Shōnin hogo

[Corso Base]

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  1. Roronoa™
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    Appuntamento al buio

    Villaggio della Nebbia pt.0




    Il futuro dell'Accademia non era affatto roseo.
    I villaggi ai confini del mondo accademico avevano iniziato ad affilare le loro lame, spinti dal desiderio di espandere la loro influenza e riacquistare l' antico splendore.
    Konoha era in ginocchio.
    Oto incapace di arrestare i loschi traffici del villaggio del Fulmine.
    Stracolma di profughi, Suna era al collasso.
    Kiri ...non aveva notizie da Kirigakure, colse così l'occasione di quel viaggio per dare un occhiata a ciò che avveniva sotto il controllo di Itai Nara, ninja che aveva avuto l'onore di conoscere.
    Le strade pullulavano di strani individui: bambini sporchi di fango, con addosso pochi stracci, se ne andavano in giro armati di bastoni, molte donne di facili costumi erano disponibili a concedersi ovunque e bizzarri mendicanti, in assoluto silenzio, osservavano con occhi attenti chiunque transitasse per quella strada che conduceva fino alle porte di Kiri.

    Probabili spie. Il mondo sta cambiando.
    Le nuove leve erano pronte ad affrontare gli eventi che si sarebbero scatenati da lì a pochi anni?

    Sono qui per questo.

    [...]



    Nessun guardiano anticipò il suo arrivo.

    Si nascondono Sorrise, divertito.
    Le vedette erano nascoste dietro le possenti mura umide di Kirigakure.
    Percepiva il peso dei loro sguardi indagatori.
    Senza attendere oltre, urlò a pieni polmoni il suo nome e il motivo per cui aveva viaggiato per giorni.
    Ebbe risposta.
    Il cancello si aprì, lentamente, mentre due shinobi, armati con lunghe lance, si diressero con calma verso la sua figura.
    Chiesero, e ottennero, il relativo permesso firmato dall'Accademia.

    Può entrare.

    [...]



    Senza fornire nessuna spiegazione, un ragazzinojirobai_by_19onepiece90-d5u2ns1 tarchiato, basso, dodici anni circa, avrebbe consegnato alla signorina Momoka una busta rosa.
    Liscia al tatto, la carta emanava una leggera flagranza di vaniglia.

    Come ornamento, nella parte frontale della busta, chiunque avesse scritto la missiva, aveva incollato un petalo rosso a forma di cuore, inoltre, aveva appiccicato sullo stesso due piccole caramelle gommose.
    Erano rosse come il sangue, e profumavano di fragola.

    Chiunque avesse incaricato il bambino per la consegna, aveva avuto la buona idea di firmarsi.
    "Xaroas...per Momoka", era stato scritto, in stampatello, con una calligrafia elegante, sulla parte posteriore della busta.

    Chi era quel Xaroas?
    Uno spasimante che aveva deciso di farsi avanti? Un terrorista? Un marinaio? Oppure solo uno scherzo?

    Stava a lei decidere se aprirla oppure gettarla nel cestino.

    Se avesse deciso di aprirla, nella missiva erano state scritte poche parole, il necessario per fissare un appuntamento.

    CITAZIONE
    Momoka-chan,
    Tra due giorni, ore 9, davanti alle mura di Kiri! Partiremo per un avventura!
    ps. non sono quello che ti ha consegnato il biglietto!

    Si sarebbe presentata?



    Sebbene Kiri non ha guardiani al momento, ho descritto con poche righe la presenza di semplici vedette.

    Allora Rachel :riot:
    Semplice! La tua pg riceve una lettera da un semplice ragazzo (immagine in neospoiler! Passare mouse sopra la parola sottolineata =P )
    Sta a te decidere le circostanze della consegna. Tieni a mente che, anche a costo di suonare a casa della tua pg, il ragazzino la lettera la consegnerà.
    Una volta ricevuta, Momoka può anche buttarla, oppure presentarsi all'appuntamento.

    Se la tua pg decide di accettare, descrivi l'arrivo di Momoka nel luogo prestabilito.

    MP in arrivo con le indicazioni :guru:
     
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    La sveglia fece irruzione nei suoi sogni con un ritmico, e decisamente fastidioso, beep. Momoka aprì lentamente gli occhi verdi, cercando di mettere a fuoco la fonte di quel suono, e impiegando alcuni istanti per riuscirci. La fissò per altri lunghi, interminabili secondi, nella vana speranza che capisse da sola quanto fuori luogo fosse a buttare una giovane fanciulla fuori dal letto, ma dopo aver constatato quantoinutile fosse, si alzò lentamente, prendendola tra le mani e spegnendola.
    Osservò fuori la finestra, mentre si cambiava in vestiti lievemente più formali del suo pigiama, guardando la strada che aveva di fronte ed il solito svogliato viavai che la caratterizzava.
    "Un'altra lunga giornata..." mormorò scendendo le scale che la portavano al piano terra, dove sul tavolo faceva mostra un foglio bianco. Non aveva bisogno di leggerlo, sapeva che era il messaggio dei genitori che sarebbero stati fuori oltre l'orario dei pasti e che le chiedevano di badare alla sua stessa sopravvivenza. Sbuffò sistemando i capelli a caschetto dietro le orecchie, mentre tirava fuori una tazza da riempire con latte e cereali.
    Fu in quel momento che suonò il campanello.

