La Festa della Fondazione

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  1. Yusnaan
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    La festa della fondazione

    Il finale perfetto


    Parlato Ryuu
    Parlato Izumo
    Parlato Nonna Ayaka
    Parlato Nonna Kazuko
    Parlato Haruki
    Parlato Shirai
    Parlato Presentatore
    Parlato Keiko

    Il ragazzo dalla felpa blu era ancora un po' disorientato dall'accaduto, guardandosi intorno confuso e cercando di capire come fosse giunto davanti a quella bancarella senza accorgersene, venendo poi schiacciato per l'ennesima volta dal peso del panda, dato che i suoi muscoli non si erano ancora del tutto ripresi dallo stordimento che il genjutsu della nonna gli aveva scagliato contro.
    Ah, ma andiamo, lo fai apposta. Izumo si avvicinò a lui, ma avendo già testato che il peluche fosse troppo pesante, pensò che sarebbe stato più semplice afferrare Ryuu per un braccio e tirarlo fuori, anche a costo di strappargli dei tendini. Pianoooo! Bastardo! Ah, bel ringraziamento. Sto cercando di tirarti fuori. Si, ma preferirei tutto insieme, non un pezzo alla volta! Se ti decidessi a collaborare almeno un pochino...! Se ti decidessi a scendere da questo coso, forse ti sarebbe più facile! Bé, non si può dire che brillassero entrambi di intelligenza, ma almeno Ryuu fece caso che tenere i piedi sul panda mentre si tentava di tirarci fuori qualcuno da sotto era decisamente controproducente, quindi Izumo accettò il consiglio dell'amico, riuscendo dopo altri estenuanti tentativi a cavarlo fuori dalla sua prigione di stoffa. Nel frattempo, i 2 monaci che avevano incontrato poco prima erano presi da tutt'altro avvenimento, che i due giovani kiriani si stavano perdendo, ovvero l'assegnazione dei premi. La musica era cessata già da un pezzo ed il presentatore aveva già cominciato ad annunciare la tanto attesa estrazione e nominando i primi 3 vincitori del terzo premio, per poi passare a quelli del secondo.

    BENE! Ed ora, chi vincerà UN MUCCHIO DI SOLDI???


    Ryuu e Izumo stavano cercando disperatamente di riprendere fiato riempiendo in maniera spropositata i polmoni per lo sforzo fatto, mentre le 2 nonne stavano per dileguarsi tra la folla, dopo il successo del loro lavoro per godersi il resto della serata e tutto stava per tornare alla normalità, quando all'improvviso, dagli altoparlanti del palcoscenico, risuonò forte e chiaro un nome a loro molto familiare, che fece bloccare all'istante ogni loro attività, increduli per quello che le loro orecchie avessero appena sentito.

    Ryuu Mizukiyo!


    Cosa? Cosa? / Cosa? Cosa?
    Se Haruki non si fosse avvicinato a Ryuu, congratulandosi con lui, non si sarebbero resi nemmeno conto che quell'imbranato ragazzo che si era giocato tutti i gettoni in un sol colpo potesse aver vinto uno dei premi tanto ambiti della lotteria, con il suo unico biglietto tra tutti quelli presenti nell'intero villaggio al momento dell'estrazione, eppure era proprio così. In quel momento, il ragazzo esplose di gioia, mettendosi a saltellare insieme al bimbetto biondo e gridando la sua esultanza più forte che poteva, dimenticandosi completamente dei dolori che lo affliggevano, sotto lo sguardo impietrito di Izumo, che non riusciva a credere che il suo amico lo avesse battuto anche in quello e rifiutando quell'idea fin dal profondo della sua anima. Ma dai, non è possibile. Non può aver vinto proprio lui, diamine. Questa è una cospirazione.
    Ha vinto davvero. Sai cosa vuol dire? UNA CUCINA NUOVA!! SIIIIII!!!
    All'incitamento di Shirai di dover ritirare il premio, Ryuu era assolutamente d'accordo con lui, sapendo che avrebbero dovuto far presto, altrimenti gli organizzatori della festa potevano dar via i loro premi, così si mise a correre tra la folla insieme al suo amico lasciando Haruki ed Izumo a fare da guardia al panda ninja e dirigendosi più in fretta che poterono verso il palco. Purtroppo per loro, nonostante l'orario, la folla era eccessivamente ... eccessiva.
    Eccessivamente eccessiva?! Non mi veniva in mente nient'altro!
    Ad ogni modo, il ragazzo non stava più nella pelle al pensiero di dover ritirare il suo premio, ma la strada che lo separava dal suo obbiettivo era ancora lunga e tutta quella moltitudine di persone rallentava non poco il suo passo, quindi, da buon shinobi determinato, prese la prima e unica soluzione che gli saltò in mente, prendendo di peso il piccolo monaco, caricandoselo sulle spalle e preparandosi a saltare. Tieniti forte! E detto questo, si diede una fortissima spinta verso l'alto e facendo uno sforzo immane per il bambino che sedeva sulle sue spalle, riuscendo ad arrivare sul tetto di una delle piccole bancarelle che avevano vicino. Da quella posizione poté vedere chiaramente la distanza che li separava dal palcoscenico, cominciando a correre ed a saltare di bancarella in bancarella; la parte più difficile si presentò un paio di volte, quando dovette superare degli enormi baratri che separavano 2 bancarelle messe ai lati opposti delle strade, ma fortunatamente, facendo ricorso al suo chakra, ci riuscì a malapena (riportando giusto qualche leggero livido per le cadute).
    Grazie al suo metodo "ingegnoso" la corsa non durò che un paio di minuti, arrivando sani (quasi) e salvi ai piedi del palcoscenico, dove, affannato e grondante di sudore, salì gli scalini con in mano il suo biglietto e gridando al presentatore il suo nome per farsi riconoscere. Eccoci!! I biglietti per il secondo premio sono nostri. Sono io Ryuu Mizukiyo! Mentre la folla esultava (e qualcuno li mandava a quel paese, invidioso della loro fortuna sfacciata) i 2 ragazzi continuavano a mostrare al pubblico il loro premio, più contenti che mai, mentre le 2 nonne di Ryuu, gridavano saltellando e festose la loro felicità a chiunque potesse sentirle, dal tetto di un chiosco.

