L'interrogatorio

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    Vendetta feroce

    Oh, non so...pettegolezzi qua e là...dicono...di quella ragazza nuda al gate e...ecco... Se possibile stava diventando ancora più rossa ed imbarazzata, ma in tutta onestà non avrebbe saputo dire quale fosse la prima fonte di quei pettegolezzi, forse i racconti di qualcuno che aveva assistito a quell'evento e in seguito aveva ricamato sulla cosa...senza allontanarsi troppo dalla realtà a conti fatti. Fortunatamente il discorso passò in secondo piano quando saltarono fuori le questioni più serie e impellenti, con il cambio repentino di atteggiamento da parte della ragazza senza una gamba, il cui livore emerse prepotentemente.

    Le sue capacità? Non so..i Genjutsu ed il controllo mentale. Faceva solo quello, bloccava la gente o la distraeva quanto bastava perchè io e Hirohiko colpissimo. E poi si stava specializzando nelle tecniche di studio dei cadaveri, ma aveva appena iniziato. Poi sembrò rimuginare su qualcosa, come se un dettaglio le fosse sfuggito. Avete detto che è sola con un'interrogatrice? Spero sia una persona incorruttibile...quella cagna di Tsubaki è brava con le parole...e penso sappia come resistere all'Interrogazione Mentale come chiunque altro...forse il suo essere Yamanaka le da qualche vantaggio, ma non saprei quantificarlo. Non sapeva niente di particolare sui ninja che li avevano assaliti, nè aveva sentito parlare di Hayate (al tempo le informazioni sull'attentato non erano ancora state diffuse).

    Forse si potrebbe piegarla con qualcosa della sua vecchia vita. Commentò. Magari rievocando qualcosa di un cugino a cui era molto legata, che è morto appena promosso al rango Genin. Mi pare si chiamasse...Takao o qualcosa del genere. Non sarebbe stato difficile verificare. Ma dipende da quanto della donna che era è rimasto. Poi si tolse gli occhiali, con le labbra strette. Hokage-sama...io non ho più niente se non la mia vita. Voglio essere utile, in qualunque modo. Chiedo solo una cosa: quando si deciderà per l'esecuzione di quella cagna, voglio essere il boia. Tese la mano verso di lui. La prego, me lo conceda. E rimase col braccio sollevato, in attesa che lui accettasse la sua richiesta.

    Quello era un gesto che per la donna significava tutto: la speranza di una vendetta, finalmente, per poi provare ad andare avanti.
     
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    Scavando nel Passato







    Sospirò alle parole dell’Akimichi, non sapeva se deluso o meno dalle poche ma preziose informazioni, ma dimostrò solo tristezza, stringendole la mano.

    Ayame, innanzitutto, vorrei che dopo che avremmo risolto tutto questo tafferuglio tu vada in ospedale, è passato tanto tempo dal tuo incidente, ed ultimamente iniziano ad avere buoni risultati per il recupero da questi traumi, informati, probabilmente ci sono novità. Non penso sia saggio fare dei problemi un gomitolo e stringerlo fino ad esserne soffocati, se possibile meglio usare delle forbici per liberarsi, no?

    Cercava di parlare scegliendo le parole più giuste per alleviare la rabbia della donna, da sempre cattiva consigliera.

    Probabilmente quella donna non verrà giustiziata, non ancora, se c’è qualcosa di recuperabile in lei credo che a questo punto vada recuperato, l’organizzazione da cui proviene trarrebbe più vantaggio dalla sua morte che altro.
    Se permettessi a te di prendere una sola vita ne sacrificherei almeno dieci volte tante.
    Mi dispiace, non posso.
    Però… tu puoi aiutarmi a comprendere ulteriormente cosa sia lei e cosa sia successo in passato.


    Si sedette davanti a lei.

    Piegarla in che modo?
    Devo fare leva con gentilezza o con rudezza?
    Su un eventuale lato buono da riscoprire?
    Ricordi quando morì questo Takao, mi sarebbe semplice rintracciarlo, o quantomeno il nome completo.


    Battè poi sulla gamba, provando a rievocare particolari.

    Nel dossier e dalle tue parole ho compreso che ha tradito durante una missione, ma mi hai detto poco, dimmi di più
    Erano armi particolari quelle presenti nella villa?
    Sapevate nulla dei nukenin li presenti o se puoi confermarmi i tuoi sospetti con qualche prova che osservasti li per li.
    Hai tutto il tempo che vuoi per ricordare, non penso che quella sia in grado di scappare.


