La Festa della Fondazione

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  1. -Hidan
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    La Festa della Fondazione

    Crack


    Palo. Strano. Non mi capita mai, eh.
    L'alta ragazza mora si trattenne a malapena dallo scoppiarmi a ridere in faccia dopo aver udito le mie parole, quindi, con un'ammiccata tanto finta quanto sarcastica, disse che forse si sarebbe scritta il mio nome su un pezzetto di carta. « Beh, faresti proprio bene! Sai dove trovarmi, dolcezza! » Cercai di far finta di niente, anche se ormai la frittata era fatta. Feci un piccolo cenno di saluto, quindi ricominciai subito a giocare, così da smaltire i postumi della figuraccia appena rimediata.

    [...]

    z6ooNnk

    Paziente? Ma quando mai? Risposi immediatamente, in mia stessa difesa. « Sarà capitato una volta... Al massimo due... » Continuai a guardare Meika, non imbarazzato, ma un pò sotto pressione per via dell'accusa. « Tre, e sto esagerando! » Sorrisi, consapevole della verità, passando il braccio sulle spalle di Meika. « Hai vinto un sacco di gettoni! Bravissima? Come mai tutto questo impegno? Anche io ne ho vinti un bel mucchio ed ho già preso il secondo biglietto... Serata fortunata, no? »
    Passai quindi al gioco che, come ho detto, mi portò a perdere tutti i miei gettoni meno trenta. A quel punto, Meika sopraggiunse alle mie spalle. Venti gettoni in più, per arrivare a cinquanta. Ovvero, un'ultima giocata. « Grazie Meika-chan! Questo tiro lo dedico a te allora! » Presi in mano i dadi e li lanciai sul banco di legno.
    Nove. Contro dieci. Perso tutto.
    « E che sfiga! » Esclamai, leggermente spazientito, accompagnando il tutto con un movimento delle braccia. « Niente da fare, Meika, grazie lo stesso. » Sorrisi all'Akuma che, con l'ansia del gioco, non avevo ben notato com'era vestita. I suoi soliti e semplici abiti sportivi erano spariti, e adesso stava sfoggiando un bel kimone elegante di color viola scura. Anche i capelli, erano stranamente troppo curati, e tenuti insieme da un fermaglio con un fiore, anch'esso di color viola. « Comunque sei proprio carina stasera! Dovresti vestirti così più spesso! » Esclamai, alzandomi dalla sedia e mettendo il mio braccio intorno alle sue spalle. « Che facciamo adesso? Sai che mi annoio facilmente! » Obiettivo nascosto: far arrossire la ragazza davanti a tutti.
    La conoscevo troppo bene ormai.

    [...]

