Il Vecchio Orfanotrofio

[Corso alle Basi]

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il vecchio Orfanotrofio

    Possa il dolore essere cancellato



    Guardando Jukyu che disegnava sulla mia scrivania mi ritrovai a pensare a quanto lei fosse fortunata. Alla fine, a dispetto della mia vita e degli accadimenti ero ancora lì per lei e sua sorella. Ayame era ancora lì. Ma in quel mondo sanguinario quanti bambini avevano viste distrutte le loro vite? Quanti ancora erano indesiderati, abbandonati al loro destino in quattro squallide mura.
    Ed a Kiri c'era anche un orfanotrofio per accoglierli! Ma il destino era beffardo. I gestori di quel posto a lungo erano stati persone considerate irreprensibili poi per l'età si erano ritirati e la gestione un paio d'anni prima era passata nelle mani Kamuro e Fumiko Myazaki. Uomini colti, dall'aria seria, erano riusciti a espandere l'orfanotrofio con fondi alquanto misteriosi.
    Avevano espanso la struttura, accolto altri orfani che vivevano malamente nella zona del porto. Azioni lodevoli se non fosse ciò che si era scoperto.

    Qualche mese prima due giovani studenti di Kiri, Meika Akuma e Akiza Hozuki, nel corso di un'indagine per furto erano giunti nell'orfanotrofio (essendo i responsabili del furto tre bambini scappati proprio da lì). Nell'indagare riguardo le motivazioni che avevano portato tre bambini a preferire la vita in strada piuttosto che quella triste ma comoda in orfanotrofio si era scoperto che i bambini venivano sfruttati come manovalanza gratuita per lavori di tessitura di diversi articoli venduti al mercato nero.
    I signori Myazaki, una volta scoperti, erano stati rinchiusi in prigione in attesta di giusto processo. Ma la storia non era finita lì.

    Un uomo sulla trentina era seduto dinanzi a me. Aveva l'aspetto ben curato: una barba tagliata in maniera impeccabile, capelli castani e lisci tenuti all'indietro ed un vestiario elegante e raffinato. Un uomo d'affari. Jukyu, quell'adorabile bambina di cinque anni che era mia famiglia, disegnava distrattamente seduta su una sedia, restando (stranamente) in silenzio. Dunque, signor Myazaki. Questo è tutto ciò che ha da dirmi riguardo i suoi genitori? domandai, osservando il memoriale firmato e certificato dell'uomo dinanzi a me.
    Sì, Mizukage-sama rispose l'uomo, evidentemente teso. Perfetto, può andare. Verificheremo quanto ha dichiarato, immagino che sia felice di sradicare questi "mercanti" ed aiutare a ripulire il buon nome di Kiri dall'onta subita. Dissi, cercando di far sembrare la cosa scontata.
    L'uomo, he non aveva alcuna possibilità di ribattere (dato che l'onta era nata per colpa dei suoi genitori) annuì nervosamente S... sono certo che sarà così, Mizukage-sama. Anche perché se venissero a scoprire che le ho confessato tutto quello che so... Riguardo ciò, l'accordo sarà onorato, vero? Sospirai.

    L'Accordo.
    Talvolta chi era in una posizione di potere si ritrovava a dover compiere scelte disdicevoli. In tal caso l'accordo era semplice: far cadere le accuse verso i signori Myazaki che avrebbero dovuto lasciare Kiri da ospiti sgraditi in cambio dei nomi dei mercanti che acquistavano e rivendevano i loro prodotti. Il perché? Certi manufatti non erano spariti dopo la chiusura dell'attività dei signori Myazaki. Dunque qualcuno li stava ancora producendo e dato che il prezzo era rimasto invariato doveva produrli all'incirca allo stesso modo.
    Sarà onorato. Ora vada pure e non si preoccupi, sono un uomo di parola. L'uomo si alzò, si inchinò appena si voltò le terga, lasciandomi solo con Jukyu. Accarezzai la testa della bambina, pensieroso.
    Non si tratta di una missione difficile pensai tra me e me Bisogna raccogliere informazioni. Un Genin ed uno Studente saranno abbastanza suppongo.






    Meika Akuma era il Genin scelto. Avrebbe ricevuto la missiva rapidamente, grazie a Qan che nella sua forma umanoide (con tanto di becco, piume e voce acuta) l'avrebbe raggiunta ovunque si trovasse (se si trovava al villaggio) dicendole che il Mizukage l'aspettava nel suo ufficio in Amministrazione.
    L'altro era invece un ex-orfano ed anche lui sarebbe stato contattato da Qan. Ryuuto Furinji, uno shinobi che sicuramente necessitava di esperienza diretta sul campo piuttosto che continuare ad addestrarsi. Aveva vissuto nello stesso orfanotrofio fino ad unidici anni prima e per sua fortuna non aveva mai avuto il dispiacere di incontrare i signori Myazaki. Forse il conoscere questa storia l'avrebbe spinto ad impegnarsi maggiormente: il nome dell'orfanotrofio era stato disonorato pesantemente da quella gente.


    Primo post, semplice GdR. Qan, che è una mia evocazione, è un Tengu. Puoi vedere una sua immagine nella mia scheda, sotto la voce "competenze". Sei libero di gestire l'interazione con lui come preferisci.
    Ti ricordo alcune regole generale del GdR: puoi muovere solo le azioni del tuo personaggio, dei png sottoil tuo controllo o di scena. Non puoi mai, ed in nessun modo, decidere nel tuo post ciò che fa un personaggio in reazione alle tue azioni!

    Buon post!
     
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  2. frafri94
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    Il vecchio orfanotrofio

    Il primo passo


    Il sole era appena sorto ma Ryuuto si era già vestito e stava preparando la colazione per se stesso e per il nonno, che ancora ronfava in camera sua. Non era un grande cuoco, perciò il vecchio Akisame si sarebbe dovuto accontentare delle solite uova all'occhio di bue con un po' di pane tostato. Dopo aver finito di impiattare le colazioni chiamò il nonno che velocemente si presentò in sala da pranzo e si sedette a tavola.
    Ecco a te nonno, ti prometto che prima o poi mi farò insegnare da qualcuno a cucinare qualcos'altro, ma per ora c'è questoGli disse mentre gli porgeva la sua porzione.
    Non preoccuparti, dopotutto sono io che avrei dovuto insegnarti. Gli rispose il vecchio un attimo prima di finire tutto in un sol boccone.
    Piuttosto sbrigati e vai a fare i tuoi esercizi mattutini! Pulisco io qui.
    Agli ordini! Rispose scherzando con ancora la bocca piena dell'ultimo boccone di pane e uova mentre usciva.

    Anche se la loro casa era così grande da avere anche un'ala completamente dedicata al dojo Ryuuto preferiva fare i suoi esercizi mattutini in giardino a piedi nudi sull'erba, a quell'ora c'era ancora la rugiada che ad ogni passo lo rinfrescava, rendendo il suo allenamento un po' più piacevole. Dopo aver passato circa un'ora ad allenarsi con i suoi soliti esercizi che si concentravano sullo sviluppo della sua elasticità e agilità muscolare più che della semplice forza bruta passò alle armi che per ora, su scelta di Akisame, si limitavano ai nunchaku. Questo perché lui riteneva che cercare di apprendere troppe armi contemporaneamente non porta a buoni risultati, e nonostante l'arma per eccellenza del suo stile fosse il Jo, i nunchaku per ora sembravano essere un'arma più adatta a Ryuuto.
    Per le successive due ore i due Fuurinji si allenarono del dojo in un uno contro uno che vedeva Ryuuto con i suoi due nunchaku cercare di colpire Akisame che con estrema facilità counterava ogni suo attacco.
    Stai migliorando! Ancora qualche anno e dovrò usare almeno la metà della mia forza per batterti. Ma per ora... Lasciò la frase sospesa a metà mentre parava uno dopo l'altro i veloci colpi del nipote solo per scaraventarlo al suolo con una perfetta esecuzione di una tecnica di proiezione.
    Dovrai continuare ad allenarti. Concluse con un sorriso mentre lo guardava rialzarsi.
    Non smetterò mai di allenarmi, spero solo di potermi cimentare presto in una missione. Di sicuro sarebbe più facile che cercare di batterti. Rispose asciugandosi il sudore dalla fronte mentre entrambi ridevano, come al solito.

