Effrazione con scasso

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    ..Vecchi Anziani di M..
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    Il rosso era furibondo. L’incontro con il consiglio degli anziani non aveva portato a nulla. I ricordi di Gin Tatsumaki Chikuma che ora affollavano la sua mente gli dicevano di interrogare i vecchiacci su alcune questioni che non riusciva ben a definire. Segreti che il Kazekage teneva nascosti nella sua mente e che riguardava qualcosa di orribile che gli era stato fatto in passato. Hoshi sentiva che quello strano ricordo era il collegamento per capire quello che stava realmente succedendo al Kazekage e suo maestro. Gin ormai si trovava in coma da parecchio tempo e nessuno era riuscito a fare qualcosa per aiutarlo. La situazione oltre a lasciare un vuoto di potere poteva rapidamente scatenare il caos qualora la notizia si fosse diffusa tra il continente. Per il momento nessuno sapeva dell’accaduto a parte le persone che si stavano occupando di lui e il consiglio degli anziani.

    -Maledizione.. quei quattro vecchi di merda non mi vogliono dire che diavolo è successo a Gin.. sono sicuro che loro lo sanno.. ma perché non vogliono mettermi al corrente della cosa?!.. fanculo..-



    Il consiglio degli anziani aveva classificato le sue domande come non attinenti al suo ruolo e soprattutto fuori luogo in quanto loro non avevano alcuna informazione a riguardo. Hoshi sapeva bene che si trattava solo di un mucchio di cazzate. I vecchi sapevano tutto della storia del paese e quindi dovevano essere anche a conoscenza di ciò che stava realmente accadendo a Gin. Doveva fare qualcosa e procurarsi le prove e le informazioni di cui aveva bisogno anche se non sapeva ancora come.


    Il rosso stava camminando per le vie di Suna con fare pensieroso. Il suo sguardo fisso a terra lo aveva distratto dalla persona che gli stava venendo incontro. Senza riuscire ad evitare il colpo il Chikuma finì per schiantarsi contro l’individuo -Aiho.. cavolo e sta attent.. o!-. Si trattava di un giovane ragazzo vestito da sacerdote o quasi. Di certo i suoi vestiti marcavano un netto contrasto con la T-shirt rossa del Chikuma e i suoi bermuda color sabbia. Subito il rosso avrebbe notato che il ragazzo non doveva vederci bene o forse era addirittura cieco -Oh chiedo scusa.. non volevo essere scortese.. mi chiamo..-. Stava per presentarsi il rosso quando un’idea malsana gli perforò le tempie facendogli fare un trip assurdo nel futuro. Quel tizio poteva essere la sua carta vincente -Mi chiamo ehm.. Hamano.. si Hamano Iga.. e tu come ti chiami?!- era incredibile come il rosso riuscisse a tirare fuori sempre quel nome quando stava per combinare qualcosa.


    Hoshi avrebbe atteso che l’individuo si presentasse prima di riprendere a parlare con tono cortese -E’ un piacere conoscerti!.. è da molto che vivi a Suna?!.. non vorrei sembrarti invadente.. ma sembra quasi che tu sia uno Shinobi di alto rango!- il ragazzo lo avrebbe detto battendo la spalla del monaco in segno di congratulazione -Vedi.. mi trovo in una strana situazione e mi chiedevo se tu potessi aiutarmi?!- il rosso era rimasto li in attesa di una risposta. Di certo non era normale chiedere ad un cieco un aiuto, ma il ragazzo sembrava una persona apposto, una di quelle che difficilmente rinnegava la possibilità di aiutare il prossimo, una persona perfetta insomma per quello che aveva da chiedere. Il piano stava prendendo vita ora non restava che trovare un secondo complice.


    Mentre Hoshi ascoltava il cieco, avrebbe posizionato la mano per creare un suo clone corporeo pronto a cercare un secondo soggetto da invischiare in quel brutto affare. La copia del rosso sarebbe apparsa alle sue spalle pronta per portare a termine la missione [Tecnica Avanzata]Maestria della Moltiplicazione Superiore del Corpo
    Abile: L'utilizzatore può usare la Moltiplicazione superiore del Corpo con una sola mano.
    [Da Chunin in su]
    Arte dei Cloni [1]
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
    (Consumo: Basso)

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]




    Il clone del rosso sarebbe scattato in cerca della seconda recluta. Il suo piano prevedeva una prima persona che agisse da esca per le allodole mentre una seconda agiva indisturbata. Trovare un adulto disposto a fare una cosa del genere era praticamente impossibile per questo la sua attenzione finì verso i bambini che stavano in strada. Non fu necessario spostarsi di molto per trovare il soggetto perfetto. Hoshi aveva individuato un ragazzino dai capelli rossi che non doveva avere più di una decina di anni. La sua espressione non era certo tra le più rassicuranti ma poco importava al Chikuma che aveva altro a cui pensare. Con fare deciso si sarebbe diretto verso il ragazzino che sembrava essere solo -Ehi ciao amico!.. mi chiamo Hamano Iga.. Jonin del villaggio della Sabbia.. tu come ti chiami?!- il rosso avrebbe aspettato una risposta prima di continuare, quindi preso il copri fronte dalla tasca avrebbe continuato il suo discorso -Ti va di aiutarmi a portare a termine una difficilissima missione ninja?.. sono sicuro che il villaggio te ne sarebbe immensamente grato!- il Chikuma avrebbe sfoggiato la sua migliore espressione. Sperava davvero che quello strano ragazzino rispondesse in maniera affermativa all’invito del Jonin di suna.

    OT: La giocata è riservata agli utenti Bartok e LNearL.
    Hoshi vi ha presi di mira! Preparatevi a vivere esperienze al limite della legalità!


     
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    Ero rientrato a Sunagakure da pochi giorno dopo una settimana di permanenza ad Oto. Il mio compito era pian piano infiltrarmi nelle gerarchie, ma sopratutto ricominciare ad avere una vita normale. Una spia perfetta deve avere un sacco di informazioni, e per poterle avere e necessario essere nei posti giusti. Appena tornato avevo ricominciato a farmi vedere in accademia, sorprendendo tutti per il repentino cambio caratteriale. Quella settimana di insegnamenti mi aveva terribilmente cambiato e non sarei mai più stato lo scemo del villaggio. Avevo dato la mia disponibilità per svolgere delle missioni e per poter servire il paese. Mi premeva mettermi in mostra e sarebbe stato molto importante poter il mio lavoro riuscire a conoscere alcuni dei funzionari.
    Odiavo le persone ed odiavo questo posto. Mi ricordava la mia vecchia vita, e mi ricordava i miei genitori. Le persone mi conoscevano, e mi guardavano stupiti. Non ero più lo stesso bambino che correva a combinare disastri nelle vie, ora mi aggiravo come una persona normale. Nei limiti del possibile cercai di svolgere qualche commissione per queste persone, cercando di ripulire la mia nomea. Presto le voci della morte dei miei genitori si sarebbero diffuse, e tutti avrebbero pensato che il mio cambiamento fosse dovuto a quello.
    Povero bambino, a dieci anni si ritrova da solo. é normale che sia cresciuto in fretta.
    I pensieri comuni avrebbero riempito le loro menti, e con il tempo si sarebbero resi anche più disponibili, perdonando sicuramente ogni mia colpa. Pian piano avrebbero visto in me una persona nuova, in grado di darsi da fare per rimediare ad una grossa perdita, e anche queste piccole cose avrebbero aiutato a migliorare la mia fama.


    Porca Puttana mi hanno sgamato.

    Rimasi impietrito davanti al ragazzo con i capelli rossi che mi si era avvicinato, presentandosi con i capelli rossi. Incontrare uno shinobi di questo rango per le strade non era cosa di tutti i giorni. Se poi si veniva direttamente fermati questo poteva portare qualche sospetto. Ripresi immediatamente il controllo, pronto a qualsiasi genere di interrogatorio o domanda. Ero ormai una spia a tutti gli effetti, ed avrei svolto il mio lavoro con professionalità.


    Mi chiamo Ryoshi Okura, sono un Genin.

    Risposi alla sua prima domanda. La tentazione di mentire c'era stata, ma eliminai immediatamente quell'opzione. Davanti ad un soggetto più altro in grado e del quale non conoscevo le capacità non potevo permettermi errori grossolani. Ascoltando la seconda parte del suo discorso mi fu impossibile trattenere un ghigno. Niente di meglio per poter iniziare a svolgere il mio lavoro. Una missione diretta, tra l'altro svolta in maniera informale direttamente per un jonin di Suna. Quale occasione migliore ?


    Certo! Sono uno shinobi del villaggio, e sarò sempre pronto a servire!

    Risposi con tono sicuro, quasi militare. Non me ne fregava niente di un eventuale compenso, era una buona occasione per conoscere uno shinobi del villaggio e per poter iniziare a servire il mio paese. Rimasi davanti al ragazzo, in attesa di istruzioni.
     
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    In quel luogo arido e inospitale Haruki si sentiva perfettamente a suo agio. Nell'interminabile distesa di sabbia che circondava il villaggio il monaco rosso riusciva a trovare la propria pace. A fargli compagnia c'erano solo la brezza del deserto e i raggi del sole. Niente che turbasse la sua concentrazione, niente che lo distraesse dalla meditazione. A Suna era un estraneo, mentre il deserto lo accoglieva come un vecchio amico. La solitudine non lo disturbava affatto, aveva imparato ad amarla durante i suoi primi anni d'istruzione. Inoltre, si trovava più a suo agio circondato dalle dune, che dai suoi conterranei. Quegli uomini gli apparivano ancora indecifrabili. Non ne capiva i costumi, non ne approvava la mancanza di fede e ne disprezzava lo scarso senso del dovere. Anche il caldo asfissiante gli sembrava del tutto innocuo. D'altronde era stato addestrato a resistere in condizioni ben peggiori. Quando ancora viveva al Tempio, parte del suo allenamento consisteva nel passare lunghe giornate a digiuno, meditando sotto il sole bruciante del deserto.


    Quel giorno aveva lasciato la sua nuova casa molto presto, quando il sole non era ancora sorto. Ormai aveva imparato a memoria la strada che conduceva dalla sua abitazione ai cancelli del Villaggio, quindi riusciva a spostarsi senza l'ausilio del suo attendente.
    Spese le prime ore della giornata a meditare, allenandosi nel controllo del Chakra. Sapeva che i ninja erano in grado di rendere quella preziosa energia adesiva come colla, tanto da riuscire a camminare sulle superfici verticali o addirittura sull'acqua. Considerato l'evidente vantaggio di un simile potere, il monaco rosso decise di impegnarsi per apprenderlo. Iniziò rivestendo la punta delle dita con una spessa patina di chakra per poi immergerle nella sabbia. Proseguì aumentando sempre di più l'estensione del velo di chakra, così da poter ricoprire una superficie sempre più grande. Dopo essere riuscito ad avvolgere l'intera mano, si adoperò per rendere più efficiente la distribuzione dell'energia. Stava sprecando ancora troppo chakra per un'azione così semplice. Gli ci vollero molte ore per raggiungere un risultato appena decente, ma Haruki si sentì comunque soddisfatto di quel piccolo passo. Sarebbe stato il primo di una lunga serie. Doveva diventare più forte se voleva essere degno del suo sacro compito. Per ora era solamente un moscerino se confrontato ad alcuni degli shinobi che aveva incontrato.
    Il potere senza fede è cieco, la fede senza potere è sterile.
    Ci sarebbero voluti anni per raggiungere il livello di Atasuke Uchiha, ma Haruki confidava che continuando ad esercitarsi avrebbe ottenuto grandi risultati.


    [...]

    Qualche ora più tardi.



    Stava camminando lentamente per le vie di Suna, diretto verso casa, quando qualcuno si scontrò con lui. A giudicare dalla voce, doveva esse un uomo abbastanza giovane. Probabilmente aveva solo pochi anni più di Haruki. Dopo quel piccolo incidente lo sconosciuto sbottò infastidito per poi scusarsi con il monaco rosso. Probabilmente, all'inizio non aveva notato che Haruki era cieco. Il Miyazawa si limitò a rispondere con il suo solito tono calmo ed educato che tradiva un'educazione molto severa.
    Non si preoccupi. Non mi è successo nulla. Piacere di conoscerla. Il mio nome è Haruki Miyazawa.
    Dopo essersi presentato, com'era d'obbligo fare tra sconosciuti, Haruki si esibì in un inchino piuttosto formale.
    L'uomo gli mise una mano sulla spalla, complimentandosi con lui come se fosse un grande ninja. Benché fosse privo di qualsiasi cattiva intenzione, ad Haruki quel gesto diede fastidio. Non erano amici e si erano appena conosciuti, quindi sarebbe stata buona norma non invadere il suo spazio personale. Tuttavia, ormai si era abituato alle maniere non convenzionali di alcuni suoi compatrioti, quindi niente nei suoi modi o nelle sue parole avrebbe manifestato quel sentimento. Il suo volto rimase una maschera di cortesia mentre ascoltava il ragazzo.
    Beh, sempre meglio di quella zotica di Konoha.
    Mi dispiace deluderla, ma sfortunatamente sono solo un umile studente da poco arrivato al Villaggio. Se ha bisogno dei servigi di uno shinobi esperto le consiglio di rivolgersi agli uffici dell'amministrazione. Lì le sapranno fornire tutte le informazioni e il sostegno di cui lei ha bisogno. Io temo di poter fare ben poco per lei.
    Improvvisamente qualcosa di strano attirò la sua attenzione. Aveva sentito un lieve rumore, una sorta di piccolo scoppio, e un altro individuo era entrato nel suo campo di percezione. La cosa gli sembrò sospetta, ma preferì non indagare.
    Meglio non immischiarsi. Non ho altro tempo da perdere.
    L'esperienza fatta all'accademia gli aveva insegnato che il mondo ninja era colmo di pazzi e Haruki non voleva rimanere invischiato in un'altra situazione al limite dell'assurdo.
    Ora, se permette, dovrei andare.
    Si allontanò di qualche passo, per poi piegarsi in un lieve inchino. Dopodiché gli sorrise e lo salutò per l'ultima volta.
    È stato un piace conoscerla.
    Detto ciò iniziò ad allontanarsi, proseguendo nel cammino che Hamano Iga aveva interrotto.


