Puzza di Pesce

Corso Base Ras

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    Puzza di Pesce





    - Hiashi. Uno Hyuga eh ? -

    Disse Oboro, tra sè e sè, dopo aver letto la convocazione dell'amministrazione.
    Era convinta che gli Hyuga si addestrassero per conto loro durante il primo accesso accademico, ma a quanto pareva, questo ragazzo aveva ricevuto un trattamento particolare. La casata primaria l'aveva "scaricato" alle cure dell'accademia, forse per togliersi un peso, o forse per insegnare al ragazzo qualcosa.
    In ogni caso, la ninja non poteva seguire con lui le normali procedure, sicuramente il giovane aveva già ricevuto un addestramento di base dal suo clan, che era il più potente della Foglia; quindi, per non farlo annoiare, lo avrebbe portato direttamente in missione, cercando un compito da poter svolgere assieme, in questo modo oltre a conoscere i reali livelli di apprendimento del ragazzo, lo avrebbe testato sul campo.
    Nell'archivio delle missioni era presente da circa una settimana un incarico non ancora reclamato da nessun ninja, non perchè fosse difficile, ma perchè si trattava di una scocciatura. Uno dei pescatori di Otafuku, che possedeva una bagnarola sul fiume, aveva lasciato il proprio carico di carpe nella zona di scarico del porto, quando, dopo circa un'ora, questo era scomparso. Invece di contattare la polizia locale, o i malviventi locali, data la zona, l'uomo si era irritato e aveva esposto direttamente il problema a Konoha, richiedendo l'intervento dei ninja.

    Recuperare un carico di pesce e acciuffare dei ladri. O magari scoprire dove un marinaio sprovveduto aveva dimenticato il proprio carico, decisamente una missione ghiotta, motivo per il quale stava facendo la muffa da giorni nell'archivio. Verso le 10 del mattino, Oboro decise di recarsi alle porte del quartiere Hyuga, ovviamente sotto l'effetto della trasformazione, in modo che il ragazzo non si rendesse conto di avere la ninja degli Aburame davanti. Lei assunse l'aspetto di una qualsiasi dei ninja in dotazione all'accademia, capelli castani, media altezza, e un corpetto da chunin della foglia, una perfetta nessuno.
    Arrivata al quartiere Hyuga, porse ai guardiani una lettera di mobilitazione all'attenzione di Hiashi, in modo che lo prelevassero e lo portassero da lei in tempi brevi, per partire per la missione. Avrebbe dovuto arrivare già pronto con il proprio equipaggiamento.
    Così, quando si fosse presentato all'ingresso del proprio quartiere, la ninja lo avrebbe accolto.

    - Ben arrivato, sei Hiashi giusto? - In caso di risposta affermativa avrebbe continuato. - La tua richiesta di arruolamento è stata accettata. Solitamente il primo compito assegnato è un addestramento basilare alle arti ninja, ma dato che il tuo clan lo fornisce già ad ogni suo membro, oggi faremo qualcosa di diverso. C'è un lavoro da fare, trovare un carico di merce scomparso, e punire gli eventuali colpevoli, se la faccenda rivela averne. -

    Il ragazzo avrebbe potuto porre tutte le domande che avesse ritenuto necessarie, dopotutto non avevano fretta, dopo una settimana di attesa, il carico di carpe, se fosse stato ancora in giro, avrebbe puzzato abbastanza da rivelare da solo la sua posizione. Ovviamente per evitare di smontare l'entusiasmo del giovane, Oboro evitò di rivelare immediatamente il contenuto del carico smarrito.

    - Il mio nome è Sango, sarò il tuo appoggio per questa missione. -

    Una volta pronti, sarebbero partiti.



    Offgame
    CITAZIONE
    Benvenuto al corso base e scusa il ritardo. Durante questa piccola missione di introduzione ti farò alcuni esempi di situazioni di gioco e ti mostrerò l'utilizzo delle regole base. Sei libero di porre sia in gioco che in OT tutte le domande che ritieni necessarie. Quando inizieremo, ti chiederò di replicare alcuni utilizzi delle funzioni del gioco, e di cercare di tradurre in gdr, seguendo le regole, le azioni che intendi fare, in modo da spingerti a sperimentare e correggere i vari errori.

     
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  2. Raš
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    Mio nonno che stava seduto a capotavola, con le mani giunte sopra al tavolo di legno massiccio, non aveva smesso neanche per un secondo di fissarmi con i suoi occhi bianchi. Era stato un ninja e lo si poteva notare a prima vista, non perché avesse la pelle segnata da cicatrici o fosse mutilato, no, lo si vedeva nei suoi occhi, nei suoi lineamenti affilati, dalle profonde rughe che gli attraversavano il viso e la voce roca e bassa, quasi un sussurro e dentro di me provocava una strana sensazione: è difficile da spiegare, è come se qualcuno grattasse con la carta vetrata una superficie ricoperta di miele. A volte poteva rivolgersi a me con tono duro, spesso mi rimproverava per gli errori che commettevo in addestramento, ma nei suoi occhi c'era il miele di chi, guardando il proprio nipote, riconosce il figlio e, nel figlio, sé stesso a terra ammaccato e ricoperto di polvere ansimante una vita fa. Hiashi, non ho molto da dire, sai quanto sia importante per te, per noi, per il nostro clan, quello che stai facendo: diventa un ninja, diventa il ninja più abile di tutti e porta finalmente la giustizia e la pace all'interno di queste mura. Per farlo metti tutto te stesso e impegnati. Io, ormai, non ho più molto da insegnarti e comunque sono diventato troppo vecchio, è ora che tu vada e conosca la realtà che sta al di fuori di tutto questo. Fatti onore
    Io ricambiai il suo sguardo e annuii con la testa, sul tavolo vuoto una busta era stata aperta e la lettera che ne sbucava era stata già letta svariate volte da me e i miei nonni. Si trattava di una convocazione, immediata, da parte del villaggio della foglia, finalmente la mia richiesta di reclutamento era stata accettata. Sorrisi un'ultima volta prima di imboccare la strada.
    Quando la lettera fu recapitata a casa stavo nell'intimità del giardino, un luogo dove le mura escludevano lo sguardo all'esterno e i rumori della strada arrivavano ovattati, un rigagnolo d'acqua si apriva su un piccolo stagno dove qualche ninfea ne copriva lo specchio dell'acqua e sbocciava con i suoi fiori bianchi. Io ero seduto sulla spartana panchina di pietra immersa nel canneto di bambu e, con una matita dalla mina dura, tracciavo linee su un foglio bianco cercando di catturare e incastonare la tranquillità di quel luogo su un foglio, estrarla e renderla ferma, immortalarla.
    Mia nonna si precipitò di corsa da me che erano circa le dieci del mattino, il sole era velato da alte e sporadiche nuvole che ne filtravano i raggi schietti delle mattine invernali, proiettando ombra sull'intero villaggio della foglia, con sé portava una busta che mi porse, il mittente era scritto sul dorso della busta: l'amministrazione di Konoha. La aprii impaziente e le mani quasi mi tremavano, la lessi rapidamente, una, due, tre volte. Quindi guardai il viso di mia nonna che stava palesemente morendo di curiosità e senza dirle niente mollai il quaderno di pelle scura e la matita, quindi le diedi la lettera e corsi in casa scattando lungo le scale e arrivando in camera. Finalmente era arrivata la mia occasione, dovevo preparami per una missione. Una missione! Ed io che mi aspettavo un addestramento frontale da parte di qualche chunin o genin del villaggio della foglia. Fremevo dall'ansia.
    Alla chunin, che mi aspettava appena fuori dal quartiere degli Hyuga, mi presentai con una giubba bianca piuttosto lunga che copriva le bende da combattimento che, poco prima, avevo sapientemente arrotolato intorno alle braccia e alle mani come mi aveva insegnato nonno. All'altezza dei reni, parallelo al terreno, sbucava l'impugnatura del mio tanto; le altre armi erano tenute nelle tasche, i kunai nell'apposito contenitore tenuto a circa metà dell'altezza del femore, in modo che potessi arrivare all'anello che stava alla loro estremità semplicemente allungando il braccio, gli shuriken erano tenuti, invece, nella sacca porta oggetti che tenevo all'altezza della cintura sulla schiena. Il kimono, regalo di mio nonno a cui apparteneva precedentemente, era fatta di un materiale particolare che mi permetteva di occultarmi più facilmente con l'ambiente che mi circondava.
    La salutai con un lieve sorriso sulle labbra seguito da un inchino, ascoltai silenziosamente le indicazioni e la motivazione della chiamata. Si trattava dunque di un furto, non ancora risolto, nel paese di Otafuku al di fuori del villaggio della foglia, noto per i delinquenti che vi abitavano e, non troppo celatamente, vi comandavano. Prima di seguirla al di fuori della mura le volli chiedere qualche informazione in più sulla missione Di che genere di furto si tratta, signora, e da quanto è, indicativamente, avvenuto? Le domandai, camminando lungo le strade affollate del villaggio, notando con piacere che le nuvole si stavano lentamente diradando lasciando il cielo azzurro e pulito





