'eventuale ritirata.
    Era ormai palese che non aveva modo di muoversi in quella grotta se non avanzando lungo la via che era stata predisposta.
    Dopo alcuni minuti, trascorsi nel più totale silenzio, intervallato solo dalle sempre più rare goce d'acqua che picchiettavano il suolo, cadendo dalla volta di quella roccia, raggiunse infine una nuova stanza rocciosa, questa volta discretamente illuminata, al fondo della quale vi erano due porte.
    Se le avesse analizzate avrebbe visto con facilità che si trattava di porte massiccie, relativamente nuove ed in legno di buona qualità, probabilmente studiate per resistere, ma soprattutto montate tra loro in maniera speculare, con gli anelli in ferro per l'apertura posti verso il “centro” tra le due.
    Non aveva modo alcuno di osservare che cosa ci fosse oltre quelle porte, eppure era chiaro come il sole che doveva decidere quale delle due aprire per proseguire oltre.
    Per entrambe, se avesse tentato di aprirle per osservare cosa vi era oltre, non avrebbe avuto problemi, ma il massimo che potè osservare erano i corridoi che le seguivano, diretti anch'essi specularmente verso direzioni, probabilmente opposte, ma certamente differenti tra loro.
    L'unico dettaglio che distingueva quelle due porte, oltre alla posizione dell'anello in ferro per aprirle e la posizione delle cerniere, era un kanji su ciascuna, intagliato con raffinata precisione, probabilmente da un maestro intagliatore, come anche il sueccessivo messaggio, inciso anch'esso sulla porta di sinistra e marchiato, probabilmente a fuoco su quella di destra.


    Sulla porta di sinistra, il kanji era inciso semplicemente e l'incisione, mettendo a vista il legno interno risaltava, leggermente più chiaro rispetto al legno scuro della porta.
    CITAZIONE



    Senza di me non puoi vedere, ma se provi a guardarmi non vedrai più. Chi sono?


    Sulla porta di destra, invece, l'intaglio del kanji sembrava indicare l'opposto, mostrando il legno dello strato inferiore, decisamente più scuto di quello della porta.
    CITAZIONE



    Posso vivere solo dove c'è luce, ma muoio se questa splende su di me. Chi sono?


    Entrambi gli indovinelli erano estremamente semplici, ma forse, la loro semplicità celava un messaggio più profondo, un significato più remoto, o forse entrambi non erano altro che uno specchietto per le allodole, una semplice trappola per l'uomo che ancora non sapeva distinguere le caratteristiche della luce da quelle dell'ombra.

    Quale che fosse la decisione del Nara, se questi avesse attraversato una delle due porte, una volta dall'altra parte, anche queste si sarebbero richiuse alle sue spalle, sigillandolo in un nuovo corridoio ed impedendogli di poter tornare indietro.
    Che cosa avrebbe fatto quindi Near? Su che cosa si sarebbe concentrato? Quale soluzione avrebbe operato? Ma soprattutto: Si sarebbe fidato di quelle due porte e dei loro indovinelli criptici?



    OT - Andando con ordine ti faccio un po di comunicazioni:
    1) Allo scorso post mi son scordato di dirtelo: Da ora considera la scheda attuale aggiornata all'X come la tua scheda di game
    2) Finalmente, posso concederti il primo bonus, considera che da questo post hai il +3 ad intuito
    3) Si, esisteva una soluzione più ottimizzata
    4) Voglio i ragionamenti e la scelta. Cerca di gestire questa decisione in vista della TS, quindi non limitarti solo ad una semplcie lista di pensieri, ma pensa anche alla TS ed ai significati nascosti
    5) Per dubbi/altro, sai dove trovarmi
    - /OT
     
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    Con mio immenso piacere vidi che questa volta non avevo sbagliato. Dopo l'aver tirato la leva iniziò un lento ad avviarsi un lento meccanismo che smuoveva una roccia, lasciando intravedere un corridoio. A differenza del resto dalla grotta sembrava esser maggiormente illuminato. Avrei potuto intenderlo come un buon segno se avessi visto che la luce proveniva dall'uscita, ma in realtà derivava da un maggior numero di torce predisposte lungo la via.


    Beh, meglio di niente. Si continua.

    Aspettai qualche secondo, poi dopo aver tirato un lungo sospiro decisi di procedere lungo la strada. Questa luce sembrava proprio voler indicare il cammino davanti a me, la retta via da seguire, il percorso verso il verbo.
    Ciò non mi dispiaceva.
    Mentre camminavo cercavo di rimanere attento a quello che mi circondava, avevo la certezza di essere controllato, o che perlomeno le mie sorti e le mie disavventure fossero volute da qualche duno. Non poteva essere diversamente, ero certo che dietro tutti questi avvenimenti si celasse l'ordine di qualcuno. Altrimenti solo un matto si sarebbe potuto mettere a fare questo genere di giochi.
    Ripensai al soggetto demone, doveva esser stato lui a portarmi in questo posto. E probabilmente era lui che aveva organizzato questa grotta.
    Inutile perdere ulteriore tempo dietro questo ragionamento, arrivai in un'altra stanza. Come prima appena passai l'ingresso una porta si chiuse dietro di me, impedendomi di tornare sui miei passi. Non chè se l'avessi fatto avrei potuto ottenere niente di buono.
    Davanti a me c'erano due porte montate in modo speculare.
    Vi erano due incisioni con due sorta di indovinelli.