    Si trascinò fino alla porta, sbirciando curiosa nello spioncino per capire chi fosse.
    Il ragazzo basso e grassoccio, dagli ispidi capelli neri che sostava davanti alla sua abitazione non era una sua conoscenza, e dubitava seriamente lo fosse dei suoi genitori. Rimase immobile due secondi, prima di aprire la porta.
    Lo osservò per qualche istante mentre quello iniziava a parlare.
    "Sei Momoka? Ho una lettera per te"
    "Non mi sembri il postino"

    Rispose affilata, mentre il ragazzo teneva teso il braccio, porgendole una strana lettera, dalla busta rosata.
    "La prendi o no?"
    Momoka la fissò per un istante. Dubbiosa, la rigirò fra le dita, osservando la carta lievemente profumata.
    Un nome era scritto sulla carta.
    Xaroas.
    "Bé, se l'hai presa io vado."
    Il ragazzino fece un cenno con la mano, mentre Momoka si affrettò a inseguirlo.
    "Ehy, chi te l'ha data questa lettera?"
    Quello si fermò per un istante, osservandola e riprendendo a camminare.
    "Un tizio che ha pagato bene"

    Era rientrata in casa, lasciando la lettera ferma sul tavolo.
    La guardava incuriosita, gli occhi verdi che ne scritavano ogni millimetro.
    "Forse è meglio aprirla"
    Si sistemò nuovamente i capelli, rigirandosi la lettera e osservando il sigillo. Petali a formare un cuore e caramelle. Caramelle. Dovette usare tutta la sua concentrazione per metterle da parte senza addentarle. Lo avrebbe fatto più tardi, ma adesso vinceva la curiosità. L'aprì cercando di rovinare il sigillo il meno possibile. Sembrava una lettera d'amore, di quelle che alcune tipe all'Accademia avevano ricevuto. Ma questa sembrava liemen te più di classe. Liberò la lettera dalla busta, spiegandola e leggendola:

    "Momoka-chan,
    Tra due giorni, ore 9, davanti alle mura di Kiri! Partiremo per un avventura!
    ps. non sono quello che ti ha consegnato il biglietto"



    Inclinò lievemente la testa, rileggendone più volte il testo.
    "Davanti alle mura di Kiri tra due giorni... Non sembra una lettera d'amore."
    Sospirò, prendendo una caramella e assaggiandola. Era decisamente buona, dall'intenso sapore di fragola. Osservò di nuovo la lettera. Era lievemente delusa, lo ammetteva, e la frase "partiremo all'avventura" non le piaceva molto.
    Però era curiosa. Pigra, ma curiosa.
    Si sarebbe presa entrambi i giorni di tempo per decidere cosa fare.

    Il giorno fatidico si era svegliata con fin troppo anticipo, restando seduta sul letto ad osservare la seconda caramella alla fragola con sé, osservandola combattuta.
    "Waaah! Non so che fare!"
    Si era messa le mani nei capelli, buttandosi di nuovo sul letto. Guardava il soffitto con gli occhi verdi contriti.
    "Okay, vado solo a sbirciare, se vedo che è qualcuno che conosco che mi sta facendo uno scherzo mi vendico, sennò resto in modalità osservazione!"
    Divorò la caramella, cambiandosi con un paio di pantaloni comodi, di un grigio neuro e con una felpa abbastanza larga con un cappello. Non sapeva di quale avventura si parlasse, ma preferiva girare armata, nel caso fosse uno scherzo davvero pessimo.
    Uscì di casa dirigendosi lentamente al luogo dell'appuntamento, stringendo i pugni nelle tasche e calcandosi il cappello sul viso. Arrivò davanti alle mura della città mentre si tormentava le mani, stando ferma e a tratti stringendosi il busto. La curiosità aveva vinto, ma non si sentiva troppo sicura di questo appuntamento al buio.
     
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  3. Roronoa™
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    Missione di Protezione - Eragoth

    Villaggio della Nebbia pt. I






    Cinque minuti dopo il suo arrivo, il silenzio che avvolgeva lo spiazzo in cui Momoka attendeva il mittente della lettera fu infranto dal pesante portone di Kirigakure, che lentamente si aprì.

    Avvolto in un mantello bianco, un ragazzo uscì dal villaggio.
    I suoi folti capelli erano dello stesso colore delle nuvole che sovrastavano il villaggio della Nebbia in quella fredda mattina primaverile.
    Non aveva nessun coprifronte addosso.
    Era lui il mittente di quella lettera? Un ragazzo di appena venti anni dalla capigliatura confusionaria e con degli strani simboli sull'occhio destro?
    Si avvicinava con calma alla fanciulla, ostentando un piccolo sorriso.

    La scrutò da capo a piedi.