    CITAZIONE
    Prima di tutto, grazie mille per la tua disponibilità!
    Vorrei approfittarne per chiederti dei chiarimenti riguardo agli stemmi/tratti. Da quello che ho capito è possibile prendere dei tratti tramite l'utilizzo di stemmi che si acquisiscono in gioco. Però non mi è chiara una cosa: mi sembra di aver capito che gli stemmi debbano essere coerenti con il tratto richiesto ma, banalmente, com'è possibile avere uno stemma coerente con una conoscenza, ad esempio, che non si possiede? Tipo, per poter prendere il primo livello della tecnica speciale ho bisogno di uno stemma semplice ma, non avendo mai attivato i miei occhioni, come posso avere uno stemma coerente? Sarebbe valido uno stemma legato al mio background, essere uno Hyuga, ad esempio, per avere il tratto?

    Inoltre volevo chiederti dei feedback sui miei post, è da tanto che non gioco e non so se vadano bene, se siano troppo corti, troppo lunghi, se ci siano troppe descrizioni o se, invece, ne manchino. :whem: :whem:

    Edit: mi sono accorto solo ora che il tuo pg si era presentato, scusami :pwn: ho modificato eliminando quell'ultima parte


    Edited by Raš - 9/2/2016, 00:55
     
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    Arrivo a Otafuku





    Quando il ragazzo si mostrò, sembrò esattamente un pulcino, era ben vestito, con l'equipaggiamento sistemato, gli abiti del clan in ordine, e lo sguardo di chi sta per imparare a volare una volta lasciato il nido. Per sua fortuna quella sarebbe stata una missione facile, da svolgere in un giorno, avrebbe posto le fondamenta per il suo futuro. Dopotutto anche i kage più grandi avevano iniziato dal basso, quindi perchè no, il suo primo incarico, era quello di recuperare del pesce. Fatte le presentazioni, i due si avviarono per il villaggio, in direzione delle mura, che avrebbero superato per recarsi verso Otafuku, il quartiere periferico, molto periferico, situato sulle rive del fiume. Durante il viaggio, il giovane chiese subito informazioni importanti a Sango, riguardo i dettagli della missione.

    - Vi addestrano proprio bene nel clan Hyuga, subito dritti al punto. Dunque, un abitante di Otafuku ha richiesto l'intervento dei ninja di Konoha per localizzare un carico scomparso. Egli vive sul fiume, e tira avanti grazie alla pesca delle carpe; a quanto pare uno dei suoi ultimi carichi è scomparso, non sappiamo ancora perchè abbia interpellato noi invece della semplice polizia del luogo, gli scenari sono molteplici, ma fondamentalmente, o è estremamente attaccato al suo profitto e rivuole il carico a tutti i costi, nonostante sia passata una settimana, e quindi ovunque sia, ormai sarà diventato cibo per i vermi, oppure sa benissimo chi è stato, e questo lo spaventa abbastanza da chiamare i rinforzi. In ogni caso in amministrazione hanno classificato la missione come D, facile, veloce, e non pericolosa. Se troveremo il carico, avvertiremo il proprietario, se troveremo i ladri, li assicureremo alla giustizia. Il tuo compito in questa missione sarà di fornirmi supporto, interrogare la vittima, eventuali testimoni, e raccogliere indizi. Mai e per nessuna ragione, porterai avanti iniziative personali, tutto chiaro Hiashi? -

    Questi erano i suoi ordini. Se avesse svolto in maniera professionale i suoi compiti, avrebbe ricevuto altri incarichi, funzionava così. Ovviamente le raccomandazioni erano di rito, ma solitamente nessuno dei nuovi arrivati le seguiva mai alla lettera, e finivano sempre per cacciarsi nei guai; il che, in un certo senso, era propedeutico al loro insegnamento.

    Proseguirono di buon passo, ma senza esagerare, proprio perchè lo studente comprendesse che la missione non era nè grave, nè importante, e quindi nel giro di 45 minuti, poco più, arrivarono ad Otafuku, il gioiello sporco di Konoha, composto da bordelli, casinò, baracche, vicoli pieni di bancarelle, altri bordelli, il fiume con le sue banchine piene di piccole zattere da pesca, e altri bordelli. In poche parole il posto peggiore del paese del fuoco, distante a meno di un'ora dal centro del potere, piuttosto curioso. Una volta in città, i due si avviarono verso l'abitazione del pescatore in questione, una piccola dimora a un solo piano, di legno, che distava pochi metri dall'argine del fiume.

    - Bene, a te gli onori di casa, l'uomo che cerchiamo si chiama Tenzo, è un pescatore sulla sessantina, capelli biancastri, piuttosto grasso, alto circa un metro e sessantacinque, e non mi stupirei puzzasse di alcool. A quest'ora sarà in casa, o presso la banchina sul retro, che dà sul fiume. Trovalo e raccogli più informazioni possibili, non avere timore e non aver paura di essere indiscreto, siamo qui perchè ce lo ha chiesto lui. Io intanto cercherò delle tracce qua attorno. -

    Disse Oboro sotto mentite spoglie, prima di allontanarsi dal ragazzo con un cenno della mano. Aggiunse che si sarebbero reincontrati 30 minuti dopo, in quello stesso punto. Ora stava a lui, iniziare le indagini.


    CITAZIONE
    Figurati, ti spiego tutto, giocando, ottieni stemmi coerenti alla giocata. Con gli stemmi compri i tratti. Non ci deve essere un collegamento stemma-tratto, ma tra stemma e giocata.
    Ogni tratto ha un "tipo" e una quantità di stemmi che richiede, ma non deve esserci una contestualizzazione tra i due. L'unica cosa che ti viene richiesta è per il passaggio di grado, dove non ti serve semplicemente un "qualsiasi" stemma del tipo richiesto, ma uno che dimostri una sfida di una certa entità.
    Riguardo i tuoi post, finchè a te piacciono e ti diverte scriverli, nessuno può permettersi di giudicarti, sempre ammesso che siano leggibili, quindi non stare a preoccuparti della lunghezza o di fare descrizioni eccessivamente dettagliate, pensa ad essere chiaro e a divertirti.
    Per la domanda specifica sugli Hyuga, come ti ho detto poco sopra, una volta divenuto Genin energia Verde ( il minimo per una tecnica speciale, tipo gli occhi bianchi) ti basterà uno stemma riconducibile alla tua appartenenza agli Hyuga, che potrai ottenere nello stesso addestramento per apprendere come usarli, o al loro primo risveglio, è molto più semplice di quanto pensi.



