La riunione dei Marionettisti

Marionettismo I per Shu, sensei: Febh

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    La Riunione dei Marionettisti




    { Post Primo }



    Erano passati pochi giorni dal mio ritorno a Suna e stavo iniziando a riprendere in mano gli affari di mio padre. Il suo testamento era chiaro: nonostante le nostre differenze il suo tradizionalismo e la sua testardaggine gli dicevano che io ero la persona perfetta per ereditare quanto lui aveva creato in vita anche se i suoi progetti segreti erano nascosti, se non andati perduti con la sua morte, assieme alle sue più grandi creazioni: le marionette animali. Come il nostro antenato Sasori anche lui era riuscito a creare un nuovo tipo di marionetta, sfruttando i corpi delle creature evocate.

    Queste conoscenze, oltre alla sua grande abilità nell'uso di queste strane e potenti armi, lo avevano reso uno dei marionettisti più potenti e temuti. La sua morte aveva lasciato un vuoto nel clan.

    I marionettisti erano un clan estremamente diverso rispetto ai classici clan ninja. Innanzitutto, a parte poche famiglie come la mia, non erano legati da vincoli di parentela. Inoltre esistevano diversi stili all'interno del clan, tre per l'esattezza: Shiro Higi, le tecniche bianche ideate dal fondatore del marionettismo Chikamatsu Monzaemon, le Aka Higi, le tecniche rosse ideate dal mio antenato Sasori e di cui la nostra famiglia era custode, infine le Kuro Higi, le tecniche nere, il loro creatore è ignoto ma il loro più assiduo utilizzatore è stato Kankuro, il marionettista che portò una grande rivoluzione nella mentalità del clan. Al giorno d'oggi tutti sfruttavano quasi esclusivamente le tecniche nere, sia per la loro efficacia e semplicità di utilizzo, sia per una questione di mentalità ottusa, il che avevo sempre ritenuto strano dato che dovremmo essere i ninja più innovativi. Uno dei pochi lati positivi di mio padre. Che sia sempre maledetto.

    Stavo spiegando tutto questo a Hirume, la mia coinquilina, per cercare di farle capire il motivo per cui dovevo andare anche se entrare in una stanza piena di ninja pazzoidi ed arrabbiati potesse sembrare una bruttissima idea. Dopo la morte di mio padre il clan aveva indetto una riunione per cercare di riassestarsi e di prendere delle decisioni sul suo futuro, oltre a decidere un possibile capoclan, o eleggere un consiglio di anziani. Insomma per cercare di stabilire un futuro possibile per quest'accozzaglia di ninja, così diversi gli uni dagli altri.

    Mi diressi verso il luogo della riunione, con molte speranze ed un po' di paura nel cuore. Il procedimento per ripulirmi la memoria mi aveva lasciato praticamente menomato: ricordavo perfettamente come si doveva costruire una marionetta, quali armi e meccanismi erano i migliori per assemblarle, i materiali, eccetera ma avevo perso tutte le mie capacità pratiche: sia come costruirle, sia come utilizzarle in battaglia e l'unico modo per recuperarle era trovare qualcuno che potesse farmele riapprendere. E tutti quelli che potevano offrirmi questo servizio si sarebbero trovati in quella stanza... dovevo solo farmene uno amico. Uno solo. E allora avrei ricominciato la mia scalata all'interno del clan e del villaggio.

    Per l'occasione era stata occupata dal clan la stanza delle riunioni del palazzo, quella con tutte le statue dei Kazekage.
    Spinsi la porta per aprirla, già molte sedie erano occupate da numerosi marionettisti, di tutte le età. Alcuni di loro erano presenti al funerale di mio padre ed iniziarono a bisbigliare riferendo agli altri della mia identità.

    Beh direi che non ci sia bisogno di presentarmi. Se per voi va bene io mi siederei.

    Non avrei aspettato una replica e mi sarei seduto sulla prima sedia libera. A quel punto dovevo solo aspettare che entrassero tutti e che la riunione iniziasse.



    OT

    Spero che ci divertiremo :)

    Per qualunque cosa, hai il mio Skype o gli mp /OT
     
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    [La riunione dei Marionettisti I]

    Ci furono alcuni saluti, perlopiù a mezza voce o appena accennati quando Shu entrò nella stanza. Quella sala non gli era apertamente ostile ma al contempo nessuno sembrava parteggiare per lui. Molti sguardi ed espressioni erano gli stessi del funerale: distanti ed indecisi. Non sapevano se considerare realmente Shu come uno di loro, ed anzi, qualche commento a mezza voce, a malapena udibile, sembrava chiedersi che cosa ci facesse il figlio di quel defunto illustre ad un tavolo come quello. Quello del figliol prodigo non sembrava essere un ruolo molto gradito ad alcuni dei presenti, mentre altri non erano interessati ad un ninja di così basso rango, ed altri ancora non sapevano bene cosa pensare. Di certo nessuno lo avrebbe accolto a braccia aperte.

    Non c'erano marionette in vista, ma tutti sapevano bene che nessun Marionettista sano di mente potrebbe mai spostarsi senza avere accesso alle sue armi: tutti loro avevano con sè il meglio del loro arsenale, ma avrebbero fatto tutti a gara per mantenerlo segreto. Questa era la prassi tra i marionettisti. Dopo pochi minuti la sala fu piena, e sarebbe stato presto il momento di iniziare...


    Tra tutti quelli che erano riuniti, quelli che più spiccavano per personalità o stranezze erano senza dubbio Mikumo, Ron e Kakyu. Erano tra i più abili del clan, anche se appartenevano a generazioni diverse, ed il peso delle loro opinioni era pari a quello dei più anziani. Le promesse del clan... se si fosse deciso di eleggere il capoclan con un combattimento, ciascuno di loro avrebbe avuto delle ottime chances di trionfare.

    Mikumo (immagine di riferimento) era una donna sulla trentina, alta e dai lineamenti nobili, con lunghi capelli neri ed un seno prorompente, a malapena contenuto dalle strette vesti da Miko che indossava in ogni occasione pur non essendo affatto religiosa. Pare avesse deciso di vestire come una sacerdotessa dopo essere stata rifiutata a più riprese da un uomo, ma nessuno era così folle da andare a chiedere approfondimenti. Tutte le sue marionette avevano un aspetto femminile estremamente realistico, e si diceva che le usasse per attirare le vittime ed ucciderle...Mikumo accettava solo missioni di Assassinio, e solo se la vittima era un uomo.

    Kakyu (immagine di riferimento) invece era un lunatico. Coi suoi venticinque anni era ancor più lunatico della media dei marionettisti, ma la sua follia andava di pari passo col suo genio. Violento e noncurante della vita umana, era noto soprattutto per le sue marionette ricavate da cadaveri, talora anche cadaveri cuciti assieme tra loro per formare degli ammassi grotteschi e quasi informi. Indossava sempre un mantello per coprire il braccio che aveva perso in missione da bambino, anche se tra le pieghe dell'indumento talora si intuivano delle strane strutture carnee, segno che c'era qualcos'altro al posto dell'arto perduto...qualcosa che nessuno avrebbe avuto il piacere di vedere.

    Ron (immagine di riferimento)era il più anziano dei tre, con più di cinquant'anni alle spalle, ma non per questo era meno appariscente con i suoi ampi abiti scuri e il suo fare teatrale, come se fosse un principe delle tenebre di qualche sceneggiato. Come Mikumo accettava perlopiù delle missioni di Assassinio, ma perlopiù lo faceva per il gusto colpire dall'ombra senza essere visto. Tutte le sue creazioni erano di colore nero, quasi invisibili nella penombra, tanto da essere soprannominato il Marionettista delle Tenebre dai suoi nemici...e anche da qualche alleato particolarmente impressionabile.


    Il più anziano tra i presenti (che molti additavano come possibile capoclan per i vicoli di Suna) si schiarì la voce con un colpo di tosse e stava per prendere la parola quando il giovane Kakyu, che sedeva accanto a lui, si alzo con un sorriso folle sul volto, interrompendo l'anziano ed ignorando bellamente gli sguardi indignati di molti dei presenti.

    Prima di cominciare...cantilenò Kakyu con la sua voce lagnosa e nasale ...io vorrei assicurarmi che tutti i presenti siano persone degne della nostra stima ed interesse. Stiamo per decidere il futuro del nostro clan e non mi piace che ci siano intrusi o traditori. Non sembrava riferirsi a nessuno in particolare ma più di uno sguardo si posò su Shu: a quanto sembrava le circostanze del suo rientro non erano state accettate da tutti. Quindi proporrei un piccolo saluto ufficiale, per così dire. Piegò le labbra in un ghigno sgradevole mentre gettava una piccola marionetta sul tavolo: era la più semplice in assoluto: quattro arti, una testa ed un torso, con appena una giunzione per ciascuno. Che ognuno di noi si presenti agli altri in maniera ufficiale, e sollevi la marionetta con la nostra Arte. Si mise a sedere nuovamente, sollevando i piedi e poggiandoli sul tavolo mentre portava la sua unica mano dietro la nuca, appoggiandovisi. Ovviamente, se qualcuno non se la sente può anche andare via.

    Ron, poco distante emise solo un rumore di disapprovazione, ovattato dalla benda che aveva sul volto, mentre altri presenti aggrottavano le ciglia, sbuffavano ed abbozzavano delle critiche, ma l'unica a parlare chiaro fu Mikumo: Che cosa sgradevole, Kakyu. Vuoi forse offenderci? si alzò, impassibile, appoggiando entrambe le mani sul tavolo e chinandosi appena in avanti, con sommo piacere di tutti quelli che potevano ammirare il suo seno. Siamo tutti maestri nella nostra arte, soprattutto gli onorevoli Anziani qui presenti. Chiederci di eseguire un esercizio tanto basilare è estremamente fuori luogo. Eppure mentre parlava uno dei suoi occhi era puntato su Shu...come riusciva a muoverli in due direzioni distinte?

    Si raddrizzò, sollevando le mani avvolte da una debole aura azzurrina, segno che vi era stato impastato del chakra. Tutti noi sappiamo come concentrare il chakra... Congiunse le mani, mentre l'energia si distribuiva uniformemente su entrambi i palmi, poi la donna li separò, lasciando solo i polpastrelli attaccati tra loro, col chakra che si concentrava solo in quei punti ...come filarlo... separò le mani mentre l'energia, enormemente concentrata continuava a fare da tramite tra i polpastrelli, come formando un rozzo filo ...e come dirigerlo sul bersaglio. Pochi movimenti delle dita ed i cinque fili tra le dita si spezzarono andando ad avvolgersi sulla piccola marionetta e sollevandola di alcuni centimetri. Io sono Mikumo. E non mi servono altre presentazioni.

