Ombre nella Capitale di Iwa

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    [Diogenes Mikawa - Cronache dal Passato]

    Forse davvero il lancio del Coltello era stato solo un modo per mettere alla prova lo shinobi di Oto, ma in ogni caso lo Tsuchikage non battè ciglio nel vedere il metallo conficcato nelle carni, ed anzi sembrò quasi sollevato nel vedere il sangue che aveva strappato al suo interlocutore. Non si trattava di semplice smania da combattente (anzi, quell'uomo detestava il conflitto diretto preferendo il sotterfugio e l'assassinio) ma piuttosto dell'aver quietato almeno per qualche istante una delle paranoie che lo assalivano, visto che fino a quel momento non era del tutto sicuro di avere a che fare con un essere umano...troppe volte aveva visto marionette ed affini in battaglia per fidarsi solo dei suoi sensi.

    Sospetti e paranoie. Ripetè quando il Colosso tirò in ballo le sue argomentazioni, senza però avere grandi risposte dal linguaggio del corpo altrui. Sospetti e paranoie sono l'unica cosa che mi ha tenuto in vita fino ad ora, quindi non penso proprio che li abbandonerò adesso o in futuro. Ma ti ringrazio per l'interessamento. Aggiunse sprezzante in una parodia di educazione, prima di cominciare a inveire contro Maya e trovare subito il Mikawa pronto a calmare gli animi, o almeno a provarci. Il discorso sulla Zanna lo fece rimanere in silenzio per qualche secondo, salvo poi sbuffare, quasi divertito. La Zanna...futuri scontri. Uno come te vede davvero così poco lontano? La Zanna è NIENTE. So qualcosa di loro...sono poco meno di cento shinobi, anche se qualcuno dotato di capacità interessanti. Sono BRICIOLE ininfluenti nel mondo. Pedine inconsapevoli, persino. Ma se sapeva qualcosa di più al riguardo non lo disse...anche se in vena di chiacchiere (per quanto uno come lui potesse essere in vena di chiacchiere) sapeva dove fermarsi e non era facile scucirgli informazioni a meno che non lo volesse. Sempre che non stesse deliberatamente diffondendo voci false.

    Apprezzo però che tu segua la tua missione anche se stupida. Concesse. Saresti un sottoposto migliore di tanti altri...ma nel tuo sguardo vedo benissimo che avresti sempre pronto un pugnale per la mia schina. Era come se Shotaro Kamizuru fosse impossibilitato a fidarsi degli altri, nemmeno per ipotesi. Quanto all'Oni, se quello che ho visto è solo un assaggio, non avrò bisogno delle tue informazioni...saranno disponibili a tutti. Era una forma di minaccia? Forse mi ricorderò di te, fino a quando sarai un pericolo, o forse no. Ma che io cerchi le armi o meno è affar mio, ninja di Oto. Si avvicinò a una delle pareti. Come ho detto, qui non c'è più nulla che mi interessi. Addio. Devo verificare che quei poveri idioti che avete ingannato non pensino che tu sia in combutta con me. E con quelle parole, senza nemmeno un saluto verso le due donne, si immerse nella roccia come fosse acqua, svanendo ad ogni percezione dei presenti.

    La prima a parlare fu Nokaze, che con un respiro si accasciò al suolo, non più sorretta dall'adrenalina. Cielo...che uomo terribile. Finalmente se ne è andato...era come se la sua presenza attirasse tutto l'odio e l'astio verso la sua persona...non ho mai pensato di poter detestare qualcuno appena visto e temerlo così tanto al contempo...che razza di persona è? Era così anche quando lo incontrai la prima volta. Vive nell'ombra e penso lo faccia perchè il suo carattere fa letteralmente impazzire gli altri...e tuttavia le sue doti non sono tali da poterlo ignorare, anche se lo si farebbe volentieri. E'...come se fosse qualcosa di sbagliato, che causa repulsione, e non sono sicura che sia solo una questione caratteriale. Maya aveva i brividi a sua volta, mentre quella di Nokaze sembrava una genuina sensazione di disorientamento, quasi fosse una normale fanciulla...ma già in precedenza aveva mostrato di essere abile a dissimulare, quasi fosse un'attrice consumata, dunque era impossibile comprendere il suo effettivo stato d'animo.

    Non ci volle molto più che una manciata di Fuuinjutsu per far riapparire il Rotolo dei Kiku in quel luogo, e nel medesimo istante della sua apparizione gli occhi di Nokaze e il Coltello iniziarono a pulsare di una luce dorata. Le Chiavi sono riunite. Disse l'erede del clan Kani, tenendo una mano sull'addome là dove custodiva la Sfera. Gli occhi di Ogre, imprigionato nel muro, si aprirono di nuovo per osservare i presenti con quella crepa che faceva da bocca leggermente aperta, eppure non disse nulla, in attesa. Maya aprì il rotolo, scorrendo oltre le numerose indicazioni in codice che rivelavano come aprire il Pozzo e disattivare le trappole, fino ad arrivare all'ultimo tratto, dove la scrittura appariva diversa, rossa come sangue secco, lasciando solo due colonne prima della fine del documento. Queste sono state scritte per ultime e da una mano diversa...ma non riconosco questi ideogrammi...senza contare che sarà sicuramente cifrato. Io posso leggerli. Mormorò l'altra donna, avvicinandosi.

