[Gioco] Vizi di Forma

Grado C

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  1. -Hidan
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    Vizi di Forma

    Survivors


    Ritrovi Anzo in una delle condizioni meno indicabili per un nobile.
    Era sporco, sudato, esausto, smarrito. Ed io era la sua unica possibilità. Gran bella possibilità, in quelle condizioni. « Forza, riprendi fiato! Saresti ancora più inutile così esausto. » Il tempo del galateo era finito. « Dove volevi andare, eh? Non dureresti una notte da solo. » Riproverai l'anziano nobile, sedendomi davanti a lui. I miei cloni, intanto, si disposero verso le mie spalle, per verificare che qualcuno non ci stesse inseguendo. Anzo bevve dell'acqua da una sua borraccia, quindi la offrì a me. La paura l'aveva tramutato in un agnellino gentile e docile. « Non potevi comportarti in questo modo fin dall'inizio? Avremmo risparmiato tempo, e magari evitato qualche cadavere... » Continuai, prima di bere dalla sua borraccia un gran sorso d'acqua, mentre Anzo prese la parola.
    Un nobile del posto, a quanto diceva, poteva offrirci riparo. A quanto sembrava avevamo tagliato il paese, finendo nel territorio della Pioggia. Di certo non era un bel posto per ninja Accademici, soprattutto se braccati da mercenari. « Molto male... » Non era sicuramente una buona notizia, e per il resto non sapevo che pensare. « Scommetto che c'è il tuo zampino in questa sua fortuna, o sbaglio? Gli avrai dato un bel vantaggio, a discapito di qualche povero cristo! Ed adesso, uno di quei poveri cristi, ti vuole morto. Una spirale infinita, eh? » Sospirai. « Sei sicuro che ci si può fidare di questa persona? » Non che avessi molte scelte. Ero in un paese ostile, da solo, con un vecchio inutile, forse braccato. Che potevo fare? Era davvero la scelta giusta rivelare la nostra posizione e la nostra identità ad altre persone? « Non lo so... Lui potrà anche esserti debitore, ma la gente del posto e i suoi servitori no. Per adesso abbiamo solo un vantaggio, forse, ovvero che i nostri inseguitori ci credono morti probabilmente, e se non ci credono morti non conoscono la nostra posizione. Se fugge qualche informazione una volta al forte del tuo amico, siamo da punto a capo... » I pensieri fluirono rapidi nella mia testa. « Allo stesso modo... Siamo molto lontani da Kiri, senza cibo e senza scorte... In un territorio nemico... » La scelta era veramente difficile. « Che palle! » Sbattei il piede destro a terra, mentre mi rimettevo in piedi. « Va bene, va bene, andiamo da questo tuo amico... Ma dovrò prendere delle misure di sicurezza un volta lì... » Avevo in mente già cosa fare, più o meno. « Proseguiamo un altro po', poi cercherò qualcosa da mangiare ed accenderò un fuoco per la notte. » Aiutai il nobile ad alzarsi, quindi incominciai a camminare, diretto verso il castello del commerciante di legname. Un mio clone avrebbe chiuso il gruppo, dopo aver staccato un grosso cespuglio da terra, con cui avrebbe cercato di cancellare le orme dei nostri piedi dalla terra battuta, per quanto possibile. Un altro mio clone avrebbe fatto da apripista, mentre io avrei percorso la strada a fianco di Anzo. La colonna sarebbe stata lunga, in linea retta, una ventina di metri.
    La mia prima preoccupazione sarebbe stata quella di trovare dell'acqua, ma essendo in un territorio non più desertico, anzi, dove le piogge erano usuali ed abbondanti, non ci mettemmo troppo a trovare un piccolo fiumiciattolo, dove riempii la mia borraccia e quella di Anzo. Quando il sole sarebbe stato vicino a calare, avrei ordinato di fermarci alla colonna, giunti vicino ad una piccola conformazione rocciosa nel pieno della foresta. « Anzo, mi serve un po' di sottobosco, preferibilmente secco. Raccogli cespugli e rametti secchi per il fuoco. Stai vicino al mio clone, che intanto taglierà della legna da un albero più grande. » Diedi indicazione al primo clone di seguire Anzo, che si allontanò non più di 10 metri. L'altro clone, invece, avrebbe incominciato a tagliare grosse fronde di alberi, anche tramite l'uso del chakra adesivo per arrampicarsi sugli alberi. Quelle sarebbero servite come giacigli per la notte e le restanti avrebbero avuto la funzione, se messe in diagonale, appoggiate tra terra e roccia, di proteggerci dal vento. Io, nel frattempo, mi sarei allontanato di una decina di metri, salendo su un grosso albero nelle vicinanze. La mia intenzione sarebbe stata quella di attendere il passaggio di qualche animale, come una lepre o anche qualcosa di più grosso, non disdegnando neanche uccelli di qualsiasi tipo, e, una volta avvistati, avrei tentato di afferrare la cena, in particolare avrei cercato di infilzarla tramite il lancio di uno o più kunai. Se nulla fosse passato nelle vicinanze, avrei atteso che i miei cloni finissero i loro compiti prima di chiedere ad Anzo di rimanere fermo alla conformazione rocciosa, mentre noi tre, tutti insieme, avremmo percorso un centinaio di metri, ognuno distante dall'altro una decina di metri, appostandoci nello stesso modo che avevo già descritto, sempre con l'intenzione di trovare qualcosa da mettere sotto i denti. Se nei paesaggi si sarebbero scorti alberi o cespugli di frutti non avrei fatto troppi complimenti nel raccoglierli. Se neanche in questo caso non avrei trovato nulla di commestibile, mi sarei rassegnato a passare la nottata a stomaco vuoto, nella speranza che la mattina successiva avrei recuperato con gli interessi quella mancanza di cibo.
    Tornato alla conformazione rocciosa, avrei trovato una roccia e, con il fuuma kunai tenuto ben fermo da un mio clone, avrei cercato di sfregare la lama dell'arma, colpendola con forza con la pietra, mentre l'altro clone avrebbe tenuto ben vicino dei rametti e delle foglie secche secche, il tutto su altri rami secchi. Nella speranza di accendere un fuocherello in quel modo, se ci fossi riuscito, avrei poi alimentato le fiamme, continuando a tagliare altro legno o recuperare altri rami.
    Prima di coricarmi, avrei dato istruzioni ai miei cloni di rimanere di ronda per tutta la notte, ad una decina di metri l'uno dall'altro, spalle al fuoco, che sarebbe stato controllato ad intervalli regolari. « Si metta a dormire, Anzo. Domani magari sarà una giornata migliore. » Diedi una pacca sulla spalla al vecchio.
    Lo speravo veramente.
    Mi sarei poggiato sui giacigli creati appositamente, cercando di riposare, per quanto possibile in quella circostanza. Per il mio onore e per salvare quel vecchio, stavo mettendo a repentaglio la mia vita. Il duro essere un ninja ed uno spirito protettore.

