Effrazione con scasso

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    La mia idea aveva sfortunatamente funzionato, il marionettista aveva creduta ch'io fossi realmente Gou, e senza banfare nemmeno troppo aveva preso il sangue ed mi aveva invitato a scendere per una scala. Rimasi impietrito per qualche lungo istante, non sapevo bene cosa fare. Da un lato avrei voluto eliminare il marionettista e scendere dopo da solo, dall'altro non avevo la possibilità di fare un attacco a sorpresa letale come quello precedente. Dovevo per forza seguire gli ordini e scendere al piano di sotto, con Haruki tra le braccia. Senza grossa fatica lo sollevai da terra di un paio di centimetri, era evidentemente cieco vista la benda sugli occhi, e di conseguenza non volevo avere problemi nel fargli fare le scale. Scendemmo la lunga serie di scale, ed una volta in fondo seguì gli ordini per arrivare ad una grande stanza con altri due soggetti all'intero. La stanza era evidentemente enorme rispetto al resto della casa, piena di rotoli e libri, tra i quali c'erano sicuramente quelli che dovevo rubare, ma quali ? Per controllarli tutti ci sarebbero volute molte ore, ed io avevo a disposizione ben pochi minuti...


    Qui rischiamo davvero...

    La voce dell'uomo bendato mi fece scorrere un lungo brivido lungo la schiena, ed il modo con cui il marionettista dipendeva dai suoi ordini era quasi surreale. Quell'uomo doveva avere un grande potere, e non ero certo di volerne tracciare i confini. Già il marionettista avrebbe potuto darmi qualche problema, in due sarebbe stato sicuramente impossibile uscire vivo da quella situazione.
    Il bendato ordinò poi di versare il sangue lungo una sorta di rilievo nel pavimento. Effettivamente ben guardando sembrava stessimo camminando sopra un grande sigillo.


    Chissà cosa cazzo rischiamo...

    Infine, tra le mani del bendato c'era un vecchio schiumante, sembrava essere incosciente, e forse prossimo alla morte come la ragazza al primo piano. Non potevo azzardare alcuna mossa, potevo solo aspettare di vedere come si sarebbe evoluta la situazione, non sapendo quale terribile finale mi stava aspettando. Quando il marionettista chiese cosa dovessimo fare del cieco rimasi stupido dalla reazione del bendato. Non se ne curava minimamente, il che significava grossi problemi. Istintivamente allentai la presa sul ragazzo, il quale si sarebbe potuto divincolare senza problemi se avesse potuto, mentre con la mano libere presi l'estremità del filo di Nylon del ragazzo e la misi nella mano sinistra del ragazzo Slot azione Gratuito . Speravo che a questo punto avesse capito, o che perlomeno sarebbe stato al gioco. I due davanti a noi erano impegnati in ben altro, e mai si sarebbero accorti del mio movimento. Avevo condiviso con lui quel filo nella speranza di poterlo usare per imbrigliare il nemico se ci avesse attaccati. Liberarsi da una presa con quel filo sottile e quasi invisibile era complicato, e mi avrebbe permesso un leggero vantaggio da sfruttare. D'un tratto vidi l'uomo bendato muoversi guardando per un attimo un gruppo di rotoli posti su uno scaffale davanti a noi, mentre il marionettista versava il sangue sul pavimento. Investigatore, Occhio di falco


    Bingo! Forse la ricerca sarà più semplice.

    Proprio quando pensavo che le cose stessero andando meglio l'uomo scomparse dopo aver composto una serie di sigilli ed aver toccato terra. Il marionettista era perplesso quanto me, ed iniziò a chiedere dove fosse andato tal Imuz.
    Era ben evidente, soprattutto dalle parole di quest'ultimo che qualcosa stava per accadere. Lasciai completamente Haruki, e mentre il marionettista sembrava impaurito e spaesato sfruttai l'occasione per correre a prendere i rotoli che il bendato aveva guardato prima di scomparire. Slot Gratuito . Lo scaffale che li conteneva si trovava a due metri da me, e proprio affianco al vecchio. Il poveraccio era accasciato a terra, e non diceva mezza parola, sembrava completamente inerte.
    Proprio mentre stavo infilando i rotoli dentro la tunica scoppiò un terremoto.


