La Festa della Fondazione

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  1. Roronoa™
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    Villaggio dell'Accademia pt. VI




    Si allontanarono da soli, lasciandosi alle spalle Akira, l'Hokage e la ... donna.
    Entrarono in diverse stradine, sempre più strette e sempre più distanti dal cuore della festa, che ormai giungeva al suo termine.
    Solo un premio poteva ripagare gli anni persi per il solo stress accumulato quella sera.
    Se solo avesse trovato il coraggio di parlare subito al Mizukage...

    CITAZIONE
    Questa storia mi sta seccando.

    Non c'era rabbia nelle sue parole, ma Deveraux sobbalzò, preoccupato.
    Preoccupazione che aumentò quando egli promise di fargliela pagare.
    Tutti avevano un conto in sospeso con Deveraux, compreso Jeral.

    CITAZIONE
    Cos'è quella faccia seria, non riconosci uno scherzo?

    I muscoli si rilassarono e il cuore smise di battere all'impazzata.
    Non sorrise.

    Il Mizukage teneva una proposta per lui, ma prima di rivelarla, egli iniziò a raccontare una parte della sua vita.
    Si mise in ascolto, interessato.
    Lo aveva visto trasformarsi in un insetto e distruggere in pochi colpi un potente Kijin, come poteva quella persona non incuriosire Deveraux?

    CITAZIONE

    Ricordi Yogan?


    Annuì. Aveva ammirato la maestosità di Yogan, le sue scaglie e i suoi occhi rosso sangue nel deserto di Suna.
    Era stata lei a riportare al villaggio i bambini che gli accademici avevano liberato dalla follia dei Kijin.

    Quando Itai rivelò di essere...qualcosa, una parola a lui incomprensibile, Deveraux inclinò la testa di lato, confuso.
    Ryukishi...
    La fiamma che prese vigore sulla punta del suo indice era molto diversa rispetto a una normale lingua di fuoco generata dal chakra.
    Era ipnotica, dorata e potente, o almeno queste furono le sue impressioni.

    Ryukishi, un ninja di Kiri che usa i Katon. Disse, ridendo. Ricordò solo allora che il Mizukage era un Nara, quindi originario di Konoha.

    Quest'ultimo continuò a parlare, a rivelare parti della sua vita sconosciute al piccolo Chunin di Oto.

    Itai è un drago? Si chiese. Lo stress lo aveva reso più stupido di quando non lo fosse normalmente.
    Sebbene fosse così stanco da non capire più nulla, complice forse la tecnica della donna di Konoha, Deveraux riuscì a intuire la capacità di Itai di rendere quelle fiamme innocue, utili al solo scopo di cancellare la rabbia di chi le subiva.

    CITAZIONE
    Ascoltami, Deveroux. L'Hokage non mente, ne sono certo, ha ciò che vuoi. Tu però, adesso, devi smetterla.
    Ho visto fin troppi sguardi minacciosi da parte tua oggi, e non puoi permetterteli. Non dinanzi a me, o dinanzi a Raizen Ikigami. Il prossimo che vedo verrà sedato da queste fiamme, se non accetti la mia proposta.

    Abbassò lo sguardo. Si vedeva lontano un miglio che non era dispiaciuto per il suo comportamento.

    Ma... volevano cancellarmi i ricordi e di questo non me ne avevano parlato. Sussurrò.
    Erano venuti meno al patto.
    Rialzò lo sguardo sul Mizukage solo quando egli si decise a rivelare le sue intenzioni: "lavare" l'otese con le fiamme dorate che lui era in grado di generare.
    Deveraux sospirò, con la lingua di fuoco che si agitava a pochi centimetri dal suo volto.

    Forse resettare tutto, senza dimenticare, era la scelta migliore.
    Al terzo probabile sgarro che avrebbe subito, Deveraux avrebbe potuto reagire molto male.

    Va bene Annuì.
    Non potrà che farmi bene. La mano del Mizukage entrò in contatto con la sua spalla.
    Non provò bruciore né nessun'altro tipo di dolore, solo ... solo niente.
    Si sentiva bene, in pace con se stesso e con gli altri.

