La Festa della Fondazione

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Festa della Fondazione

    Mai una festa



    Si vedeva che Shizuka era stata allevata in una famiglia dagli elevatissimi standard culturali. Io, fino a qualche anno fa non avrei disdegnato una presentazione che iniziava per "Yo...". Ma ero cresciuto e dato che in un certo qual modo mi definivo persino educato risposi in maniera così esemplare che mia madre avrebbe avuto le lacrime agli occhi nel vedermi così posato, educato ed elegante.
    In realtà grande parte del merito lo doveva prendere Ayame che, con una insistenza aveva deciso che dovessi migliorare i miei modi segnati da anni di carattere rude ed irritabile. Quanto Chomei mi avesse preso in giro quando mia moglie mi correggeva nell'uso dell'etichetta era un segreto che tenevo gelosamente custodito nel mio cervello.
    Al che, sarebbe stato alquanto irrispettoso rispondere a Shizuka "lolicon un paio di palle" così mi limitai a fare un sorriso tirato e scuotere il capo, quasi a voler dire "mica è così per colpa mia".
    Notai Raizen nella folla e subito dopo Shizuka perdere la pazienza riguardo il modo cui si era presentato l'Hokage. Ero certo che lei stesse cercando di fare la stessa fine opera di raffinamento che Ayame mi aveva imposto. Ma Shizuka probabilmente doveva lavorare su un substrato ben più duro senza la possibilità di punizioni e negazioni che solo una moglie poteva assicurare al marito. Ma di questo, non avrei parlato.

    In ogni caso, onde evitare che la magnifica Heiko Uchiha sventrasse la figlia con lo sguardo il prode Toshiro Kobayashi si fece avanti. Non credetti nemmeno per un istante che Shizuka avesse parlato bene di Kiri, ma decisi di far fine che fosse vero. Come sempre, qualsiasi dimostrazione di educazione si basava sul reciproco racconto di dolci bugie e dal tacito accordo di credere che esse fossero l'assoluta ed ineluttabile verità.
    Toshiro-sama, è un onore conoscervi, Shizuka parla sempre di quanto sia affezionata alla sua famiglia. La bellezza di Kiri è decisamente sopravvalutata. Nascosta dietro troppa nebbia e dietro un passato troppo oscuro che spero di poter cambiare in un futuro migliore. Dissi, quella volta sinceramente. Kiri aveva una pessima fama ed era fatta di gente burbera e poco socievole. Non potevo impormi di cambiare i Kiriani, ma potevo imporre di lasciare che certe pratiche vecchie e sanguinolente fossero relegate ad un passato lontano.

    Yogan afferrò le due striscie di carne essiccata avidamente, addentandone una senza troppi complimenti. 'azie Shizuka! disse dopo aver ingoiato un boccone. Non bastava certo quello a nutrirla di solito, ma in quella forma umana anche il quantitativo di carne che poteva ingurgitare era ridotto. Pur sempre enorme, ma ridotto. Avreste trovato incredibile la quantità di carne che quel corpo così minuto era in grado di stipare.
    Le bambine videro con ammirazione il pacchetto di caramelle che Shizuka porgeva loro. Al solito Jukyu, che tra le due era quella più sfacciata e sicura di se, scelse per prima.
    Mh... la fragola non mi piace sentenziò, riflessiva, dunque affondò la mano in quelle più grandi di Shizuka, tirando via una caramella di colore arancione. Arancia! Dissi, per poi ricordarsi gli insegnamento della madre, ringraziando Shizuka. Arigatou gozaimasu disse allegra Jukyu. Poi Nana, timida come al solito, prese la prima caramella che le capitò a tiro.
    A...arigatou gozaima..ma..su disse, impacciaiata, scardando la sua caramella.


    Le due gemelle stavano godendosi le caramelle quando all'improvviso un rumore di passi pesanti attirò la loro attenzione. Così come attirò l'attenzione di Yogan che venne anticipata nell'azione di Shizuka che afferrò le bambine abbastanza in fretta da scostarle dalla traiettoria del gigante. Non servì certo che Shizuka dicesse a Yogan cosa fare giacché la dragonessa, seppur con la forma di una bambina saltò rimanendo sospesa a mezz'aria fino ad essere all'altezza stessa del gigante, allungano una mano in avanti per bloccare Ashiro con un semplice palmo in testa. Ashiro avrebbe scoperto quanto poteva essere dura da spostare Yogan [Forza 700].
    Ehi, attenzione voi due, ci sono bamb... oh, anche tu ne porti una! disse Yogan, notando la bambina con i capelli rosa sulle spalle del bestione. Andate piano, che poi vi fate male! La dragonessa lasciò stare Ashiro e li superò, lasciandoseli alle spalle, liberi di andare a mangiare tutto ciò che volevano.

    Nello stesso momento Shizuka mi lanciò le due bambine che afferrai al volo senza difficoltà. Le due sembravano decisamente divertite, più che spaventate.
    Touchan, zucchero filato! Disse Nana evidentemente eccitata dalla specie di promessa fattagli da Shizuka che sembrava essere impegnata in un abbraccio ischiato a parole dette con un tono allegro così tirato da rasentare la violenza verbale con un volto conosciuto.
    Deveroux Yotsuki, il ragazzo dal nome complesso che aveva partecipato alla missione a Suna. Lo Yotsuki però parve scarsamente interessato a Shizuka e si diresse verso di me, asserendo di volermi parlare in privato. Proprio il quel momento arrivò Near Nara, che salutò tutti quanti in maniera tale da lasciare probabilmente basiti Toshiro e Heiko. Oh, salve Near... ah, si scusa Deveroux, un attimo... possibile che non potesse esserci un giorno di festa?
    Misi Juykyu e Nana per terra, Yogan le raggiunse. Yogan, guardale un attimo... sì, zucchero filato. Toshiro-sama, Heiko-sama, è stato un onore fare le vostra conoscenza, il dovere sembra chiamarmi sempre, costantemente e senza tregua. Shizuka spero di rivederti più tardi. dissi con un sospiro, dunque mi rivolsi ad Ayame Torno subito, ok? Non metterci troppo. Mi disse lei, con un mezzo sorrise, sfiorandomi la mano con le sue. Ricambiai rapidamente il sorriso, quindi mi rivolsi e Deveroux.
    Andiamo.

    Ci allontanammo dalla folla, finendo al limitare della festa. Non avevamo percorso molta strada e trovare un posto effettivamente "privato" era impossibile, ma lì c'era poca gente e potevamo parlare senza doverci urlare dietro.
    Febh Yakushi avrebbe da ridire riguardo "l'amicizia che lega i nostri villaggi". Te l'ha detto chi è andato a parlargli quando venne a Kiri minacciando di buttare giù le mura? Era più un simpatico aneddoto che altro. Se credevo nell'esistenza dell'Accademia dovevo credere anche che Oto fosse mio alleato.
    Dimmi, cosa ti turba? dissi serio, sperando che la cosa non mi rovinasse la serata.


     
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