    Scusami, ma Haruki è fatto così ;)
     
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    [Haruki Miyazawa]

    Il monaco sembrava non avere alcuna intenzione di aiutare il rosso. I suoi modi cortesi avevano un po’ spiazzato il Chikuma che si aspetta di certo una risposta più accesa. Il giovane cieco sembrava impegnato ad andare altrove tuttavia Hoshi non poteva assolutamente lasciarsi scappare quell’occasione. Quel tizio era perfetto, sembrava una persona rispettabile e non ci vedeva una mazza, nessuno lo avrebbe mai incolpato di essere l’autore di ciò che stava architettando. Senza esitare il rosso si sarebbe messo davanti al monaco prima che questi se ne andasse -No aspetta!!! Ti prego non andartene!!!.. la verità e’che.. la verità è che ho bisogno di aiuto!- il rosso si era gettato in ginocchio prendendo le mani del monaco mentre cominciava a singhiozzare -Vedi io sono una persona disperata!.. mi sono perdutamente innamorato di una donna ma non ho il coraggio di chiederle di uscire.. sono sempre stato un uomo solo.. senza amici.. e con gravi problemi!!! - ora forse stava un po’ esagerando ma non poteva di certo fermarsi -.. tutti i miei amici se ne sono andati e io sono rimasto solo.. quello che ti chiedo è un aiuto da uomo a uomo.. - il rosso avrebbe stretto le mani del monaco con fare disperato -Ti prego Myazawa tu hai un aspetto così nobile e sincero.. ti prego aiutami a presentarmi a questa ragazza!!!- il rosso si sarebbe alzato da terra quindi senza esitare avrebbe tirato con se il monaco trascinandolo per un braccio, di sicuro lo avrebbe seguito dato che il Jonin avrebbe dimostrato una forza capace di strapparglielo di dosso [Slot Azione]Forza: 700


    Di sicuro Haruki non sarebbe riuscito a resistere a tanta foga, il rosso senza fermarsi avrebbe continuato non curante della reazione del monaco -Lei è così bella e dolce.. basterà che tu vada alla porta per darle il mio messaggio.. per dirle che mi sono innamorato di lei e che vorrei tanto incontrarla!.. sei la mia unica speranza ti prego!!!- i due avrebbero camminato per qualche minuto prima di raggiungere una piccola piazza contornata da diversi grandi edifici. Hoshi avrebbe girato il cieco posizionandolo dritto alla porta che doveva andare a bussare, l’edificio distava non più di dieci metri dalla loro posizione. Se fosse stato necessario il rosso lo avrebbe costretto a forza ad andare a bussare quella porta, ma era certo che per quanto scocciato il monaco li avrebbe persi questi cinque minuti della sua vita per togliersi dalle palle quel pianta grane.


    Hoshi avrebbe dato una pacchetta al monaco per incoraggiarlo verso la porta -Ok è li davanti a te.. ad una decina di metri.. bussa e di alla mia amata che la amo tanto.. so che la tua istruzione e le tue dolci parole sapranno rubare il suo cuore per me!- quindi il rosso avrebbe lasciato il ragazzo andare per la sua strada mentre si posizionava dietro all’angolo di un vicolo li vicino. Il rosso avrebbe osservato la scena facendo comparire tra le mani una birra fresca che avrebbe aperto facendo roteare l’aria attorno al tappo. Dopo un sorso avrebbe detto senza farsi sentire da nessuno -Speriamo che quel tizio sia bravo a raccontarla.. e soprattutto che l’altro abbia trovato qualcuno da mandare dentro.. uff.. che fatica!- e si sarebbe scolato un bel sorso di birra.


    Il rosso era curioso di scoprire chi sarebbe andato ad aprire la porta. Haruki di certo non poteva saperlo, ma la porta che stava andando a bussare era quella dell’abitazione del più anziano membro del consiglio del villaggio. Hoshi sapeva bene a quei vecchiacci erano stati assegnati dei ninja dediti alla loro protezione e cura. Il piano del rosso era semplice mentre haruki teneva impegnata la guardi la sua copia in compagnia di un terzo complice si sarebbero intrufolati dentro alla casa per cercare informazioni sul caso di Gin.


    Se Haruki si fosse diretto in qualsiasi direzione all’infuori della porta dell’anziano si sarebbe sentito colpire le chiappe da un potente proiettile di aria compressa lanciato dal rosso. La serie di proiettili lo avrebbe inesorabilmente costretto a sbattere contro la porta alla fine. Tutto si poteva dire di un Chikuma ma che non fosse preciso assolutamente no [Slot Azione]Proiettile di Vento / Potenza: 10 / Precisione: 800 / Consumo: Variabile


    Una volta bussato alla porta Haruki avrebbe atteso almeno un minuto abbondante prima di sentire dei rumori provenire da dietro il robusto legno. Chiunque si fosse avvicinato alla porta doveva aver inciampato oppure essere sceso da delle scale di corsa. I rumori convulsi sarebbero durati pochi istanti, il chiavistello sarebbe scattato e una piccola figura si sarebbe palesata alla porta con voce ovattata.



    -Siiiih.. chi è?!.. oh.. e tu chi sei giovane?!.. che cosa vuoi?!..-




    Hoshi avrebbe di colpo sputato tutta la birra dal naso vedendo la bestia che era uscita dalla porta. Si aspettava uno schianto di kunoichi e invece ad aprire la porta era stata una vecchiaccia brutta come la fame. Sciugatosi le bave che gli colavano da bocca e naso avrebbe ringraziato gli dei Chikuma di aver reso cieco quel tizio e avergli risparmiato una mega figura di merda. Insomma aveva mandato Haruki a dichiarare il suo amore per lei. Robe da pazzi.


    Il monaco oltre alle parole della vecchia anziana avrebbe inoltre percepito altri strani rumori provenire da lei. La signora infatti sembrava quasi cigolare. Di sicuro una persona sana non avrebbe mai percepito questo particolare, ma un cieco si dato che per orientarsi era di sicuro costretto ad utilizzare l’udito. Il rumore percepito sarebbe sembrata ad Haruki quello di una serie di giunture metalliche muoversi all’unisono. Non restava che provare ad interagire con la strana signora.






    [Ryoshi Okura]

    La copia del rosso sembrò essere di sicuro molto più fortunata dell’originale, o forse no. Il Chikuma aveva beccato al primo colpo un volenteroso Genin del villaggio. Data l’età doveva essere fresco di promozione, niente di meglio. Il rosso avrebbe dato una bella pacca sulla spalla al ragazzino congratulandosi con lui -E bravo Ryoshi!!!.. tutti i nuovi ninja della sabbia dovrebbero prendere esempio da te!.. ma ora forza andiamo.. non possiamo perdere altro tempo..- il rosso avrebbe invitato il ragazzino a seguirlo per le vie di Suna. Mentre si muovevano a passo svelto avrebbe spiegato la situazione al bambino -Ok Ryoshi.. quello che ti sto per dire è strettamente Top Secret.. non dovrai mai parlarne con nessuno.. hai capito?!..- il rosso avrebbe aspettato una conferma prima di proseguire, non che gli importasse, ma più il ragazzino ci credeva meglio sarebbero andate le cose. -Ok.. allora.. la situazione è questa.. temiamo che uno degli anziani del villaggio nasconda in casa delle importanti informazioni che potrebbero mettere in pericolo il villaggio della Sabbia!- il rosso avrebbe fatto una pausa mostrando uno sguardo preoccupato e serio -Quello che dovrai fare è di intrufolarti nella casa dell’anziano per recuperare più informazioni possibili.. dovrai prendere qualsiasi cosa su cui ci sia scritto il nome di Gin Tatsumaki Chikuma.. o anche solo una di queste parole!- il rosso stava giocando d’azzardo, ma non aveva altra scelta.


    I due si erano fermati a metà di un vicolo che sfociava su una piazzetta di Suna. Sembrava non esserci nessuno nei dintorni e Hoshi era pronto a dare il via all’operazione di recupero. L’originale a quell’ora si sarebbe sicuramente occupato di trovare un diversivo per la guardia dell’anziano, ora che il campo era libero il bambino sarebbe stato libero di muoversi per la casa indisturbato. Il Chikuma tuttavia non se la sentiva di mandarlo dentro così, senza alcuna protezione -OK Ryoshi.. questa è la casa.. la vedi quella finestra la su?!- il rosso avrebbe indicato una finestra a circa cinque metri in alto -E’ da li che entrerai mentre io mi occuperò di darti copertura e supporto da qui sotto..- il rosso aveva una faccia tremendamente seria e concentrata.


    Si sarebbe avvicinato al bambino studiandolo per bene per qualche istante quindi lo avrebbe fatto girare di schiena -Fermo dove sei..- il palmo della mano di sarebbe appoggiato alla schiena del ragazzo. Non avrebbe sentito nulla se non un piccolo buffetto caldo, quindi il rosso avrebbe preso la mano destra del ragazzo voltando il palmo all’insù, ancora una volta quella strana sensazione. Poi ancora la mano sinistra. Quindi il rosso avrebbe preso a parlare -Ora sei pronto.. ho inscritto sul tuo corpo tre potenti tecniche tramite l’arte dei fuuinjutsu.. si tratta di tecniche potentissime che ti prego di usare solo ed esclusivamente se le cose dovessero mettersi davvero male per te!.. non credo che tu ne abbia bisogno.. ma sempre meglio essere prudenti.. potrai usarle una sola volta..- forse il rosso stava prendendo troppe precauzioni ma che gli importava, al massimo il bambino si sarebbe fatto esplodere addosso una cannonata d’aria mortale.


    Era giunto il momento delle spiegazioni -Ho impresso sulla tua schiena una fuuijutsu che ti permetterà di diventare invisibile o quasi per un po’ di tempo.. basterà immettere un po’ di chakra per attivarlo.. se dovrai renderti furtivo usalo e poi usa costantemente il tuo chakra per mantenerlo attivo.. occhio a non spomparti però!- quindi avrebbe proseguito la spiegazione -Nella mano sinistra ho inserito una potente tecnica di richiamo.. con essa potrai evocare.. ehm.. ll potente Re dei Tengu con cui ho stretto un patto di alleanza molti anni fa!- quindi il rosso si sarebbe fatto davvero serio -E per finire la mano destra.. in questa mano ho inserito la mia più potente tecnica.. usala solo ed esclusivamente in caso di vita o di morte.. e soprattutto rivogli sempre il palmo della mano davanti a te e tieni il polso bloccato con la sinistra.. il contraccolpo potrebbe spezzarti il braccio!- il rosso aveva creato un rotolo umano vivente. [Power Up]Condizione attivazione: i fuuinjutsu si attivano e rilasciano la tecnica impastando una quantità di chakra pari a ½ Basso.

    Fuuinjutsu Inarrestabili [2]
    Arte: L'utilizzatore può imporre in simboli le proprie tecniche ninjutsu e genjutsu e decidendo il metodo d'attivazione. Tali scelte non devono essere scorrette, sleali o antisportive. L’attivazione della fuuinjutsu deve avvenire entro 1 settimana, altrimenti si scioglierà senza effetti. Richiede 1 slot tecnica avanzato.
    (Consumo: pari al costo d'attivazione)

    Kaze no Kaijin – Fantasma di Vento
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può diventare etereo. La furtività aumenta di +3 in ambienti neutri e di +6 se immerso in una tempesta di sabbia, nella nebbia o nel fumo.
    Concede occultamento naturale parziale.
    L'occultamento si annulla entro 1,5 metri da una fonte di chakra.
    Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: Mediobasso)
    [Da chunin in su]

    Rinkai - Pressione Critica
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (5)
    L'utilizzatore comprime l'aria circostante tra le mani creando una sfera di vento. Potrà farla esplodere davanti a sé tramite Slot Azione, generando un'onda d'urto semicircolare di 1,5 metri di raggio, con potenza 60. La velocità dell'onda d'urto è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Può causare Sanguinamento Medio.
    Mantenere la sfera richiede l'utilizzo di entrambe le mani.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 1 / Consumo: Quasi Elevato - Mantenimento: MedioBasso)
    [Da jonin in su]

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]



    Il rosso aveva spiegato tutto ciò che aveva da dire -Entra.. cerca.. trova.. ed esci.. non preoccuparti del vecchio se lo trovi.. sarà a letto che dorme.. ormai è più di la che qua!.. basta che tu non ti faccia sentire.. ah.. occhio ad eventuali telecamere o trappole!.. buona fortuna.. - il rosso avrebbe preso il ragazzino per il coppino del vestito quindi senza sforzo lo avrebbe lanciato come un sacco di patate verso la finestra, di sicuro Ryoshi si sarebbe dovuto arrangiare per trovare un appiglio e non precipitare [Slot Azione]Lancio Ryoshi / Forza: 775 / Consumo: 1 Basso


    La copia del rosso avrebbe fatto comparire una bottiglia di birra cominciando a bere. Tutte quelle tecniche gli avevano messo una sete micidiale. Ora non restava che aspettare, di sicuro aveva trovato un valido aiuto in quel bambino. O forse no.


