Un inizio turbolento

[Corso delle basi per Kohaku]

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    È colpa tua. Ratty

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    [Tre giorni dopo il Grande Evento]

    Nonostante i burrascosi eventi di tre giorni prima, lo Yakushi non aveva comunque dimenticato il breve e strano incontro nella sala da The di Konoha, ed ora sedeva su un'altalena in un spiazzo poco fuori Konoha. Tecnicamente quella era un'area della foresta adibita all'addestramento dei ninja più piccoli, ma di fatto era come un piccolo parco giochi, pensato per mobilizzare un poco i bambini in età pre-accademica. Se Kohaku fosse riuscito a collegare la mente ed il corpo nell'obbiettivo di generare del chakra, la precisa posizione di quel parco sarebbe comparsa sulla carta che Febh gli aveva lasciato, e per una volta le indicazioni sarebbero state tanto precise che solo un idiota completo poteva sbagliare il posto.

    Basta una scintilla di chakra per attivare la carta la ho regolata apposta, ma se quello non riesce nemmeno a concentrare e dirigere le sue energie è inutile anche solo pensare che possa fare il ninja. Borbottò mangiucchiando dei mirtilli raccolti nel bosco non molto lontano. Chissà poi come mai era così ammirato dalla mia presenza, di solito la gente mi apprezza davvero solo DOPO avermi conosciuto, non sono un granchè alle prime impressioni. O alle seconde, o alle terze. Ma si vede che ho fatto colpo, dopotutto sono il migliore. Aggiunse tronfio, parlando da solo come i matti, giustamente.

    All'arrivo di Kohaku...
    Ehilà! Era ora che arrivassi, ho conosciuto ragazzini che avrebbero fatto più in fretta anche dopo aver preso qualche botta in testa, sai? Come sempre era un grande motivatore che sapeva premiare il merito. Dunque...sono secoli che non insegno qualcosa, mi chiedo se ho ancora il vecchio tocco... Ripensò a tanti addestramenti del passato, quando aveva costretto gli studenti a ristrutturare un capannone per lui, o quando li aveva picchiati con delle mazze di ferro, o quando li aveva quasi fatti annegare, od avvelenati o tante altre belle situazioni. ...aaah, bei tempi. Sospirò, tornando poi su Kohaku. Ad ogni modo, prima di cominciare spiegami qualcosa di più su di te. Il tono e lo sguardo tradivano un estremo interesse, come se davvero fosse un sensei pronto ad ascoltare e consigliare il suo allievo. Magari potrei usare qualche tuo trauma infantile per farti crescere o tendere la corda fin quasi al punto di rottura. Spezzò ovviamente tutta quella magia con una scrollata di spalle.

    In cambio posso dirti qualcosa di me: sono stato allevato fuori dal villaggio da un ninja di Oto, poi sono andato all'Accademia e là ho avuto una brillante carriera fino a diventare il migliore del continente. Al momento sono l'Amministratore del Villaggio del Suono, ed uno dei Jonin più illustri che si possano incontrare. Corretto nei concetti, forse un pò esagerato nella forma, ma questo era Febh Yakushi dopotutto. Questo giusto per farti capire quanto tu sia fortunato a prendere delle lezioni da me. Il sorriso ebete era qualcosa che anche sua madre (pace all'anima sua) avrebbe voluto cancellare a suon di martellate sui denti.
     
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  2. Kohaku Kai
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    Kohaku si allontanò rapidamente dalla sala del thè, dirigendosi verso un luogo più tranquillo e appartato. Solitamente, quando aveva bisogno di riflettere si rifugiava nella lettura, nella penombra della biblioteca di casa sua...ma per lo scopo attuale non voleva incursioni esterne. Sentiva che anche solo respirare l'aria di suo padre gli avrebbe scatenato ansia e quel terribile senso di colpa che aveva ormai deciso di annichilire.

    Puntò ad un angolo della foresta interna di Konoha, lontano dalle panchine e lontano dai passeggi. Una radura ampia e soleggiata, con un bell'albero che forniva una bella ombra. Il piccolo Kohaku si rifugiò dietro di essa.

    -Dannato sole...- si disse, schermando gli occhi e sedendosi a gambe incrociate con la schiena contro il tronco.

    Si perse per qualche minuto a guardare tra il vuoto e la verdura circostante, ascoltando tranquillo il canto delle allodole.

    -La libertà non è il volo di un uccello?-

    Sorrise.

    "Cazzate."

    Portò la mano in tasca e ne sfilò la carta. La osservò sorridendo ancora. La strinse tra le dita della mano destra. Vi poggiò la mano sinistra...e con un piccolo sospiro...

    "Eccolo..."

    Dalla punta delle dita lasciò scorrere quella potenza invisibile eppure magnifica che scorreva dentro chiunque...e che solo pochi sapevano richiamare. Fu come infondere una fonte di elettricità sulla superficie bianca, dove comparve l'iscrizione lasciata da Febh Yakushi, jounin dell'Otogakure.

    [SEI ANNI PRIMA]

    "Ma gli ha davvero...?"

    "Sì! Li ha picchiati tutti! Fortissimo! Ha rotto il naso a Shino e ha fatto cadere i dentini di Chikao!"

    "E' stato tanto cattivo, Yoshimura-sensei sta parlando con suo padre!"

    "Li voleva uccidere!"

    Le voci arrivavano forti e chiare alle orecchie del ragazzino. Sedeva su una sediolina fuori ad una porta sbarrata. Si guardava le mani, che teneva congiunte in grembo, con un'espressione ferita. Tutte quelle voci parlavano di lui e tutte quelle voci lo stavano dipingendo come un mostro.

    -Mi dispiace...-

    Nessuno si interessava del fatto che stava mostrando un occhio, quello destro, completamente tumefatto. Era nero e gonfio, e il labbro inferiore stava sanguinando fino a dieci minuti prima. Le nocche erano scorticate...ma tutto ciò che sembrava interessare a quella gente era il fatto che aveva dato una giusta lezione a quei prepotenti che l'avevano attaccato.

    Il gruppo di Chikao metteva a ferro e a fuoco la loro scuola, prendendo di mira i bambini e le bambine, rendendo intervalli e le ore di lezioni solo un luogo dove vergognarsi di sapere o di avere il terrore di cercare il divertimento più consono a se stessi. Erano dei bulli senza alcuna pietà, ai quali tutti sottostavano. Kohaku aveva sempre tenuto tessta a quei prepotenti, rifiutando di piegarsi ai loro capricci. Li ignorava e avvertiva ad ogni avvicinamento, sia a lui che al suo grande amico Basho. I due erano inseparabili anche fuori dall'orario scolastico e si amavano come fratelli. I due, insieme, crearono un gruppo che chiamarono Kohasho, da un'unione dei loro nomi, tramite il quale cercarono di limitare le angherie di quei mocciosi tanto aggressivi.

    Dopo poco fu guerra tra i Kohasho e il gruppo di Chikao! Agguati dopo la scuola, battaglie al fiume e dispetti di ogni tipo! Il tutto culminò un giorno in cui i Kohasho giocavano nella foresta tra di loro e furono travolti da una pioggia di sassi!!! Arrivarono da ogni dove, colpendoli al viso e al corpo, senza alcun ritegno!

    "Rifugiamoci!" disse Kohaku

    "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!" fu l'ultima risposta di Basho! Kohaku ebbe solo il tempo di trasalire e sbarrare gli occhi!