    Cazzo!!!

    Nemmeno il tempo di accorgermene ed i muri iniziarono a vibrare, mentre libri e rotoli franavano a terra. Era evidente che il bendato aveva composto qualche tecnica particolare prima di mettersi in salvo. Mentre noi bastardi ci ritrovavamo sotto dieci metri di terreno durante un cazzo di terremoto. Mi guardai attorno, le scosse stavano indebolendo la struttura della casa, creando uno strato di polvere incredibile che riduceva enormemente la visibilità. Le ginocchia iniziarono a tremare, rendendo veramente difficile ogni movimento. Dovevo concentrarmi al massimo per restare in piedi e non cadere per terra.


    Dobbiamo scappare, subito!

    Ripensai alle parole del Jonin ed i sigilli che mi aveva impresso sul corpo. A quanto detto sulla mia mano destra era stata impressa una potente tecnica di richiamo con il re dei Tengu. Dubitavo che il re dei tengu, una volta evocato mi avrebbe dato ascolto, questo genere di patti di solito si basa su accordi ed alleanze, cosa ch'io non potevo vantare. D'altra parte magari ricordandogli chi mi avesse dato quella tecnica avrei potuto convincerlo a salvarmi. Era una buona possibilità, e provai ad usarla infondendo un po' di chakra all'interno del sigilli.
    Mi aspettavo un'enorme esplosione e l'apparizione di chissà quale bestia incredibile, ma invece apparvero solo tre copie di me stesso.


    Pezzo di merda...

    Inutile raccontare le belle emozioni che provavo verso il Jonin. Almeno se m'avesse detto il vero effetto di quel sigillo avrei potuto usarlo in maniera sensata, ed invece mi ritrovavo tre copie al posto di quello che mi serviva, una sorta di drago volante. Inutile perdersi in pianti e rimpianti, una delle mie copia avrebbe ripreso in braccio il cieco, l'altra il vecchio moribondo ed infine l'ultima avrebbe cercato di prendere quanti più rotoli possibili mentre scappavamo, correndo verso la porta. I movimenti erano rallentati, ed invece di uno scatto riuscivo a fare a malapena pochi passi, senza considerare l'enorme fatica per compiere qualsiasi genere di movimento in mezzo a tutto quel trambusto. Corremmo verso le scale Slot azione 1,2,3 ed impiegammo molto tempo per ripercorrere quel lungo corridoio di 10 metri che avevamo già affrontato, e a quel punto iniziammo a salire, dando foga a tutte le energie possibili immaginabili. Slot 4,5
    Una volta salite le scale saremmo stati a pochi passi dalla porta, mentre un rumore agghiacciante, come se l'intera casa stesse venendo mangiata dal terreno era scoppiato e sembrava provenire dal piano di sotto. Io ( ch'ero il primo della fila, seguito dalla copia con il vecchio, quella con i rotoli ed ifine quella con il cieco, d'altra parte era un ninja pure quello, se non gli andava bene così potevo sempre morire per gli affari suoi ) avrei cercato di lanciarmi verso la maniglia, aprirla e correre fuori SLot 6, sciogliendo la tecnica della trasformazione per ottenere di nuovo la mia vera forma umana, un bimbo di dieci anni. Speravo che le cose andassero come sperato, e che una volta fuori dalla porta ci fosse il jonin che ci aveva cacciato in questo guaio a darci una mano, ed un premio.



    Considerando lo status di intralcio ho considerato i primi 3 slot per fare i primi 10 metri, gli altri due per fare le scale ed il sesto per andare alla porta.
     