    Kakyu sembrava irritato da quella dimostrazione di Mikumo ma non disse niente. Ben presto tutti gli altri membri sollevarono la marionetta, presentandosi uno ad uno, anche se nessuno di loro ripetè i movimenti della donna, limitandosi perlopiù a puntare la mano, alcuni addirittura puntarono un solo dito...senza contare che i loro fili erano enormemente più sottili di quelli della donna, quasi impercettibili alla vista ed estremamente raffinati...possibile che una delle più promettenti marionettiste non sapesse creare fili perfetti come quelli? O forse era stata tutta una dimostrazione per ricordare il procedimento di base a Shu? Ron fu l'ultimo a sollevare la marionetta, presentandosi come Ron, il marionettista ombra. Aveva una voce roca, come di qualcuno che ha fumato per tanti anni...

    Ed a quel punto restava solo Shu a quel tavolo a non aver mosso la marionetta.


    CITAZIONE
    A te la prima prova di questo ri-addestramento. Se vuoi aggiungere altri personaggi oltre ai tre che ho messo in evidenza sei più che libero di farlo, ovviamente, così come puoi decidere a tuo piacere quali potessero essere le loro relazioni con il tuo defunto padre (puoi decidere anche quelle di Ron, Mikumo e Kakyu).
     
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    La Riunione dei Marionettisti




    { Post Secondo }



    C'era una cosa che non avevo rivelato ad Hirume quando avevo deciso di partecipare a quella riunione: da bravo marionettista sapevo che il miglior modo per vincere una battaglia era essere sempre pronti, ed avere delle ottime strategie. In questo caso si trattava della mia specialità: avrei dovuto lavorare sugli uomini. Avevo passato anni a manipolare le persone a me vicine per informazioni, oggetti o quant'altro e anche se avevo perso molte delle mie abilità ed esperienze sentivo che quelle capacità erano solamente sopite, non perse per sempre. Avevo analizzato i maggiori membri del clan, specie quelli che avrebbero potuto darmi maggiori problemi.
    Per primo c'era il vecchio Kiyoku, un parente di un ninja che Sasori trasformò in marionetta, e quindi la persona che dovevo temere di più, sia perché era un gran tradizionalista e sia perché aveva giurato vendetta contro tutta la mia famiglia. Inoltre il fatto che mio padre fosse sempre stato più abile di lui e gli avesse soffiato la posizione di capoclan (secondo lui solo il membro più esperto ed anziano aveva tale diritto) non giovava alla mia situazione.

    La seconda persona che avrei dovuto temere era Kakyu: più e più volte aveva cercato di estrapolare i segreti delle marionette umane dai nostri archivi di famiglia con mezzi più o meno legali (il Kazekage Gaara e Kankuro avevano ritenuto opportuno secretarli per impedire ai marionettisti di uccidere ninja della sabbia per la loro personale bramosia) e sempre era stato fermato da mio padre (e una volta, seppur inconsapevolmente, anche dal sottoscritto quando ero un bambino). Alla fine si era rassegnato a delle... creazioni che somigliavano soltanto all'oggetto del suo desiderio: che fosse questo secondo lui il momento ideale per impossessarsi di quella tecnica proibita?

    Tuttavia non tutte le persone in quella stanza erano nemiche mie e di mio padre. Il primo fra tutti era quello che alcuni chiamavano il marionettista ombra. Molti anni fa perse una scommessa con mio padre e da allora furono sempre buoni amici, anzi ricordo che un paio delle mie marionette richiamavano quelle di Ron, e anzi lui aveva preso alcuni dei miei progetti giovanili per usare quelle marionette in battaglia (non era mai stato un bravo costruttore, ma era uno dei più abili combattenti del clan).

    L'affascinante Mikumo invece era abbastanza enigmatica, mi era stata raccontata parte della sua storia quando ancora vivevo a Suna, troppi anni fa, ma non sapevo quasi nulla su di lei. Mio padre era sempre rimasto fedele a mia madre, ma sapeva che non era il caso di mettersi a parlare di altre donne, specie vista la mia giovane età all'epoca (avevo una sorella più grande, ma di sicuro non si sarebbe messo a parlare con lei).
    Lei tra l'altro era assente alla riunione visto che era partita per una missione il giorno dopo il funerale. Era stata abbastanza fredda con me, ma entrambi sapevamo che non sopportava il fatto che mio padre avesse nominato un figlio che lo aveva abbandonato erede universale solo perché era maschio, tralasciando lei. Potevo solo sperare che in futuro le sarebbe passata.

    I membri più giovani e meno esperti del clan invece sapevo che mi vedevano con una sorta di ammirazione: pochissimi erano riusciti a sfidare Agashi (mio padre) in più di un'occasione e ad uscirne vivi (loro lo vedevano quasi come l'orco cattivo). In parte perché ero suo figlio, questo lo riconoscevano tutti, ma molto spesso avevo dimostrato di poterlo superare in astuzia. Senza contare il fatto che avevo anche addestrato alcuni di loro, qualche anno addietro. Il che era buffo dato che pur essendo più vecchio di loro sembravo molto più giovane sia nel fisico che nelle capacità. Anche qualche membro anziano non mi era del tutto ostile, specie visto che ero uno degli ultimi Akasuna e non desideravano che le tecniche rosse sparissero per sempre, indebolendo nel complesso il clan.

    La riunione stava per iniziare e Kakyu interruppe il vecchio Kiyoku (era forse ammattito? così di sicuro se lo sarebbe inimicato) e propose una sorta di "saluto". Fortunatamente le mie esperienze mi avevano conferito un enorme sangue freddo e non mostrai paura, o almeno non mi sembrava che nessuno se ne fosse accorto. Non ero assolutamente in grado né di ricordare né di eseguire un esercizio, seppur così basilare. Adesso capivo: qualcuno aveva consegnato a Kakyu i dettagli del processo che mi aveva rimosso la memoria, e voleva sfruttare questa possibilità sia per farsi bello davanti al vecchio che per vendicarsi di quella volta che, da bambino, lo avevo trovato a frugare tra le carte di mio padre.

    Sentii Mikumo replicare, mentre mi fissava in faccia con un occhio. Un movimento estremamente innaturale. Quindi anche a lei piaceva far posare le marionette per lei? Sapevo che la paranoia era una caratteristica comune a tutti noi ma stavamo decisamente esagerando. Mi stupii però mentre lei spiegò tutto il processo, addirittura concentrando abbastanza chakra nelle mani fino a renderlo visibile. Sorrisi.
    Un piccolo spettacolo per me. Forse avevo un'amica in più in quella sala di quello che mi aspettavo. E forse anche altri. Mi alzai in piedi, appoggiandomi al muro e mettendo le mani dietro la schiena, cercando di ripetere il processo. Sapevo come impastare il chakra (non ero così impedito), dovevo solo riapprendere come manipolarlo fino a filarlo. Avevo già in mente cosa fare per ovviare al fatto che non avevo una marionetta con me (senza contare che probabilmente manco avrei saputo come manovrarla con grande precisione).

    Un ragazzo giovane, di nome Toshiro, uno di quelli che avevo addestrato nell'arte quando ancora ero un ninja di Suna si avvicinò a me sorridendomi.

    Kakyu crede di poterla fregare, ma noi sappiamo che lei è ben oltre questo livello base, Shu-sensei. E aspetti a vedere che bella sorpresa ho organizzato per lui assieme agli altri.

    Sussurrava per non farsi sentire e io purtroppo non lo badai molto, ero troppo concentrato a focalizzare il chakra per ascoltarlo con attenzione, e forse anche lui si stava rendendo conto della terribile situazione. Vidi lo sguardo di terrore di qualcuno che aveva capito di aver puntato tutto sul cavallo perdente nei suoi occhi, mentre ad uno a uno quasi tutti i marionettisti più giovani (in realtà poco più di dieci persone) rivelano la "sorpresa". Tutti loro avevano portato con se "Kakashi", lo spaventapasseri, la prima marionetta che avevo utilizzato in battaglia, ed una delle mie preferite.

    Era nota a tutti nel clan, dato che dopo il mio "tradimento", i progetti vennero resi pubblichi in modo che loro potessero istruire i ninja di Suna su come neutralizzarla, se mai mi avessero trovato.

    Evidentemente Toshiro era diventato una figura di spicco per loro. E lui capiva che tutto dipendeva dalla mia capacità di apprendere quella tecnica in pochissimi minuti. Ero sempre stato una persona con una spiccata fiducia in me stesso ma persino io capivo che si trattava di un'impresa difficile. Unii le mani per l'ennesima volta, concentrai il chakra nei polpastrelli ed iniziai a separarle. Sentivo che erano collegate da dei fili molto rozzi, che si ruppero dopo pochi centimetri. Notai Kiyoku, molto divertito (si copriva il volto con la manica del kimono, ma si capiva che faticava a trattenere il riso), e lo sguardo di Kakyu, pieno d'odio, per me e per mio padre.

    L'ultimo a presentare la propria marionetta fu Ron che mostrò il corvo, un regalo che io gli feci molti anni addietro. Un modo per segnalarmi che era dalla mia parte forse, anche se non aveva intenzione di renderlo pubblico a tutto il clan.

    Toccava a me. Se dovevo perdere, almeno lo avrei fatto in modo... esplosivo. Così da rendere più dolce la mia eventuale vittoria.

    Mi spostai dal muro ed unii le mani, un po' per concentrare il chakra ed un po' per pregare dei poteri superiori a cui non credevo (ma il cui aiuto mi avrebbe fatto comodo) ed iniziai a separare le mani creando dei grossolani fili, lunghi poco più di trenta centimetri.

    Io sono Shu, della famiglia Akasuna. In quanto alla mia marionetta... l'unica arma di cui ho bisogno è questa sedia.

    Detto questo avrei sollevato una sedia, sfruttando solo i fili di chakra e facendola volteggiare un attimo in aria. Lo sforzo era notevole e la mia fronte piena di sudore era segno di questo, ma nonostante tutto mi sarei comportato come se avessi tutto sotto controllo, sapevo che questo avrebbe fatto infuriare i miei avversari, e ciò li avrebbe resi deboli e prevedibili. Tenni la sedia sollevata solo pochi istanti prima di appoggiarla al suolo e sedermici sopra, abbastanza sfinito.

    Come hai detto bene Kakyu il futuro del clan dipende da questa riunione, senza contare che siamo tutti persone molto occupate. La vogliamo finire con questi scherzi e parlare dei veri problemi del clan?!




    OT

    Per fattori puramente scenici ho fatto superare la prova al mio personaggio. Ovviamente sei libero di ritenere la prova non sufficiente :) /OT
     
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    [I Problemi dei Marionettisti]

    Mi sembra un'ottima idea, ragazzo. Fu la risposta di Kiyoku, senza nemmeno guardare in faccia Shu. Tutti si sedettero tranne Kakyu, che si trattenne in peidi, fissando sprezzante il giovane Akasuna. Vuoi sederti, Kakyu o dobbiamo presumere che vuoi andartene? Chiese Mikumo, non senza una vena canzonatoria nel tono della voce, ottenendo in risposta una brusca scrollata di spalle poco prima che l'uomo si sedesse.