    Edited by Jotaro Jaku - 12/2/2016, 03:45
     
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    Fatti i convenevoli iniziammo ad allontanarci dal centro del villaggio, le iniziali strade affollate dai mercatini e dai rivenditori sciamarono rapidamente mentre raggiungevamo le mura. Sango iniziò a parlarmi del mandante poco dopo esserci allontanati dal mio quartiere; si trattava di un pescatore di circa sessantacinque anni che aveva denunciato la scomparsa di un carico di carpe. Certo, non potevo aspettarmi una missione tanto più esaltante, ma questo mi avrebbe permesso di crescere, già, banalmente, stavo per andare per la prima volta ad Otafuku, fuori dalle mura del villaggio. Luogo di cui solo mio nonno ogni tanto mi aveva accennato contrariato, si trattava dell'altra parte della medaglia di Konoha. Simbologicamente da apporre dietro al colle dei volti degli hokage; dove ogni vizio era portato all'estremo, dov'era possibile intrattenersi con prostitute, giocare d'azzardo e chissà cos'altro. Insomma la valvola di sfogo del florido paese della foglia, dove l'odore di soldi ed affari aveva avvicinato una serie di famiglie potenti ma di cui mio nonno non volle approfondire, più che altro perché credo non sapesse nulla a tal proposito ma solo voci.
    Raggiunta Otafuku mi lasciai rapire dai colori bigi delle strade, dalle vie di terra battuta che affiancavano un piccolo argine in muratura dentro cui fluiva un fiume torbido, qualche metro sotto il livello della via. Piccole zattere erano assicurate al molo mentre all'interno della strada, appoggiate agli edifici, diverse bancherelle mostravano la loro merce.
    Seguii Sanga a passo sicuro verso un'abitazione dove mi spiegò il mio dovere e successivamente mi avvisò che ci saremo trovati lì mezz'ora dopo, il mio compito era semplice: raccogliere informazioni, nulla di più e nulla di meno. In quella casa rurale avrei dovuto trovare il nostro pescatore, porgli qualche domanda riguardo alla scomparsa e poi fare rapporto. Lei mi salutò con un cenno di mano mentre andava a cercare informazioni lì in giro. Rimasi solo in un vicolo perpendicolare al fiume e parallelo alla casa desiderata, un banchetto che vendeva frutta e il caos delle strade mi tenevo abbastanza celato alla vista della massa che percorreva la via.
    Quando mi presi forza e iniziai dirigermi verso la casa mi bloccai un attimo, se mio nonno richiedesse un aiuto da parte dell'accademia e quest'ultima gli mandasse un ragazzino di tredici anni probabilmente lui gli riderebbe in faccia. Chi si fiderebbe a dare tali informazioni ad un ragazzino? Decisi quindi di compiere i pochi sigilli necessari a trasformarmi e, al mio posto, comparve un genin che poteva dimostrare circa vent'anni. Sulle guance una spruzzata di barba e i capelli mori tenuti dal coprifronte, l'equipaggiamento non avrebbe suggerito nulla di particolare ma sarebbe stato perfettamente riconosciuto come un ninja accademico.

    Eravamo arrivati ad Otafuku che circa era già passata metà della mattina e iniziavano ad arrivare le undici, per questo bussai alla porta aspettando di trovare il pescatore in casa e, se così non fosse stato, mi sarei diretto verso la banchina a cui Sanga mi aveva indirizzato. Se finalmente l'avessi trovato mi sarei così rivoltò: Salve signore, sono Tyashi, genin del villaggio della foglia, dovrei farle qualche domanda riguardo alla sua denuncia mi sarei dunque guardato attorno cercando un luogo tranquillo dove poter chiacchiere e, dopo averlo indicato con il braccio, continuai Possiamo sederci in un luogo più appartato? Vorrei chiederle di raccontarmi l'accaduto dal suo punto di vista, è stato fatto rapporto ai miei colleghi ma mi interessa sapere lei cosa ha visto, cosa ha sentito. Se ha fatto qualcosa di diverso rispetto al solito, insomma, tutto quello che ha da dirmi. Avrei alla fine aggiunto, sorridendo appena e cercando di creare un contatto con il pescatore. Da come mi aveva anticipato Sanga avrebbe potuto essere ubriaco e non sapevo esattamente che tipo di rapporto dovessi instaurare. Dopo la sua spiegazione dei fatti avrei, però, aggiunto ulteriori domande riguardo al carico Signore lei ha denunciato la scomparsa del carico direttamente al villaggio della foglia, senza richiedere aiuta alla polizia locale. Per quale motivo? Cosa c'era all'interno delle casse, è sicuro di trasportare solo carpe sulla sua imbarcazione? I piccoli mercantili e le navi che transitavano il fiume, spesso, trasportavano, per conto delle famiglie potenti, droghe o altre mercanzie destinate al mercato nero che era particolarmente florido all'interno della piccola Otafuku. Non vi erano controlli ai moli e questo permetteva di introdurre qualsiasi prodotto senza dover rispondere a molto domande. Mi scusi per la domanda così sfacciata, però vede lei sapeva che affidando il caso a noi non avremmo potuto, dato il basso rango di minaccia alla popolazione, agire rapidamente, probabilmente, sarebbe stata molto più repentina l'azione da parte della polizia locale, che si occupa di casi simili a questo, e lei avrebbe, se fossero riusciti a trovarlo, potuto venderlo il giorno dopo o lo stesso il pesce, senza una perdita economica considerevole. Mi soffermai a guardarlo, infondo lui aveva perso un carico di carpe, probabilmente per un pescatore poteva considerarsi una perdita economica bella grossa, ma richiedere l'aiuto all'accademia ninja quando, sicuramente, la polizia locale sarebbe potuta intervenire rapidamente in aiuto di quel cittadino senza far passare tutto quel tempo, significa che, forse, quel carico poteva avere un valore più alto per il pescatore. A qualsiasi sua risposta non feci nulla ma continuai con le domande, incurante della sua risposta domandai subito dopo Signore, ha forse fatto uno sgarro a qualcuno che potrebbe avercela con lei?
    Aver perso quel carico di carpe perché l'ha portato a contattare noi? Che cosa teme?
     
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    L'uomo pescato



    Il giovane sembrò recepire bene gli ordini di Sango, tanto che, quando fu il momento di dividersi, non si preoccupò di avere altre istruzioni, e si avviò verso la casa del pescatore. Il giovane Hyuga sembrava rapito dal luogo in cui si trovava, non tanto per la bellezza dello stesso, che di originale aveva ben poco, quanto per il fatto stesso di aver abbandonato il villaggio per recarsi in un posto nuovo a compiere un lavoro.
    Inizialmente sembrò quasi rammaricato per il tipo di missione che ci avevano affidato, e in tutta onestà, Oboro non poteva biasimarlo. Lei stessa non era così emozionata per il recupero di una cassa di carpe ormai puzzolenti. La chunin si dileguò per cercare tracce olfattive che avrebbero potuto condurre al carico smarrito, ma data l'elevata quantità di prodotti ittici nella zona, non sarebbe stata una ricerca facile, o particolarmente fruttuosa.
    Hiashi invece si fece avanti con il pescatore, mascherandosi da ninja più esperto, una tattica interessante e ben strutturata, in questo modo avrebbe forse avuto una risposta più attiva dal vecchio. L'uomo, quando si vide davanti il ninja, sembrò sbuffare come se stesse aspettando un pacco da giorni.

    Pescatore: - Finalmente, era anche tempo che vi faceste vivi! -

    Una vita sulla barca da pesca non lo aveva reso un individuo molto paziente, soprattutto quando si trattava del suo carico di pesce, su cui fondava il suo sostentamento. Per lui, nel momento in cui era obbligato a pagare le tasse, il supporto di Konoha era dato per scontato.
    Quando poi lo Hyuga indicò un altro luogo per parlare, l'uomo rispose semplicemente aprendo di più la porta di casa e scomparendo dentro di essa, facendo uscire la propria voce.

    Pescatore: - Vieni ragazzo, possiamo parlare dentro. -

    Quando il ragazzo avesse seguito l'uomo, avrebbe notato un'abitazione al limite della povertà. Il vecchio aveva davvero il minimo indispensabile: i mobili erano pochi e in pessime condizioni, aveva due sole sedie, le quali erano state riparate più volte nel corso degli anni. Poche foto appese in giro, e una dispensa quasi vuota, dato che i vetri lasciavano notare l'interno. L'uomo era davvero al limite della fame, di certo non aveva in corso affari loschi con cui poteva arricchirsi, oppure era un giocatore incallito.
    L'uomo ascoltò tutte le domande del ragazzo sbuffando di tanto in tanto, soprattutto quando il ragazzo si spingeva più avanti con la schiettezza delle domande. Alla fine, quando Hiashi ebbe finito, l'uomo rispose a tutto con calma. Era spazientito, ma si rendeva conto che collaborando avrebbe aiutato a risolvere il problema.

    Pescatore: - Senti giovanotto, non sono un delinquente, mi sono rivolto a voi perchè con tutto questo passacarte, a Konoha non si sono accorti di cosa succede quaggiù. Sono tutti impegnati a combattere contro i grandi criminali, e noi veniamo martoriati di furti. Mi sono rivolto già oltre dodici volte alle guardie che ci sono qua, ma dal loro impegno è chiaro che guadagnano di più da chi ruba che da chi firma loro gli assegni. E' il terzo carico in un mese che viene rubato in questo quartiere. E' ora che mandino qualcuno sul serio a risolvere la cosa, o i prossimi carichi li tireremo contro le mura del villaggio. Sempre meglio che farseli rubare! -

    In quel momento Sango comparve sulla soglia bussando sulla porta già aperta per far notare la sua presenza ai due dentro la casupola. Inizialmente Oboro non riconobbe il ragazzo, ma dato che aveva ordinato lei le missioni e nessun altro ninja si era preposto, si affidò al suo naso, e si rese conto che quello era Hiashi. Si era mascherato per quale motivo? Glielo avrebbe chiesto in seguito.