    "!!!BASHO!!!" gridò alla vista del sangue! L'amico si contorceva sul terreno, tenendosi la gamba destra e lamentandosi!!! Kohaku, di istinto, si gettò sul compagno, coprendolo!!!

    [ . . . ]



    Basho ne uscì paralizzato. Tre kunai l'avevano colpito, distruggendo nervi e muscoli senza alcuna pietà. Il ragazzo non riottenne mai più l'uso della gamba.

    Il colpevole si scusò pubblicamente, fu punito, giustificando il tutto con un errore! I giudici valutarono veritiere le sue lacrime e non ritennero possibile che quel ragazzo potesse aver premeditato quell'agguato. Credettero ad un errore, anche se non seppero nemmeno loro come fosse possibile lanciare, con dei sassi, per errore, tre kunai affilati! La foga del momento? La confusione? Fatto sta che non vi fu altro che una lunga punizione...mentre il facoltoso padre di Chikao chiedeva scusa e perdono per il suo sciagurato bambino, che avrebbe sostenuto le cure e tutto il resto e che avrebbe fatto una donazione a suo nome e...no. Questo, il padre di Basho non lo permise. Lo Shinobi, Dayu Utenari, rifiutò quell'elemosina e considerò il tutto come una ferita di guerra...quella stessa guerra alla quale sapeva che suo figlio sarebbe, comunque, arrivato un giorno. Il tutto si risolse come niente...nell'ingiustizia della tutela ai più potenti. Odiò suo padre, quel giorno, quando lo vide parlare con il genitori di Chikao come a congratularsi di aver risolto quella storia.
    Eppure Basho era paralizzato, dannazione! Aveva solo 7 anni e aveva già dovuto dire addio alla gamba! Diamine, dannazione, mondo infame!!! Aveva i tendini lacerati e distrutti e quel dannato grassone di Chikao potè cavarsela con una ramanzina?!

    Kohaku continuò a frequentare il suo migliore amico, ormai illuminato da luce diversa. Il suo carattere spensierato fece spazio ad un atteggiamento apatico e scontroso. Man mano respinse Kohaku, chiudendosi in una solitudine sconsolata...che diede spazio alla prigione della depressione già alla sua tenera età.

    "Sono cose che capitano." fu la risposta di suo padre alla domanda sull'ingiustizia del destino di Basho.

    Ma non gli bastava! Non poteva bastargli! Allora progettò il tutto, afferrando uno dei libri che trovò nella biblioteca di scuola, dove adesso passava ogni momento libero durante le ore scolastiche, cercando di ripararsi dalle incursioni del gruppo di Chikao, ora che era da solo. Strappava pagine interessanti dai libri e ne studiava anche le virgole. Stava leggendo di ciò che suo padre chiamava...

    "Sporca magia nera..."

    ...ma che per tanti era la magia del Chakra. Non poteva certo sconfiggerli da solo. Tutte le sue capacità di combattimento erano istintive, nate da una tendenza personale e innata. Seppe calciare così come imparò a camminare...ma aveva bisogno di un aiuto che nessuno dei suoi compagni gli avrebbe dato. Studiò, in solitudine, libri su libri di taijutsu e si allenò contro le mura di casa sua. Come un adulto, il ragazzo si allenava...fino a che non comprese che mancava qualcosa alla perfezione dei suoi colpi. Come aveva letto più volte, doveva ripetere all'infinito quei colpi che vedeva sui testi. Mille e più volte al giorno colpiva il muro o il legno della sua stanza...ma la rabia che scatenava il ricordo di Chikao che fingeva il pentimento richiedeva una forza che lo spinse, appunto, ad approfondire su qualcosa che alla sua età non era contemplata.

    "Il Chakra è una forma di energia essenziale per eseguire le arti magiche e illusorie. Si tratta di un misto tra l'energia fisica presente nel corpo e l'energia spirituale acquisibile con l'esercizio e l'esperienza." lesse, nel libro "Le 8 Porte", che divorò con un interesse famelico!

    "Il chakra viene incanalato attraverso un particolare apparato circolatorio, simile a quello sanguigno, tramite il quale può raggiungere tutte le cellule del corpo." lesse in "Convogliare Chakra per principianti", mentre sedeva a gambe incrociate sul pavimento di casa sua, cercando di concentrare la mente e il corpo e individuare con la mente qui condotti particolari, cercando di percorrerli con viaggi immaginifici all'interno di se stesso.

    La prima volta che ci riuscì fu due giorni dopo la sua lettura. Si mise in piedi e fronteggiò il muro della sua camera. Lo guardò concentrandosi, regolando il respiro come aveva letto. Alzò la mano destra e contrasse il braccio forte! Sferrò il pugno!

    "YAH!!!" gridò, senza sortire alcun effetto!

    Respirò ancora e cercò di focalizzare il suo obiettivo sul muro, immaginando che il dannato, odiato, senza vergogna Chikao fosse quel muro...e che distruggerlo sarebbe stata l'unica cosa giusta!

    Respirò forte...immaginando l'aria camminare nel suo braccio...quasi come se dovesse sfruttarla per accompagnare quell'energia interna, verso ciò che voleva! Contrasse di nuovo il braccio, stavolta scaldandosi di un calore che non aveva mai avvertito ma solo immaginato, che lo portò a sbarrare gli occhi, che passarono dal pugno chiuso al bersaglio!!!

    "!!!YAAAAAAH!!!" gridò più forte stavolta!!! Il pugno fu palesemente più rapido e rovinò sul bersaglio, crepando la superficie con un tonfo che lo illuminò di soddisfazione e gli fece battere forte il cuore!!!

    Coprì il foro con il letto e continuò a cercare di simulare le sensazioni in varie operazioni quotidiane. Cercò di convogliare quell'energia, che lui definì come un vento caldo che partiva dal cuore, in varie parti del corpo e in tanti piccoli compiti, nascondendolo all'odio che il padre dedicava solo a ciò che era relativo solo all'universo Ninja.

    Non dovette attendere a lungo per mettere in pratica la sua vendetta.

    Cinque giorni dopo la sua impresa, si ritrovò in un corridoio di scuola, da solo, accerchiato dai sette componenti della banda di Chikao.

    "Siamo qui anche per la tua gamba, bastardo!" disse Chikao...senza riuscire nemmeno a capire che il giovane Kohaku era scattato verso di lui con una grossa velocità, caricando il chakra sia nelle gambe che nel pugno che caricò in corsa! Con gli occhi spiritati sferrò il colpo dritto al naso del ragazzo, scaraventandolo almeno tre metri dietro, svenuto! Gli altri, seppure disorientati, non rinunciarono alla carica omicida e l'odio che avevano verso Kohaku! Lo attaccarono in gruppo!

    -Lentissimi...-

    Schivò ogni colpo, restituendoli senza trattenersi e sbattendo i nemici verso ogni lato! Al termine erano tutti annientati e svenuti. Kohaku l'unico in piedi, sorridente e ansimante...e l'insegnante che gridò spaventata alla scena.

    [ . . . ]



    Suo padre uscì furioso dallo studio, afferrandolo per un braccio e trascinandolo di forza fuori dalla scuola, umiliandolo per tutto il tragitto, mentre Kohaku guardava gli occhi dei suoi compagni, che aveva sempre difeso e che ora lo guardavano come un assassino.

    "!!!SEI UN DANNATO DISONORE!!!" gli gridò contro suo padre, appena arrivati a casa! Lo colpì alla schiena con un calcio, sbattendolo faccia a terra sul pavimento!

    "OTOSAN!" implorava, spaventato.