    QUELLO E' NOSTRO NIPOTEEE! E HA PRESO DALLA PARTE MIA DELLA FAMIGLIA!!


    Una volta scesi dal palco, i 2 giovani si ricongiunsero ai loro amici, ancora su di giri per quel folle momento inaspettato e cominciando a discutere di quello che ci avrebbero fatto con tutti quei soldi. A Ryuu dispiacque molto quando vide il piccolo Shirai rimanere parecchio deluso quando il suo superiore gli disse che avrebbero devoluto il loro premio per chissà quale causa, ma in fondo non erano problemi suoi e non spettava a lui mettere in discussione le decisioni degli altri, e alla domanda di quest'ultimo, decise di sfoderare il suo nobile animo.
    Lei cosa ha intenzione di fare con il suo premio? Non lo so ancora, ma tanto per cominciare compro a Shirai il panda che vuole e poi vi porto tutti a mangiare in un ristorante! Siiii!!!

    NON CI PENSARE NEMMENO!!!


    In quell'istante, il genin di Kiri alzò lo sguardo in direzione della voce sentita un attimo prima, vedendosi piovere addosso il possente gancio destro della sua massiccia nonna Kazuko, che lo colpì in faccia con una violenza tale che se non ci fosse stato l'enorme panda di peluche ad attutire l'impatto col terreno, si sarebbe ritrovato la testa a 2 metri sottoterra. La spietata anziana atterrò invece con molta grazia dinanzi ai presenti, seguita dalla sua minuta consuocera, avvolta nel suo elegante kimono floreale verde smeraldo e col suo sfavillante e cordiale sorriso che nascondevano perfettamente la sua indole ben più crudele e spietata dell'amica. Perdonate l'irruenza della mia consuocera, ragazzi. Noi siamo le nonne di Ryuu e sebbene nostro nipote avesse delle nobili intenzioni, quel denaro purtroppo ci occorre per ben altri motivi. Avrebbe detto col suo proverbiale sorriso, presentandosi ai 2 monaci, mentre Kazuko afferrò con una mano il suo ormai incosciente nipote per il colletto della t-shirt e con l'altra l'enorme panda, facendolo sembrare una piuma agli occhi dei presenti. Subito dopo un breve inchino, le 2 anziane signore si sarebbero congedate con un breve saluto. Noi adesso dobbiamo proprio andare. Buona notte. Arrivederci. Izumo, andiamo. Il patto era di rimanere fino all'estrazione, quindi adesso torniamo a casa. C-certo. Arrivo.
    Il giovincello sapeva bene quanto potessero essere temibili le 2 vecchie, avendole viste già altre volte brutalizzare loro nipote anche per delle sciocchezze, quindi se non voleva rimanere a piedi (e l'avrebbero fatto) gli conveniva seguirle senza obbiettare, dando un rapido saluto ai suoi amici e seguendo le 2 capostipiti della famiglia Mizukiyo all'uscita del villaggio accademico, dando l'addio a tutte le belle lanterne colorate, le bancarelle ancora cariche di merce e la dolce musica che aveva allietato la loro bizzarra serata, che non avrebbero dimenticato molto facilmente.
    Sempre che Ryuu non avesse riportato dei seri danni cerebrali.