    - Spiacente di interrompervi, forse abbiamo una pista ragazzo. -

    La ninja salutò l'uomo con un leggero inchino, e aspettò che il giovane uscisse per avere un rapporto sulle informazioni ottenute, mentre si recavano al molo vicino.

    - Come mai la trasformazione ? - Avrebbe chiesto.


    Poco più avanti, Sango avrebbe mostrato al ragazzo i risultati della ricerca che aveva condotto. I due si erano diretti verso un piccolo molo isolato, e Hiashi avrebbe notato che Sango stava tenendo un passo piuttosto svelto, diverso dal precedente, come se avesse fretta di raggiungere il posto. Una volta lì, la ninja mostrò al ragazzo una piccola barca a remi arenata vicino alle altre, coperta con un grosso e pesante telo. Quando la donna lo scoprì, il ragazzo avrebbe visto un uomo legato al suo interno, privo di sensi.

    - Nel giro di qualche minuto lo farò tornare in sè. L'ho beccato a frugare dentro alcune casse qui vicino. Secondo i pescatori non era nessuno del posto, e dalle mani non sembra certo uno di loro. -

    Infatti la pelle dell'uomo non era dura e consumata come quella di un uomo di pesca, anzi, sembrava più quella di un contabile. Chiunque fosse quel tipo, avrebbe ricevuto un interrogatorio non appena si fosse risvegliato.
    Sango si rivolse al ragazzo.

    - Appena è lucido è tutto tuo, vediamo cosa riesci a tirargli fuori, io resto qui ad assicurarmi che resti ben legato e non faccia niente di strano. -
    Quando l'uomo si fosse risvegliato, sarebbe stato posizionato seduto a terra, sulle ginocchia, con lo studente davanti a sè, e Oboro dietro di lui, a tenerlo fermo. Non appena l'uomo si rese conto della sua situazione, rimase immobile, aprì la bocca, e cercò di colpire al volto il ragazzo con degli aghi nascosti nella cavità orale, che da dietro, Oboro non poteva prevedere. [Slot azione] Hiashi se ne sarebbe accorto in tempo ?

    OT
    Gestisci pure l'interrogatorio.
    Da adesso inizieremo a vedere alcuni aspetti base del regolamento. Cerca di leggerlo e rispondere correttamente alle situazioni, in questo caso gli slot, senza paura di sbagliare. Se dovessi commettere errori te lo farò notare nel post successivo. Sei libero di fare all'uomo qualunque cosa ti passi per la testa, sempre usando gli Slot. ( e il buonsenso di Konoha XD )



     
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  6. Raš
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    La casa, piuttosto spartana, aveva, al posto della muratura, piccole assi irregolari di legno che lasciavano entrare spifferi freddi e il puzzo della strada. Il pavimento era di terra battuta e solo due sedie, insieme ad un tavolo, componeva la parte principale dell'arredamento; dalle finestrelle di una dispensa si intravedevano gli scaffali vuoti e pieni di polvere. Le pareti lignee erano arredate con qualche foto sporadica che, con i loro colori bigi e color seppia, si abbinavano perfettamente con il colore dominante nella casa, solo delle tende logore blu scuro toglievano la monotonia cromatica all'ambiente.
    Sicuramente non viveva nell'agio, per questo non feci fatica a eliminare i miei dubbi riguardo ad una sua possibile collaborazione con le famiglie criminali imperanti in Otafuku, ovviamente dovevo prendere in considerazione ogni possibilità e quella sarebbe stata ben più complessa da risolvere. Malgrado questo la situazione sembrava ugualmente complicata: dodici denunce alle autorità locali erano state ignorate, con tanto di un sospetto - da parte del pescatore - che la polizia fosse stata corrotta per "non vedere". Si trattava del terzo furto dall'inizio del mese, questo significava che, probabilmente, non si trattava di un unico ladro; erano organizzati, sapevano dove e come smerciare il pesce e rubarlo senza tanti problemi, forse avevano addirittura la possibilità di corrompere la polizia! Dovevo riferire tutto a Sanga, immediatamente.
    Stavo per congedarmi con il pescatore quando la chunin entrò. Per un attimo ebbi un tuffo al cuore, se non mi avesse riconosciuto sarebbe stato piuttosto imbarazzante da spiegare la situazione al pescatore ma sopratutto a lei. Ma così non andò e non capii come fece, dopo le avrei domandato, forse qualcosa nella mia trasformazione non era perfettamente riuscita, mi ero allenato parecchio con il nonno ma spesso non mi veniva completamente.
    La ringrazio per la sua disponibilità, vedrà che arriveremo in fondo a questa storia. Non ci sarà bisogno di lanciare il pesce sulle mura di Konoha Aggiunsi infine uscendo dalla porta e salutandolo con un lieve sorriso sulle labbra.
    Dopo esserdci immersi nella folla sciolsi la tecnica e, quando la nuvoletta di fumo si diradò, ripresi le mie fattezze originali. La situazione può essere più complessa di un semplice furto di pesce. E' il terzo di questo mese e il pescatore aveva già fatto denuncia dodici volte alle autorità locali, per questo si è rivolto all'amministrazione della foglia. Dissi con voce tranquilla, notando che Sanga aveva assunto un passo più veloce e deciso, probabilmente aveva scoperto qualcosa di più importante delle mie informazioni, ma continuai ugualmente a parlare pensando che forse avremmo potuto chiudere il cerchio Per tanto ha addirittura accennato al fatto che i ladri abbiano corrotto la polizia locale per evitare le grane. La cosa non mi stupirebbe più di tanto, credo che da queste parti sia una cosa abbastanza, ahimè, normale. Però mi incuriosisce che un gruppo di ladri di pesce abbia abbastanza soldi da poterlo fare, probabilmente sono ben organizzati e sanno perfettamente dove e come smerciare la refurtiva, per questo credo che non si tratti solo di due o più sprovveduti. Dissi infine, passando fra la gente che si era riversata nelle strade per il mercato. Le nuvole sembravano voler nuovamente nascondere il sole, imprigionarlo nella loro ragnatela e proiettare su di noi, questa volta, ombre ben più fitte rispetto a quella mattina. Sanga-sama, ho pensato che se un vecchio pescatore che è continuamente vittima di furti del suo unico sostentamento economico vedesse che l'amministrazione della foglia gli ha mandato uno studente di tredici anni e alle prime armi, beh, magari non l'avrebbe presa molto bene. Mio nonno no di sicuro Aggiunsi a mezza voce Ho pensato che se ai suoi occhi mi fossi presentato come un genin più maturo forse si sarebbe sentito più tranquillo e avrebbe parlato senza remore alcuna! Ma piuttosto, come ha fatto a riconoscermi? Mi sono allenato parecchio con la tecnica della trasformazione, ora commetto solo qualche errore e non più evidente come una volta, non capisco proprio Le domandai infine incuriosito.
    L'uomo che stava legato, tenuto fermo dalla chunin alle sue spalle, era inginocchiato ad un metro da me. Sanga me l'aveva mostrato scostando un telo che copriva un'imbarcazione ormeggiata ad un piccolo molo distante dalla folla e piuttosto appartato, quando lo vidi era incosciente e la chunin mi disse che l'aveva trovato a curiosare lì attorno e che nessuno l'aveva riconosciuto come persona del posto. Quando rinvenne era piuttosto intontito, prima si guardò attorno preoccupato e poi saggiò le legature che lo tenevano fermo. Dovevo dirigere quell'interrogatorio e sarei stato inflessibile, anche crudele se necessario. Non ti agitare, rispondi solo a qualche domanda e poi ti potremmo lasciare andare Dissi accovacciandomi d'avanti a lui così che potesse guardarmi dritto negli occhi, non volevo torturarlo, forse le buone sarebbero bastate. Era un uomo circa sulla trentina, la fronte alta era nascosta alla bene meglio da dei radi capelli mori lisci, le guance erano colorate dalla ricrescita di una barba non molto folta e i suoi occhi erano affossati nelle cavità, sottolineati da delle profonde occhiaie. Furono i suoi occhi che improvvisamente lanciarono uno sguardo duro, furono le sue mascelle che si mossero quasi a digrignare i denti, il movimento che fece in bocca che mi allarmò e immediatamente mi sputò addosso, vidi solo un riflesso metallico prima di alzare la guardia [Slot difesa] Dei piccoli aghi mi si conficcarono nelle braccia, il loro obiettivo sarebbe stato il volto e ce l'avrebbe fatta se non mi fossi allarmato da quel strano movimento, forse erano tenuti in bocca, chissà come fece.
    Male, molto male... dissi rialzandomi in piedi e iniziando a togliere lentamente gli aghi che mi si erano conficcati nel braccio Avresti potuto rispondere semplicemente alle mie domande, collaborare e magari te la saresti cavata con poco. Credi che perché io sia giovane non possa essere cattivo? Ti sbagli di grosso Aggiunsi poi, tenendo in pugno le armi che mi aveva da poco scagliato addosso e, afferratagli la mascella, cercai di fare pressione con due dita ai denti tentando di costringerlo ad aprire la bocca [I slot Azione]E così mi costringi a dimostrartelo Tenevo la mia mano ancora salda sulla sua mascella e lasciai cadere dentro alla sua bocca nuovamente i proiettili di prima [II slot Azione] lo guardai con cattiveria negli occhi, i quali, senza pupille, avrebbero potuto mettere facilmente in soggezione una persona. Il movimento inizio dal piede destro, il tallone era rialzato da terra e da lì inizio il movimento rotatorio che poi passò all'anca, quindi il torace, spalle, braccio e infine la mia mano che andava ad impattarsi violentemente chiusa sulla sulla bocca [III Slot Azione] I dardi che avevo inserito nella sua bocca li misi con le punte rivolte verso le guance, probabilmente il colpo le avrebbe conficcate nelle guance e feritogli la lingua, il dolore causato dal pugno, il gusto del sangue in bocca, forse, lo avrebbero sciolto.
    Sei un po' più tranquillo, ora o hai la testa dura? mi assicurai avvicinando nuovamente la faccia alla sua chinandomi leggermente, questa volta di lato sapendo che forse avrebbe potuto riutilizzare nello stesso modo le armi che io stesso gli avevo reinserito in bocca, se avesse risposto in maniera affermativa avrei continuato a parlare Ti consiglio di sputare quegli attrezzi per terra, non vorrei mai che li ingurgitassi per sbaglio, non credo che siano piacevoli nello stomaco e poi non vorrei mai che non ti permettessero di parlare bene. Rimasi fermo al suo fianco a guardarlo, malgrado fossi piuttosto basso, lui da inginocchiato arrivava con il capo al mio torace, quindi continuai a parlare senza scostare neanche per un momento i miei occhi dai suoi Avanti, parla, dimmi tutto quello che sai su questi furti di pesce. Tu ne sei coinvolto in che modo? In quanti siete? Dove smerciate i carichi che rubate? Quando il prossimo colpo? Chi vi aiuta, la polizia collabora con voi?
    Ah credo che sia inutile farti presente la tua situazione: sei legato e sanguinante, hai appena cercato di accecarmi e questa è la mia prima missione, sai questo cosa significa? Che voglio concluderla al meglio e che non me ne frega un cazzo di niente della tua salute, voglio queste informazioni e le voglio subito. Se avessi anche solo il sospetto che tu mi stessi mentendo te ne pentirai amaramente.
    Da quando avevo iniziato l'interrogatorio non avevo guardato neanche per un momento Sanga, dovevo dirigerlo io e non volevo che il nostro "prigioniero" svalutasse la mia posizione, che credesse che avevo bisogno dell'approvazione per fare questo o quello, doveva temermi e iniziare in maniera dura forse avrebbe reso tutto più semplice. Sperai che i miei metodi poco ortodossi non fossero visti in malo modo dalla chunin ma ormai non potevo tornare più indietro e, faccio fatica ad ammetterlo, provocargli dolore mi era piaciuto. Quasi speravo che mentisse ancora o provasse a colpirmi nuovamente.