    Ryoshi sarebbe volato verso la finestra aperta posta a cinque metri di altezza. Una volta dentro si sarebbe accorto che quella stanza altro non era che il bagno, inoltre avrebbe subito capito perché era stata lasciata aperta. Un olezzo nauseabondo lo avrebbe investito facendolo barcollare, tra gli odori avrebbe identificato almeno tre tipi di pietanze che solitamente era abituato a mangiare e che di sicuro dopo quel giorno non sarebbero più state tra le sue preferite. Il bagno dava direttamente su un lungo corridoio. A destra avrebbe visto l’ingresso di due stanze mentre a sinistra si potevano intravvedere tre porte. Solo una di queste era aperta per metà. Dalla sua posizione il sunese avrebbe visto una parte di un grande letto con le coperte a terra, non sembrava esserci nessuno neo paraggi. Se il vecchio stava dormendo o altro di certo non stava russando, il silenzio infatti aveva invaso quel luogo, un silenzio quasi surreale. Al piano di sotto qualcuno doveva aver bussato alla porta dato che si sentiva parlare appena. Alla piccola spia non restava che decidere quale strada prendere, destra o sinistra.


    OT/ Dannato monaco va ad aprire la porta!!!
    Ryoshi invece è stato nuovamente catapultato nel suo mondo di spia.. manco farlo apposta.. non sapevo fosse una spia.. avevo deciso il suo ruolo prima di cominciare la giocata!
    Preparatevi che nel prossimo post la situazione si fa movimentata! :guru:

     
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    Quando avevo fatto la conoscenza di questo strano individuo dai capelli rossi solo pochi minuti prima l'avevo trovata solamente una gran botta di fortuna. L'occasione di poter svolgere una missione per il mio villaggio, tra l'altro direttamente sotto le dipendenze di un Jonin dello stesso. Mai avrei però immaginato ch'esso mi avesse arruolato per una missione da spia. Proprio io, tra tanti.
    Senza che potessi nemmeno accorgermene mi ritrovai volando verso la finestra. Ero uno shinobi ed avevo superato addestramenti di ogni tipo per poterlo essere, quel semplice salto non mi impressionava. Lasciai che la gravità mi facesse avvicinare al muro della casa, a quel punto avrei dato una leggera spinta con il mio piede e mi sarei immediatamente ritrovato nel bagno della casa, atterrando silenziosamente, come solo una spia sa fare. Slot Gratuito. [ Furtività ]. Rimasi immobile per qualche secondo, poi dovetti obbligatoriamente spostarmi per sfuggire dalla puzza terribile che intasava le piccole mura del bagno, indubbiamente gli abitanti di casa avevano grossi problemi di stomaco. A quanto sapevo mi era stato detto doveva essere la casa di un vecchio, è proprio vero che fanno schifo questi esseri decrepiti. Avanzi sino al bordo del bagno, ch'era collegato ad un lungo corridoio pieno di porte. [


    Pare non ci sia nessun indizio valido...

    Rimasi a fissare le porte sperando di poter vedere o sentire qualcosa in grado di aiutarmi nella scelta Percezione, Investigatore , occhio di falco, seguire le tracce. Per il momento l'unica nota stonata era il silenzio agghiacciante che regnava sovrano al primo piano. Davanti a me vedevo una sola porta aperta sulla sinistra, mentre le altre erano tutte chiuse. Dalla mia posizione riuscivo ad intravedere la parte finale del letto, con le coperte che cadevano sul pavimento. Mi sforzai di sentire qualche rumore, ma l'unica fonte di suono proveniva dal piano inferiore, dove sembrano esserci delle persone che parlavano.
    Dovevo decidere come agire, e anche se il Jonin si era presentato dicendo si trattasse di un mero vecchietto tutti i Fuuinjutsu che mi aveva impresso addosso mi mettevano all'erta. Non mi avrebbe lasciato una tecnica di grande potenza se non avesse realmente pensato che potessi correre dei pericoli.
    Io ero una spia, non esistevo e non potevo certo farmi scoprire nella casa di un vecchio pensionato. Non potevo sapere quale fosse il regolamento dell'abitazione, ma sicuramente aprire una delle porte chiuse sarebbe stato un errore. Non potevo sapere se c'erano sistemi di allarme o altre persone all'interno, magari dall'orecchio fino.
    Attento a risultare il più silenzioso possibile Furtività camminai lungo la parete per avvicinarmi alla stanza con la porta mezza aperta. Una volta a debita distanza avrei cercato di dare un'occhiata attenta al suo interno. Se ci fosse stato qualcuno o se avesse da poco lasciato la stanza avrei dovuto accorgermene Seguire le tracce , così come avrei dovuto notare la presenza di eventuali sistemi di allarme o protezione, nonchè qualche indizio utile a capire i movimenti dei proprietari o la posizione dei documenti che dovevo cercare Investigatore. Occhio di falco. Percezione.
    Se non avessi notato nulla di strano sarei entrato rapidamente nella stanza, stando pur sempre ben attento a non fare alcun rumore e mantenendo alta la guardia. Il silenzio che regnava dentro quella casa era strano, il dubbio che potessero esserci altre persone abili o con capacità particolari c'era. Una spia non poteva certo essere sprovveduta, e sicuramente non lo sarei stato io, La Spia.
    Presi lo specchietto dal mio equipaggiamento, assieme al filo di Nylon. Con un rapido movimento lo legai alla struttura dell'infisso, in maniera che mi desse visione del corridoio. Inoltre feci un noto particolare, se avessi avvistato qualcosa mi sarebbe bastato tirare il filo di Nylon con cui avevo legato lo specchio perchè questo venisse tirato verso di me. In maniera da non lasciare nulla di sospetto.


    Se è vero che attraverso il marchio sulla schiena posso diventare invisibile, dovessi vedere qualcuno in corridoio potrei nascondermi in questo modo.

    L'idea era a prova di bomba. Una volta adottato questo sistema di protezione avrei iniziato a rovistare all'interno della stanza alla ricerca dei famosi documenti che il Jonin voleva. Il tutto con un'occhio sempre puntato verso lo specchio, in modo da essere pronto se qualcuno si fosse presentato in corridoio, e con i sensi ben'allerta.



    Non avresti potuto trovare Genin più adatto Hoshi, chiamala fortuna xD Io invece avevo proprio bisogno di una giocata del genere, nemmeno a farlo apposta :)
     
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    Dio, cosa ho fatto per meritarmi tutto ciò? Non ti sono sempre stato fedele?
    Hamano non sembrava essere intenzionato a lasciarlo andare tanto facilmente. Si era inginocchiato ai suoi piedi, gli aveva afferrato le mani in gesto di supplica e si era anche messo a singhiozzare. Poi, aveva preso a farneticare dei suoi problemi. Haruki era rimasto spiazzato da quella scena e per qualche secondo non riuscì a trovare le parole adatte a rispondergli. Si maledì per non essere stato più attento. Se non si fosse scontrato con quel ragazzo, non avrebbe dato origine a questa sceneggiata. Ascoltando quel delirio, il monaco rosso fu nuovamente costretto a rilevare quanti danni potevano causare la lussuria e la mancanza di disciplina. Era evidente che il peccato aveva corrotto la sua anima e la sua mente. Quel semplice pensiero gli portò una nuova chiarezza che gli fece ritrovare la speranza. Si sentì sciocco per non averlo intuito prima. Era stata la volontà divina a farli incontrare. La Fiamma aveva scelto Haruki come proprio tramite. Il suo compito sarebbe stato quello di guidarlo lungo il cammino della redenzione. L'avrebbe ricondotto sulla via della Fiamma, aiutandolo a mondarsi dal peccato.
    Mi dispiace vederla in queste condizioni, ma non penso che indugiare nel peccato possa aiutarla a risolvere i suoi problemi. Il digiuno, la preghiera e l'astinenza son...
    Prima che il Miyazawa potesse finire il suo sermone, il ragazzo lo afferrò, trascinandolo con una forza sorprendente. Haruki non fu sorpreso tanto da quel gesto, quanto dalla potenza di Hamano. Non era un semplice Sunese e nemmeno un comune ninja. Il monaco rosso non era in grado di fare una stima precisa, ma, indubbiamente, doveva raggiungere i livelli di Atasuke. Gli tornò alla mente il rumore che aveva sentito poco prima, quando il ragazzo gli aveva toccato la spalla. Che avesse usato un jutsu? Non seppe rispondere a quella domanda, era ancora troppo presto per trarre conclusioni.



    Nonostante le rimostranze di Haruki, Hamano continuò a trascinarlo per alcuni minuti. Per quanto il monaco cercasse di divincolarsi o di puntare i piedi, niente sembrava poter fermare quella marcia. Fu solo a pochi metri dell'abitazione della presunta amante di Hamano che poté godere nuovamente della libertà. Tutto ciò è inaccettabile. Sbottò mentre cercava di sistemare le ampie vesti che si erano scompigliate durante la corsa. Dovette anche recitare un beve mantra per recuperare la concentrazione e non soccombere alla rabbia che cresceva dentro di lui. Odiava la mancanza di educazione e, da quando era arrivato al villaggio, quella era l'ennesima mancanza di rispetto che era stato costretto a sopportare. Gli abitanti del mondo ninja iniziavano a dargli sui nervi. L'Iga ignorò completamente le proteste di Haruki, gli diede le ultime istruzioni e sparì senza aspettare la replica del giovane monaco.
    Pensa che io sia uno di quei guitti che è abituato a frequentare?
    Fece solo pochi passi nella stessa direzione da cui erano venuti e un piccolo oggetto entrò nel suo campo di percezione, viaggiando a gran velocità. Non era abbastanza agile per poter schivare, ma riuscì a concentrare un modesta quantità di chakra per ridurre la forza dell'impatto. [Difesa] Il dolore e l'adrenalina sedarono completamente la sua rabbia e lo riportano alla calma. Era stato sciocco a pensare di potersi allontanare così facilmente. Aveva a che fare con un ninja potente. Se voleva che obbedisse ai suoi ordine, sicuramente non gli mancavano gli strumenti per obbligarlo. Non aveva sentito il proiettile cadere a terra, quindi doveva sicuramente trattarsi di un Jutsu. Il resto delle stranezze, unito a quell'ennesimo particolare, instillò in lui il germe del dubbio. Perché uno shinobi perfettamente addestrato doveva inscenare una simile pagliacciata per dichiarare il proprio amore ad una donna? Inoltre, che bisogno c'era di coinvolgere anche lui? Si trattava di un evento del tutto casuale?
    Io non credo al caso; Io credo alla volontà divina.
    Doveva trovare una risposta a quelle domande e per farlo non poteva che seguire i comandi dell'infedele che l'aveva trascinato in quella baraonda.


    Dopo aver bussato alla porta, dovette attendere circa un minuto prima di avere una qualche risposta. L'arrivo della donna fu preceduto da alcuni strani rumori che ricordavano quelli prodotti da una persona mentre scende rapidamente le scale. Quando sentì la voce della donna, Haruki trattenne a fatica un'espressione di sconcerto. La signora doveva avere almeno una sessantina d'anni. Quel fattore non fece altro che aumentare i sospetti del monaco rosso. Era poco credibile che un giovane provasse sentimenti amorosi per una donna anziana. A rendere il tutto ancor più strambo, dal suo corpo provenivano dei suoni decisamente poco convenzionali. Era come se molte giunture metalliche si fossero mosse all'unisono. Qualcosa ai confini della sua coscienza gli diceva di non fidarsi delle apparenze. Era una sorta di inquietudine che gli suggeriva di stare attento. Tuttavia, non era il momento di abbandonarsi all'esitazione. Senza indugiare oltre, rispose alla donna. Buongiorno Signora. Haruki si piegò in un inchino. Mi rincresce disturbarla, ma una serie di spiacevoli eventi mi hanno portato davanti alla sua porta. Fece una breve pausa, per poi ricominciare a parlare. Vorrei chiederle un'informazione, se non le è di troppo disturbo. Conosce un certo Hamano Iga?
     
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    ..Oh Hamano.. ma non mi dire!..
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    [Haruki Miyazawa]

    Il monaco alla fine si era fatto avanti con la vecchietta, Hoshi sperava tanto che il cieco non si fosse accorto di quanto brutta forse. Alle domande del ragazzo l’anziana signora avrebbe risposto con tono serio quasi profetico -Hamano Iga dici.. quindi sono già qui.. svelto entra.. non c’è un momento da perdere!- il tono della vecchia non presagiva nulla di buono. Sembrava quasi che da li a poco qualcosa di terribile si sarebbe scatenato fuori dalla porta. Haruki sarebbe stato accompagnato all’interno della casa mentre la porta dietro di lui si chiudeva con forza.


    Le sue percezioni lo avrebbero subito fatto sentire a casa, l’entrata dava su un grande salone. Poteva sentire dell’aria provenire dalla sua destra, era aria calda che scendeva sicuramente da delle scale. A sinistra una lieve diminuzione della temperatura gli avrebbe fatto capire che l’ambiente era spazioso e libero da ostacoli pericoloso. La vecchia senza indugiare lo avrebbe invitato ad accomodarsi -Puoi accomodarti sul divano.. siediti..- le parole della vecchia sembrava più un ordine che un atto di cortesia. Nuovamente quello strano cigolio sarebbe giunto alle orecchie del ragazzo. La donna quindi avrebbe continuato a parlare con tono serio -Se ti manda Hamano Iga allora saprai anche che.. la canzone del deserto risuona tra le dune si sabbia..- la vecchia quindi avrebbe taciuto quasi in attesa di una risposta da parte del monaco cieco.