    "SEI UN FALLIMENTO! UNO SPORCO VIOLENTO!!!"

    "OTOSAN!" implorò ancora, difendendosi dai colpi di mazza che gli arrivarono sui fianchi! Il tutto continuò per qualche minuto, poi lo afferrò per la maglia e lo trascinò in camera sua, in lacrime! Lo scaraventò sul letto, che si spostò al suo atterraggio...facendo infuriare ancora di più quello che, almeno su carta, era suo padre! Se possibile gridò ancora più forte e continuò a bastonarlo fino a lasciarlo privo di lacrime e di energie...

    "Suo figlio ha dimostrato un enorme talento, nonostante ciò che è successo. Bambini in grado di controllare il chakra in questo modo, a questa età...sono rari. Molto rari. Suo figlio sarà un grandissimo shinobi." furono le parole che evitarono a Masahide Kai di sentire le grida di dolore del figlio, rimbombandogli in testa, senza tregua.

    Gli avvenimenti passati e i successivi tentativi di suo padre l'avevano allontanato da quelle conoscenze. Il chakra restava lì, dentro di se...lo sentiva fluire, agognando il momento in cui avrebbe potuto convogliarlo...ma non l'aveva mai fatto, fino a quel momento in cui gli era stato richiesto.

    Aveva riflettuto sul fatto che quel tizio si era dichiarato uno shinobi dell'Otogakure...e che era sfuggito, repentinamente all'inseguimento di altri ninja che però portavano un coprifronte della Foglia. Kohaku, però, era troppo emozionato dal rigettare l'idea e così conservò gelosamente la carta per i giorni successivi.

    [ . . . ]



    Aveva preparato un piccolo zaino nel quale collocò alcuni oggetti e qualche provvista. Niente di speciale...
    Kunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 9
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)

    Tekken []
    Il Tekken prende il proprio nome da una disciplina di lotta a corpo libero. È una nocchiera, capace di sferrare colpi micidiali con i pugni. Interamente di metallo si infila tra le dita della mano, con dei fori appositi.
    Tipo: Da Mano-Contusione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 2
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 30)

    Tonico di Ripristino Inferiore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la propria vitalità di una ferita Leggera, ma non rimargina ferite.
    Dose massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 25)

    Tonico Coagulante Inferiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore complessivo di Media ma non rigenera vitalità.
    Dose massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    Aveva acquistato tutto, in grande segretezza, in un'armeria del villaggio, nascondendo gelosamente l'equipaggiamento in una siepe del giardino di casa. Circospetto e silenzioso si recò al cespuglio e recuperò le armi, collocandole ordinatamente, deciso a fuggire di casa dopo una notte di riflessioni. Aveva deciso, ormai. Aveva stabilito che voleva seguire quella strada ed era deciso a fuggire via!

    "Dove credi di andare?" disse una voce dietro di lui, facendolo sobbalzare. Si voltò, vedendo suo padre, grosso e minaccioso che, a braccia incrociate, lo guardava con aria severa.

    "..."

    "Abbi il CORAGGIO di rispondermi, Kohaku." disse, avanzando "Dove. Credi. Di. Andare?"

    "Io..." deglutì, chinando il capo "Io..."

    "PARLA!"

    "IO VOGLIO DIVENTARE UN NINJA!!!" gridò, stringendo i pugni e guardandolo dritto negli occhi.

    Ne scaturì una sensazione di leggerezza e tranquillità che cozzava violentemente con la tensione di quel momento! Si sentì pervadere da quell'energia...proibita! La sentì scorrere libera, come uno stormo di uccelli che festeggiava l'arrivo della primavera! Era magnifico...ma non potè goderne quanto desiderava!

    "DANNATO!!!" gridò il padre, scattando verso di lui.

    Kohaku si gettò di lato, capriolando! Spaventato a morte!!! Quell'uomo era suo padre, eppure...

    "Otosan..."

    ...stava reggendo tra le mani una vera e propria spada! Sguainata e letale!
    Dadao [Mischia]
    Il dadao è una particolare sciabola di tradizione cinese, lunga circa mezzo metro. È definita a una mano e mezza, in quando è utilizzabile sia con una che con due mani.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 45)
    "NON TI LASCERO' GETTARE DISONORE SULLA NOSTRA FAMIGLIA!!! NON ANCORA!!! TI TAGLIERO' LE MANI E NON POTRAI GETTARE MERDA SUL NOSTRO BUON NOME!!!"

    "OTOSAN, FERMATI!!!" schivando le sciabolate e supplicandolo in vano come fece anni prima.

    "NON MI FERMERO' FINO A CHE NON AVRò RAGGIUNTO IL MIO SCOPO! NON GETTERAI LA TUA VITA!!! NON TE LO PERMETTERO'!!!!"

    | !!! SBAMM !!! |



    Kohaku aveva schivato l'ultimo colpo e, preso dal panico, aveva sferrato un calcio potentissimo, in ascensione, al mento del padre, facendolo alzare da terra di un metro, facendolo rovinare a terra, di schiena!

    La spada cadde a terra. Kohaku la afferrò, legandola alla cintura. Si avvicinò al padre, che tossiva di frustrazione e dolore. Le lacrime scendevano sul viso di entrambi.

    "PERCHE'!?!? PERCHE'!?!?!"

    "E' la mia strada." rispose Kohaku

    "Morirai!! MORIRAI, DANNAZIONE!!!"

    E non rispose a quella violenza. Lo guardò mentre tentava di rialzarsi...fece qualche passo indietro.

    "Io...non morirò. E tu...mi guarderai diventare un grande shinobi...e..." si voltò "...a differenza tua darò vero lustro al nostro nome."

    Scattò via, asciugando le lacrime nella velocità dei suoi spostamenti. Gli occhi azzurri carichi di una grande sofferenza...tradito dal suo sangue...solo, come al solito...ma deciso come non mai a seguire quell'occasione.

    [ IL GIORNO DELL'INCONTRO, UN'ORA PRIMA]

    Kohaku si era appostato alla distanza sufficiente per osservare il luogo dell'incontro con un forte binocolo che possedeva. Si posizionò in modo tale da poter osservare il sito di incontro.

    -Stava fuggendo da due shinobi del mio villaggio...eppure...- aveva tenuto le orecchie aperte per tutto il giorno precedente. Non c'erano ricercati o allarmi nel villaggio, quindi concluse che non si trattasse di niente di grave -...non ci sono stati allarmi. Eppure...meglio essere prudenti!- si disse, ormai calatosi nel ruolo che aveva deciso di intraprendere.

    "Eccolo!" sussurrò, attaccandosi più fermamente al binocolo. Lo guardò sedere sull'altalena...mangiare qualcosa...e continuò a guardarlo a lungo. Non era l'atteggiamento di un uomo ricercato o in fuga. Chi, al mondo, avrebbe avuto una sfacciataggine ed un'avventatezza simile? Scese, attento, dalla sua postazione, avvicinandosi lentamente al Febh Yakushi. Prima di palesarsi si sistemò le vesti e indossò lo zaino, presentandosi all'uomo con espressione seria.
    CITAZIONE
    Ehilà! Era ora che arrivassi, ho conosciuto ragazzini che avrebbero fatto più in fretta anche dopo aver preso qualche botta in testa, sai?

    "Salve...ma..." e fu interrotto subito dopo
    CITAZIONE
    Dunque...sono secoli che non insegno qualcosa, mi chiedo se ho ancora il vecchio tocco..

    Kohaku annuì.