    Mancava poco all'ora di pranzo e Ryuuto era in camera sua a leggere uno dei suoi libri, dopotutto non era uno stupido che pensava solamente al combattimento, quando sentì suo nonno che lo chiamava, sembrava urgente. Mollò tutto e corse in giardino, da dove sembrava provenisse la sua voce, e lì lo trovò con accanto un uccello alto circa 30 cm più del vecchio. Per un attimo Ryuuto non capì cosa stesse succedendo:
    Perché in giardino c'è un uccello nero alto più del nonno, vestito e che parla?
    A risolvere i suoi dubbi fu l'ospite stesso, che si presentò col nome di Qan e che gli spiegò di essere stato inviato per consegnare una richiesta per una missione. Udendo queste parole Ryuuto esplose di felicità, abbracciò il nonno che gli era saltato in braccio e con fatica cercò di calmarsi per continuare a sentire i dettagli dell'incarico.
    La missione ti riguarda personalmente da un certo punto di vista. Sembra che nell'orfanotrofio in cui sei stato stiano succedendo degli affari non proprio legali, per usare un eufemismo. Perciò vorremmo che fossi tu ad occuparti di quest'incarico, ovviamente non sarai da solo.
    L'espressioni di Ryuuto e di Akisame diventarono rapidamente serie nell'udire in cosa consisteva la missione: anche se non era stato propriamente felice durante il periodo passato all'orfanotrofio, l'impegno e l'affetto che avevano dimostrato le persone che ci lavoravano erano stati importanti per Ryuuto e questo lo sapeva bene anche Akisame. Per questo motivo l'idea che qualcuno stesse sfruttando dei bambini che stavano affrontando le stesse difficoltà che una volta anche lui aveva vissuto non era certo qualcosa che potesse ignorare.
    Ryuto rivolse lo sguardo al nonno che ricambio annuendo lentamente con la testa.
    Accetto l'incarico Comunicò con una serietà che normalmente non ci si aspetterebbe da lui.
    Molto bene. Per informazioni più dettagliate dovrai recarti dal Mizukage, nel suo ufficio. E dopo aver salutato entrambi volò via.



     
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    La missione



    Quando entrambi furono lì (e non ci volle molto, tutto sommato) avevo sbrigato quasi tutto il lavoro burocratico di immensa noia che toccava a qualsiasi Kage. Ordini di armi, coprifronti, missioni ed altro: quasi tutto fatto. Jukyu, invece, aveva finito di disegnare ed aveva iniziato a gironzolare impaziente per la stanza.
    Probabilmente voleva tornare a casa. Papà, voglio tornare a casaaaaa... si lamentò la bambina muovendo le braccia avanti e dietro. Aspetta un attimo e ci andiamo, promesso.
    Lei sbuffò, ma proprio in quel momento qualcuno bussò. Il ragazzo entrò e dopo pochi istante giunse anche Meika.
    Qan vi avrà detto sommariamente della missione immagino. Dissi ai due, posando il mento sulle mani unite, con i gomiti poggiati sul duro legno del tavolo. Meika, l'aver stanato i Myazaki è stato solo un primo passo. Il loro figliolo ci ha dato nomi di probabili mercanti che possono sapere qualcosa su altri "centri" di produzione simili.
    Tamburellai dunque le dita sul legno, più pensavo a quella storia, più mi innervosiva. Andate da questi mercanti, interrogateli. Ottenete quante più informazioni possibili da loro, minacciateli se serve e dite loro di rimanere in silenzio. Staneremo i centri di produzione con un gruppo più esperto è nutrito, probabilmente sono sorvegliati. Feci una pausa breve. Non dissi nulla dell'accordo, sospettavo che Meika non avrebbe gradito e non vi era ragione di informare un Genin di quelle decisioni. Ryuuto, so che sei cresciuto in quell'orfanotrofio. Certo non hai conosciuto i signor fortuna, mi aspetto il massimo impegno. Ascolta ciò che ti dice Meika, lei è un tuo superiore. Allungai un foglietto, dove c'erano tre nomi e tre indirizzi di tre mercanti coinvolti in quello scandalo orrendo.
    Questi sono i mercanti. Ora andate!



    Una volta fuori dall'Amministrazione i due avrebbero avuto occasione di iniziare a fare conoscenza. Il primo mercante era Jin Heikichi, un uomo che operava nel settore dei tessuti: comprava tessuti di diversa qualità dall'estero, grezzi, li lavorava e dunque li rivendeva.

    Scusami, ma devo chiederti un nuovo intermezzo GdR, perché proprio non mi va di fare due post di fila con due pg diversi.

    Ne approfitto dunque per spingerti a parlare con Meika e spiegarti le basi del gioco! Le basi del gioco dir uolo pbf sono semplicissime:

    1) Puoi muovere solo il tuo personaggio e non puoi mai descrivere le reazioni di altri personaggi o png dei quali non hai il controllo.
    2) Qualsiasi tua azione che sia offensiva o meno, diretta nei confronti di un altro personaggio o png che non controlli, non ha mai un esito certo: l'edito sarà descritto da chi l'azione in un certo qual modo la "subisce".
     
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  4. frafri94
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    Preparazione


    "Centri di produzione". Quel modo di riferirsi a delle istituzioni il cui compito era proteggere i bambini aveva fatto rabbrividire Ryuuto che non aveva mai considerato a quanto fosse stato fortunato. Ma quello non era il momento per farsi prendere da pensieri melanconici: doveva prepararsi alla missione che aveva deciso di affrontare, e per fare ciò pensò bene di iniziare cercando di conoscere meglio il suo superiore.
    Quindi tu... Si girò per iniziare una conversazione e solo allora notò i lineamenti delicati di quella ragazza, per un attimo ne rimase colpito ma si riprese subito, non sarebbe stato un bell'inizio farsi prendere a schiaffi. Quindi tu sarai il mio superiore! Spero di imparare molto da te e di non esserti troppo d'intralcio. Riprese velocemente il discorso per evitare l'imbarazzante silenzio che si stava creando tra i due.
    C'è qualcosa che vuoi sapere su di me ho preferisci darmi tu qualche informazione? Ad esempio mi sembra saggio scambiarci informazioni sul nostro stile di combattimento prima di iniziare, giusto per sicurezza. Continuò sperando di tenere a galla questa conversazione.
    Concluse leggendo il nome del primo mercante che dovevano "visitare" Jin Heikichi... Non aggiunse altro, dalla sua espressione non traspariva rabbia, ma tristezza per quei bambini per cui, ora che aveva accettato la missione, si sentiva responsabile. Ryuuto avrebbe fatto di tutto per portare a termine questa missione.

     
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  5. -Meika
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    Il Mercante



    Quella storia voleva inseguirmi fino alla fine dei tempi. Gli effetti di quella "missione" degenerata in straordinaria rapidità in "disastro esplosivo" con tanto di conclusione amareggiante e destabilizzante mi perseguitavano continuamente. Il pensiero delle parole dell'Uomo in Nero non mi aveva mai completamente lasciata e soltanto la volontà ferrea di proseguire con la mia vita indipendentemente dalla verità su mia madre non mi aveva condotta ad un viaggio disperato (e pericoloso) dentro Taki dal quale con ogni probabilità non ne sarei mai uscita viva.
    Quando Qan mi disse il motivo della convocazione non risposi subito, per un attimo persa nei ricordi che uno dietro l'altro si susseguirono: l'orfanotrofio, i ladri, la Confraternita, la verità dietro l'orfanotrofio. Una serie di eventi agghiaccianti nonché pericolosi di certo. Ma tra tutto il disgusto provato quel giorno certamente al primo posto si poneva quell'orrida scoperta: bambini sfruttati come manodopera gratuita. Akira aveva tutta la mia comprensione, gratitudine e stima per aver rotto il naso a Myazaki quando aveva scoperto ciò che stava facendo a quei bambini.