    Bene. Pensò, quando intravide le armi che la ragazza aveva portato con sé, e che teneva occultate sotto i suoi vestiti.
    Nella lettera che l'otese aveva scritto, vi era la parola "avventura", un insieme di lettere che potevano significare mille cose.
    Si è ricordata di essere una kunoichi almeno.
    Aveva raccolto informazioni sul suo conto, e da quanto era stato riportato sui verbali redatti dai ninja-sensei dell'Accademia, Momoka non sembrava interessata alla vita ninja, e seguiva le lezioni passivamente.

    Giunto a due metri dalla ragazza, Deveraux si presentò.

    jpg
    Dovresti essere Momoka! Buongiorno! Sono Deveraux del clan Yotsuki, Genin di Oto
    Si guardò intorno, spingendo il suo sguardo oltre lo spiazzo e gli alberi che circondavano le mura.

    Fra qualche minuto ci raggiungerà una donna, colei che ha richiesto il nostro aiuto. Sarà una missione semplice, non temere.
    Missione? Come avrebbe reagito a quella notizia?
    Decise di non essere sincero con lei, per il suo bene.
    Informarla che il suo vero scopo fosse quello di valutare il suo operato, e ovviamente portare a termine la missione, era certamente controproducente.
    Il motivo per cui ha bisogno di noi, ce lo spiegherà lei stessa.
    I fascicoli sono poco chiari, ma una cosa è certa: ha pagato fior di quattrini e quindi...eccoci qui.

    Fece spallucce, cambiando discorso.
    Dovevano necessariamente conoscersi meglio.
    Siamo compagni in questa missione, perciò ti informo che sono uno shinobi che predilige l'uso di taijutsu e dei ninjutsu! Dimmi qualcosa su di te!

    Aveva omesso di specificare il potere dei suoi geni.
    Chiunque fosse prossimo al grado Genin doveva conoscere le strabilianti capacità degli Yotsuki.

    Quali informazioni avrebbe deciso di rivelare la signorina Momoka?

    [...]



    La signora non si fece attendere.
    In lontananza, a passo svelto, proveniente dalla direzione opposta al cancello di Kiri, la donna entrò nel campo visivo dei due shinobi.

    Era alta un metro e ottanta circa, corporatura snella, sui quarant'anni.
    Il rossetto rosso fuoco risaltava le sue labbra sottili.
    Tenuti sciolti, i suoi capelli dorati terminavano a metà della sua schiena.
    Sulla fronte erano visibili i primi segni del tempo.
    Indossava dei pantaloni stretti e una semplice camicia nera, un abito più che adatto per una marcia. Nessun tacco 12, aveva optato per delle banalissime scarpe da tennis.
    Trucco? Quale donna si truccava con tutta l'umidità che aleggiava su Kiri?

    Dovrebbe essere lei. mormorò Deveraux.
    Il Genin non errò. La signora era Tajuka Maridey, come lei stessa si presentò, dopo un elegante inchino.

    Sono Tajuka Maridey, una mercante di Kiri che ha trascorso la notte in una sporca locanda fuori dal villaggio. La sicurezza non è mai troppa. Spostò il suo sguardo verso Deveraux.
    Lei è Deveraux del clan Yotsuki. L'otese annuì.
    E lei è sicuramente la signorina Momoka, studentessa dell'Accademia. Dal suo tono di voce, sembrava attendersi di meglio.

    Ho saputo i vostri nomi due giorni fa. Si spostò i capelli all'indietro, aggiustandoseli ben benino con entrambe le mani.

    Può spiegarci la situazione?
    Certamente! Sono mesi che ricevo minacce di morte da parte di una piccola banda criminale che opera qui nell'isola. Non ho mai subito attentati fortunatamente, e questo è il motivo per cui l'Accademia ha spinto per la convocazione di soli due ninja.
    Non sono una che si fa intimorire da quattro vigliacchi codardi senza attributi, ma vedete, oggi, un loro attacco non sarebbe così improbabile.
    Al porto di Eragoth, che dista circa cinquanta chilometri da qui, mi aspettano dei produttori di pelli pregiate, e firmando il loro contratto farò l'affare del secolo, affare che questa banda ha sempre bramato.

    Fissò i due ninja.
    Tranquilli! La protezione di questi mercanti è stata affidata ad altri shinobi. Concluse, accennando un piccolo sorriso.

    Se la donna non mentiva, c'era un'alta probabilità di scontrarsi con i membri di quella banda senza nome.
    Deveraux non era affatto preoccupato.

    Noi ci occuperemo del viaggio. Il porto era menzionato sul rapporto, quindi, sò già dove dirigerci.
    Partendo ora arriveremo prima del calar del sole.

    Si sgranchì il collo e le mani, per poi voltarsi verso la kunoichi.

    Se sei pronta, e non hai domande, possiamo iniziare questa missione.


    Semplice Free GDR, l'inizio di questa missione di protezione :guru:
    Non c'è nulla di nuovo da aggiungere rispetto al primo post.

    Al prossimo post entriamo nel vivo uhhuhu :guru:




     
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2 replies since 26/5/2015, 13:40   58 views
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