    "Il nostro peccato è grande. Come ciechi spinti da un capo folle, abbiamo scelto la via della Guerra, e per diventare grandi abbiamo catturato e soggiogato forze che non sarebbero mai dovute essere catturate. Con grandi energie abbiamo cacciato i Colossi, fino all'ultimo, imprigionandoli nella nostra terra, carpendo la loro essenza e modificandola. Molti sono morti. Molti sono sopravvissuti spezzati nella mente. Alcuni sopravvivono integri ma assai indeboliti. E Sette sono stati cambiati per i nostri scopi, diventando i nostri Dei Guerrieri. Le nostre Armi.
    Ma la Guerra è finita, noi stessi ci siamo ribellati ai nostri capi e la caduta delle tre Stelle su Satoshi Koro ha dato nuova forza alla ribellione interna. Le Armi sono inoffensive grazie all'intervento dei leader nemici, ma il nostro peccato rimane: i Colossi sono ancora prigionieri, murati vivi nel sottosuolo della Roccia, alcuni folli, altri feriti, altri morti...e tuttavia non sappiamo come liberarli. I leader che li imprigionarono sono tutti morti e possiamo solo sperare che col tempo il loro legame con la Roccia degli Spiriti cresca fino al punto da renderli spiritualmente legati ad essa, piuttosto che a tutta la terra. Questo rotolo è stato predisposto per legare le creature sovrannaturali della nostra patria con chiunque lo firmi, come fosse un contratto, usando il Coltello e il sangue di chi porta la Sfera."
    Nokaze deglutì. "Abbandoneremo la Roccia degli Spiriti per evitare che gli esseri umani influenzino il legame che si deve formare coi Colossi, e contemporaneamente uno dei Generali un tempo nemici, conscio di stare per perdere la sua vita come essere umano, si è offerto di sigillare per sempre il Pozzo che da alle profondità dove è stato imprigionato il Dio Guerriero Oni. Gli affideremo le Stelle come ulteriore sigillo. Speriamo solo che i nostri discendenti non dimentichino il nostro peccato, e vi pongano rimedio quando potranno." Così si concludevano le istruzioni, e Nokaze rimase a lungo in silenzio, mentre Maya meditava e, forse, Diogenes aveva qualcosa da dire. Ma il primo a parlare sarebbe stato Ogre, nella roccia.

    Il loro piano per liberarci era tenerci rinchiusi fino a quando le sbarre non fossero crollate. Noi eravamo contrari, ma loro non ci hanno ascoltato. Molti di noi sono morti o divenuti poco più che pupazzi privi di mente. Altri sono stati mossi all'ira e all'odio ancor più che con le torture dei Wushi di Iwa.
    Siamo tutti animati dall'odio, ormai. Lento a giungere, ma inesorabile per millenni.
    I discendenti di Iwa non sono più Wushu, non li uccideremo, ma ci sono altri che pensano e agiscono come loro. E forze che muovono i fili della Guerra ancora una volta. Liberaci e avrai la nostra forza.
    Liberaci e distruggeremo chi vuole ripetere gli errori del passato!


    Non serviva molto sangue di Nokaze (che fu lieta di concedere dopo le rassicurazioni di Ogre e l'aver appreso la verità) per scrivere un nome su un rotolo da richiamo, per quanto atipico potesse essere, ma in quel preciso momento, non appena l'ultima lettera venne vergata, la sala sotterranea iniziò a tremare mentre la roccia che ospitava Ogre iniziava a sgretolarsi.

    LIBERI!
    LIBERI FINALMENTE!
    LIBERI DI AVERE LA VENDETTA! LIBERI DI SFOGARE L'ODIO CHE HA CAMBIATO OGNI COSA!

    LA ROCCIA NON CI VINCOLA PIU'! EMERGEREMO E QUESTA NOSTRA PRIGIONE SARA' LA NOSTRA CASA. MAI PIU' GLI UMANI CI SOTTOMETTERANNO! MAI PIU' SAREMO I GENTILI PASTORI DELLE MONTAGNE. SIAMO UN POPOLO DI VENDETTA E DISTRUZIONE, DIOGENES MIKAWA, ALCUNI DI NOI POCO PIU' CHE FANTOCCI, QUINDI USACI SAGGIAMENTE.


    E in quel momento finalmente dalla roccia frantumata emerse il vero volto di Ogre, completo e trasfigurato dai millenni di odio e rancora.



    RICORDALO, O NE PAGHERAI LE CONSEGUENZE!

    Edited by Febh - 7/12/2016, 19:22
     
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