    Quando le fiamme finirono di cenare con la sua enorme rabbia repressa, Deveraux si sentì leggero e spensierato.
    Se ripensava alla Principessa, il Chunin provava odio ma non rabbia. La tentazione di sgozzarla e di colpirla senza sosta era scomparsa.

    Aveva recuperato un po' di lucidità.

    Meraviglioso Mormorò, stupito del suo cambiamento e della strana abilità delle fiamme che Itai era in grado di generare.
    Mi sento bene

    il Mizukage continuò, cambiando discorso. Ritornò sulla questione dell'interrogazione, riprendendo alcune sue frasi.
    Come sempre, prima di rispondere Deveraux attese che Itai finisse di parlare.
    A discorso finito, egli disse di aver ricordato proprio in quel momento un particolare su Godsan, il ninja che aveva ucciso suo padre.
    Ascoltò, rimanendo serio (colpa forse del jutsu di Itai) quando udì il nome del Nukenin di Kiri, tornato alla ribalta dopo l'attentato al Neko Senzai.

    Il capo degli Alba pensò. Il Mizukage aveva sicuramente visto la videocassetta, con Febh nel finale.

    La ringrazio per le informazioni Mizukage-sama. Conosco la fama di Yashimata, è uno dei ninja a cui un giorno, quando sarò più potente, darò la caccia.

    Ritornò sulla questione "estrazione".

    Oto non è stata danneggiata. Ammise.
    ma non mi fidavo della Kobayashi, non sapevo della mia possibilità di intervenire durante il jutsu e quando era riuscita a convincermi ecco che mi sono sentito nuovamente tradito. Era chiaro che la sua rabbia fosse scomparsa.
    Parlava a bassa voce, raccontando con semplicità come si era sentito qualche minuto prima.
    E se avesse cercato di acquisire informazioni riservate? E' un esempio. Ho pensato questo. La sua vera preoccupazione riguardava una fuga di notizia di altro tipo.
    Nulla di così sconvolgente, infondo Deveraux era stato sempre tenuto all'oscuro di tutto.

    Rimase in silenzio alcuni secondi.

    Lei però... se avesse avuto una persona capace di cancellare i ricordi... me lo avrebbe detto subito e poi avrei deciso io se accettare o no. Era sicuro di ciò.
    no?

    A sorpresa, Deveraux prese la sua decisione.

    Mi farò estrarre il ricordo Alzò lo sguardo sul Mizukage.
    ma voglio conservare quello relativo al nostro incontro. Anche solo la menzogna e poi la verità che le ho rivelato, per ricordare che non è mai saggio mentire a un Kage Sorrise. Aveva imparato la lezione.
    e......per essere fiero di me.
    Sò del pericolo ...della mia possibile morte se un giorno dovessi incontrare Jeral, ma questo è un rischio che voglio correre.

    Si ritrovò a sbadigliare.
    Sono stanco, se vuole possiamo ritornare di là.

    [...]



    Quando davanti ai suoi occhi sarebbero comparsi gli shinobi di Konoha, egli si sarebbe avvicinato a passo svelto verso la donna.
    Era così preso da quei eventi da non percepire più il pesante scialle oscillare nell'aria.

    Procediamo all'estrazione, ma ad una condizione. Lanciò uno sguardo all'Hokage.
    I ricordi mi appartengono e io voglio mantenere quelli relativi all'incontro con il Mizukage, ciò che è accaduto qui prima del vostro arrivo.
    Ricordando non ripeterò gli stessi errori.
    Gli shinobi della Foglia avrebbero ottenuto ciò che desideravano.
    Il vostro interrogatorio scomparirà dalla mia mente e con esso ciò che è successo qualche minuto fa. Se ci rivedremo, non avrò più pregiudizi nei vostri confronti e questo può essere un bene. Si scrocchiò il collo.
    Aveva bisogno di qualche massaggio.


    Se Raizen avesse acconsentito, Deveraux si sarebbe seduto al suolo, chiudendo gli occhi per raccogliere le ultime sue forze.
    Si sarebbe concentrato.

    Stava facendo la scelta giusta?























     
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