Ombre nella Capitale di Iwa

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    [Diogenes Mikawa - L'attacco al Palazzo Kani]

    Diogenes Mikawa era un abile giocatore in quello che era il gioco del potere, ma forse per la prima volta nella sua vita si era trovato di fronte qualcuno che vedeva il suo stesso palcoscenico e sapeva come calcarlo anche se non possedeva le stesse capacità fisiche del Garth. Ascoltò con molta attenzione ciò che le stava proponendo il massiccio shinobi di Oto, senza che una sola emozione incrinasse anche solo per un istante la perfetta stasi del suo volto in una perpetua accomodante espressione di cortese attesa. Non fece una piega nemmeno quando Midori si inalberò nel sentire i termini dell'accordo. IO NON SONO UNA MERCE DI SCAMBIO! Abbiamo un accordo chiaro, ma ci sono dei limiti! Solo allora Nokaze Kani si decise a parlare, sempre gentile, in risposta alla mezza minaccia del Garth. Non sarà necessario, Midori, amica mia. Perchè non cederò la chiave ad un gradito ospite solo perchè viene a chiedermela. Per due semplici motivi: cedere la chiave è molto più pericoloso che tenerla con me, e in ogni caso nessuno a parte me e la mia defunta madre ne conosce la posizione esatta. Pertanto uno spiacevole incidente che mi coinvolgesse implicherebbe la perdita di quell'oggetto, a meno di insperati colpi di fortuna.

    Raddrizzò la schiena, pur mantenendo la posizione inginocchiata, rivolgendosi direttamente a Diogenes. Gradito ospite, confido che tutte le tue parole trabocchino di verità, ma non posso darti quello che chiedi. Anche se ribaltassero il palazzo dalle fondamenta, non troverebbero la chiave. Il segreto che la serba, di cui solo io sono custode, mi permette di dirlo con sicurezza. Certo... Si voltò appena a guardare verso una finestra. Certo....mio fratello sospetta quale sia la posizione della Chiave, pur non potendo accedervi. Mi è molto caro e non ho mai ritenuto opportuno rimuovere...rimuovere questi suoi pensieri. Si corresse in maniera molto elegante, ma era evidente che la morte del fratello non le sarebbe pesata se fosse stata assolutamente necessaria. Se desideri proteggere la Chiave allora proteggi me, e otterrai il medesimo risultato di sicurezza che la tua generosità ti ha spinto a esternare. In buona sostanza lo stava chiudendo in una trappola: se lei era l'unica via per la Chiave, proteggere lei era come proteggere la Chiave stessa, senza doverla consegnare a un estraneo.

    Quello che nessuno di loro sapeva era che ci sarebbe stato solo il tempo di poche chiacchiere prima che la situazione diventasse fin troppo movimentata. Una decina di esplosioni di fila fecero tremare l'intero Palazzo Kani, strappando urla di terrore alle geisha presenti, ma non a Nokaze o Midori, fin troppo avvezze al pericolo vista la posizione all'interno dei rispettivi clan. Un'attacco? Direttamente al palazzo Kani? Chi può essere così pazzo? Vogliono la guerra! La parete esterna dalla sala in cui si trovarono saltò in aria all'ultimo, mentre due ninja facevano il loro ingresso. Il primo aveva uno strano aspetto molto longilineo, con una mano rigonfia e violacea mentre l'altro era un ragazzo con la tipica uniforme di Iwa. Impossibile fraintendere la loro provenienza: erano ninja di Iwagakure. Shinobi. Prima arrivate così arroganti nella Capitale e ora attaccate direttamente una delle famiglie più antiche? Un simile affronto non mancherà di raggiungere le orecchie del Daimyo! Ma quelli non parevano affatto interessati alla questione, mentre Midori impugnava la Verga dei Kiku, pronta a fare quel poco che poteva per difendersi.

    Non abbiamo altro tempo da perdere. Disse quello con l'aspetto più bizzarro. La chiave. L'altro compose una manciata di sigilli per poi piantare una mano al suolo...nel tempo di un respiro una massiccia lancia di roccia sarebbe emersa alle spalle del Colosso Mikawa, giudicato evidentemente il più pericoloso tra i presenti, cercando di trafiggerlo! [Tecnica]Statistiche: Concentrazione Rossa+3 tacche. Potenza 50

    Zanna Rocciosa
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Drago, Cavallo, Topo, (3)
    L'utilizzatore può evocare uno spuntone di roccia dal terreno, entro 15 metri di distanza; dovrà essere distante almeno 1,5 metri da fonti di chakra. Il costrutto avrà lunghezza pari a 6 metri e diametro pari a 20 centimetri. Ha Velocità incrementata di 2 tacche rispetto alla Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza è pari a 40.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]

    Fuori dai piedi, bestione! Quale che fosse il risultato, l'altro ninja avrebbe caricato con l'intento di colpire il petto del gigante con la sua mano violacea, cercando al solo contatto, anche attraverso i vestiti o le Protezioni, di inoculare una massiccia quantità di veleno. Gli attacchi erano più lenti di quelli del Mikawa, sicuramente, ma incredibilmente numerosi, tanto da poter sopraffare anche un ninja di alto calibro! [Tecnica+ Azione]Statistiche: 6 Attacchi con Velocità e Forza Blu+3 tacche. Potenza 30 ognuno + Veleno Debilitante B1 (Riflessi)


    Iniezione Velenosa
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può ricoprire una zona del proprio corpo di veleno e di somministrarlo tramite contatto. Il veleno è un veleno di lista parigrado l'utilizzatore, di un veleno personale posseduto o un veleno presente nel proprio organismo. Ogni contatto somministra 1 dose di veleno. Ogni 2 contatti consecutivi falliti causano la somministrazione automatica di 1 dose di veleno all'utilizzatore, per contatto. Non è richiesta una spesa di chakra per i contatti falliti o le auto-somministrazioni.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: ½ Basso per somministrazione )
    [Da chunin in su]

    Veleno Debilitante B1 (5 dosi) [Veleno] [RIFLESSI]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 3 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Debilitata (DnT Medio). Dopo 2 round dalla prima somministrazione, la vittima è Spossata (DnT Leggero).
    Tipo: Supporto-Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 100)
    . Mentre questo accadeva, il ninja più giovane scattava verso Nokaze (forse la aveva riconosciuta) con un Tanto pronto a ferirla a una gamba, così da assicurarsene la cattura [Azione]Statistiche: Velocità Rossa+3 tacche. . C'era un modo per difenderla?
     
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    La donna ci sapeva fare, si vedeva che era la reggente di un importante clan. Tuttavia aveva svelato che il segreto sulla locazione della sua chiave era nella sua testa e, in un mondo di ninja, questo non era un certificato di sicurezza.

    Aloysius stava per rispondere a Nokaze quando le urla attivarono nella sala. Erano sotto attacco e, in effetti, il Colosso non poteva non aspettarselo in quel clima di alta tensione globale. I Kani avevano uno dei tre tesori più importanti in quel gioco di potere e d'ora in avanti per loro sarebbe stato sempre più difficile continuare a detenere quella posizione privilegiata. Dopotutto il discorso fatto poco prima era veritiero: nessuno dei clan aveva la forza per resistere ad un attacco dello Tsuchikage.

    Uno sguardo del Mikawa bastò a quantificare l'entità della minaccia: i due sembrano due chunin dall'equipaggiamento, i loro movimenti erano buoni ma non eccelsi, inoltre anche l'effetto sorpresa non era stato dei migliori...insomma dei validi gregari ma nulla di più.

    Chiaramente volevano la chiave e questo suggeriva a Diogenes che non sarebbe stato l'unico ad essere bersagliato...le due donne, d'altro canto, non si persero d'animo e sembravano pronte a ricevere i due assalitori. Ma non erano due kunoichi, potevano conoscere i rudimenti del mondo ninja ma non ne comprendevano a fondo la natura; o almeno questa era l'impressione che aveva avuto il Garth in quei pochi minuti.
    Doveva difenderle entrambe.

    Fortunatamente erano tutti e tre molto vicini e questo rese il tutto più facile. Il sangue ricoprì l'intera zona andando a formare un guscio sferico capace di inglobare le tre figure [Circolo Mikawa, Tecnica Rapida, Impronta di chakra Oscurità, Pot 60]. Una barriera che avrebbe dato al Colosso il tempo di occuparsi delle due donne:

    " Sapete trattenere il respiro per un po? "

    Quindi, celato all'interno del costrutto di sangue, le avrebbe spinte in basso facendole sprofondare letteralmente nel terreno [Pozza di Sangue x2, Slot Tecnica Avanzata]. Si, perché due pozze cremisi manipolate con destrezza dal Garth erano comparse sul pavimento con l'unico scopo di mettere in sicurezza le due donne. Levandosi da quell'incombenza poteva combattere con più serenità...dopotutto quei due potevano essere solo i primi di un più organizzato e complesso attacco.

    Intanto la lancia di terra si era infranta sul chiiton, incapace di romperlo o perforarlo; fu necessario il primo colpo dell'assalitore più esperto per mandare in frantumi la sfera di sangue e rivelare che solo il Mikawa era ora presente nella stanza. Il sangue cadde a terra, rendendo irriconoscibili le due pozze mentre Aloysius estrasse Mumei dal suo fodero, pronto a ricevere i due shinobi.

    jpg

    Si fece avanti il clavo tra i due, armato di una mano violacea che non prometteva nulla di buono: era certamente una tecnica, e non conoscendone le potenzialità, la strategia migliore era sicuramente quella di non farsi prendere. La sequenza dei colpi era lunga ma non entusiasmante: sebbene il ninja mirasse in punti diversi cercando di sorprendere il Mikawa, la velocità dei suoi colpi non era sufficiente ad impensierirlo. Tramite rapidi movimenti di gambe e busto, mandare a vuoto ognuno di quei colpi non sarebbe stato complicato [Riflessi 600, 1-2-3 slot difesa + conversione 1-2 slot azione].

    Qualora il secondo uomo avesse deciso di attaccare Aloysious piuttosto che la donna scomparsa, il suo Tanto sarebbe penetrato solo di mezzo centimetro della coscia del Mikawa [Res 825, Lieve] il quale avrebbe reagito istintivamente con la mano libera sfoderando un poderoso cazzotto alla clavicola protesa in avanti (poco sopra il giubbotto protettivo)[S&M, Vel 600, For 850, Pot 10, 4 Slot difesa + 3 Slot azione]. Non doveva ucciderli, magari con le giuste torture avrebbero potuto fornire informazioni preziose ma, con buona probabilità, il primo sarebbe svenuto semplicemente perché il suo corpo non poteva quantificare l'entità dell'impatto subito.

    Quindi senza dare nemmeno tempo al primo dei due ninja di vedere gli esiti di quel colpo, avrebbe alzato l'altro braccio facendo raggiungere a Mumei oltre tre metri di altezza, e avrebbe mosso rapida la lama per farla penetrare in obliquo nella spalla del nemico (quella dell'arto avvelenato) fino a spingerlo al suolo, ancorandolo al pavimento con forza immane [Basso, Vel 675, For 850, Pot 50, 4 Slot azione].

    " Hai due alternative, morire tradendo il tuo padrone oppure morire in silenzio. Nel secondo caso però ti attende dolore e sofferenza...un inutile spreco visto che poi prenderò comunque le informazioni che mi servono dalla tua mente."

    Mentiva ma cosa importava? I due avevano capito di avere a che fare con un ninja al di la delle loro capacità...ora serviva solo un po di parlantina per aumentare il loro livello di paura.
    Qualora nessun altro si fosse rivelato, una volta debellata quella minaccia, il Garth sarebbe andato a recuperare le due donzelle, immergendo le sue braccia all'interno per aiutarle a risalire. Questa volta però il tono del Mikawa era differente e la Kani non avrebbe potuto evitare la sua richiesta:

    " Forse non mi sono spiegato. Lo Tsucikage è immischiato in questa faccenda, pensi davvero che il tuo segreto sia al sicuro nella tua mente? Stiamo parlando di ninja, non di mere persone armate. Queste erano nullità in confronto al potere che il nemico dispone. Apparte la tortura, e scommetto tu possa resistere qualche ora o poco più ad una seduta come si deve, esistono tecniche per estorcere informazioni dalla mente contro il proprio volare! Lo capisci? Non siete abbastanza forti da resistere a tutto questo e io non posso fare da balia a voi per tutto il tempo. Dovete radunare i vostri uomini e difendervi in un'unico posto...forse uniti avete una possibilità.
    Ora, non farmi usare le maniere forti. La chiave...è l'ultima volta che te la chiedo. "


    png



    CITAZIONE
    Chakra: 130/1000
    Vitalità: 20,75/21

    Circolo Mikawa
    Villaggio: Specializzazione Esperto in Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Richiede: Manipolazione del Sangue III
    L'utilizzatore può creare un guscio sferico o una sfera di raggio variabile di potenza pari a 50. Richiede la Manipolazione di 4 Unità di sangue per il guscio, 8 Unità per la sfera. Il mantenimento costa slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Livello: 3 / Costo Attivazione: Alto / Mantenimento: Medio)
    [Da Chunin in su]

    Pozza di Sangue
    Villaggio: Specializzazione Stratega
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare una pozza o più pozze di sangue di forma circolare del raggio pari ad 1,5 metri ed immergersi completamente in essa o permettendo di immergere persone consenzienti o incoscienti, trattenendo il fiato per massimo 3 round. Ogni pozza la manipolazione di 3 Unità di sangue e può contenere fino a 5 unità di persone o esseri viventi, l'equipaggiamento posseduto non è mai conteggiato. La Pozza di Sangue occulta l'utilizzatore al tutti i sensi, la pozza ha Furtività incrementata di 6. L'utilizzatore può manipolare la Pozza, muovendola in tutte le direzioni. Se colpita, la pozza viene distrutta rivelando l'utilizzatore. Emergere richiede 1 slot azione/tecnica. Il mantenimento costa slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio per pozza - Mantenimento: Basso per pozza)
    [Richiede Manipolazione del Sangue III]
    [Da chunin in su]
     
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    [Diogenes Mikawa - Facili Battaglie, Difficili Decisioni]

    Lo strapotere del Mikawa su quei due aggressori decise rapidamente le sorti dello scontro. Grazie alle pozze di sangue, sia Nokaze che Midori vennero messe al sicuro, anche se con qualche protesta della seconda, mentre la tecnica difensiva bloccava lo sperone di roccia e le capacità fisiche dell'Otese avevano gioco facile sugli attacchi avversari, per quanto pericolosi come effetti. Mumei inchiodò la sua vittima senza fallo, mentre l'altro ninja veniva abbattuto da un colpo in controtempo, finendo privo di sensi. AAARGH! Gridava l'uomo dalla mano velenosa, mentre le due donne venivano recuperate. E' stata un'esperienza...unica. La Kani era palesemente stordita dagli effetti del Jutsu, mentre Midori proprio barcollava, quasi trattenendo il vomito. Non...non farlo mai più senza preavviso..non...blah... Con una mano alla bocca dovette appoggiarsi a ciò che restava di un muro per calmarsi. Nokaze invece, realizzando che la situazione di era placata, si mise a sedere nuovamente mentre alcune guardie accorrevano. Udì la richiesta del Mikawa, e questa volta lo guardò con reale interesse per ciò che diceva...ragionando sulla proposta invece che fingere di farlo.

