L'inizio della Redenzione

[Corso delle Basi per Bartok]

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Cieco Giuramento di Fedeltà~


    Si dice che non esista cieco peggiore di colui che non vuole vedere. Ma nessuno aveva ancora mai incontrato un cieco tanto cieco quanto il giovane Haruki. Egli, infatti, oltre alla cecità che quell'assurdo processo gli aveva gli aveva imposto, mostrava un'altro livello di cecità.
    In primo luogo Atasuke rimase quasi sorpreso nel vedere come il giovane monaco avesse ben poche parole in merito alla liberazione dello Yonbi.
    Ma soprattutto rimase stupito delle reazioni, almeno in apparenza, decisamente distaccate.
    Nonostante la serie di informazioni, che molti potevano trovare inguriose, ed altri avrebbero tenut da conto come base di discussione, Haruki sembrava distaccato, o almeno questo era quanto voleva dare a vedere, rimanendo fermo, immobile, rigido nella sua filosofia.

    “Come ho già detto, ci deve essere stata un'incomprensione. Sono sicuro che chi l'ha rinchiusa qui ha agito pensando di fare una cosa giusta.”

    °Rinchiusa... Una scelta lessicale interessante... Involontariamente quindi ha ammesso che mi hanno voluto rinchiudere, non semplicemente ospitare in una stanza...°

    “Probabilmente i suoi nobili natali l'hanno abituata alla seta e all'oro, ma noi Monaci preferiamo la compagnia della roccia e del fuoco. Temo non troverà nulla che incontri i suoi gusti qui. I monaci fin da bambini sono abituati a sopravvivere per settimane senza mangiare, un ninja esperto come lei non avrà problemi per una giornata di digiuno, non ho ragione?”

    °Altro errore... Un monaco dovrebbe certo essere meno soggetto al sentito dire... Specie se la sua vista non può aiutarlo nel discernere il vero... Probabilmente il ragazzo è stato accecato nel corso del tempo... Altrimenti non sarebbe così “cieco”°

    “Questo è un luogo sacro. Gli estranei non possono accedere ad alcune sale fin da quando quest'ordine è stato fondato.”

    °Allora è evidente che la cecità non risiede solo nei tuoi occhi°

    “Vi direi che siete nel posto sbagliato. Non è possibile che qui si nasconda un traditore.”

    °E sbaglieresti più di quanto tu non possa anche solo credere...°


    Pensava tra se ad ogni risposta del monaco, analizzandone con cura ed attenzione i minimi movimenti, i quali si traducevano in una fermezza quasi ostentata, come se in qualche modo il “rimanere immobili” fosse una forma di rispetto o di rigore necessario a quel discorso. Rigore che Atasuke doveva togliere a quel giovane se questi si fosse incamminato fuori da quel mondo così ristretto.
    Certo ogniuno aveva il diritto di pensare ed agire come meglio credeva, ma in un mondo talmente dinamico ed in fermento come quello in cui si trovavano, la cecità era già un grosso svantaggio. Se a questa si sommava una rigidità di modi e pensieri, allora l'unica direzione possibile era una linea retta che puntava ad una semplice fossa scavata nel terreno.
    Quello che li aspettava fuori da quelle mura era un mondo di inganni, trame politiche ed intrighi. Decisamente diverso dal mondo monastico, ligio e ferreo che si respirava in quel tempio isolato da tutti. Un mondo in cui a volte anche la fedeltà delle persone era estremamente labile, al punto che due alleati potevano svegliarsi al mattino come nemici. Un mondo in cui persino i propri compagni e signori potevano non contare nulla da un momento all'altro.
    Un mondo in cui un ninja non poteva permettersi una totale cecità, specie quando nemmeno la vista poteva in qualche modo aiutare ad orientarsi.
    Però, Atasuke decise di tacere. Aveva ormai notato la tensione che saliva nel monaco, il quale, per quanto tentasse di mascherare le proprie emozioni, non poteva negare di essere nervoso, specie quando neppure riuscì ad evitare di stringere i pugni con tale veemenza, in un gesto tanto minimo quanto fondamentale agli occhi del Chunin della foglia.

    «Credo quindi ci toccherà attendere l'arrivo degli anziani... Sempre che questi non siano direttamente collegati con la vostra sacerdotessa dai capelli rossi...»


    Insinuò osservando con attenzione eventuali altre reazioni del monaco, il quale aveva ricevuto i suoi ordini proprio da quella donna pochi minuti prima.

    «Ebbene, non ho idea di quale sia il nome che quella donna vi ha dato al suo arrivo qui all'incirca 3/4 anni fa... Ma so il nome con cui è conosciuta al di fuori delle mura... Se vuoi posso anticiparti la sua storia mentre aspettiamo l'arrivo degli anziani... Che se non erro sono guidati da un tal Kazutoshi... O almeno questo è il nome che mi è stato comunicato...»