    Certo, lui sicuramente ne era rimasto più colpito di me: era orfano, la cosa doveva averlo disgustato almeno il doppio di quanto avesse disgustato me. Per questo fui anche sorpresa quando fui scelta io per quella missione. Akira certamente avrebbe avuto più motivazioni per andare fino in fondo. Mentre camminavo verso il palazzo in Amministrazione però la soluzione della scelta del Mizukage giunse abbastanza chiara: troppo sentimento offuscava la ragione ed io rispetto all'Hozuki ero con ogni probabilità meno coinvolta.




    Una volta accettata la missione e prese le generalità degli uomini che dovevamo cercare uscii dalla stanza del Mizukage insieme a quello che per le prossime ore sarebbe stato mio compagno di missione. Un ragazzo poco più giovane di me, ma ancora alle prime armi. Poco male: stando a quanto si comprendeva dalle informazioni il maggior pericolo era quello di trovare solo una lingua particolarmente affilata. Oh sì, superiore. Dissi con un mezzo tono canzonatorio rivolto verso me stessa. Non che mi ritenessi ancora pronta ad essere superiore a chicchessia, ma gli ordini erano pur sempre ordini del resto. Ragioni bene, Ryuuto. Convenni, riguardo la sua volontà di scabiarci informazioni sullo stile di combatimento: era certamente l'approccio giusto ad una qualsiasi missione. Anche se sospetto che non servirà a molto, ma ho la fama di essere quella che dice sempre le ultime parole famose. Sospirai. Allora, vediamo, sono un ninja medico, abile nell'uso dei Genjutsu e dei veleni.

    Dopo quella breve chiacchierata ci dirigemmo dunque verso il negozio di tale Jin Heikichi. Si trovava nel villaggio, molto in periferia: si potevano vedere le mura dalla fine della strada! La mia aspettativa sull'individuo era piuttosto scarsa, eppure fui prontamente tradita: Jin Hekichi non era l'uomo che ci si poteva aspetare. Ma andiamo per ordine.
    Il suo negozio era riccamente decorato grazie alle numerose sete e lane da esposizione. Grossi rotoli erano allineato in file ordinate ed ognuno di essi recava un cartellino con un prezzo (molto elevato). Tutto pareva raffinato e lo stesso Jin aveva quell'aria di uomo tutt'altro che incline a certi affari. Solo il suo sorriso, quasi plastico, sotnava con gli occhi piccoli ed attenti.

    Varrick01



    Heikichi-san? DOmandai, pensando fosse lui. Oh! Salve salve, non si vedono clienti così giovani in questo negozio. Posso fare qualcosa per voi? Le sue mani si sfregarono, forse odorando guadagni facili.
    Sì, Hekichi-san. È al corrente dello scandalo dell'orfanotrofio? La sua espressione divenne contrita, quasi addolorata e poi fece un lungo triste sospiro. Quale orrido destino, che individui ripugnanti! Disse poi con animosità, scuotendo il capo. Aggrottai le sopracciglia incerta: non sembrava colpito dal punto di vista finanziario, quando più sinceramente indignato per l'accaduto. Ma le apparenze potevano ingannare.
    Vede, Heikichi-san, il Mizukage è venuto a sapere che con ogni probabilità ci sono mercanti che possono lavorare sfruttando manodopera gratuita o sottopagata. I Miyazaki forse erano soltanto l'inizio. Indagando, interrogando e cercando alla fine ci sono stati fatti alcuni nomi. Misi entrambe le mani sul bancone, sporgendomi appena verso di lui con fare quasi minaccioso. Tra cui il suo.
    Ne fu oltremodo colpito. Co... co.. co.. co.. coooooosa? Io? Ma ma ma ma stiamo scherzando? L'uomo si alzò di scatto, rovesciando la sedia. Immediatamente presi il Sai dalla sua custodia, puntandolo contro il suo petto. Lui non si mosse ancora e fissò la punta della lama sudato e spaventato. Se si muove così bruscamente mi fa spaventare, Heikichi-san. E se mi spavento, posso reagire male. Avanti, si sieda e mi racconti tutto ciò che sa.
    E lui fece quanto gli avevo consigliato. Sollevò la sedia e tremante si sedette, asciugandosi il sudore dalla fronte con un fazzoletto pregiato che portava nel taschino. Vede, io non posso essere coinvolto. C'è ehm, un punto nei miei affari: non lavoro io la stoffa, compro i materiali grezzi da Shinashi o da altri grossi centri di produzione e la mando in un posto fuori il Villaggio a rifinirli. Pago loro una quota fissa al mese e fanno un ottimo lavoro. Ma non lavorano per me! Non centro niente, lo giuro, lo giuro! Teatrali lacrime agli occhi nacquero ai lati degli stessi e caddero sulle guance. Ritirai il sai e lo rinfoderai, ma non tolsi la mano dall'elsa.
    Ora mi dica chi sono e dove si trovano.




    Fuori dal negozio feci un lungo sospiro. In mano stringevo il foglietto sul quale Jin aveva scritto il nome dei proprietari di quel centro di produzione con ogni probabilità incriminato. Dobbiamo andare lì e verificare che l'informazione sia corretta. Corriamo, prima che Heikichi si ricordi che risparmia molto soltanto perché paga degli schiavisti. Non era colpa sua, se realmente non sapeva, tuttavia non ero certa che lui non avesse cercato di difendere i suoi guadagni in qualche modo. Così da lì ci dirigemmo direttamente fuori dalle mura del villaggio e poi verso nord, diretti verso quello stabilimento isolato verso nord del Villaggio.


    Onde evitare di fare post chilometrici, andiamo avanti senza combattere, ma continuo a spiegarti qualcosa che ti sarà utile successivamente.

    Parliamo ora di tacche. Cosa sono le tacche? Una tacca rappresenta 25 punti in una determinata statistica. Tra un'energia e l'altra ci sono 4 tacche di differenza ossia 100 punti!
    Ci sono diversi modi per ottenere tacche: alcune tecniche (taijutsu) potenziano un singolo attacco fisico aumentando la Forza o la Velocità del colpo di un determinato valore di tacche.

    Gli Impasti di chakra sono un altro modo: utilizzi il tuo chakra per ottenere tacche da distribuire alle statistiche primarie (Forza, Velocità, Riflessi o Resistenza). Un consumo Bassissimo ( ¼ Basso) ti concede 1 tacca. Un consumo Mezzo Basso ti concede 2 tacche. Questo rappresenta il limite raggiungibile da studente. Parleremo poi del sovraimpasto e dei malus che esso determina.

    Se ci sono dubbi, scrivmi pure.


    Edited by -Max - 6/6/2015, 15:23
     
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  6. frafri94
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    Il Vecchio Orfanotrofio

    Interrogatorio


    Meika non sembrava aver problemi a dialogare, e visto quanto Ryuuto poteva diventare espansivo era un'ottima notizia. Sembrava addirittura compiaciuta dall'essere stata chiamata "superiore", probabilmente era la prima volta che aveva un compagno di grado inferiore.
    Convenne che l'idea di Ryuuto era buona, così gli disse che lei si era specializzata in Genjutsu, veleni e medicina.
    Forte! Io sono più specializzato nel combattimento ravvicinato, anche se ho ancora molto da imparare...