    E ora se abbiamo terminato con i convenevoli suggerirei di passare oltre. Al momento il nostro clan ha necessità di un capo. Siamo legati dalla nostra arte, non dal sangue, e questo ci rende un gruppo atipico all'interno del mondo ninja, ma rende anche più complesso coordinarci. C'è chi fra noi è un abile costruttore e chi è un abile combattente. Meno comuni sono le persone che sono abili in entrambi i campi e fino ad oggi è sempre stato uno di questa elite ad occupare la posizione di capo. E in queste condizioni, sono convinto che l'esperienza sia l'elemento fondamentale per guidare le nostre scelte. Congiunse le mani, assumendo un'aria solenne. Io sono disposto ad assumere il manto del capoclan. Diverse teste, soprattutto quelle dei più anziani, annuirono in segno di assenso...a quanto sembrava Kiyoku aveva già una solida base di sostenitori. Persino Ron, nonostante i legami col vecchio capoclan, fece un piccolo cenno del capo. Mikumo sembrava indifferente, mentre Kakyu aveva solo un sorrisetto sprezzante, come se l'intera scena lo divertisse. Solo i più giovani erano turbati da quella scelta: Kiyoku era abbastanza abile, ma anche anziano e parecchio tradizionalista...la sua guida rischiava di far scivolare il clan nella stagnazione...

    Quando si calmarono un pò i borbottii il vecchio prese nuovamente la parola. Qualcuno si oppone alla mia candidatura? La risposta fu il suono di una mano che sbatteva sul tavolo: Kakyu sembrava voler interrompere ancora una volta i piani dell'anziano. La mia non è una vera e propria opposizione...ma piuttosto un altro modo di vedere la faccenda... parlò lentamente, misurando le parole con un abbondante venatura di sarcasmo. Come tu stesso hai detto, finora si è scelto il capo tra quelli che erano sia bravi costruttori che bravi combattenti...ma io mi chiedo perchè continuare a seguire questa linea...siamo in tempi difficili e l'Alleanza tra i villaggi comincia a cedere...avremo bisogno di forza e abilità...i progetti vengono dopo, dopotutto abbiamo già un sacco di marionette disponibili, anche se alcune non esattamente accessibili a tutti. Non mancò di gettare uno sguardo obliquo a Shu: sicuramente parlava delle marionette umane. Per questo motivo credo che il capoclan vada scelto tra quelli con il maggior numero di missioni completate con successo all'attivo. Ci furono alcuni secondi di silenzio, durante i quali i presenti sembravano impegnate a contare mentalmente i propri successi...certamente gli anziani avevano comunque un grande vantaggio anche con questo criterio di scelta. Nello specifico.. Li interruppe nuovamente, quel ninja sembrava decisamente abituato a dettare lui il passo delle conversazioni, interrompendoil ritmo altrui ..io vorrei candidare Ron, il Marionettista delle Tenebre. Ci furono diversi sguardi di sorpresa, possibile che Ron e Kakyu fossero alleati? E cosa poteva aver chiesto il secondo in cambio del suo appoggio? L'uomo in nero non fece una piega, anche quando divenne il bersaglio degli sguardi di tutti i presenti o quasi. Io credo che la tradizione sia più importante... protestò debolmente Kiyoku, ma non aveva lo stesso carisma del giovane Kakyu e pochi gli diedero retta.

    Se davvero dobbiamo andare a guardare le missioni allora mi chiedo perchè nominare Ron. E' bravo, ma, senza nulla togliergli, gran parte delle sue missioni erano di rango intermedio o basso. Non è il numero ma la qualità che dovrebbe guidarci...e anche così, raramente le missioni vengono compiute in solitaria, quindi entrerebbero in gioco troppi fattori, non credete? Mikumo diede voce alla sua opinione, non senza trovare il consenso di alcuni dei presenti. Kakyu si accigliò, la partita era ancora aperta. No, non è un buon metodo secondo me. Il suo tono era freddo ma ragionevole. Se la forza del capoclan è la cosa più importante allora è bene verificarla. Ad una settimana da oggi, tutti coloro che intendono competere per la posizione dovranno costruire una marionetta a partire da zero. Un progetto originale. Una settimana è poco e permetterà di includere solo alcuni meccanismi ed una struttura di base, ma dovrebbe garantire una certa equità...sarà l'abilità del singolo a fare la differenza. Diversi commenti entusiasti partirono dai più giovani mentre gli anziani sembravano inorriditi...per troppo tempo erano stati abituati ad usare e perfezionare le stesse marionette...creare un qualcosa di nuovo con materiali di base in appena una settimana era impensabile per loro. Kakyu invece sembrava piacevolmente sorpreso, per non dire interessato. Ron taceva ancora.

    Nessun altro sembrava voler dare un suo parere, anche se molti dei giovani fissavano Shu con aria speranzosa...forse qualcuno era persino convinto che il giovane Akasuna potesse candidarsi lui stesso alla posizione di capoclan, anche se con le sue doti attuali questo era impossibile. Ma era il caso di intervenire e dire la propria, o sarebbe stato più utile unirsi ad una delle tre fazioni?

    [...]

    In ogni caso dopo poco sarebbe stata annunciata una pausa di un'ora per dare il tempo a tutti di valutare e votare la soluzione migliore. Mikumo si sarebbe alzata facendo un impercettibile cenno a Shu, chiedendogli di seguirlo. Una volta all'esterno avrebbe acceso una sigaretta, iniziando a soffiare elaborate strutture di fumo. Non ne offrì al giovane. Kakyu e io sappiamo della tua memoria. Disse. Non è esattamente un segreto comunque, per chi ha le giuste fonti. La differenza tra me e lui è che lui ti vuole morto ed umiliato. Io invece vorrei vedere lui umiliato. Questo per farti capire come non ci sia nulla di personale tra me e te, indipendentemente da chi avevi per padre. Puntò la mano sull'Akasuna, con la sigaretta accesa. Devi recuperare ciò che hai perduto, o Kakyu la farà franca fin troppo facilmente. Improvvisamente dal tetto del palazzo accanto atterrò una sagoma umanoide tra loro: era una marionetta estremamente semplice, con due kunai al posto delle mani e dei piedi, con diversi snodi articolari negli arti, superiori rispetto a quelli di un normale essere umano. Questa è Kyokugei-shi (Contorsionista) una delle mie marionette più semplici e meno conosciute. Te la presto fino a domani...quasi certamente a fine riunione Kakyu o qualche suo seguace ti attaccheranno. Sfrutta quest'ora per reimparare a muoverla. Non ha meccanismi particolari a parte un lanciakunai nascosto nel petto, ma anche saper eseguire uno o due attacchi di base dovrebbe esserti sufficiente per prendere tempo e sfuggire all'agguato.

    Non si sarebbe dilungata in grandi spiegazioni, lasciandolo da solo con la marionetta e rientrando nel palazzo....di lì a un minuto, dalle ombre del vicolo emerse Ron. Come sempre quella donna non presta troppa attenzione a ciò che la circonda. Mormorò, guardando oi la marionetta e Shu. Ti serve un ripasso veloce? Da come muovevi quella sedia mi era parso che qualcosa non andasse, e ora le parole di Mikumo me lo hanno confermato... Ma allora Ron non era alleato di Kakyu...o si? Valeva la pena di fidarsi e ricevere l'aiuto di uno dei più abili nel manovrare le marionette?

    CITAZIONE
    La riunione comincia con le sue problematiche e le alleanze segrete tra i partecipanti. Come sempre puoi aggiungre dettagli e colore, purchè non venga rovesciato il senso generale degli eventi. Sia che ti fai aiutare da Ron o meno, descrivi in che modo impari nuovamente a muovere la marionetta ed i suoi arti multi-snodati. Puoi anche fare domande a Mikumo e Ron nel periodo in cui sei solo con loro :zxc:
     
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    La Riunione dei Marionettisti




    { Post Terzo}



    Kiyoku fece la sua mossa, affermando ad alta voce la sua intenzione di diventare capoclan ed additando anche la motivazione per cui riteneva di essere degno di quel ruolo: l'esperienza, ovvero l'anzianità. Molti altri vecchi marionettisti annuirono, cercando di proclamare una sorta di gerontocrazia che avrebbe portato solamente alla stagnazione del clan, ero assolutamente contrario alla scelta di Kiyoku, e lo stesso valeva per i giovani marionettisti che volevano appoggiarmi, ma non affermai nulla ad alta voce.

    Ero sicuro che anche qualcun'altro avrebbe mosso delle riserve alla scelta del vecchio, attirando l'attenzione su di se... ed infatti Kakyu replicò, stabilendo quello che secondo lui potesse essere un buon criterio (numero di missioni svolte nello specifico, ed in questo caso sarei stato parecchio in difficoltà) ignorai la frecciatina sulle marionette umane (a cui avrei risposto a tempo debito) ed ascoltai con molta curiosità la sua conclusione: la candidatura di Ron!

    Una mossa intelligente, che deviava l'attenzione da lui, tuttavia c'erano anche altri motivi secondo me. Poteva essere che i due fossero alleati ma secondo me poteva esserci un altro motivo sotto: nominarlo così presto nella riunione poteva portare a "bruciare" la sua candidatura. Mi sarei mosso per appoggiare Ron, tuttavia volevo prima capire se la candidatura di Kakyu era più atta a rinforzare una loro alleanza o se il suo vero scopo non fosse dividere me e il marionettista ombra.

    Mikumo intervenne e, molto razionalmente, spiegò perché secondo lei Ron non era la scelta migliore e le sue motivazioni erano, in effetti, sensate. Per poi proporre una sorta di sfida: una settimana per costruire una marionetta e poi usarla in combattimento per vedere la migliore abilità del singolo. Vari scontri quindi. Dovevo ammettere che questa mossa mi favoriva rispetto ad altri, con un'architettura di base chi aveva una minor abilità nel controllo della marionetta era favorito in quanto non vi era bisogno di focalizzarsi eccessivamente sul controllo della marionetta, favoriva maggiormente gli abili progettatori e costruttori, come ero conosciuto io nel clan.

    C'era tuttavia da chiedersi un'altra cosa: Mikumo aveva sempre costruito da se le proprie marionette per cui anche lei era molto abile in quello quindi quello che a prima vista poteva sembrare come un assist al sottoscritto in realtà poteva essere solamente un modo per aiutare se stessa senza darlo a vedere.

    Qualcuno si rivolse a me, come se si aspettassero un mio commento o una mia proposta, ed in effetti qualcosa avevo in mente.

    Sono tutte proposte molto interessanti, devo ammetterlo, tuttavia secondo me c'è un altro modo per determinare il miglior capoclan... o il miglior futuro per il clan, se volete.

    Feci una piccola pausa per far concentrare loro su di me, prima di proseguire

    Secondo me la cosa migliore per tutti non è avere il capoclan più anziano, o quello più esperto. O quello più forte... ma il capoclan che è in grado di portare i maggiori benefici al clan tutto, che può contribuire maggiormente al clan, magari con qualche progetto... e sopratutto una persona che sia in grado di unirci tutti.