    Alla fine si decise a rispondere. Se vuoi la Sfera dei Kani, shinobi, allora dovrai portarmi con te. Perchè io sono la Chiave. Essa è indissolubilmente legata al mio corpo, e può funzionare solo dentro di esso. In cambio, questo legame preclude a me a ai Kani di ritrovare la forza delle nostre Arti. Senza la Sfera è estremamente complesso trovare il punto esatto in cui il Coltello può aprire il passaggio per i tesori di Iwa...e mia nonna mi disse anche che pur non essendo necessaria, è una componente essenziale di ciò che si trova al di sotto della Roccia degli Spiriti. Non so per quale motivo però, o di che cosa si tratti. Ripresasi un pò dalla nausea, anche Midori si era riavvicinata e sentendo quelle parole parve ricordarsi qualcosa. Anche la nostra Chiave, il Rotolo, non è strettamente essenziale per aprire il passaggio: contiene le informazioni, in codice, per preparare la cerimonia di apertura...se uno le conoscesse o le avesse lette non avrebbe bisogno del Rotolo, ma lo custodiamo da anni e non lo abbiamo mai aperto. Ora che lo dici, però, mi hai ricordato che anche nel nostro clan viene tramandato che la Chiave ha una seconda e più importante funzione, che tuttavia non conosciamo.

    Se fosse venuto il momento di interrogare i due prigionieri, le minacce del Mikawa sarebbero state sufficienti per far prendere una terribile decisione all'uomo dalla mano viola avrebbe sogghignato. La morte piuttosto che tradire il mio Kage! Non ci sarà nulla che tu possa prendere da Genji di Iwa! Lasciando privo di controllo il veleno che aveva accumulato nel braccio e che manteneva localizzato solo grazie a continui impasti di chakra, il ninja della Roccia iniziò ad avere delle violente convulsioni, per poi stramazzare a terra morto dopo pochi istanti: aveva concentrato una quantità di dosi estremamente elevata nel suo corpo e queste si erano diffuse con velocità tale da rendere impossibile persino un salvataggio di fortuna amputando quel braccio. L'altro ragazzo non aveva però la stessa determinazione. Il Kage...messo là solo per motivi politici...un uomo a cui non importa nulla di nessuno. Io non voglio morire per uno come lui! E' già alla Roccia degli Spiriti perchè Akabane sa come fare a meno della Sfera e del Rotolo, anche se è più difficile. Non conosceva nulla delle arti dello Tsuchikage, se non che era originariamente un esperto nell'assassinio silenzioso e che lavorava da solo. Lo aveva visto guarire delle ferite senza però aver mai sfruttato le arti mediche, ed era in grado, come quasi tutti i suoi predecessori, di manipolare la terra e la roccia a suo piacimento.

    Cosa poteva fare Diogenes? Portare le due donne con sè? O correre alla Roccia degli Spiriti dopo aver contattato Maya Orihara (dopotutto le aveva promesso di portarsela dietro) O ancora poteva restare là e proseguire l'interrogatorio, ma c'era davvero tempo da perdere?
     
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    Una volta fuori pericolo, le due donne sarebbero state riportate in superficie dal Mikawa e questa volta sembravano aver capito di non poter gestire da sole quella situazione che era loro inevitabilmente sfuggita di mano. Preziose informazioni vennero finalmente a galla: le chiavi dei due clan non erano indispensabili, bastava solo il coltello per arrivare all'arma e questo era un guaio. Il Kage a quel punto poteva essere già alla Roccia degli Spiriti intento a rompere quel segreto celato da decenni...ed infatti era proprio così.

    " Hai fatto la tua scelta e io la rispetterò. "

    Disse il Colosso mentre il veleno si diffondeva nel corpo del nemico: avrebbe potuto tranciare quel braccio e tentare di evitare la propagazione ma Aloysius aveva ben letto negli occhi di quello shinobi la tenacia di chi non può essere piegato dalla tortura fisica. Quindi lo lasciò morire per dirigersi svelto verso l'altro ninja svenuto. Un paio di ceffoni ben assestati furono sufficienti a farlo rinvenire e una volta afferrato per il bavero del giubbotto bastò lo sguardo ferreo del Mikawa e la vista del compagno morto a farlo parlare.

    " Oh bene...sono d'accordo con te, donare la morte ad un uomo che non la merita è solo un inutile sacrificio. Ora, se sarai bravo, non morirai ma dovrai aiutarmi a distruggere il fantoccio che ora governa queste terre. Intanto dimmi per bene qual'era la missione che ti ha portato qui, di quanti uomini dispone lo Tsuchikage, quali sono le abilità di Akabane e come è l'organizzazione all'interno della Roccia degli Spiriti. Non mentire, me ne accorgerei."

    Al Colosso il ninja dai capelli verdi sin dal principio era risultato sospetto...intanto nella sua mente aveva già ideato un piano per tentare di massimizzare l'efficacia di quel funzionale di costo che aveva potuto finalmente formulare con le informazioni acquisite.

    " Nokaze e tu, ragazzo, venite con me...andiamo da Orihara. Midori tu, invece, torna a casa. Se riuscissi a scoprire qualcosa sul secondo utilizzo della vostra chiave avrei un quadro ancor più completo ma non esporti a rischi troppo grandi. Ormai i giochi sono fatti ed è il momento di tirare le somme. "

    Le avrebbe dato una carezza sulla spalla, un grande gesto per i modi rudi del Mikawa, e poi sarebbe uscito dalla dimora dei Kani senza perdere ulteriore tempo. Ovviamente avrebbe sempre tenuto sotto controllo il ninja di Iwa che, per quanto accondiscendente, era un incognita da dover gestire...un punto interrogativo il quale, una volta accertatosi che non disponesse di armi o marchingegni sospetti, sarebbe diventato la chiave del piano di Aloysius. Avrebbe preso anche l'uomo morto e sfigurato dal suo stesso acido avendo l'accortezza di farlo avvolgere in una tenda o un lenzuolo prima di portarlo allo scoperto.

    :::

    Maya di sicuro non si era scordata della proposta di Diogenes; in qualche modo l'Otese era riuscito ad accendere un fuoco spento da tempo nel petto della ragazza...lei lo assomigliava per alcuni versi, era pronta a tutto per carpire i segreti più profondi dell'arte della quale di professava maestra.
    Per questo motivo, bussando alla sua porta il Mikawa si sarebbe meravigliato se la padrona di casa avesse tardato ad accogliere i suoi ospiti.

    Una volta dentro, Aloysius avrebbe esposto alla ragazza la sua idea, srotolando anche il corpo dello shinobi senza vita di Iwa:

    " Entreremo sfruttando questi shinobi e la loro missione. Sono uomini del Kage ma lui in particolare sembra aver ripudiato la sua autorità...non deve essere un grande leader quest'uomo. Da come mi hai detto l'ingresso principale è l'unica via fattibile per entrare ma è sorvegliata a vista da ninja. Lasciamo perdere gli archeologi ed usiamo lui; ha sicuramente più possibilità di avvicinarsi al capovillaggio rispetto ad un semplice lavoratore del posto. Potresti applicare la tua trasformazione perenne su di me per farmi assumere le sembianze di Nokaze così da potermi fingere come suo prigioniero. Tu invece puoi prendere le sembianze del tizio morto...tra i due sembrava lui il superiore quindi servirà spulciarli nella mente ora che il corpo è ancora "caldo". Il fatto stesso di tornare vittoriosi dalla missione e un buon grado di informazioni riguardo i meccanismi di sicurezza adottati dai ninja di Iwa può farci superare il controllo senza grossi rischi.

    Una volta dentro arriva il bello. Il clan Kiku mi ha rivelato il segreto sulla sua chiave e la qui presente Nokaze pare la custodisca al suo interno. Il kage ha un enorme vantaggio su di noi poichè a quanto pare basta il coltello per sbloccar il sigillo! Quindi vorrei capire meglio questo aspetto, in particolare le meccaniche di attivazione, al fine di recitare una parte migliore e impedire di consegnare praticamente nelle mani del nemico un terzo della soluzione al sigillo di confinamento. Approfittando di un momento di distrazione e dell'effetto sorpresa posso provare a mettere k.o. il loro leader...conosco bene la debolezza degli uomini quando sono vicini a raggiungere il proprio traguardo. E' anche vero che, qualora dovessi riuscire nell'impresa, ci serve un piano di uscita: non mi spaventa combattere contro decine di uomini ma non posso garantire per la sicurezza di tutti. Ho qualche idea ma dovrei sapere di che arsenale bellico disponiamo: quanto esplosivo riusciamo a recuperare?

    Tu, Nokaze, dovresti aver preso confidenza con le mie pozze di sangue, no? Posso portarti con noi occultata sotto terra ma non dovrai in alcun modo tentare di uscire. Certo sprecherò un po di chakra ma forse la tua presenza lì ci può dare un vantaggio qualora la situazione si mettesse male...ovviamente ti servirà un respiratore."


    jpg

    Manco a dirlo: al Mikawa la ragazza serviva per accedere al potere una volta messo fuori gioco lo Tsuchikage e i suoi uomini...a quel punto, sbloccata l'arma segreta, degli altri non gli sarebbe importato nulla e li avrebbe lasciati al loro destino.
    In ogni caso, il tutto si poteva fare solo se il ninja di Iwa avesse collaborato...ma da quanto piegare la volontà delle persone era un ostacolo per il jonin otese? Una volta limato gli ultimi aspetti del piano, il sangue avrebbe corrotto la mente del giovane così come lo era stato per Aizen e l'ordine di seguire il piano sarebbe diventato un vincolo dal quale difficilmente si sarebbe potuto liberare.

    Chiaramente Maya avrebbe potuto modificare il piano a seconda delle sue capacità, di cui il Mikawa non aveva conoscenza. Qualora avesse avuto modo di poter osservare la scena da dentro una pozza di sangue, si poteva pensare di far andare avanti solo il ragazzo sotto illusione con in braccio Aloysius trasformato...Diogenes quindi avrebbe rivelato ogni altra informazione acquisita in maniera tale da permettere a quel potente alleato di mettere in mostra le sue doti. Da solo sarebbe stato difficile ma con quella donna le possibilità di farcela erano molto superiori.

    In ultimo, il Garth aveva certamente pensato anche di contattare Shiltar mediante il sigillo di comunicazione fornito dall'esperta di fuuinjutsu...tuttavia quella era una incognita ancora più grande poiché il Garth non sapeva quali erano gli intenti del Risorto e dove si trovasse al momento. Al momento poteva essere tanto un potente alleato quanto un ostacolo e un ulteriore complicazione avrebbe potuto rendere la riuscita del piano prossima allo zero. Proprio per questo decise di lasciar perdere e continuare il quel modo...se era destino, si sarebbero incontrati in un modo o nell'altro e a quel punto nessuno poteva dire cosa sarebbe successo.

     
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    [Diogenes Mikawa - Una Luce nel Cielo, Un Pozzo nella Terra]

    Opportunamente spinto a tradire il suo non proprio rispettato Kage, il giovane ninja di Iwa non perse tempo a spiattellare ogni cosa, segno che pur se in crescita, il villaggio della Roccia non aveva ancora riconquistato i fasti di un tempo. Non siamo venuti in molti: Io, Genji, Sabaku, Akabane e lo Tsuchikage. Sabaku è un traditore di Suna capace di manipolare la sabbia, mentre Akabane non lo ho mai visto combattere...però ogni tanto i suoi occhi cambiano colore e dice cose molto sinistre. Deglutì. Le voci dicono che sappia prevedere il futuro, che sia un Profeta. Se non sbaglio è in grado di evocare dei draghi verdi, ma non glielo ho mai visto fare. Quanto alla Roccia, al momento è ancora sotto il controllo del Daimyo e delle sue Guardie, noi la abbiamo solo riconquistata dalla Zanna, che era troppo indebolita dopo la battaglia di qualche mese fa...poi ci siamo dovuti ritirare per lasciare campo ai non-ninja e agli archeologi.

    Lo Tsuchikage però ha ottenuto oggi un permesso di libero accesso alle rovine, e avendo il Coltello ha deciso di iniziare ad andare là. Akabane ha detto che sapeva a memoria il contenuto del Rotolo quindi non serviva, mentre per la Sfera ha detto che avremmo improvvisato. Quell'uomo con le bolle di sapone, Hayate, ha detto che sarebbe andato anche lui. E poi c'è quell'Aizen, che però si comportava in maniera strana quindi lo abbiamo lasciato nel palazzo dei Daimyo, negli alloggi che ci ha concesso, per evitare che facesse danni.
    Non essendo mai stato personalmente alla Roccia degli Spiriti, le poche informazioni che aveva appreso da alcune mappe approssimative erano infinitamente inferiori rispetto a quelle del Mikawa stesso, e non aveva idea della posizione delle guardie del Daimyo nè degli archeologi. Akabane e Sabaku erano con noi per questo attacco ma ci sono state complicazioni con dei ninja della Zanna e si sono spostati per intercettarli. Concluse poi, pur non sapendo nulla dello scontro che stava avvenendo pochi isolati più in là.