    Si diressero velocemente verso il negozio del primo uomo della lista: Jin Heikichi. Appena entrarono nel suo negozio lo trovarono subito, sembrò realmente addolorato per ciò che era successo all'orfanotrofio, ma non si è mai realmente certi. Quando poi Meika gli spiegò le ragioni per cui gli stavano facendo quella visita reagì bruscamente, dando l'impressione di essere realmente sorpreso. Tuttavia quella reazione quasi violenta fece scattare la compagna che in un attimo portò il suo Sai al petto dell'uomo, immobilizzandolo.
    Wow... meglio non farla arrabbiare. Pensò tra sé e sé Ryuu un po' sorpreso da quella reazione.
    Mentre Heikichi tremava di paura per le velate minacce Meika continuò con il suo interrogatorio riuscendo in poco tempo a farsi dare molte informazioni: in lacrime confessò che effettivamente c'erano molti centri di produzione che pagava mensilmente, e sembrava particolarmente intento a sottolineare come essi non centrassero niente con lui.
    Ryuuto non disse o fece niente, la sua compagna aveva brillantemente controllato la situazione senza bisogno del suo aiuto, dopotutto lui era lì per fare esperienza.

    Le informazioni che avevano ottenuto erano sufficienti per proseguire la loro missione così, fuori dal negozio, decisero di dirigersi velocemente verso uno di quei centri di produzione fuori dal Villaggio.
     
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  7. -Meika
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    Una casa su una collina



    Il posto verso cui eravamo diretti era costruito su una altura piccola ma che dava una buona vista del territorio circostante. Attorno c'era solo erba e alberi e non si riusciva a vedere molto di più per colpa della foschia che come d'abitudine stava aumentando. Entro qualche ora, forse entro appena un'ora, sarebbe tornata la nebbia. Dovevamo affrettarci.
    Mi fermai, indicando a Ryuuton un albero dietro il quale nasconderci. Non riuscivo a capire se ci fosse qualcuno o meno da quella distanza, ma la posizione sfavorevole rendeva particolarmente difficile riuscire ad avvicinarsi senza essere visti. Forse quella nebbia sarebbe stata assai utile da lì a poco.
    Aspettiamo, tra poco ci sarà nebbia ed avremo una migliore copertura per avvicinarci. Dobbiamo raccogliere informazioni, non sgominare tutto, siamo troppo pochi solo noi due. Gli ordini erano stati precisi, per cui farsi scoprire era oltremodo rischioso. Così attendemmo.

    Bastarono trenta minuti, durante i quali memorizzai meglio che potevo il percorso da fare, così da non perdermi nella nebbia quando sarebbe giunta. Alla fine si riusciva a vedere a circa due metri di distanza, non di più. Camminiamo silenziosamente, non fiatiamo. Non perdermi di vista. Sussurrai e dunque camminai nella nebbia. Non salii subito il pendio ma tirai diretta circumnavigandone la base fino ad uno storto albero notato precedentemente. Da lì iniziai una dritta salita verso l'edificio.

    L'edificio era una costruzione rettangolare di cemento con alte finestre rettangolari anch'esse. Più larghe che lunghe, si stagliavano a tre metri dal suolo così da rendere difficile per qualsiasi osservatore sbirciare dentro. Eravamo finiti sul lato stretto di quell'austera fabbrica di sofferenza, e lo percorremmo tutto in senso orario senza trovare alcuna entrata secondaria come sperato. Mi fermai all'angolo e feci cenno a Ryuuto di fermarsi con me. Dunque mi sporsi oltre l'angolo, ma come immaginavo la nebbia non mi permise di vedere nulla. Ma le mie orecchie in egual modo non udivano alcunché. Dunque passammo l'angolo o proseguimmo finché finalmente non vidi ciò che speravo di trovare: una piccola porticina di metallo. Tentai di aprirla, ma era chiusa a chiave e non potevo buttarla giù senza allarmare mezzo edificio.

    Ma guarda un po'. Visitatori. Due voci attirarono la mia attenzione. Due uomini caddero dal tetto alto quattro metri con inaspettata grazia. La nebbia iniziò stranamente a diradarsi e potei vederli chiaramente. Uno di loro aveva la pelle abbronzata ed arsa dal sole, i capelli neri tirati all'indietro. Era alto, muscoloso ed aveva un'espressione arrogante sul viso. L'altro era una lei.
    Era brutta. Molto brutta. Il suo viso pareva butterato da un qualche malattia e non sembrava avere alcuna forma femminile, la voce era rauca ma chiunque avrebbe capito che era una donna. Che volete? Dissi, un po' stupidamente, mettendo una mano sull'elsa del Sai.
    Che vuoi tu, bellezza. Disse l'uomo arrogante. Proprietà privata, smammate! Potrebbero aver visto qualcosa. Allora restate qui per sempre!
    L'uomo non sembrava particolarmente intelligente, ma mi attaccò con una particolare ferocia. Cercò di colpirmi con un calcio circolare sul viso. Era veloce, ma non troppo, così frapposi una mano tra me e lui, parando agevolmente l'offensiva. Sentii un lieve dolore al braccio sinistro usato, ma non era niente di che. [Slot Difesa].

    La donna invece attaccò Ryuuto. Era notevolmente veloce, ma pareva peccare in forza. Inizialmente tentò un semplice ma rapido pugno in faccia a Ryuuto, portato con la mano destra [Slot Azione], seguito poi da un allontanamento di quattro metri [Azione Gratuita Istantanea] per poi afferrare due kunai, uno per mano, e lanciarli contro Ryuuto mirando alle sue gambe [Slot Azione]. Dunque prese un terzo kunai e si mise sulla difensiva, attendendo l'eventuale contro offensiva avversaria.



    Si lotta ora!

    Ogni combattimento è diviso in una fase offensiva ed una fase difensiva.
    La fase difensiva viene ovviamente prima della fase offensiva: in questa dovrai difenderti da tutti gli attacchi avversari.
    La difesa è certa, ossia, sei tu a decidere sportivamente ciò che ti succede nella fase difensiva. Sei tu a decidere l'esito degli attacchi avversari!

    La fase offensiva segue la fase difensiva: in questa fase dovrai attaccare.
    Le offensive sono ipotetiche, ossia dovrai sempre usare il condizionale per descriverle.

    Potrei fare una trattazione per i confronti per le statistiche, ma per la lettura completa riguardo alle statistiche ed al loro ruolo nel combattimento ti consiglio di leggere pagina 9 del regolamento limitandoti al paragrafo statistiche primarie e pagina 11 del regolamento. Se hai dubbi, io sono sempre a disposizione.

    In questo post hai osservato come si attacca (dalla tua avversaria) e come ci si difende (da Meika). Ricorda che l'attacco dovrà essere ben descritto e quanto più accurato possibile: qualsiasi informazione non scontata (tipo, non serve che specifichi che colpisci l'avversario con la parte tagliente della spada!) sarà a discrezione del tuo avversario (nei limiti della sportività).

    Per la difesa hai 3 slot difesa, per l'attacco hai 3 slot azione, puoi eseguire 2 tecniche a round di cui solo 1 avanzata.

    Ciò che puoi are con uno slot azione è sinteticamente: attaccare, muoverti per più di sei metri e usare tonici/meccanismi.
    Ti invito a leggere pagina 5 e 6 del regolamento. A pagina 6 fermati prima delle "Meccaniche", dell'AdO e del S&M parleremo dopo :P.

    Per cui ora difenditi e attacca!
     