    Puzza di pesce, ovviamente, mai battuta fu più scontata. La Kobayashi scoppiò a ridere, sebbene potei notare veramente che era felice di vedermi. « Oh, beh, se non ti avessi visto adesso con i miei occhi, e basandomi solo sulle nostre esperienze passate, avrei potuto affermare tranquillamente che dei due, fossi te la pesciaiola! » Ricambiai la risata, facendo chiaro riferimento alle maniere poco ortodosse di Shizuka. « Ti preferisco comunque acchitata così! » Risposi, notando, in lontananza, di come la nostra conversazione non passava di certo inosservata a qualche suo parente. « Ehm... Ma ho fatto qualcosa di male? Quella donna mi guarda come se fossi un portatore di ebola... E oggi sono venuto sistemato anche io... » Dissi, leggermente titubante su chi fossero in realtà quelle persone e sul perché si stessero comportando in quel modo.
    A quel punto Arashi disse di aver appena incontrato Itai, con Yogan. « Come con Yogan?! Che significa Yogan?! » Il drago rosso di Itai che avevo conosciuto al tempo della missione contro i Kijin non passava di certo inosservato. Se Yogan mi avesse visto, la mia copertura sarebbe saltata. Itai non doveva sapere che ero lì. Che sapesse usare qualche tipo di trasformazione?! Probabile. « E com'è fatta? Me la puoi descrivere?! E' qui vicino?! » Incominciai a riempirla di domande, allarmato per la terribile notizia, e dando anche un paio di rapide occhiate intorno a me. Ero riuscito a sapere, quantomeno, la direzione da evitare per cercare di non trovare Itai sulla mia strada.
    Cercai di riottenere la calma, proseguendo la discussione con l'amabile Shizuka. « Nessuna novità particolare. Itai mi ha fatto Guardiano di Kiri. Un onore per tutti, ma non per me. Odio quelle mura, muoio di noia tutto il giorno! Sto cercando di trovare qualcheduno, non troppo sprovveduto, da infilarci al posto mio, visto che comunque Itai mi ha promesso ruoli ben più gratificanti... » Sospirai. « Per il resto, solita vita da ninja. Te, qualche novità? » Sorrisi in risposta, prima di vedere la Principessa inchinarsi leggermente davanti a me. Scoppiai a ridere, quindi mi inchinai leggermente in tutta risposta. « Quale onore, mia splendida Principessa... » Sorrisi, ammiccando leggermente. « Ma la prossima volta evitiamo una così lunga recita di fronte a così tanti occhi! Non vorrei che le riviste di gossip della Terra del Fuoco scrivano menzogne sull'erede dei Kobayashi. Mi capisci, no? Non mi piace stare nell'occhio del ciclone... » Falso, e probabilmente lei lo sapeva. Già mi stavo divertendo a guardare i suoi parenti squadrarmi di tutto punto. « Almeno oggi mi sono messo l'abito bello, e ho anche pettinato i capelli all'indietro! » Passai la mano tra i capelli, che avevo accuratamente pettinato tirandoli verso l'indietro. « Certo, il color resta pur sempre quello che è... Ma ad ognuno il suo! » Detto ciò, avrei lasciato la kunoichi della Foglia alle domande, probabilmente impertinenti, dei suoi parenti.

    Avevo altro a cui pensare.
    Itai Nara e Yogan.
    Uno dei due mi avrebbe visto prima del finire della serata, ed allora sarebbero stati guai. Guai grossi per me. ~ Yogan potrebbe essere una qualsiasi donna in questo posto... E magari Itai mi ha già visto, e sta aspettando solo l'occasione giusta per beccarmi da solo... Dannazione! Che situazione! ~ Pensavo, mentre camminavo nervosamente per la piazzetta centrale della festa. Shizuka mi aveva suggerito la direzione dove trovare Itai, ma era il coraggio a mancare. ~Se mi becca qui, sono fregato. Se mi vede Yogan, sono fregato. Se mi vado a costituire... Niente, sono comunque fregato. ~ Qual'era la scelta più giusta allora? Quale sarebbe stata la migliore alternativa? Forse non c'era una migliore alternativa, ma il patteggiamento pareva la meno peggio tra quelle davanti a me.
    Era deciso, sarei andato a cercare Itai. Convinto nello sguardo, ed un pò meno nell'animo, incominciai a dirigermi verso la direzione consigliatami da Shizuka. Mi addentrai sempre più nelle stradine della cittadella accademica, ma di Itai pareva non esserci traccia. Almeno finché non lo vidi schizzare a mille miglia orarie. Un fulmine giallo scattò per la strada, diretto verso un punto a me ignoto. « Ma che diavolo succede? » Parlai da solo. Alla gente dell'accademia pareva magari roba da poco, ma il Mizukage non passava tanto inosservato per i ninja di Kiri. Cercai di raggiungerlo, ma nulla. Era già sparito.
    E adesso cosa avrei dovuto fare? Stavo già incominciando a maledire i kami quando, questa volta non uno, ma due treni ripercorsero la stessa strada di prima, ma al contrario. Il secondo ninja accanto ad Itai era un vero e proprio colosso, ma non riuscii a vedere nient'altro di lui. Le cose stavano diventando veramente strane. Stava succedendo qualcosa. Cominciai a correre nella direzione in cui si erano diretti i due, ma le speranze di trovarle erano veramente poche. Almeno da quella posizione.
    Decisi di togliermi dalla vista, entrando in un vicoletto, ed una volta lì avrei creato due perfette copie di me, utilizzando la moltiplicazione acquatica
    Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre
    L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 unità d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza di 1,5 metri dall'utilizzatore o da un clone e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono riversando acqua nell'arena. Si possono muovere contemporaneamente o 1 clone o l'utilizzatore. Le loro statistiche sono pari energia l'utilizzatore. Hanno 100 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso ogni copia )
    [Cloni Massimi: 1 ogni grado ninja]