    Io non intendo starne fuori! Scordatelo! Midori aveva ancora la Verga dei Kiku in mano quando lui le chiese di tornare nella sua abitazione, e la puntò con furia palpabile verso Nokaze, probabilmente anche per smaltire la frustrazione e l'effettiva paura per l'attacco appena subito, nonostante fosse una donna dalla tempra di parecchie spanne superiore a molti shinobi. Specialmente se porti LEI con te! Midori, amica mia, non essere sciocca. Se ti vuole a casa è per proteggerti, mi pare evidente. Io invece sono un bersaglio, e dovrà tenermi al sicuro, probabilmente in modo piuttosto rude. La Kiku comprendeva la situazione, ma era furente e tutt'altro che incline al cedere ai ragionamenti. No. Non se ne parla! Assolutamente non... La carezza del Mikawa, inaspettata quanto sincera (?) la fece tentennare, fissandolo con occhi che non si erano ancora arresi...ma che alla fine cedettero. Prima di andare, però, vorrei almeno conoscere il nome dell'uomo che mi farò da scorta. Il tuo vero nome, intendo. Sorrise Nokaze, chinando appena il capo per sottolineare l'importanza, dal punto di vista dell'etichetta, di quella sua richiesta.

    [...]

    Forte dei suoi nuovi accompagnatori, Diogenes si recò rapidamente dall'esperta di Fuuinjutsu, che accolse il trio con la sua solita provocante scelta di vestiti, facendo accomodare il gruppo all'interno della sua casa, pur gettando uno sguardo interrogativo al ninja di Iwa che li accompagnava. Nokaze Kani. Non ci incontriamo da molto tempo. Disse invece rivolta all'elegante fanciulla ancora vestita di tutto punto, con un tono che avrebbe lasciato intendere ben più che una relazione d'affari ai malpensanti...e forse anche ai benpensanti. La Kani comunque non si scompose, limitandosi ad inchinarsi e ringraziare per l'ospitalità, mentre delle poltrone generate dal nulla permettevano al gruppo di riorganizzarsi.

    Ho dei Fuuinjutsu adatti alla situazione, ma se subirai troppi danni l'effetto svanirà nel nulla. Anche io ho i miei limiti e non sono un'eliminatrice di cadaveri, Mikawa. E anche se abile, non sono certo capace, come credo nessuno, di ottenere informazioni da un cadavere, specialmente uno che è stato corroso dall'interno da chissà quale sostanza. Schioccò le dita facendo scomparire nel terreno il cadavere. Terrò il corpo, comunque, casomai potesse tornare utile in seguito. E non serviranno respiratori per Nokaze, posso fornirle un fuuinjutsu con l'effetto appropriato. La Kani deglutì al pensiero di tornare in quel bizzarro mondo liquido, ma se serviva per la sua sicurezza non si sarebbe tirata indietro. Quanto ai sigilli per l'Arma, sfortunatamente Maya non era riuscita ad ottenere nessuna nuova informazione, quindi avrebbero dovuto improvvisare.

    [...]

    Non mancava che un chilometro scarso all'arrivo, con Diogenes trasformato in Nokaze, Maya nel defunto Genji e Hiren (questo il nome del prigioniero di Iwa soggiogato dal sangue Mikawa) che avrebbe parlato per il gruppo se necessario, quando una luce dorata squarciò la Roccia degli Spiriti, levandosi verso il cielo come una freccia scoccata dagli dei stessi. Qualcosa era emerso dalla roccia, ma cosa fosse era impossibile a dirsi. Cosa può essere stato? Nel giro di poco tempo avrebbero visto parecchie persone che si davano alla fuga, quasi tutti guardie o membri del team di ricerca archeologica, spaventate dall'insolito evento. Altri invece si assiepavano vicino all'ingresso principale dove due coraggiosi stavano cercando di trattenere i curiosi. Al vedere i coprifronte di Iwa avrebbero lasciato passare senza problemi il duo (prigioniera e pozza di sangue inclusi), sperando anzi che gli shinobi potessero dare spiegazioni di quel misterioso avvenimento.

    Erano nuovamente là, nel condotto principale che il Mikawa aveva percorso mesi prima, e dopo poco sarebbero arrivati al bivio dove un Doton aveva separato il team accademico in due gruppi distinti, entrambi gravati da ben poca fortuna. Dovevano solo scegliere se andare a sinistra (la via già percorsa da Diogenes) o a destra, ma prima ancora di poter scegliere una vampata di fuoco e una sagoma accesero quest'ultimo corridoio! Una donna dai lunghi capelli ramati e un corpo dalle proporzioni generose stava schivando in extremis delle sfere infuocate, spada alla mano e con pochi brandelli d'abito ancora al loro posto per difendere la sua dignità. La somiglianza con Matsumoto, servitrice del Mikawa, era impressionante, anche se questa kunoichi aveva alla cintura un coprifronte di Suna. Maledizione, deve capitare tutto a me? Oggi è una giornata terribile! Ter-ri-bi-le! NON SCAPPARE, VACCA! Ben presto l'origine delle fiamme si manifestò nella persona di Kayano Ho, una kunoichi dalla pelle scura con occhi e capelli rossi che stava inseguendo la spadaccina della Sabbia. Già una volta Diogenes aveva sfidato quella Kunoichi nel Paese del Mare, quando con Amanimaru aveva scoperto un complotto della Zanna ai danni dell'Accademia.

    Ninja di Iwa. Commentò la rossa, vedendo il gruppo. Già...che dici, una tregua temporanea? Con te? Lurida vacca di Suna? Con l'Accademia? MAI E POI MAI! Combatterò con tutti se serve! Sei completamente pazza, Ka-chan! Com-ple-ta-men-te! La situazione era a dir poco rovente, anche perchè alle spalle di Kayano fluttuavano due costrutti di fuoco assai simili a delle ruote di carro. La Ho stava a circa quindici metri dal gruppo del Mikawa, mentre Seira di Suna si trovava a metà strada tra loro, e sembrava assolutamente in difficoltà, sentendosi evidentemente tra due fuochi, se si perdona il gioco di parole. Diogenes doveva decidere se intervenire...e a favore di chi farlo!
     
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    Penetrarono nella struttura sfruttando il caos generato dalla "cosa" che era emersa dalla Roccia...Diogenes aveva il timore di essere arrivato troppo tardi quindi, per non perdere altro tempo, avrebbe distrutto nel più breve tempo possibile ogni intralcio che lo separava dallo Tsuchikage e l'arma leggendaria.

    Si era ben munito delle giuste armi prima di entrare: oltre a preparasi dei kunai esplosivi con le sue bombecarta [3 x liv III], avrebbe chiesto a Maya se conosceva qualche sigillo equivalente, di quelli che aveva visto usare ad Omoi diverse volte, per farli applicare sulle sue armi. Quella era a tutti gli effetti una operazione di demolizione, più che di infiltrazione, e usare qualche trucchetto per risparmiare un po di chakra non sarebbe stato affatto una cattiva idea.

    Così quando vide le due donne, l'accademica di Suna e la kunoichi della Zanna a lui già nota, intente in quel loro patetico teatrino che chiamavano scontro non pensò due volte sul da farsi. Le avrebbe uccide entrambe e prima che potessero proferire anche una sola parola. Tramite il sangue avrebbe generato due bolas e le avrebbe prontamente scagliate verso le gambe delle due ragazze, sfruttando a pieno la sua sovrumana forza [1 e 2 Slot azione, Basso x2, Gittata repulsiva sul secondo (dist x1.5), For 925, 2 Unità, Intralcio Medio]. Che le avesse intrappolate o meno, le due armi da lancio esplosive sarebbero saettate verso la testa delle due ragazze, talmente precise e rapide da rappresentare un concreto pericolo di morte [3 e 4 Slot azione, Basso x2, Gittata repulsiva sul secondo (dist x1.5), For 925, Pot 10+70 l'uno]. Probabilmente il primo attacco con le bolas, al fine di limitare i movimenti delle kunoichi, sarebbe stato anche superfluo, tuttavia Aloysius non poteva sapere quanto fosse potente la sunese e quanto fosse progredita la ragazza della Zanna...non poteva commettere errori.

    Le Esplosioni, attivate con estremo tempismo per deflagrare al momento dell'ipotetico contatto, non avrebbero poi creato più baccano di quanto le due stessero già facendo e, visto il caos generale, Aloysius non si sarebbe meravigliato se fossero passate del tutto inosservate.

    In ogni caso, se l'attacco a distanza non fosse bastato a mettere k.o. le due ragazze, il Garth avrebbe incalzato su di loro ma senza muovere un solo passo. Maya era stata chiara, subire ferite avrebbe sciolto il jutsu e per il momento quell'aspetto gli faceva molto comodo. Ognuna delle malcapitate, infatti, avrebbe avuto a che fare con un'ondata di sangue che le avrebbe inglobate in pieno un istante dopo la seconda minaccia [1 TB e 2 TB (Intuizione), 5x2 Unità, Pot 50 l'uno, Giganti, For = Vel = 850]. Il target principale sarebbe stato nuovamente la testa, il punto indifeso che poteva dargli maggiore possibilità di concludere in breve tempo quel primo impedimento.

    Accademico o non c'era poca differenza: voleva quel potere e sarebbe arrivato a compiere ogni genere di azione per ottenerlo. Se ciò fosse bastato a risolvere quella situazione, avrebbe richiamato il suo sangue e sarebbe andato oltre, lasciando i cadaveri delle due donne lì a terra.

    png

    " Proseguiamo. "

    Avrebbe detto con voce gelida.




    CITAZIONE
    Chakra sprecato: 130 + 30 (mantenimento Pozza) + 30 (mantenimento Occultamento)+ 60 (chakra) + 5 (sangue) + 25 (sangue, ipotetico) = 280/1000
    Vitalità consumata: 0,25/21
    Unità di Sangue: 3+2+10 (ipotetico) = 15/18

    ps. Ho messo 3 mantenimenti della Pozza per arrivare dentro la Roccia, se devo aggiungerne altri dimmi tu.
     
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    [Diogenes Mikawa - Sussurri dal Profondo]

    Maya era perfettamente capace di fornire delle armi esplosive al suo assistito ma per il momento decise di non farlo, spiegandogli che le sue tre cartabombe sarebbero state sufficienti per il momento, e che preferiva conservare le sue energie casomai servisse un botto di dimensioni maggiori.

    L'incontro con le due Kunoichi non la scosse più di tanto, pur riconoscendole entrambe come persone a cui in passato aveva fornito supporto, ovviamente dietro lauto pagamento. Ma al momento il suo cliente era Diogenes Mikawa, quindi la loro sorte non le importava nella benchè minima misura...per quanto la freddezza del Colosso la fece rabbuiare un secondo, tanto che non fece battute mentre forse si prefigurava una possibile "eliminazione" quando il suo cliente non la avesse ritenuta più utile, e per quanto potente, lei era invincibile solo dentro la sua casa.

    Le bolas di sangue riuscirono a catturare facilmente le due Kunoichi, facendole precipitare entrambe a terra con un grido. Kyaah! LURIDA MERD... La velocità delle armi esplosive, poi, superava notevolmente la loro capacità di reazione, finendo per coinvolgere entrambe nelle due detonazioni. Gene e il suo gruppo passò oltre i corpi feriti e bruciati, senza premurarsi di verificare di averle effettivamente uccise. Seira aveva solo le sue arti danzatorie a difenderla, e una volta bloccate le gambe la speranza di salvarsi era praticamente nulla, ma il Sangue Rovente di Kayano la avrebbe potuta salvare in extremis, anche se lasciandola del tutto inerme. In ogni caso l'esplosione le aveva sconfitte entrambe, e dunque il gruppo passò oltre, perchè non erano più importanti.

    Nonostante il fragore dello scoppio stesse ancora riverberando per i corridoi della Roccia degli Spiriti, non era che una goccia nel mare a fronte della distruzione generata dalla fuga dell'Oni e del caos che dilagava tra i soldati, gli archeologi e tutti i civili i fuga dal sito degli scavi. Nulla bloccò l'avanzata dell'Otese mentre raggiungeva la stanza in cui aveva scoperto dell'esistenza di un gruppo di Mikawa rinnegati capaci di far esplodere il loro sangue. La stanza in cui aveva combattuto e ucciso Otsune Mikawa, una donna dalle capacità a dir poco strabilianti. Ma non era là per i ricordi e andò avanti, anche se Maya ebbe qualche parola da dire. Qui è stato tracciato un Fuuinjutsu potente...qualcosa che ha bandito una creatura evocata. Sembrava accigliata. Penserei al Simbolo dell'Inviolabile Spazio, se non fosse che è impossibile, solo i Cremisi conoscevano quell'arte, e che mi risulti qui hanno combattuto solo la Zanna e l'Accademia. E'...strano. Forse c'era molto di più sotto tutta quella faccenda, ma non era il tempo nè il luogo per approfondire simili congetture: il Tesoro della Roccia degli Spiriti li attendeva.

    Il lungo corridoio si incurvava fino a raggiungere la sala con i bassorilievi che riportavano parte della storia delle ormai famigerate Stelle di Iwa, ma il loro obiettivo era ancora oltre, nell'anfiteatro davanti al Palazzo centrale della Roccia, dove giaceva, o almeno avrebbe dovuto giacere la statua della Divinità Spezzata, l'oggetto che custodiva le Stelle e che portava al mondo alternativo abitato dall'inumano guardiano. E tuttavia la piazza era ben diversa da come la ricordava Diogenes, perchè la statua era stata come spostata e al suo posto stava un largo pozzo con delle scale che scendevano nelle profondità della terra, un pozzo da cui proveniva una luce dorata dall'aria affatto rassicurante. Davanti al pozzo, profondamente immerso nei suoi pensieri, un uomo dai lunghi capelli verdi osservava la luce, mormorando tra sè come chiedendosi cosa fosse andato storto. Un dragone verde gli fluttuava intorno, prestando attenzione a ciò che lo circondava mentre un secondo individuo dotato di lunghi capelli sul violetto e abiti occidentali sembrava intento a curarsi con le Mani Curative a una decina di metri di distanza, sugli spalti, la schiena rivolta nella direzione opposta a quella da cui stavano per entrare Diogenes e Maya. Nessuna traccia di altri avversari.