    CITAZIONE
    Ecco qua il post! ^^
    Volevo chiederti dei chiarimenti sul calcolo dei danni che qui non ho riportato. Non mi è chiaro l'operazione che bisogna compiere per arrivare al risultato (la quantità di ferite)
     
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    Il Covo




    Quando il ragazzo uscì dalla casa del pescatore si unì a Sango nelle strade di Otafuko e rilasciò la sua tecnica. Quindi prese la parola per fare rapporto, includendo tutti i particolari appresi dal vecchio, o almeno quelli che riteneva importanti. Si dilungò anche in una sua personale analisi della situazione, che a dirla tutta, era praticamente la stessa della donna. Qualche ora ad Otafuku, e persino uno studente era in grado di capire come funzionavano le cose da quelle parti, almeno apparentemente. Quindi aggiunse la spiegazione del perchè si fosse trasformato, per ingannare il pescatore.

    - Hai pensato bene infatti, ma la trasformazione cambia il tuo aspetto, non cambia quello che la gente vede nei tuoi occhi, o riceve dalla tua voce. Non dipende da come appari il modo in cui vieni giudicato, ma da come ti poni. Probabilmente il vecchio non si sarebbe accorto comunque del tuo grado, dato che sei stato sicuro di te. Quello che ti ha fregato, è semplicemente il fatto che sono io a mandare la gente in missione, e nessuno a parte noi doveva essere in quella casa oggi. -

    Quindi si sarebbe fermata e voltata verso il ragazzo, sorridendo, e gli avrebbe appoggiato un indice sul naso.

    - E poi hai un buon odore. Ma io mi chiamo SangO. -

    Quindi i due proseguirono nella loro camminata alla ricerca delle prove, che sarebbe culminata con un interrogatorio all'attenzione di un fantomatico delinquente.
    Hiashi venne appena ferito da dei fukibari che la chunin non era riuscita a vedere, e questo le dispiaceva eccome, ma il giovane non si perse d'animo e restituì al mittente il dolore appena provato, accentuato di molto. Dopo il pugno, l'uomo cadde a terra con la bocca che tremava e il sangue che scivolava fuori dalle labbra. Senza dubbio lo Hyuga sapeva il fatto suo, ma se avesse continuato così, probabilmente l'uomo non avrebbe avuto modo di parlare nemmeno se avesse voluto.
    Fortunatamente per lui, le minacce dello studente andarono a buon fine, e per non rischiare di fare una brutta fine, il pover uomo iniziò a balbettare qualcosa su un covo situato lì vicino, in mezzo alle suppliche. A quel punto, Sango lasciò la presa e schioccò le dita.
    Dal nulla arrivarono due ninja con degli spessi mantelli a coprire i loro corpi, nascosti da delle maschere giallo ocra, che immobilizzarono l'uomo.

    - E' tutto vostro, portatelo alla prigione, e fatelo ricucire-

    Oboro, ancora una volta sorrise al ragazzo, era soddisfatta delle sue azioni. I due ninja misteriosi sparirono. Lei si rivolse nuovamente a Hiashi, passandogli un paio di cerotti dal suo equipaggiamento, affinchè li applicasse sulle sue ferite.

    - Sono appena dei graffi, ma se non vuoi grondare sangue in giro, usa pure questi. Dovrebbero richiudersi in poco tempo, ma quando avremo finito ti accompagnerò in ospedale se ne avrai bisogno. Ora possiamo andare a prendere gli altri.

    La coppia di ninja avrebbe superato il fiume utilizzando un ponticello di legno presente lì vicino, per infiltrarsi nella boscaglia, e dopo aver compiuto poche decine di metri, Sango fece cenno al ragazzo di fare silenzio, e di proseguire con passo felpato. I due si sarebbero accovacciati presso gli argini di un vecchio torrente, ormai secco, le cui acque molto tempo prima confluivano nel fiume che dava vita al quartiere di Otafuku. In quel punto, l'uomo catturato aveva dato indicazioni riguardo il covo dei suoi complici, e affacciandosi appena sugli argini, era possibile intravedere molto bene di cosa parlasse. Dentro al letto secco del fiumiciattolo, a ridosso dell'argine nella parte interna, dalla parte opposta a quella in cui si trovavano affacciati i due, erano presenti dei cespugli, la vegetazione ormai cresceva anche all'interno dell'ormai defunto affluente.
    Facendo attenzione, era possibile notare una sorta di porta di legno nascosta tra i rami di suddetta vegetazione. Qualuno aveva scavato un nascondiglio sottoterra, al quale era possibile accedere dall'interno del letto del fiume secco.

    Non solo, Oboro, sempre restando in silenzio, e dicendo al ninja di fare lo stesso ponendosi una mano sulla bocca, indicò al ragazzo lentamente due punti davanti a loro. A circa 3 metri di altezza, su un albero a pochi metri da loro, e nel letto del fiume, a un paio di metri dalla porta. Due uomini divisi in due punti diversi, controllavano l'accesso al covo da posizioni strategiche. Quello in alto aveva la visione di tutto il fiume e della foresta attorno, e quello in basso dell'interno degli argini. Fortuna che i due erano arrivati dall'unica parte dove la vegetazione era più fitta, e non erano ancora stati notati.
    La chunin si avvicinò al volto del ragazzo, per potergli parlare anche se a voce molto bassa.

