La Città Dolente

Taki - Confine Orientale

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Boreanz
        Like  
     
    .
    Avatar

    « Let alone yourself. »

    Group
    Giocatori
    Posts
    8,746
    Reputation
    +473

    Status
    Anonymous
    Gli occhi luminosi dell'Immortale erano fissi sul volto del monaco, sondando le sue reazioni nell'udire le parole che gli venivano rivelate; diverse cose gli erano sconosciute, altre no, e altre ancora erano una rielaborazione di nozioni già presenti. Non gli sfuggì il gesto di noncuranza che l'altro fece in risposta alla sua manifestazione di curiosità circa il modo in cui era tornato dalla morte, ma evitò di prenderla a male. Doveva essere una storia unica, degna si essere serbata con una riservatezza pari alla sua preziosità. Infine, fu il turno dell'albino di parlare.

    Udendo le prime parole dell'altro, Jeral trattenne a stento una risata di vittoria: ora sapeva il suo nome! Hayate Tamasizu, originario del Villaggio della Luna, cresciuto a Konoha e sbocciato a Kiri. Tutto quadrava: gli indizi che aveva scovato durante il massacro del Culto della Felce Lunare, l'attacco alla Foglia, le parole della Magnificenza sul fatto che Hayate fosse abituato a climi freddi e avesse un legame sentimentale con la Nebbia. La menzione dell'isola-prigione di Genosha gli suonò familiare e la ormai nota nebbia ai limiti della sua coscienza pulsò debolmente. Jeral la ignorò.

    Il monaco proseguì con la storia di Hayate, rivelando un notevole ammontare di dettagli: l'amore di Hayate per i lupi, il suo rapporto di odio con Shiltar Kaguya, il Terzo Mizukage - un numero che gli parve strano, dato che quello attuale era il Nono -, il suo abbandono di Kiri e, infine, il suo arrivo nel Villaggio dell'Abete, ai confini del Paese dell'Acqua. Di nuovo, tutto pareva quadrare con le parole della Magnificenza di Hayate, in particolare per quanto riguardava il rapporto con il Kaguya. A quel punto le cose si fecero interessanti e l'uomo dallo sguardo fiero che aveva davanti toccò un argomento di notevole interesse per l'Avatar: l'immortalità. A quanto pareva, in quel paesino era presente una fonte termale dai poteri mitici, in grado di preservare la vita oltre ogni limite concepibile - almeno per un mortale.

    Poi, quasi preannunciate dalla possibilità di "asportare il cuore" menzionata dal monaco, arrivarono quelle parole e tutto cambiò. Un'organizzazione di qualche tipo aveva cavato il cuore ad Hayate e, durante una missione, Shiltar Kaguya se ne era impadronito. Una rabbia terribile si impadronì del suo corpo, rendendolo momentaneamente cieco all'ambiente circostante e sordo alle parole dello Shogenin. « Piccolo, sordido.. » Quasi non riusciva a parlare, tale era l'ira che aveva in corpo.

    La Magnificenza di Hayate aveva osato mentirgli.

    uYsJv2j

    Questo cambiava tutto. Tutto. Strinse i pugni, tentando di contenere l'insopprimibile bisogno di distruggere qualunque cosa a portata. Il chakra eretico ribolliva potente dentro al suo petto, spingendo per liberarsi. Jeral incanalò la sua rabbia in un martello mentale, che abbatté con la forza di un vulcano sulle voci ribelli. L'Avatar riguadagnò una parvenza di controllo e ritornò ad ascoltare le parole dell'altro, che gli stava rivelando l'esistenza di alcune arti proibite coltivate nel Villaggio dell'Abete circa la scuoiatura di esseri viventi. Quando il monaco concluse con una domanda quasi giocosa, Jeral gli scoccò un'occhiata di fuoco. Gli piaceva quel mortale, ma in quel momento era pericoloso giocare con il Flagello.