    Anche senza entrare, dopo un secondo di pazienza sarebbe stato possibile cogliere qualche parola fra loro. Testardo come un mulo...è voluto scendere da solo. Maledetto sia l'uomo che lo ha posto a capo di Iwa. Eppure non ha senso...la profezia che ho avuto diceva chiaramente che "Il Grande Colosso troverà nuova forza e vendetta sotto la guida dell'uomo con un occhio solo. Al servizio colui che smuove il mondo". Scuoteva il capo. Se non è una descrizione perfetta dello Tsuchikage, non so a chi diavolo si riferisse...e il Grande Colosso non può che essere l'Oni, no? Non saprei, onorevole Fede. Hayate illumina i miei passi e guida i miei pensieri, ma non mi concede di scrutare il futuro come te. L'altro uomo parlava con voce incantata, quasi salmodiasse una preghiera. Piantala. Ha l'orecchio fino, quel paranoico figlio di puttana, e potrebbe sentirti. Io per te sono Akabane Inogi, chiaro? Si, naturalmente, Akabane-san. Concesse l'altro, che pure guardava con fervore religioso il suo interlocutore. Magari la profezia ha più significati. Dici sempre che non sono chiare nemmeno a te, e che richiedono di essere studiate attentamente e interpretate, che le loro verità spesso sono assai diverse da quelle che ti aspetti. Si, è vero. Ma questo non cambia il fatto che lo Tsuchikage è di sotto a cercare indizi sull'Oni, o anche sulla fabbricazione sua e delle altre sei Armi, e che non ha voluto che andassimo con lui. C'è conoscenza che non ho potuto vedere in passato in quel sotterraneo, e sono bloccato qui dal suo stupido ordine. Dal suo tono e dai movimenti del corpo traspariva tutta la sua frustrazione.

    Lo scenario era chiaro: i due uomini stavano aspettando lo Tsuchikage che stava di sotto in una zona del tutto inesplorata della Roccia degli Spiriti. Cosa poteva fare Diogenes? Attaccarli? Uno era ferito ma l'altro sembrava in forze e quel drago serpentino poteva avere poteri sconosciuti. Poteva provare ad aggirarli, magari con un diversivo? E come fare con Nokaze nella pozza e Maya? Non sapeva bene cosa fosse l'Oni, ma se nel sotterraneo c'erano informazioni sulle armi leggendarie, doveva trovare un modo per andare là sotto!

    L'anfiteatro era un semicerchio con raggio di 90 metri. Lo spiazzo centrale era un cerchio di 30 metri di diametro dalla cui porzione settentrionale partivano a raggiera le alte scalinate i cui gradoni facevano da posto a sedere, con un'inclinazione di circa 45 gradi. Diogenes si trovava a metà scalinata sul lato orientale, forse a una quarantina di metri dal pozzo, che era largo 9 metri e al centro esatto dello spiazzo centrale. Il soffitto in quella grotta era talmente alto da rendere improponibile l'utilizzo per una scalata: a meno di saper volare ci si sarebbe spiaccicati da più di cento metri di altezza calandosi da là. Nessuna colonna o struttura avrebbe fornito un nascondiglio, e di fronte allo spiazzo, dalla parte opposta alle gradinate, stavano i resti in rovina di un immenso palazzo che certo doveva appartenere, millenni prima, al leader di quella comunità di ninja ancestrali.
     
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    Il Colosso da un solo occhio

    jpg


    Superato quel piccolo contrattempo, la strada per il cuore della Roccia era sgombra da ostacoli. Il quartetto si sarebbe diretto nel luogo dove la storia era cambiata e l'Accademia aveva trovato pane per i sui denti in un eccezionale gruppo di ninja della Zanna. Nel tragitto necessario a raggiungere la statua della Divinità Spezzata, il luogo dal quale sembrava nascere tutto quel trambusto, il gruppo passò per due punti degni di nota: il primo rievocò una promessa fatta dal Garth a quella che si definiva il leader dei Mikawa rinnegati, capaci di far esplodere il proprio sangue...aveva giurato di riunire i clan del sangue del continente, sebbene fosse ancora ben lungi dal farlo. Il secondo invece catturò l'attenzione di Maya, la quale sembrava scossa dal sigillo di confinamento tracciato secondo una antica arte Cremisi. Tuttavia quelle parole non fecero altro che aumentare il desiderio di conoscenza e la smania di conquista del Garth il quale ora era certo di una cosa: l'arma ancestrale custodita per secoli dai clan di Iwa era una potente creatura.

    "Proseguiamo "


    Giunsero quindi fino alle porte dell'ampio spazio teatro del memorabile scontro e lì osservarono quello che stava accadendo. Due ninja ed una evocazione dragone si trovavano difronte ad una botola apertasi sotto la fantomatica statua, intenti in una discussione animata udibile a diversi metri di distanza.

    Parlavano di una profezia, interpretata dallo shinobi dai capelli verdi, lo stesso che si era presentato all'inizio dell'avventura come portavoce dello Tsukikage. Era altresì sorto del malcontento nel confronti di quel leader, le cui azioni sembravano confermare le informazioni raccolte dal Mikawa: era un uomo impopolare, messo lì da qualcuno e del tutto avulso alla cooperazione.
    In ogni caso, Aloysius alle predizioni o presagi, che dir si voglia, non aveva mai creduto; la convinzione di poter scrivere il proprio futuro era palpabile in ogni sua azione. Quindi analizzò prontamente la situazione tirando fuori il piano da seguire tra le tante possibili alternative [Intuizione 775]:

    " Hiren, tocca a te. Cerca di attirarli fuori dalla sala. Di loro che la vostra missione è fallita, che il palazzo dei Kani era ben protetto da un gruppo di accademici che sono ora alle porte della Roccia! Maya tu andrai con lui, fingiti ferita e supportalo nel racconto: convincili di poter restare solo tu a difesa della porta mentre loro sono via. Non avere timore, se servirà, ti supporterò dalla distanza.
    E tu ragazzo ricorda, serve la loro forza per trattenere il nuovo gruppo di nemici accorso e dare tempo allo Tsukikage. Prendi più tempo che puoi e conducili lontano. "

    Il vincolo sanguigno avrebbe fatto il resto, spingendo il povero malcapitato a riuscire nel suo compito. Fatto ciò, il Mikawa avrebbe cosparso del suo sangue il corpo di Maya, simulando una ferita all'addome sotto l'uniforme [4 unità]. In quel modo non sono avrebbe reso più veritiero il racconto, ma avrebbe anche potuto manipolare il liquido in caso di necessità. Quindi anche lui si sarebbe occultato tramite l'apposita tecnica [TB, Intuizione, Tecnica dell'Occultamento] e avrebbe seguito il duo insieme alla pozza, a circa venticinque metri di distanza, stando ben attendo a restare fuori portata per i sensi dei rivali o almeno di non finirne a meno di sei da un essere vivente.
    Il piano in realtà era semplice e aveva buone possibilità di riuscita: in effetti ragioni vere per far destare sospetti non ve ne erano in quanto in quello strano gioco delle chiavi di certo i ninja di Iwa avevano dei nemici ed erano in inferiorità numerica.
    Ovviamente dagli esiti di quel raggiro sarebbero dipese le azioni future. Riuscire ad allontanare i nemici avrebbe permesso a Diogene di penetrare nella zona inesplorata della Roccia, seguito da Nekoze (a quel punto libera di uscire dalla Pozza) e l'esperta di Fuuinjutsu.

    " Tira fuori il cadavere; lo piazziamo qui davanti le scale e simuliamo uno scontro. Con la pozza posso creare una trappola, mentre tu potresti piazzare un sigillo per bloccare questo ingresso. Prima o poi quei due ritorneranno e preferirei non dover pensare a loro, al Kage e all'arma contemporaneamente. "



    Una volta ultimato, il tutto sarebbe sembrato davvero realistico: il cadavere morto, la pozza di sangue che usciva dal suo corpo e l'ingresso bloccato. In più il giochetto delle sabbie mobili che avrebbe potuto metterli k.o. per diverso tempo qualora avessero messo piede sul sangue [TA, abbie Mobili?, For 850]. A quel punto il Colosso era pronto ad adempiere alle parole della profezia.

    In caso contrario, invece, solo lo svolgere degli eventi avrebbe potuto dare seguito alla vicenda.

    CITAZIONE
    Danni Diogene: 1.25/21
    Chakra Diogene: 255 + 10 (mant. pozza) + 10 (mant. occultamento) + 10 (occultamento) + 17,5 (manip. sangue) + 40 (sabbie mobili) = 342,5/1000
    Unità di Sangue: 7/18

    Sabbie mobili?
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendere le sue "pozze di sangue" fangose. Qualora un nemico dovesse finirvici sopra, verrà attratto con forza pari a quella dell'utilizzatore al suo interno. Causa intralcio grave alle zone in contatto con la Pozza; risucchia 2 unità a round. Se completamente immersi causa svenimento. Se trovato bersaglio, è' possibile tenerla attiva per massimo 3 round.
    Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Livello: 4 / Consumo: MedioAlto per pozza - Mantenimento: MedioBasso per pozza)
    [Richiede Manipolazione del Sangue IV]
    [Da jonin in su]

     
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    [Diogenes Mikawa - Un Popolo di Schiavi]

    Il ninja di Iwa che aveva tradito il suo Kage e Maya ascoltarono attentamente il piano del Mikawa, annuendo. Akabane dà i brividi e supporta lo Tsuchikage...lo allontanerò da qui. Credo di avere in mente qualcosa per dargli manforte. Aggiunse poi la Orihara, con l'ombra di un'espressione deliziata sul viso, quasi la divertisse tornare a compiere azioni da Kunoichi dopo così tanti anni di sedentarietà. Lasciarono il cunicolo a metà della gradinata per dirigersi a passo di corsa, ovviamente un pò incerta nel caso della falsa ferita, per attirare l'attenzione dei due shinobi e del drago. CI ATTACCANO! Ninja dell'Accademia, sono troppi! Sia Akabane che Hayate si voltarono verso i nuovi venuti, accigliandosi per l'allarme. Prima la Zanna e ora l'Accademia? Verrebbe quasi da pensare che si siano alleati. Dichiarò l'uomo dai capelli verdi, sprezzante, mentre Hayate era incuriosito dalla donna. Chi è lei? Akabane sembrò dedicarsi a lei solo in quel momento. Maya Orihara...se la descrizione non mi tradisce. Fuori dalla sua tana, perdipiù. Hiren, spiegati.

    Abbiamo attaccato il palazzo dei Kani ma un gruppo di Accademici ci ha sconfitto e ha catturato Genji. Forse è morto, non so, ma prima che prendessero anche me Maya mi ha salvato. Il giovane ninja di Iwa mentiva con discreta naturalezza, forse sarebbe diventato una buona spia in futuro, se fosse sopravvissuto. Mi ha assunta lo Tsuchikage per aiutarlo. Mentì anche la donna, arrancando per la "ferita" e ricevendo però uno sguardo sospettoso e sprezzante da parte del suo interlocutore. Non mi ha informato di niente del genere, anzi, so che sei associata con la Zanna, o così si dice. Ma lei non si fece cogliere in fallo, sorridendo con fare seduttore e presentando le sue argomentazioni. Io lavoro per chiunque mi paghi, e fintanto che i due incarichi non sono in conflitto posso lavorare anche per due acerrimi nemici contemporaneamente. La Zanna mi ha pagato per supporto contro quell'uomo di nome Hayate, che oggi vedo per la prima volta, ma nulla mi vieta di aiutare lo Tsuchikage a decifrare gli antichi simboli di questa Roccia. Sciocchezze, io sono più che sufficiente per... E lo Tsuchikage... Lo interruppe. ...non mi è parso esattamente il tipo d'uomo che si fida degli altri al punto da rivelare tutti gli aspetti dei suoi piani. E' abile, ma solitario. O sbaglio? Questo chiuse definitivamente la bocca all'altro uomo, mentre Hayate alzava gli occhi al cielo e Hiren non faceva alcuno sforzo per nascondere il suo disprezzo.

    Vero. Stupido paranoico. Qui le cose vanno già a rotoli, e avere uno scontro contro l'Accademia sarebbe anche peggio. Portaci dal nemico, Hiren. Hayate, tu difenderai... Posso pensarci io. Nuovamente Maya lo bloccò. Sono ferita e comunque non sono una combattente, ma se mi date il tempo posso riempire questo posto di tante di quelle trappole e Sigilli che nessuno disturberà il mio mandante. La pura verità, peccato che il mandante fosse Diogenes Mikawa e non certo lo Tsuchikage...non che questa fosse un'informazione da condividere. Giunti a un accordo, Hiren condusse via il drago e i due shinobi. Avrebbe cercato di guadagnare tempo come aveva detto, anche se forse questo gli sarebbe costato caro quando avessero scoperto il trucco...ma se aveva acconsentito verosimilmente aveva i suoi metodi per cavarsela.

    La via era libera. Piazzare il corpo di Genji, anche se dato per catturato, poteva comunque essere utile e Maya era più che capace, come da lei stessa annunciato, di tenere sicuro il passaggio, quindi Diogenes potè scendere di sotto indisturbato. Finalmente fuori...è una sensazione stranissima stare dentro quel sangue. Nokaze era libera e guardava sia Maya che il ninja che si preparavano a ciò che serviva. L'esperta di Fuuinjutsu sarebbe rimasta fuori a predisporre delle trappole e avrebbe seguito i due solo in un secondo tempo. Questa luce è inquietante. Aggiunse poco prima di intraprendere la scalinata, con una mano sul ventre. E mi pare quasi che la Sfera stia vibrando...forse percepisce qualcosa.

    La luce giallastra dava quasi la nausea e si faceva più forte ad ogni scalino, mentre dello Tsuchikage non restava traccia. Sulle pareti un gran numero si simboli e sigilli dall'uso sconosciuto ornava le pareti quasi a formare un unico, grande meccanismo necessario a tenere qualcosa di sotto. Qualcosa che al momento non era presente. Nonostante il peso dei secoli i gradini erano solidi e puliti, segno che qualunque cosa avesse chiuso l'ingresso non aveva permesso a nulla di entrare per tutti quegli anni. Ci vollero almeno quindici minuti per raggiungere il fondo, con il pozzo che si faceva via via più largo man mano che il Mikawa guadagnava profondità, con immagini e simboli sempre più complessi, fino a raggiungere una piattaforma ad anello sospesa sopra quello che sembrava magma fuso eppure di colore dorato: l'origine della luce. Alcune catene di enorme spessore partivano dalle pareti gettandosi in quella sostanza ribollente, ma non erano tese nè sembravano ancorate a qualcosa all'interno...il cane che tenevano legato era già scappato. Dello Tsuchikage nemmeno l'ombra. Mia nonna diceva sempre che cercare l'oro è giusto, ma non bisogna mai tenerselo troppo vicino perchè ci vivono i diavoli dentro. Nokaze rimase qualche secondo a fissare la pozza il cui bagliore si rifletteva stranamente nei suoi occhi, forse a causa della Chiave dei Kani, la Sfera, che portava nel suo corpo. Deglutì. Forse quel detto, tramandato da generazioni, non era solo saggezza popolare ma si riferiva a questo posto.