    -Ha già insegnato, allora. Quanti anni avrà?-
    CITAZIONE
    Ad ogni modo, prima di cominciare spiegami qualcosa di più su di te.

    E Kohaku rispose, ignorando completamente i pensieri sadici del suo interlocutore.

    "Il mio nome è Kohaku Kai..." associò il suo cognome per una questione di abitudine, anche se aveva vagliato la possibilità di rinnegarlo "E...sono cresciuto nell'idea che essere uno shinobi è qualcosa di ignobile e sporco. Mio padre..." e scosse il capo "...ha fatto del tutto per tirarmi fuori da questa storia...dalla lotta, il chakra...da ogni cosa che per Lei è normalità...e che per me è stato un vero e proprio taboo. Io..." e decise di aprirsi a Yakushi-san "Ho preso il nostro incontro alla Sala del Thè come un segno delle divinità in cui non credo. Un segnale sulla strada da intraprendere...verso dove girare ad un bivio sul quale mi sono ritrovato...e..." sorrise, scrollando le spalle "...dato che non ho preghiere da spendere ringrazierò lei per l'intervento provvidenziale..."

    "Ah!" decise di dare un po' di spazio alla sua poca modestia "Ho imparato ad utilizzare il chakra a sette anni." disse "Da solo." annuì, socchiudendo gli occhi "Semplicemente da solo."

    E lo ascoltò parlare ancora...
    CITAZIONE
    In cambio posso dirti qualcosa di me: sono stato allevato fuori dal villaggio da un ninja di Oto, poi sono andato all'Accademia e là ho avuto una brillante carriera fino a diventare il migliore del continente. Al momento sono l'Amministratore del Villaggio del Suono,

    Kohaku sbarrò gli occhi.

    -L'Amministratore dell'Otogakure???-non credeva alle sue orecchie. Era un vero e proprio VIS (Very Important Shinobi, n.d.r.), allora!
    CITAZIONE
    ed uno dei Jonin più illustri che si possano incontrare

    E Kohaku deglutì. Allora era davvero un segno? Un super ninja che si era offerto di aiutarlo così...dal nulla? Sentì dei brividi lungo la schiena e sorrise, nervoso.
    CITAZIONE
    Questo giusto per farti capire quanto tu sia fortunato a prendere delle lezioni da me.

    "Saprò farle capire a breve le mie potenzialità...mi rendo conto che questo è davvero un segno di qualcosa...non credo nemmeno alla fortuna...e allora è probabilmente una forza di attrazione tra due persone speciali..." disse, incrociando le braccia, cercando di non mostrare alcuna reverenza, anche se stava lì a trattenere, a stento, un tremorio delle mani. "Perchè...Vedrà che si sentirà anche Lei fortunato ad avermi come allievo, Yakushi...san...?" ora era indeciso sul suffisso da utilizzare.

    -Forse è il caso di usare "sensei". Vediamo a quale reagisce meglio...-

    "Ma avrei una domanda da farle, Yakushi-sensei..." e non trattenne, la sua, di sfacciataggine, stavolta "Vorrei precisare che sono arrivato in anticipo all'incontro...ma che ho preferito osservarla per qualche tempo prima di presentarmi. L'altro giorno, Lei, è sfuggito da alcuni shinobi della foglia, è vero? Per quale motivo, Yakushi-sama?"
     
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    [Tre Giorni dopo il Grande Evento]

    L'arrivo del ragazzo distrasse lo Yakushi dalla sua merenda, e non battè ciglio mentre quello si presentava con dovizia di particolari. Ma davvero? A sette anni? Direi notevole se non ci fossero ninja che a nove anni erano già Jonin. Ti direi che sei appena più che sufficiente. Replicò come se nulla fosse (anche se sette anni erano effetivamente un risultato degno di un genio, ma lungi da lui lodare un suo allievo. Mai), anche se quelle parole gli fecero tornare alla mente che in effetti lui non ricordava "quando" avesse cominciato a sfruttare il chakra...prima della sua rinascita quando lo aveva appreso? Il vecchio diceva che aveva quattro anni quando sopravvisse all'attacco alla carovana e che iniziò ad addestrarlo quasi subito quindi...chissà? Venne distolto dai suoi pensieri quando il ragazzino tirò fuori una domanda indiscreta, alla quale il Jonin lo fissò per qualche secondo senza dir nulla.

    png



    Oh beh... Distolse lo sguardo, come se fosse imbarazzato. Vedi, è andata così: stavo passeggiando per la strada per fare orario in attesa dell'evento dell'Hokage quando mi cade un pò di terriccio in testa. Alzo lo sguardo e vedo una vecchietta che stava sistemando dei vasi sul balcone, al che le faccio notare la sua disattenzione con parole molto moderate. Ossia la aveva presa a urla. E quella replica tutta stizzita, allora io salto sul balcone per risistemare quei vasi in modo che non disturbassero e quella si spaventa per niente, inciampando e finendo per cadere dal secondo piano. Al che tutti i figli hanno frainteso la situazione pensando che avessi voluto gettarla di proposito e si sono messi ad inseguirmi. Fece spallucce. Fortuna che li ho seminati. Sogghignò...in realtà era andato tutto in maniera un pò più truculenta dato che saltando sul balcone lui aveva sbattuto il ginocchio e si era messo a saltellare gettando sangue qua e là, e nei suoi movimenti aveva colpito la vecchia che aveva prima sbattuto la testa sul muro ed era poi precipitata...il tutto sotto gli occhi dei figli, a quanto pare quasi tutti Jonin di Konoha, giusto per sottolineare la sfiga.

    Ma veniamo a noi, tu resta un attimo fermo. Tese una mano verso l'allievo, che avrebbe potuto sentire come qualcosa che lo toccava sulla fronte, anche se le dita dello Yakushi erano ad una ventina di centimetri buoni. Col tempo imparerai che il chakra si può usare per ottenere degli effetti adesivi. Io sono capace di estendere questa capacità anche a distanza, quindi in questo momento è come se ti stessi reggendo la fronte con le dita. Spiegò con un sorriso conciliante, prima di abbassare di scatto la mano, cercando di sbattere la faccia di Kohaku a terra con una forza mostruosa [Energia Nera]. Non avrebbe lasciato che il ragazzo si facesse effettivamente male, ma si sarebbe fermato a pochi millimetri dall'impatto ed il suo tono, quando parlò, sarebbe stato tutt'altro che gentile. E quindi sai già usare il chakra ma non volevi fare il ninja perchè paparino non è daccordo?

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    Questo è Pa-te-ti-co. Sibilò, avvicinandosi un poco prima di liberare la vittima da quella strana presa. E sappi che finora tutti i miei allievi si sono rivelati essere delle mezze tacche a malapena decenti, altro che "fortunato ad averli come allievi". L'attuale Hokage, per esempio! Sbuffò. Il cielo solo sa quanto fosse uno studentello patetico ed arrogante. Sembrava essere diventato improvvisamente ostile, in netto contrasto col comportamento di poco prima, anche se dalle sue arole si poteva forse comprendere che il suo principale problema era un ego smisurato unito ad una scarsa fiducia in sè stesso in determinate situazioni: l'accoppiata più pericolosa della storia umana, si potrebbe dire. I miei affari con Konoha non ti devono riguardare, io sono qui solo per un corso accelerato e solo perchè mi incuriosiva capire come mai un abitante di Konoha volesse fare il ninja senza poterlo fare. Sospirò. Ma se è solo un problema di genitori sarò ben felice di sistemare le cose. Il sorriso che rigòil suo volto era oltremodo sinistro. Vuoi conservare un dito od un orecchio dopo che avrò finito con lui?