    [Il giorno dopo...]


    Il giovane genin si mise in cammino verso la casa della sua amica Keiko di buon mattino, trasportando il suo enorme panda su un carrettino, in modo che non gli servisse l'aiuto di qualcuno e ripensando intanto a tutto quello che gli era successo la sera precedente. Non si ricordò quando fu l'ultima volta che si divertì così tanto e tutto era partito da quel semplice peluche. Quel misero ammasso di stoffa era stato il fulcro di tutte le risate, le amicizie e le disavventure che gli capitarono quella sera e anche se sapeva che era destinato alla sua amica, in fondo gli dispiaceva separarsene, considerandolo un buon portafortuna ed un prezioso ricordo che lo legava a quella magnifica esperienza.
    Ma ormai doveva fare quel che andava fatto, facendo posto ai suoi sentimenti per la sua amica e pensando a quanto sarebbe stata felice di avere il suo souvenir della festa, mentre attendeva con ansia che questa gli aprisse la porta di casa, dopo aver bussato. L'attesa era tremenda e sperava proprio che Keiko non notasse i difetti non voluti del suo compagno, quando infine la porta si spalancò e ne uscì proprio lei, felice e sorridente come non mai di rivedere il suo amico, sapendo di stare per ricevere un favoloso regalo.
    Ciao Ryuu-kun! Ma che ci fai con quella benda in testa? La ragazza notò in primo luogo la testa fasciata di Ryuu, che purtroppo ne sapeva quanto lei a riguardo, essendosi svegliato già con le bende legate in fronte e sapendo solo di provare dolore se tentava di togliersele. Ah, bho. Non mi ricordo nemmeno come ho fatto a tornare a casa. Si, lo immagino quanto avrete bevuto tu e Izumo, ubriaconi. Avanti, dov'è il mio regalo? Chiese, sempre più ansiosa. Al che Ryuu, a quel punto, si spostò per farle mirare il mostruoso animale che se ne stava seduto alle sue spalle sul carrettino di legno.Eccolo qua! Ta-daaan!
    La faccia sconvolta di Keiko poteva solo significare che non aveva mai visto niente di così bello...per Ryuu, ma in realtà era soltanto rimasta letteralmente inorridita alla vista di quel pupazzo completamente maltrattato e che emanava anche un lieve fetore di umido e chissà cos'altro. Ti piace? E' un panda ninja. La giovane kiriana era rimasta completamente senza parole, non sapendo cosa dire per non offendere i sentimenti di Ryuu, ma non volendo neanche essere costretta a tenersi quello schifo, non essendo rimasta per niente abbindolata dalle fesserie del suo amico.
    E'...é...o-originale. La delusione era ormai evidente sul suo volto e di lì a poco anche il genin se ne sarebbe presto accorto, poichè la ragazza stava per sputargli addosso tutto quello che si sentiva di dovergli dire, in preda all'insoddisfazione più totale. Ma prima che questa potesse farlo, il suo amico le parlò con voce sconfortata e con l'aria da cane bastonato, chiedendole una cosa che non si sarebbe aspettata.
    Scusami tanto, Keiko, ma...non è che potrei tenerlo io? Significa tanto per me e mi ha... Prima che potesse finire la frase, la sua amica gli si gettò addosso inaspettatamente, abbracciandolo. Certo che puoi tenerlo. Mi dispiace solo non poterlo tenere io perchè è stupendo, ma se a te sta molto a cuore, tienilo pure. E' il gesto che conta, e tu mi hai fatta felicissima. Gli disse serenamente (ovviamente mentendo) per poi stampargli un bacio sulla guancia, felice più che mai di essersi liberata di quell'abominio. Ah, bene. Allora grazie. Cosa poteva chiedere di meglio: aveva fatto colpo sulla sua amica (almeno nella sua testa) ed era riuscito anche a portarsi a casa il suo "bellissimo" souvenir di quella magica sera in cui successe veramente di tutto, un ricordo che ormai gli sarebbe potuto rimanere impresso per sempre.

    Adesso devo rientrare: sto facendo i biscotti e mia mamma non c'é Uh, ti posso aiutare? Va bene. Basta che non porti quella cosa dentro casa mia.

    The End!

     
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96 replies since 7/8/2015, 18:11   3430 views
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