La Festa della Fondazione

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Festa dell'Accademia



    Sentii la discussione e le parole dello Yotsuki, dunque sospirai profondamente a quelle parole. Feci un passo in avanti, con fare emichevole e misi una mano sulla spalla dell'Hokage, guardando Deveroux in faccia.
    Continui ad essere straordinariamente coraggioso. Dissi, non senza una specie di risatina. Non fare cavolate adesso Deveroux, hai la mia parola d'onore che nessuno ti stenderà e che nessuno ti farà del male. Lo sai bene che io non mento, e sai benissimo - e lo sa l'Hokage - che tengo all'Accademia quanto Kiri. Se l'Hokage ti lascia stare, mi prometti che non farai idiozie e mi starai a sentire, da uomo a uomo?
    Ottenuto un cenno d'assenso da parte dello Yotsuki mi sarei rivolto a Raizen. Lui sapeva bene che tra i due colui che era più veloce e reattivo ero io senz'altro e se ero vicino a Deveroux qualora avesse tentato di fare qualche idiozia avrei potuto bloccarlo prima ancora che si potesse fare qualsiasi cosa.
    Lascialo, Raizen. Chiesi, con tranquillità, senza lasciar trasparire alcuna reale emozione.
    Quella specie di farsa stava andando avanti da troppo e le parole utilizzate sia da Shizuka che da Raizen se erano servite a scuotere il ragazzo di Oto avevano avuto l'unico effetto di farlo chiudere in se stesso, costringendo dunque a complicare inutilmente la situazione. L'orgoglio di Raizen poteva essere uno scoglio insormontabile, così come la sua assoluta volontà di non voler mai scendere a patti quando riteneva di dover avere qualcosa a qualsiasi costo. Ma un leader doveva poter parlare ed essere creduto prim'ancora di essere minaccioso. Non si tenevano i ninja in riga solo con la paura.
    Lascia che ti illustri il cuore del problema, Deveroux. Dissi allora. Un mese. Hai atteso un mese per rivelarmi informazioni vitali che avevi coraggiosamente raccolto. Non hai il mio biasimo per aver affiancato Jeral, la tua vita era in pericolo ed con un certo grado di abilità sei riuscito a riportare importanti informazioni. Ma hai atteso un mese, e prima di tutto, hai inventato una balla. Posai una mano sulla spalla di Deveroux, amichevolmente. Capisco che tu fossi spaventato dalla storia del veleno, ma mi hai mentito una volta, perché dovrei crederti ancora? E se per caso tu avessi deciso di mentirmi la prima volta solo allo scopo di mostrarti pentito per una verità, spingendomi dunque ad accettarla? Alza lo sguardo, Deveroux, guardami negli occhi. L'ultima frase l'avrei della solo se Deveroux avesse cercato di non guardarmi, oppure di pensare ad altro. Le bambine alla festa, quelle due gemelle, sono le mie figlie. Grazie alle informazioni che mi hai dato potrò fare in modo che loro non possano essere usate come armi per ricattarmi e far fare a Jeral ciò che vuole di Kiri. Conosco posti estremamente sicuri ed inaccessibili, dove possono vivere in santa pace per un po', e di questo ti sono estremamente grato. Ma adesso... Intensificai il mio sguardo su di lui. Permettici di scoprire se ciò che dici è vero, e di appurare i fatti. Se mi avessi detto tutta la verità un mese fa non ce ne sarebbe affatto bisogno. Noi, fin'ora, abbiamo agito nel miglior interesse Accademico, tu invece hai commesso un errore. Sono più che certo che non lo ripeterai, ma un mese di attesa e quella bugia richiedono giusta conferma che solo una Kunoichi estremamente fidata può dare e me ed all'Hokage. Non ci fideremmo di nessun altro, solo di lei. Feci un abreve pausa, ma non avevo ancora finito di parlare.
    Non è mia intenzione catturarti, profanare i segreti di Oto, costringerti a fare qualcosa che tu non voglia fare. Data la situazione, Febh potrà tranquillamente permetterci di frugare nella tua testa per verificare la veridicità delle tue parole. Senza pericoli e senza scomodarlo troppo, sarebbe una cosa che potremmo fare davanti ai suoi occhi. Ora non voglio costringerti: sta a te decidere e fidarti di me. Ah, Deveroux, riguardo Godsan... Non sapevo se quella fosse una buona mossa, ma certamente era meglio evitare inutili tensioni dovute all'orgoglio. È senza dubbio morto. Tutti i documenti dicono così ed a Kiri non è mai stato più visto. Godsan è morto quel giorno a Konoha, giustizia fu fatta. Adesso, cosa rispondi? Ti fidi di me oppure vuoi una garanzia che io non distruggerò l'unità Accademica a causa di una stronzata come questa?
    Non sapevo che altro dire al giovane Yotsuki. Avevo fatto della diplomazia la mia prima arma, prima delle armi: così ero riuscito a convincere Seinji Akuma a tornare indietro, così avrei potuto convincere anche Deveroux a fidarsi di me. Poteva leggere solo sincerità nel mio viso, non solo amaro rimprovero. Apprezzavo le sue azioni, ed ero disposto a soprassedere ai suoi errori, dettati più da una evidente inesperienza che da cattiveria. Ma la fiducia andava guadagnata e se per caso lui quel giorno mi avesse permesso di confermarla, avrebbe avuto un solido alleato dalla sua.
     
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