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    Haruki si dimenava con foga nel vano tentativo di liberarsi. La forza dell'uomo che l'aveva catturato superava di gran lunga la sua. Ancora una volta dovette ammettere la sua debolezza. Ciò lo faceva vergognare come il più infido dei peccatori ed esaltava la rabbia in lui. Oltre ad aver fallito nel suo tentativo di avvisare il villaggio, era stato anche preso come ostaggio. La morte, a confronto, sarebbe stata un risultato ben più onorevole. Probabilmente, presto sarebbe stato accontentato. Haruki avrebbe dato fondo a tutte le sue energie per affrontare quegli avversari, ma era evidente che non aveva speranze contro quegli uomini. Una sola cosa l'aveva turbato. Gou non gli aveva fatto alcun male. Per quale ragione l'aveva trattato in quel modo? Perché si era preso la briga di fare attenzione a non ferirlo? Quelle domande rimasero senza una risposta, mentre il gruppo si dirigeva verso il seminterrato. Insensibili anche agli insulti e alle maledizioni del monaco rosso, che non aveva mai smesso di agitarsi e di ricordagli che i loro corpi sarebbero stati arsi dalla fiamma eterna del castigo, i due uomini lo trascinarono nella gigantesca stanza dove si trovava il loro capo. Il percorso che li aveva condotti fin lì sarebbe stato piuttosto semplice da ricordare e anche un cieco come Haruki non avrebbe dovuto incontrare molte difficoltà nel tornare al piano superiore.


    Dal modo in cui il marionettista si rivolgeva a Imuz era evidente che quell'uomo fosse un suo superiore. La paura e il tono di deferenza con cui aveva parlato non lasciano spazio a dubbi sulla sua forza. Ciononostante, Haruki non avrebbe esitato nell'affrontarli. Avrebbe sacrificato la sua vita pur di riuscire a colpirlo almeno una volta. Sarebbe morto cercando di difendere il villaggio. Anche la totale indifferenza dimostrata difronte al fallimento della loro copertura rappresentava un indizio molto importante. Evidentemente, si sentiva superiore ai ninja di Suna. Pensava di poter sfuggire alla giustizia e all'ira divina. Quella sicumera era del tutto inaccettabile. Quell'uomo doveva essere punito per i suoi crimini e per la sua arroganza. Come poteva anche solo sperare di riuscire a sfuggire al castigo della Fiamma? Mentre il suo complice versava a terra il sangue raccolto da Gou, Imuz blaterò una vile blasfemia su un certo unico dio. Davanti ad una tale sfrontatezza, Haruki non poteva certo rimanere indifferente. Brucerò voi e il vostro misero Dio! Ricordatevi che i peccati degli indegni saranno purificati col fuoco. Improvvisamente, la presa che lo intrappolava si allentò, dando al monaco rosso la possibilità di divincolarsi. Senza pensarci due volte, sarebbe scattato verso Imuz per ingaggiarlo in un combattimento diretto. Non badò nemmeno al filo che Gou gli aveva messo tra le mani, tanta era la rabbia che dominava le sue azioni. [Slot azione Gratuito] Quel gesto fu totalmente inutile, visto che il suo bersaglio si volatilizzò come fumo. Scomparve come per magia, in un battito di ciglia, stupendo perfino i suoi complici. Sfruttando quel momento di confusione generale, Haruki avrebbe cercato di accertarsi delle condizioni dell'uomo che era rimasto con loro nella stanza. Cercò di risvegliarlo dal suo stato di incoscienza, nel tentativo di aiutarlo a fuggire. Se si fosse ripreso, lui avrebbe cercato di trattenere quei due il tempo necessario perché potesse raggiungere la porta. Almeno qualcuno avrebbe potuto adempiere al compito che lui non era stato in grado di onorare.


    A quel punto gli eventi presero una piega ancora più sorprendente. Il terreno aveva iniziato ad essere percorso da forti scosse sismiche, provocando la caduta di molti degli scaffali che erano posti contro le pareti. Per Haruki, essendo cieco, la situazione peggiorò drasticamente. Le forti vibrazioni che scuotevano l'edificio gli rendevano ancora più difficile orientarsi e reggersi in piedi. Imuz, prima di andarsene, aveva innescato un jutsu per sbarazzarsi delle sue tracce e di chiunque altro fosse a conoscenza di ciò che era accaduto nel loro nascondiglio. Il traditore aveva vinto. Quel seminterrato sarebbe stato la loro tomba. Ormai non gli rimaneva che pregare e affidarsi alla Fiamma. Formulò quei pensieri non senza una certa rabbia, tuttavia non poteva far altro che ammettere di aver fallito. Era stato debole e la sua incompetenza l'aveva reso indegno del ruolo che ricopriva. Morire sarebbe stata una giusta punizione. La vera sconfitta consisteva nell'essersi lasciato scappare un nemico che sarebbe tornato a minacciare Suna. Stordito e confuso da quegli eventi, il Miyazawa si accorse solo all'ultimo secondo che qualcuno l'aveva preso in braccio e stava cercando di portarlo in salvo. Insieme a lui, anche il vecchio era stato soccorso, venendo sottratto da una morte certa. Il monaco rosso era stato risparmiato un'altra volta. Dio doveva amarlo molto se aveva scelto di non abbandonarlo, lasciandolo lì a morire. Con il cuore colmo di gratitudine e gioia, Haruki si abbandonò allo scorrere del tempo, aspettando di vedere cosa la Fiamma avesse in serbo per lui. Forse gli sarebbe stata data un'altra possibilità. Forse avrebbe potuto mondarsi dal peccato che macchiava la sua anima.