    Sapevo di aver colto in parte nel segno. Nessuno di loro voleva in realtà mettere delle risorse in comune. Era uno dei più grandi difetti dei marionettisti: ciascuno pensava solo ed esclusivamente per se stesso, e questa era una mentalità che volevo cambiare. Inoltre avevo lanciato loro una grandissima esca: era chiaro che tutti stavano pensando alle marionette umane. Se avessero accettato la mia proposta sarei riuscito a riunire in un modo o nell'altro il clan in un unica forza: una cosa che neppure mio padre era mai riuscito a fare. E questo in un certo senso poteva bastarmi.
    Ero poi curioso a vedere cosa ciascuno degli altri aveva da parte come arma segreta: tutti sapevano che avevo ereditato quei progetti ma io non sapevo quasi nulla dei veri segreti degli altri.

    Dopo la mia proposta non ne uscirono altre dalla riunione per cui ci demmo un'ora di tempo per riflettere e pensare. Mikumo mi fece un cenno chiedendo di seguirla; un paio di ragazzi giovani mi fecero un'occhiata come per dirmi di diffidare di lei ma con un gesto della mano mostrai loro che non c'era nulla da temere.
    Quest'ora era un momento chiave nella "trattativa", in cui nuove alleanze potevano forgiarsi e vecchi amici potevano essere traditi con ancor più facilità.
    Mikumo si mise a fumare una sigaretta, non me ne offrì ma non fumavo per cui non ne desideravo.

    Mikumo disse le sue intenzioni, che erano abbastanza coerenti con il suo comportamento durante la riunione, e mi offrì il suo aiuto assieme ad una marionetta molto semplice. Feci un semplice inchino, ringraziandola del suo aiuto e replicando che Kakyu avrebbe avuto più filo da torcere di quello che si aspettava, e poi le chiesi onestamente:

    So che probabilmente non sono affari miei, ma cosa è successo tra lei e mio padre? Apprezzo la sua capacità di distinguere tra gli obbiettivi e i sentimenti personali, ma è una cosa che preferirei sapere ora, invece di scoprirlo più tardi in un modo poco piacevole.
    E poi, capisco che voglia umiliare Kakyu, e le sue ragioni sono solamente sue ma perché cercare di usare me per questo? Sono convinto che, se volesse, ne sarebbe perfettamente in grado... specialmente se il consiglio decide di approvare la sua proposta... tutto questo aiuto perché non mi ritiene un valido avversario? O ha qualche altro motivo?


    In un certo senso la stavo mettendo alla prova: sembrava che volesse comportarsi da alleata, ma senza esserlo. Volevo sapere se potevo contare su di lei o se dovevo guardarmene le spalle. Nel frattempo avevo già usato i fili di chakra per manovrare la marionetta, con lei presente. Se ci fosse stato un qualche meccanismo esplosivo si sarebbe attivato, colpendo entrambi, ma ero sicuro che non ci fosse niente del genere all'interno.

    Dopo alcune sue eventuali risposte (ed in base a queste alcune mie altre domande) Mikumo se ne sarebbe andata, rivelando il marionettista ombra.

    Come sempre quella donna non presta troppa attenzione a ciò che la circonda.


    Forse ero io a distrarla risposi io con un sorrisino complice al mio vecchio amico (ma lo era ancora?)

    Ti serve un ripasso veloce? Da come muovevi quella sedia mi era parso che qualcosa non andasse, e ora le parole di Mikumo me lo hanno confermato...

    Beh direi che un ripassino non possa farmi male, specie se il maestro sei tu. Avrei però anche una domanda mentre siamo qui... che è successo la dentro con Kakyu? Inoltre... qual'è il tuo scopo? Vuoi veramente diventare capoclan? Pensi di essere la scelta giusta?

    Onestamente non ero sicuro che Ron fosse un leader adeguato per il clan dei marionettisti, nonostante le sue grandi capacità, tuttavia sempre meglio lui di quell'invasato di Kakyu. E di sicuro sarebbe stato più aperto alle proposte dei giovani... ma mancava della capacità politica per mantenere adeguatamente il ruolo...

    Dopo le sue eventuali risposte avrei sfruttato i fili di chakra per attaccarli alla marionetta, concentrando sufficiente chakra per renderli visibili. Ero sicuro che Ron potesse comprendere con l'esperienza dove li avevo attaccati in base ai movimenti che facevo compiere alla marionetta. Feci eseguire qualche semplice movimento alla marionetta, simulando una passeggiata, un saluto con le braccia, dei movimenti della testa ma i movimenti erano troppo scattosi per sembrare naturali.
    Ron mi disse che i punti in cui avevo attaccato i fili alla marionetta erano perfetti e mi avrebbero consentito di manovrarla alla perfezione tuttavia il flusso del mio chakra non era ancora perfezionato, ipotizzò inoltre che questo problema fosse dovuto alla procedura alla quale mi avevano sottoposto. Era come se la mia mente ricordasse l'arte ma il mio corpo l'avesse scordata, probabilmente quindi mi sarei solo dovuto applicare e sforzare fino a ripristinare quegli automatismi che sono propri di un vero marionettista.

    Dopo quel piccolo, ma importante, consiglio Ron mi lasciò, senza proferire parola. Un atteggiamento a cui ero abituato, da parte del marionettista ombra, ma quella che per molti era maleducazione secondo me era solo desiderio di solitudine.
    Secondo me Ron rifuggiva il contatto umano e anzi forse addirittura detestava (quasi) tutti gli altri esseri umani seppur nessuno avesse mai avuto nulla di cui lamentarsi di lui, se non la sua misantropia.

    Seguii quindi il consiglio di Ron, continuando a provare la marionetta e a modificare sempre più il flusso di chakra fino a renderlo ottimale, mi esercitai quindi a staccare e riattaccare i fili, a modificarne i punti di attacco cambiandoli o invertendoli (una strategia utile che mi aveva salvato la vita più di una volta contro ninja che cercavano di prevedere le mosse delle marionette). Una volta riuscito ad apprendere questa parte con enorme precisione, continuai a riprodurre in modo maniacale le mosse più comuni utili in uno scontro, degli scatti e delle ritirate. Sapevo come funzionavano i meccanismi, riuscivo a percepirne il funzionamento grazie ai fili e ai miei ricordi sui meccanismi base, gli unici che quella marionetta montava, ma non li attivai. Non mi sembrava che qualcuno mi stesse osservando ma non ne potevo essere sicuro: certi marionettisti, come Ron, potevano osservarmi dalle ombre senza che nessuno se ne potesse accorgere e io non volevo far sapere a questi eventuali aggressori tutte le mie armi.
    Il mio ritmo di apprendimento era incredibilmente rapido, ma giustificato: dopotutto dovevo solo riapprendere delle capacità di base che erano state mie da anni e che mi erano state sottratte, assieme a parte della mia memoria.
    Fino ad ora non avevo avuto la possibilità di cercare di recuperarle, ma ben presto me la sarei creata. Una cosa alla volta tuttavia: ora dovevo pensare a prevalere nella riunione. O, se non a prevalere, almeno a sopravvivere.

    Ben presto, forse troppo presto, l'ora a mia disposizione era terminata e dovetti tornare all'interno della sala della riunione. Prima di nascondere la marionetta mi accertai di essere entrato in una stanzetta o in un piccolo corridoio, in modo che nessuno potesse vedere cosa stessi facendo, e nascosi la marionetta.

    La mia apperenza, mentre entravo nella sala della riunione per la seduta pomeridiana, era la stessa di quando ero entrato quella mattina ma le mie capacità, le mie conoscenze ed il mio arsenale (in tutti i sensi) ne erano stati altamente arricchiti.



    OT Per questioni narrative ho descritto che il mio pg ha superato la prova, ovviamente il giudizio resta nelle mani dell'addestratore. /OT
     
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    ~Intrighi alla corte delle Marionette~


    All'opinione di Shu fu palese lo sguardo diffidente, quasi indispettito che gli venne rivolto da Kakyu. Molti, specialmente dei giovani sembravano entusiasti dell'idea e parecchi degli anziani annuivano in senso di assenso alle parole del giovane sunese. Tuttavia, non tutti sembravano voler appoggiare la sua proposta e casualmente i dissidenti erano quasi tutti fedeli a Kakyu. Che ci fosse qualcosa di premeditato da parte loro? Certo era che per quattro amici che poteva essersi fatto si stava inimicando un'intera "fazione".

    [...]


    La notte stava oramai calando e le ultime ombre rosse del sole morente si stagliavan su tutto il villaggio tingendolo di rossi e neri, quasi a creare un'ambientazione tetra e mortale. Nel cielo aveva già iniziato a fare capolinea la rossa luna ed alcune delle stelle più luminose potevano essere osservate se ci si concentrava abbastanza. Molte alleanze andavano formandosi in quell'assurdo crogiolo di intrighi e molte guerre nascoste iniziavano a venire a galla.
    In merito a Shu, tuttavia, sembrava che ben due alleanze stessero nascendo, o per meglio dire, consolidando.
    Alle domande del ragazzo, Mikumo in un primo momento non rispose, accontentandosi di riempirsi la bocca di fumo con una forte tirata dalla sigaretta. La donna trattenne il fiato alcuni secondi e poi espirò dal naso sbuffando una nuvola di fumo.

    "Mi chiedi cosa sia sucesso tra me e tuo padre?"


    Sbuffò nuovamente, come infastidita da quella specie di domanda.

    "Se tu non avessi perso la memoria mi sentirei quasi offesa da questa domanda... Tuttavia, diciamo che semplicemente avevo un debito con lui, ed ora intendo ripagare quel debito, nulla di più... A parte il piccolo bonus che voglio ottenere umiliando Kakyu... Ci si vede nella sala"


    Ella se ne andò dando le spalle a Shu e concedendosi una risatina condita con un sorrisetto beffardo. Forse stava nascondendo qualcos'altro o forse semplicemente stava ripagando il suo debito. Qualunque fosse la verità era palese che non sarebbe di certo venuta a galla in una sera come quella dove la menzogna era la prima verità e la verità sembrava diventare una lama nella schiena.

    [...]


    Con Ron invece la storia fù ben diversa. Egli infatti tacque, ad eccezione della prima presentazione, rispondendo alle domande solo quando Shu inizò a muovere la marionetta, che con tanta gentilezza gli era stata prestata. Vedendo poi che Shu rimaneva immobile, come ad attendere delle risposte gli fece un semplice cenno della mano per indicargli che doveva darsi da fare con quella piccola trappola meccanica e che forse avrebbe risposto sfruttando il tempo dell'allenamento
    Quando iniziò con i suoi movimenti infatti, Ron iniziò a parlare con la sua voce roca e gutturale distorta dagli abiti che indossava.

    "Certo che i tuoi movimenti sono parecchio brutti... Non immaginavo fossi peggiorato tanto"


    Sentenziò nella prima serie di movimenti mentre con i suoi occhi scrutava attentamente marionetta e marionettista.