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  8. frafri94
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    Scontro


    Mentre i due si stavano avvicinando alla casa in cima alla piccola altura notarono che la nebbia si stava facendo sempre più fitta. Meika fece cenno a Ryuuto di nascondersi dietro ad un albero, lì rimasero in attesa che la nebbia fosse abbastanza fitta da nasconderli mentre cercavano di avvicinarsi all'edificio, che si trovava in una posizione difficile da raggiungere senza farsi scoprire.
    Dopo circa mezz'ora Ryuuto era ancora fermo dietro quell'albero, aspettando che Meika gli desse qualche ordine.
    Noiaaaaa! Quando succederà qualcosa? A me sembra che ci sia abbastanza nebbia per avvicinarci non visti.
    E infatti Meika gli sussurrò di iniziare a camminare silenziosamente standogli vicino.
    Sarò la tua ombra.
    Rispose ancora più piano.

    Dopo averla seguita in quello strano giro dell'oca intorno all'edificio trovarono finalmente una porta.
    Sarà sicuramente aperta. Pensò sarcastico Ryuuto, senza però fare un suono.
    La porta era ovviamente chiusa e Meika sembrava voler sfondare la porta, rendendosi però conto che quello non li avrebbe aiutati, non era il caso di farsi notare.

    Due voci a squarciarono il silenzio che loro due avevano così diligentemente mantenuto fino ad allora. Due uomini atterrarono senza fatica dopo essere saltati dal tetto. Un salto di quattro metri. Niente male.
    Con questa dimostrazione di abilità Ryuuto si mise subito in guardia, quei due non erano persone normali.
    Ci volle un po' prima di capire che i due uomini in realtà erano un uomo e una donna. Una donna così brutta che di femminile le era rimasto ben poco.
    Meika cercò di iniziare un dialogo, ma era chiaro quello che stava per succedere. Lei portò la mano alla sua arma e contemporaneamente Ryuuto si prerarò a estrarre le sue.
    "Potrebbero aver visto qualcosa."?! Questo è sicuramente il posto giusto.
    All'improvviso i due iniziarono il loro attacco: l'uomo si scagliò contro Meika mentre la donna si diresse verso Ryuuto, che mettendo da parte l'aspetto dell'avversario si concentrò al massimo per sconfiggerla.
    La donna si rivelò estremamente veloce, ma non abbastanza da prendere di sorpresa Ryuuto, che si difese altrettanto velocemente con la mano sinistra [Slot Difesa] mentre con la destra impugnò un nunchaku [Azione Gratuita Istantanea], preparandosi al contrattacco. Il pugno, nonostante molto veloce si dimostrò anche molto leggero, abbastanza da lasciare nient'altro che un po' di rossore.
    La donna proseguì con il suo attacco scagliando due kunai verso le sue gambe dopo essersi allontanata di quattro metri assumendo una posizione difensiva.
    Ryuuto reagì prontamente deviando i kunai con un unico movimento di nunchaku [Slot Difesa].
    Immediatamente passò all'attacco: lanciò uno spiedo diretto al volto del nemico [Slot Azione] e subito dopo si avvicinò velocemente [Azione Gratuita Istantanea] cercando, con il nunchaku che impugnava nella mano destra, di portare un colpo sul fianco destro della donna [Slot Azione] mentre con la sinistra si preparava a sfoderare il secondo paia di nunchaku.
     
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  9. -Meika
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    Il Vecchio orfanotrofio

    La scelta giusta



    La donna fu sorpresa dalla reazione immediata del ragazzo. Doveva essere sinceramente convinta di trovarsi davanti due imberbi ragazzini finiti lì per caso o per troppa curiosità. Lo spiedo graffiò la guancia della donna [Ferita ½ Leggera] che non ebbe tempo di lamentarsi giacché si trovò dinanzi il kiriano che tentò di attaccarlo con un il nunchaku proprio sul fianco. La donna balzò all'indietro [Slot Difesa] quanto bastava per lasciare che il semplice attacco del ragazzo si perdesse nel nulla.

    D'altro canto io volevo risolvere la situazione al più presto senza fare ulteriore caos. Così strinsi un pugno e caricai tutto il chakra che potevo raccogliere nel braccio destro, lanciando un'unica prepotente offensiva sul volto di quell'uomo. Un vero e proprio diretto sul naso, che se fosse andato a segno avrebbe certamente lanciato il segno [Slot Azione].
    Il pugno si schiantò contro il viso dell'uomo con una violenza inaudita. Il sangue esplose improvvisamente, zampillando dalla bocca e dalle narici. L'uomo svenne sul posto. Subito dopo la donna si voltò a guardarmi. Una fitta assai dolorosa mi colse [Sovraimpasto 5 tacche, -2,5 Leggere di Vitalità] e tentai di muovere le dita, senza riuscirci [Malus OverCAP, Paralisi per 1 round].
    Va via. Dissi gelida, e la donna si voltò, dandosela a gambe levate alla velocità della luce.
    Ansimavo, tenendo il braccio destro inutilizzabile lungo contro il corpo. Ho esagerato con il chakra, ma dovevamo togliercelo da davanti al più presto. Questa non ci voleva. Sussurrai, sperando che non ci fossero altre guardie. Andiamo, andiamo a vedere se si può entrare da qualche parte.


    Si poteva, grazie al cielo. Esisteva, dal lato opposto rispetto all'entrata principale, una porticina ben chiusa apribile solo dall'interno (in teoria). In pratica però, qualcosa l'aveva già divelta ed era aperta e pronta ad accoglierci. In quel momento i Kami sembravano arriderci. Una volta entrati assai lentamente ci trovammo in un corridoio illuminato da luci a neon tremolanti. Richiusi la porta alle mie spalle silenziosamente. Si udivano suoni indistinti di gente che spostava cose, rumore di macchine ma nessuna voce. Non c'erano porte nel corridoio che alla fine della sua lunghezza, una dozzina di metri più avanti, aveva una porta in metallo.

    Ci avvicinammo silenziosamente e posai una mano sulla maniglia, dunque piano la girai. Anche questa porta si aprì, ma il corridoio questa volta si sviluppava perpendicolarmente all'altro per cui difatti ci trovavamo dinanzi ad un bivio. Una parte di me diceva di prendere tutto il tempo che ci serviva e non separarci, un'altra invece voleva uscire di lì al più presto. Diedi ascolto alla mia seconda metà. Tu va a destra, io a sinistra, ok? Sta sempre nascosto, silenzioso, se qualcuno ti scopre bé decidi tu che fare, ma non fare rumore combattendo se serve. Quando scopri qualcosa ci rivediamo fuori, ok? Attesi un cenno di risposta da parte del ragazzo, dunque ci dividemmo. Io presi la strada verso sinistra, lui verso destra e da lì era tutto ignoto.


    Il corridoio terminava dopo una svolta a sinistra su una rampa di scale che conduceva al piano inferiore, dunque sotterraneo. Percorse quelle scale il kiriano avrebbe messo di nuovo piede in un corridoio, ma che a differenza degli altri aveva diverse porte. Tre su un lato e tre sull'altro, perfettamente allineate tra di loro. Non c'erano insegne al di fuori delle porte. Due di loro (la prima a destra e la terza a sinistra) erano ben chiuse, mentre le altre erano aperte. La prima a sinistra era la porta di un ufficio vuoto, con i muri pieni di scaffali con diversi rotoli pieni di pergamene. Quella subito dopo invece era una stanza buia, senza elettricità, probabilmente vuota. Di quelle di destra, la seconda dava su un corridoio che terminava sei metri più avanti con un'altra porta, l'ultima invece dava su un altro ufficio. Non v'erano molti rotoli di pergamena, soltanto una scrivania, una vecchia sedia e qualche foglio sparso qui e lì sul tavolo. Una stanza spoglia ed anonima, ma che aveva un'altra porta che conduceva chissà dove.

    Cosa avrebbe esplorato per iniziare Ryuuto?


    Onde evitare di forzare la giocata evitiamo di fare sempre la pratica, lasciamo che scorra come deve usando ciò che imparerai in queste spiegazioni al momento giusto.

    Ora passiamo al concetto del SOVRAIMPASTO.