    Se quello di prima era semplice, questo è fin troppo banale. Luce ed Ombra.

    Non sapevo cosa ci fosse dietro le porte, ma sicuramente non avrei provato ad aprirle per vedere. Prima era necessario decidere quale delle due aprire, e dopo avrei toccato solamente quella. In questo genere di prove non si doveva mai pensare, come nel resto della vita d'altronde, di avere più di una possibilità. Quando si sceglie, si deve essere certi di quello che si fa.
    Sorrisi, questa volta la scelta era relativamente semplice.


    Questa volta pare proprio che ci sia poco da pensare. Appena tirata la leva poco fa ho iniziato a vedere luci, tutto questo cammino luminoso mi ha portato fino a questa stanza luminosa. Mentre quando mi sono risvegliato all'interno di questa grotta la luce era scarsissima, appena un ricordo lontano. Da quando mi sono svegliato è stato interamente un percorso verso la luce, un crescendo.

    Mentre ripensavo a quanto accaduto nelle ultime ore feci un giro della stanza, come sempre prima di scegliere volevo accertarmi che non ci fossero indizi nascosti, non potevo certo peccare di pigrizia in un momento come questo. Vidi con dispiacere che nel resto della stanza non c'era nessun indizio. Ciò significava che la scelta dipendeva interamente dal mio istinto, e in minima parte da quello che era successo sino ad ora. Mi avvicinai di nuovo alle due porte, l'una era incisa e l'altra marchiata.


    Da una parte l'incisione, che può in certo senso racchiudere il piacere del duro lavoro. L'amore per un lavoro raffinato che richiede pazienza e abilità. Dall'altro un marchio. L'immagine del marchio avvolto delle fiamme che si prepara a lasciare la sua impronta rappresenta benissimo la passione, una cosa rapida ed intensa. Coerentemente con il messaggio che porta l'incisione è più chiara rispetto alla porta, mentre l'impronta del marchio è scura, nera. Se dovessi seguire le indicazioni della giornata di oggi, dovrei seguire la luce, aprire la porta di sinistra, affidarmi a quello che tecnicamente so fare meglio. Pazienza e cura dovrebbero essere due caratteristiche da scegliere sempre.

    Non era così semplice come poteva sembrare, la scelta era ardua. Un Nara abituato a poter avere a sua disposizione parecchi elementi da studiare non può che trovarsi in difficoltà a dover scegliere con il cuore.


    Bisogna essere onesti. Per quanto queste due caratteristiche mi dovrebbero appartenere, ancora sono ben lontane da me. Questa giornata è iniziata con un demone che mi ricordava la mia incapacità a controllare l'ombra. Proprio nel posto in cui ero scappato per non pensare a questo mio problema.
    Mi piacerebbe, ma non posso non ammettere che io, con l'ombra ho ancora un problema. Dovrei essere un Nara, ma ancora non lo sono.


    Senza ulteriori esitazioni aprì la porta di destra, quella più scura, che rappresentava l'ombra e mi incamminai per il corridoio che si celava dietro di essa. Neanche a dirlo, non provai a vedere se la porta si sarebbe potuta riaprire. Ero certo che a questo punto non si sarebbe più smossa, così come ogni altra volta in cui avevo varcato una porta in questa grotta.


    Se da un lato mi spaventa, sono contento sia finalmente giunto il giorno della resa dei conti. Sono un Nara, sono certo di esserlo, e sarò un grandissimo Nara. Devo solamente dimostrarlo al resto del mondo, reggendo le loro fottute aspettative. Non so se ho fatto la scelta più giusta, ma ritengo che il cammino luminoso che ho dovuto seguire non fosse altro che uno specchio per le allodole, un artifizio inidoneo ad ingannarmi. Un Nara, sceglie sempre l'ombra.


    Ero sicuro della scelta che avevo fatto, e curioso di sapere cosa mi attendeva.
     
