Nuvole Rosso Cremisi

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Nuvole Rosso Cremisi

    A, B, C, D - Diogenes



    Dopo i congedi, Diogenes poté avere la misura del potere di D. I suoi tre compagni di spedizione si avvicinarono a lui ed ognuno di essi pose una mano sul corpo del ninja del Fulmine. Dunque, D fece uno scomposto segno di saluto verso Diogenes. Il cielo era nuvoloso in alto, le nubi che aveva generato trasportandosi lì non erano ancora sparite.
    Alzò una mano verso l'alto ed il suo corpo, così come quello degli altri con lui, divenne blu chiaro come l'elettricità e poi divenne un fulmine che risalì verso il cielo e si perse verso nordovest, come un enorme, rumoroso e rapidissimo arco voltaico.




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    L'arco voltaico si abbatté sul palazzo del Raikage, a Kumo, con un rumore fragoroso. I tre che avevano accompagnato D si allontanarono, senza dire una parola, mentre D - con la lettera del Mikawa in mano - entrò nel palazzo filando dritto nella Sala del Consiglio. Sui suoi occhiali si riflettevano ancora i pali.
    Aprì la sala del consiglio e vi trovò un uomo alto quasi due metri, con un'aspetto che considerava da sempre a dir poco ridicolo. C, con tutta enorme stazza lo salutò teatralmente. [Immagine di Riferimento]
    OhiAAAAAAH! D è tornato, qualche cattivone hai sistemato?
    Yo C. No, man, ho qualcosa di veramente interessante per il boss. È qui?
    Oh, oh oh, cosa porti nella tua mano? chiese allora C, cercando di afferrare il contenuto della lettera. D scomparve come un fulmine, ricomparendo due metri più avanti.
    No-time-for-play-man. Disse, scandendo bene ogni parola. Questa cosa potrebbe essere una trappola, voglio farla vedere a qualcuno prima che il capo la tocchi.

    La porta della Sala si aprì nuovamente e vi entrò una donna. Bellissima era a dir poco. Non poteva avere più di trent'anni, il corpo era magro ma le forme proporzionate, i capelli castani acconciati elegantemente dietro la testa. Indossava un kimono arancio e tra le dita stringeva una pipa spenta. Ma la cosa che più avrebbe colpito un osservatore esterno era il suo occhio sinistro: rosso, con tre tomoe caratteristiche. Uno sharingan, evidentemente rubato in tempi passati, giacché l'occhio destro di lei era nocciola.
    [Immagine di Riferimento]look_at_me_by_kunoichi_san-d5d7b7n.
    D, che notizie porti dunque? Un allarme di livello zero al confine sembrava decisamente allarmante. La voce della donna era calda ed avvolgente. D si svaccò su uno dei tre scranni posti dinanzi ad un quarto, più grande. Il suo era quello di sinistra e recava la lettera "D" ricamata in oro sul tessuto bianco della sedia.
    Meritato, yo. Una vera e propria bestia quel tizio lì, stavano già sei morti e ti assicuro che molti altri sarebbero arrivato. Un otese. Dov'è il capo?
    A sbrigar faccende. Posso vedere la lettera? Raccontami tutto nel mentre. domandò la donna, che la prese e si sedette elegantemente sullo scranno centrale che recava ricamata la lettera "B". Essa prese la lettera ed iniziò ad analizzarla, ma non tentò di far null'altro. Comprese che era ottimamente sigillata, e che non avrebbe potuto aprirla usando la forza. D, nel frattempo, raccontava tutto ciò che era successo.
    Vediamo che dice A, ma credo lui vorrà leggerla. Sentenziò la donna, che tra tutti era quella più vicina alla mente ed al cuore del Raikage.

    Passarono circa venti minuti, dunque la porta fu aperta ancora, palesando quello che era a capo di tutto. Un uomo sulla quarantina, molto magro, dalla carnagione scura. Il viso aveva un grosso naso ed una specie di perenne broncio arrabbiato, che conferivano ad A un'aspetto serissimo. Le braccia lasciate scoperte dal kimono bianco rivelavano un fascio di muscoli poderoso ma sottile: muscoli veloci, non forti.
    [Immagine di Riferimento]Afro_Samurai
    Oh, ci siete tutti e tre, quale evento. Disse sarcastico l'uomo, accomodandosi sul suo scranno. Qualcuno mi dica cosa succede, e perché è suonato un allarme di livello zero al confine! Ed il suo sguardo passò in rassegna tutti i suoi consiglieri.

    B spiegò la situazione dettagliatamente, con l'aiuto di D (intervallato da diversi "Yo"). Alla fine C, che era rimasto in silenzio, prese la parola dopo essersi schiarito la voce.
    Ebbene A-sama, odo che volete consiglio anche se tacete! disse C, con la sua solita teatralità, alzando una mano in aria come a cogliere un frutto invisibile. Ebbene il passato non si può dimenticare e noi non dimenticheremo! Eppur mi chiedo, dovranno le nostre generazioni pagar tributo di una battaglia che potevamo forse evitare? Apra allora, apra e se ragionevole dialoghi!
    Saggio consiglio, C disse B, sorridendo suadente. Proprio classico di voi Uzumaki, tutti coccole e carezzine.
    Non è il mio sangue che parla, B-san, ma la mia anima compassionevole! Mi piace arrecare danni ai bambini altrui, non ai nostri!
    Qui nessuno sarà compassionevole. La voce di A giunse roca come un macigno. Era furibondo, anche se non lo dava a vedere. Prese dunque la lettera e fece tutto il necessario per aprirla. La lesse e non attese nemmeno che il sangue sparisse: la accartocciò con rapidi movimenti delle dita, dunque la gettò in terra.
    So benissimo cosa rispondergli. A si alzò, dirigendosi verso la finestra, dove poteva ancora vedere i corpi dei suoi nemici marcire sotto il sole. Come chiamereste un uomo che stringe patti in cambio di ciò che gli è stato rubato?

    Sta a voi dare quella definizione. Sta a voi immaginare se il Raikage, pur di evitare una guerra, fosse disposto a definirsi in quel modo.

     
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