[Gioco] Vizi di Forma

Grado C

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. -Hidan
        Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Vizi di Forma

    Spaesato


    « Mmh...? »
    Mi congelai sul posto all'udire di quell'improbabile rumore. Gli occhi di Anzo divennero bianchi, come se fossero spenti, la bocca aperta, con la saliva che lentamente incominciava a scendere dai lati delle labbra, il tutto fu preceduto anche dal suono di qualcosa che non riuscii a distinguere.
    Poi tutto successe, e successe tutto troppo velocemente.
    La finestra che si aprì, una strana sagoma gettarsi da questa, un tanfo incredibile di ammoniaca. Poi un rumore sordo, qualcosa che era caduto, quindi il fischio inconfondibile, se non nel numero, di frecce e dardi che volavano, conficcandosi in qualcosa. In qualcuno, per la precisione. Riposi il fuuma kunai e velocemente accorsi a fermare Anzo, bloccandogli entrambe le spalle. Ma il suo corpo mi cedette in mano. Sembrava essere vuoto.
    Ed in effetti vuoto era, praticamente. « Che schifo! » Lanciai via il manichino vuoto, facendolo schiantare contro un muro alla mia destra, notando solo in quel momento come un enorme squarcio si apriva a metà delle scapole.
    Che diavolo stava succedendo? Mi sporsi dalla finestra, notando come un gran numero di guardie si era adunata attorno ad uno strano, piccolo, corpo, con la solita puzza che mi aveva accompagnato tutto il viaggio. Aprii del tutto la finestra ed usai il chakra adesivo per scendere dal muro di legno. Giunsi in contemporanea di Sarumaki dinanzi al cadavere. Questo, dopo un primo istante in cui sembrò essere spaesato, sembrò essere soddisfatto dell'accaduto. Prese una borsetta dalla sua tunica e me la lanciò. La presi con entrambe le mani. Il mio viso sarebbe potuto essere preso come esempio di incredulità e spaesatezza in tutto il mondo. Guardai dapprima Sarumaki, poi il cadavere, quindi di nuovo Sarumaki, poi una guardia che impugnava una balestra alla mia sinistra, che a sua volta mi guardò negli occhi e mi fece spallucce, quindi tornai a guardare il cadavere, infine i soldi. « Ehhhhh... Che è successo? » Ero stato bravo? Avevo reso il mondo un posto migliore?
    Ma, soprattutto, ero stato ingannato?!
    « COSA? » Era stata tutta una farsa. Niente di tutta quella storia era una cosa vera, era stato tutto un artificio, un raggiro, una colossale presa in giro. Quello lì davanti era un truffatore, un mercenario, un furfante, che aveva venduto perfino i suoi compagni nella speranza di farsi qualche soldo, quindi aveva fatto finta di essere Anzo per sfuggire dalla loro vendetta. Non sapevo più cosa pensare di tutta quella storia.
    « Ero... » Guardai il cadavere, gialliccio e puzzolente. « Ero quasi pronto a morire per... Per questa feccia. » Il tono della mia voce era colmo d'odio, ma stranamente calmo e freddo. Mi avvicinai al cadavere ancora di più, arrivando a poco meno di un passo dalla faccia. « Tu... » I miei pugni si chiusero, con tutta la forza che avevo in corpo, finché non divennero completamente rossi per lo sforzo. « Per colpa tua sono morti innocenti... » Pensai alle guardie del povero Anzo, al giovane figlio del locandiere, ai vari civili, a Uriko... « Avrei voluto ucciderti io, con queste mani... » E non sarebbe stato così rapido, così poco doloroso. Scoppiavo dal furore. Le vene sulla tempia si ingrandirono, gli occhi, sgranati, guardavano solo il corpo fatiscente di quello che non poteva essere considerato neanche un uomo. Pensai per un momento di fargli esplodere la faccia, schiacciandola con il mio piede. Pensai di dilaniare il suo corpo, tagliarlo in vari pezzi e darlo in pasto ai maiali. Brava gente, innocenti... Morti... Per nulla.
    Respirai a fondo, cercando di rilassare il corpo, ed allontanandomi dal corpo del fu Anzo, o quello che io credevo Anzo. « Portatelo via. » Non volevo abbassarmi al suo livello. Non avrei lasciato che la mia rabbia mi trasformasse in una bestia, in feccia dell'umanità, come lui. « Approfitterò della cena e dell'alloggio per stanotte. Domani mattina toglierò il disturbo... Manco da troppo tempo... » Mi rivolsi a Sarumaki, mentre questo mi rivolgeva un occhiolino e un sorriso. La sua rabbia per Anzo era giustificata: a quanto sembrava aveva esiliato la sua famiglia. « Mi dispiace per la tua famiglia. Vedrai che un giorno anche lui la pagherà. »
    D'altronde il destino trovava sempre un modo. « Non è semplice... Non è semplice essere giusti. Non essere malvagi, comportarsi con onore, adempiere al proprio dovere. Sarebbe più semplice essere meschini, vili, traditori... Lo so bene, Sarumaki, ma penso una cosa: il bene, in un modo o nell'altro, trova sempre un modo per trionfare. » E Koru il brutto l'aveva imparato a sua spese. Sorrisi al nobile, mentre gli davo una fragorosa pacca sulla spalla. « Allora, che hai preparato per cena? »

    La mattina seguente, come da accordi, avrei preparato le mie poche cose, mi sarei fatto consigliare un abbondante scorta d'acqua, una cartina geografica e, dopo aver salutato e ringraziato Sarumaki per l'ospitalità, mi sarei addentrato nuovamente nel bosco. Mi sarei diretto dapprima nella Terra del Fuoco, e una volta giunto sulla costa, sarei tornato a Kiri via mare, lasciandomi la morte alle spalle, ma i ricordi e i pensieri di chi non era più tra noi nel mio cuore.

     
    .
27 replies since 15/5/2015, 19:29   541 views
  Share  
.