Come diventare una Spia

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  1. DioGeNe
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    [segue da qui]


    Fare il bagno in quell' enorme vasca calda e dormire sul più comodo dei letti che il ragazzo avesse mai avuto sarebbe stato un toccasana per anima e corpo senza eguali. La vita di Ryoshi stava cambiando radicalmente, la vittoria o il fallimenti ora dipendeva solo da lui e dalla dedizione che avrebbe messo nel seguire l'addestramento che il Colosso aveva appositamente pensato. Era uno studente, completamente da plasmare, e questo stimolava molto il Mikawa: ne aveva avuti di allievi nella sua carriera e quasi tutti quelli che erano usciti vivi dai suoi addestramenti erano diventati ninja di altissimo profilo e importanza nel mondo Accademico...ma crearne uno da zero era una sfida del tutto nuova! Ovviamente il ragazzo non avrebbe avuto subito il privilegio di imparare da lui, ne aveva ancora di strada da fare, ma i gregari del boss erano ninja finemente addestrati e sarebbero stati ottimi insegnanti per una mente spossata e folle ma, almeno a quanto sembrava, vogliosa di apprendere.

    Il giorno seguente, quando il nuovo ospite fosse sceso dal piano di sopra dove era collocata la sua stanza, avrebbe trovato Anteras che lo avrebbe accolto con sguardo completamente diverso da quanto mostrato il giorno prima. I tratti del suo viso erano morbidi, quasi amichevoli, e il suo tono di voce tutt'altro che freddo e tagliente.

    " Finalmente ci siamo svegliati! Seguimi, hai bisogno di una ricca colazione per affrontare la giornata! "

    Spalancata una delle tante porte che affacciavano sull'ingresso, l'enorme sala da pranzo (ancor più grande di quella della sera prima) avrebbe svelato un'altra porzione della Villa...ma quanto era grossa? Apparte l'arredamento raffinato che caratterizzava pareti, soffitto e pavimento, l'elemento di spicco era l'enorme tavolo in quercia sul quale era stato allestito un vero e proprio banchetto.



    Frutta, verdura, carne, pesce, pane, uova, riso, torte, confetture varie, latte e derivati, acqua calda per infusi di the di gusti differenti...i piatti sporchi nelle varie postazioni facevano pensare che il grosso del buffet era già stato consumato (dopotutto era metà mattinata) ma vi era ancora cibo per sfamare dieci persone. Attorno al tavolo vi erano una ventina di sedie (ma quanti erano in quella casa?!) di cui solo una ospitava un energumeno per stazza superiore ferino al boss incontrato il giorno prima. Stava divorando piatti su piatti di cibo, passando dal dolce al salato senza criterio e senza preoccuparsi di sporcare praticamente ogni cosa.

    " Ciao! Io essere Ashiro! Prego, siedi con me! "

    Anteras aveva lasciato il giovane per occuparsi delle altre mille faccende da dover fare in una abitazione come quella e ora era l'immenso gorilla a fare compagnia a Ryoshi. Non era un tipo molto loquace ma il suo sguardo e i suoi atteggiamenti erano quelli di un bambino troppo cresciuto...il Sunese si sarebbe accorto dopo poco che se non avesse iniziato a mangiare con un certo ritmo, in breve quello strano ninja avrebbe finito da solo tutte quel ben di dio senza lasciare nemmeno una foglia di insalata o qualche chicco di riso nei piatti. Mangiava con le mani e la sua bocca era talmente grande da farci entrare due grosse arance per intero, ovviamente senza sbucciarle. Era anche vero che, se non fosse stata la new entry ad iniziare un dialogo, il massiccio uomo non avrebbe aperto parole fin quando non avesse finito di fare colazione...la sua bocca era in ogni istante piena di qualcosa da mangiare. In caso contrario, Ashiro avrebbe deglutito e risposto frettolosamente al suo interlocutore.

    Un sonoro rutto avrebbe decretato la fine del pasto e l'arrivo di una seconda figura fuoribonda:

    " Ashiro quante volte te l'ho ripetuto! Non si fanno queste cose a tavola! E quadra qui! Hai mangiato tutta questa roba?! Con le mani per giunta?!! O mio dio, cosa c'è a terra! Nemmeno dieci maiali farebbero questo schifo !!! "

    " Io....essere..."

