Sussurri in profondità

Scivolavo da un tetto all'altro come una rondine che si lascia trasportare dal vento del mare, libera e senza alcuna paura.
Non avevo perso tempo a partire dopo aver ricevuto la notizia, d'altronde era la prima volta che ci accingevo a lasciare Kiri.
Ero stato selezionato per una missione a Suna, in particolare vicino al confine nord del paese del Vento, dove questo incontra quello della Roccia. Seppur mi fossi appena iscritto formalmente all'Accademia ciò non mi stupì più di tanto: avevo superato tutti i test, didattici e fisici, con il massimo dei voti, come sempre d'altronde. Gli esaminatori erano rimasti addirittura sorpresi di come potessi essere solamente una nuova leva senza alcuna esperienza precedente.
La mia risposta li aveva lasciati quasi di stucco per quanto risultava essere pragmatica e presuntuosa: ne ero semplicemente portato.
E non era nient'altro che la verità d'altronde. La dura e semplice realtà delle cose.
Avevo letto la missiva accademica che si rivelò essere, però, abbastanza scarna di informazioni. Una richiesta di aiuto trovata in mezzo a dei minerali provenienti da, appunto, il confine settentrionale del paese. Poteva essere lo scherzo di un bambino ma l'Accademia aveva preventivano comunque un intervento. Pfff... Sbuffai, mentre l'eccitazione per il mio primo viaggio si spegneva in contrasto con la stupidità della missione, o almeno era quello che si poteva dedurre dalle informazioni.
Cercai di non farmi impressionare da tale mancanza e, dopo aver preparato velocemente le mie cose, uscii da casa, pattini ai piedi, con cui mi sarei divertito a saltare da un tetto all'altro finché avessi potuto.
La strada era semplice: avrei preso una nave per la terra del Fuoco e da lì, seguendo i percorsi principali, avrei attraversato quella terra, lasciandomi sulla sinistra la Pioggia, per addentrarmi poi nel grande paese del Vento e dirigermi verso il punto di raduno e partenza della missione, ovvero una sorta di oasi nel deserto.
Il viaggio si sarebbe sicuramente rivelato particolarmente tedioso, quindi mi attrezzai con un paio di interessanti volumi sui metodi di sopravvivenza nel deserto, che magari mi sarebbero potuti tornare utili nel proseguo dei giorni, semmai quella missione fosse stata realmente portata a compimento e non si sarebbe rivelata una farsa da guitti.

Impiegai quasi cinque giorni di viaggio ad andatura sostenuta per raggiungere l'oasi. Attraversai un gran numero di villaggio da cui cercai di memorizzare quante più informazioni possibili sulle usanze del luogo e sui loro metodi, completamente diversi da quelli che conoscevo, essendo abituato unicamente a leggere di altri posti. Se proprio non ci fosse stata una missione, quel viaggio lo avrei utilizzato per arricchirmi culturalmente.
Inutile dire che una volta arrivato ne deserto i rollerblade sarebbero stati riposti all'interno del mio zaino, visto la completa impossibilità di utilizzarli in quel luogo.
Il posto era fantastico. Un miscuglio di colori incredibile, da far spalancare gli occhi a tutti, in cui l'azzurro dell'acqua incontrava il blu del cielo e il dorato della sabbia, creando un centinaio di sfumature fantastiche anche grazie al forte sole. Al mio arrivo potei notare immediatamente due persone sul posto, una strana persona che stava fumando ed un bambino. Loro avrebbero potuto vedere un bel ragazzo dai folti e indisciplinati capelli color rosso ramato, un viso pallido ma sicuro di se, vestito con un paio di jeans elasticizzati colo azzurro chiaro e duna maglia anch'essa di colore rosso. Una tracolla di cuoio marrone, da cui usciva una giacca color nero, per cui era evidentemente troppo caldo, almeno di giorno, per essere indossata, era ben visibile dietro le spalle.
Un bambino ed un aspirante suicida che fuma nel deserto, ottimi presupposti per una grande ed indimenticabile prima missione. Pensai, mentre sorridevo tra me e me, avvicinandomi ai due. Buongiorno a tutti. Mi chiamo Mitsuo Terumi, immagino sia qui la riunione per la festa. Portai all'indietro una ciocca di capelli mossi dal vento. Insomma... Qualche informazioni in più su questa buffonata? Sorriso impertinente in volto.

Adesso eravamo arrivati tutti.
Oltre ai due soggetti che avevo trovato già all'oasi al mio arrivo, un ulteriore ninja di nome Baian proveniente dalla Foglia arrivò sul luogo.
Il primo ninja dei tre, quello che avevo trovato a fumare, mi affibbiò subito un neanche troppo particolare soprannome, ovviamente derivato dal mio acceso colore dei capelli derivato dal mio nobile clan natio. Oh, non ti preoccupare, ci sono io che farò luce nell'oscurità... Sorrisi divertito, ma non quanto questo Shinsuke rispose all'ultimo povero arrivato, evidentemente un pò ingenuo. Come frutta e verdura? Io credevo di dover partecipare ad una gara di pesca alla trota... Bah, che modi... Seguii il fumatore nella sua non troppo articolata comicità.
Shinsuke c'avrebbe accompagnato come guida fino al confine, lì dove era stata rinvenuta la richiesta di aiuto, ma da lì in poi sarebbe stata nostra premura cercare la strada giusta da percorrere per capire o meno se quella richiesta di aiuto era una montatura o reale.
Sbuffai spazientito, visto che quella condizione di totale assenza di informazioni era molto fastidiosa. Non quanto fare a gara a chi lo ha più lungo per decidere chi sarebbe stato il capoteam, ma quasi. Sorrisi e risposi con calma dopo che il bambino di nome Ryoshi finì di parlare. Sono solo un umile studente, e credo fortemente nella linea gerarchica... Non oserei mai dover prendere il comando del team con un genin qui presente... Mi fermai un istante. A meno che non si presenti una condizione di manifesta incapacità di comando, ma non credo che in una missione del genere si potrebbe mai venire a creare questo problema. Fai pure per quel che mi riguarda. La questione era semplice: se nessuno avesse fatto grossolani errori, io mi sarei attenuto al mio ruolo di comparsa, sempre se nessuno avesse tentato di ingabbiare la mia fantasia. In caso contrario avrei potuto pensare di entrare in scena.