    - Questo strazio si è prolungato anche troppo. Non aspetteremo rinforzi che potrebbero farli scappare. Se hai un piano, sorprendimi, altrimenti ci penserò io. -

    Oboro voleva dare al ragazzo la possiblità di mostrarle se era anche un buon stratega oltre che solo uno Hyuga. Essere buoni combattenti era la base di ogni ninja, ma non tutti erano anche abili a usare il potere più immenso di ogni ninja, il cervello. Se invece il giovane avesse preferito lasciare che fosse la chunin a occuparsi della stesura di un piano d'attacco, lei lo avrebbe accontentato.


    OT
    Non ti ho segnato i valori dell'attacco perchè stupidamente avevo preventivato di affrontare dopo quell'argomento. Il calcolo dei danni è molto semplice, e anche una volta ridotto a dei semplici numeri, deve comunque passare dal tuo buon senso. Essendo il difensore, hai la possibilità di decidere autonomamente il danno ricevuto, qui si annida la sportività di cui spesso parliamo. Per voler determinare in modo facile il danno subito, si confrontano la forza e la resistenza di attaccante e difensore.
    Ogni "tacca" in cui la forza nemica è più alta della tua resistenza, il colpo viene potenziato di 5, ogni "tacca" in cui la resistenza è più alta della forza, riduce il colpo di 5.
    La potenza del colpo viene quindi alleviata dalle eventuali protezioni che il ninja possiede, per poi arrivare al corpo.
    Ogni 10 di potenza che ti arriva a colpire infligge al massimo una Leggera. E il colpo non può mai essere ridotto a meno di potenza 3.
    Quindi supponendo:
    Il nemico avesse forza 100, e tu resistenza 100, i fukibari hanno potenza 5, quindi siccome sei stato colpito da una potenza 5 avresti subito, a voler essere esattamente matematici, una ferita Mezza Leggera.

    Forza/Resistenza determina il danno, Velocità/Riflessi determina la capacità e il tipo di difesa fattibili. Tutto questo va comunque sottoposto al buon senso del difensore, che è comunque quello a cui viene lasciata l'ultima parola.
    Per realismo invece intendo qualcosa del genere. Un nemico ti colpisce con una spada di dimensioni colossali, e tu la subisci in pieno petto, ma grazie alla tua protezione, a livello matematico annulleresti l'attacco. Realisticamente le protezioni funzionano contro colpi base, come il corpo a corpo o le piccole armi, quindi come un giubbotto antiproiettile con un colpo d'arma da fuoco, subiresti comunque un danno sotto alla protezione, indipendentemente dalla matematica dei colpi.
    Per la spiegazione delle "tacche" e del tipo di ferite, nel regolamento è tutto suddiviso in tabelle pratiche, ma se ti servono spiegazioni chiedi pure.
    (Ti consiglio di variare leggermente il tipo di rosso dei dialoghi, che con questo sfondo si legge un po' offuscato.)




    Edited by Jotaro Jaku - 25/2/2016, 10:04
     
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    Puzza di Pesce

    Al covo



    Ascoltai attentamente le parole di Sango, aveva ragione: era stato il mio modo di comportarmi che avrebbe potuto dare sicurezza al pescatore, non il mio aspetto. Questo significava che, in una situazione simile, la prossima volta dovrò, in qualche modo, recitare la parte che mi appresterò a fare.
    La guardai stupito e imbarazzato quando tolse il dito dal mio naso e, girata, riprese a camminare. Mi aveva riconosciuto non solo per logica ma anche per il mio odore, non me lo sarei mai aspettato e questo mi stupii ma il problema è stato quando mi fece notate che avevo sbagliato il suo nome. Che stupido, speravo non si fosse offesa ma, nel dubbio, decisi di non risollevare nuovamente la questione e non l'avrei più sbagliato. Affrettai il passo per raggiungerla.
    Le labbra si allargarono in un sorriso quando lo vidi a terra, sanguinante, sbiascicare le informazioni che ci servivano. Le bende candide della mano destra erano macchiate, sulle nocche, del suo sangue dal color acceso; mi soffermai ad osservarle prima di alzare gli occhi verso la chunin. Non era stato molto difficile, forse la paga di un ladro di carpe non valeva poi così tanto se subito rivelò la presenza di un covo nelle vicinanze.
    Le due figure, che sopraggiunsero dopo il segnale lanciato da Sango, erano alquanto misteriose e le guardai piuttosto stupido ed interessato. Avevano un lungo mantello di lana piuttosto spesso e sembrava essere resistente, maschere ocra ne celevano il volto e il modo in cui comparvero fu improvviso e inaspettato. Probabilmente erano già lì quando io e Sango fummo ad arrivati e lei sapeva della loro presenza, perché erano rimasti, però, nascosti alla mia vista fino a quel momento? Perché aveva fatto sostenere a me l'interrogatorio se vi erano degli addetti alle prigioni lì in quel momento? L'idea che non fosse una semplice missione ma che stesse assumendo la forma di un test venne lentamente a galla. Presi i cerotti che mi porse e chiusi le ferite leggere che quei dannati spilli mi avevano appena causato, nel mentre con aria distaccata ma morendo dalla curiosità, chiesi Sango-sama, chi sono quei due figuri che abbiamo appena incontrato? Avevano un'aurea piuttosto lugubre e minacciosa.
    Non ci volle molto prima che arrivassimo nella zona indicata dal primo bandito. La vegetazione si era fatta via via più fitta, un sottobosco piuttosto florido mi costringeva a porre molta attenzione a dove e come mi muovevo. Per questo, quando Sango mi chiese di procedere in maniera più silenziosa, fui costretto a rallentare sensibilmente.
    Le foglie filtravano i raggi del sole, l'aria nel bosco era decisamente frizzante, l'odore del muschio ne faceva da padrone e annunciava un'aria molto umida.
    Ci fermammo agli argini di un fiume, nascosti dalla vegetazione potemmo notare che l'uomo interrogato precedentemente non aveva mentito. Nascosta fra i cespugli del letto del fiume vi era incastonata, nell'argine opposto rispetto alla nostra posizione, una piccola porticina che - stando a quanto ci era stato detto - ci avrebbe portato all'interno del covo di quei ladri.
    Sango attirò nuovamente la mia attenzione indicandomi due punti, il primo, a non troppi metri da noi e al di fuori del letto del fiume, il secondo, all'interno. Il primo uomo stava di vedetta sull'albero, rannicchiato su un ramo, tenendosi con una mano al tronco, osservava in equilibrio verso la vegetazione la presenza o meno di estranei. Il secondo era in una posizione più evidente rispetto al primo, utilizzava unicamente l'ombra di un cespuglio rigoglioso per nascondersi.
    Quando Sango mi si avvicinò per parlarmi l'idea che avevo avuto prima prese sempre più forma. Ero felice di questo: mi stava responsabilizzando ed il livello della missione era abbastanza basso da permettermi di dare dei consigli tattici. E poi finalmente potevo menare un po' le mani, prima, nel vedere quel sangue mi ero così eccitato, una scarica di adrenalina che mi aveva pervaso. Mio nonno mi aveva insegnato, però, a non farmi annebbiare la ragione da quella frenesia che, regolarmente durante gli scontri o combattimenti, mi pervadeva.
    Quindi iniziai a guardarmi attorno per studiare la situazione ed un possibile piano d'azione. L'uomo di vedetta all'interno del fiume aveva una visuale piuttosto limitata perché situato all'interno del fiume a tre metri di profondità rispetto al boschetto, inoltre non penso che riuscisse ad avere un contatto visivo con la prima vedetta. Contrariamente, quest'ultimo, aveva la possibilità di vedere arrivare un avversario a decina di metri dalla sua posizione.; non sapevo i possibili meccanismi d'allarme che essi avevano, o se ci fossero banalmente.
    Rimuginai ancora per qualche minuto ma la situazione non mi sembrava troppo complessa, avremmo dovuto semplicemente avere una buona sincronia e forse una buona dose di culo ed eliminare silenziosamente quei due figuri. Prima devo sapere una cosa, colpiamo per uccidere? Rimasi impassibile aspettando la risposta, certamente questo avrebbe cambiato il modus operandi. Quindi, in un bisbiglio, ripresi a parlare tracciando rapidamente con il dito sulla terra prima due linee parallele raffiguranti gli argini del fiume, quindi, con due puntine le vedette. Dovremo prima eliminare quello sull'albero, credo di potercela fare da solo. Sono in grado di avvicinarmi senza essere notato.
    Il secondo, invece, non credo di potermene occupare io. E' in uno spazio troppo aperto, mi noterebbe più facilmente e non so se sarei in grado di batterlo da solo. Dovremmo cercare di coordinarci, al primo dovranno passare pochi istanti all'eliminazione del secondo.