    "E non mi sto riferendo solo a come muovi la marionetta..."


    Si prese una brevissima pausa ad effetto per lasciare che Shu elaborasse attentamente l'informazione prima di riprendere il discorso.

    "Quando mai un marionettista ha rivelato il suo scopo? Dovresti sapere bene che l'arte del marionettista è quella di capire gli altri ma di celare le sue vere intenzioni con l'uso di una marionetta... Ed in merito all'essere pronto... Beh, nessuno potrebbe definirsi 'pronto' e se lo facesse di certo sarebbe il meno pronto di tutti... Comprendi ciò che dico?"


    Sia che Shu avesse risposto affermativamente o negativamente, il tempo delle risposte era giunto al termine e rimaneva il tempo dei consigli. Ron fù molto generoso nel commentare la prova e nel dare semplici consigli al ragazzo, ma quando il tempo per il marionettista delle ombre era terminò, egli senza ulteriori parole se ne andò lasciando solo il giovane Akasuna.

    [...]


    Terminata la pausa al suo rientro nella sala Shu vide che come prima gran parte dei posti a sedere erano già occupati, tuttavia, seppur con un conteggio approssimativo si sarebbe tranquillamente potuto chiedere che fine avessero fatto molti dei presenti.

    "Bene, visto che ci siamo tutti direi che possiamo riprendere"


    Asserì con la sua fastidiosa voce Kakyu, evidentemente desideroso di chiudere in fretta quella riunione.

    "Aspetta... Mancano ancora parecchie persone come puoi ben vedere!"


    Intervenne innervosita Mikumo con uno sguardo a dir poco accusatorio verso Kakyu il quale parve non darle ascolto.

    "Gli assenti hanno deciso di astenersi dalla decisione finale e sono tornati a casa loro"


    Sentenziò infine Kyoku. Tuttavia c'era qualcosa di strano nell'aria, come se qualcosa non stesse propriamente andando nel verso giusto, come se ci fosse un qualcosa di sbagliato in tutto quello scenario. Tuttavia nessuno decise di dissentire ed anche Mikumo ritornò al suo posto.

    "Bene, quindi ora abbiamo solo più da decidere... Chi eleggere... Chi vota per Ron?"


    Era palese che stava cercando di saltare alle conclusioni decidendo per conto suo. Ma qualcuno dei presenti avrebbe avuto l'ardore di contraddirlo pubblicamente rischiando a sua volta?


    OT - Ok, non sapendo perfettamente l'idea originale cercherò di riprendere da qui, quindi scusa se faccio un paio di post al volo "meno di addestramento" e più di sotterfugio. è possibile che ci siano incongruenze minime con la trama originale ma cercherò di essere il più in linea possibile (almeno di qui in poi) detto questo buona giocata e buona fortuna con quei tagliagole dei tuoi compagni di clan :riot: - /OT
     
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    Alla risposta di Mikumo cercai di fare buon viso a cattivo gioco. Non ero al corrente di nessun debito, ma non ero neppure al corrente di tutti gli affari del mio defunto padre. Che Mikumo stesse dicendo la verità? Lo sembrava tuttavia, anche se stava mentendo, avrei potuto approfittarne per eliminare quello che per me era il più grosso ostacolo: Kakyu. Erano anni che ci detestavamo a vicenda e non sarebbe mai divenuto un mio alleato, invece qualche possibilità per Mikumo e per Ron c'era. Ero veramente in una posizione delicata... se solo fossi riuscito ad avere la mia memoria indietro! Ma non potevo pensarci ora, dovevo cercare di sopravvivere e di ottenere l'elezione di un capoclan che perlomeno non mi odiasse.

    [...]

    Le parole di Ron, pur enigmatiche come al solito, mi chiarirono qualcosa. Non aveva intenzione di condividere il suo scopo con me, ed inoltre pensava che non fossi più all'altezza. Che non fossi più in grado di giocare con gli uomini come lo ero con le marionette. Che si fossero portati via anche quello oltre alla mia memoria? Non mi sembrava. Tuttavia non potevo ignorare quanto detto da Ron.

    C'era da dire, che pur a suo modo, il marionettista dell'ombra era stato sincero: perlomeno non aveva mentito.

    Oh si, capisco. Colui che si crede pronto tende ad esporsi, ad essere irruento e poco paziente. Ed è proprio in quel momento che devi colpire ed uccidere il tuo nemico. Me l'hai insegnato tu Ron, e ricordo bene le tue lezioni. Almeno qualcosa di utile me l'hanno lasciato... sai questa storia della memoria è una vera rottura, nessuno può dire cosa ricordo e cosa no...

    Un piccolo bluff... come Ron stesso sapeva non ci si poteva fidare di nessuno, specialmente di chi ti forniva aiuto, in una situazione come questa. Inoltre, se Kakyu o uno dei suoi stava ascoltando la conversazione (non è che stessimo poi così nascosti) avrei potuto confonderli, dar loro informazioni sbagliate. E quello sarebbe stato un grande vantaggio per me.

    Ron se ne andò e mi sentii per un attimo quasi impaurito. Era il momento perfetto per attaccarmi ed uccidermi... ma non successe nulla. La presenza di Ron e Mikumo mi avevano indirettamente protetto dagli attacchi di un qualche nemico ma ora ero solo. Perlomeno ero riuscito a controllare abbastanza la marionetta da potermela cavare in combattimento per un po'.

    Continuai ad impratichirmi prima di rientrare nella sala dopo un rapido spuntino. Il colpo d'occhio mentre entravo nella sala era devastante: buona parte dei marionettisti era semplicemente sparita! Speravo che non fosse come pensavo mentre guizzavo attorno cercando di identificare presenti ed assenti. La lunga riunione mi aveva dato il tempo per memorizzare quasi tutti i presenti (comunque tutti membri del clan che conoscevo da tempo). Sicuramente c'erano tutti e 4 i membri più importanti, Kyoku, Kakyu, Mikumo e Ron.

    Kakyu si affrettò a proporre ai voti l'elezione di Ron, mentre Mikumo chiedeva spiegazioni che Kyoku diede. Anche se tutti ipotizzavamo fosse una mera bugia.

    Rimasi zitto un attimo, mentre facevo una conta mentale. In base a chi mancava avrei potuto ipotizzare cosa era successo. Cercavo di tenere la mente sgombra per poter ragionare in seguito su cosa era successo. Il mio cervello era quello che mi distingueva dagli altri ninja e anche nel mio "periodo Nukenin" era sempre stato quello che mi aveva salvato dalla fine in più occasioni.

    Non sarebbe stato diverso questa volta, o almeno così speravo...



    OT Mi interrompo in quanto esistono troppe possibilità per poter scrivere delle ipotetiche efficaci. Concluderò il pensiero nel prossimo post. /OT
     
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    ~I numeri non Tornano~


    Era palese: Molti dei partecipanti non erano rientrati. Ancor più palese era che forse erano un pò troppi quelli che "di comune accordo" avevano deciso di astenersi. Infatti mancava quasi la metà dei precedenti astanti. Osservando con attenzione Shu non avrebbe infatti avuto fatica nel cogliere che una grossa fetta dei giovani che prima lo avevano spalleggiato non erano rientrati. Allo stesso modo molti degli anziani che avevano espresso un consenso verso la tradizione.
    Dei sostenitori di Kakyu, invece, parve quasi non esserci stata alcuna scomparsa.
    Possibile che tutta quella gente avesse deciso di andarsene in una riunione tanto importante? Possibile che proprio la gran maggioranza dell'opposizione avesse deciso di ritirarsi, come coscente dell'imminente sconfitta?
    Difficile a dirsi, tuttavia fare una mossa in quel covo di serpi poteva diventare un biglietto di sola andata per il diretto all'altro mondo.


    Osservando i partecipanti rimasti, avrebbe infine contato non più di cento persone, lui stesso compreso. Dato strano dato che fino a poco prima se ne potevano contare quasi duecento. Osservando con ulteriore attenzione avrebbe poi notato che alcuni di essi avevano dei movimenti strani, quasi innaturali, a scatti, mentre la mano destra di Kakyu era celata alla vista sotto al tavolo.
    Certo, quello era un'ambiente strano ma era palese che la tensione era decisamente più alta rispetto alla prima parte della seduta. Evidentemente molti dei rimasti sospettavano qualcosa.


    Insoddisfatta delle risposte ottenute alla proposta di votazione Mikumo si sarebbe alzata in piedi attirando l'attenzione dei presenti, quasi come a non temere alcuna ripercussione.

    "Non lo posso accettare! Siamo tutti coscenti del fatto che qui c'è qualcosa che non va! È impossibile che quasi la metà dei presenti se ne sia andata, specie per una decisione così importante! Non accetterò queste votazioni in queste condizioni!"

    "E cosa pensi di fare? Mmmh? Vuoi forse andartene anche tu? Se la cosa non ti aggrada nessuno te lo impedisce mia cara Mikumo"


    La rimbrittò prontamente Kyoku, il quale continuava, stranamente a non notare che tutto il suo ramo di sostenitori era svanito. Che avesse anch'egli un piano? Oppure si era semplicemente arreso ai fatti? Di sicuro continuava a non essere tranquilla Mikumo che lanciava sguardi pieni d'odio verso tutti i presenti ad eccezione di Shu, vers il quale lanciò quasi una richiesta di aiuto. Una richiesta di supporto dinnanzi a quella riunione tanto anormale.
    Ora, stava a lui decidere che cosa fare: Poteva ignorare il tutto e lasciare che la riunione finisse in tempo record, oppure poteva intervenire per cercare di guadagnare potere per se o per la proposta di Mikumo.


    Se Shu non avesse detto nulla o avesse lasciato correre senza impedire la votazione il tutto si sarebbe concluso palesemente con una vittoria schiacciante per il marionettista delle ombre che ricevette oltre ottanta voti sui rimanenti cento partecipanti.


    OT - Dovresti avere le info necessarie per farti i tuoi conti. Occhio a come decidi di muoverti :guru: - /OT
     
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    Dei rapidi sguardi mi fecero vedere che la maggior parte dei sostenitori di Kiyoku assieme ai miei ragazzi erano assenti. Ci potevano essere moltissime motivazioni, non era detto che fossero tutti morti. Non ci voleva molto per capire che la situazione era tragica: evidentemente Kakyu stava controllando la maggior parte dei partecipanti sfruttando una sola mano ma non mi sembrava così in controllo della situazione, era chiaramente teso e voleva finire in fretta la discussione, a vantaggio di Ron. Kiyoku invece si comportava come se nulla fosse cambiato, possibile che si fosse rassegnato all'idea che sempre più si stava facendo strada nella mia mente. Mikumo cominciò a ribattere.

    Si stava per decidere ai voti, cosa su cui tra l'altro non eravamo neppure d'accordo, quando io cominciai a battere le mani, alzandomi in piedi.