    Ok, in sostanza, Haruki non fa nulla. Si fa prendere dalla sindrome di cenerentola e si abbandona all'abbraccio del suo salvatore.
     
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    ..Il ritorno della Canzone..
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    Il gruppo di ninja sarebbe riuscito a raggiungere il piano superior mentre tutto veniva finemente maciullato dietro di loro. Raggiunto il salone una miriade di Hoshi si sarebbe riversata all’interno della casa lanciando letteralmente fuori dalla casa Ryoshi, Haruki ed il vecchio anziano privo di sensi. I ragazzi sarebbero subito stati soccorsi dai ninja capitanati da Hamano mentre Hoshi e i suoi cloni si lanciavano all’interno di quell’inferno per cercare di fermarlo in qualche modo. La voce tuonante di Hamano avrebbe invitato tutti ad allontanarsi -Voi!.. chi siete?!.. prendeteli e allontanateli da qui!- un paio di copie del rosso avrebbero aiutato i ragazzi ad allontanarsi -Tranquillo capitano.. sono dei nostri!- il rosso avrebbe rincuorato Hamano.


    Tutti si sarebbero allontanati senza problemi mentre il gorgo divorava la casa. Un occhio attento avrebbe visto altre copie di Hoshi uscire dal piano superiore della casa poco prima di venire fatto in briciole. Una delle copie teneva il corpo, forse morto della ragazza. Un potente boato infine sarebbe esploso in un nugolo di polvere del deserto. Dietra di essa una gigantesca creatura era emersa alzandosi verso il cielo. Un gigantesco cilindro di carne dall’odore orribile, un vermone a prima vista con una bocca abbastanza grande da divorare un intero palazzo. Dal suo interno una voce ovattata sarebbe esplosa mentre dalla bocca una potentissima corrente d’aria aveva preso a roteare -SHOUGEKI!!!..TATSUMAKI!!!- l’aria avrebbe lacerato la creatura facendola letteralmente esplodere dall’interno. [Tecnica][ Shougeki Tatsumaki / Potenza: 60 /Consumo: Quasi Elevato]
    Shougeki Tatsumaki - Tornado Distruttore
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (8)
    L'utilizzatore può creare un tornado d'altezza indefinita e raggio pari a 3 metri.
    Potrà essere indirizzato verso un obiettivo; Muovere il tornado richiede uno Slot Tecnica/Azione. La distanza massima percorribile è pari a 30 metri; La Velocità di spostamento è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.
    La potenza è pari a 60. Può causare Sanguinamento (DnT) Grave.
    E' particolarmente efficace per abbattere edifici o sradicare alberi.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 2 / Consumo: Quasi Elevato )
    [Da jonin in su].


    L’esplosione avrebbe stroncato la vita della gigantesca creatura mentre dal cielo avrebbero preso a cadere pezzetti di carne marcia ovunque investendo chiunque nel raggio di qualche centinaio di metri. Tutti, compresi Ryoshi ed Haruki si sarebbero ritrovati completamente ricoperti di pezzetti putrescenti di vermone gigante, uno schifo totale. Dietro la nuvola di polvere un Hoshi ammaccato e completamente inzozzato si sarebbe fatto avanti cercando di togliersi lo schifo dalla faccia e dai capelli -Bleargh.. che schifo!.. questa è la seconda volta che finisco dentro ad uno di quei vermoni del cavolo!.. dannati terroristi..- il rosso aveva raggiunto il gruppetto lanciando un’occhiata di intesa a Ryoshi. Il rosso sperava vivamente che il ragazzino fosse riuscito nella sua impresa, prima però i due avevano delle spiegazioni da dare al capitano Haman.