    Abbozzò un sorriso, invitandola a rispondere.
     
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    ATTENTATO!

    La stretta di mano fu sentita e carica di emozione, almeno da parte della donna tracagnotta, che poi tornò a sedere, mentre la discussione proseguiva, tornando a focalizzarsi sulla prigioniera e sulla sua possibile esecuzione...ma solo dopo che fosse stata spezzata. Ho aspettato anni, Hokage-sama, non avevo nemmeno la speranza di una vendetta fino a un'attimo fa, ma me la avete ridata. Aspettare non è nè sarà un problema. Abbassò gli occhi sulla gamba. Per questa invece...purtroppo non venne tagliata da un colpo normale ma da uno avvelenato. Il moncone non riuscirebbe a tollerare nessun genere di ricrescita o innesto...ho chiesto molto volte.

    Scosse il capo, cercando di riprendersi. Ad ogni modo...quella donna è malata di orgoglio. Pensa di essere più furba di chiunque altro, ed ha i mezzi per imbrogliare quasi chiunque, quello è vero, ma comunque rimane un punto debole...se dovessi scegliere io punterei sull'adulazione, ma senza eccessi o se ne accorgerebbe. E' una maestra nel plagiare le menti...ricordo che una volta... In quell'istante la porta si spalancò, mentre una delle guardie della prigione entrava trafelata, per non dire terrorizzata, con il volto sporco di sangue che proveniva da uno sfregio sulla fronte. HOKAGE-SAMA! LA prigioniera...ha...non lo so...SI E' LIBERATA! Le altre guardie sono come impazzite e l'interrogatrice la sta AIUTANDO! C'è una rivolta là fuori...deve mettersi in sal...GHACK! Una lama era emersa dalla sua gola, troncando per sempre quelle parole! OH NO! La ragazza Akimichi si era sollevata dalla sedia, spaventata, mentre un ninja barcollante, apparentemente privo di coscienza, sfilava la spada dalla sua vittima, rivolgendosi al Kage e alla sua associata con occhi vuoti. Era palesemente sotto una qualche forma di influenza esterna.

    Si è liberata? Ma come ha fatto? L'aggressore catatonico partì alla carica contro Minami, e se nessuno lo avesse fermato le avrebbe spiccato la testa dal collo con un movimento elegante. Non era particolarmente rapidoEnergia Blu+2 tacche ma in fondo stava andando contro una kunoichi ormai ritirata a vita civile ed invalida. Se avesse avuto successo, tuttavia, non si sarebbe fermato, cominciando a conficcare la sua spada nel cadavere più e più volte in una macabra danza ossessiva. Vista la differenza tra le forze in campo non sarebbe stato difficile per l'Hokage ferirlo o ridurlo all'impotenza, ma per qualche motivo quell'uomo (se ancora di uomo si trattava) pareva completamente insensibile al dolore fisico e poteva dislocare facilmente ogni articolazione per sfuggire anche alle prese più elaborare.

    Liberatosi o meno da quell'inconveniente, una volta nel corridoio Raizen se ne sarebbe trovati altri da affrontare. Molti altri, tutti con quei medesimi occhi privi di intelletto ma capacissimi di inseguire e cercare di uccidere. Alcuni erano guardie, altri prigionieri...ma da dove erano arrivati e come mai erano tutti là riuniti in quel corridoio? Possibile che la prigioniera e la sua torturatrice si fossero invertite i ruoli e la donna di Hayate avesse mandato i suoi nuovi mastini contro l'Hokage? O stava accadendo qualcosa di ancora più strano? HOKAGE-SAMA! Una guardia veniva dalla direzione opposta. E' ricominciato! E' come con la cupola, il Villaggio è impazzito, bisogna fare qualcosa!

    png



    Si, ma cosa?