    Osservandolo ora, alla fine di tutto, la scena era in effetti impressionante: due colonne da trenta piatti e ciotole varie fiancheggiavano la sedia rinforzata dell'uomo, a terra vi erano bucce, semi, bacchette, piatti e bicchieri rotti, ossa e decine di altre cose ridotte in frantumi.

    " Non essere così severa Matsumoto! Torna da una missione difficile e stancante."

    " Non significa che deve dimenticare tutto quello che gli ho insegnato sulle buone maniere!!! Aiuta subito Antaras a pulire! Invece tu, vieni con me...si inizia! "


    Giorno 1: Combattere con la testa

    Matsumoto era bellissima ma per fortuna Ryoshi era ancora un ragazzino e non avrebbe fatto poi così caso alle curve mozzafiato della sua sensei del giorno. La ragazza avrebbe condotto il suo nuovo allievo nella palestra, al piano inferiore, fino a raggiungere un grosso tatami (20x35 metri) e fermare la sua camminata. Si potevano vedere armi di ogni genere e diverse altre stanze adibite sempre all'allenamento...il luogo ideale per perfezionare le proprie capacità combattive in ogni aspetto.

    " Aloysius mi ha chiesto di insegnarti qualche nozione di combattimento. Sappi che io non sono un'esperta in tale campo del sapere ninja ma sono un medico...ti chiederai, allora perchè hanno mandato me a dirti come combattere? Bhè, perchè tu dovrai sempre evitare lo scontro fisico. Medici e spie condividono molti aspetti: sono fondamentali per la riuscita di una missione, anche se per motivi diversi sono i più pericolosi per i nemici e quindi quelli soggetti a più rischi e, non meno importante, sono sempre in seconda linea in uno scontro. Vista in quest'ottica si, sono il sensei che fa per te per dirti un paio di cose sullo scontro fisico."

    Nulla era stato lasciato al caso, il ragazzo avrebbe avuto gli insegnanti migliori per bruciare subito le tappe e diventare un uomo utile al Mikawa. Il suo sguardo divenne più profondo e la sue voce più severa:

    Rangiku-Matsumoto-rangiku-matsumoto-19022349-500-282

    " Durante una missione capiterà che non potrai evitare lo scontro a viso aperto. In questo caso dovrai puntare su pochi ma utili punti di forza, in genere espedienti per riportarti in condizione di sicurezza. Ricorda, sulla lunga un ninja finemente addestrato al combattimento ti sovrasterà...proprio per questo motivo attacchi di opportunità e subisci e mena sono tattiche utili per riportarti in vantaggio da situazioni complicate. Usa l'ado per allontanarti da nemici troppo sicuri di se, che compiono azioni o tecniche lente o non offensive. Se sei abbastanza vicino puoi sfruttare queste loro leggerezze per dartela a gambe. Utilizzando apposite tecniche di fuga puoi sfuggire a situazioni pericolose limitando al minimo i danni; Suna vanta una sere di Genjutsu formidabili per questo fine...appena sarai un po più forte li potrai imparare senza problemi.

    Il S&M richiede anch'esso un occhio attento e maggiore è l'esperienza che accumuli migliori saranno i risultati che otterrai. Ogni qual volta il tuo avversario termina una sequenza offensiva con un attacco blando, che non può farti poi così male, la strategia migliore è quello di incassare il colpo e restituirgliene un altro di gran lunga più efficacie! Se non si sta parlando di zone critiche, usa il chakra per aumentare le tue difese e subire meno danni possibili; proiettato già all'attacco, il tuo assalto risulterà tremendamente più efficacie per imprevedibilità e tempismo! Mira a zona scoperte e possibilmente critiche: tempie, testicoli, occhi, naso...mentre uno attacca può capitare che non abbia la guardia alzata per una risposta difensiva valida...Assestando un colpo del genere puoi assicurarti di guadagnare tempo per allontanarti o far arrivare i rinforzi. “


    Erano due soli concetti, avanzati rispetto al modo di combattere di un semplice studente, ma che se appresi e assimilati correttamente avrebbero fatto fare un power up notevole al ragazzo. Matsumoto gli stava dicendo di essere cauto, di attaccare per poi fuggire o di nascondersi e basta se se ne aveva occasione...una spia combatte così, sempre nell'ombra.

