Ombre nella Capitale di Iwa

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    [Diogenes Mikawa - Un Popolo di Schiavi]

    Il ninja di Iwa che aveva tradito il suo Kage e Maya ascoltarono attentamente il piano del Mikawa, annuendo. Akabane dà i brividi e supporta lo Tsuchikage...lo allontanerò da qui. Credo di avere in mente qualcosa per dargli manforte. Aggiunse poi la Orihara, con l'ombra di un'espressione deliziata sul viso, quasi la divertisse tornare a compiere azioni da Kunoichi dopo così tanti anni di sedentarietà. Lasciarono il cunicolo a metà della gradinata per dirigersi a passo di corsa, ovviamente un pò incerta nel caso della falsa ferita, per attirare l'attenzione dei due shinobi e del drago. CI ATTACCANO! Ninja dell'Accademia, sono troppi! Sia Akabane che Hayate si voltarono verso i nuovi venuti, accigliandosi per l'allarme. Prima la Zanna e ora l'Accademia? Verrebbe quasi da pensare che si siano alleati. Dichiarò l'uomo dai capelli verdi, sprezzante, mentre Hayate era incuriosito dalla donna. Chi è lei? Akabane sembrò dedicarsi a lei solo in quel momento. Maya Orihara...se la descrizione non mi tradisce. Fuori dalla sua tana, perdipiù. Hiren, spiegati.

    Abbiamo attaccato il palazzo dei Kani ma un gruppo di Accademici ci ha sconfitto e ha catturato Genji. Forse è morto, non so, ma prima che prendessero anche me Maya mi ha salvato. Il giovane ninja di Iwa mentiva con discreta naturalezza, forse sarebbe diventato una buona spia in futuro, se fosse sopravvissuto. Mi ha assunta lo Tsuchikage per aiutarlo. Mentì anche la donna, arrancando per la "ferita" e ricevendo però uno sguardo sospettoso e sprezzante da parte del suo interlocutore. Non mi ha informato di niente del genere, anzi, so che sei associata con la Zanna, o così si dice. Ma lei non si fece cogliere in fallo, sorridendo con fare seduttore e presentando le sue argomentazioni. Io lavoro per chiunque mi paghi, e fintanto che i due incarichi non sono in conflitto posso lavorare anche per due acerrimi nemici contemporaneamente. La Zanna mi ha pagato per supporto contro quell'uomo di nome Hayate, che oggi vedo per la prima volta, ma nulla mi vieta di aiutare lo Tsuchikage a decifrare gli antichi simboli di questa Roccia. Sciocchezze, io sono più che sufficiente per... E lo Tsuchikage... Lo interruppe. ...non mi è parso esattamente il tipo d'uomo che si fida degli altri al punto da rivelare tutti gli aspetti dei suoi piani. E' abile, ma solitario. O sbaglio? Questo chiuse definitivamente la bocca all'altro uomo, mentre Hayate alzava gli occhi al cielo e Hiren non faceva alcuno sforzo per nascondere il suo disprezzo.

    Vero. Stupido paranoico. Qui le cose vanno già a rotoli, e avere uno scontro contro l'Accademia sarebbe anche peggio. Portaci dal nemico, Hiren. Hayate, tu difenderai... Posso pensarci io. Nuovamente Maya lo bloccò. Sono ferita e comunque non sono una combattente, ma se mi date il tempo posso riempire questo posto di tante di quelle trappole e Sigilli che nessuno disturberà il mio mandante. La pura verità, peccato che il mandante fosse Diogenes Mikawa e non certo lo Tsuchikage...non che questa fosse un'informazione da condividere. Giunti a un accordo, Hiren condusse via il drago e i due shinobi. Avrebbe cercato di guadagnare tempo come aveva detto, anche se forse questo gli sarebbe costato caro quando avessero scoperto il trucco...ma se aveva acconsentito verosimilmente aveva i suoi metodi per cavarsela.

    La via era libera. Piazzare il corpo di Genji, anche se dato per catturato, poteva comunque essere utile e Maya era più che capace, come da lei stessa annunciato, di tenere sicuro il passaggio, quindi Diogenes potè scendere di sotto indisturbato. Finalmente fuori...è una sensazione stranissima stare dentro quel sangue. Nokaze era libera e guardava sia Maya che il ninja che si preparavano a ciò che serviva. L'esperta di Fuuinjutsu sarebbe rimasta fuori a predisporre delle trappole e avrebbe seguito i due solo in un secondo tempo. Questa luce è inquietante. Aggiunse poco prima di intraprendere la scalinata, con una mano sul ventre. E mi pare quasi che la Sfera stia vibrando...forse percepisce qualcosa.