    Innanzitutto, non confonderlo col CAP: è un'altra cosa. Il Sovraimpasto è un impasto di chakra che supera il tuo limite di grado, permettendoti di avere più tacche spendendo oltre al chakra extra anche la tua vitalità. Ogni tacca in più oltre il limite del tuo grado di costa ½ Leggera di vitalità. Ad esempio, da studente il limite di impasto è +2 tacche. Impastando un Basso ottieni +3 tacche, dunque sei 1 tacca oltre il limite dunque ti infliggi ½ Leggera alla vitalità.

    CAP
    Non confonderlo con sovraimpasto! Il CAP rappresenta il massimo di tutti i potenziamenti in tacche che puoi ottenere in una data statistica. Sommando tutto: tacche otteute dalle tecniche, tacche ottenute dalla tecnica speciale, impasti e sovraimpasti. TUtto deve rientrare nel CAP. Il CAP dipende dal grado: +3 da studente, +4 da genin, +6 da chunin e +8 da jonin.

    OverCAP
    Puoi aumentare le tacche del CAP per 1 intero round in una statistica andando in OverCAP: il CAP aumenta di 4 tacche. Il round successivo la zona usata sarà semiparalizzata per 2 round oppure paralizzata per 1, a tua scelta. Semiparalisi = 1 slot azione extra per usarla, Paralisi = non puoi usarla.

    As always, se hai dubbi contattami pure in privato.
     
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  10. frafri94
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    Bivio


    Se fino a quel punto Meika aveva dato l'impressione di essere forte, ora lo aveva dimostrato: con un singolo pugno aveva messo K.O. il suo avversario e messo in fuga quello di Ryuuto. Tutto ciò però le costò la paralisi del braccio, lo teneva stretto a se stessa, e anche se Ryuuto aveva in mente di fermarsi un attimo per medicarlo lei sembrava essere intenzionata a proseguire senza perdere un secondo, alla ricerca di un modo per entrare in quell'edificio.

    A quanto pare la fortuna era improvvisamente dalla loro parte, anche se trovare una porta aperta con forza poteva significare che qualcun'altro si era intrufolato lì dentro.
    Senza pensarci troppo i due sfruttarono quel colpo di fortuna e entrarono nella casa. Purtroppo per loro la fortuna sembrava già andarsene visto il bivio che si poneva di fronte a loro.
    Meika ordinò a Ryuuto di andare a destra e lui, dopo aver annuito all'ordine, iniziò a percorrerlo senza fare il minimo rumore.Accidenti! Dividersi non è mai una buona cosa. Beh, non avevamo scelta: ci avremmo messo troppo tempo a ispezionare tutta la casa se avessimo scelto una sola direzione.
    Alla fine del corridoio scese le scale che portavano al piano inferiore e lì trovò quattro stanze aperte le ispezionò velocemente tutte per decidere a quale dare la precedenza per una ricerca più accurata. Decise di puntare immediatamente a quella che sembrava più interessante, lasciando per ultime le altre due e il corridoio. Entrò nell'ufficio, frugò velocemente tra le pergamene e i fogli sparsi in cerca di qualche documento che provasse lo sfruttamento degli orfani, e nel mentre notò una porta Chissà dove porta? La curiosità lo spinse a cercare di aprila Magari mi è tornata un po' della fortuna di prima. E con questi pensieri positivi pose la mano sulla maniglia e spinse.
     
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  11. -Meika
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    Oltre la porta.



    L'ufficio era aperto, dunque a meno di clamorosi errori difficilmente avrebbe potuto contenere quelle che erano informazioni "sensibili" proprio riguardo lo sfruttamento dei bambini. Tra i rotoli di pergamena che Ryuuto trovò non vi erano poi così tante informazioni utili: uno di essi conteneva un ordine di diverso materiale (tinture principalmente), un altro invece era un messaggio mezzo stropicciato come se chi l'avesse letto avesse stretto il foglio tra le dita con forza, forse in preda ad una improvvisa rabbia.

    A quanto pare hanno scoperto un bel po' di cose. Credo sia ora di trasferire l'attività.
    JH


    Oltre la porta Ryuuto non avrebbe trovato altro che un semplice, spartano e puzzolente gabinetto che evidentemente non veniva lavato da alcuni giorni. Volendo essere scrupolosi e cercando qualcosa lì dentro appariva assai improbabile che Ryuuto potesse trovarvi qualcosa ma stava a lui la scelta se cercare bene nel mobilio del bagno.

    L'arredamento era minimale: c'era un water ed in alto il più classico dei serbatoi in ceramica che conteneva l'acqua dello scarico. Non c'era una doccia o una vasca da bagno (evidentemente inutili in quel frangente) e lo specchio era incassato in un mobile di legno bianco mezzo marcio. Sotto il lavello (che era ovviamente sotto lo specchio, incassato anch'esso nel mobile) c'erano due ante che permettevano di raggiungere le tubature del lavello. Ai lati c'erano diverse ante più piccole che chiudevano diversi scomparti in cui generalmente la gente metteva prodotti da bagno di vario genere.

    Chiuso a chiave c'era infine un armadietto di legno mezzo marcio anch'esso che sarebbe potuto venir via senza troppi problemi .

    Tra le tre stanze che aveva a disposizione Ryuuto aveva scelto certamente la (probabilmente) più povera di informazioni per iniziare. Ma chissà, la fortuna forse gli avrebbe arriso se si fosse dimostrato perseverante. Oppure no: le scelte potevano far assumere agli eventi direzioni impreviste, talvolta insospettabili di principio così come potevano essere del tutto ininfluenti per il destino della vicenda. In che caso si trovava Ryuuto?


    :ghu:

    Decidi che fare, se ispezionare il bagno o la stanza successiva.

    Durezza e Rottura
    La durezza indica quanto un materiale è resistente. Durezze 1-2 sono materiali deboli, durezze 3-4 sono materiali duri (metallo/roccia) durezza 5 (il massimo) è un materiale pregiato e lavorato in maniera particolare.
    La durezza serve per comprendere quando un oggetto si rompe: un oggetto si rompe se si scontra con una tecnica o altro equipaggiamento che ha potenza superiore al prodotto della sua durezza per la sua potenza.

    Esempio, un kunai ha potenza 10 e durezza 2.
    Una katana ha potenza 40.

    Se colpisco un kunai con una katana il kunai si rompe in quanto 40 > (10 x 2).


    AdO
    Questa meccanica è forse un attimo difficile da comprendere, ma è essenziale nel gioco sopratutto dal grado Genin in su.
    AdO sta per Attacco d'Opportunità. Si tratta di una azione offensiva che esegui sfruttando una disttenzione/buco nelle azioni avversarie. Se lui ad esempio scappa o fa troppe azioni senza attaccarti o esegue tecniche troppo vicino a te tu puoi attaccarlo durante la sua fase offensiva interrompendo le sue azioni.

    L'AdO si attiva in casi specifici se questi si verificano entro 9 metri da te:

    Utilizza 2 Slot Azione consecutivi per fini non offensivi; si attiva a qualsiasi distanza.
     Utilizza 1 Slot Tecnica per una tecnica con 5 o più posizioni magiche.
     Utilizza 1 Slot Azione per allontanarsi.
     Utilizza 1 Azione Gratuita Lenta.
     Utilizza 2 Azioni Gratuite Veloce.