    « ... »

    Stava per replicare, quando un fischio acutissimo irruppe nell'etere e, una frazione di secondo dopo, un dardo dorato atterrò con violenza sulla spalla sinistra dell'Avatar, penetrando perpendicolarmente nella carne con un tonfo sordo [Ferita GravePOT:105 vs 40 (Cotta di Maglia Completa)]. Sorpreso soprattutto per non essersi accorto dell'attacco a causa della sua terribile furia, Jeral accusò il colpo con pesantezza, distribuendo l'impatto piegando le ginocchia e lasciando che la forza generata dal colpo venisse dispersa nel terreno. Non aveva bisogno di guardare spalla per sapere che, chiunque fosse, l'arciere gli aveva trafitto il cuore a metà, con una precisione che aveva del ridicolo. Eppure, egli non cadde [AvatarAvatar:L'utilizzatore non invecchia ed è immortale. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altro ninja: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero in un danno ½ leggero alla vitalità, uno status Medio in danno leggero, uno status Grave in medioleggera; sono esclusi Semiparalisi, Intralcio e avvelenamento. La rigenerazione di vitalità ed energia vitale è moltiplicata per il livello della tecnica speciale posseduto. Qualsiasi danno verrà normalmente rigenerato se le parti congiunte e non presenti elementi esterni (armi e simile). Avatar è un'abilità sempre attiva.
    ]
    .

    Sollevò immediatamente lo sguardo, pronto ad agire, e i suoi occhi violacei scorsero una figura appesa a testa in giù proprio su di loro, a circa cinquanta metri d'altezza. Per un attimo pensò di aver preso un abbaglio, ma l'essere faceva mostra di ben sei arti e un ulteriore occhio in centro alla fronte, che era corrugata in una maschera d'ira e piacere selvaggio per il colpo appena andato a segno. In quel preciso momento partì il secondo colpo, questa volta diretto al cuore del monaco dai capelli di luna [POT:105][PREC&VEL:Viola+7].

    « Creperai anche tu, maledetto! Pagherai per quello che hai fatto ai miei piccoli! »

    L'uomo, orribilmente tatuato in tutto il corpo, sfruttava con l'ausilio di ben quattro mani un arco di dimensioni enormi e, notò l'Immortale, i dardi che scagliava erano secreti dalla sua stessa bocca. In quel momento, l'assalitore parve notare che Jeral era ancora in piedi e, pur stupito, mostrò di essere un uomo addestrato e reagì all'istante: compose due rapidi sigilli e sputò dalla bocca sdentata un'enorme ragnatela dorata, che si attaccò ai due palazzi e chiuse l'unica via d'uscita [Nido del RagnoNido del Ragno
    Villaggio: Derivata - Geni del Ragno Dorato III
    Posizioni Magiche: 2
    L'utilizzatore sputa una ragnatela adesiva in grado di ricoprire un'area di 90 metri quadri: causa Ingombro Medio. Se toccata, può incollare con Forza adesiva pari alla Precisione dell'utilizzatore + 3. Richiede la manipolazione di 8 Unità di Ragnatela. Nido del Ragno ha usura 200.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Costo: Elevato
    [Da jonin in su]
    ][Trappola del RagnoTrappola del Ragno: L'utilizzatore otterrà 2 tacche in Precisione per ogni round in cui distante dall'avversario, oltre a metà del raggio d'azione delle emissioni. Subire danni dall’avversario azzera Trappola del Ragno.][PREC:Viola+8+3 base + 2 Trappola del Ragno + 3 TA]
    .

    « Gyayayayaya! Non pensare di cavartela, incappucciato! Il Direttore riavrà i suoi diamanti! »

    Jeral lo ignorò, rivolgendosi invece al monaco dopo la sua difesa.

    « Ti dispiace toglierlo di mezzo, Risorto? » L'ira nella voce dell'Immortale era palpabile. « In questo momento non sono certo di poter combattere senza farci crollare l'intera volta in testa. »

    Così dicendo, sollevò la destra ed afferrò la freccia dorata incastrata tra le ossa della sua spalla. Le vene del suo collo pulsavano con violenza. Il Risorto non avrebbe avuto difficoltà a capire che, in quel momento, il Flagello stava combattendo contro sé stesso per evitare di distruggere ogni cosa in preda all'ira. Del pari, conoscendo la storia di massacro che quest'ultimo aveva alle spalle, forse sarebbe anche riuscito ad immaginare il motivo di quella scelta: Jeral desiderava portare a termine quella conversazione.
     
    .
17 replies since 28/8/2015, 01:45   408 views
  Share  
.