    Quindi aspettai una risposta da Sango, il problema sarebbe arrivato quando ci saremmo dovuti introdurre all'interno della loro base, avevo già un'idea che mi girava per la testa ma l'avrei rimandata a quando entrambe le guardie fossero state messe KO
     
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    In silenzio





    Il ragazzo fu chiaramente meravigliato dall'intervento degli uomini mascherati che portarono via il prigioniero; ma nulla avevano a che fare con i ninja della prigione, erano più aiuti che Oboro aveva assunto per ripulire il covo della Radice e portarci via via alcuni elementi interessati da torchiare, in modo che passassero al "colpevole" senza passare prima dal via.
    Quando si allontanarono, Hiashi chiese informazioni su di loro, e Sango immediatamente mitigò ogni suo dubbio a riguardo.

    - Oh quelli, non so di chi parli. - Rispose strizzando un occhio al ragazzo. Non avrebbe ripreso il discorso, nè quel giorno nè più avanti.

    Poco dopo, in prossimità del covo, la chunin fu molto soddisfatta delle risposte del ragazzo, tanto che decise di avallare il suo piano di azione, di dividersi e attaccare simultaneamente i due obiettivi, per liberare l'ingresso al covo dei ladri di pesce. Tuttavia si permise una piccola correzione all'analisi del ragazzo, dandogli anche un consiglio.

    - Concordo, il tuo piano è sensato, ci divideremo e li attaccheremo simultaneamente. Stai comunque attento, sebbene il tipo nell'argine non abbia una comunicazione visiva diretta con quello sull'albero, non sappiamo cosa abbiano in serbo. Sarebbe stupido pensare che le due uniche guardie non siano in grado di tenersi d'occhio a vicenda. In ogni caso il tuo piano d'azione copre questa possibilità, li attaccheremo quasi simultaneamente. Con il minimo rumore possibile. Io ti terrò d'occhio, e non appena avrai messo fuori combattimento l'uomo sull'albero, io penserò a spegnere quello nel letto del torrente. Mi raccomando, fai attenzione a dove metti i piedi, è probabile la presenza di trappole. Noi non attacchiamo per uccidere, per adesso. Loro si. Non siamo ad Oto. -




    In questo modo rispose anche alla domanda del ragazzo riguardo il tipo di ingaggio. Il giovane avrebbe visto la ninja compiere alcuni sigilli e scomparire lentamente nel terreno, lasciando al suo posto solo un piccolo mucchietto di terra smossa. [Arte della Terra]
    La sua alleata si sarebbe avvicinata al ninja nel letto del fiume da sottoterra, arrivandogli praticamente addosso senza che quello si accorgesse minimamente di nulla. E nel momento in cui Hiashi avesse attaccato il suo bersaglio, Oboro sarebbe uscita fuori colpendo da dietro il suo, stendendolo a terra addormentato.
    Hiashi invece, avvicinandosi all'uomo, avrebbe dovuto fare molta attenzione, poichè nella distanza che lo separava dal ninja nemico, erano presenti alcuni congegni posti a difesa del covo. Infatti sull'altra sponda dell'argine, i ladri avevano disposto ogni 3 metri alcuni fili di acciaio a cui avevano attaccato dei campanelli, per scoprire il passaggio di individui che non si sarebbero dovuti trovare lì. Se il ragazzo avesse attivato la trappola, si sarebbe ritrovato da cacciatore a preda.
    La fregatura non erano tanto i fili, non poi così invisibili, ma la presenza, per ogni cordicella, di un secondo filo, molto più nascosto, situato venti centimetri prima del filo visibile, in modo che il cervello di chi stesse cercando di introdursi nell'area, localizzato il filo visibile, non avrebbe notato quello più mimetizzato poco prima, arrivando ad attivarlo, per avvicinarsi abbastanza da evitare il filo visibile. Dall'argine opposto all'albero con il bersaglio, erano presenti 3 coppie di fili, tutte con annesso campanello, tutte situate quasi a terra, legate tra i ramoscelli.


    Chakra: 50 Bassi
    Vitalità: 14 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere

    Forza: 350
    Velocità: 400
    Riflessi: 425
    Resistenza: 400

    Agilità: 425
    Precisione: 400
    Concentrazione: 400
    Intuito: 400

    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa:
    2° Slot Difesa:
    3° Slot Difesa:

    1° Slot Azione:
    2° Slot Azione:
    3° Slot Azione:

    1° Slot Tecnica:
    1° Slot Tecnica:

    Slot Gratuito:


    Colonia:



    Ot
    Se hai bisogno di una tabella riassuntiva di fine post, nella sezione webqualcosa alla fine del forum ne trovi alcune neutre, altrimenti puoi fare richiesta così da fartene fare una X3


     
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    Puzza di Pesce

    trappole insidiose





    Sango sembrò approvare il mio piano, come mi fece notare non si poteva escludere che, in qualche modo, non si tenessero in contatto. Sarebbe stato abbastanza stupido da parte loro ma, proprio per questo, come lei aveva detto poco prima, li avremmo attaccati pressoché contemporaneamente.
    Questo significava che sarei stato solo, che non mi avrebbe coperto le spalle e, quando scomparì immergendosi nel terreno con una tecnica a me sconosciuta, iniziò a salirmi l'ansia. Avevo paura di commettere qualche errore e mandare tutta l'operazione a puttane, forse sarebbe stato meglio attendere i rinforzi o cheidere semplicemente aiuto a quei due loschi figuri di cui, quando le avevo chiesto, aveva liquidato l'argomento rapidamente facendomi capire che non ne avrebbe più parlato. Sebbene la curiosità mi logorasse non era certo questo il momento per pensarci.
    Il tardo pomeriggio stava lentamente annunciando la sera quando ci trovammo in quel bosco, la luce mattutina stava via via diventando più fioca e lasciava ombre pesanti nel sottobosco. La chunin mi aveva consigliato di stare attento a delle possibile trappole disseminate lì attorno, per questo non mi lanciai con foga all'attacco ma decisi di sfruttare il riparo di un grosso albero per osservare meglio la situazione con più calma.
    L'uomo stava rannicchiato sul ramo a tre metri di altezza, aveva dei capelli lunghi corvini tenuti di lato, una tuta violacea lasciava intravedere un discreto numero di armi fra le pieghe del vestito e, lungo la coscia, una spada corta. Il terreno era piuttosto strano, il sottobosco prima sembrava molto più ingombrante mentre ora dava come l'impressione di esserci un sentiero che portava verso l'albero, questo mi insospettì e, infatti, ad una seconda occhiata riuscii a vedere dei fili, probabilmente in acciaio, posti all'altezza della tibia e perpendicolari al sentiero. Eccole, pensai tra me e me, Sango aveva ragione e chissà da quanto tempo le aveva individuate, mi dissi, sorridendo leggermente. Certamente non potevo escludere che ci fossero altre trappole disseminate nel resto del sottobosco per questo decisi di sfruttare gli alberi per avvicinarmi al mio avversario, anche lì - ahimè - vi sarebbero potute essere delle trappole ma era, così almeno cercai di convincermi - meno probabile.
    Non colpivamo per uccidere, questo avrebbe complicato leggermente le cose ma non potevo certo aspettarmi cruenti spargimenti di sangue. Prima di entrare in azione lasciai scorrere lo sguardo un'ultima volta lungo il sottobosco e trassi un respiro profondo, dovevo essere freddo e lucido, non potevo permettermi di farmi prendere dall'agitazione altrimenti tutto il piano, tutta la missione, sarebbe fallita. Prima di comporre i sigilli necessari per attivare la tecnica, raccolsi un sasso non molto grande e lanciai un'ultimo sguardo per vedere se il mio avversario si fosse trovato ancora lì.
    Fu necessario un unico sigillo: tigre
    Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.