    Bravo, bravo. Un'ottima mossa. Direi che è il caso di fare i complimenti a Kakyu, non credete? Non dev'essere così semplice manovrare così tante persone e sfruttando una sola mano. Sei molto bravo Kakyu, complimenti.
    Mi chiedo però cosa ti spinga a tanto... controllare i tuoi stessi compagni di clan, intimidire od uccidere i nostri fratelli. Forzare una votazione così truccata.
    Sono d'accordo su una cosa però: la massa spesso non è adeguata per decidere il leader migliore, si lascia distrarre da facili promesse, dal carisma di una persona senza valutarne le capacità. Non è in grado di capire chi sia veramente il più forte, la scelta migliore... non siete d'accordo?

    Come fare quindi... come fare quindi per far comprendere ad un gruppo di pecore chi sia il capobranco? Beh eliminando i propri oppositori sarebbe una buona cosa. Eliminare dall'equazione la variabile non conosciuta. Il sottoscritto. Qualcuno che avrebbe potuto spostare dei voti. Però è inutile eliminare dei votanti senza una propria base... bisogna quindi prendere quella di qualcun'altro ma come fare? Sostituendosi? Difficile: noi marionettisti siamo avezzi a scoprire la gente che si maschera ed occulta, che cambia se stessa. E' l'essenza delle tecniche nere che vengono insegnate a tutti oggi dopotutto. Quindi si può o intimidire questa persona... oppure promettendole quello che ha sempre desiderato...


    Stavo camminando spostandomi lontano da Kakyu e da Ron e verso Mikumo. La sala era grande, ma non immensa. Mikumo, e forse Kakyu stesso, sarebbero potuti essere i miei più grandi alleati.

    Era chiaro che dietro a tutto c'era Ron. Se l'era giocata bene, ma aveva commesso qualche errore... troppa fretta Ron, troppa fretta. O forse era il fatto che essendo stato tuo allievo ed "amico" per tanto tempo ero uno di quelli che ti aveva conosciuto meglio e sapeva come ragionavi.

    C'è un problema in tutto questo però... non si può promettere qualcosa che non si ha. Nello specifico questo rotolo.

    Dissi mentre lo estraevo dall'interno dei miei vestiti

    Lo riconosci Kakyu? E' quel famoso rotolo di tanti anni fa...

    Estrassi quindi una cartabomba, applicandola al rotolo.

    Direi che è quindi il caso di decidere Kakyu. Puoi cedere alle lusinghe, alle promesse e alle minacce di un folle e perdere per sempre ciò che hai sempre desiderato oppure... oppure per una volta nella vita scegliere quello che è meglio per tutti. Quello che è meglio per il clan. Ho sempre pagato i miei debiti, e ho sempre ricompensato i miei amici e i miei seguaci.

    La scelta stava a Kakyu, ma non avrei esitato a distruggere il rotolo se fosse stato il caso. Piuttosto che lasciare quelle tecniche nelle mani di Ron e Kakyu le avrei distrutte.

    Una persona disposta a danneggiare il clan per il proprio potere personale non meritava tale privilegio. Sarebbe significato distruggere la mia eredità. Distruggere il mio futuro. Distruggere la storia della mia famiglia e condannare tutti all'oblio. Ma meglio un dolce oblio che un terribile incubo.




    OT Mi sa che siamo vicini alla fine, in un modo o nell'altro... /OT
     
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    ~Una mossa Avventata~


    La mossa di Shu era palese, per non dire plateale. Certo era una scena a dir poco melodrammatica e toccante, degna forse di qualunque teatro conosciuto o di uno shonen per ragazzi. Tuttavia, quella era una riunione di serpi, non un manga. Quello ra il mondo reale, non una fiction dove il personaggio principale gode dell'immortalità del protagonista, protetto in un modo o nell'altro dall'ambiente.
    Certo era che alcuni degli astanti rimasero sorpresi, alcuni divertiti e molti mormoravano, tuttavia in tutto quel marasma, l'equilibrio dei voti non si era mosso, o almeno non in maniera palese. Tuttavia, un'altra cosa si era palesemente mossa...
    Molti iniziarono infatti a bisbigliare nel vedere il movimento di Shu verso mikumo e lo stesso Kakyu continuò a seguire con lo sguardo i movimenti del genin mentre una smorfia si disegnava sul suo volto, smorfia che divenne un ghigno nel vedere il bluff del genin con in mano il rotolo contenente le informazioni che tanto aveva cercato in passato.

    "Sei forse impazzito!? Prima parli del bene del clan e poi minacci di distruggerne le antiche conoscenze!? Tu sei un pazzo! Che qualcuno lo fermi!"


    Urlò quasi a sorpresa Kyoku balzando in piedi nel vedere la minaccia del giovane.
    A quell'informazione molti dei presenti trasalirono, come se d'un tratto si fossero resi conto di che cosa stesse minacciando Shu con quel suo semplice gesto. Dei marionettisti principali, tuttavia, nessuno parve quasi fare una piega, cercando di mantenere una perfetta faccia da poker come d'altronde la loro arte richiedeva.

    "Shu, non fare stupidaggini! Rischi di farci ammazzare tutti così!"


    Sibilò Mikumo al ragazzo cercando di mantenere un tono quanto più deciso poteva tenere nel cercare di non farsi udire da altri. Certo, i due non erano ufficialmente alleati, tuttavia era inopinabile che in una situazione del genere era rischioso passare per amici della persona sbagliata.

    "Complimenti Shu... Davvero uno splendido spettacolino il tuo... E... grazie dei complimenti, davvero... Peccato che tu non abbia capito nulla, come al solito"


    Si aprì Kakyou, con fare sornione, alzandosi in piedi e mostrando alla platea entrambe le mani con un semplice gesto cercando di acquietare gli animi.

    "Compagni marionettisti, vi prego, calmatevi... è chiaro che il ragazzo qui ha preso un'abbaglio... Certo, posso capirlo, in fondo siamo stati tutti dei ragazzini e da ragazzi si tende ad inventare delle belle storie, specialmente quando si cerca di fare colpo sulla massa..."


    La sala parve acquietarsi, almeno per un'istante mentre le parole di Kakyu scorrevano come un fiume suadente.

    "Anche se devo ammettere che ci ho quasi creduto a questa tua storia... Manovrare con una sola mano decine di persone... Certo, sono abile, ma non immaginavo di dare addirittura questa impressione di potere... Potrei addirittura candidarmi se questo è ciò che il clan crede di me!"


    A quelle parole si alzò una fragorosa risata. Difficile capire se fosse una sorta di derisione verso Shu e la sua strana esternazione o se fosse una sorta di implicito appoggio verso il marionettista Kakyu.
    L'unica cosa certa era che tutti sebravano continuare a muoversi per conto loro, segno, forse, che non era affatto Kakyu a manovrarli, sempre se qualcuno li stesse realmente manovrando.

    "Dimmi quindi, mio prode detective? Come dovremmo agire a questo punto? Chi è il colpevole da smascherare?"


    Lo derise tornando a sedere al proprio posto in attesa di una risposta dal misterioso Akasuna che ora aveva l'attenzione di tutti.


    OT - Ricordati che sei un marionettista, non essere troppo avventato nel crederti vicino alla fine :guru: - /OT
     
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    { Post Sesto }




    La reazione di Kakyu mi stupì, mi aspettavo qualcosa di diverso. Che le cose non fossero come pensassi? Forse avevo preso un granchio... tuttavia qualche reazione l'avevo causata. Non molto positiva per me però era già qualcosa, ne sapevo un po' di più e avevo perlomeno impedito una votazione truccata... e quindi ero un passo più vicino ad ottenere quello che volevo.

    Ascoltai con attenzione il discorso di Kakyu fino alla sua inevitabile conclusione

    "Dimmi quindi, mio prode detective? Come dovremmo agire a questo punto? Chi è il colpevole da smascherare?"


    Ma come? Passi tutto questo tempo a denigrarmi e poi vieni a chiedere la mia opinione? Beh se proprio vuoi saperlo direi che il nostro scopo adesso è scoprire chi sta cercando di truccare una possibile elezione. Secondo me c'è solo un motivo per cui una persona cercherebbe di forzarci ad indire un'elezione e poi a truccarne il risultato con dei trucchetti da quattro soldi... Ovvero questa persona non crede di essere in grado di vincere una sfida contro altri membri del clan.

    Se non sbaglio qualcuno aveva proposto una sorta di torneo prima della pausa vero? Una piccola gara di costruzione e di combattimento usando le marionette, in modo da comprendere chi sia il miglior marionettista sotto ogni aspetto.
    Direi che può partecipare chiunque voglia ambire alla posizione di capoclan. Se temete poi per i nostri membri più insigni... che ne direste di isolare i contendenti e di difenderli? In modo che possano lavorare in pace e che nessuno possa disturbarli per alterare il risultato della decisione finale.

    Se il nostro "colpevole" come l'hai chiamato tu Kakyu è così avvezzo ad usare mezzucci per ottenere il suo scopo e non crede di potercela fare beh... sarebbe il modo migliore per impedirgli di andare avanti a danneggiarci.

    Allora dimmi Kakyu, pensi forse di candidarti? Non hai appena detto che se il clan ti ritenesse abbastanza abile potresti candidarti? Quale miglior modo di dimostrarlo! Oppure qualcun'altro qui vuole provare?


    Se nessuno avesse accettato avrei concluso esterrefatto dal fatto che nessuno volesse diventare capoclan, chiedendo anche se allora la risposta era non avere un capoclan e autoregolarci. Con quest'ultimo appunto speravo di irretire i più tradizionalisti, facendo compiere loro un piccolo passo verso la mia posizione.

    Ero curioso di vedere la reazione di Kakyu e se Mikumo avrebbe abboccato al chiaro segnale che le avevo lanciato. Sarebbe bastata una sola persona ad accettare quella proposta per renderla immediatamente una valida opzione.
    Se c'era una cosa che sapevo di noi marionettisti era che siamo dei bastardi pieni di ego che farebbero di tutto per non essere da meno di qualcun'altro. Chi si fosse tirato indietro non avrebbe avuto alcuna possibilità di diventare capoclan. Tutto quello che serviva era una sola persona... la persona che stava dietro a tutto questo.



    OT Post breve, ma non è che avessi molto da dire. /OT
     
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    ~L'inizio di un Incubo~


    Certo l'assemblea stava prendendo una piega parecchio teatrale e Shu non parve volersi tirare indietro da tutta quella messa in scena, forse sottovalutando i suoi avversari o forse sopravvalutando se stesso e le sue stesse possibilità.
    L'intera assemblea tacque ascoltando il suo lungo ed ispirato discorso, ma quando terminò nessuno quasi osò parlare, come se tutti non sapessero cosa dire. Era palese che si aspettasse una qualche reazione, magari dei candidati, tuttavia la sala tacque, quasi come se nessuno volesse più procedere lungo quel cammino. Ad un tratto però Mikumo prese la parola.