    Comunque rispondesse il ragazzo, dopo qualche altro scambio di battute Febh avrebbe indicato lo Zaino che Kohaku portava con sè. Fammi vedere cosa ti sei portato dietro...uhm...una manciata di Kunai, un Tekken e qualche tonico. Ottimo. Intrecciò le dita generando una manciata di suoi cloni illusori. Era la tecnica base della Moltiplicazione del Corpo: le copie, fragili come bolle di sapone, si sarebbero disposte davanti ad alcuni alberi nelle pose più varie: alcuni erano fermi con le braccia lungo i fianchi, uno era di spalle, uno aveva una posa da eroe dei cartoni animati, uno era accucciato. Ti passerò qualche arma anche io, ora prova a colpirli con i tuoi Kunai. Decidi bene quanti lanciarne e secondo quale traiettoria. Ad esempio: quello accucciato potrebbe schivare facilmente rotolando di lato, quindi può avere senso lanciare le armi con una traiettoria orizzontale in modo da colpire anche ai lati qualora quello si spostasse.

    [...]

    Dopo pochi lanci però i cloni rimasti avrebbero cominciato a schivare gli attacchi con piccoli, rapidi movimenti. Non basta più attaccare. Ricordi quando hai usato il chakra per la carta? Cerca di incanalarlo nei muscoli delle braccia o delle spalle per accelerare il lancio. magari istintivamente sia già farlo con pugni e calci, ma dosare il chakra in un lancio richiede un pizzico di controllo extra o rischi di sbagliare completamente mira. Cerca anche di combinare lanci con chakra e senza chakra, magari usando due braccia, o lanciare a vuoto come per una finta, così da confondere il tuo bersaglio. Hai due braccia: usale entrambe. Tutti i ninja sono ambidestri quando si tratta di combattere, quindi non sperare di avere mai un vantaggio in questo senso o farai una brutta fine.

    [...]

    E ora prova con queste altre armi. Gli fornì Spiedi e Shuriken. Sono armi diverse. Gli spiedi hanno poca potenza offensiva, ma sono più difficili da vedere: dovrai mirare a parti scoperte e fragili come il collo o le articolazioni se vuoi fare davvero male...alcuni ninja molto esperti possono usarli per paralizzare colpendo i punti di pressione o per avvelenare come faccio io, quindi attenzione anche ai graffi. Gli shuriken hanno più o meno la stessa potenza dei Kunai, ma possono seguire traiettorie curve per arrivare al bersaglio. Una strategia classica è lanciare dei Kunai e subito dopo degli shuriken in un ampio arco, magari potenziando il lancio col chakra, se indovini il movimento di schivata avversario puoi coglierlo di sorpresa dal lato...a differenza dei Kunai però è impossibile usare uno Shuriken anche in corpo a corpo, quindi cautela nel decidere cosa portarti dietro. Generò altri cloni, per far provare ancora Kohaku, solo che stavolta non stavano fermi ma si muovevano intorno a lui, a una distanza variabile tra dieci e quindici metri, con traiettorie più o meno casuali.


    CITAZIONE
    Cominciamo con qualcosa di semplice. Dovrai descrivere tre round di combattimento a distanza, in ogni round hai 3 azioni a disposizione, essendo questo un addestramento questa regola può essere piegata senza eccessivi problemi.
    Ti cito il regolamento per i combattimenti a distanza

    Attacco a Distanza: Richiede 1 slot Azione un lancio con traiettoria simile, speculare e contemporaneo di 8 armi minuscole, 4 armi piccole, 2 armi mediopiccole o 1 sola arma di dimensione maggiore. La gittata massima d’efficacia è 15 metri salvo indicato diversamente. Lanciare una singola arma senza volontà offensiva è un’azione Gratuita.

    Come vedi è abbastanza semplice. Ricorda che ogni azione di combattimento è e sarà sempre ipotetica. Tu puoi descrivere solo ciò che il tuo personaggio fa in prima persona, ma non gli effetti che le sue azioni hanno sull'ambiente. Sarà l'avversario a descrivere se viene colpito, come viene colpito e quanti danni subisce.
     
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  4. Kohaku Kai
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    CITAZIONE
    Ma davvero? A sette anni? Direi notevole se non ci fossero ninja che a nove anni erano già Jonin. Ti direi che sei appena più che sufficiente.

    Kohaku socchiuse gli occhi, con le braccia lungo i fianchi...distese.

    "Probabilmente ai ragazzi che a nove anni erano jounin non era stato impedito di utilizzare il chakra o pensarvi, Yakushi-san." e lo ascoltò giustificarsi goffamente sugli avvenimenti di tre giorni prima, considerandola una motivazione accettabile. Si sciolse anche in un piccolo sorriso, che cerò di soffocare subito, immaginando la scena con la vecchia e l'inseguimento dei figli.

    -Che personaggio!- e abbassò lo sguardo, coprendosi la bocca per aiutare il sorriso a fermarsi sul nascere. Lo fissò di nuovo con sguardo serio, dato che sembrava che Febh avesse intenzione di proseguire senza affidarsi alla semplice conversazione. Il ragazzo strinse i pugni, emozionato.
    CITAZIONE
    Ma veniamo a noi, tu resta un attimo fermo.

    Kohaku sobbalzò, puntando gli occhi alla sua fronte e arretrando di un passo, spaventato per la sensazione di pressione sulla fronte. Istintivo la toccò, tastandola, cercando di verificare la presenza di una forza che risultò invisibile. Deglutì.
    CITAZIONE
    Col tempo imparerai che il chakra si può usare per ottenere degli effetti adesivi. Io sono capace di estendere questa capacità anche a distanza, quindi in questo momento è come se ti stessi reggendo la fronte con le dita.

    -Sugoi...- si disse aprendo la bocca, meravigliato -Estendere il chakra a distanza! Sugoi...-

    Prima che tutto cambiasse.

    "??!?NANI??!?"
    (nessun riferimento a Biancaneve, n.d.r.)

    Di istinto gettò me mani avanti e contrasse l'addome talmente forte, avvertendo il vuoto totale all'altezza dello stomaco! Fu una caduta talmente repentina e rapida che le braccia non riuscirono a frenare sufficientemente! Non ebbe nemmeno il tempo di prepararsi all' IDEA dello scontro! Era una forza assurda che non potè minimamente contrastare! Fu il primo saggio della prova di quello strano figuro che era Febh Yakushi...l'uomo che sembrò trasformarsi in una sorta di nemico da un momento all'altro! Il tono di voce, l'atteggiamento...

    -Yakushi-san...-

    Con gli occhi sbarrati Kohaku cercò di guardarlo, preoccupato se il credere al racconto precedente e le sue supposizioni sulla sua innocenza non fossero in realtà pura ingenuità.

    -Che intenzioni ha?!-
    CITAZIONE
    E quindi sai già usare il chakra ma non volevi fare il ninja perchè paparino non è daccordo?

    Kohaku sentì la faccia ardergli di imbarazzo e rabbia. Abbassò ancora lo sguardo, cercando di alzarsi, sentendo un peso insormontabile schiacciarlo sul terreno. Non rispose.
    CITAZIONE
    Questo è Pa-te-ti-co.