    Qualsiasi cosa detta o fatta del monaco avrebbe avuto come reazione una risposta secca quasi automatica -Capisco!.. aspetta.. lascia che ti offra del the e dei pasticcini per il disturbo..- la vecchia si sarebbe quindi allontanata da Haruki. Questa volta forse un particolare avrebbe colto il suo udito, mentre si spostava la vecchia non emetteva alcun rumore. I suoi passi erano atoni mentre toccavano il pavimento, quasi si stesse librando in volo.


    Durante l’attesa se Haruki si fosse concentrato per percepire cosa stava attorno a lui avrebbe sentito pochissimi rumori. In un'altra stanza la vecchia stava sicuramente spostando tazzine e teiere mentre al piano superiore una porta veniva chiusa con forza forse dal vento. Il silenzio era assoluto, il ragazzo avrebbe atteso circa cinque o sei minuti. La vecchietta era tornata, ancora una volta nessun passo ad accompagnarla. Avrebbe appoggiato una grande tazza calda davanti al ragazzo -Prego.. sarai assetato giovane monaco.. questo è un the speciale.. che le tribù nomadi del deserto bevono per regolare la temperatura corporea.. assaggia..- la vecchia lo avrebbe invitato a bere dalla tazzina. I vapori caldi della bevanda avrebbero dato dei capogiri al ragazzo ancor prima di farlo avvicinare alla tazzina. La vecchia quindi avrebbe nuovamente pronunciato quelle parole -.. la canzone del deserto risuona tra le dune si sabbia..- e avrebbe atteso una risposta dal monaco.





    [Ryoshi Okura]

    La fortuna di Hoshi aveva toccato i massimi livelli quel giorno. Ryoshi, il ragazzino che aveva reclutato era una spia nata. Il lancio non lo aveva minimamente scomposto e nemmeno l’odore nauseabondo sembrava averlo fatto desistere nel continuare la sua missione di spionaggio. Le abilità dimostrate dal ragazzino superavano di sicuro quelle di alcuni Jonin del villaggio in fatto di furtività. Il giovane sapeva il fatto suo ed entrare nell’unica stanza aperta era sicuramente stata una mossa vincente. Fino a quel momento il ragazzino non avrebbe visto nulla di strano lungo il corridoio, di sicuro la chicca dello specchietto lo aveva messo in una posizione di vantaggio.


    La stanza in cui si era intrufolato doveva sicuramente essere del vecchio. L’odore tipico degli anziani aleggiava ovunque anche se a coprirlo c’era uno strano odore di incenso proveniente da una stanza adiacente alla camera che doveva fare da cabina armadio. Chiunque avesse dormito su quel letto non doveva assolutamente aver passato una bella nottata. Le coperte era gettata a terra ed anche il materasso sembrava essere stato spostato di forza. Le vesti del vecchio erano sparse un po’ ovunque come i libri che ed i rotoli che prima dovevano essere riposti sullo scaffale li vicino. Se Ryoshi avesse guardato nella stanza adiacente sarebbe stato subito investito dall’odore di incenso che ormai aveva permeato il piccolo stanzino. La camera era immersa nella più totale oscurità anche se alcune candele ne illuminavano l’ambiente. Lo stanzino era stato svuotato del suo contenuto e poi riempito con quello che sembrava essere un altare di dubbio gusto. Il colore rossastro ricordava quello del sangue putrefatto mentre centinaia di vermi incisi ne costituivano la base per una altezza di circa mezzo metro. Erano le candele a produrre quell’odore. Al centro dell’altare un idolo non più alto di una ventina di centimetri sembrava raffigurare una bestia dalle sembianze serpi formi avvolta su se stessa in un groviglio confuso. Non si trattava di un serpente di questo Ryoshi ne poteva essere sicuro.


    La stanzino non avrebbe dato molte altre informazioni e tanto meno la stanza messa sotto sopra. Nessun libro ne pergamena dava le informazioni cercate. Se si fosse avvicinato verso l’uscita della stanza la piccola spia avrebbe visto tramite lo specchietto una figura attraversare rapidamente il corridoio. Fortunatamente non lo avrebbe visto e anche lui avrebbe fatto molta fatica ad identificare chi fosse. La persona si era spostata dalla stanza più a sinistra del corridoio verso il bagno. La porta si sarebbe chiusa con forza lasciando scattare la serratura. Se avesse guardato fuori nel corridoio Ryoshi si sarebbe accorto che la porta in fondo a sinistra era rimasta socchiusa. Era difficile dire cosa ci fosse dentro.


    Al primo piano invece il rumore di tazzine teiere sarebbe giunto al suo orecchio. Di sicuro i suoi sensi percepivano la presenza di almeno due persone anche se dalla sua posizione poteva intuire che la voce della vecchia che stava parlando proveniva da più lontano da dove si trovava anche la seconda voce maschile. Era come se i due stessero parlando da stanze differenti tramite il telefono, o forse era la conformazione delle stanze della casa a creare quell’effetto.


    Le possibilità d’azione di Ryoshi si erano improvvisamente moltiplicate. Poteva cercare ci capire chi fosse corso in bagno, oppure poteva scendere dalle scale oppure poteva dare un’occhiata alla stanza che era stata aperta.



    Se Ryoshi si fosse avvicinato al bagno avrebbe sentito qualcuno lamentarsi mentre strani rumori roboanti venivano emessi. Li dentro qualcuno stava decisamente male, nessuno stava urlando ma di certo si poteva intuire il dolore provato dagli sforzi emessi. Il buco della serratura avrebbe permesso di intravvedere una figura seduta sulla tazza con la testa tra le mani ed i gomiti appoggiati alle ginocchia. Sembrava indossare una tunica nera e logora. Impossibile identificarne l’aspetto o altri particolari. Ascoltando attraverso la porta Ryoshi avrebbe sentito poco o niente, l’uomo stava dicendo qualcosa tra se e se -.. e tra le dune il suo suono ci riporterà a casa strisciando.. come l’unico vero dio..- parole senza senso. Quello che tuttavia avrebbe sicuramente messo più in allarme il ragazzino sarebbero state le impronte che l’uomo aveva lasciato dalla stanza al bagno. I piedi del tizio erano sporchi di terra mischiata a sangue.



    Se Ryoshi avesse deciso di scendere le scale avrebbe intravvisto una grande sala nella quale un giovane ragazzo ed una vecchia stavano parlando. La stanza sembrava ben arredata inoltre non sembrava avere nulla di particolare. La vecchia stava facendo alcune domande al giovane mentre gli offriva quello che doveva essere the o una tisana calda. Scendere completamente dalle scale lo avrebbe sicuramente messo in una posizione difficile dato che avrebbe dovuto nascondersi da ben due individui. Poteva farcela, ma di sicuro non con le sue sole abilità. Se avesse guardato con occhio attento sfruttando le abilità di investigazione Ryoshi avrebbe colto un particolare piuttosto strano, la vecchia infatti sembrava non poggiare completamente i piedi a terra quasi fosse sollevata da una forza invisibile.



    Se Ryoshi avesse deciso di esplorare la stanza a sinistra avrebbe subito notato a terra che l’individuo uscito poco prima aveva lasciato delle impronte a terra. Una rapida analisi avrebbe decretato la natura di quelle impronte, qualcuno aveva pestato della terra bagnata di sangue. Aperta la porta il ragazzo si sarebbe ritrovato davanti un’immagine che difficilmente lo avrebbe lasciato sereno. Al centro della stanza una giovane ragazza stava legata ed imbavagliata ad una sedia priva di sensi. I suoi polsi legati alla sedia erano stati tagliati per lasciare fluire il sangue in due recipienti di argilla raffiguranti un idolo dall’aspetto serpi forme. Ad una prima analisi la ragazza sarebbe sembrata morta, poi ad una più attenta analisi Ryoshi si sarebbe accorto che la ragazza era ancora viva anche se priva di sensi. Il sangue colava fuori dai polpi ad una velocità impressionante quasi le fosse stato somministrato del de-coagulante. Il sangue era schizzato ovunque per la stanza. Avanzando verso il centro Ryoshi si sarebbe accorto che a terra erano sparsi centinai di piccoli vermi che uscivano da delle urne simili a giare d’acqua. La stanza doveva appartenere alla stessa ragazza dato il mobilio femminile composto da un grande letto, una serie di armadi svuotati ed una scrivania. Se avesse provato a parlarle la ragazza non sarebbe riuscita a spicciare una singola parola. Aveva perso moltissimo sangue e solo un intervento rapido sarebbe riuscita a salvarla da morte certa o da danni irreversibili.


    Qualsiasi fosse stata la scelta di Ryoshi sarebbe riuscito a fare solo una di quelle, o qualsiasi altra cosa, prima di sentire la porta del bagno scattare ed aprirsi. Di li a poco chiunque fosse stato dentro al bagno si sarebbe mosso attraverso il corridoio rilevando la presenza del ragazzo se non nascosto. La spia aveva pochissimo tempo per trovare un nascondiglio o affrontare la bestia che era uscita dal bagno.




    [Hoshikuzu Chikuma]

    Nel frattempo Hoshi si era scolato anche la terza birra, come la sua copia nascosta nel vicolo. Stava osservando la casa del vecchio quando una gigantesca figura si palesò alle sue spalle in tutta la sua magnificenza. Volta lo sguardo Hoshi lo avrebbe visto, alto, fiero e dallo sguardo imperturbabile -Oh.. ciao Hamano.. ma che bella sorpresa..- il ragazzo degli Iga sorpassava il Chikuma in altezza di una abbondante spanna e mezza, quasi due. Il suo braccio meccanico e la gigantesca nodaichi legata alla schiena lo facevano sembrare un agente del futuro mandato nel passato per fermare l’apocalisse delle macchine. Con tono severo si sarebbe rivolto al Chikuma -Hoshi.. che ci fai qui?!.. quindi hanno mandato anche te a vedere?- il rosso avrebbe fatto una faccia spaesata -A vedere cosa?- Hamano si era fatto avanti superandolo di qualche passo -qualcuno ha oltrepassato il perimetro difensivo della casa del vecchio Shiko.. temiamo che qualcuno si sia infiltrato in casa sua..- il sangue nelle vene del rosso si era raggelato. Quei due erano entrati solo da un paio di minuti e si erano già fatti sgamare. Non sapeva che dire il rosso, se non che ora si trovava con la merda fino al collo. Degluttita la saliva avrebbe avanzato una domanda cercando di non destare sospetti -Ehm.. e si sa chi potrebbe essere stato?..- Hamno lo avrebbe guardato stranito -Ma come?.. non ti trovi qui per lo stesso motivo?.. Hoshi.. che diavolo ci facevi qui?- il rosso avrebbe fatto un passo indietro spaventato -ma niente.. mi stavo bevendo una birra fresca.. tutto qui!.. ne vuoi una?!..- la situazione stava rapidamente prendendo una brutta piega.

    OT/ Ragazzi perdonatemi se la giocata sta diventando quasi una quest.. ma io sono per l'azione.. faccio fatica a fare free Gdr a parole e sentimenti! (che apprezzo cmq moltissime eh.. è che non ci riesco!!!)
    Per qualsiasi dubbio non esitate a chiedere.



     
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    Entrato nella stanza mi guardai attorno, attendo a cercare qualche indizio utile. Potevo sentire l'odore del vecchio nell'aria, ed anche uno strano odore d'incenso proveniente da uno stanzino collegato alla stanza. Il mobilio era in totale disordine, le coperte erano a terra assieme al materasso, che probabilmente era stato spostato con forza. Per terra c'erano anche dei libri e alcuni rotoli. Velocemente iniziai a guardare il contenuto di queste carte, senza però trovare nulla che potesse tornare utile alla missione. Non c'era assolutamente nulla. Entrai nello stanzino, pur tenendo d'occhio lo specchietto. Rimasi basito, davanti a me c'era una stanza buia, con solo una sorta di altare e delle candele. Mi guardai bene attorno, ma anche in questo stanzino non c'era nulla che potesse tornarmi utile.
    Iniziai a provare una strana sensazione, c'era qualcosa di strano nell'aria. Ero stato mandato dentro per prendere dei documenti, ma la situazione sembrava diversa. Lo strano silenzio che circondava quella casa ne era la prova, assieme all'altare di dubbio gusto dentro lo stanzino. Dovevo tenere i sensi all'erta ed essere pronto a difendermi.
    Rientrando nella stanza da letto principale vidi un'ombra passare in corridoio. Si trattò di un movimento veloce, senza che mi lasciasse il tempo di individuare chi fosse stato. La persona si era spostata verso l'ultima porta in fondo, cioè il bagno in cui ero entrato precedentemente.


    Poverino, madonna che puzza li dentro.

    Non invidiavo quel disgraziato, e certamente non sarei andato a controllare cos'altro stesse facendo li dentro. Inizia a pensare che ci dovessero essere troppe persone dentro quella casa. Sentivo delle conversazioni provenire dal piano sottostante, senza però essere in grado di sentirne l'effettivo contenuto. Erano due voci di sesso differente, anche se la donna sembrava essere più vicina. C'era qualcosa di strano in tutto ciò, se stavano conversando le voci sarebbero dovute giungere all'unisono, e non separate. Non mi importava, per il momento avevo altro cui pensare.
    Mi avvinai al corridoio staccando lo specchietto dalla porta. Per il momento dentro quella stanza avevo finito. L'uomo che ora si trovava in bagno aveva lasciato delle tracce per terra. Mi accucciai cercando di capirci qualcosa, sembrano essere piene di sangue e terra.


    Passi il sangue, se sta male. Ma la terra ?