    La luce giallastra dava quasi la nausea e si faceva più forte ad ogni scalino, mentre dello Tsuchikage non restava traccia. Sulle pareti un gran numero si simboli e sigilli dall'uso sconosciuto ornava le pareti quasi a formare un unico, grande meccanismo necessario a tenere qualcosa di sotto. Qualcosa che al momento non era presente. Nonostante il peso dei secoli i gradini erano solidi e puliti, segno che qualunque cosa avesse chiuso l'ingresso non aveva permesso a nulla di entrare per tutti quegli anni. Ci vollero almeno quindici minuti per raggiungere il fondo, con il pozzo che si faceva via via più largo man mano che il Mikawa guadagnava profondità, con immagini e simboli sempre più complessi, fino a raggiungere una piattaforma ad anello sospesa sopra quello che sembrava magma fuso eppure di colore dorato: l'origine della luce. Alcune catene di enorme spessore partivano dalle pareti gettandosi in quella sostanza ribollente, ma non erano tese nè sembravano ancorate a qualcosa all'interno...il cane che tenevano legato era già scappato. Dello Tsuchikage nemmeno l'ombra. Mia nonna diceva sempre che cercare l'oro è giusto, ma non bisogna mai tenerselo troppo vicino perchè ci vivono i diavoli dentro. Nokaze rimase qualche secondo a fissare la pozza il cui bagliore si rifletteva stranamente nei suoi occhi, forse a causa della Chiave dei Kani, la Sfera, che portava nel suo corpo. Deglutì. Forse quel detto, tramandato da generazioni, non era solo saggezza popolare ma si riferiva a questo posto.

    L'unica via per proseguire era un corridoio sul versante settentrionale, piccolo e buio, a malapena capace di contenere la stazza del ninja, ma dopotutto non c'erano alternative. Dopo qualche minuto nel buio potè vedere una piccola luce in lontananza, e man mano che si avvicinava riuscì anche a sentire delle voci. Una era umana, profonda e per certi versi cinica, mentre l'altra pareva quasi un rombo lontano, difficile da comprendere. Non ho alcun interesse per la vostra Vendetta. Mi interessano le Armi, non dei prototipi. Il rombo di sottofondo aveva un'accezione di furia e urgenza. Forse non prototipi ma comunque le basi da cui le hanno fatte, poco cambia. Non possiedo il Rotolo quindi in ogni caso non potrei liberarvi da questa parete, non sapevo nemmeno che foste qui in realtà. Ero sceso solo per assicurarmi che Akabane non avesse fatto qualcosa contro di me di nascosto. Altro rombo. Non mi sono mai associato a creature diverse da me stesso. Non voglio il vostro aiuto nè mi interessa, e mi hai già raccontato quello che mi serviva, quindi addio. Il rombo riprese, rapido, quasi supplicante, quando una figura si stagliò davanti alla luce di quell'ambiente. Uhm... Disse, tornando indietro e parlando a voce più alta: Non so chi tu sia, ma io sono Shotaro Kamizuru, Tsuchikage di Iwa. Inutile nasconderti perchè ormai ti ho visto e percepito. Muoversi nelle ombre è la mia specialità, ma tra le mie arti c'è anche il pieno controllo della terra e della roccia: posso schiacciarti come un verme in qualunque momento qui nel sottosuolo ma se sei passato oltre Akabane forse vale la pena di parlare un pò, prima. Fatti avanti.

    Anche dentro una pozza di sangue, in qualche modo quell'uomo lo aveva visto o percepito, e aveva capito che non era uno dei suoi uomini. Difficile capire come, ma era esperto nell'assassinio silenzioso quindi certamente comprendere ciò che gli stava intorno era fondamentale per le sue arti. Acconsentendo alla richiesta, Diogenes sarebbe emerso in una sala quadrata molto ampia, almeno quindici metri per lato e certamente costruita o alterata dall'uomo, vista la perfezione nelle superfici lisce di ogni parete, eccetto una. Davanti a lui un uomorugal_kof_i_render_by_tomasxd_by_t0masxd-d8d9xv6 con un occhio finto attendeva a braccia conserte, con un sorriso enigmatico che certo non prometteva nulla di buono. Parla, dunque. L'Oni è volato via, non c'è niente per te a parte la mia vita. E io so difendere molto bene la mia vita.

    Se il Mikawa, dopo essersi presentato od aver esposto le sue ragioni avesse chiesto con chi stava parlando lo Tsuchikage questi avrebbe scrollato le spalle. Col capo di un popolo di schiavi. Un capo disperato e reso quasi folle da anni di prigionia, disposto a tutto pur di avere la sua libertà e la vendetta. Ma non è forte quanto le Armi, quindi per me è inutile. Peggio, sarebbe un'altro alleato a cui prestare attenzione in attesa che mi pugnali alle spalle. Niente che io possa volere. Posso presentartelo, se vuoi. Avrebbe allungato una mano, battendo contro la parete di roccia alle sue spalle. Dopo appena un secondo il rombo della conversazione di poco prima riprese, ma molto più forte, tale da far tremare l'intera stanza mentre la roccia si scindeva rivelando quelli che potevano essere lineamenti appena accennati. Occhi e una bocca, nulla di più, ma non serviva altro per far comprendere che quella pietra era VIVA almeno quanto i due ninja là davanti.