    Ormai liberato da quella immensa forza che lo pressava poco prima, Kohaku si alzò in piedi. Ad ogni sillaba sentì lo stomaco contrarsi violentemente. Si sentiva umiliato...non tanto per l'offesa...ma perchè Febh Yakushi stava dando voce ai suoi pensieri repressi, come se parlasse al suo posto e avesse il coraggio, che a lui mancava, di definirlo per quello che era: uno stupido ragazzino viziato che non voleva disubbidire alla tirannia ingiustificata di suo padre.
    CITAZIONE
    E sappi che finora tutti i miei allievi si sono rivelati essere delle mezze tacche a malapena decenti, altro che "fortunato ad averli come allievi".

    -Io non sono come loro.- si disse, cercando di attingere coraggio dalle sue manie di grandezza...richiamandole...a fatica, come poche volte nella sua vita.
    CITAZIONE
    L'attuale Hokage, per esempio!

    A bocca aperta.
    CITAZIONE
    Il cielo solo sa quanto fosse uno studentello patetico ed arrogante

    Quel tizio davanti a lui era davvero stato il sensei del più importante shinobi del suo villaggio? Era davvero stato così fortunato da incontrare uno shinobi tanto importante?
    CITAZIONE
    I miei affari con Konoha non ti devono riguardare, io sono qui solo per un corso accelerato e solo perchè mi incuriosiva capire come mai un abitante di Konoha volesse fare il ninja senza poterlo fare. Sospirò. Ma se è solo un problema di genitori sarò ben felice di sistemare le cose.

    E Kohaku indietreggiò di qualche passo, preoccupato, guardandosi attorno.
    CITAZIONE
    Vuoi conservare un dito od un orecchio dopo che avrò finito con lui?

    Kohaku scattò, alzando i pugni all'altezza del volto. Non sapeva come avrebbe resitito all'assalto ma...
    CITAZIONE
    Fammi vedere cosa ti sei portato dietro...uhm...una manciata di Kunai, un Tekken e qualche tonico. Ottimo.

    E l'assalto non avvenne, lasciando Kohaku confuso...e saltò indietro di circa un metro, spaventato nel vedere l'uomo usare i simboli universali dell'abilità ninja!

    -Sigilli!-

    E mentre stava per fuggire all'interno della foresta frenò...osservando la comparsa, dal nulla, di alcune sagome che ricordavano in tutto e per tutto Yakushi-san!

    -Bunshin no Jutsu?- si disse, forte della sua immensa conoscenza. Li guardò in quelle strane posizioni, restando incantato dalla posa strana di uno dei tanti...che puntava il pugno al cielo come uno dei cartoni che guardava da più piccolo.
    CITAZIONE
    Ti passerò qualche arma anche io, ora prova a colpirli con i tuoi Kunai. Decidi bene quanti lanciarne e secondo quale traiettoria. Ad esempio: quello accucciato potrebbe schivare facilmente rotolando di lato, quindi può avere senso lanciare le armi con una traiettoria orizzontale in modo da colpire anche ai lati qualora quello si spostasse.

    -Dunque era questo quello che voleva!-

    "Credevo volesse attaccarmi...- sussurrò, sollevato ma non tranquillo! Quello era, in fin dei conti, un vero e proprio allenamento!

    "Uff..." sospirò.

    "Farò come ha richiesto, Yakushi-sama!" cedette al suffisso che riteneva più adatto a colui che aveva allenato, precedentemente, il kage del Konohagakure!

    Che quella notizia fosse verificata o meno...non sembrava una questione rilevante. Per quale motivo avrebbe dovuto mentire ad un ragazzino? Non vedeva motivazioni...e continuò a crederci...rafforzato dalla forza subita poco prima.

    Fece un piccolo inchino verso il maestro.

    I° TURNO



    Kohaku portò rapidamente la mano destra sul fianco dello zaino. Non aveva pensato, scioccamente, di acquistare una sacca adatta, ma aveva modificato lo zaino in modo tale da poter manipolare facilmente una sacca nella quale aveva riposto i kunai. Aveva perso un'oretta, il giorno prima, per imparare ad afferrarli.

    -E magari non perdevo un'ora della mia vita acquistando una semplice sacchetta apposita...-

    Sfoderò 1 (uno) kunai! Decise istintivamente il primo bersaglio. I cloni erano disposti di fronte ad alcuni alberi e lo sguardo ricadde immediatamente sul clone di spalle.

    "Saisho!"

    La sua intenzione fu quella di scagliare il dardo al centro della schiena.

    -IKE!-

    [1 SLOT] Con la destra mirò alla base del collo, appena sotto al cervelletto, un lancio durante il quale fece un passo a destra e con il quale non coprì nemmeno mezzo metro.

    "Nibanme!"

    [2 SLOT] Fronteggiando, stavolta, la sagoma-super-eroe! Prese un secondo (1, uno) kunai e lo scagliò verso quella! La mano sinistra puntò a scagliarne uno verso il pettorale destro del clone! Da quella posizione strana, difatti, sembrava che il pettorale destra fosse più esposto, come più teso, dando l'impressione di essere più vulnerabile. Lo scagliò appena poco più verso la direzione dello sterno.

    "Daisan!"

    [3 SLOT] Kohaku prese di mira uno che stava semplicemente in posizione eretta. Afferrò un nuovo (1, uno) kunai con la mano destra e lo scagliò sperando di dargli una perfetta traiettoria in linea retta, puntando al centro dell'addome del clone, scagliandolo con molta forza.
    Kunai Rimanenti: 6

    II° TURNO

    Dopo l'ultimo lancio, Kohaku notò che i cloni cominciavano a dimostrare una sorta di inquieetudine, o forse era una sua impressione. Si muovevano, adesso...Aveva deciso, fino a quel momento, di scagliare un kunai per volta, per testare prima la mobilità delle sagome. Li osservò, ascoltando le nuove disposizioni di Yakushi-san.
    CITAZIONE
    Non basta più attaccare. Ricordi quando hai usato il chakra per la carta? Cerca di incanalarlo nei muscoli delle braccia o delle spalle per accelerare il lancio. magari istintivamente sia già farlo con pugni e calci, ma dosare il chakra in un lancio richiede un pizzico di controllo extra o rischi di sbagliare completamente mira. Cerca anche di combinare lanci con chakra e senza chakra, magari usando due braccia, o lanciare a vuoto come per una finta, così da confondere il tuo bersaglio. Hai due braccia: usale entrambe. Tutti i ninja sono ambidestri quando si tratta di combattere, quindi non sperare di avere mai un vantaggio in questo senso o farai una brutta fine.

    "Hai." annuì, serio.

    -Dunque, ora devo utilizzare il chakra!- e valutò la situazione, osservando le sagome accucciate. Riflettè sulle parole di poco prima.

    -...può avere senso lanciare le armi con una traiettoria orizzontale in modo da colpire anche ai lati qualora quello si spostasse.- e ricordò precisamente quelle parole, forte della sua portentosa memoria -Come incastrarli! Ecco!-

    Portò di nuovo la mano alla sacca.

    -Ne restano 6 (sei)! Colpirò tre sagome! Due per ognuna di esse!-

    [1 SLOT]Estrasse i primi due kunai! Con un lancio simultaneo tra mano destra e sinistra, Kohaku scagliò i kunai con molta forza!
    In prosecuzione a quello, accucciandosi durante il lancio e afferrando altri 2 (due) kunai, che scagliò violento, cercando di essere più preciso possibile, verso una delle sagome accucciate! Un ventaglio a due vertici di circa 60° i cui assi laterali puntavano appena all'interno dalla sagoma, seguendo il consiglio di Yakushi-san!

    "AH!"