    L'unica via per proseguire era un corridoio sul versante settentrionale, piccolo e buio, a malapena capace di contenere la stazza del ninja, ma dopotutto non c'erano alternative. Dopo qualche minuto nel buio potè vedere una piccola luce in lontananza, e man mano che si avvicinava riuscì anche a sentire delle voci. Una era umana, profonda e per certi versi cinica, mentre l'altra pareva quasi un rombo lontano, difficile da comprendere. Non ho alcun interesse per la vostra Vendetta. Mi interessano le Armi, non dei prototipi. Il rombo di sottofondo aveva un'accezione di furia e urgenza. Forse non prototipi ma comunque le basi da cui le hanno fatte, poco cambia. Non possiedo il Rotolo quindi in ogni caso non potrei liberarvi da questa parete, non sapevo nemmeno che foste qui in realtà. Ero sceso solo per assicurarmi che Akabane non avesse fatto qualcosa contro di me di nascosto. Altro rombo. Non mi sono mai associato a creature diverse da me stesso. Non voglio il vostro aiuto nè mi interessa, e mi hai già raccontato quello che mi serviva, quindi addio. Il rombo riprese, rapido, quasi supplicante, quando una figura si stagliò davanti alla luce di quell'ambiente. Uhm... Disse, tornando indietro e parlando a voce più alta: Non so chi tu sia, ma io sono Shotaro Kamizuru, Tsuchikage di Iwa. Inutile nasconderti perchè ormai ti ho visto e percepito. Muoversi nelle ombre è la mia specialità, ma tra le mie arti c'è anche il pieno controllo della terra e della roccia: posso schiacciarti come un verme in qualunque momento qui nel sottosuolo ma se sei passato oltre Akabane forse vale la pena di parlare un pò, prima. Fatti avanti.

    Anche dentro una pozza di sangue, in qualche modo quell'uomo lo aveva visto o percepito, e aveva capito che non era uno dei suoi uomini. Difficile capire come, ma era esperto nell'assassinio silenzioso quindi certamente comprendere ciò che gli stava intorno era fondamentale per le sue arti. Acconsentendo alla richiesta, Diogenes sarebbe emerso in una sala quadrata molto ampia, almeno quindici metri per lato e certamente costruita o alterata dall'uomo, vista la perfezione nelle superfici lisce di ogni parete, eccetto una. Davanti a lui un uomorugal_kof_i_render_by_tomasxd_by_t0masxd-d8d9xv6 con un occhio finto attendeva a braccia conserte, con un sorriso enigmatico che certo non prometteva nulla di buono. Parla, dunque. L'Oni è volato via, non c'è niente per te a parte la mia vita. E io so difendere molto bene la mia vita.

    Se il Mikawa, dopo essersi presentato od aver esposto le sue ragioni avesse chiesto con chi stava parlando lo Tsuchikage questi avrebbe scrollato le spalle. Col capo di un popolo di schiavi. Un capo disperato e reso quasi folle da anni di prigionia, disposto a tutto pur di avere la sua libertà e la vendetta. Ma non è forte quanto le Armi, quindi per me è inutile. Peggio, sarebbe un'altro alleato a cui prestare attenzione in attesa che mi pugnali alle spalle. Niente che io possa volere. Posso presentartelo, se vuoi. Avrebbe allungato una mano, battendo contro la parete di roccia alle sue spalle. Dopo appena un secondo il rombo della conversazione di poco prima riprese, ma molto più forte, tale da far tremare l'intera stanza mentre la roccia si scindeva rivelando quelli che potevano essere lineamenti appena accennati. Occhi e una bocca, nulla di più, ma non serviva altro per far comprendere che quella pietra era VIVA almeno quanto i due ninja là davanti.

    png



    ECCOMI, TSUCHIKAGE. HAI CAMBIATO IDEA?

    La voce era diversa da quella di qualunque altra creatura Diogenes avesse mai udito, ma era sicuramente una voce, non un pensiero trasmesso o altro. Non ho cambiato idea, ma volevo presentarti un nuovo arrivato. Poi indicò l'essere di roccia. Questo è il capo dei Colossi, alcuni lo chiamavano Ogre, altri ancora Denti di Magma, altri ancora Maestro di Pietra. Io lo chiamo solo Capo degli Schiavi. Lui e la sua gente erano..come li hai chiamati? Contadini di pietra?

    NOI SIAMO I PASTORI DELLE MONTAGNE. NOI ABBIAMO FORGIATO IL MONDO, MA POI I WUSHU DI IWA CI HANNO TRADITO. CI HANNO CACCIATO E CATTURATO. CI HANNO IMPRIGIONATO. TORTURATO. HANNO FATTO ESPERIMENTI SUL MIO POPOLO. SETTE DI NOI SONO STATI TRASFORMATI USANDO PARTI DI INNUMEREVOLI ALTRI. SETTE DI NOI SONO DIVENTATI QUALCOSA DI PIU' CHE ESPRESSIONI DEL MONDO. SONO DIVENTATI ARMI CAPACI SOLO DI ODIARE. QUANDO SONO STATI FERMATI, NOI SIAMO RIMASTI QUI, PRIGIONIERI SENZA CHE NESSUNO SAPESSE DEL MALE CHE CI E' STATO FATTO.

    NOI CHIEDIAMO VENDETTA. VENDETTA E LIBERTA'.


    Potevate difendervi ma non lo avete fatto. Troppo buoni per vivere. Scommetto che avete accordato fiducia agli umani e vi hanno tradito. E ora vorreste che io vi accordassi fiducia? Il tuo volto di pietra sembra sorridere ma scommetto che è falso, che il tuo livore ha cambiato al tua natura pacifica, e questo ti rende pericoloso. Non avrai il mio aiuto. Puoi restare prigioniero finchè vuoi.

    LA MIA IRA E' LENTA COME QUELLA DELLE MONTAGNE, MA IMPLACABILE. LIBERAMI E AVRAI IL POTERE DI PLASMARE IL MONDO STESSO. CHIEDO SOLO VENDETTA VERSO CHI HA CREATO LE ARMI. IL MIO VOLTO E' PACIFICO PER ORA, PERCHE' ANCORA NON HO SPERANZA. TROVA IL ROTOLO. FIRMA IL NOSTRO CONTRATTO IN MIA PRESENZA E QUESTA GABBIA DI PIETRA SARA' INFRANTA. POTREMO ANDARCENE.

    Non ho interesse nella vostra sorte. Poi verso il Mikawa. E tu? Hai qualcosa da dire? Il Rotolo dei Kiku non lo ho io, quindi per liberarli dovrei andare di forza bruta e poi non potrei nemmeno firmare il contratto, anche se lo volessi. E non sono tanto stupido. Lo Tsuchikage aveva ancora la stessa espressione sprezzante quando fece spallucce. Ma torniamo a noi. Dimmi...perchè dovrei lasciarti vivere? Gli occhi di Nokaze, se presente, brillavano della luce gialla anche se erano molto lontani da là. Forse il Rotolo non basta...forse anche la Sfera e il Coltello hanno a che fare con queste creature, mentre il ritolo serve ad essere firmato, ma non lo abbiamo. Il Coltello era al fianco dello Tsuchikage, a poca distanza.



    Se per caso Diogenes avesse provato a fuggire o attaccare senza ottemperare alla richiesta dell'altro, suo malgrado il corridoio in cui si trovava si sarebbe improvvisamente richiuso su sè stesso schiacciandolo senza alcuna pietà [Tecnica]Manipolazione della Terra 12 Unità - Potenza 80 e lasciando chiuso ogni passaggio. Le modifiche imposte dallo Tsuchikage alla roccia non potevano essere modificate e nei secondi successivi avrebbe aumentato gli strati messi a chiusura del passaggio, mantenendo comunque una minima irrorazione di chakra intorno alla vittima per impedire l'arte della Terra. Solo un folle sfidava lo Tsuchikage nel sottosuolo.

    Edited by Febh - 9/11/2016, 15:51
     
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    Leader Sgraditi e Armi dimenticate



    Il piano aveva funzionato ed ora che la strada per i segreti della Roccia era spianata, la voglia di vedere dove quell'avventura gli avrebbe portati era troppa per essere contenuta.

    Lo sapete anche voi...d'ora in avanti il nostro futuro è fumoso e pericoloso; potremmo anche non essere in grado di avere il controllo. Un più coscienzioso Jonin vi direbbe di rimanere in disparte...e, in effetti, forse dovreste rimanere qui.





    Considerando ciò io credo che se siete arrivate fin qui è perchè, per sete di conoscenza o per senso di appartenenza, il gioco ne valga la candela. In questo caso, fare quest'ultimo passo non vi dovrebbe far titubare: la morte è solo un'altra via per raggiungere l'eternità.



    Non sapevano nulla della morfologia del luogo che stavano per visitare né se avessero trovato un Kage ostile, la famigerata arma in forma libera o entrambe le cose. Già solo per questi motivi, prepararsi a ciò che li attendeva sarebbe stato d'obbligo:

    Maya, tu hai il mio sangue addosso...considera che se rimani entro trenta metri da me posso aumentare le tue difese o anche far partire attacchi. Se hai dei jutsu per preparaci al peggio è il momento di farli; io invece creerò un clone e lo manderò in perlustrazione.
    Non è detto che combattere sia l'unica via ma non vorrei dover affrontare uno scontro impreparato; in caso di scontro, tu Nekoze non provare ad allontanarti da me...vicina ho maggiori possibilità di difendere anche te.


    Gli altri due ninja di Iwa avrebbero avuto il loro bel da fare al loro ritorno quindi, almeno per il momento, avevano un problema in meno a cui pensare. Il Colosso avrebbe quindi dato vita al suo alter ego di sangue prima di gettarsi nell'oscurità [TA, 1 Clone di Sangue -> 3 unità, 3 bassi di riserva]


    :::



    L'innaturale pulizia di quel luogo, tanto antico quanto la statua del dio che lo abitava, era un segno esplicito che nessuno era mai entrato lì...apparte lo Tsukikage che evidentemente aveva capacità di movimento furtivo non indifferenti. Passarono minuti di tensione nei quali non accadde nulla; l'unica certezza era che stavano scendendo sempre più in basso...e che quindi per risalire avrebbero impiegato molto tempo anche correndo. Trovarono l'origine dell'unica fonte di luce del posto, nel quale i simboli di cui era cosparso sembravano convogliarsi: ma le enormi catene non avevano alcuna bestia da dover domare. Forse erano arrivati troppo tardi!

    Maya. vedi se riesci a capire quanto tempo fa questi sigilli sono stati spezzati...


    Disse stizzito. Ma c'era ancora una via e non avrebbe esitato a percorrerla per dare un senso a tutta quell'avventura: udire, dopo altri minuti di silenzio, quelle due voci diede nuova speranza al Mikawa. Il clone era più avanti del gruppo, il quale comunque si era spinto tanto vicino per sentire cosa la voce mascolina e quel cupo rombo si stessero dicendo. L'uomo sembrava deluso, si parlava di prototipi e non di armi! E anche della necessitò di un rotolo, che con tutta probabilità era la terza chiave.
    Diogene non ebbe nemmeno il tempo di elaborare quelle informazioni che vennero subito scoperti...e non solo il clone messo apposta per scongiurare una situazione del genere ma proprio tutto il gruppo. Evidentemente il signore della Roccia aveva un rapporto a dir poco speciale con quell'elemento! A quel punto fuggire o non rispondere alla chiamata sarebbe stato davvero poco saggio: erano arrivati fin li per gettarsi in quella vicenda.
    Aloysius quindi affiancò il suo costrutto di sangue per arrivare nel raggio visivo de Kage, seguito dalle due donne. L'uomo della profezia (?) era ora difronte a loro e gli intimava di rivelare la loro identità...una richiesta lecita a cui il Garth rispose prontamente:

    Tsuchikage, sono Diogenes Mikawa, vengo da Oto e l'accademia mi ha mandato qui per tenere sott'occhio la Roccia degli Spiriti. Come saprai non molto tempo fa un grande dispiego di forze Accademiche sono state messe in gioco per debellare il dominio della Zanna su questa roccaforte. La ricerca dei dispersi e l'accertamento del cessato dominio di quella fazione di Shinobi è una priorità per l'Accademia.


    Stava mentendo ma le sue doti interpretative unite al naturale carisma avrebbero reso il tutto molto credibile. Il fatto di riferirsi con naturalezza a Kamizuru senza suffissi onorofici di alcuna sorta non sarebbe di certo passato inosservato a quell'uomo, il quale avrebbe capito non avere difronte un mero ninja di passaggio. Certo che spacciarsi per il portavoce dell'istituzione che aveva giurato di distruggere era molto divertente. A supportare quella versione dei fatti, tuttavia, erano state le parole di Akabane, il quale non aveva dato sin da subito l'Accademia come un loro rivale.

    Sono qui per accertarmi che l'arma che custodisce questa antica Montagna non venga rilasciata. Come ci è parso di capire non sei interessato a questo arcaico potere, o almeno non più, e non essendo noi nemici non vi è motivo di stare sull'attenti. Ne io ne l'istituzione che rappresento vogliamo la tua vita.
    Sono in contatto con due dei tre clan custodi delle chiavi e la qui presente rappresentante del clan Kani può testimoniare la ragione della mia presenza in questo luogo.


    Avrebbe lasciato che la ragazza spendesse qualche parola per dare credito al tutto. In realtà era noto ad ognuno dei presenti che le intenzioni di quell'uomo non erano state in linea con la tradizione del posto e che aveva provato a prendere anche la reliquia in possesso di Nekoze. Tuttavia, il suo propizio disinteresse per l'arma custodita della Roccia dava loro una possibilità di dialogo consistente. Di certo stava correndo un grande rischio in quanto aveva informazioni certe sulle capacità combattive del Kage nel suo elemento primario. Inoltre quello shinobi sembrava agire di testa propria, spinto da interessi personali che in fondo non interessavano le terre di cui era stato messo a capo. E questo era un particolare che lo distingueva molto dal Colosso dei Mikawa.

