Il meritato riposo

[Free GDR fra Uriko Nonomura e Seinji Akuma]

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  1. leopolis
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    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»

    «Seinji-san!» - Sospirò un piccolo ominide dai capelli castani vicino all'Akuma, nel mentre questi a passo lento camminava per le vie di un piccolo villaggio nel Paese delle Cascate. A dir la verità gli piaceva alquanto quel posto, nonostante fosse solo il teatro di crudeli e violenti scontri del tutti contro tutti. Che cosa ci trovava di bello in un posto ove regnava prevalentemente l'anarchia più brutale? In primis nessun lo avrebbe catturato in un posto non accademico per principio. D'altro canto, pur viaggiando senza copertura alcuna a parte il suo amico Asmodeus, (abbreviato Asmo) [4UD di Illusione, Efficacia=30], Seinji voleva sia raccogliere il più possibile le eventuali informazioni in merito allo stato di cose nel Paese, sia prendersi una piccola pausa di relax prima che iniziasse la sua campagna di riconquista del villaggio.
    «Hai fame?» - Chiese Seinji in risposta. Asmodai, - un ragazzo vestito con lo smoking bianco e con gli occhiali da sole sul volto, oltre che una folta capigliatura nera, starnutì, poi agitò il capo.
    «Sì.» - Disse. - «Tante fame, che all'infer...»
    «SSHHHHHHHHHHHHH!» - Ringhiò l'Akuma in risposta. - «Non dire "inferno" qui, che ci prendono per pazzi!»
    Quello abbassò il capo in risposta.
    «Va bene, Sama! Ma ho... ho fame!»
    «Et! Sempre fame hai tu! Sempre mangiare, e mangiare ancora! Diamine... » - Imprecò l'Akuma, pian-piano iniziando a capire il motivo per cui il suo corpo diveniva sempre più grosso, e il suo portafogli sempre più piccolo. Poi si fermò.
    «Guarda! Un posto dove possiamo mangiare!»
    «Dove?! Dove?!» - Chiese Asmo, poi sorrise. - «AaaaH! Ma sarà un ristorante di quelli che a Taki ce ne sono...»
    «Sì, vabbhe, che importa?» - Imprecò di nuovo l'Akuma. - «Basta che mangi così te ne stai zitto-zitto... Et!»

    ...



    Entrati nel locale, Seinji rapidamente cercò un posto, e dato che non vi era un solo tavolo libero per due, imprecò a bassa voce. Era possibile che non ci fosse mai, - e dico mai! - tavole libere quando Seinji Akuma, - non un cuoco a caso, - e Asmodai, - non un uomo d'affari che non esisteva realmente qualsiasi, - ne cercavano uno? Per un attimo sperò che si alzasse qualcuno, poi invece imprecò di nuovo, costretto a ordinare quel che voleva su di un vassoio e con una porzione di sushi e vino bianco uscirsene fuori dal locale.
    «Ehi! E la mia porzione..?» - Imbestialito chiese Asmo, una volta che furono fuori. Seinji rise per un attimo, e nel mentre del chakra confluiva verso i suoi occhi colorandoli di rosso, una bella bistecca al sangue appariva sul vassoio di Seinji, vicino al sushi.
    «Toh.» - Disse questi. - «Preparata secondo le migliori tradizioni del Paese... Però non rove...» - Ma Seinji non finì di parlare: con un movimento della mano non troppo gentile volto ad afferrare la sua bistecca, Asmodai sbatté con la mano sul vassoio e il sushi con il vino vennero rovesciati cadendo a terra. Seinji stette in silenzio per qualche secondo, poi si arrabbiò.
    «Sei una baldracca!» - Gridò furioso avviandosi verso il prato. - «Ora ti spedisco agli inf... Oh!» - Si fermò l'Akuma guardando una ragazza stesa sull'erba, con un coprifronte della nebbia legato al braccio. Una giovane ninja di Kiri?
    «Capo... Non vorrai mica fare colpo?!» - In risposta Seinji scuoté la testa.
    «Non sono il tipo.» - Disse. - «Però mi piacerebbe parlare...»
    «Oh sì! Che bella giornata... no? E chissà come si sta sull'erba... Cos'avrà mangiato oggi?!.. Zuppa coi piselli? Oh no... E il sole alto-alto, e le cascate azzurre-azzurre...» - Rise il Demone. - «Ah già! Puoi iniziare anche con "Una ninja di Kiri non dovrebbe stare sola in una terra non accademica... hehehe»
    Seinji non si scompose. Lasciando il cibo per terra si avvicinò verso la ragazza stesa, quasi fino a coprirla con la propria ombra. Con la coda dell'occhio notò un bicchiere di latte vicino a lei.
    «Puoi attaccare il discorso dicendo che ha dei bei occ...»
    «Meraviglioso questo prato verde, non trova, signorina?» - Sorrise l'Akuma. - «Nonostante questa sia una terra di conflitto, ci sono dei posti che sembrano il Paradiso in terra...»
    «Avanti così, maestro Bomber!»
    Seinji si aggiustò la cravatta e ripose gli occhiali da sole in uno dei taschini posti sul petto.
    «Noto inoltre con piacere che lei viene da lontano... Da Kirigakure, il Paese dell'Acqua, Villaggio della Nebbia. Giusto?» - Chiese. Poi continuò: - «Nel caso mi dica: quel villaggio esiste ancora?»
    E dunque, dopo aver parlato anche troppo, Seinji sarebbe rimasto li, sopra alla ragazza, incuriosito più che altro. Non era carina, e nemmeno gli piaceva. Tanto che se doveva riposare prima dell'inizio di qualcosa di grande, doveva farlo nella maniera a lui più congeniale. Rimorchiare? No. Non era da lui. Era più da Asmodai che da Seinji Akuma. Però voleva sapere. Un punto di vista. Nient'altro.
    E forse una chiacchierata. Tanto per distogliere un po' i nervi dalla situazione.
     
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3 replies since 4/6/2015, 13:07   70 views
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