    -Voi due.. voglio sapere I vostri nomi.. e soprattutto sapere perché eravate dentro a quella casa?!..- il grosso ragazzo si sarebbe fatto avanti gettando un’ombra scura su tutti i presenti, compreso il rosso -Ehi capitano.. su su.. sta calmo.. ti ho già detto che loro sono con noi.. anzi dovresti ringraziarli!..- il rosso ora stava cercando di allontanare Hamano un poco alla volta -..senza il loro intervento il vecchiaccio e quella povera ragazza sarebbero morti.. sono loro gli eroi della giornata!- il Chikuma ora si era avvicinato ai due prendendoli per le spalle amichevolmente. Il viscidume li avrebbe aiutato a stringersi meglio.


    Hamano non sembrava affatto convinto tuttavia aveva altro a cui pensare in quel momento. Dopo un lungo sospiro il ragazzo avrebbe fatto gesto di andare con la mano meccanica, in fondo Hoshi restava pur sempre un ninja più alto in grado -Uuf.. va bene.. va bene.. andate pure.. ma voglio un rapporto dettagliato da entrambe domani.. anche da te Hoshi.. - detto ciò il ragazzo se ne sarebbe andato lasciandoli soli. Ora che tutti era impegnati Hoshi poteva alleggerire la tensione. Avvicinatosi al piccolo Ryoshi gli avrebbe posato una mano sulla spalla per cancellare i fuuinjutsu applicati a inizio missione -Ottimo lavoro Ryoshi.. non credevo che te la saresti cavata così egregiamente.. allora dimmi.. hai trovato quello che ti avevo chiesto?!- il rosso avrebbe atteso che il bambino gli consegnasse i documenti raccolti stando attento che niente venisse trafugato in qualche modo -.. ottimo lavoro davvero!.. farò in modo che i superiori sappiano delle tue doti.. sono sicuro che farai strada nel mondo dei ninja!- detto ciò si sarebbe voltato verso Haruki -Ti chiami Haruki giusto?!.. mi chiamo Hoshikuzu Chikuma.. e vorrei ringraziarti personalmente per ciò che hai fatto oggi!- il rosso aveva la faccia come il culo, non solo aveva mandato il povero cieco nella gabbia dei leoni, ma ora stava pure facendo finta di niente -..lo sai.. credo che saresti un ottimo ninja con il giusto allenamento!.. se ti va di imparare posso insegnarti qualche trucchetto.. ah lo stesso vale per te!- avrebbe concluso girandosi verso Ryoshi.


    Il rosso quindi si sarebbe fatto nuovamente serio -Ditemi un po’.. chi c’era dentro a quel posto oltre al vecchio e alla ragazza?..- il rosso aveva completamente cambiato espressione. Le copie che aveva mandato dentro avevano rinvenuto prima di scoppiare la statuetta con l’effige dei vermi e diversi altri particolari che erano giunti agli occhi del rosso solo di sfuggita -..per caso.. qualcuno ha accennato.. alla canzone del deserto?!..- la voce del rosso si era incupita, qualsiasi cosa fosse quella “Canzone del Deserto” sembrava preoccuparlo molto.

    OT/ Signori ultimo giro di post e poi concludo io e direi che possiamo chiudere la giocata e prepararci per mille nuove avventure!!!

     
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    Riuscì a portare in salvo il monaco, che mi avrebbe dovuto ben più di una cena per come si erano messe le cose quella giornata... Fummo catapultati di sotto mentre la casa veniva terribilmente risucchiata. Senza il tempo di capirci niente vidi un grosso vermone esplodere in mille pezzi, ricoprendo me e tutti i presenti di uno schifo di resti biologici, bava e schifo. C'era sì da vomitare, non fosse per un omone gigante di nome Hamano che già ci voleva interrogare. Ero pronto a superare qualsiasi genere di interrogatorio, ma ammetto che avrei preferito cavarmela in altro modo, e difatti arrivò il Jonin che aveva cacciato me, ed evidentemente anche il cieco in quella divertente situazione a salvarci da tutte queste formalità. In teoria ce la saremmo potuta cavare con un semplice rapporto da consegnare... Genere di formalità cui si scappa in fretta.
    Il tempo di rimanere soli con il jonin di suna dai capelli rossi, il quale mi chiese subito se ero riuscito a procurarmi i documenti richiesti.