    Se la notte fosse passata tranquillamente, avrei svegliato Anzo alle prime luci dell'alba. « Buongiorno nonnetto. Viaggeremo veloci. » Esclamai, mentre facevo segno ad un clone di avvicinarsi. « Prendilo sulle spalle, andremo più veloci. » Non potevo permettermi di procedere troppo lentamente. Quindi, dopo aver spento il fuoco, avrei riordinato la colonna di viaggio, spostandomi io stesso come apripista, il clone con Anzo al centro e l'ultimo clone per ultimo; il tutto, in una decina di metri. Prima di lasciare la piccola conformazione rocciosa, un piccolo pavone sbucò da dietro un albero, fermandosi a guardare quella disastrosa combriccola. Sorrisi. « Potrebbe essere un buon segno, giusto? E' un animale di voi nobili il pavone, non sia mai che questa sarà una giornata fortunata! » Non che potesse andare peggio.
    In poco tempo, il piccolo forte in legno del nobile Sarumaki si sarebbe mostrato ai nostri occhi. Un piccolo castello con una manciata di baracche in legno, circondato da delle mura di legno. Poco più di una palizzata. « Molto bene, nonnino... Spero che questo tuo amico sia veramente in debito. Altrimenti siamo cadaveri che camminano. » Esclamai, senza mezzi termini, prima ancora che due guardie vestite da samurai uscirono dal cancello per accoglierci. « Sono Akira Hozuki, ninja di Kiri e scorta del nobile Anzo. La nostra compagnia è stata colpita da dei mercenari e ora rimango solo io oltre all'amico del vostro signore. Possiamo vederlo? » Esclamai alle guardie, prima di far segno al clone di far scendere dalle sue spalle Anzo. « Sappiate che ne io ne i miei cloni vi consegneremo armi o equipaggiamento, quindi non chiedetelo. Per il resto, fate pure strada. Vi seguo. »
    Sperando di non andare contro alla prematura fine di Akira Hozuki.

     
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