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    ECCOMI, TSUCHIKAGE. HAI CAMBIATO IDEA?

    La voce era diversa da quella di qualunque altra creatura Diogenes avesse mai udito, ma era sicuramente una voce, non un pensiero trasmesso o altro. Non ho cambiato idea, ma volevo presentarti un nuovo arrivato. Poi indicò l'essere di roccia. Questo è il capo dei Colossi, alcuni lo chiamavano Ogre, altri ancora Denti di Magma, altri ancora Maestro di Pietra. Io lo chiamo solo Capo degli Schiavi. Lui e la sua gente erano..come li hai chiamati? Contadini di pietra?

    NOI SIAMO I PASTORI DELLE MONTAGNE. NOI ABBIAMO FORGIATO IL MONDO, MA POI I WUSHU DI IWA CI HANNO TRADITO. CI HANNO CACCIATO E CATTURATO. CI HANNO IMPRIGIONATO. TORTURATO. HANNO FATTO ESPERIMENTI SUL MIO POPOLO. SETTE DI NOI SONO STATI TRASFORMATI USANDO PARTI DI INNUMEREVOLI ALTRI. SETTE DI NOI SONO DIVENTATI QUALCOSA DI PIU' CHE ESPRESSIONI DEL MONDO. SONO DIVENTATI ARMI CAPACI SOLO DI ODIARE. QUANDO SONO STATI FERMATI, NOI SIAMO RIMASTI QUI, PRIGIONIERI SENZA CHE NESSUNO SAPESSE DEL MALE CHE CI E' STATO FATTO.

    NOI CHIEDIAMO VENDETTA. VENDETTA E LIBERTA'.


    Potevate difendervi ma non lo avete fatto. Troppo buoni per vivere. Scommetto che avete accordato fiducia agli umani e vi hanno tradito. E ora vorreste che io vi accordassi fiducia? Il tuo volto di pietra sembra sorridere ma scommetto che è falso, che il tuo livore ha cambiato al tua natura pacifica, e questo ti rende pericoloso. Non avrai il mio aiuto. Puoi restare prigioniero finchè vuoi.

    LA MIA IRA E' LENTA COME QUELLA DELLE MONTAGNE, MA IMPLACABILE. LIBERAMI E AVRAI IL POTERE DI PLASMARE IL MONDO STESSO. CHIEDO SOLO VENDETTA VERSO CHI HA CREATO LE ARMI. IL MIO VOLTO E' PACIFICO PER ORA, PERCHE' ANCORA NON HO SPERANZA. TROVA IL ROTOLO. FIRMA IL NOSTRO CONTRATTO IN MIA PRESENZA E QUESTA GABBIA DI PIETRA SARA' INFRANTA. POTREMO ANDARCENE.

    Non ho interesse nella vostra sorte. Poi verso il Mikawa. E tu? Hai qualcosa da dire? Il Rotolo dei Kiku non lo ho io, quindi per liberarli dovrei andare di forza bruta e poi non potrei nemmeno firmare il contratto, anche se lo volessi. E non sono tanto stupido. Lo Tsuchikage aveva ancora la stessa espressione sprezzante quando fece spallucce. Ma torniamo a noi. Dimmi...perchè dovrei lasciarti vivere? Gli occhi di Nokaze, se presente, brillavano della luce gialla anche se erano molto lontani da là. Forse il Rotolo non basta...forse anche la Sfera e il Coltello hanno a che fare con queste creature, mentre il ritolo serve ad essere firmato, ma non lo abbiamo. Il Coltello era al fianco dello Tsuchikage, a poca distanza.



    Se per caso Diogenes avesse provato a fuggire o attaccare senza ottemperare alla richiesta dell'altro, suo malgrado il corridoio in cui si trovava si sarebbe improvvisamente richiuso su sè stesso schiacciandolo senza alcuna pietà [Tecnica]Manipolazione della Terra 12 Unità - Potenza 80 e lasciando chiuso ogni passaggio. Le modifiche imposte dallo Tsuchikage alla roccia non potevano essere modificate e nei secondi successivi avrebbe aumentato gli strati messi a chiusura del passaggio, mantenendo comunque una minima irrorazione di chakra intorno alla vittima per impedire l'arte della Terra. Solo un folle sfidava lo Tsuchikage nel sottosuolo.

    Edited by Febh - 9/11/2016, 15:51
     
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