    Ho preso quello che ho potuto mentre il vermone risucchiava tutta la stanza... Spero di aver preso i documenti giusti... Ho preso quelli che un certo " Imuz " ha guardato prima di scomparire scatenando il terremoto...

    Presi dalla tunica i documenti che avevo preso, e feci consegnare a Hoshi anche tutti gli altri documenti presi dalla copia prima di scappare dietro di me, per poi farla scomparire. Non potevo sapere se fossero i documenti giusti, ma lo sguardo che il bendato aveva rivolto verso quei fogli era stato molto evidente, speravo significasse effettivamente qualcosa.
    Ascoltai poi la nuova domanda, riguardo i presenti e riguardo la canzone del deserto... Riguardo i presenti, non sapevo cosa dire riguardo a Gou... L'avevo brutalmente ammazzato, ma non sapevo se avessi l'autorizzazione a farlo. Ormai il suo corpo era stato probabilmente mangiato e risucchiato dal vermone, ma se la copia di Hoshi era riuscita a salvare la ragazza sicuramente ne aveva visto il corpo. Sarebbe rimasto il nostro segreto ?


    Al primo piano dove sono entrato c'era un certo Gou, che stava prendendo il sangue della ragazza che tu hai salvato. Credo abbia fatto una brutta fine, mentre in un'altra stanza c'era una sorta di santuario... Infine c'era un marionettista che se la stava prendendo con cieco qui presente, ed infine c'era un certo Imuz. Un uomo bendato e dalla grande autorità. Era nel piano seminterrato, dove tutto il pavimento era una sorta di grosso sigillo in cui il marionettista ha versato il sangue. Il bendato ha detto questo parole :" la canzone del deserto risuona tra le dune si sabbia.. e tra le dune il suo suono ci riporterà a casa strisciando.. come l’unico vero dio.. " . Poi ha composto dei sigilli ed è totalmente scomparsi nel vuoto, lasciandomi con il terremoto ed il vermone...

    In questo modo avevo risposto ad entrambe le sue domande.


    Sono i documenti giusti ? Eh, cosa sarebbe questa canzone del suono ?

    Chiesi al Jonin. Se si trattava di una storia nota avevo appena compiuto una grande impresa, collaborando a sventare una sorta di attentato contro il mio villaggio. Sicuramente una piccola impresa degna di nota. Senza considerare il favore che un giorno quel cieco mi avrebbe dovuto rendere.
     