    Atasuke era al massimo dell'onestà. Riandando indietro con i ricordi, infatti, anche Haruki avrebbe ricordato il giorno in cui “Izumi” o chi ella fosse, era arrivata al tempio quasi quattro anni prima. Tuttavia, come era possibile che quell'”infedele” sapesse quelle informazioni? Come poteva essere a conoscenza di quel dettaglio? Che fosse realmente nel giusto? Certo avrebbe potuto scoprirlo solo ascoltandolo. Sempre se avesse deciso di starlo a sentire.

    Se avesse risposto positivamente all'offerta, Atasuke si sarebbe quindi messo comodo, appoggiandosi alle pareti del corridoio prima di iniziare a narrare.

    «Lieto di sapere che la cosa ti interessi... Forse non sei così cieco come mi davi a temere...»


    Rispose con un filo di malcelata ironia prima di mettersi ad esporre i dettagli della sua missione.

    «Come ti avevo accennato, c'è un gruppo di nukenin che da tempo operava per rapire il portatore dello Yonbi ed estrarre il demone. Come immagino saprai non si tratta di un'operazione banale e finora ha sempre comportato la morte del portatore. Ebbene, in tutto ciò, ovviamente c'è dietro un'organizzazione che da tempo stava progettando tutto il piano. Una parte di questo piano era infiltrarsi in questo luogo, addestrare il futuro portatore in caso di fallimento e fare in modo che questi diventasse facile preda una volta sigillato il demone. Inutile dire che in tutto questo, la vostra sedicente sacerdotessa, meglio conosciuta come Mizuki Tanaka, risulta essere scomparsa misteriosamente quattro anni fa, assieme a 4 suoi collaboratori. Caso vuole che sia esattamente identica alla vostra sacerdotessa... L'ultimo messaggero inviato dal villaggio in questo luogo, sembra averla riconosciuta ed aveva inviato un messaggio urgente a Suna prima di svanire nel nulla... Non mi stupirei se fosse stato “sacrificato al fuoco” come eretico...»


    Le sue parole erano decise, ma soprattutto non sembravano ammettere repliche. Tutta la storia poteva avere un senso, ma stava al monaco decidere se crederci o se prenderle per menzogne. Certo era, che se avesse almeno tentato di ragionare, avrebbe notato, collegando tutti i dettagli, che c'era qualcosa in quella donna di particolare. In effetti era stata l'unica ad aver guadagnato tanto prestigio in così poco tempo. Inoltre era arrivata esattamente con quattro altri adepti, come l'Uchiha aveva detto. E così come lei era salita ai vertici dell'ordine, quei quattro uomini, ricoprivano ora posizioni strategiche non indifferenti: Uno era infatti a capo dei guardiani dell'ingresso, uno era a capo dei rituali del tempio, mentre gli altri due erano i sommi vicari della sacerdotessa. Analizzando tutto con attenzione, l'intero ramo “fondamentalista” del tempio sembrava dipendere in qualche modo da quei cinque. Erano forse semplici coincidenze? Oppure c'era qualcosa dietro?

    Se invece non avesse voluto ascoltare le parole dell'Uchiha, Atasuke non si sarebbe opposto, limitandosi a fare spallucce e poggiandosi silenziosamente alla parete del corridoio aspettando con calma l'arrivo dell'altro monaco e degli anziani.

    [...]


    Quale che fosse stata la scelta del giovane Haruki, dopo pochi minuti Hiroshi sarebbe quindi giunto, correndo, seguito solo da un'uomo dal volto bonario e dalla corporatura massiccia.
    L'uomo, aveva ormai i lunghi capelli e la barba bianchi come la seta, al pari della semplice tunica, decisamente meno elaborata di quella dello stesso monaco.

    “Haruki-san! Non ho potuto portare tutti il consiglio, ma ho con me Kazutoshi-sama!”


    A quelle parole Atasuke non potè trattenere un sorriso. Tra tutte le persone che potevano essere richiamate, nessuno poteva essere definito più adatto di quell'uomo.

    “Haruki, Hiroshi... Miei giovani allievi... Che cosa vi turba al punto tale di chiedere il mio consiglio?”


    Esordì l'uomo con voce profonda e bonaria, molto simile alla voce di un padre verso i propri giovani figli.

    “Quest'uomo, maestro... Quest'uomo ha abbattuto Daisetsu con una semplicità anormale! Dice di essere stato mandato qui da Suna per valutarci, eppure....”

    “Eppure voi dubitate della sua parola...”


    Atasuke in quel momento si era staccato dalla parete su cui si era puntellato e si avvicinava con riverito rispetto all'uomo, questa volta togliendosi il cappuccio e mostrando il proprio volto.

    “Benvenuto, dai vostri lineamenti immagino voi siate l'Uchiha che è stato inviato direttamente da Konoha...”