    I posseduti avrebbero aggredito l'Hokage in massa. Lenti, certo, ma non per questo meno pericolosi dato che avevano una qualche parvenza di strategia, arrivando a farsi scudo gli uni degli altri per cercare di portare a segno un totale di diciotto colpi di spadaPotenza 35
    Velocità e Forza Blu+3
    Ogni nemico (sono 9) attacca due volte e poi si ritira mentre un'altro si fa avanti con un movimento armonico.
    in sequenza, quasi tutti diretti al torace, al collo o al volto cercando dove possibile di aggirare le protezioni, e ogni aggressore si faceva da parte dopo due attacchi per lasciar spazio agli altri, con un'eleganza che non ci si sarebbe potuti aspettare nemmeno da un team addestrato! Provare ad incassare un colpo per danneggiare uno dei nemici avrebbe significato quasi sicuramente subire un secondo attacco mentre si portava il contrattacco. Il corridoio stretto permetteva a tre nemici per volta di stargli davanti, e perlopiù usavano affondi, ma questo non cambiava le cose.
     
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    Rewind - Play







    Quando la donna abbassò gli occhi sulla gamba gli occhi di Raizen si fecero più affilati mentre ricordava del dossier.

    Non riesce a ricrescere quindi?

    La presa sulla mano si fece lievemente più salda.

    Strano, il dossier parlava anche di un altro grave danno permanente, di cui però ora non noto alcun segno.
    Com’è possibile?
    Mi pareva fossero danni della medesima identità.
    Non mi stai nascondendo qualcosa, vero?


    Ma non ci furono risposte, tutti i discorsi furono troncati dall’ingresso di un secondino che perse la vita poco dopo aver dato l’allarme.

    Quella… maledetta… MAIALA!

    L’uomo non fece in tempo a compiere nemmeno un passo verso Ayame, una coda di chakra scattò verso di lui avvolgendolo in un primo momento per poi sollevarlo come se fosse un fantoccio, avrebbe impattato la testa sul soffitto, probabilmente venendone danneggiato a sufficienza da essere messo KO vista la forza che l’hokage vi aveva impiegato[trasformazione parziale + demone 9 code + forza nera]

    Stammi dietro, pare che questo sia uno dei poteri di quella tizia, l’ultima volta però aveva degli alleati che ora non dovrebbe avere per fare tutto questo macello.
    Riesci a immaginare qualcosa?


    Lui, ben poco, per ora sapeva che doveva ritrovare la Yamanaka e ridurla nuovamente all’incoscienza, ma si giurò che non gli avrebbe concesso la morte, la morte per lei sarebbe stata la grazia più lontana da ottenere.
    Fuori dalla stanza era atteso dai nove shinobi, pronti ad attaccarlo senza arrecargli il minimo danno[Protezione naturale data dal demone].
    Per quanto i loro movimenti potessero essere coordinati e fluenti infatti la pelle del Colosso in quel momento era assai più coriacea delle loro lame, ed una volta finito il noioso balletto le code scattarono all’unisono in un movimento radiale che avrebbe permesso ad ognuna di esse di avvolgersi attorno ad un ninja, e tutti all’unisono garantirgli la sorte che era capitata al loro predecessore: spenti nel soffitto come dei mozziconi.
    Se l’azione non fosse riuscita a causa della disposizione del gruppo le code si sarebbero parate a formare un muro che avrebbe spazzato il corridoio, facendoli schiantare tutti al muro, ripetendo l’azione casomai uno di loro si fosse salvato, ed incalzandoli in caso di schivata.

    Identificate la fonte di questa roba, mi serve che un sensitivo mi confermi la fonte, credo che sia la prigioniera, ma mi pare strano che soltanto lei abbia un raggio così esteso.
    Respingete quelli che danno di testa col vento o con l’acqua, ma non danneggiateli, non hanno colpe, usare il rilascio li porterà alla normalità.


    Intanto Raizen si sarebbe diretto nella stanza dell’interrogatorio, ogni suo passo era un tuono di rabbia pronta a rovesciarsi sulla donna.
    Appena avesse messo a fuoco Shizuka o la Yamanaka si sarebbe fermato.

    Se stai ferma e ti fai rimettere apposto giuro che sarò gentile.

    Parlava con i pugni stretti a sufficienza da sbiancare le nocche.

    Se continui a fare la stronza te lo giuro, niente potrà salvarti, e credimi che se Hayate è buono e caritatevole come dici che sia io sono l’inferno più buio e tormentoso.
    E no, non ti ucciderò, no… sei stata una merdosa fin troppo problematica.
    Oh no, ti farò odiare sia la vita che la morte fino a quando non vomiterai l’anima per la disperazione.


    Mise le code dinnanzi a se, occupando con una semisfera tutto il corridoio, da una parte ci stava lui, dall’altra la prigioniera, a dividerli un muro di chakra solido con la forma delle fulve code del demone che gli fu sigillato dentro.
     