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    Ci sarebbero volute settimane per togliersi di dosso la puzza di carne putrescente. Pezzi di interiora e altre schifezze stavano piovendo dal cielo, ma ad Haruki quelle cose non importavano minimamente. La sua mente era completamente concentrata sull'uomo che gli stava parlando. Non era la prima volta che incontra un ninja esperto, ma difronte ad una tale dimostrazione di potere non poteva che rimanere estasiato. L'enorme creatura sbucata dal terreno, esattamente nel punto dove prima si trovava il covo dei traditori, era scomparsa con la stessa velocità con cui era entrata in scena. Benché non avesse potuto assistere alla scena, Haruki era comunque riuscito ad immaginare quanto era successo grazie al solo udito. Rapidi sigilli e poche parole erano bastate a quel ninja per generare una colonna di vento che si era abbattuta sull'animale. Quel singolo attacco fu sufficiente a eliminarlo completamente. Si domandò quanto grande fosse la differenza che lo separava dallo shinobi che li aveva salvati. Probabilmente come quella tra il cielo e la terra. Quella consapevolezza lo riportò alla realtà, obbligandolo a prendere atto di quanto era successo. Dio l'aveva salvato. Ancora una volta la volontà della Fiamma l'aveva raccolto, riportandolo sulla giusta via. Quella serie di strambi eventi si era risolta in modo del tutto inaspettato. Che il Chikuma gli avesse mentito e che il suo nome non fosse Hamano Iga ormai non aveva più importanza. Anche se essere trascinato in un'altra folle situazione all'inizio l'aveva irritato, dovette ringraziare Dio per quanto gli era successo. La via che il destino aveva tracciato per lui gli appariva ormai chiara. In quella che era cominciata come una giornata qualunque, Haruki aveva mosso i primi passi verso il suo obiettivo. Un membro di uno dei clan più forti del villaggio l'aveva coinvolto in una missione di importanza nazionale e si era offerto di diventare suo maestro. Era evidente che quello fosse parte del piano della Fiamma. Gli era stata appena offerta un'altra occasione per porre rimedio ai suoi peccati. Difronte a lui c'era la possibilità di accrescere il suo potere come ninja e di iniziare il cammino che l'avrebbe portato agli alti scranni del consiglio di Suna. La prima pietra era stata posata, ora era compito suo sfruttare quanto gli era stato dato. Senza attendere oltre, fece un profondo inchino per poi rispondere alla sua domanda Sì, il mio nome è Haruki Miyazawa. È un piacere conoscerla. Sarei onorato di diventare suo allievo. Sono sicuro di avere molto da imparare da un ninja come lei. Hoshikuzu Chikuma sarebbe diventato il suo biglietto di ingresso per gli eventi più importati di Suna. Grazie alla sua guida avrebbe potuto raggiungere velocemente traguardi che da solo gli avrebbero richiesto un sforzo ben superiore. Del bambino che era con lui, si curò poco. Il monaco rosso non sapeva da dove fosse spuntato, ma doveva essersi infiltrato anche lui nel covo dei traditori. Il fatto che fosse a conoscenza di quanto fosse successo in quel luogo lo incuriosì. Haruki aveva percepito la presenza di solo 4 uomini: Gou, Imuz, il vecchio e il marionettista. A quella conta si doveva aggiungere il suo misterioso salvatore, ma il Miyazawa ipotizzava si trattasse del Chikuma. Ryoshi, questo era il suo nome, doveva essere parecchio abile se era riuscito a nascondersi a tutti gli altri shinobi presenti nel covo. Il fatto che quel bambino fosse così potente, rese ancor più evidente quanto duramente avrebbe dovuto allenarsi per emergere nel mondo dei ninja.


    Dopo che Ryoshi ebbe finito di fare rapporto a Hoshikuzu, il monaco rosso ripercorse gli eventi nella sua memoria, così da poter riferire qualsiasi cosa che a Ryoshi fosse sfuggita. Non trovò niente che l'altro avesse già detto, ma qualcosa di insolito lo colpì particolarmente. Il comportamento di Gou, l'uomo che aveva dissanguato la ragazza, non sembrava ricalcare quello che ci si poteva aspettare da un Nukenin. Quando l'aveva catturato non l'aveva ferito e nel seminterrato gli aveva messo tra le mani un filo d'acciaio con chissà quali intenzioni. Unendo le informazioni in suo possesso, una strana ipotesi prese piede nella sua mente. Forse Ryoshi e Gou erano la stessa persona? Quest'interrogativo ne sollevò molti altri che arrivarono a mettere in discussione la fedeltà del ragazzino. Era evidente che fosse un sottoposto del Chikuma, ma Hoshikuzu sapeva che era anche una spia? Oppure Ryoshi stava facendo il doppio gioco ed era in combutta con quei traditori? E, in quel caso, come era possibile spiegarsi il suo comportamento nei confronti di Haruki? Il monaco rosso decise di tenersi per sé quei dubbi. Non era nella posizione di fare certe accuse. Tuttavia avrebbe dovuto tenerlo d'occhio. Se era davvero alleato con quei terroristi, non poteva permettergli di agire indisturbato. Quando il bambino ebbe finito di parlare, si limitò ad aggiungere solo poche parole. Posso confermare che quanto detto da Ryoshi corrisponde al vero. Fece una breve pausa, per poi tornare a rivolgersi al Chikuma. Immagino che le informazioni riguardo a questo attacco siano riservate a ninja di alto rango, ma vorrei sapere di più su questi terroristi. Rappresentano una minaccia rilevante per il villaggio? Dopo aver ascoltato la risposta del Jonin, Haruki gli avrebbe posto anche un'altra domanda. Riuscirete a salvare il vecchio tenuto prigioniero nel seminterrato?
     