    “ Hai domande? In caso contrario vediamo un po se hai capito di cosa sto parlando...”

    Finito il momento delle parole, la kunoichi ti avrebbe dato giusto il tempo per sfoderare la tua arma e difenderti dall'attacco. I suoi movimenti erano controllati, in forza e velocità, tarati per rappresentare un pericolo affrontabile dall'allievo, anche se al limite delle sue capacità [tutti gli attacchi sono per velocità e forza pari ad una energia Verde].

    La sensei indossava un lungo mantello che impediva la visione delle mani: terza lezione, non servono doti combattive fuori dal comune per cogliere di sorpresa un rivale. E si perché Ryoshi non avrebbe potuto vedere il Kukri sfoderato con maestria e impugnato nella mancina [Slot Gratuito Veloce], bensì solo quando sarebbe stato mosso, senza esitazioni, per andare a compiere un tondo da destra a sinistra, orizzontale al terreno, all'altezza del collo [1° Slot Azione]. L'arma era affilata e il sanguinamento derivante da una ferita anche solo di discreta entità in quella zona del corpo poteva dare serie rogne, recidere una grossa vena o arteria poteva significare già K.O. Quarta lezione: essere attenti ai dettagli. L'intera fase offensiva, la scelta dei modi e dei tempi di attacco, il tipo di arma e il target designato non sono mai una scelta da prendere alla leggera; va sempre valorizzato il punto forte di ogni fase di una azione d'attacco.
    In caso di una difesa alta, portata con una o due braccia, la parte inferiore del corpo sarebbe stata inevitabilmente sguarnita da difese e quindi l'obiettivo migliore per il secondo assalto.
    Continuando la rotazione del busto e del braccio, la destra (sempre celata dietro il mantello) aveva già estratto un kunai dalla sacca porta oggetti e, in reazione alla difesa del nemico, si sarebbe mossa per coglierlo in controtempo! Il braccio forte della kunoichi avrebbe portato il kunai a conficcarsi nell'inguine dell'allievo, seguendo una traiettoria rettilinea [2° Slot Azione - Ipotesi 1]. Ovviamente, nel caso di un precedente allontanamento, l'arma sarebbe stata scagliata, invece che utilizzata come pugnale, per cercare di danneggiare la medesima zona [2° Slot Azione - Ipotesi 2].
    Una schivata sul primo attacco verso il basso, invece, avrebbe invece spinto la sensei a sfoderare un poderoso calcio, eseguito con la gamba di riporto e lasciando quella di appoggio a sorreggere il corpo, all'altezza del naso del giovane [2° Slot Azione - Ipotesi 3]. Andare a segno ne avrebbe provocato una quasi certa rottura. Quinta lezione: avere sempre più opzioni ed agire in base ai movimenti rivali. Per fare questo serviva un'attenta analisi delle alternative del nemico nel difendersi da un proprio attacco e una valutazione meticolosa della portata, dei punti di forza e di debolezza delle proprie azioni.
    In ultimo, ritrovata una posizione di guardia stabile, la prosperosa donna avrebbe tentato nuovamente di ferire ragazzo tramite un pugno al petto, per cercare di stroncargli il fiato una volta per tutte. Per fare ciò avrebbe fatto cadere il kunai a terra (qualora non si fosse conficcato nelle carni del ragazzo) [Slot gratuito Veloce] e avrebbe menato con la destra mirando al pettorale sinistro [3° Slot Azione].

    I colpi erano tutti velocissimi per i riflessi del sunese e forti abbastanza da recargli non pochi danni. Cosa avrebbe fatto? C'era qualche falla? E se si, in quale momento dell'offensiva?



    CITAZIONE
    OT/ Andiamo con il primo post dell'addestramento! Qui un po di tecniche di combattimento avanzate, nei prossimi post conoscenze utili ad una vera spia! ;) /OT
     
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17 replies since 18/8/2015, 14:41   255 views
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