    C'era proprio qualcosa di strano. La porta dalla quale era uscito era semi aperta, e decisi nuovamente di optare per quella. Siccome era già aperta non rischiavo allarmi o problemi con le serrature, mi intrufolai in fretta, superando il corridoio a gran velocità. Energia Verde. Furtività
    Una volta all'interno il panorama era agghiacciante. C'era una ragazza con i polsi tagliati, probabilmente morta. Il sangue colava dentro dei recipienti d'argilla, e sul pavimento c'erano centinaia di vermi. Sicuramente c'era qualche strano rituale in corso. Sicuramente, d'ora in avanti era chiaro il tasso di pericolosità di questa casa, come potevo ben vedere si rischiava davvero la pelle.
    Mi avvicinai e notai che la ragazza era ancora viva, probabilmente per poco. Io non avevo conoscenze mediche, nè tanto meno il tempo di prestargli assistenza. Se fosse morta non mi sarebbe importanto, era una missione senza regole d'ingaggio, e l'unica cosa importante era il mio lavoro da spia. Notai che il mobilio era femminile, chissà che la ragazza non abitasse all'interno. Certo la vita tra condomini non era mai facile.
    Sentì la serratura del bagno scattare e la porta aprirsi. Mi si fermò il cuore giusto un istante, prima che il severo addestramento impartitomi mi ricordasse di dover essere sveglio. Ai tempi Omoi e gli altri mi avevano lasciato la possibilità di cavarmela, ma qui nessuno mi sarebbe venuto a salvare. Mi guardai attorno vedendo solo armadi svuotati ed una scrivania, dovevo assolutamente trovare un modo per nascondermi, senza però ficcarmi in una situazione spiacevole. Proprio affianco alla porta c'era uno degli armadi. La stanza era probabilmente della ragazza, e dovevo sperare che la persona in bagno non conoscesse a menadito l'arredamento. Utilizzai la Tecnica della Trasformazione per diventare un ripiano all'interno dell'armadio. Solo chi lo usa tutti i giorni si sarebbe ricordato di quella piccola differenza, e sopratutto avrebbe dovuto starci ben attento. Se fosse etnrato in quella stanza infatti l'armadio in cui mi ero trasformato rimaneva sulla sua destra, mentre la ragazza era dritta davanti a lui. Sarebbe stato un movimento innaturale guardare all'interno dell'armadio. Per me invece era un'ottima posizione, rimasi in quella posizione, concentratissimo sui suoni e su tutto ciò che accadeva attorno a me Percezione , Investigatore, Occhio di falco. Se l'essere fosse entrato e si fosse avvicinato alla ragazza mi avrebbe automaticamente dato le spalle, ed in tal caso non sarei voluto essere nei suoi panni.


    Chakra 29 / 30 : Trasformazione
     
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    Seduto sul divano, nonostante la casa fosse molto accogliente, Haruki non riusciva a cancellare quel senso di inquietudine che lo turbava. Il modo in cui la donna gli aveva risposto non aveva fatto altro che accrescere i suoi dubbi. Indubbiamente conosceva Hamano Iga, ma sicuramente non era per ragioni di cuore. Il suo tono, inoltre, gli era sembrato estremamente preoccupato, come se sapesse che qualcosa di terribile stesse per accadere. Ad Haruki ormai appariva chiaro che la situazione era ben più complicata di una scaramuccia amorosa. Non v'era più alcun dubbio nel suo cuore. Il fatto di essere coinvolto in qualcosa di potenzialmente pericoloso, mise in allerta Haruki. Doveva indagare e cercare di capire come comportarsi. Se la Fiamma aveva voluto che a lui venisse affidata questa missione, un motivo doveva esistere sicuramente.


    Dopo averlo fatto accomodare, la signora si rivolse di nuovo a lui in tono serio. Gli aveva parlato di una certa canzone che risuona nel deserto. La frase gli apparve peculiare, sopratutto perché la donna pensava che anche lui dovesse conoscerla. Probabilmente era un codice. Haruki sviò il discorso, rispondendole in modo cordiale. A dire il vero, Hamano non mi ha fornito molte informazioni. Non mi ha nemmeno indicato la ragione per cui sarei dovuto venire da lei. Le dispiacerebbe spiegarmi quale rapporto la lega a quell'uomo? La risposta della donna fu immediata ed asciutta. Aveva completamente evitato di rispondergli, per poi offrigli del cibo. Un'altra stranezza si aggiunse alla lista. Haruki si limitò a declinare educatamente. Lei è molto gentile, ma non ve n'è bisogno. Io sono un monaco e non mi è permesso mangiare durante il digiuno. Tuttavia la donna non sembrò accettare quella risposta, dirigendosi comunque verso la cucina. Haruki notò un altro particolare che non riusciva a spiegarsi. La donna non produceva alcun rumore mentre camminava. Il monaco rosso non riusciva a sentire i suoi passi. Com'era possibile una cosa del genere? Che si fosse sbagliato? Haruki era abituato a fare affidamento solo sull'udito per orientarsi e difficilmente qualcosa gli sfuggiva, ma si riservò di attendere il ritorno della donna per verificare se effettivamente fosse in errore.


    Attese un paio di minuti analizzando i rumori provenienti dall'ambiente che lo circondava. Nell'altra stanza poteva sentire chiaramente la donna armeggiare con alcune tazze, mentre dal piano di sopra riuscì a cogliere solo il rumore di una porta che si chiudeva. Si prese ancora un minuto per assicurarsi che non ci fossero altre persone nella stanza e poi incominciò a comporre alcuni sigilli. Si toccò rapidamente il braccio destro e la gamba sinistra, poi risistemò i suoi abiti nascondendo i marchi neri che sarebbero apparsi. [Slot Tecnica Avanzata]
    Simbolo del Fisico
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare la parte del corpo in cui presente il sigillo. Per un round avrà un miglioramento di 1 tacca in una statistica scelta per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza attivare alcun effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: ½ Basso ogni tacca )
    [Simboli Massimi: 2 ogni grado]

    [Da studente in su]

    1 Sigillo sulla gamba sinistra: +1 Riflessi
    1 Sigillo sul braccio destro: + 1 Forza
    Qualcosa non quadrava e non era impossibile che dovesse far ricorso alla forza bruta per uscire da quella situazione. Come ninja aveva imparato ad approfittarsi di qualsiasi vantaggio gli venisse concesso. Qualche minuto più tardi la donna ricomparse nella stanza. Ancora nessun passo sembrava averla accompagnata durante il tragitto. Haruki non si era sbagliato. La strana signora lasciò davanti a lui una piccola tazza contente del tè. Di nuovo, Haruki si limitò a sorridere educatamente e a risponderle in modo conciso. La ringrazio. Tuttavia sono costretto a declinare. Rompere il digiuno sarebbe peccato. Non appena il monaco rosso respirò i fumi provenienti dalla bevanda, un lieve senso di stordimento annebbiò i suoi sensi. Veleno?!? Ignorò la sorpresa, mantenendo la compostezza e la rigidità che caratterizzavano la sua figura. Tuttavia qual segnale, insieme alle parole che la donna aveva pronunciato, mise in moto la sua mente. Il suo cervello cominciò a processare gli elementi di quella assurda situazione. La presunta amante di Hamano Iga, ormai era ovvio che nessuna relazione amorosa esisteva tra i due, non emetteva alcun suono camminando, dal suo corpo provenivano rumori metallici e rispondeva in modo meccanico, ripetendo anche le stesse frasi. Alcuni dei suoi compatrioti avevano sviluppato empie diavolerie per avvantaggiarsi sul campo di battaglia. Armi meccaniche, tecnologia avanza che gli era del tutto oscura e che deviava dalla dottrina della Fiamma. Erano anche arrivati a sostituire parti del loro stesso corpo con trucchi e meccanismi insidiosi. Haruki pregava frequentemente per quelle menti corrotte. Sospettava che anche quella donna fosse uno di quei fantocci blasfemi che venivano usati per combattere. Doveva verificare quell'ipotesi. Per farlo, non poteva che fare affidamento sulla dialettica. Signora, come le dicevo in precedenza, il nostro amico comune è stato poco chiaro sulla natura di questo incontro. Ma sono sicuro che lei sarà in grado di illuminarmi, mi sbaglio? Inoltre, volevo complimentarmi con lei per la sua casa. Anche ad un cieco come me appare molto accogliente, però mi sembra grande per una donna sola, non crede? Il monaco rosso continuò ad incalzarla su quei temi, decisamente inusuali per un ninja. Deve essere faticoso pulirla tutta. C'è qualcuno che la aiuti con le faccende di casa? Forse suo marito?

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    [Haruki Miyazawa]

    Haruki non avrebbe mai avuto risposta alle sue domande. Mentre parlava un silenzio spettrale era sceso tutto attorno a lui. La vecchie era li davanti a lui a circa un metro e mezzo, solo il tavolino dove stavano appoggiate le tazze di the li separavano. Avrebbe nuovamente sentito la voce della donna proferire parola anche se con un tono decisamente diverso rispetto a prima -E’ evidente.. le tue orecchie non hanno mai udito il suono.. della canzone del deserto..- detto ciò Haruki avrebbe sentito un forte rumore metallica scattare, come una molla pronta a rilasciare l’energia accumulata nella torsione.


    Se fosse stato in grado di vedere sicuramente la sua espressione pacifica si sarebbe mutata in quella sorpresa di un uomo di fronte ad una donna sventrata dalla testa ai piedi. La vecchia infatti si era aperta a metà dalla testa ai piedi mentre gambe e braccia si allargavano pronte ad effettuare un abbraccio mortale. La vecchia, o forse meglio dire, la marionetta sarebbe volata verso il ragazzo seduto tentando di avvolgerlo e bloccarlo [Presa][Slot Azione][Forza: 200 / Velocità: 200]

    MECCANISMO DI CATTURA [MECCANISMO]
    Un particolare meccanismo, che può avere forme di vario tipo, il cui scopo è quello di catturare l'avversario bloccandolo in svariati modi a discrezione del creatore. Tramite uno slot azione sarà possibile attivare il Meccanismo di Cattura facendo eseguire alla Marionetta un'offensiva atta a catturare l'avversario. Questo meccanismo di base può contenere al massimo una persona alla volta.
    Tipo: Supporto - supporto Dimensione: Grande
    (Potenza: - | Durezza: - | Crediti: 75)
    [Da chunin in su]



    Catturato o meno il ragazzo una risata si sarebbe avvicinata a lui entrando nella stanza, ora le vecchia non sembrava più tanto umana. Nella stanza era entrata una terza persona, Haruki ne avrebbe percepito indistintamente i passi a circa sei metri da lui dietro alla figura della vecchia -Uhuhuh.. davvero Hamano Iga pensava di fregarci mandando un cieco qui dentro?.. devo ammettere che quando hai bussato alla porta ho pensato che fossi uno dei rinforzi che Imuz ha detto che sarebbe arrivato..- l’uomo non si era mosso. -..dimmi un po’ cieco.. quei cani infedeli dei ninja di Suna sono li fuori vero?..- i passi dell’uomo avrebbero indicato ad Haruki che l’uomo si era spostato alla sua sinistra verso al muro. La distanza tra lui e il tizio non era variata -Uhuhuh.. sappi che non sarà cosi semplice uscire da qui.. questa casa è stata interamente ricoperta di sigilli speciali.. nessuno può vedere o sentire nulla da fuori.. e da dentro purtroppo.. inoltre.. se qualcuno dovesse tentare di entrare.. beh semplicemente.. BOOOM!!!- l’uomo sembrava quasi divertito dalla cosa, come se non sapesse di esser anche lui dentro alla casa imbottita di esplosivo.


    La marionetta in caso di cattura non avrebbe arrecato danni al giovane. Seppur la sua stretta lo avrebbe ammaccato un po’ non era stata creata per uccidere ma per bloccare le persone e non permettergli di scappare facilmente. L’uomo sembrava piuttosto propenso a parlare -Ti consiglio di non fare troppe mosse azzardate.. come hai detto anche tu stesso.. non sono l’unico dentro a questa casa.. uhuhuh.. lo sai.. se Imuz non avrà bisogno del tuo sangue.. credo che ti utilizzerò per creare la mia nuova marionetta.. ho sempre desiderato avere una marionetta non vedente.. uhuhuh.. come sono spiritoso..- l’uomo era completamente fuori di testa. Haruki avrebbe percepito l’aria davanti a lui variare di pressione al piano superiore stava succedendo qualcosa, qualcuno si stava sicuramente muovendo.


    [SE Ryoshi attacca l’uomo al primo piano]
    Haruki avrebbe sentiti qualcuno urlare qualcosa prima di sentire diversi pasi battere a terra in maniera confusa. Qualcuno stava sicuramente vallando o forse peggio. Il marionettista avrebbe guardato le scale assumendo un’espressione contrariata -Cosa diavolo sta facendo quell’idiota?.. dannazione..- l’uomo ora sembrava essere nervoso, il tono della sua voce indicava sicuramente che la presenza di Haruki e quei rumori non facevano parte dei suoi piani -Dannazione.. GOU!!!.. EHI GOU!!!.. CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!!- la marionetta avrebbe emesso una serie di rumori metallici simili a delle maracas prima di mollare la presa o semplicemente richiudersi, se il tentativo non fosse andato a buon fine. L’uomo si sarebbe quindi spostato tenendo d’occhio il cieco verso le scale per controllare cosa stesse succedendo al piano di sopra. La marionetta puntata verso Haruki non si sarebbe mossa restando ferma davanti a lui osservandolo con occhi vitrei -GOU SCENDI!!!.. ORMAI DOVRESTI AVER FINITO CON QUELLA TROIA AL PIANO DI SOPRA.. IMUZ HA BISOGNO DEL SANGUE PER IL RITUALE!!!-. Haruki era finito letteralmente nella cacca.