    Con il tuo consenso, quindi, mi mobiliterei per riportare la situazione alla normalità. Per far ciò, necessito del "Coltello" che hai alla cintola...Nekoze lo consegnerà ai Kusa e poi mi dedicherò ai ninja della Zanna che hanno preso il Rotolo dei Kiku, i miei mandanti originari. Iwa e l'Accademia non sono mai stati nemici, e la risposta alla chiamata originaria che ci ha spinto in queste terre ne è stata la prova più grande; possiamo collaborare per il bene comune e sfruttare questa situazione per allacciare rapporti ancora più saldi.
    Hai detto che sei un uomo che si fida poco e anche io appartengo alla stessa categoria di persone...per questo ho i miei modi per stringere sicure alleanze.





    Tuttavia anche se non ti fidi delle mie parole e preferisci la via della solitudine, ti chiedo di non essere da ostacolo ad una operazione che può solo far del bene a queste terre.


    Forse stava osando troppo ma mostrare debolezza in quel frangente avrebbe potuto significare morte per tutti loro. Anche in superiorità numerica inimicarsi il più forte ninja della Roccia non era affatto saggio...anche perchè il Colosso era molto interessato a quel poter che il Kage stava rifiutando.
    L'idea del Mikawa era infatti quella di rendere la sua posizione salda e difficilmente attaccabile da un uomo che, secondo le informazioni in possesso del gruppo, soleva muoversi nell'ombra: di fatto attaccare l'istituzione più ingombrante e, almeno sulla carta, più potente del continente non era proprio una scelta saggia di un uomo che non voleva ne nemici ne alleati.

    Qualora quelle parole fossero bastate ad evitare lo scontro, Shotaro avrebbe mostrato al gruppo l'altro interlocutore del discorso udito poco prima...e Aloysius non potè che rimanerne sconcertato! In effetti non vi era nessun altro in quel luogo e, a meno di invisibili, rimanevano solo le mura stesse di quel mistico luogo!

    Le parole dell'essere incarcerato dentro quella montagna furono quelle che Diogene stava spettando da quando aveva sentito parlare di un antico potere dimenticato. Un alleato che lo Tsukikage non aveva il tempo e le voglia di coltivare ma che agli occhi del Mikawa corrispondeva esattamente all'oggetto del suo desiderio. Scoprire dell'esistenza di esseri così imponenti, quasi al pari dei più rinomati Demoni Codati, lo infervorava. Erano stati catturati e torturati, trasformati in armi di distruzione e per questo ora i pochi superstiti cercavano vendetta...Quel Pastore delle Montagne era il degno sostituto di Raijuu, il signore delle donnole compagno di molte avventure, che aveva abbandonato il Mikawa tempo fa. Se servivano tute e tre le chiavi allora le avrebbe trovate e avrebbe rotto le catene che imprigionavano quel vecchio leader dimenticato da tutti, legandolo ai propri propositi di conquista!
    Tuttavia far sapere ciò al Kage non era la scelta più saggia: fargli credere si essere intenzionato a tenere lì quella creatura poteva convincerlo a credere alle sue parole o almeno a non considerarlo una minaccia. In ogni caso, il Jonin di Oto era pronto anche per il combattimento...e in quel caso quell'avventura non avrebbe avuto nulla da invidiare ai più acclamati scontri degli anni a venire.

    CITAZIONE
    OT/ Un patto con Iwa o una bella tomba? :dappa: /OT

    Danni Diogene: 1.25/21
    Chakra Diogene: 342,5 + 20 (mant. sabbie mobili) + 40 (Clone) + 30 (donato) = 432,5/1000
    Unità di Sangue: 4 (sul corpo di Maya) + 3 (clone) = 7/18


    Cloni di Sangue - "Chi Bushin"
    Villaggio: Specializzazione Stratega
    Posizioni Magiche: 1
    Richiede: Manipolazione del Sangue II
    L'utilizzatore può creare un clone corporeo di sé, sfruttando minimo 2 slot di sangue, entro 3 metri; potrà spostarsi entro il raggio d'azione della tecnica speciale. Non possiede conoscenze del ninja; ha 500 crediti equipaggiamento ed è parienergia l'utilizzatore. Ogni clone ha 3 leggere di vitalità. Ogni clone può parlare. L'utilizzatore può concederli, all'attivazione, una riserva di chakra a piacere; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Quando distrutto, creerà una pozza di sangue pari agli slot adoperati.
    Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Livello: 3 / Consumo: Medioalto)
    [Da Genin in su]

     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Digoenes Mikawa - Patto col Mostro]

    Maya seguì il Mikawa e la giovane del clan Kani con passi rapidi lungo gli scalini che discendevano nelle viscere della terra, raggiungendoli dopo qualche minuto. Ho piazzato alcuni allarmi e anche un fuuinjutsu che ci dovrebbe richiamare fuori se servisse...ma c'è tanto di quel chakra residuo da queste parti che dubito funzionerà come si deve. Nokaze era estranea a quei discorsi da shinobi e si limitava a scendere le scale con attenzione, mentre lo sguardo indagatore della procace esperta di ninjutsu scrutava tutti i simboli sulle pareti da dietro il vetro dei suoi occhiali, quasi assaporando ogni forma e linea secondo un insieme di estetica e conoscenze che erano precluse ad altri. Non saprei dire da quanto tempo, ma visto il chakra che riempie l'ambiente non da molto. In ogni caso, qualunque cosa fosse il grande pericolo che veniva tenuto qui, di certo ora se ne è andato.

    Raggiunta la pozza d'oro, mentre Nokaze parlava delle parole di sua nonna, Maya era intenta a cercare il bandolo della matassa di quel complesso sistema di imprigionamento. Questo sigillo è stato elaborato da almeno quattro chakra differenti. La mano che ha tracciato i simboli è una sola, ma le conoscenze spazio-temporali richieste indicano che c'era qualcuno grandemente esperto del richiamo e dei jutsu di teletrasporto. Poi la roccia sembraquasi abbia ricevuto tanto di quel chakra da animarsi e seguire le indicazioni dei simboli, invece che venir plasmata da essi...e poi c'è qualcosa di simile a... Si accigliò. ...a Chuyu? Non mi è chiaro, ma cercherò di andare a fondo alla faccenda una volta fuori da qui. In ogni caso questo è indicato in alcuni punti come "primo sigillo di sette". Temo che la fuga di quello che teneva imprigionato possa scatenare ben di peggio...e tuttavia... Si avvicinò a una delle catene, analizzandola con molta attenzione. Tuttavia questa catena è stata manomessa. E non ora, no. Qualcuno ha fatto qualcosa qui sotto almeno qualche mese fa. Ossia poco dopo che la rimozione delle Stelle di Iwa aveva reso accessibile quel sotterraneo, a patto di avere le tre Chiavi. Ma questo pozzo è stato aperto solo oggi, prima nessuno aveva riunito le Chiavi, no? Chiese Nokaze, acuta pur nella sua ignoranza di quelle faccende, e incontrò lo sguardo affermativo della Orihara. Qualcuno o qualcosa era entrato là dentro senza Chiavi, ma chi?

    Venne poi il momento di proseguire l'esplorazione, con il clone che, così come l'originale, venne individuato senza possibilità di scampo dallo Tsuchikage, che li invitò a farsi avanti e presentarsi. Mikawa. Ho sentito parlare di te come di un problema. Comunque non vedo come "debellare la Zanna" possa portarti qui sotto a ficcare il naso nei miei affari. Tutti sanno che Iwa ha spazzato via la Zanna e riconquistato la Roccia degli Spiriti per il Daimyo. Spiegò, incrociando le braccia. E aver dietro Maya Orihara, esperta di sigilli, dentro un pozzo pieno di sigilli antichi che trattenevano un'Arma mi fa pensare che tu, che non sei certo dato per stupido, sapessi benissimo che c'era qualcosa qui sotto. Saluti Maya, a proposito. Abbiamo avuto a che fare qualche anno fa, se ben rammento.

    Una situazione sgradevole per entrambi. Avrebbe replicato lei, disgustata e con le braccia strette intorno al corpo, quasi avesse freddo. Sotto ogni punto di vista. Ma incontrò solo un sorriso amaro e cinico da parte di Shotaro Kamizuru. Si, non posso che concordare.

    Poi Diogenes parlò dell'Arma, e lo Tsuchikage annuì. Si, ora quello che dici ha più senso. Sai delle Armi, e magari sai anche dei giocattoli chiamati Stelle di Iwa che sono scomparsi. Bene. Ma sbagli nel dire che non sono interessato. Ho fatto tutto questo... Allargò le braccia. ...solo e unicamente per assicurarmi il controllo dell'Arma custodita qui. Una creatura che credevo priva di mente, che potessi guidare senza rischi...ma è scappata, e non è affatto priva di mente. Ma tutto questo non ti interessa, come a me non interessa più questo posto. Si voltò quindi verso Nokaze, quando Diogenes disse che era là per loro.

    Siamo qui per impedire che il Tesoro, l'Arma, venisse trovato. Ma siamo in ritardo, a quanto sembra. Si, in ritardo, e nel MIO territorio, superando le MIE guardie...non che avessi una qualche speranza che potessero essere utili...anzi, per quanto ne so vi potrebbero aver lasciato passare apposta. Aggiunse con una nota di sospetto. Intendevo soprattutto queste uscite come "situazione spiacevole". Questo il commento di Maya, che però cadde ignorato.

    Vuoi il Coltello? Le Chiavi ora sono del tutto inutili, l'Arma è libera e il pozzo aperto. Se lo levò dalla cintola, lanciandolo verso il Mikawa. Prendilo! Un colpo netto e preciso, che gli avrebbe spaccato il cuore se non si fosse difeso in qualche modo [Azione]Potenza 15 - Forza Nera + 6 tacche ma che, per quanto pericoloso, voleva essere più una provocazione o un tentativo di mettere alla prova il suo interlocutore, sicuramente. Riportalo pure ai Kusa, non mi servono più. E non pensare che Iwa possa allearsi all'Accademia. Mi hanno scelto come Kage per restaurare la gloria perduta, per usarmi e non certo per meriti, ma lo farò, checchè ne dica la gente. E l'Accademia non è certo qualcosa che può facilitarmi il compito. Ma non ti ostacolerò in questa piccola crociata per quei tre clan di criminali, sono convinto che saranno più dannosi che utili alla tua "istituzione", quindi fai pure. Ma vattene da qua o potrei pensare che sei realmente qui per uccidermi col benestare di Akabane...e questo sarebbe molto pericoloso per te e per le due donne.

    Fortunatamente il discorso andò a parare sull'interlocutore invisibile dello Tsuchikage, che poi tanto invisibile non era, ma solo atipico. La roccia parlante si presentò chiedendo alleati, ma il Kamizuru non era interessato. Diogenes aveva avuto il Coltello, aveva la Sfera ma non il Rotolo, e Ogre era stato chiaro: doveva firmarlo davanti a lui per liberarsi.

    Forse so come recuperare il Rotolo...gli avevo piazzato sopra un fuuinjutsu per farlo spostare. Con qualche modifica posso usare quello fuori da qui per richiamarlo tra noi, anche se la Zanna potrebbe non gradire. La Zanna? Ah, si, quei perdenti. Sei pronta a tradirli e hai dei simboli all'esterno? Una serpe pronta a colpire come ho sempre immaginato, Maya Orihara! Un bagliore di lucida follia paranoide si stava accendendo nell'occhio buono dello Tsuchikage. Aveva intimato a tutti loro di andarsene e ora stava cominciando a pensare che Maya avesse qualche trucco pronto all'uso.

    Dovevano trovare un modo per farlo andare via da là e riprendere il Rotolo...oppure andarsene e trovare un modo per tornare. Certo, a meno che Diogenes non riuscisse a trovare qualche altra strada da percorrere.
     
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    Pericolosi Intrecci


    Un uomo guardingo e solitario; questa fu la prima analisi di Aloysius sentendo le parole dello Tsuchikage. Notizie già in suo possesso sebbene coadiuvate da una parvenza di razionalità tipica di uomini abituati a situazioni pericolose...e quelle battute che si stavano scambiando ne erano la prova. Ma il Mikawa conosceva bene quanto fosse esuberante l'animo umano, dunque si aspettò quasi quel colpo di testa del ninja uso interlocutore. Il coltello venne scagliato con estrema forza ma Diogene sapeva che quelle chiavi non erano affatto armi, bensì componenti di un complesso puzzle da ricostruire. Lo aveva già notato dal filo del coltello che la potenzia dell'artefatto era paragonabile a quella di un banale kunai...poco più di un graffietto per quel corpo abituato a danni molto più ingenti. Quindi, senza dare la minima informazione sulle sue capacitò difensive allo scaltro uomo, usò il chakra per rafforzare il pettorale concedendo all'arma di penetrare solo per un paio di centimetri nel muscolo [Medio, Res 875, Ferita Leggera, Continua Continua -> 1 PF]

    583da970514e4


    Capisco.


    Estrasse l'arma dal corpo, ovviamente impedendo che il sangue iniziasse a fluire dalla ferita, e guardando la chiave pensò che quel taglio era un buon prezzo per il baratto avvenuto. Tuttavia, in quel ghigno l'occhio attento di un navigato combattente avrebbe potuto vedere l'irrefrenabile istinto di permettere che il sangue fosse padrone della scena: cosa doveva essere uno scontro contro quell'uomo?
    Una domanda che Aloysius si costrinse a cancellare immediatamente dalla sua mente, per tornare concentrato sul momento. Se il kage voleva una dimostrazione dall'uomo che aveva difronte, forse l'aveva avuta. Di fatto decidere di subire quel colpo senza fiatare avrebbe dato un messaggio molto più importante di qualsivoglia schivata o tecnica difensiva.

    Le parole che seguirono aggiunsero un ulteriore tassello all'analisi dell'otese: una leggera vena di patriottismo guidava le azioni dell'uomo eletto a capo di un Paese voglioso di riscossa. E, al di fuori dei quattro villaggi uniti in Alleanza, l'Accademia era proprio il simbolo del fallimento di tutti i restanti che dagli accordi che seguirono la Grande Guerra uscirono enormemente ridimensionati e depotenziati. Iwa era uno di questi e le armi tanto bramate dal nuovo leader il mezzo adatto per riprendersi con la forza un posto di rilievo nello scenario continentale...un focolare di guerra che Aloysius era ben disposto ad alimentare ed ad indirizzare dalla giusta parte.

    Non essere paranoico: non potendo conoscere lo stato delle cose qui sotto abbiamo optato per allontanare i tuoi uomini dall'ingresso, senza ferirli, consci che avremmo sprecato tempo prezioso per spiegare a loro quello che potevamo dire direttamente a te. Nessuna alleanza con questo Akabane sebbene la bassa fiducia che tu riponi in lui mi fa chiedere se non sia finito io stesso in una grossa trappola...