    L'AdO si pone a metà dell'azione che interrompe. Se ci sono dubbi su questa meccanica, parliamone in privato come al solito. Si trova a pagina 6 del regolamento *O*
     
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  12. frafri94
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    TESTArdo


    Ryuuto stava cercando in quel piccolo ufficio ormai da qualche minuto e fin'ora aveva trovato un pezzo di carta dall'aspetto vagamente interessante:

    A quanto pare hanno scoperto un bel po' di cose. Credo sia ora di trasferire l'attività.
    JH


    Sembrava riferirsi all'affare su cui stavano indagando. Meglio farlo vedere Meika. Non si sa mai, potrebbe tornare utile. Soprattutto per il fatto che il nostro amico Jin Heikichi ci ha tradito.
    Dopo aver finito di mettere in disordine quella stanza Ryuuto puntò dritto verso la porta, era aperta, normale dato che si trattava di un bagno. E purtroppo per lui non di un bagno pulito. Persino i mobili stavano marcendo. Questa volta Ryuuto evitò di mettere le mani dappertutto e si limito a guardare, non trovò niente che lo spingesse a cercare oltre, solo un armadietto avrebbe potuto contenere qualcosa. Sicuramente non ci sarà dentro niente, ma visto che ormai sono qui potrei darci un'occhiata...
    Così afferrò le maniglie e cercò di aprirlo. Chiuso. Perché lasciare aperto ufficio e bagno per poi chiudere l'armadietto?!
    Lo colpì con un nunchaku ma le assi, nonostante stessero evidente marcendo non si ruppero. ...
    Infastidito dal risultato Lo colpì di nuovo con entrambi i nunchaku, ma ancora nessun risultato: l'armadietto rimase intatto. MA CHE...?!
    Ryuuto non se ne sarebbe andato senza prima aver aperto quell'armadietto, ormai era diventata una questione personale. Tra lui e quell'armadietto stranamente resistente.
    Dopo altri vari tentativi andati a vuoto Ryuuto smise di ragionare, colpì l'armadietto contemporaneamente con i due nunchaku e con una testata. Finalmente, con un sordo tonfo, l'armadietto si spezzò.
    Sarà meglio che qui dentro ci sia qualcosa di utile. Pensò mentre allungava le mani per aprirlo.
     
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  13. -Meika
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    La luce infondo al tunnel



    Il vecchio legno marcio cedette al colpo infertogli. Certo, bisognava avere una certa sana dose di incoscienza per colpire con una testata il legno insieme a due armi e non a caso Ryuuto si ritrovò con diverse schegge conficcate in faccia. Ma la porta spaccats si aprì (visto che la serratura era del tutto saltata) rivelando un armadio vuoto.
    Ma proprio vuoto.
    Non c'erano nemmeno nelle mensole. Solo una liscia parete di legno, che contrastava stranamente con tutto il resto. Troppo nuova rispetto a quel decatende armadio. Difatti toccandola Ryuuto avrebbe potuto notare che tendeva a muoversi all'indietro per poi tornare in avanti. Spingendo con maggior forza la lastra si sarebbe incassata all'improvviso nel muro per poi scivolare di lato in un'intercapedine rivelando un passaggio segreto.
    Un vero e proprio passaggio segreto, buio da far paura, ma indubbiamente esistente.

    Se l'avesse preso Ryuuto avrebbe notato che era un posto molto stretto, del tutto insufficiente a far passare due persone affiancate e così basso da costringerlo a camminare in una scomoda posizione chinata. Avrebbe potuto udire dei passi che venivano verso di lui. Passi frettolosi, ed un leggero respiro affannato. Poi un bisbiglio di una voce femminile.
    Chi va là! ero io. Ed avrebbe fatto bene ad identificarsi al più presto, perché altrimenti - al buio - non l'avrei certo riconosciuto!
    Oh Ryuuton, sei tu? Dunque questo corridoio serve solo a collegare un ufficio con... da dove sei sbucato tu? Dissi sempre a abssa voce.
    Una volta raccontato tutto ciò che aveva trovato mi ammutolii per un istante, dunque parlai, con voce funerea. Anche io ho scoperto una cosa. Heikichi ci ha tradito, ma non è il solo. Non ci sono più bambini qui Ryuuto, la fabbrica è vuota. In compenso però ho visto il proprietario ed a quanto pare qui si terrà un meeting con molti degli altri mercanti coinvolti. Strinsi una mano attorno ad una spalla di Ryuuto, avvicinandolo appena per parlargli ancora più a bassa voce. Questa è un'occasione troppo ghiotta, Ryuuto. Questo tunnel servirebbe per scappare con ogni probabilità, per cui se dovessimo allarmarli sarebbe qui che si dirigerebbero. Ciò che dobbiamo... no che devi fare è tornare indietro, andare a Kiri e parlare col mizukage. RIvelagli che tutti i mercanti coinvolti sono lì. Dunque conducilo in quella stanza... io farò in modo di far credere loro di essere in pericolo, prenderanno questo condotto e si ritroveranno nelle nostre mani. Chiaro? Gli diedi una pacca sulla spalla. Vai!




    Il percorso a ritroso non sarebbe stato eccessivamente difficile, ovviamente, ed una volta fuori avrebbe trovato campo libero... fino al corridoio che avevamo percorso insieme.
    Ryuuto si ritrovò dinanzi un ragazzino senza coprifronte, armato di dadao. Aveva due grosse occhiaie nere, di quelle di chi non dorme da diversi giorni. I capelli erano lucidi, neri, tirati all'indietro in un'acconciatura inquietante ed indossava vesti pregiate.
    Oh, cazzo, dunque il Villaggio ci ha già mandato i suoi cani dietro? sbuffò il ragazzino, rigirandosi il dadao tra le dita. Distava circa cinque metri da Ryuuto. Mio padre ha fatto molte stronzate, affidarsi a quei mendicanti dell'orfanotrofio è stata la peggiore. Per fortuna che non potrà fare più molti altri danni. Solo allora un guizzo di luce illuminò il dadao, rivelando che era macchiato di sangue.
    Mi spiace eh, ma non posso lasciarti andare così. Io sono Kuzan Heikichi, e di certo non intendo finire in miseria per quello stolto di mio padre.

    Bruciò i cinque metri che lo separavano da Ryuuton in un baleno [Azione Gratuita Veloce] giungendo dinanzi al ragazzino. Dunque, con crudeltà cercò di effettuare un fendente ad incrociare, dalla spalla destra di Ryuuto fino al suo fianco sistro, col chiaro intendo di ferirlo assai gravemente [Azione] e subito dopo avrebbe cercato l'affondo diretto sull'addome del ragazzo, poco sotto il diaframma [Azione] inseguendolo se necessario fino a sei metri di distanza se lui fosse scappato. [Azione]
    Quel ragazzo puntava alla sua vita. Era indubbio.



    Entriamo nel vivo dell'azione!

    Le ultime spiegazioni da questo post in poi inizia a mettere in pratica tutto. Non sarà facile, provaci senza paura di sbagliare però, sei qui per imparare :riot:

    Slot Difesa
    Con uno slot difesa ti difendi. Puoi anche fare movimenti per schivare, lunghezza massima pari 1/3 rispetto alla distanza massima percorribile con uno slot azione (2m da energia Bianca dunque, essendo 6 i metri percorribili con uno slot azione).

    Tecniche
    Puoi fare 2 tecniche a round. 1 slot tecnica è detto "base" ti consente di fare una tecnica base. 1 slot tecnica è avanzato, ti consente di fare una tecnica avanzata o una base.

    Azioni gratuite
    Azioni che non richiedono uno slot azione. Si distinguono in istantanee (estrarre armi, oggetti conficcati, movimento gratutio di 6 metri 1 volta a round), veloci (finte, passare oggetti, lanciare 1 oggetto senza volontà offensive) e lente (creare oggetti, attivare Meccanismi non offensivi, applicare veleni).
    Non sono limitate nell'ambito del round (puoi farne quante ne vuoi) ma se ne fai 2 veloci di fila oppure 1 lenta entro 9 metri, ricorderai, attivi l'AdO. Non pretendere che l'avversario stia buono mentre infili un filo dentro l'anello del kunai :asd:


    Meccaniche di gioco particolari
      Subisci e Mena (S&M)
      Il nome dice tutto :asd:
      Si tratta di un attacco fatto immediatamente dopo un'offensiva avversaria che deve essere subita integralmente.
      RInunci alla tua fase difensiva per attaccare l'avversario e prenderlo in controtempo. È estremamente difficile difendersi da un S&M eseguito se non hai almeno quella energia o due in più.
      Puoi fare S&M solo sull'ultima azione offensiva del round avversario.