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  15. Asgharel
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    ~L'ombra nell'oscurità~


    Se le sue emozioni fossero state un'arma o una tecnica, l'ondata di depressione che lo colse nel vedere la scelta del Nara, come minimo poteva essere considerata una tecnica distruttiva come lo Shinra-Tensei usato da Pain centinaia di anni prima su Konoha.
    Davanti al Nara vi erano infatti due strade possibili. L'una, era la palese rappresentazione della Luce, l'altra era la palese rappresentazione dell'Oscurità. Infinite potevano essere le illazioni in merito alla scelta della luce o dell'ombra, del necessario equilibrio delle due nella vita di tutti i giorni, etc, etc... Ma in quella situazione, si trattava semplicemente di logica e naturale elaborazione. Per Atasuke era palese, se non ovvia la soluzione, ma per maggiore sicurezza, sulle porte era altresì palesata la corretta soluzione, anche se era spezzata in due punti.
    Mentre sulla prima era specificata la necessità fondamentale della luce nella vita di tutti i giorni, nella soceona era altresì specificata la necessità della stessa per poter proiettare un'ombra.
    Scegliere l'oscurità, per un utilizzatore di ombre come i Nara, equivaleva scegliere di non sfruttare la propria abilità di famiglia, significava, in parole povere: Suicidarsi.
    Era infatti rinomato che per quanto un luogo potesse essere luminoso, un qualsiasi corpo posto al suo interno avrebbe proiettato un'ombra, forse poco nitida, forse poco visibile ma c'era. In un luogo buio, invece, l'ombra non può esistere. Una lezione basilare della vita, in un certo senso, ma allo stesso modo, una cosa talmente semplice che Near sembrava forse averla data per scontata, ignorandola. L'ombra in fondo, altro non è che il punto di giunzione, l'elemento comune che si trova tra la luce e l'oscurità. Non esiste nel pieno di nessuno dei due, ma esiste in quello spazio di unione in cui il mondo si trovava nella sua dualità.
    Appena attraversata la porta, oltre al consueto scricchiolio del meccanismo di chiusura, Near avrebbe sentito un suono secco, come di una mano che applaude, o più precisamente quella di una mano che sbatte sulla fronte del suo proprietario. Una reazione incontrollata di Atasuke, che per la prima volta dava un segno della sua presenza, anche se ormai era troppo tardi per Near poterlo vedere. La porta si era già chiusa.
    Avanzando nel corridoio, passo dopo passo, per quanto i suoi occhi si abituassero a poco a poco all'oscurità che andava avanzando, ad un certo punto, si sarebbe forse reso conto dell'errore. Davanti a lui infatti, si stagliava ancora un lungo corridoio tortuoso, ricco di intralci, cadute, spigoli appuntiti, trappole e completamente oscuro.
    Per quanto si sforzasse di guardare davanti a se, non poteva vedere nulla, solo la più completa oscurità, la totale assenza di luci. La sua vista era completamente azzerata.
    Solo alla fine del lungo tunnel avrebbe scorto luminoso un raggio di luce che spirava nelle fessure della porta, non perfettamente sigillata. Ma come sarebbe sopravvissuto a tutta quella prova?
    Lungo il percorso infatti il nara avrebbe incontrato, in ordine sparso almeno 6 fossi costellati di spuntoni sul fondo dopo appena un paio di metri di caduta
    [Trappola], svariati giri ad 8, studiati per fargli perdere l'orientamento ed una decina di trappole attivate con la pressione di una piastra posta sul suolo, le quali avrebbero sparato una raffica di aghi avvelenati dalle pareti. [Trappola]
    Inutile dire che le pareti di roccia erano fredde ed affilate come rasoi, mentre il silenzio più totale, intervallato solo da qualche rara goccia d'acqua che cadeva, non sembrava dare alcuna indicazione sulla via corretta da percorrere.
    Cosa si sarebbe inventato il Nara in quella situazione? Quale sarebbe stata la soluzione? Qual'era il modo per uscirne vivo? Forse era facile pensare che non ve ne fossero, ma un modo esisteva ed il Nara avrebbe fatto bene a scoprirlo per non finire impalato in quel corridoio.



    OT - Allora: post breve e coinciso il mio. Decisamente meno il tuo (o almeno mi aspetto qualcosa di più).
    è palese che hai cannato la scelta (come hai potuto leggere) ma quantomeno hai appreso un'importante lezione per la gestione futura della tua TS.
    Lascio a te la descrizione di tutto (sempre che ci sia da descrive un'ambiente totalmente buio).
    Intanto posso assicurarti che esiste una procedura specifica per l'avanzamento al buio più totale e ti do un'ulteriore aiutino: La uso più o meno regolarmente e se cerchi su youtube ci sono pure di video. Non dico altro. Inutile dire che valuterò la riuscita del tuo attraversamento nell'oscurità in base a come svolgi il tutto. Quindi non lesinare sui dettagli, non dare cose per scontate e datti da fare che sperabilmente la conclusione è vicina :zxc:
    A te renderla una conclusione positiva (acquisizione TS) o negativa (decesso anticipato XD)
    - /OT
     
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18 replies since 21/4/2015, 16:54   239 views
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