    Richiamò, con il potere della mente e del corpo, quell'energia segreta! Sentì il chakra scorrergli nel braccio, indurendolo e riscaldandolo. Lo sentì sulle dita e sentì la presa più salda un attimo prima di rilasciare le armi, scagliandole con una forza superiore al normale!

    -Dritto sul bersaglio!-

    Era stato un bene che, il giorno prima, aveva passato molto tempo a tentare quei movimenti e l'associazione dei movimenti all'ausilio del chakra. L'aveva fatto per gratificarsi di quella sensazione e spingere giù, giù dove non poteva vederli, i pensieri neri e le immagini velenose del padre che cercava di tagliargli le mani!

    Al termine di quell'azione, senza attendere oltre avrebbe continuato, afferrando altri 2 (due) kunai, scattando velocemente a sinistra, per meno di mezzo metro. Nello spostamento avrebbe fatto includere il lancio, terminato all'atterraggio, fronteggiando un secondo clone, stavolta in piedi.

    [2 SLOT]Stavolta il piano del lancio non fu orizzontale, ma verticale-diagonale. Un kunai spedito al pettorale destro (quello scagliato con la mano sinistra) e uno appena sotto le costole sul versante sinistro. Avrebbe impresso un quantitativo di chakra su ogni lancio, tenendo gli occhi sul punto intermedio tra i due bersagli prescelti!

    [3 SLOT]Afferrò altri 2 (due) kunai, dunque, saltando verso destra, facendo forza sul piede che era atterrato per ultimo al balzo precedente. Saltò verso destra di appena un metro, quel poco che bastava per puntare all'altro clone accovacciato, emulando il primo lancio del secondo assalto! Un kunai puntato al centro del corpo dell'avversario e l'altro che puntava alla sua, del clone, sinistra. Ancora una volta impresse il chakra nel lancio, meravigliandosi di quanto il lancio risultasse più preciso e forte ad ogni tentativo.
    Kunai Rimanenti: 0

    III° TURNO

    "Ho finito i kunai, Yakushi-sensei..." e si sentì stupido ad averne portati soltanto nove.
    CITAZIONE
    E ora prova con queste altre armi.

    Kohaku afferrò le nuove armi, soppesandole e guardandole.

    -Spiedi e shuriken...-
    CITAZIONE
    Sono armi diverse. Gli spiedi hanno poca potenza offensiva, ma sono più difficili da vedere: dovrai mirare a parti scoperte e fragili come il collo o le articolazioni se vuoi fare davvero male...alcuni ninja molto esperti possono usarli per paralizzare colpendo i punti di pressione o per avvelenare come faccio io, quindi attenzione anche ai graffi. Gli shuriken hanno più o meno la stessa potenza dei Kunai, ma possono seguire traiettorie curve per arrivare al bersaglio. Una strategia classica è lanciare dei Kunai e subito dopo degli shuriken in un ampio arco, magari potenziando il lancio col chakra, se indovini il movimento di schivata avversario puoi coglierlo di sorpresa dal lato...a differenza dei Kunai però è impossibile usare uno Shuriken anche in corpo a corpo, quindi cautela nel decidere cosa portarti dietro.

    Ascoltò interessato la spiegazione, trovandovi logica e il tono di chi ne aveva lanciati chissà quanti nella sua carriera. Annuì ad ogni parola e si mise in posizione, in attesa.

    "Sono pronto!" disse, per poi assistere alla comparsa di altri cloni. Stavolta erano in movimento.

    -Probabilmente ha notato che so il fatto mio!- si disse, carico.

    [1 SLOT] Decise di partire con gli spiedi. Ne prese 8 (otto) nella mano destra, e 8 (otto) nella mano sinistra, tenendone due per ogni spazio tra le dita. Osservò per qualche istante i movimenti dei finti-avversari, cercando di notare un pattern che potesse aiutarlo in quel lancio. Sferrò il primo attacco quando vide uno dei cloni avanzare in verticale, in direzione opposta alla sua.

    -Ecco!-

    Condensò il chakra nella mano destra, dopo aver compiuto uno scatto in avanti di circa due metri, facendola scattare con un movimento orizzontale!

    Ne scaturì un ampio ventaglio che si apriva con un'ampiezza di almeno 120°, scagliato all'altezza dello spazio sotto-sternale. Vide quegli aghi fiondarsi sul finto-nemico e sentì un'affinità maggiore di quella avvertita con i kunai.

    [2 SLOT]Al termine del primo lancio, eseguì un secondo con la mano sinistra.

    Kohaku era, sin da bambino, di eseguire ogni azione con entrambe le mani. Era in grado di scrivere, disegnare e fare ogni cosa che riusciva a fare con la sua mano (almeno sulla carta...) principale.

    Questa volta il lancio compì una traiettoria diagonale-verticale, coprendo l'intero spettro del corpo della sagoma alla quale puntava. Cercò di prevedere un balzo o uno scatto...dandogli più chakra possibile per intercettare e farlo scomparire! Fu un cono di aghi letali sparati con un'ampiezza che copriva da sopra la spalla sinistra del clone (di circa 5 centimetri) per poi terminare ai fianchi della sagoma (di circa 5 centimetri), in una diagonale immaginaria che tagliava in due il clone, passando dalla clavicola sinistra al flessore dell'anca destra. Ogni spiedo risultò distanziarsi dal successivo di 3 centimetri, volando rapido e mortale!

    [3 SLOT]Al termine del secondo lancio, Kohaku cercò di prendere alla sprovvista Yakushi-san, afferrando rapidamente gli shuriken che riuscì ad afferrare (C'è da aggiungere che Kohaku aveva posizionato le armi nella stessa sacca dove aveva riposto i suoi kunai precedentemnte, n.d.r.), per poi lanciarsi di lato, capriolando ed effettuare un forte lancio con la mano destra, indirizzando 4 (quattro) shuriken, accompagnati dal chakra, in direzione di un clone particolarmente inquieto!

    Cercò di inviarli alla sua destra, ma imprimendogli un'effetto che li avrebbe portati a dirigersi verso la sua sinistra, in una parabola prima ascendente e poi discendente. Il suo intento era quello di colpire dal volto al collo dell'avversario...e sperò che gli intenti andassero a buon fine.

    "Uff..." sbuffò. Fronteggiò Yakushi-san e attese sul da farsi.

    Non potè fare a meno di sorridere. Fu come giocare! Fu come essere liberi! Fu come sentirsi vivo! Sent' l'amore per ciò che aveva fatto...sentendo quell'apatia che tanto contraddistingueva la sua esistenza...scemare dinanzi all'emozione di attivarsi in quelle azioni spettacolari...senza avvertire la colpevolezza...ma solo l'orgoglio di essere, palesemente, in possesso delle abilità, almeno fisiche, per comportarsi come uno...

    -Shinobi...-
     
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    È colpa tua. Ratty

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    [Tre giorni dopo il Grande Evento]

    Man mano che venivano colpiti, i cloni sparivano come bolle di sapone, lasciando che le armi li trapassassero finendo lontano. Lo so che hai finito le armi, ma se fossi davvero il genio che credi allora ti saresti inventato un modo per recuperarle senza chiederle, no? Lo punzecchiò prima di fornirgli Shuriken e Spiedi e vedere come proseguiva l'allenamento.