    "Sono stata io a proporre l'elezione tramite torneo... E sono ancora convinta di questa soluzione"


    Ella non parve mostrare alcuna emozione, anche se fece un impercettibile cenno di intesa verso Shu.

    "Molto bene quindi... E voi signori cosa dite? Dovremmo dare un contentino a questi due senza speranze?"


    Aggiunse con tono ridanciano Kakyu, istigando nuovamente una risata comune ed un chiacchiericcio continuo che durò alcuni istanti, finchè Kyoku non riportò i toni dell'assemblea ad un livello più consono.

    "Bene quindi... Ron, tu cosa ne pensi di questa soluzione?"


    Riprese sarcastico Kakyu fissando il silenzioso Ron.

    "Se questo sarà il volere dell'assemblea"


    Asserì quasi senza emozioni l'uomo, quasi a volersene lavare le mani Che fosse un segno? Oppure semplicemente quell'uomo continuava ad ostentare la sua sicurezza in quella maschera di mistero e silenzio che lo circondava dall'inizio di quella riunione.

    "Sei cattivo con me Ron... Con questa risposta mi metti in una posizione difficile... Se decidessi di oppormi passerei per un codardo... D'altro canto non ho voglia di appoggiare la proposta di un marmocchio... mmmm Cosa mai dovrei fare?"


    Rimbrottò Kakyu in tono canzonatorio atteggiandosi quasi a vittima di quella sorta di complotto. Sospirò guardando i vari volti che lo circondavano.

    "Vabbè, vorrà dire che daremo la possibilità anche a questo marmocchio di poter giocare al marionettista... E sia, anche per me possiamo procedere con questo torneo... Anche se non vedo come possa in qualche modo tornare utile proteggere i partecipanti... In fondo un capoclan dovrebbe essere in grado di difendersi da solo, no?"


    Il suo sguardo, affilato come una lama si piantò su Shu, quasi come a minacciarlo di morte.
    Inutile dire che nella sala scoppiò nuovamente il caos con gente che urlava alla truffa, altri che sostenevano questa proposta ed alcuni che insistevano ancora sul procedere come da tradizione.
    Inutile aggiungere che passarono parecchi minuti prima che la sala si calmasse nuovamente sotto i gesti di Kakyu e di Kyoku che cercavano di riportare alla calma i presenti, chi i tradizionalisti chi i suoi diretti sostenitori.

    "Direi quindi che sarebbe utile eleggere qui una rosa di candidati papabili per questa sfida no? Così potremo far contenti tutti, sia i giovani promettenti che gli anziani..."

    "Sono d'accordo. Che ogni famiglia proponga il proprio campione!"


    Aggiunse con vigore Kyoku cercando di fare in modo che ogni famiglia proponesse il proprio preferito.
    Inutile dire che per gli Akasuna venne scelto Shu, essendo l'unico presente. Nella rosa rientrarono poi tutti e 3 i suoi diretti contendenti e tra gli anziani anche Kyoku stesso. Vennero poi fuori altri nomi meno rilevanti, come Tazuya Murakami, Myoko Ryukaze e Toshiro Musashi.
    Alla fine dei conti i nomi selezionati da quella assemblea erano 8, un numero perfetto per un torneo ad eliminazione diretta. Sempre se l'eliminazione diretta fosse avvenuta durante il torneo e non direttamente.
    Tutti i partecipanti accettarono la loro candidatura. Cosa avrebbe fatto Shu? Avrebbe accettato anch'egli mettendosi ulteriormente in mostra? O si sarebbe ritirato dalla sfida puntando a sopravvivere piuttosto che a scalare il clan in qell'ambiente particolarmente ostile?



    OT - Ok, ultimo post di parlate, al prossimo chiudiamo la riunione e passiamo alla parte "pratica". Buona fortuna :zxc: - /OT
     
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    La Riunione dei Marionettisti




    { Post Settimo }




    Come mi aspettavo Mikumo appoggiò immediatamente la mia idea (che poi era la sua) e piano piano l'assemblea sembrava convergere su quell'ipotesi, Kakyu tentò di evitare l'ipotesi, chiedendo persino a Ron che cosa ne pensasse ma il marionettista oscuro rispose come suo solito: lasciando che fossero gli altri a decidere. Probabilmente a lui non importava o forse favoriva quell'ipotesi.

    "Vabbè, vorrà dire che daremo la possibilità anche a questo marmocchio di poter giocare al marionettista... E sia, anche per me possiamo procedere con questo torneo... Anche se non vedo come possa in qualche modo tornare utile proteggere i partecipanti... In fondo un capoclan dovrebbe essere in grado di difendersi da solo, no?"


    Kakyu, come tuo solito pensi esclusivamente all'immediato. Se un futuro capoclan uccidesse un membro di una qualche famiglia o peggio ne ordinasse l'uccisione a distanza potremmo causare una ribellione o una scissione all'interno del clan. Già i consiglieri non ci vedono di buon occhio se poi iniziamo anche a farci la guerra tra noi... La mia opzione è per ottenere un verdetto incontrovertibile, per ottenere un capoclan che possa unirci in questo momento delicato.

    Una volta stabilito che il torneo si sarebbe svolto qualche piccolo scontro (per fortuna solo verbale) scoppiò all'interno della sala, chi non voleva che si facesse il torneo, chi era entusiasta, chi voleva partecipare a tutti i costi. Ci volle qualche minuto per calmare gli animi...

    "Direi quindi che sarebbe utile eleggere qui una rosa di candidati papabili per questa sfida no? Così potremo far contenti tutti, sia i giovani promettenti che gli anziani..."

    "Sono d'accordo. Che ogni famiglia proponga il proprio campione!"

    Per una volta direi che siamo tutti d'accordo.

    "Sono contento che tu sia d'accordo. Come ben sappiamo sei un membro di una famiglia prestigiosa nel clan, gli Akasuna. E dato che sei stato indicato come successore da tuo padre direi che la tua partecipazione è d'obbligo..."

    Non risposi nemmeno a Kyoku ma assentii con un cenno della testa.

    Per la stessa ragione penso che dobbiate partecipare anche voi, nobile Kyoku. Dopotutto siete il membro più anziano della famiglia Chikamatsu, il cui nobile lignaggio risale al fondatore della nostra arte... o preferite lasciare questo onore a qualche vostro nipote?

    "Ah, ah, ah... no, non è ancora arrivato il momento per me di lasciare la torcia. Ma se siete così spaventato dalla mia discendenza se volete posso rinunciare ad usare i 10 tesori."

    "Beh vecchiaccio, non vorrei che ti faticassi troppo... e poi te lo sei scordato che dobbiamo portare tutti un progetto originale? Comunque non ho intenzione di lasciare che uno di voi due diventi capoclan, per cui direi che mi candido anch'io... se nessuno ha obiezioni a riguardo."

    "Io ho delle obiezioni Kakyu, ma ti illustrerò le mie rimostranze direttamente quando saremo nell'arena del torneo"

    Replicò Mikumo. Altri due erano entrati nell'arena ma nessuno si oppose alla loro candidatura, cosa che non mi stupì essendo due delle persone che avevano condotto la riunione. Era strano che Ron non si fosse proposto, anche se secondo me contava nel fatto che l'avrebbe candidato qualcun'altro.

    Uno degli anziani alzò la mano.

    Scusate nobili signori, ma non si era detto di proporre i campioni di ogni famiglia? Sia Kakyu che Mikumo sono marionettisti di prima generazione, coloro che hanno appreso i nostri segreti per addestramento e non per dovere.

    Suvvia, credo che tale atteggiamento sia un po'... antico Comandante Musashi. E' vero che non sono membri del nostro clan per diritto di nascita ma sia Mikumo che, anche se mi duole ammetterlo, Kakyu hanno più volte dimostrato il loro valore. Se ritenete comunque che non siano sufficientemente abili potreste sempre entrare anche voi nel torneo...

    No no, nobile Akasuna. Le vostre idee sono dovute alla vostra giovane età. Io però sono vecchio e, al contrario del nobile Kyoku, non ho così tanta fiducia nelle mie capacità. Proporrei però mio figlio Toshiro.

    E' ovviamente una scelta ben accetta, sempre che Toshiro voglia partecipare...

    Sarebbe un onore concorrere per questa importante posizione, e confrontarmi poi con alcuni dei migliori marionettisti del clan sarebbe una gioia. Anche se... si sente la mancanza di un altro valido elemento. Che ne direste di Ron?

    Questa la risposta di Toshiro, che nel contempo candidava anche Ron.

    Come ho già detto, se l'assemblea mi ritiene adeguato...

    Pff, sfiderei uno qualunque di questi idioti a contrastare la tua candidatura.

    rispose Kakyu, fulminandomi con lo sguardo.

    Perché guardi me? Pensi forse che Ron o l'assemblea abbiano bisogno del mio benestare per ogni decisione? Se ci tieni così tanto do il mio assenso ma perché vorresti diventare capoclan? Se continui così mi chiederei il permesso persino per andare in bagno...

    Tieni il tuo sarcasmo per quando ti infilzerò con mille kunai avvelenati

    L'assemblea venne turbata da quella minaccia di morte, ma Kakyu corse subito ai ripari...

    Ovviamente nel corso del torneo... e un veleno paralizzante. Come ha già detto se ci uccidessimo tra noi il consiglio di villaggio si incazzerebbe.

    Direi di mettere ai voti la candidatura di Ron allora, quanti favorevoli?

    Più di metà dell'assemblea alzò la mano. Dei partecipanti soltanto Kakyu ebbe la sfrontatezza di alzare la mano, ben sapendo che comunque il suo voto non sarebbe stato contato.

    Rispetterò la decisione dell'assemblea e parteciperò a questo torneo allora.

    Alzò quindi la mano un uomo sulla cinquantina, molti lo conoscevano in quanto era un abile costruttore di marionette anche se non aveva quasi mai partecipato a missioni preferendo dedicarsi solamente alla costruzione delle marionette che poi rivendeva agli altri marionettisti.

    Mi conoscete, sono Tazuya Murakami. Da anni la mia famiglia si è dedicata alla costruzione delle marionette. La maggior parte dei presenti usa o ha usato un modello Murakami in passato o tuttora. Ma non avete mai riconosciuto il nostro valore. Direi che è il caso di cambiare questa ingiustizia. Mi candido.

    Molto bene, nobile Murakami. Metteremo la questione ai voti...

    Votate finché volete, se non partecipo potete scordarvi i miei modelli e la manutenzione.

    Forse irretita da questa minaccia l'assemblea votò quasi all'unanimità la partecipazione di Murakami.

    Bene. Direi che manca solo un campione della famiglia Ryukaze. Capofamiglia Koichi, chi indicate?

    Indico mio nipote, il figlio di mio fratello Suichi, Myoko Ryukaze. Ovviamente accetta.

    Quasi rassegnato al suo destino Myoko avanzò unendosi alla schiera dei partecipanti.

    Se nessuno vuole candidarsi ancora direi di chiuderla qui. Qualcun'altro?

    Nessuno rispose.