    [SE Ryoshi non attacca l’uomo al primo piano]
    -.. ma cosa?!.. e questo chi diavolo è?!.. cosa ci fa lui qui?!- dal primo piano era sceso un uomo vestito con una tunica nera logora e dalla faccia butterata. Tra le mani stava tenendo due brocche piene di sangue. Haruki avrebbe fatto estrema fatica a capirlo data la situazione -Sta tranquillo.. è solo un piccolo inconveniente.. pensavo fossero i rinforzi che aveva richiesto Imuz.. invece questo stronzetto deve essere una sporca spia di Suna..- l’uomo butterato aveva cominciato a sudare vistosamente -Un ninja di Suna?!.. oh no.. questo vuol dire che.. ci hanno..- il marionettista non sembrava affatto sereno -Dacci un taglio Gou.. resta calmo e porta quel dannato sangue giù a Imuz.. scendi in cantina e vai attraverso il passaggio segreto.. muoviti!- avrebbe ordinato all’uomo con le brocche. Il butterato sarebbe subito corso verso l’entrata della cantina che stava in una stanza adiacente lasciando nuovamente i due soli. Ora il marionettista sarebbe tornato calmo -Uhuhuhuh.. devi scusarlo ma.. non è sano di mente..- avrebbe mosso le dita facendo schioccare la mandibola finta della marionetta -Sai?!.. ho deciso che ti lascerò in vita per il momento.. il rituale che stiamo preparando li sotto richiede molto sangue.. probabilmente quello scemo di Gou non ne ha preso abbastanza.. il tuo credo che potrebbe esserci utile.. l’uomo aveva dipinto sul viso un ghigno crudele e privo di alcuna pietà -Ora tu farai quello che ti dico.. muoviti verso la mia voce e seguimi giù per la cantina con calma se senza fare l’eroe..- ad Haruki la scelta di seguire il marionettista o affrontare l’avversario a testa bassa.






    [Ryoshi Okura]

    Ryoshi era riuscito a nascondersi appena in tempo. La porta si sarebbe spalancata lasciando entrare nella stanza un uomo butterato e dalla lunga veste nera e logora. Sembrava un sempliciotto dai movimenti e dal modo di fare anche se valutarne la forza sarebbe stato praticamente impossibile. L’uomo sembrava essere interessato alle giare che ormai si erano riempite del sangue della ragazza -..oh sono piene..- sembrava non fosse minimamente interessato alle condizioni della donna. L’uomo si sarebbe chinato verso terra per raccogliere le due giare piene di sangue, ci avrebbe messo un attimo, si sarebbe chinato dando le spalle all’armadio dove Ryoshi si era nascosto per poi rialzarsi e prendere la porta per uscire.


    [SE Ryoshi attacca l’uomo al primo piano]
    L’uomo avrebbe subito l’agguato senza poter reagire mentre le brocche di sangue volavano a terra rovesciandosi. Solo la tecnica nella sua mano destra sarebbe riuscita a mettere quell’uomo K.O. con un colpo. Qualunque fosse stato l’attacco di Ryoshi l’uomo dopo la serie di attacchi avrebbe tentato di colpire il ragazzo con un potente colpo al volto, un gancio destro portato con furia e confusione per tentare di stendere il ragazzino colpendolo alle tempie [Pugno][Slot Azione][Forza: 200 / Velocità: 200]
    Quindi avrebbe tentato di stringere entrambe le mani attorno al collo del ragazzo mentre gli occhi carichi di furia lasciavano intendere che non aveva affatto apprezzato la sorpresa [Presa][Slot Azione][Forza: 250 / Velocità: 200 / Consumo: ½ Basso]
    L’uomo aveva subito l’agguato e nonostante questo stava ancora in piedi. I suoi occhi erano rossi e carichi di rabbia mentre la bava gli colava dalla bocca mostrando i denti, non si stava trasformando era semplicemente fuori di se -GUOOOOOO!!!... CHI SEI MALEDETTO FOLLETTO?!!.. ARGH.. STAMMI LONTANO!!!- l’uomo aveva estratto da sotto la tunica un coltello voltando la punta verso Ryoshi. Le cose si sarebbero di sicuro fatte movimentate da li in avanti.


    [SE Ryoshi non attacca l’uomo al primo piano]
    L’uomo preso le brocche sarebbe uscito dalla stanza scendendo le scale. Se Ryoshi lo avesse seguito per capire quello che stava succedendo lo avrebbe sentito parlare con altri due individui. L’angolo delle scale lo avrebbe protetto da occhi indiscreti e sarebbe riuscito ad ascoltare tutta la conversazione. Sicuramente avrebbe visto Haruki, la marionetta e il suo marionettista. Aspettando un po’ il butterato si sarebbe dileguato verso la cantina mentre la situazione nella stanza prendeva forma. Il marionettista aveva invitato il cieco ad andare con lui giù in cantina tenendolo sotto occhio con la marionetta. Questa volta un agguato non sarebbe stato possibile date le distanze tra lui e il marionettista, per raggiungerlo sarebbe stato costretto ad attraversare tutta la stanza, una cosa improponibile anche per una spia esperta. Ryoshi poteva aspettare oppure gettarsi nell’azione per aiutare il compaesano in difficoltà. Forse in due le loro possibilità di sopravvivere a quella situazione sarebbero aumentate.


    Controllare il resto delle stanze nel piano superiore non avrebbe portato a nulla. Qualsiasi cosa tenesse il vecchio saggio in quella casa non era li. Molto probabilmente la casa aveva delle stanze segrete al piano terra oppure sotto terra.





    [Hoshikuzu Chikuma]

    Hoshi e Hamano nel frattempo si erano avvicinati alla casa per seguire le operazioni dei ninja giunti per l’operazione speciale di assalto. La copia del rosso si era nascosta rapidamente senza destare sospetti mentre l’originale aiutava Hamano e la sua squadra -Capitano Hamano!.. la squadra ha rivelato che l’intero edificio è stato circondato da una serie di fuuinjutsu piuttosto complessi.. non riusciamo a capire il loro funzionamento però..- uno dei ninja di Hamano aveva fatto rapporto mentre Hoshi si avvicinava alla struttura -Mmh.. ingegnoso.. non ne avevo mai visti di così..- avrebbe detto mentre analizzava la casa e sorseggiava l’ennesima birra. Si sarebbe spostato lungo il perimetro guardando dentro ad una delle finestre senza vedere nulla. Hoshi stava guardando la stanza dove Haruki si trovava con il marionettista ma non vedeva assolutamente nessuno li dentro -Hoshi.. che dici?.. hai scoperto qualcosa?!..- il capitano delle guardie sembrava preoccupato. Il rosso avrebbe guardato ancora un po’ prima di rispondere -Oh si!.. guarda qua.. hanno fatto davvero un gran bel lavoro.. vedi da qui va qui.. e poi continua lungo tutto il perimetro della casa.. devono averci messo delle settimane per farli?!..- Hamano non capiva -.. hanno inscritto lungo tutta la casa dei fuuinjutsu per isolarla acusticamente e visivamente.. niente entra e niente esce..- la guardia che stava con loro si sarebbe fatta avanti -.. ehm.. la casa dell’anziano saggio è stata ristrutturata poco tempo fa.. molto probabilmente..- Hamano lo avrebbe interrotto -Si sono infiltrati preparando il campo per questa operazione.. dannazione.. squadra preparatevi per l’irruzione!!!- Hoshi si sarebbe messo davanti fermandolo -Woh woh woh!!!.. calma bello.. calma.. non hanno applicato solo quei due sigilli.. guarda qua..- il rosso avrebbe toccato il muro immettendo una piccola quantità di chakra. Le sue abilità con i fuuinjutsu erano assolute e solo lui poteva riuscire in una cosa del genere. In un istante le inscrizioni da prima invisibili sarebbero apparse tatuando di fatto l’immobile -Se qualcuno entra in questa casa abbattendo un muro.. oppure forzando l’ingresso o una finestra.. la casa esplode..- i due ragazzi erano entrati solo perché in quel momento i ninja all’interno avevano disattivato il meccanismo -Chiunque sia qui dentro deve essere un vero drago.. non è semplice mettere su una baraccata del genere..- avrebbe dato la bottiglia di birra vuota alla guardia proseguendo vero il vicolo dove prima stava la copia -Tsk.. come immaginavo.. è chiusa..- la finestra da dove era passato Ryoshi era stata chiusa dal tizio che aveva usato il bagno.


    Hoshi poteva risolvere la situazione, ma la cosa avrebbe richiesto più tempo del previsto -Ok Hamano.. credo di poter cancellare i sigilli.. mi ci vorrà un po’ ma dovrebbe essere ok..- il rosso avrebbe messo le dita a croce prima di usare la tecnica della moltiplicazione del corpo e creare una ventina di sue copie corporee -Ok ragazzi.. sapete cosa dovete fare.. cominciamo!- il rosso aveva messo i due ragazzini in pericolo e adesso era pronto a tirarli fuori di li. Sperava solo di tirarli fuori vivi e non freddi e pesanti come dei sacchi di patate.

    OT/ Bene in questo post tocca per forza prima a Ryoshi dato che l'azione si sviluppa in base alle sue azioni.
    Per domande o altro contattatemi pure! Buon divertimento.


     
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    Nella vita si possono commettere un numero quasi illimitato di errori, ma quello di oggi avrebbe posto fine alla lunga serie commessa dall'uomo davanti a me. Si era fatto notare sin da subito, non stando attento a rendersi silenzioso nonostante in quella casa regnasse un silenzio quasi tombale. Aveva lasciato una lunga serie di tracce dei suoi movimenti, rendendomi possibile tracciarne i movimenti, ed infine mi aveva scioccamente dato le spalle. Entrato nella stanza dopo essere andato in bagno si era direttamente fiondato verso la ragazza, per prendere le giare di sangue sotto i suoi polsi.
    Avrei potuto gettarmici addosso e provare a togliergli l'anima dal corpo con forza. Bramavo dalla voglia di poter vivere nuovamente la sensazione di goduria che avevo provato nello sterminare i miei genitori. Già, non si era trattato di un mero omicidio, era stato un vero sterminio, un crimine efferato e rabbioso. Volevo provare di nuovo quella sensazione lungo la schiena nel momento esatto, e quell'aurea di benessere per i giorni successivi. Ma prima di tutto era una spia, e dovevo assicurarmi di svolgere il mio lavoro nel migliore dei modi, non in maniera brutale.
    Una spia non può fare rumore, e non l'avrebbe fatto nemmeno il poveretto. Sciolta la trasformazione appena mi fu passato davanti il soggetto le mie mani si unirono nel sigillo della capra.


    Non fare rumore e non emettere suoni.

    Sussurrai l'ordine impartito alla vittima, nel cercare di ucciderla potevo stare tranquillo che non avrebbe dato l'allarme nè in maniera attiva chiedendo aiuto, nè tanto meno in maniera passiva, cercando di fare rumore. Qualsiasi rumore in questo silenzio tombale si sarebbe sentito sin dal piano di sotto, dove sapevo esserci altre persone. Sfoderai il Dadao Slot Gratuito Immediato , ed immediatamente dopo aver impartito l'ordine alla vittima non le avrei lasciato il tempo di prendere in mano le giare, e appena questa si fosse chinata per prenderle sarei scattato in avanti, la vittima era veramente ad un passo da me, e mi sarebbe bastato un niente per essere al suo fianco sinistro.Slot Gratuito . Mentre avanzavo avevo portato in alto la mano destra, e appena giunto affianco al soggetto l'avrei calata con forza sul collo della vittima, cercando di tranciargli la testa di netto. Slot azione 1 . Il fendente calava dall'alto e a nulla sarebbe servito accorgersi della mia presenza e cercare di raddrizzare la schiena, il soggetto per evitare l'attacco avrebbe dovuto scansarsi di lato, pur sempre considerando che da un lato c'ero io, e davanti a lui la ragazza. Ad ogni modo, se fosse sopravvissuto SENZA CONTRATTACCARE o se avesse evitato l'attacco l'avrei nuovamente caricato con un'altro attacco alla gola, ancora Slot azione 2 e ancora SLot azione 3. Se i miei colpi l'avessero ucciso sarei stato ben attento a non far cadere il corpo a peso morto contro il pavimento, ma avrei cercato di prenderlo al volo ed accompagnarlo dolcemente al suolo.


    SE IL SOGGETTO SCHIVA L'ATTACCO
    Il mio fendente era andato a vuoto, e l'uomo sembrò volersi lanciare in un assurdo tentativo di difendersi. Sentì il cuore aumentare i battiti, non avevo considerato l'opzione che la vittima potesse evitare l'attacco, e la paura che le cose non andassero come sperato iniziava a farsi sentire. Potevo rischiare direttamente la pelle, o soprattutto l'onore. Una spia non può farsi beccare. Vidi l'uomo tentare di colpirmi con un pugno, che era però portato con confusione, quasi un gesto d'istinto piuttosto che un vero attacco mirato. Evitai il pugno semplicemente scansandomi, inoltre era diretto alla mia tempia, e per evitare il colpo mi bastò arretrare la testa di pochi centimetri. Il colpo era discreto per un comune mortale, ma i miei allenamenti mi avevano portato ad un'altro livello. Slot difesa 1. Subito dopo lo vidi tentare una presa, lasciai che le sue mani si stringessero attorno al mio collo. Questa volta sembrava usare una forza superiore alle sue capacità, ma niente di davvero pericoloso per il mio livello. L'uomo si era messo in una terribile posizione, con le braccia alzate per stringermi il collo era totalmente scoperto, ed io avevo ancora il Dadao in mano, aspettai che lui serrasse la presa attorno alla mia gola e alzai di scatto la lama, cercando di infilzarlo con una sorta di montante, la lama sarebbe trapassata dalla gola per uscire dal centro della sua testa. S&M: Slot difesa 2, slot azione 2 Mentre mi stringeva vidi che cercava di pronunciare qualcosa, senza però poter emettere alcun suono per via dell'ordine impartito, se poi il mio colpo avesse avuto l'effetto sperato avrei sentito le sue braccia cedere, e accasciarsi. In tal caso avrei cercato di afferrarlo subito, per evitare che cadesse rumorosamente ed appoggiarlo dolcemente a terra.