    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]
    e grazie al chakra potei muovermi molto più velocemente, mi permetteva di essere più rapido addirittura rendendo più difficile individuarmi. Saltai sopra all'albero e, rapidamente, iniziai a sfruttare dei rami posti a pochi passi l'uno dall'altro per avvicinarmi al bandito. La tecnica mi permetteva di essere meno visibile ma anche la giubba
    Rivestimento Mimetico [Meccanismo]
    Tramite un rivestimento posto in qualsiasi protezione, l'utilizzatore potrà mimetizzarsi con l' ambiente circostante. L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive.
    Tipo: Speciale-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: - | Durezza: - | Crediti: 25)
    che mio nonno mi aveva regalato tempo addietro mi permise di mimetizzarmi ancora meglio con l'ambiente.
    Arrivato a pochi metri da lui presi il sasso che avevo raccolto poco prima e lo lanciai appena dietro di lui di qualche metro. Sebbene i duri allenamenti di mio nonno, sapevo di non essere ancora molto bravo a muovermi in maniera furtiva, per questo cercai nel sasso, che avevo lanciato a pochi metri dietro la sua posizione, una distrazione che lo portasse a voltarsi; non completamente, mi sarebbe bastato che girasse la testa verso quella direzione e spostasse il baricentro all'indietro. Sarebbe stato a quel punto che avrei tentato di atterrarlo.
    Con uno scatto fulmineo avrei compiuto l'ultimo balzo per arrivare a contatto con lui, la mia mano destra impugnava il Tanto, tenendolo parallelo all'avambraccio, mentre quella sinistra cercò di portarsi alla sua bocca e, contemporaneamente, cercai di dargli una spallata per spingerlo giù dal ramo e cadere insieme a lui.
    Nel caso fosse andato tutto secondo il piano, mi sarei dovuto trovare a cavalcioni su di lui con una mano alla bocca per evitare che gridasse e la seconda al collo, facendogli sentire la lama fredda, per intimarlo a stare zitto; certo tutto questo se non fosse svenuto durante la caduta, cosa non improbabile data l'altezza del salto. Quindi avrei cercato di tramortirlo con un colpo alla testa dato con l'elsa del tanto.
    Se tutto fosse andato secondo i piani l'uomo sarebbe svenuto a terra inoffensivo, avrei rapidamente cercato le sue armi fra i vestiti e nascoste sotto qualche foglia caduta dagli alberi vicini a cinque metri di distanza; non sapevo quanto sarebbe potuto rimanere tramortito e spogliandolo dalle sue armi avrei quanto meno ridotto la sua pericolosità se, una volta sveglio, avesse deciso di regolare i conti.
    A quel punto avrei raggiunto l'argine del letto del fiume a cercare Sango. Ora dovevamo entrare nel covo e non credo che sarebbe stato così facile!


    Statistiche


    Chakra: 10 Bassi
    Vitalità: 8 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere

    Forza: 100
    Velocità: 100
    Riflessi: 100
    Resistenza: 100

    Agilità: 100
    Precisione: 100
    Senjutsu: 100
    Concentrazione: 100

    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa:
    2° Slot Difesa:
    3° Slot Difesa:

    1° Slot Azione: Movimento
    2° Slot Azione: Attacco Doppio ravvicinato: mano alla bocca e spallata, evitabili con un unico slot difesa
    3° Slot Azione: Tento di tramortirlo con un colpo alla testa

    1° Slot Tecnica: Attacco improvviso
    2° Slot Tecnica:

    Slot Gratuito: Non utilizzato

    Conoscenze Utilizzate







    CITAZIONE
    Non riuscivo a stare dentro al numero di slot :pwn: Ho visto che c'è la possibilità di fare un "Doppio Attacco" credo che sia utilizzabile in questo caso però, beh, dimmi tu se è un errore o meno! In tal caso scusa :pwn: :pwn:
     
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    Stanare i Topi






    Lo Hyuga era molto più svelto a ragionare che a menare le mani, una caratteristica non comune per i membri di quella casata negli ultimi tempi, cosa che lasciò molto soddisfatta Oboro. Quando il giovane atterrò l'uomo e lo tramortì, la ninja ne percepì i movimenti tramite l'udito, e il tonfo sordo della caduta dall'albero furono il segnale. In quel momento, l'uomo di guardia dentro al letto del fiume secco si insospettì, ma non fu abbastanza veloce per sfuggire alle grinfie della donna, che lo trascinò sottoterra.
    Quando Hiashi fosse tornato da lei, l'avrebbe trovata ad aspettarlo davanti alla porta di legno marcio del covo, intenta ad analizzarla, per capire come fosse ancorata alla parete di roccia e terra dell'argine, quindi l'avrebbe vista afferrare la suddetta porta, e dopo un breve istante, sbarbarla di forza dall'argine, portandosi dietro i cardini e tutta l'intelaiatura, scaraventandola di parecchi metri dietro di lei, causando non poco rumore.

    - I miei uomini hanno creato un perimetro circolare entro cento metri, chiunque uscirà da questo buco, non supererà quel perimetro, quindi ora li staniamo. Preparati, perchè tra poco vedrai cosa succede a rovesciare dell'acqua in un formicaio. -
    Tirò fuori dal mantello due kunai, con attaccati una decina di foglietti ciascuno, tenuti assieme da un filo. Sembravano due festoni natalizi, ma il ragazzo non avrebbe impiegato molto a capire che i foglietti attaccati ai fili, erano bombe.
    La donna lanciò in successione i due kunai dentro alla caverna che avevano davanti, quindi fece segno al ragazzo di tapparsi le orecchie, e compose il sigillo della tigre.
    Nei successivi cinque secondi non accadde nulla, quindi una serie di esplosioni in serie sconquassò il terreno, facendo uscire una grossa nube di polvere che investì completamente i due ninja per qualche attimo. Oboro si chinò tenendo una mano sul terreno, ed esordì:

    - Eccoli che arrivano, stai pronto. -

    Ancora avvolti dalla nuvola di polvere, i due fogliosi furono presto raggiunti da quattro individui che si lanciarono fuori dalla caverna con i vestiti mezzi strappati e bruciati, proprio mentre la nuvola si diradava.
    Non era tutto. Un'altra nube, nera, era comparsa attorno alla donna che accompagnava lo Hyuga, e vorticava completamente nera attorno alle sue spalle come fosse viva. Lei, con un balzo si spostò di qualche metro, lanciandosi in mezzo al gruppo di nemici che si divise a metà per non essere colpiti dall'assalto della ninja incappucciata, lasciandola di fatto davanti a due dei quattro assalitori.



    - Facciamo a metà giovane Hyuga. -



    Gli altri due uomini, che si erano spostati verso Hiashi, caricarono lui, assieme, entrambi a mani nude, per metterlo ko attaccandolo contemporaneamente.
    Il primo uomo, si lanciò verso il foglioso percorrendo i pochi metri che li separavano [slot gratuito] per cercare di colpirlo con un diretto al volto [slot azione I]. Il secondo uomo seguì la carica del primo [slot gratuito] e cercò invece di vibrare un calcio con la gamba destra allo stinco più vicino dello Hyuga, per buttarlo a terra [Slot azione I].
    Sia che Hiashi fosse caduto, che si fosse difeso, i due nemici avrebbero proseguito la loro azione, cercando di chiuderlo in mezzo a loro: il primo ninja compì un salto acrobatico con una capriola in aria, per arrivare dietro al ragazzo [slot azione II] mentre il secondo uomo avrebbe cercato di afferrare per le vesti il ragazzo e tenerlo fermo [slot azione II].
    Infine, il primo uomo avrebbe cercato di colpire lo Hyuga con un calcio alla testa da dietro [Slot azione III] oppure di pestarlo se fosse caduto durante il primo assalto.
    Il secondo nemico invece avrebbe cercato di colpirlo al volto con un pugno tirato col braccio sinistro. [slot azione III]


    Ot
    Avevi fatto bene nel post precedente.
    Ecco le regole per gli slot di combattimento. Tu hai 3 slot azione a turno, 3 slot difesa e 2 slot tecnica, una base e una avanzata.
    Puoi convertire i tuoi Azione in difesa, se hai bisogno di aumentare il numero di difese, chiaramente per qual turno farai meno attacchi. Dal momento che i nemici dispongono di più attacchi di te, a meno che tu non voglia convertire in difese quasi tutti i tuoi slot azione, dovrai ponderare rispetto quali azioni preferisci difendere, e in che modo. Oppure se assumere un approccio totalmente difensivo.
    Ti ho messo di proposito un inizio più complesso con più nemici per farti esercitare con gli slot, e cercare di farti commettere errori. Dacci dentro e pesta duro
    Oboro è lì che si magna gli altri due ma non ti darà aiuto, per ora.

     
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10 replies since 7/2/2016, 19:54   176 views
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