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    ..Presto ne vedremo delle Belle..
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    - Ottimo lavoro Ryoshi.. hai davvero talento..- avrebbe detto il rosso recuperando i documenti trafugati nei sotterranei della casa -Non so se qui troverò quello che sto cercando.. ma è pur sempre un inizio..- avrebbe sorriso al ragazzino soddisfatto. Il rosso avrebbe dato una rapida occhiata ai rotoli, alcuni sembravano recare la dicitura riservato e sembravano addirittura essere stati cifrati o protetti da potenti fuuinjutsu. Forse li il Chikuma avrebbe trovato di più sulle condizioni di Gin Chikuma.

    Tornando a quanto accaduto i due ragazzi riportarono ad Hoshi la storia avvenuta dentro la casa, il rosso avrebbe ascoltato tranquillamente la storia per sbottare di colpo al nome di -Imuz?!.. sei sicuro di aver capito bene?!..- ora il Chikuma sembrava preoccupato -..quindi è ancora vivo.. dannazione se le cose stanno così allora Suna corre davvero un grande pericolo!..- il rosso si era fatto pensieroso. Sembrava voler tenere le informazioni per se, tuttavia sapeva che da solo non sarebbe mai riuscito a risolvere quella situazione. I due ragazzi erano entrati in contatto con una organizzazione criminale che da anni ormai stava danneggiando Suna dall’interno come un parassita, un verme schifoso che si nutriva della linfa delle giovani leve. Il rosso avrebbe sospirato prima di cominciare, non voleva tirare in mezzo i due ma ormai la frittata era stata fatta -Uff.. e va bene.. vi racconterò tutto.. la Canzone del Deserto è un’organizzazione criminale.. anche se forse sarebbe meglio chiamarla.. setta di pazzi fanatici!.. credono in un antichissimo Dio che si creda abbia creato il deserto in cui viviamo.. non so come venga chiamato.. anni fa abbiamo scoperto la loro presenza all’interno delle più alte cariche del paese.. anche molti ninja facevano parte della setta.. grazie ad una gigantesca operazione a cui anche io e Hamano abbiamo partecipato credevamo di aver distrutto l’organizzazione.. ma evidentemente ci sbagliavamo..- il rosso avrebbe guardato la casa distrutta del vecchio -Non preoccuparti Haruki.. credo che il vecchio e la ragazza se la caveranno.. grazie a voi siamo riusciti ad intervenire in tempo..- questa volta erano stati solo fortunati.

    Il rosso quindi avrebbe guardato i due dritti negli occhi o nelle orecchie -Haruki.. Ryoshi.. credo che avrò bisogno del vostro aiuto per fermare questa organizzazione.. Suna non sta passando un bel periodo considerando le nuove leve che fanno parte della vostra generazione.. voi però avete dimostrato di possedere abilità e gran coraggio.. presto sarà necessario affrontare direttamente questa calamità che si sta per abbattere su Suna.. la canzone del Deserto non si fermerà mai fino a quando non avrà raggiunto i suoi scopi. Di questo ne sono sicuro..- il rosso si sarebbe quindi voltato cominciando ad allontanarsi dai due alzando la mano destra in segno di saluto -..allenatevi e diventate più forti.. presto Suna richiederà il vostro aiuto di nuovo.. inoltre se vi può interessare.. passate per casa mia.. vorrei ricompensarvi creando qualche oggetto o equipaggiamento gratis per voi.. sapete me la cavo piuttosto bene con i meccanismi!.. ve lo meritate proprio dopo questa avventura..- detto ciò sarebbe scomparso tra la folla che stava li intorno per curiosare.

    Un nuovo capitolo stava per cominciare, la Canzone del Deserto ancora una volta avrebbe portato le sue note di dolore e disperazione per le vie del villaggio della Sabbia.

    OT/ Giocata terminata! Bella li ragazzi mi sono divertito e spero anche voi! Come indicato nell'ultimo post RYOSHI e HARUKI se vogliono possono proporre un meccanismo personale che verrà creato da Hoshikuzu a gratis per ricompensarli dell'ottimo lavoro svolto. Vi aspetto per la prossima giocata su la Canzone del Deserto. :riot:

     
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