    Spero sia chiara la dinamica, purtroppo ho un po' fretta, ad ogni modo spiego meglio.


    Prima di tutto uso la tecnica ipnosi :
    PEr ordinare al tizio di non fare rumore ne con i piedi ne parlando. Poi scatto in avanti per tagliargli la testa.

    SE riesco a tagliargli la testa bene, se lui non si difende sparo subito gli altri due fendenti. Questa è l'azione nel caso in cui tu lo voglia far morire subito,
    Se non riesco a tagliargli la testa e lui si difende schivo il pugno e mi lascio afferrare dalla presa. Lui è energia gialla, io verde, conto su quello. E appena mi afferra uso il subisci e mena per fargli una seconda bocca sotto la gola xD



    Ipnsoi: Ipnosi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (7)
    L'illusione si attiva se la vittima è presente entro 9 metri l'utilizzatore e non lo percepisce o non lo considera una minaccia. L'utilizzatore può impartire un ordine alla vittima; l'ordine non può danneggiare sé stesso o terzi. L'efficacia è pari a 40.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]



    Chakra 29 - 3 ( ipnosi ) - 1 ( impasto ) = 25
    Vità 11.5 leggere ( prendo 2 lievi per la presa )
     
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    [Ryoshi Okura]

    L’ipnosi e l’attacco del piccolo Sunese colsero completamente alla sprovvista il butterato che semplicemente si sentì trafiggere il collo mentre il suo corpo d’un tratto veniva completamente svuotato dal sangue che ora aveva preso a schizzare copioso contro il suo assassino. Un fiume di sangue aiutato da altri due temibili fendendo che non gli avrebbero lasciato scampo. Ryoshi si sarebbe rapidamente ritrovato imbrattato di sangue dalla testa ai piedi. Il suo colpo aveva reciso di netto l’aorta sprigionando un geyser di sangue.

    La sua tecnica e i movimenti rapidi e precisi del ragazzo aveva fatto in modo da non allertare nessuno. Le due brocche si sangue erano rimaste al loro posto come la ragazza ormai bianca come la neve. Appoggiato l’uomo a terra il ragazzino avrebbe sentito qualcuno urlare da in fondo alle scale-GOU SCENDI!!!.. ORMAI DOVRESTI AVER FINITO CON QUELLA TROIA AL PIANO DI SOPRA.. IMUZ HA BISOGNO DEL SANGUE PER IL RITUALE!!!-. Era già la seconda volta che qualcuno chiamava Gou, ma Ryoshi difficilmente avrebbe colto la prima chiamata dato che era intento ad uccidere una persona.

    Chiunque stesse chiamando l’uomo avrebbe continuato a parlare rivolgendosi con tono severo e autoritario -GOU DANNAZIONE!!!.. SBRIGATI A SCENDERE CON QUEL CAZZO DI SANGUE.. ABBIAMO COMPAGNIA QUI AL PIANO DI SOTTO.. QUEI FIFLI DI PUTTANA DI SUNA CI HANNO SCOPERTI!!! - l’uomo avrebbe ripreso fiato -IMUZ CI UCCIDERA’ TUTTI E DUE SE NON GLI PORTIAMO QUELLO CHE HA CHIESTO!!!.. OH TI SBRIGHI A SCENDERE O SARO’ COSTRETTO A SGOZZARE QUESTO STRONZO DI SUNA E POI TE!!!- l’individuo sembrava estremamente teso quasi terrorizzato dall’idea di presentarsi da questo “Imuz” a mani vuote. A Ryoshi non restava che decidere come agire, poteva attendere a lasciare il fantomatico Sunese a vedersela con il complice del butterato oppure poteva unirsi a lui per affrontarlo assieme, oppure, poteva semplicemente continuare a fare il suo gioco da spia.



    [Haruki Miyazawa]

    La tensione stava crescendo rapidamente. Il marionettista stava urlando verso le scale in cerca di una qualche risposta da parte di un fantomatico complice. Se Haruki fosse stato attento alle conversazioni avrebbe sicuramente capito che li dentro le persone da affrontare erano almeno tre. Una situazione pericolosa che lo vedeva in netto svantaggio. Mentre il marionettista parlava aveva girato la testa per cercare di scorgere qualcosa sopra le scale. Un’azione sconsiderata, ma di certo dettata dalla certezza che il ragazzo non si sarebbe accorto del grossolano errore. Il marionettista avrebbe quindi cominciato a parlare nuovamente -E VA BENE GOU!!!.. OH TI DECIDI A SCENDERE CON QUEL DANNATO SANGUE O FACCIO FUORI QUESTO QUI.. TI DO CINQUE SECONDI.. CINQUE.. QUATTRO.. TRE..- la marionetta aveva cominciato ad emettere una serie di rumori metallici, gli stessi che Haruki aveva sentito prima dell’attacco subito sul divano. Il tizio non stava affatto scherzando e la marionetta aveva cominciato a tremare come delle maracas pronta ad avventarsi sul povero cieco -..DUE!!!.. - ad Haruki non restava che affrontare il nemico. A meno che qualcuno non fosse sceso da quelle scale. Amico o nemico.


    OT/ Ecco il post di intermezzo. Viene dsecritta la situazione di Haruki e Ryoshi ma è ovvio che entrambi sentono tutto il discorso fatto dal marionettista. Può rispondere Bartok oppure Near. Scegliete voi come agire avete tutti gli elementi per farlo! XD

     
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    I sospetti del monaco rosso si erano rivelati fondati, ma ormai era troppo tardi. La donna - o meglio, la marionetta - si era aperta, avvolgendolo in un duro abbraccio che l'aveva lasciato del tutto incapace di muoversi. Poteva spostare leggermente solo le gambe e le mani. Nessun altro movimento era permesso. Il Miyazawa si maledì per essere così lento. Se si fosse allenato più duramente, forse avrebbe avuto una possibilità di sfuggire a quel tranello. Si odiò per essere così debole e impotente. Questa sua incompetenza era un peccato da cui avrebbe dovuto purificarsi al più presto. Con il fuoco e con il sangue. Ammesso che fosse riuscito ad uscire vivo da quella situazione, ovviamente. Il burattinaio si palesò poco dopo. Haruki ne percepì i passi a circa sei metri di distanza. Dalla voce pareva essere un uomo. Si rivolse ad Haruki con arroganza, pensando di aver trionfato e di poter sfuggire alla Giustizia. Il monaco rosso, invece, nonostante la sua posizione di svantaggio, non aveva dubbi su quello che sarebbe successo. Riceverai la punizione che meriti, traditore. Sputò quell'ultima parola con astio, come se fosse un grumo di veleno rimastogli in bocca. Non si fece spaventare dalle sue minacce, ma cercò di contenere la rabbia, in favore di una lucidità che gli avrebbe permesso di portare a termine la sua missione. Ormai tutto aveva assunto un significato chiaro. La volontà divina l'aveva scelto per mondare Suna dal puzzo del tradimento e quel ninja sarebbe stato il suo primo bersaglio. Quei ninja, sarebbe stato meglio dire. Il marionettista non sapeva tenere a freno la lingua e aveva rivelato alcune importanti informazioni sui suoi compagni e sul loro covo. Nella casa c'era almeno un altro uomo, Imuz, che sembrava essere in una posizione superiore alla sua. Gestiva i rinforzi e il destino di Haruki sarebbe stato deciso da lui. Inoltre, aveva bisogno di sangue. Per quale motivo? Il Miyazawa sospettò che potesse essere utilizzato in un turpe jutsu blasfemo capace di recare danno Suna. Doveva indagare e impedire che alcun male venisse fatto al villaggio. A costo della sua stessa vita. Il traditore si era lasciato scappare che la casa era difesa da molti Fuuinjutsu che avrebbero fatto esplodere l'intero edificio se qualcuno avesse provato ad entrare senza permesso. Inoltre, isolavano completamente l'ambiente esterno da quello interno. Urlare e fare rumore sarebbe stato inutile. Inoltre, Haruki avrebbe dovuto contare sulle sue forze. Dopo aver concluso il suo folle sproloquio, il marionettista si mise a urlare in direzione delle scale. Oltre a Imuz, doveva esserci un terzo uomo, Gou, che aveva il compito di raccogliere il sangue. Una povera donna era stata la loro prima vittima. Haruki si promise di darle un degno funerale, quando tutto sarebbe finito. Che la tua anima possa trovare la pace. Contemporaneamente, la marionetta aveva preso a fare degli strani rumori, per poi allentare la presa. Il monaco rosso ne approfittò per liberarsi. Il complice non sembrava rispondere alla chiamata del marionettista. Dal piano di sopra non era giunta nessuna voce e non si sentivano rumori di passi. Non contento di quel risultato, il traditore urlo più forte, minacciando di uccidere il povero Miyazawa se Gou non l'avesse raggiunto.



    La situazione iniziava a farsi pericolosa. Doveva provare a fare qualcosa. Era evidente che nelle sue condizioni non poteva sconfiggere 3 ninja di grado superiore al suo. Poteva provare a distrarlo e cercare di scappare, per poi avvisare l'amministrazione del villaggio. Lì avrebbe trovato qualcuno capace di rimuovere i fuuinjutsu che proteggevano l'abitazione e che potesse catturare i tre uomini. Quella soluzione rappresentava un'enorme vergogna per lui, ma era l'unico modo per preservare il villaggio da eventuali danni. La fede e lo zelo gli dicevano di ingaggiare il nemico in uno scontro diretto e ucciderlo, ma cosa sarebbe nato da un simile piano? La realtà, priva di qualsiasi clemenza, gli faceva pensare ad un enorme fallimento. Haruki sarebbe probabilmente morto e nessuno avrebbe scoperto i tre traditori. Doveva mettere da parte la rabbia e l'orgoglio, se voleva essere un vero strumento della Fiamma. Il dovere gli imponeva il sacrificio e, in questo caso, il prezzo da pagare si concretizzava nell'essere costretto a fare qualcosa di poco onorevole. La difesa del villaggio aveva la priorità su tutto. La marionetta emise lo stesso suono che Haruki aveva sentito prima di essere stato catturato. Era il momento di agire. Il monaco rosso caricò il chakra nel pugno destro, cercando di colpire il burattino alla testa, mentre la sinistra avrebbe raggiunto i Kunai nascosti tra le sue vesti. [Slot Azione 1] [Slot Gratuito Istantaneo] Scattò in diagonale, cercando ripercorrere i passi che l'avevano condotto dalla porta. [Slot Gratuito Istantaneo] Poi avrebbe scagliato le armi in direzione del marionettista, nel tentativo di guadagnare qualche secondo. La mira di Haruki era tutto fuorché precisa e i proiettili sarebbero stati diretti verso la posizione del uomo, all'altezza del torace. [Slot Azione 2] A quel punto avrebbe tentato di raggiungere la porta e, se l'avesse trovata, avrebbe provato ad aprirla per uscire e andare a chiamare qualcuno che potesse difendere degnamente il villaggio. [Slot Azione 3]


    Chakra: 7,75/10 Bassi
    Equipaggiamento utilizzato: 2/8 Kunai

    Kunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 5
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
     
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    I brividi lungo la schiena era fantastici, così come la sensazione del sangue che scorreva tra le dita, mentre la testa del malcapitato ciondolava malamente, attacca ancora al resto del corpo solo per un piccolo lembo di pelle. Chiusi gli occhi per qualche secondo abbandonandomi a quella fantastica sensazione di potere. Non avrei potuto desiderare niente di meglio per quella giornata. Una missione d'infiltrazione per poter testare le mie abilità, una vita tolta per poter ricordare alla mia anima un buon motivo per continuare a vivere, una buona ragione per continuare ad allenarmi e cercare di migliorare ogni giorno. Era fantastico, mi sarei inginocchiato, lasciando che il sangue inzuppasse le mie vesti, così com'era successo quando avevo eliminato i miei genitori.


    Non c'è mai pace...


    Da sotto qualche imbecille gridava, rovinando la mia sensazione di piacere, il mio piccolo orgasmo di morte. Avrei dovuto rifarmi di quanto perso con lui, ma prima dovevo certamente riprendere a ragionare e gestire in maniera migliore la situazione. Avrei dovuto continuare a cercare i fogli richiesti, ma dalle grida la situazione sembrava farsi movimentata. Avrei prima dovuto controllare e cercare di calmare le cose per poi cercare in tutta calma. Le parole, o meglio le grida dell'uomo non lasciavano spazio all'immaginazione , e rendevano chiaro come fosse giusto procedere. Diedi una lunga occhiata al volto dell'uomo che avevo appena ucciso mentre lo appoggiavo a terra, e subito dopo presi in mano le due brocche di sangue, esattamente quello che stava cercando di fare l'uomo prima che la mia lama lo purgasse. Prese le due brocche uscì dalla stanza, andando nel corridoio, dove il sangue per terra era poco. Usai la Tecnica della Trasformazione per assumere le vesti dell'uomo che avevo appena eliminato, e riproducendo esattamente il suo volto. A questo punto sarebbe stato difficile replicarne la voce, che mai avevo udito. Dovevo tenerlo in considerazione e non parlare assolutamente. Tirai un lungo respiro mentre l'altro imbecille ancora gridava, tra l'altro rivelando informazioni utili che uno appena più furbo avrebbe tenuto per se...