    Perfetto. L'assemblea vi farà sapere quando sarà il torneo, vi ricordo che il modello dovrà essere originale e mai usato prima. Potete andare.




    OT Ecco qua. Ti lascio un'apertura se vuoi dire altro ma non penso ce ne sia bisogno... /OT
     
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  14. Asgharel
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    ~Attacco Improvviso~


    L'assemblea alla fine aveva deciso ed una decisione era stata presa. Venne stabilito il torneo per scegliere un nuovo capoclan, tuttavia la data non venne stabilita dato che prima andava organizzato il tutto, specialmente la decisione dell'arena e la vendita dei biglietti. In fondo un torneo tra marionettisti era di certo un'evento unico, specialmente per Suna che da tempo necessitava di una distrazione.
    Uno alla volta i membri del clan si allontanarono uscendo dalla stanza e tra gli ultimi ad uscire furono Shu e Kakyu il quale lanciò un'occhiataccia non troppo velata al giovane Akasuna, un'occhiata che sembrava portare con se un chiaro messaggio di morte.
    Fino all'uscio della propria casa Shu non incontò nessuno, neppure un cane randagio o un semplice insetto che svolazzava per l'aria polverosa del villaggio. Il nulla più totale in una notte a malapena illuminata dalla bianca luna.
    Attorno a lui l'oscurità celava ogni dettaglio, ogni possibile presenza, ogni eventuale assalitore. Mentre stava aprendo la porta di casa, solo un suono meccanico familiare, gli diede il tempo di presagire cosa stava accadendo.
    Alle sue spalle, una marionetta si stava scagliando contro di lui con una lama, forse avvelenata, puntando alla sua schiena sulla sinistra, proprio in direzione del suo cuore.
    [Slot Azione 1]
    Sempre se fosse riuscito a sopravvivere all'assalto brutale, voltandosi avrebbe visto dinnanzi a se quell'orrenda marionetta di legno verniciata. La "creazione" rappresentava una sorta di papera gialla, anche se il corpo era in tutto e per tutto strutturato sulla base di quello umano. La lama che aveva cercato di trafiggerlo era stata già ritratta ed era semplice vedere che era stata installata all'interno del becco da cui un sistema a molle permetteva di estrarla e ritirarla con estrema rapidità.
    Per quanto potesse impegnarsi, tuttavia, non aveva modo di trovare chi la stesse adoperando data l'ora tarda e la scarsa illuminazione.
    Senza dargli tregua, tuttavia la marionetta ripartì all'attacco con una sorta di "fendente" portato all'altezza dello stomaco con il "braccio" sinistro, che per lo slancio fece addirittura piroettare la marionetta su se stessa.
    [Slot Azione 2] Inutile dire che se fosse stato colpito si sarebbe reso conto della lama montata sul braccio e che sporgeva dalla struttura dello stesso di pochi millimetri rendendo l'arto una sorta di rasoio, certamente poco efficente per un taglio preciso, ma ottimo per provocare un profondo sanguinamento.
    Ormai di spalle la marionetta poteva apparire semplice da distruggere, tuttavia aveva ancora un'altro asso nella manica. Infatti questa ruotò il capo di 180°, ritrovandosi nuovamente rivolta verso il genin, che ancora una volta dovette difendersi dalla lama che scattò nuovamente dal becco puntando questa volta a trapassarne il volto.
    [Slot Azione 3]


    OT - Ok, un piccolo scontricino contro un'avversario sconosciuto. Ovviamente, ti toccherà usare una marionetta se vuoi vivere :zxc: - /OT
     
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    La riunione dei Marionettisti


    [Post Ottavo]



    Alla fine quel primo round era terminato, senza nessun chiaro vincitore, tuttavia avevo impedito a Kakyu (e Ron?) di assumere il controllo del clan immediatamente. Inoltre si era deciso di rimandare il torneo a data da destinarsi, in modo da dare tempo al clan e al villaggio di organizzarsi in merito e, se conoscevo bene le vecchie cariatidi che al momento erano la leadership dei marionettisti, ci sarebbero volute settimane se non mesi per utlimare i preparativi.

    Poco importava, ero abituato a guardarmi le spalle e all'immensa pressione psicologica di nascondere il proprio io. Rispetto all'essere infiltrato in un organizzazione di Nukenin questa sarebbe stata una passeggiata, ma non per questo meno mortale come esperienza. Mentre mi dirigevo verso casa, la marionetta nascosta sotto il mio mantello grazie alla sua innaturale snodabilità, tenevo la mente e i sensi all'erta per captare anche il più piccolo rumore, la più piccola indicazione che un nemico mi stava per attaccare. Conoscevo i membri del mio clan, e mi aspettavo almeno un tentativo di assassinio. Sarei rimasto deluso del contrario. Ero quasi giunto a casa mia e sapevo che stava per giungere il momento più pericoloso: l'entrata in casa.

    Come ben sapevo e come avevo insegnato anni addietro il metodo migliore per cogliere un avversario di sorpresa era attaccarlo in un momento in cui era concentrato su qualche altra azione, in cui la sua attenzione calava, in un momento di rilassamento. Tuttavia, sapendo questo, avrei potuto prevedere la mossa di un mio possibile avversario.

    Allungai la mano verso la porta, le orecchie tese e pronte ad identificare ogni rumore sospetto.
    Non appena posai la mano sul pomello sentii un rumore meccanico familiarissimo per ogni marionettista, non persi tempo a riflettere e schivai: ruotai su me stesso facendo perno sul piede destro e la lama mi passò di fianco lasciandomi illeso. [Impasto 1/2 basso in riflessi 300--> 350]

    Ben sapevo le insidie che celavano le lame dei marionettisti tuttavia non potei trattenere un'espressione di disgusto quando vidi quello schifo, una sorta di papera umanoide con una lama che, prevedibilmente, le usciva dal becco.

    Noiosa, oltre che orrenda.

    Lo schifo tentò nuovamente di colpirmi agitando il braccio sinistro, lo slancio tuttavia era talmente ampio che quella cosa (che mi rifiuterò di definire "marionetta") volteggiò su se stessa mostrandomi la schiena.

    Noiosa, orrenda e progettata male. Se questo è uno dei miei ex-allievi lo ammazzo.

    Un piccolo aiuto col chakra ed evitai nuovamente il fendente allargando le gambe ed abbassandomi al suolo, aiutandomi con la mano sinistra che posai al suolo per un istante per mantenere l'equilibrio. [Impasto bassissimo. Riflessi 300-->325]

    Stavo per contrattaccare quando la testa della papera troppo cresciuta ruotò di 180° facendo scattare nuovamente la lama del becco diretta verso il mio volto.

    E questo dovrebbe sorprendermi?

    Un rapido movimento di mani e due braccia meccaniche uscirono dal collo del mantello bloccando la lama con le avambraccia (o perlomeno il loro corrispettivo). [Riflessi 300-->325]

    Se si fosse trattato di mani umane probabilmente sarebbero rimaste ferite ma le marionette non avevano sangue da far scorrere o carni da lacerare.

    Ora tocca a me.

    Grazie all'artificiale flessibilità della marionetta donatami da Mikumo la feci fuoriuscire totalmente dal mio vestiario, sempre trattenendo la lama, per poi tentare una presa con le gambe della marionetta che, grazie anche alle sue articolazione aggiuntive, avrebbe tentato di avvolgersi attorno alle braccia della papera in modo da bloccarne i movimenti. [In base al regolamento innata considero la velocità della marionetta pari all'intuito, aumentato di 3 tacche. Impasto inoltre bassissimo. Velocità 375-->400. Slot azione I.]

    Ipotesi I


    Se la presa fosse riuscita la marionetta avrebbe tentato di stringere e strappare le braccia dell'essere artificiale che affrontava. Dato che aveva più articolazioni rispetto ad un normale essere umano come minimo avrebbe fatto forza su due punti diversi per ogni braccio. Lo scopo, più che di strappare le braccia del volatile (impresa difficile data la costruzione delle due armi), era quello di danneggiarne i meccanismi interni in modo da limitare o impedire la funzionalità delle braccia, dove di solito si trovava il maggior numero di armi di una marionetta. [Slot azione II. Impasto Basso. Forza 300--->375.]

    Dopo questa mossa avrei mosso le braccia della mia marionetta cercando di infilzare i Kunai che aveva al posto delle mani all'interno del becco della papera gialla, in modo da danneggiare anche il meccanismo che controllava la lama estraibile. Slot azione III. Attacco doppio. Velocità 375. Forza 300. Potenza: 8 (x2)



    Ipotesi II


    Se la presa non fosse riuscita avrei eseguito un balzo verso sinistra in modo da portarmi dall'altra parte della strada tenendo sempre la papera di fronte a me e la marionetta di Mikumo in mezzo a noi due, sempre restando attento a rumori che potessero indicare la posizione del manovratore di quell'obrobrio. Alla fine del mio movimento mi sarei trovato in una zona d'ombra, difficilmente visibile per il mio avversario, anche se la mia posizione gli sarebbe stata circa nota presumevo. Slot azione II. Movimento fino a 12 metri. Dato che l'arena non è chiarissima mi sono tenuto sul vago, tuttavia 12 metri mi sembrano un ampio margine per ottenere il risultato che ho descritto.

    Arrivato nella mia nuova posizione, all'improvviso, avrei fatto attaccare la marionetta con tutti e quattro i suoi arti cercando di infilzare i kunai che aveva al posto di mani e piedi alla base degli arti della papera, in modo da bloccare o tranciare i meccanismi che ne rendevano possibili i movimenti.
    Slot azione III. La descrizione rientra in "Attacco Doppio". Velocità 375, Forza 300. Potenza 8 (x4). Se fossi riuscito ad infilzarla la marionetta avrebbe tenuto la posizione, in modo da tenere bloccata il più possibile la sua avversaria.




    OT Per comodità di entrambi riporto la descrizione che fanno febh e mikumo della marionetta:

    CITAZIONE
    Improvvisamente dal tetto del palazzo accanto atterrò una sagoma umanoide tra loro: era una marionetta estremamente semplice, con due kunai al posto delle mani e dei piedi, con diversi snodi articolari negli arti, superiori rispetto a quelli di un normale essere umano. Questa è Kyokugei-shi (Contorsionista) una delle mie marionette più semplici e meno conosciute. Te la presto fino a domani...quasi certamente a fine riunione Kakyu o qualche suo seguace ti attaccheranno. Sfrutta quest'ora per reimparare a muoverla. Non ha meccanismi particolari a parte un lanciakunai nascosto nel petto, ma anche saper eseguire uno o due attacchi di base dovrebbe esserti sufficiente per prendere tempo e sfuggire all'agguato.

    /OT


    Consumo totale:

    Basso fase difensiva. Bassissimo Slot azione I.

    Ipotesi 1: +Basso


    Riserva totale: 28.75/30 (-1 basso aggiuntivo se ipotesi I).


    Per qualunque domanda contattami pure in privato.
     
    .
18 replies since 2/2/2014, 22:56   277 views
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