    [Da Studente in su]



    Tecnica Svincolata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata senza i componenti elementali richiesti; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Se richiede oltre 10 slot dimensionali di un elemento, può essere utilizzata 1 volta al giorno. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da Genin in su]


    Movimenti Senzienti
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori. L'utilizzatore può creare fino a 3 cloni in grado di muoversi contemporaneamente con lui.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]


    Informazioni Condivise
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori: se distrutti, le informazioni possedute dai cloni ritorneranno all'utilizzatore.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]


    . Io e i miei cloni saremmo saliti sugli edifici della cittadella, ed avremmo incominciato a scandagliare tutti i vicoletti della zona, stando attenti a rimanere entro i 30 metri l'uno dall'altro e, per quanto mi risultasse possibile, a non fare troppo rumore. « Ci siamo capiti? Massima attenzione, ok? » Le mie due esatte copie annuirono con la testa.
    Quindi incominciò la ricerca, la quale diede non troppi risultati finché non vidi passare appena sotto di me un'altra figura a me familiare: Shizuka, accompagnata dal solito colosso. « E questa dove va adesso? » Per mia fortuna, anche se più veloce di me, la Principessa aveva un passo ben più lento degli altri due ninja, indi per cui riuscii a seguire a grandi linee i loro movimenti. E così facendo ben presto arrivai su una costruzione che dava su un vicoletto, nella periferia della cittadella, laddove finivano perfino le bancarelle. Diverse voci erano facilmente udibili, ma da quella distanza non riuscivo a comprendere nulla di quanto stavano dicendo o di quel che stava accadendo in quella stradina. Mi rivolsi ai miei cloni. « Adesso voi state fermi immobili qui, ok? Vado a vedere che succede... » Cercando di fare meno rumore possibile, mi avvicinai sempre più al limitare del tetto. Sempre più vicino. Potevo udire le voci di Shizuka e di Itai, più un'altra voce a me già familiare, ed un'altra ancora di cui ignoravo completamente la provenienza. Non riuscivo, però, a vedere ancora nulla. Dovevo avvicinarmi ancor più al tetto.
    Sempre più vicino.

    Mi sporsi con il busto.

    Crack.

    Ti pareva. Maledette tegole.

    Incominciarono a scivolare, una sopra l'altra, forse a causa del mio peso, forse a causa della mia sfortuna. In men che non si dicesse, mi trovavo a terra, insieme ad una ventina abbondanti di tegole color arancione. Il tutto in un fragoroso frastuono. Cascai in una simil capriola, ma finii comunque con il culo a terra. Davanti a me, a forse due metri, Itai. Insieme alla montagna umana, Shizuka e Deveraux. La situazione sembrava molto agitata.

    « Idiota. » Disse il primo clone, portandosi la mano sul volto. « Confortante sapere che lui è noi. » Rispose l'altro, scoraggiato quanto il primo.

    Sorrisi ad Itai, e poi ai presenti restanti. « Eheh... Salve Capo, come va? Cercavo proprio lei... » Imbarazzato non rendeva l'idea.

    Non sapevo che stavo rischiando ben più che un livido sul sedere dovuto ad una caduta. Beata ingenuità.

     
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96 replies since 7/8/2015, 18:11   3437 views
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