    Quindi oltre a me in casa c'è un altro shinobi di Suna tirato in mezzo. Potrei cogliere l'occasione per eliminarlo, ma la missione non riguarda questo genere di sottigliezze. Inoltre, se invece di essere in posizione di vantaggio come me rischia di farsi ammazzare tutto sommato ci penserà la selezione naturale. Posso invece salvarlo e fare bella figura con i vertici del paese della sabbia.

    Sarei scoppiato in una risata se avessi potuto, quando mai era capitata giornata più fortunata ? Ero rinato, e con me era rinata anche la mia fortuna. Scesi le scale con le brocche in mano, cercando di risultare naturale. Le mie scarpe erano leggermente imbrattate di sangue, esattamente come quelle del soggetto che avevo ucciso quando era arrivato dentro la stanza, la finzione era nei limiti del possibile perfetta. Una volta sceso mi trovai di fronte una scena inaspettata. Investigatore, Occhio di falco, Percezione Avevo sentito la minaccia del tizio che gridava, ma non mi aspettavo si stesse già combattendo. In mezzo alla stanza c'era una marionetta mezza aperta che aveva l'aspetto di quel che rimaneva di una donna, poi c'era quello che doveva essere il marionettista ed un'altro individuo ben vestito che dopo aver lanciato un kunai stava scattando verso una porta, tra l'altro a ben vedere dalla benda sugli occhi era probabilmente cieco.


    Chi minaccia generalmente è in posizione di vantaggio, e soprattutto non corre verso la porta...

    Era chiaro che il tizio che stava correndo verso la porta era l'altro shinobi di suna coinvolto, probabilmente dallo stesso che mi aveva lanciato dalla finestra. Evidentemente io ero la spia e l'altro il diversivo. Il marionettista era sicuramente agitato, aveva il problema dello shinobi di suna e l'agitazione per le brocche di sangue che dovevo portare, non avrebbe fatto troppo caso ai miei movimenti speravo. D'altra parte io avevo una missione, dovevo recuperare delle carte e quell'uomo aprendo la porta rischiava di attirare l'attenzione di mezza suna, indubbiamente una scelta errata, posai le brocche di sangue alla fine delle scale, poi scattai verso la porta, tentando di bloccare Haruki. Slot azione 1, vel 300 Muovendo ad una velocità ben diversa rispetto a quella dello studente, e cercando di arrivare dietro la sua schiena. A quel punto avrei cercato di agganciare il ragazzo circondando il suo collo con il braccio destro. Slot azione 2, vel 300 Il ragazzo non avrebbe sentito dolore, e già questo avrebbe dovuto farlo incuriosire. A quel punto senza parlare avrei usato il braccio libero per indicare le brocche di sangue, mentre lanciavo un profondo sguardo al marionettista. La mia speranza era chiara, che il marionettista non stesse a badare i miei movimenti, magari troppo veloci rispetto a quelli dell'uomo ucciso, ma che in preda alle sue agitazioni per il sangue prendesse le due brocche. Speravo che Haruki invece non avrebbe creato troppi problemi, il mio intento era salvarlo per guadagnarmi una buona occasione, ma se mi avesse ostacolato era ovvio che nei miei obbiettivi prima c'era la riuscita della missione.
    Tra l'altro, dovevo stare ben attento al marionettista, sperando in un'altra botta di fortuna, e che questi abbassasse la concentrazione come il suo collega poco prima.



    Chakra 24
     
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    Haruki stava dimostrando di saper mantenere il sangue freddo anche nelle situazioni più disperati mentre Ryoshi dava il meglio di se come spia. Entrambe le giovani leve possedevano potenzialità ben al di là dei semplici shinobi che solitamente finivano a smistare cartacce in amministrazione. La reazione di Haruki aveva infatti trovato il marionettista impreparato che colto di sorpresa si sarebbe beccato i proiettili tentando una difesa portata con gli avambracci a protezione del corpo. Le lame sarebbero volate segnando il corpo del nemico senza ucciderlo o ferirlo gravemente, ma facendolo incazzare come una bestia -Argh!.. maledetto figlio di puttana.. dove pensi di andare?!..- Haruki stava per affrontare la furia del marionettista quando dalle scale una figura si sarebbe scagliata contro di lui bloccando le lame nascoste della marionetta.


    -Gou!.. sei tu?!.. alla buon ora.. hai preso il sangue?!..- il marionettista aveva guardato in direzione delle scale come indicato voltando poi il viso con un sorriso divertito. -Molto bene!.. forza secndi nel seminterrato con quello stronzo mentre io prendo il sangue..- il marionettista avrebbe atteso di vedere i due procedere verso il seminterrato prima di recuperare il sangue e seguirli lungo il percorso.


    Trovare la via non sarebbe stato affatto difficile. La disposizione delle stanze della casa era estremamente semplice ed anche Haruki sarebbe riuscito a ricostruire il percorso mentre si muoveva con il finto complice. Una lunga rampa di scale scendeva in profondità svoltando per ben tre volte su se stessa prima di raggiungere un piccolo magazzino. L’unica luce presente in quel luogo sembrava essere data da delle luci al neon poste nei punti opportuni per dare una buona illuminazione all’ambiente. Il gruppetto sarebbe sceso per una buona decina di metri rispetto al livello dove si trovavano in precedenza. Nel magazzino avrebbero trovato provviste, strane statue e scaffali pieni di documenti e cianfrusaglie varie. La polvere dominava l’ambiente redendo l’aria irrespirabile. Una volta sceso anche il marionettista alle loro spalle avrebbe indicato verso il muro che delimitava uno dei lati della stanza -Avanti!.. Gou non fermarti.. prosegui in quella direzione.. oltre ai due scaffali pieni di scartoffie.. Imuz è li dentro con il vecchio!- proseguendo verso il punto indicato i due si sarebbero ritrovati ad attraversare uno stretto corridoio lungo una decina di metri prima di sbucare in una gigantesca stanza grande almeno il doppio rispetto il soggiorno dove stavano prima.


    La stanza sembrava essere stata costruita appositamente per contenere tesori e documenti segreti. Le pareti erano infatti piene di scaffali sui quali diversi rotoli stavano ben impilati uno sull’altro. Il gruppetto sarebbe entrato trovando davanti a loro, a circa una decina di metri, un uomo adulto sulla cinquantina con indosso un kimono bianco e con delle bende a coprire l’occhio destro. Subito i due sunesi avrebbero percepito un brivido correre lungo la loro schiena, sarebbe bastato udire le poche parole proferite dall’uomo per capire quanto egli potesse essere pericolo -..avete con voi il sangue?!- l’uomo aveva proferito parola senza distogliere lo sguardo su ciò che stava facendo.



    Davanti a lui infatti i due ninja avrebbero visto l’anziano saggio di suna seduto su una poltrona mentre il bendato da dietro teneva le sue mani strette tra le tempie. Il vecchio stava sbavando copiosamente a bocca aperta quasi si trovasse in uno stato di incoscienza artificiale. Il marionettista si sarebbe avvicinato appoggiando il sangue su di una scrivania poco distante all’uomo -..a..abbiamo portato tutto.. Gou ha spillato il sangue da quella kunoichi di Suna fino all’ultima goccia..- la voce del marionettista tremava. Proseguendo avrebbe poi detto -Inoltre.. crediamo che.. i ninja di Suna ci abbiamo scoperto.. di sopra abbiamo trovato questo tizio.. ha cercato di entrare spacciandosi per uno dei rinforzi che hai richiesto!..- l’uomo sarebbe rimasto in silenzio con l’unico occhio visibile chiuso. Visto così poteva anche sembrare cieco.

    Il silenzio sarebbe sceso nella stanza per qualche secondo prima di sentire nuovamente la voce dell’uomo -..ormai non ha più importanza..- l’uomo avrebbe mostrato appena un accenno di sorriso prima di staccare le mani dalle tempie del vecchio e spostarsi appena di lato alla sua destra -..prendete il sangue.. e versatelo nel circolo ai vostri piedi.. dopo di che avremo finito..- l’uomo aveva indicato a terra.


    I presenti guardando a terra si sarebbero accorti di avere i piedi sopra ad un solco scavato nella roccia. Un frattura non più profonda di uno o due centimetri che correva lungo tutto il pavimento della stanza disegnando quello che sembrava un gigantesco fuuinjutsu. Il marionettista si sarebbe quindi subito adoperato per versare il contenuto nella fessura -.. e cosa ne facciamo di questo microbo di Suna..- l’uomo si sarebbe mosso osservando alcuni rotoli ninja riposti sugli scaffali -..non ti preoccupare di lui..- l’uomo aveva dato una risposta secca, non sembrava così incline a dire ciò che pensava. Il sangue sarebbe andato rapidamente a riempire l’intero circolo, sembrava essere stato inciso con estrema perizia, molto probabilmente era frutto di una qualche tecnica segreta. Fatto ciò l’uomo si sarebbe rivolto ai presenti con un sorriso -Molto presto.. anche voi ninja di Suna.. conoscerete la grandezza dell’unico dio.. - l’uomo avrebbe composto una serie di sigilli prima di appoggiare a terra entrambe le mani recitando una preghiera .. la canzone del deserto risuona tra le dune si sabbia.. e tra le dune il suo suono ci riporterà a casa strisciando.. come l’unico vero dio..- quindi sarebbe letteralmente scomparso da davanti agli occhi dei presenti. Un semplice battito di ciglia e di lui più nessuna traccia.


    Il marionettista sembrava confuso tanto quanto i ragazzi - Eh?!.. Imuz.. signore?!.. ma dove?!..- l’uomo aveva preso a muoversi in maniera confusa per la stanza -.. Gou.. dove è finito Imuz?!.. cosa..- l’uomo si sarebbe bloccato di colpo mentre il terreno sotto di loro aveva preso a tremare quasi un potentissimo terremoto si fosse scatenato sulla casa. Le potenti scosse sismiche avrebbero colpito tutti i presenti [Terremoto][Epicentro Tellurico]

    EPICENTRO TELLURICO
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Serpente (1)
    L'utilizzatore può causare un piccolo terremoto, con epicentro entro 30 metri da sé. Il terremoto influenzerà tutti i presenti entro 15 metri, utilizzatore escluso, causando semiparalisi degli arti inferiori, intralcio medio e la percezione verrà ridotta di 3. Lo smottamento causerà una piccola coltre di fumo per 2 round che azzererà la distanza di percezione minima.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 3 | Consumo: Alto) [Da chunin in su]
    .


    Le pareti della stanza si sarebbero crepate mentre alcuni scaffali si staccavano dalla parete riversando i rotoli ovunque. I presenti, nessuno escluso sarebbero stati investiti dalla potenza della scossa. La polvere avrebbe invaso la stanza mentre uno strano rumore avrebbe cominciato a farsi sentire attorno, ma soprattutto sotto di loro. Sarebbero passati circa una trentina di secondi prima di vedere il pavimento e le pareti venire letteralmente fatte a pezzi. Delle gigantesche strutture affilate rotanti erano apparse tutte attorno alla stanza mentre sotto il pavimento veniva inghiottito a partire dal centro, in breve si sarebbe formato un gigantesco gorgo di roccia, sabbia e tutto ciò che vi era in mezzo [Gorgo Divoratore][Il gorgo si attiva dopo 5 slot azione dal terremoto. Ogni slot azione attivo risucchia 3m di edificio verso il basso][Potenza: 20 a Round / Forza risucchio: 600].


    Tutto sarebbe stato divorato o forse meglio dire “risucchiato” verso il centro. Un occhio attento si sarebbe accorto dopo poco che quello che stava tentando di divorarli non era una tecnica ninja, ma un vero e proprio mostro gigante composte per quel che potevano vedere di un enorme bocca larga almeno una ventina di metri. Il marionettista senza esitare avrebbe tentato la fuga fregandosene di tutto e tutti. Nella stanza molte cose erano rimaste in sospeso, c’era uno degli anziani saggi da salvare, se possibile e di sicuro i documenti che Hoshi aveva chiesto a Ryoshi di salvare. I due ninja di Suna non avevano molto tempo per reagire, ma soprattutto sarebbero mai riusciti a scappare in tempo dal mostro?



    [Hoshikuzu Chikuma]

    Mentre Haruki e Ryoshi se la vedevano con Imuza, il marionettista e il mostro gigante il rosso si sarebbe impegnato a distruggere i sigilli presenti lungo tutto il perimetro della casa. Lui e le sue copie erano pronte per dare una bella mano di bianco e dare una rinfrescata alla facciata -Ok ragazzi.. al mio tre.. uno.. due..tre!- il Chikuma sarebbe riuscito ad eliminare la congiura appena in tempo prima di sentire le vibrazioni del terreno sotto ai suoi piedi -WAAARGH!!.. ma che cazzo?!- alcune copie sarebbero esplose mentre tutti i presenti scappavano spaventati. La voce di Hamano sarebbe esplosa riportando l’ordine -STATE CALMI!!!.. è solo una scossa di terremoto..- certo i presenti non potevano immaginare che di li a poco tutta l’intera struttura sarebbe stata divorata da un gigantesco gorgo mostruoso.

    OT/ Scappate sciocchi!!!
    Sentitevi pure liberi di agire come volete in questo post avete a disposizione tutti gli slot azione che volete. A parte i primi 5 che dovete scegliere cosa fare! Descrivete pure come vi salvate.. SE vi salvate! BUAAHHAHAHAH!!! :guru:




    Edited by Hoshi - 20/9/2015, 23:10
     
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20 replies since 6/9/2015, 21:41   359 views
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