    Se ci son dubbi contattami pure, usa skype :3
     
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  14. frafri94
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    A stretto contatto


    Aveva vinto, Ryuuto aveva in fine trionfato sul suo nemico: l'armadietto. Dopo essersi tolto le due schegge di legno che gli penzolavano dalla fronte vide cosa aveva scoperto. Niente.
    Lì per lì avrebbe preso a testate anche tutto il resto del bagno, ma il momento di rabbia gli passò velocemente riacquistando il controllo prima di fare qualcosa di sconsiderato, e fu in quel momento che si rese conto che tutto ciò era alquanto strano, lo aveva pensato anche prima: perché lasciare aperto ufficio e bagno ma chiudere a chiave l'armadietto marcio? Il tutto risultava ancora più strano dal fatto che quell'armadietto era del tutto vuoto, neanche una mensola, niente. Perciò si avvicinò a esaminare meglio la parete, vuota, dell'armadietto.
    Mmmm... sarà solo una mia impressione, ma a me sembra troppo ben messa rispetto al marciume qui intorno... i suoi sospetti furono confermati quando appoggiando la mano la parete di legno si mosse indietro, e con uno scatto si spostò di lato rivelando quello che era chiaramente un passaggio segreto.
    Figo! Allora avevo ragione.
    Soddisfatto del suo intuito cercò di addentrarsi per esaminarlo, ma sentì il rumore di passi.
    Prima che potesse nascondersi o fare qualsiasi altra cosa i passi si fermarono e una voce femminile rimbombò nello stretto passaggio. Era Meika, forse anche lei si era messa a prendere testate armadietti. Lei gli confermò che Heikichi li aveva traditi, come sospettava per via delle iniziali sul bigliettino, che le consegnò subito continuando ad ascoltarla.
    Meika aveva un piano, ma avevano bisogno del Mizukage, e andarlo a chiamare sarebbe stato il suo compito. Ryuuto rimase un po' colpito dal fatto che lei si fidasse ad affidargli un compito così importate, soprattutto per il fatto che era un novellino alla sua prima missione, ma a quanto pare non c'era alternativa. Perciò dopo aver ascoltato tutto il piano di Meika le confermò di aver capito tutto e ritornò sui propri passi cercando l'uscita.

    Stava percorrendo tutta la strada che aveva fatto poco prima a ritroso arrivando velocemente al corridoio, dove si fermò immediatamente. Davanti a lui c'era un ragazzino armato di dadao, chiaramente non era lì per dargli una mano. Da ciò che disse rivelò di essere il figlio di Jin Heikichi e a quanto pare la loro relazione padre-figlio non era stata delle migliori.
    Dopo aver finito il suo breve discorso Kuzan si fiondò, senza troppi convenevoli, contro Ryuuto con un fendente.
    Per quanto veloce un attacco frontale così semplice come quello non aveva possibilità di prendere di sorpresa Ryuuto che, invece di cercare di allontanarsi dall'attacco, si mosse in avanti spostandosi verso destra sul lato sinistro del nemico [Slot Difesa], in questa posizione l'attacco era facilissimo da evitare, riuscì facilmente ad impugnare i suoi due nunchaku [Azione Gratuita Istantanea]. Quando Kuzan cercò di attaccare nuovamente con un affondo Ryuuto era abbastanza vicino da deviare sul nascere il colpo [Slot Difesa] facendo scivolare il dadao sul nunchaku tenuto chiuso nella mano sinistra. A questo punto il ragazzino aveva il suo lato sinistro completamente aperto, Ryuuto iniziò il suo attacco, per primo puntò alle mani che tenevano strette il dadao [Slot Azione] per disarmarlo, dopo passò al viso che con l'affondo andato a vuoto si trovava estremamente vicino a lui [Slot Azione]. Per ultimo tentò colpirlo alla nuca con il nunchaku sinistro [Slot Azione] girando su se stesso stando ancora molto vicino a Kuzan.
     
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  15. -Meika
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    Il figlio del mercante



    Kuzan sapeva combattere per essere un civile, poteva in effetti essere considerato pari ai ninja di livello inferiore. Tuttavia peccava di esperienza (sopperita da un certo istinto) il che lo rendeva contrastabile. Per quanto Ryuuto avesse ben figurato con quella prima offensiva, Kuzan non ne sarebbe uscito sconfitto.
    Una smorfia di disappunto si dipinse sul viso del giovane quando notò che tutti i suoi attacchi erano falliti miseramente e che Ryuuto aveva intenzione di proseguire quella danza violenta prim'ancora di dargli il tempo di allontanarsi. Ryuuton molto abilmente cercò di disarmarlo, tuttavia Kuzan strinse le dita attorno all'impugnatura del dadao con maggior forza, impedendo che questo potesse volare via [Difesa], facendo scorrere la mano all'indietro sicché il nunchaku colpì il dadao e lui non ne rimase ferito.
    Successivamente Ryuuto cercò rapidamente una botta al viso estremamente rapida ed Heikichi incazzò con un grugnito di dolore [Ferita Leggera] e mentre ancora si stava riprendendo Ryuuton girò su se stesso e fece un altro rapido attacco che colse alle spalle Kuzan [Ferita Leggera]. Il dolore non fu inteso, ma la rabbia esplosiva.

    Come... ti sei.. permesso... sibilò furioso, balzando tre metri all'indietro [Azione Gratuita Istantanea 3m] per poi afferrare due coltelli da lancio da una tasca nascosta, scagliandoli verso Ryuuto con il chiaro intento di ferirlo abbastanza gravemente. I due coltelli furono scagliati con un unico, preciso e rapido movimento. Il primo mirava a colpire Ryuuto proprio tra gli occhi, il secondo invece più in basso, all'addome. Kuzan non risparmiò la propria forza, cercando di assicurare al nemico quantomeno dei bei tagli [Azione].
    Senza fermarsi un attimo Kuzan scattò in avanti verso l'avversario brandendo il suo dadao. Quando fu dinanzi a lui [Azione Gratuita Istantanea 3m] Kuzan avrebbe cercato un rapido fendente obliquo dalla spalla destra al fianco sinistro di Ryuuto [Azione], per poi allontanarsi di cinque metri da lui memore della lezione che Ryuuto gli aveva servito poc'anzi [Azione]. Una volta lì, a cinque metri da Ryuuto, iniziò a comporre sigilli (indice che Kuzan doveva essere davvero un ninja) per cercare di colpirlo in faccia con una sfera d'acqua dura e dolorosa. [Tecnica]
    Sfere d'Acqua Solida - Teppoudama
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (6)
    L'utilizzatore può emettere diverse sfere d'acqua solida dal diametro mezzo metro entro 15 metri. Quando iniziato a emettere le sfere d'acqua, l'utilizzatore non potrà muoversi ma potrà variare il punto d'impatto dei proiettili acquatici successivi. La potenza di ogni sfera è pari a 20.
    Ogni lancio oltre al primo richiede uno slot azione/tecnica; la Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.

    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso ogni sfera )
    [Sfere Massime: 1 per Grado]

    [Da studente in su]



    Ben fatto!

    Un appunto, per il disarmo è necessario avere agilità maggiore della forza avversaria.

    Un appunto: è bene, durante un combattimento, riassumere gli slot azione, difesa, il chakra consumato e la vitalità usata a fine post in una piccola tabella/riassuntino veloce. Ci sono anche tabelle belle e complete realizzate in passato, appena trovo il link te lo passo.
     
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18 replies since 1/6/2015, 11:48   318 views
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