    Stava cercando di dare qualche certezza sui suoi intenti a quell'uomo che, in fondo, non sembrava di avere molta voglia di combattere e di far scoppiare un grosso conflitto tra la Roccia e l'Accademia proprio all'inizio del suo mandato. Dopotutto per quanto si potesse sentire forte sottoterra, aveva capito di aver difronte un rivale da non sottovalutare, per giunta ritrovandosi in inferiorità numerica.
    L'intervento di Maya, però, fece sorgere nuovi dubbi a Shotaro il quale sembrava conoscere bene le insidie di quelle donna. Un fare guardingo che da un lato dava al Mikawa maggiori sicurezze anche nel caso in cui quella situazione in stallo si sbilanciasse dalla parte dello scontro, dall'altro rischiava di vanificare tutto il teatrino messo in scena fino a quel momento.

    Cerchiamo di rimanere calmi. Tsuchikage, come da te affermato ora la Roccia non è più nei tuoi piani; tuttavia questo posto rende ancora aperto il conflitto tra ninja Accademici e della Zanna. Per questo motivo necessito di rimanere qui con Orihara per rendere sicura la zona segreta, che ancora custodisce esseri come quello comparso nella roccia poco fa, e preparare il terreno per un futuro scontro.


    583da958514e3


    L'Accademia ha risposto alla chiamata di uno del clan e, se come affermi tu la loro presenza sarà solo un intralcio per essa, in questo frangente non è affar mio. Il mio compito è riportare l'equilibrio e sventare la minaccia dalla Zanna. Come segno del gradimento dell'Accademia, sebbene oggi ha scelto di chiudere ad una possibile alleanza con essa, sono disposto a fornirle le informazioni raccolte sull'arma scappata. Non per forza i non amici devono essere nemici.


    Proprio come avrebbe detto un Jonin modello, effettivamente mandato per assolvere a quel compito. Ma dietro quel velo di menzogne si nascondeva la verità: non era il momento di combattere e riuscire ad allontanare quell'umo da lì avrebbe significato per il Colosso essere un passo più vicino al raggiungimento del suo obiettivo. Per mettersi alla prova con ninja di quel livello avrebbe avuto tempo e modo nel futuro.
    Un'apertura da parte dello Tsuchikage avrebbe spinto Diogene a far parlare Maya di ciò che aveva scoperto, conscio che probabilmente lo stesso sovrano di Iwa non era stato in grado di leggere quello che solo l'occhio esperto della specialista poteva vedere. Era la sola informazione utile che poteva scambiare per avere via libera ed attivare il sigillo inverso per ottenere anche il Rotolo...al momento voleva mettere le mani su quella cosa che abitava la Montagna più di ogni altra cosa. Il punto chiave che induceva il Garth a condividere quelle informazioni era che, qualora Kamizuru avesse scatenato una guerra, lui avrebbe solo potuto trarne vantaggi...certo, a patto che nell'occhio del ciclone non vi fosse il Suono!

    Quando riuscirai a mettere le mani su queste sette armi, ricordati di questo Mikawa di Oto...sappi che non è tutto ora quello che luccica e che, forse, ad avere voglia di nuova gloria non è solo il Paese che governi. Il malcontento è sorto anche all'interno degli accademici...



    CITAZIONE
    Danni Diogene: 2.25/21
    Chakra Diogene: 432,5 + 20 (mant. sabbie mobili) + 30 (impasto) = 482,5/1000

     
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    [Diogenes Mikawa - Cronache dal Passato]

    Forse davvero il lancio del Coltello era stato solo un modo per mettere alla prova lo shinobi di Oto, ma in ogni caso lo Tsuchikage non battè ciglio nel vedere il metallo conficcato nelle carni, ed anzi sembrò quasi sollevato nel vedere il sangue che aveva strappato al suo interlocutore. Non si trattava di semplice smania da combattente (anzi, quell'uomo detestava il conflitto diretto preferendo il sotterfugio e l'assassinio) ma piuttosto dell'aver quietato almeno per qualche istante una delle paranoie che lo assalivano, visto che fino a quel momento non era del tutto sicuro di avere a che fare con un essere umano...troppe volte aveva visto marionette ed affini in battaglia per fidarsi solo dei suoi sensi.

    Sospetti e paranoie. Ripetè quando il Colosso tirò in ballo le sue argomentazioni, senza però avere grandi risposte dal linguaggio del corpo altrui. Sospetti e paranoie sono l'unica cosa che mi ha tenuto in vita fino ad ora, quindi non penso proprio che li abbandonerò adesso o in futuro. Ma ti ringrazio per l'interessamento. Aggiunse sprezzante in una parodia di educazione, prima di cominciare a inveire contro Maya e trovare subito il Mikawa pronto a calmare gli animi, o almeno a provarci. Il discorso sulla Zanna lo fece rimanere in silenzio per qualche secondo, salvo poi sbuffare, quasi divertito. La Zanna...futuri scontri. Uno come te vede davvero così poco lontano? La Zanna è NIENTE. So qualcosa di loro...sono poco meno di cento shinobi, anche se qualcuno dotato di capacità interessanti. Sono BRICIOLE ininfluenti nel mondo. Pedine inconsapevoli, persino. Ma se sapeva qualcosa di più al riguardo non lo disse...anche se in vena di chiacchiere (per quanto uno come lui potesse essere in vena di chiacchiere) sapeva dove fermarsi e non era facile scucirgli informazioni a meno che non lo volesse. Sempre che non stesse deliberatamente diffondendo voci false.

    Apprezzo però che tu segua la tua missione anche se stupida. Concesse. Saresti un sottoposto migliore di tanti altri...ma nel tuo sguardo vedo benissimo che avresti sempre pronto un pugnale per la mia schina. Era come se Shotaro Kamizuru fosse impossibilitato a fidarsi degli altri, nemmeno per ipotesi. Quanto all'Oni, se quello che ho visto è solo un assaggio, non avrò bisogno delle tue informazioni...saranno disponibili a tutti. Era una forma di minaccia? Forse mi ricorderò di te, fino a quando sarai un pericolo, o forse no. Ma che io cerchi le armi o meno è affar mio, ninja di Oto. Si avvicinò a una delle pareti. Come ho detto, qui non c'è più nulla che mi interessi. Addio. Devo verificare che quei poveri idioti che avete ingannato non pensino che tu sia in combutta con me. E con quelle parole, senza nemmeno un saluto verso le due donne, si immerse nella roccia come fosse acqua, svanendo ad ogni percezione dei presenti.

    La prima a parlare fu Nokaze, che con un respiro si accasciò al suolo, non più sorretta dall'adrenalina. Cielo...che uomo terribile. Finalmente se ne è andato...era come se la sua presenza attirasse tutto l'odio e l'astio verso la sua persona...non ho mai pensato di poter detestare qualcuno appena visto e temerlo così tanto al contempo...che razza di persona è? Era così anche quando lo incontrai la prima volta. Vive nell'ombra e penso lo faccia perchè il suo carattere fa letteralmente impazzire gli altri...e tuttavia le sue doti non sono tali da poterlo ignorare, anche se lo si farebbe volentieri. E'...come se fosse qualcosa di sbagliato, che causa repulsione, e non sono sicura che sia solo una questione caratteriale. Maya aveva i brividi a sua volta, mentre quella di Nokaze sembrava una genuina sensazione di disorientamento, quasi fosse una normale fanciulla...ma già in precedenza aveva mostrato di essere abile a dissimulare, quasi fosse un'attrice consumata, dunque era impossibile comprendere il suo effettivo stato d'animo.

    Non ci volle molto più che una manciata di Fuuinjutsu per far riapparire il Rotolo dei Kiku in quel luogo, e nel medesimo istante della sua apparizione gli occhi di Nokaze e il Coltello iniziarono a pulsare di una luce dorata. Le Chiavi sono riunite. Disse l'erede del clan Kani, tenendo una mano sull'addome là dove custodiva la Sfera. Gli occhi di Ogre, imprigionato nel muro, si aprirono di nuovo per osservare i presenti con quella crepa che faceva da bocca leggermente aperta, eppure non disse nulla, in attesa. Maya aprì il rotolo, scorrendo oltre le numerose indicazioni in codice che rivelavano come aprire il Pozzo e disattivare le trappole, fino ad arrivare all'ultimo tratto, dove la scrittura appariva diversa, rossa come sangue secco, lasciando solo due colonne prima della fine del documento. Queste sono state scritte per ultime e da una mano diversa...ma non riconosco questi ideogrammi...senza contare che sarà sicuramente cifrato. Io posso leggerli. Mormorò l'altra donna, avvicinandosi.

    "Il nostro peccato è grande. Come ciechi spinti da un capo folle, abbiamo scelto la via della Guerra, e per diventare grandi abbiamo catturato e soggiogato forze che non sarebbero mai dovute essere catturate. Con grandi energie abbiamo cacciato i Colossi, fino all'ultimo, imprigionandoli nella nostra terra, carpendo la loro essenza e modificandola. Molti sono morti. Molti sono sopravvissuti spezzati nella mente. Alcuni sopravvivono integri ma assai indeboliti. E Sette sono stati cambiati per i nostri scopi, diventando i nostri Dei Guerrieri. Le nostre Armi.
    Ma la Guerra è finita, noi stessi ci siamo ribellati ai nostri capi e la caduta delle tre Stelle su Satoshi Koro ha dato nuova forza alla ribellione interna. Le Armi sono inoffensive grazie all'intervento dei leader nemici, ma il nostro peccato rimane: i Colossi sono ancora prigionieri, murati vivi nel sottosuolo della Roccia, alcuni folli, altri feriti, altri morti...e tuttavia non sappiamo come liberarli. I leader che li imprigionarono sono tutti morti e possiamo solo sperare che col tempo il loro legame con la Roccia degli Spiriti cresca fino al punto da renderli spiritualmente legati ad essa, piuttosto che a tutta la terra. Questo rotolo è stato predisposto per legare le creature sovrannaturali della nostra patria con chiunque lo firmi, come fosse un contratto, usando il Coltello e il sangue di chi porta la Sfera."
    Nokaze deglutì. "Abbandoneremo la Roccia degli Spiriti per evitare che gli esseri umani influenzino il legame che si deve formare coi Colossi, e contemporaneamente uno dei Generali un tempo nemici, conscio di stare per perdere la sua vita come essere umano, si è offerto di sigillare per sempre il Pozzo che da alle profondità dove è stato imprigionato il Dio Guerriero Oni. Gli affideremo le Stelle come ulteriore sigillo. Speriamo solo che i nostri discendenti non dimentichino il nostro peccato, e vi pongano rimedio quando potranno." Così si concludevano le istruzioni, e Nokaze rimase a lungo in silenzio, mentre Maya meditava e, forse, Diogenes aveva qualcosa da dire. Ma il primo a parlare sarebbe stato Ogre, nella roccia.

    Il loro piano per liberarci era tenerci rinchiusi fino a quando le sbarre non fossero crollate. Noi eravamo contrari, ma loro non ci hanno ascoltato. Molti di noi sono morti o divenuti poco più che pupazzi privi di mente. Altri sono stati mossi all'ira e all'odio ancor più che con le torture dei Wushi di Iwa.
    Siamo tutti animati dall'odio, ormai. Lento a giungere, ma inesorabile per millenni.
    I discendenti di Iwa non sono più Wushu, non li uccideremo, ma ci sono altri che pensano e agiscono come loro. E forze che muovono i fili della Guerra ancora una volta. Liberaci e avrai la nostra forza.
    Liberaci e distruggeremo chi vuole ripetere gli errori del passato!


    Non serviva molto sangue di Nokaze (che fu lieta di concedere dopo le rassicurazioni di Ogre e l'aver appreso la verità) per scrivere un nome su un rotolo da richiamo, per quanto atipico potesse essere, ma in quel preciso momento, non appena l'ultima lettera venne vergata, la sala sotterranea iniziò a tremare mentre la roccia che ospitava Ogre iniziava a sgretolarsi.

    LIBERI!
    LIBERI FINALMENTE!
    LIBERI DI AVERE LA VENDETTA! LIBERI DI SFOGARE L'ODIO CHE HA CAMBIATO OGNI COSA!

    LA ROCCIA NON CI VINCOLA PIU'! EMERGEREMO E QUESTA NOSTRA PRIGIONE SARA' LA NOSTRA CASA. MAI PIU' GLI UMANI CI SOTTOMETTERANNO! MAI PIU' SAREMO I GENTILI PASTORI DELLE MONTAGNE. SIAMO UN POPOLO DI VENDETTA E DISTRUZIONE, DIOGENES MIKAWA, ALCUNI DI NOI POCO PIU' CHE FANTOCCI, QUINDI USACI SAGGIAMENTE.


    E in quel momento finalmente dalla roccia frantumata emerse il vero volto di Ogre, completo e trasfigurato dai millenni di odio e rancora.



    RICORDALO, O NE PAGHERAI LE CONSEGUENZE!

    Edited by Febh - 7/12/2016, 19:22
     
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    L'arma del Mikawa


    Altro avrebbe voluto chiedere allo Tsuchikage il Colosso, conscio di avere difronte un uomo dalla grande influenza e con molte informazioni. Sapere di più sulla Zanna, i cui ninja aveva definito pedine inconsapevoli, gli avrebbe dato un vantaggio negli scontri futuri...avere maggiori informazioni sulle armi ancestrali un quadro più ampio delle forze che si muovevano nel continente...riuscire a stringere un'alleanza con Iwa e conoscerne i propositi una maggiore forza alla sua Associazione. Tuttavia non era quello il momento di spingersi oltre: era riuscito a convincere quell'uomo di avere una missione specifica, riuscendo al allontanarlo (?) dalla Roccia e questo era giù molto. E sebbene dovesse combattere con la voglia di confrontarsi con quel ninja, la consapevolezza di essere in pesante svantaggio tattico rendeva questa tortura meno pesante. Il tempo di combattere sarebbe arrivato e lui si sarebbe fatto trovare pronto per la guerra; dopotutto l'impero Otese era un progetto che prima o poi avrebbe riguardato anche quelle terre più a nord, isolate da un velo di, solo, falsa staticità.

    Arrivederci Tsuchikage. Qualora dovessi ravvederti sulla solidità delle giuste "amicizie", sai dove trovarmi.