    Uh? Febh sembrò come risvegliarsi da uno stato di sopore quando il giovane Kohaku gli si mise davanti, ad esercizio terminato. Oh, scusa, stavo pensando ad altro e non ho seguito quel che facevi. Troppo noioso. In realtà non poteva muovere i cloni senza concentrarsi attivamente su di essi, ma questo era un dettaglio marginale e specificarlo avrebbe dato troppa importanza all'allievo. Comunque, prima mi sei sembrato un pò sfuggente quando ti ho proposto come liberarsi del tuo problema, quindi te lo chiedo di nuovo. Congiunse le mani, prima dai polpastrelli e poi coi palmi, mentre fissava il ragazzo quasi fosse un malavitoso davanti ad un supplicante. Vuoi che faccia secco tuo padre? Per me non sarebbe affatto un fastidio liberarti dai tuoi ostacoli, dopotutto i Sensei esistono anche per questo. Senza di lui la via è spianata. O se preferisci posso rapirlo e rinchiuderlo da qualche parte per un annetto o due, così da vedere se nel frattempo metti abbastanza pelo sullo stomaco per affrontarlo. Sorrise.

    Pensaci bene mentre passiamo all'esercizio successivo, mi darai una risposta solo quando avremo terminato questa seconda prova. E bada che quello di oggi era solo un assaggio: dovrai fare almeno un'ora di lanci di armi ogni giorno se vuoi migliorare la tua noiosa performance. Lo ammonì, cominciando a dondolarsi lentamente sull'altalena dalla quale non si era mai alzato. Adesso voglio che tu provi a colpirmi mentre sto qua. Se riuscirai, con solo pugni, calci o roba simili, a farmi alzare dall'altalena avrai un premio extra. Stava mentendo ovviamente, e comunque non riteneva possibile una simile vittoria per il ragazzino. Non ti attaccherò di rimando ma potrei parare appena un pò più rapidamente di quanto tu attacchi, quindi cerca di usare il chakra in grazia di dio per superarmi.

    Indicò le braccia di Kohaku. Prima stavi andando un pò a sentimento, ma questo rischia solo di farti sprecare energie. Non hai imparato ad usare il chakra a sette anni, hai solo imparato ad attivarlo. Allargò le braccia. Il Chakra si attiva quando la forza mentale e quella fisica si incontrano, un pò come una scintilla sull'olio da lampada, ma questa energia pura è estremamente volatile e la si deve canalizzare per bene altrimenti viene dispersa nel corpo e va perduta oppure fornisce un potenziamento abbozzato, irregolare e viene comunque perduta per la maggior parte. Devi riuscire a quantizzarla...sai che significa questa parola? Chiese, lasciando che il chakra male impastato fluisse oltre i limiti della sua pelle, per dimostrare con un effetto simile ad una fiamma azzurra cosa accadeva quando le energie erano mal distribuite. Devi avere in mente una quantità precisa ed usare sempre quella, oppure suoi multipli, ma senza eccedere. Una volta che avrai trovato quella quantità corretta allora lo spreco di energie sarà molto limitato ed otterrai invece un potenziamento adeguato...perchè quando un muscolo viene irrorato da chakra riesce a superare i suoi limiti naturali...e dovrai farlo per forza se vuoi superare le mie difese. Mentre spiegava ridusse la fuoriuscita di chakra fino a raggiungere il suo controllo abituale, quindi prese un sasso da terra e semplicemente lo frantumò come se fosse stato gesso, usando appena due dita.

    Pensaci, fai qualche prova e poi attaccami! Contro ogni attacco di Kohaku infatti Febh avrebbe agito con una prontezza di riflessi leggermente superiore a quella dell'attaccante [Riflessi Bianca +1 tacca] E non dimenticare che mi devi anche dare una risposta su tuo padre.


    CITAZIONE
    Una buona descrizione degli attacchi, ma con qualche pecca. Un attacco a ventaglio a 120° come quello descritto, per quanto possibile, se mira ad una zona molto ampia verosimilmente non è eseguibile con un solo Slot Azione, ma ne servirebbero almeno due. Se riguardi la descrizione, le armi lanciate devono avere più o meno la stessa traiettoria per essere lanciate con un solo Slot.
    Per quanto riguarda l'uso del chakra è sempre bene descrivere esattamente quanto ne usi, perchè a diverse quantità di chakra corrispondono diversi potenziamenti alle statistiche, ma ovviamente questo non te lo avevo spiegato perchè statistiche ed impasti sono appunto l'argomento del secondo post.

    Esistono due serie di statistiche: Primarie e Secondarie.

    Le Primarie sono le più importanti, perchè si applicano ad ogni azione che il tuo personaggio può intraprendere.
    La Forza determina la forza muscolare che riesci a sviluppare, influenzando i danni inflitti ad esempio, ed inoltre influenza la velocità delle armi lanciate.
    La Velocità determina quanto rapidamente riesci a muoverti in fase offensiva, quindi sia la capacità di spostarti che quella dei tuoi pugni o calci o testate o quel che è.
    La Resistenza implica la capacità di sopportazione di danni, di fatica e di altre alterazioni. Influenza direttamente la tua vitalità e si oppone alla forza nel calcolo dei danni (di cui parleremo in seguito)
    I Riflessi invece indicano quanto rapidamente riesci a muoverti in fase difensiva, quindi sia la capacità di parare che quella di schivare. Si oppone alla Velocità dell'attacco che subisci, ma di difesa parleremo poi.

    E' possibile Impastare Chakra in ciascuna di queste statistiche. Questo vuol dire che spendendo un quantitativo di chakra puoi avere dei vantaggi chiamati Tacche. Avere 4 tacche implica portare la statistica al livello di una energia superiore.
    Uno studente può impastare un Bassissimo per avere una tacca oppure un 1/2 Basso per averne due. Il potenziamento, sia chiaro, dura solo il tempo di uno slot azione.
    Va detto che puoi scegliere di potenziare più statistiche se vuoi, ma il vantaggio in tacche viene sempre diviso tra le statistiche interessate. Se ad esempio impasti 1/2 basso (ottenendo 2 tacche) e vuoi dare un pugno che sia potenziato sia in Velocità che Forza, allora sia velocità che forza prenderanno una tacca.
    Inoltre ogni impasto è relativo ad una singola zona del corpo. Nulla ti vieta di impastare un 1/2 basso nelle gambe (muovendoti quindi con 2 tacche a velocità) e contemporaneamente impastare un altro 1/2 Basso nel braccio destro (per dare un pugno con 2 tacche a velocità, o forza o distribuite tra velocità e forza).

    Le Secondarie sono più situazionali e comunque possono decidere uno scontro, ne parleremo nel post successivo assieme all'uso delle tecniche Base ed Avanzate.


    In questo post devi descrivere due round di combattimenti a corpo libero (senza armi quindi) contro Febh che si dondola. Impara a gestire il chakra ed i suoi impasti, anche con prove ed errori, o ragionamenti o altro, vedi tu come il tuo personaggio affronta queste nuove nozioni.
    Anche stavolta hai 3 slot azione per round. Citandoti il regolamento, in corpo a corpo gli slot azione permettono attacchi singoli (più o meno acrobatici, ovviamente non puoi includere un salto carpiato con doppio avvitamento che precede il calcio) o attacchi doppi (tipo un doppio pugno contro il petto, purchè contemporaneo).

    Attacco in Mischia: Richiede 1 slot Azione un'azione offensiva diretta composta da un singolo movimento (pugno, calcio, affondo) oppure da un movimento elaborato (spazzate, calci ruotati).
    Attacco Doppio: Richiede 1 slot Azione un doppio Attacco in Mischia portato con due o più arti o armi, con movimento simile e contemporaneo richiede un singolo slot Azione; un Attacco Doppio può essere schivato con un unico movimento difensivo
     
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