    «Esattamente, sono Atasuke Uchiha di Konoha, e sono lieto di fare la vostra conoscenza... Mi scuso innanzitutto per i danni provocati, provvederò quanto prima a ripagare il danno al tempio...»

    “Non preoccupatevi, Uchiha-san, Voi avete già fatto molto per il nostro ordine accettando la mia richiesta, specialmente dopo quanto accaduto nel deserto... Sono costernato per le discutibili azioni dei nostri shinobi...”

    «Non rammaricatevi, sono cose che possono accadere, e di certo qualsiasi errore cade nell'insigificanza dinnanzi al tradimento dell'Akuma e del folle Jeral che ha decapitato il precedente jinchuuriki»

    "Mi duole fortemente ammetterlo, ma avete ragione... Tuttavia non rammarichiamoci per quanto accaduto... Avete già scoperto qualcosa?"

    «Non proprio... Finora so solo che questi tre giovani sono stati selezionati per il rito finale per poter diventare i prossimi portatori»

    “Rito finale? Temo vi stiate sbagliando... L'ultimo rito è già stato compiuto apponendo l'ultimo sigillo... Ne è prova la loro cecità... Un increscioso effetto collaterale”


    «Davvero? Allora credo di aver scoperto qualcosa di decisamente più interessante... Il gruppo che sto cercando vuole già farmi fuor...»

    “MENZOGNA!”


    I due conversavano pacificamente, in un tono addirittura quasi amichevole. Tuttavia, un'altra voce, del tutto eguale a quella del maestro interruppe Atasuke prima che potesse finire di parlare.
    Se i due monaci avessero potuto guardarsi intorno, avrebbero visto chiaramente che un'altro Kazutoshi si stava avvicinando, questa volta dalla direzione opposta a quella da cui il primo era giunto assieme a Hiroshi. Per Atasuke fù palese comprendere che uno dei due era un falso, probabilmente la sacerdotessa stessa sotto henge, tuttavia, probabilmente non lo sarebbe stato per i due giovani monaci.

    “Questi due stanno complottando contro di noi e contro gli dei profanando questo tempio! E voi, miei giovani discepoli, siete caduti nelle loro trame come delle mosche nella tela del ragno! Se solo non aveste perso la vista, forse ora vedreste chiaramente la menzogna! Ma è chiaro che i vostri occhi non sono abbastanza acuti da poter scorgere oltre l'oscurità!”


    Esordì il secondo monaco, fermandosi a pochi passi dalle spalle di Atasuke, ancora rivolto verso il primo.

    «La questione si fa interessante... Chissà chi tra voi due è quello vero...»


    Disse ironico ruotando il busto in modo da poter avere entrambi nel suo campo visivo mentre i due giovani adepti sostavano dinnanzi a lui. Si lasciò sfuggire un sorriso ironico con quelle parole, ben lungi dall'avere dei dubbi su chi dei due fosse quello “reale”.

    “Chi siete voi? Come osate mostrarvi con un volto che non vi appartiene?”

    “Potrei farvi la stessa domanda, FALSO!”

    “Haruki, Hiroshi: Non fatevi ingannare da quell'uomo! È un falso, un mistificatore! Sta chiaramente cercando di illudervi per costringervi a tradire il vostro ordine!”

    “Non fatevi ingannare! Quell'uomo è un falso! Prendetelo!”

    «E se riuscissero a catturarlo? Che ne sarebbe di lui?»

    “Ovviamente verrà sacrificato per mondare i suoi peccati e rendere giustizia al dio...”



    A quel punto, Atasuke non aggiunse altro. Avrebbe potuto smascherare all'istante il falso, ma sapeva bene che se si fosse schierato a favore di uno o dell'altro, probabilmente i due monaci si sarebbero schierati dall'altra parte, influenzati da ciò che già credevano di sapere. Rimase quindi in disparte, lasciando a loro la decisione su quale dei due era quello reale. Stava a loro fare una scelta, schierandosi al servizio di uno dei due, attaccando l'altro. Ma la domanda era: Quale era qello giusto?


    OT - Ok, post facile facile. Ho accellerato un po per evitare di fare due post "tenendoti fermo" sulla parte dialogata, che direi sai sufficentemente bene. Hai già visto come si compone un post di combattimento, quindi in questo post dovrai scegliere quale dei due attaccare se quello attualmente alla sinistra di Atasuke (il primo) o quello alla destra (l'ultimo arrivato). Ovviamente il tuo compare potrebbe seguirti, fare di testa sua o altro, ma lo saprai solo quando posterò io :guru: In questo caso non hai azioni difensive, quindi potrai limitarti alla parte offensiva. Scegli con attenzione quale dei due attaccare dato che potrebbe cambiare il corso della role e dacci dentro per stenderlo :zxc: - /OT
     
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17 replies since 29/4/2015, 13:39   349 views
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