    Aloysius vide sparire Kamizuru nella roccia e fece passare solo un minuto prima di permettere alle due ragazze di parlare. Non era affatto certo di essere soli e la probabilità di vedere il cunicolo esplodere sopra le loro teste era ancora troppo alta per poter stare tranquilli. Dunque si avvicinò all'orecchio della Kunoichi e, con un filo di voce, le disse:

    Tieni pronto il tuo sigillo di teletrasporto...non dobbiamo abbassare la guardia ora. Se possiedi anche capacità da sensitivo è il momento di metterle in campo; se lo Tsuchikage dovesse scoprire che lo abbiamo raggirato non la prenderebbe molto bene.


    Che maggiori misure di sicurezza fossero state messe in piedi o meno, l'unica alternativa era continuare...
    Maya riuscì a richiamare a se il Rotolo, provocando con tutta probabilità l'ira della Zanna che inevitabilmente avrebbe collegato a lei quel gesto di tradimento. Le tre chiavi riunite si attivarono rendendo finalmente veritiero il percorso fin ora intrapreso e validando l'operato centenario di tutela da parte di ogni clan. Il rotolo ora rivelava come accedere in quel luogo segreto e più antiche scritte comparvero in attesa di essere lette decifrate dall'esperta di sigilli. Era la storia del contratto, il susseguirsi degli eventi che avevano portato l'umanità ad incarcerare i Colossi nella vana speranza che quella prigione si rivelasse in realtà libertà per quello sciagurato popolo.
    Le stelle trafugate alla Statua Spezzata, avevano indebolito il sigillo ideato per impedire che, ancora una volta, l'uomo e l'Oni guerriero si potessero riunire...era curioso che fosse stato lo stesso uomo, il Colosso "con un solo occhio", a riunire quelle arcaiche forze. O, forse, la vista profetica di Akabane era andata davvero ben oltre il semplice sguardo umano?

    Poi il Pastore della Montagne si palesò nella roccia, rimarcando i concetti espressi nel rotolo e il disappunto della sua razza per chi li aveva perseguitati. Ma Diogene sentiva la frenesia nascosta dietro quella possente voce data dalla speranza di vedere quelle sbarre sciogliersi...Il richiamo era lì, davanti a quel sovrano dimenticato, e stava offrendo il suo potere a chiunque lo avesse reso di nuovo libero. Finalmente il lungo percorso che lo aveva portato fin dentro quella folle avventura, iniziata dal primissimo incontro con Maya diversi mesi prima, era giunta alla fine: ora era il momento di riscuotere il premio.

    Sono Aloysius Diogenes Mikawa e da oggi in poi il tuo futuro è legato al mio. Ma gioisci perché è il mondo intero che io ti sto offrendo e le mie catene, intinte di sangue, sono lasche e senza confini. Non ti chiedo di essere il mio servo, di non agire secondo intelletto e rinnegare i tuoi propositi...anzi, fai in modo che il tuo infinito desiderio di vendetta alimenti il mio!





    Datemi il vostro potere e io renderò il mondo un posto più giusto senza che più nessuno debba covare la rabbia che provi tu in questo momento. E, per dimostrartelo, un primo sacrificio versoi coloro che hanno preservato la tua prigionia ti è doveroso!
    Mi dispiace, Nekoze.



    Accade tutto in un istante. Il clone di Sangue, posto proprio alle spalle dell'erede dei Kani, si attivò per uccidere la ragazza tramite un repentino movimento delle braccia attorno al suo collo [Medio, vel 750, for 850]. Nessuna possibilità di salvezza per una donna solo parzialmente indottrinata alle arti ninja.

    Nessun risentimento da parte del Garth che, intanto, conscio dell'importanza che una firma di Sangue poteva avere, non esitò a muovere la linfa vitale presente sul corpo dell'altra ragazza e dirottarne una parte fino all'ingiallita tela per imprimere le sue iniziali. Lo aveva già fatto in passato con le antiche Donnole di Suna, e fu la stessa sensazione di allora...il vincolo si consolidò in un istante, fondendo i due chakra indissolubilmente.
    Mentre Ogre sentiva la prigione che lo ancorava alla montagna sciogliersi, urlando di gioia per quell'inaspettato rilascio, lo sguardo compiaciuto del Mikawa si posò su Maya, ultimo pedina da muovere in quella scacchiera ormai spoglia:

    Non rammaricarti della morte di Nekoze, non avrebbe mai approvato che l'arma finisse nelle mie mani. Tu invece sei stata di grandissimo aiuto e gradirei molto che il nostro rapporto perdurasse in futuro. Sei una mercenaria e, sebbene non mi permetta di giudicare, penso che quando è uno scopo a muovere le proprie azioni si provi più gusto in ogni cosa. Io posso condurti verso i più antichi e potenti segreti celati nei meandri di questo mondo, permettendo alla tua mente avida di conoscenza di essere appagata. E se è l'oro la ragione della tua esistenza, potrò dartene a dismisura quando i Paesi inizieranno a cadere.


    Aloysius era da sempre stato attratto dalle donne di potere e il suo interesse per l'esperta in fuuinjutsu andava ben oltre il semplice rapporto lavorativo. Un desiderio che, tuttavia, non avrebbe ingentilito il modo di fare del Mikawa...in quell'istante l'alter ego di sangue infilò la mano nel ventre della donna, dove l'artefatto ancora brillava di luce propria, e, come una lama, estrasse la sfera con estrema precisione. Poi si rialzò, lasciandosi alle spalle quel corpo sbudellato, portò la chiave nella mano del Colosso e tornò in forma liquida, ritornando nel corpo del Mikawa. Le tre chiavi erano ora ben visibili e difronte ai due.

    Non so quanto valgano questi artefatti; sono di un'era antica e di certo da essi se ne può trarre molto sapere. Io ti ho assoldata per ryo ma, se lo reputi uno scambio almeno equo, posso donarti loro invece che il mero denaro. Altrimenti dovrai aspettare che ritorni in patria per avere quanto promesso.
    Anche se...ci sarebbe qualcosa che posso darti e che, forse, ti farebbe meglio considerare la mia proposta di poco fa. Dai Kiku ho lasciato una pietruzza che forse ti può interessare: celata dentro un corpo pietrificato si nasconde una delle Stelle di Iwa.




    CITAZIONE
    OT/ Ho cercato di riallacciare anche con Hoshi ;) / OT

     
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    [Diogenes Mikawa - Epilogo di Sangue e Vendetta]

    La morte di Nokaze fece trasalire Maya giusto per un secondo, principalmente per la natura improvvisa del gesto più che per la sua brutalità. Non aveva accordi con la donna nè era una sua amica e quello era solo lavoro, tanto che si riebbe in poco tempo, anche se il pensiero di quanto fosse rapido il Mikawa a rimangiarsi le promesse di protezione certo avrebbe determinato le sue scelte future. Ammirò il contratto che veniva siglato e la liberazione, infine, dei Colossi, ma dopo poche chiacchiere, mentre il ninja le proponeva pagamenti alternativi, lei scosse il capo. Il rotolo dice che erano stati creati solo con questo scopo, e ora che lo hanno raggiunto non ho interesse a studiarli, e preferisco di gran lunga aver ricopiato le iscrizioni che stavano nel pozzo principale...era comunque parte dell'accordo. Una parte del pagamento, ma comunque solo una parte. Il denaro verrà non appena ne avrai la disponibilità. Sorrise, sensuale, mentre gli posava un dito sulle labbra, del tutto dimentica, all'apparenza, dell'omicidio che si era appena consumato. Vedi, la promessa che abbiamo siglato ti obbligherà a farlo, che tu lo voglia o meno.

    Si sarebbe quindi allontanata di qualche passo, accovacciandosi accanto al corpo di Nokaze, sventrato dalle mani di Diogenes. Immagino servirà una storia per coprire la sua morte. Posso buttarla nell'accordo gratuitamente, se vuoi. Dopotutto ho appreso veramente molto dai simboli che stavano dall'altra parte, e una professionista sa quando essere equa. Non sono una mercante e i miei servizi sono pagati il giusto. Al sentirsi proporre la Stella di Iwa poi ebbe un luccichìo di cupidigia, ma ben presto la ragione lo fermò sul nascere. Una Stella di Iwa complessa da raggiungere, ma comunque preziosa. RImase in silenzio per un secondo, come a meditare, ma poi scosse il capo. Tuttavia devo declinare. Non solo quell'oggetto non è direttamente legato ai Fuuinjutsu, ma costituirebbe un pericoloso interesse per gli estranei, e non sono una mercante che potrebbe rivenderlo. Gli rivolse un sorriso furbo. Preferisco il denaro a dei potenziali problemi. Ma posso aiutarti a riprendere quell'oggetto se desideri, dietro adeguato compenso, si intende. Era pronta a fuggire al minimo accenno di minaccia da parte del Mikawa, dopotutto non le era difficile ora che aveva avuto il tempo di piazzare dei sigilli qua e là.

    In ogni caso la fuga da quel posto sarebbe stata molto semplice, viste le capacità di trasporto attraverso i Fuuinjutsu della kunoichi, legate a quella stessa arte che venne perfezionata decenni prima dal quarto Hokage. Giunti all'esterno lei si sarebbe congedata, dicendo di dover tornare ai propri affari e ai propri studi, prendendo il volo con una creatura di inchiostro a cui diede vita con un semplice tratto su un foglio di carta. Il suo rapporto con Gene era sospeso, almeno fino al pagamento pattuito.

    Diogenes poteva tornare dalla donna del clan Kiku o andarsene per la sua strada, di certo nessuno lo avrebbe fermato. Tutto stava a vedere cosa avrebbe trovato di più conveniente ora che aveva incassato un premio che nessuno certo sospettava.


    [Epilogo, altrove]

    Il complesso simbolo mistico vibrava per le quantità di chakra che lo attraversava, mentre la donna bionda, seminuda e con altrettanti simboli di controllo e potenziamento sul corpo dirigeva il suo potentissimo jutsu verso il sovvertimento delle stesse leggi del mondo. Il suo sapere le permetteva di fare cose che i più avrebbero trovato impossibili, ma questo non era che l'inizio delle sue capacità. Kiseki no Rakuin - Simbolo del Miracolo! Pronunciò alla fine, congiungendo le mani e rilasciando tutto il potere in quel minuscolo oggetto che era stato posto al centro dell'intricato Fuuinjutsu: un capello di donna.

    La luce abbagliante e gli innumerevoli simboli che presero a fluttuare per l'aria implicavano che il rituale stava andando a buon fine, e nel giro di pochi secondi dal capello era stata rigenerata una figura femminile nuda, dalla figura elegante e formosa al punto da far sorridere l'esperta di Fuuinjutsu con un velo di eccitazione. Bentornata, Nokaze-dono.
    La rediviva aprì gli occhi, composta mentre si sollevava a sedere e apparentemente per nulla turbata dalla sua nudità o da ciò che era accaduto. Sono viva. Mormorò, quasi per constatazione. Devo quindi immaginare che sia andato tutto come doveva. Fece un profondo respiro, mentre una mano sfiorava il collo: dove era stata strangolata non rimaneva alcun segno. Fortunatamente mi ha portato fin laggiù viva e non ha estratto la Sfera prima di aver avuto le altre due Chiavi, o sarei morta senza aver ricordato niente, in preda al terrore e senza capire cosa accadeva. Immagino che non sospetti nulla? Maya Orihara fece un cenno di diniego col capo. No, o almeno non credo. Non è quel tipo d'uomo che è facile da leggere. Potrebbe anche aver capito tutto e averlo tenuto nascosto, non lo so.

    Capisco... sfiorò con la mano il ventre perfetto, dove i segni delle cicatrici di quando avevano impiantato la Sfera erano scomparsi. Quel corpo era nuovo, ed era suo. Il blocco dei ricordi era programmato per disattivarsi alla riunione delle Chiavi, sono stata fortunata. Tu avrei riportata comunque in vita, il tuo maestro mi ha pagata per questo, e nella rinascita il fuuinjutsu della memoria sarebbe comunque scomparso. Si, ma avrei ricordato la morte senza capire perchè avveniva, con paura e altre sensazioni spiacevoli di cui faccio volentieri a meno...e nonostante tutto è stato pericoloso. Non mi pare di aver detto nulla di compromettente, sbaglio? Maya si avvicinò, carezzandole il volto. Ho sudato freddo quando hai rimarcato che solo con le tre Chiavi si poteva aprire il Pozzo...se si fosse fermato a pensare avrebbe capito che l'unica soluzione possibile era che qualcuno avesse riunito le Chiavi nei mesi precedenti, non appena il sigillo posto dalle Stelle era stato levato, per attivare l'Oni e poi richiuderlo.

    Il maestro sarà molto soddisfatto del risultato. Annuì Nokaze. Bisognerà liberare anche i Kiku e i Kusa dal simbolo dei ricordi ora che le Chiavi sono disattivate e potete riprendere a studiare le arti del Chakra. Non c'è fretta...lasciamo che siano i Kani i primi a farlo, ti pagherò per il disturbo. La giovane donna nuda allungò una mano, come per afferrare qualcosa a mezz'aria. E sorrise. Si...lo sento. Ho appreso ogni possibile arte che una Kunoichi può apprendere senza chakra, perchè la Sfera la bloccava. Le sostanze che mi ha dato il maestro però hanno accelerato lo sviluppo proprio come promesso. Se non fossi una professionista direi che avrei voglia di conoscere quest'uomo misterioso, capace di riunire i vostri tre clan che erano separati da secoli, e dare loro un comune obbiettivo per risvegliare le vostre arti perdute. Ma sono una professionista, appunto. Posso farne a meno.

    Si. Abbiamo fatto bene a fidarci di te. Fintanto che i miei incarichi non si contraddicono a vicenda, io accetto ogni possibile contratto. E ognuno di voi mi ha chiesto qualcosa di diverso...e alla fine ha avuto quello che chiedeva. Io sono soddisfatta. Spero che potrai soddisfare un pò anche me, allora...dopo la morte mi sento un pò sperduta, sai? La Orihara sorrise a quella proposta. Era di larghe vedute, lei. E poi voglio incontrare di nuovo quel mercenario misterioso che ha aiutato la Zanna, da quello che mi raccontavi sembra una persona con la quale condividere dei bei momenti...sicura di non sapere proprio chi sia o da dove arrivi? L'esperta di Fuuinjutsu carezzò la schiena della Kani. Non ne ho idea. A meno che tu lo sappia ma lui ti abbia pagato per non dirlo. L'altra non rispose.

    Non serviva mai rispondere alle domande retoriche.
     
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