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    Il Tradimento di chi è più Fedele

    Al serrarsi della stretta la donna parve un pò confusa. Danno permanente? Chiese, non del tutto sicura di cosa l'Hokage stesse parlando, ma poi sembrò avere un'illuminazione. Ah, dite l'orecchio? Beh, quello era più semplice, ho una piccola protesi, ma dopotutto era uno solo, niente di preoccupante e poi... Il caos che seguì bloccò del tutto quella discussione, perchè tra guardie e prigionieri privi di controllo, si stava per scatenare un vero e proprio inferno. Certo, le code della volpe erano una delle armi più potenti dei cinque continenti e non ebbero problemi ad avere ragione del primo avversario, mentre gli attacchi successivi, una volta nel corridoio, incontrarono una difesa inviolabile per delle semplici armi. Ancora una volta furono le code, invadendo l'intero spazio vitale, a schiacciare tutti i nemici scaraventandoli lontano.

    Alla notizia dello strano comportamento nel villaggio, l'Hokage decise comunque di andare direttamente in cerca della sua fonte principale, mentre la Akimichi non era sicura di cosa stesse accadendo. Le ho visto controllare forse tre, quattro persone al massimo. Non so cosa possa aver fatto per diventare così forte! La disperazione nel tono era tangibile, ma non smise di seguire Raizen fino alla sua destinazione finale, mentrela guardia appena giunta si ritirava per riferire gli ordini.

    La stanza dell'interrogatorio mostrava inequivocabili segni di lotta, con la porta ancora al suo posto ma solo a malapena, mentre alcune bruciature ne ornavano lo stipite. Spalancandola, l'Hokage avrebbe trovato qualcosa che certamente non si sarebbe mai aspettato di vedere. La prigioniera era morta, ancora appesa alle catene e con la testa spiccata dal collo, mentre Shizuka, pur ferita, era completamente diversa da quanto non fosse mai stata, con abiti succinti a corprire le sue carni, una strana maschera somigliante ad un lupo ed una spada che nulla aveva a che vedere con quelle in dotazione a Konoha.




    Grazie per avermi lasciata sola con lei, finalmente. Non aspettavo altro per sanare il nome di Hayate che questa donna ha sporcato. La Lussuria non è una virtù e andava eliminata. Grazie. Io sono Hayate. Ma sono anche Shizuka, e resterò al tuo fianco come ho promesso. Dobbiamo solo uccidere quelli controllati, che hanno ancora una frazione della sua mente all'interno. Distruggiamoli tutti, poi penserò a cancellare questi ricordi superflui dalla tua mente. Ma era davvero Shizuka a parlare, con quella strana maschera e un ciondolo simile a un lupo al collo? Per l'ennesima volta. Aggiunse con un accenno di stanchezza, puntando una mano alle spalle di Raizen. Lei li controlla ma non le interessa che siano coscienti o intatti. Ora che il suo corpo è morto li userà fino alla morte cercando di salvaguardarne uno solo e trarre in salvo almeno una parte di sè. Muoviamoci.

    Alle sue spalle gli uomini che aveva appena abbattuto stavano arrivano in massa, alcuni caracollando su gambe spezzate o piegate in maniera quantomeno innaturale. Non parlavano, ma era come se ci fosse un mormorìo continuo e confuso che si univa in un unico verso sinistro. Le spade che portavano erano tinte di sangue ma su ciascuna di essere erano state applicate almeno due cartabombe ad alto potenzialePotenza 70 per bomba (140 totali)
    Raggio 6 metri
    . Quello era un attacco suicida!

    Anche se feriti la loro velocità non era stata minimamente influenzata dall'attacco e si gettarono a peso morto, uno dopo l'altro, addosso al Kage detonando la bomba non appena a un metro e mezzo da lui. Il tempismo anche stavolta era essenziale: ogni aggressore si gettava sul bersaglio solo dopo che la prima esplosione si era dissolta, cercando di cogliere il bersaglio dopo la sua difesa, ed era una sequenza di nove suicidi. Quasi in contemporanea un'esplosione abbattè una delle pareti, mentre tre posseduti dal corpo stranamente rigonfio e coi vasi sanguigni in evidenza si gettavano all'interno. Shizuka ne sconfisse uno con facilità, ma il pugno del secondo la scaraventò contro la parete opposta, con l'innaturale schiocco di un braccio che veniva infranto. Oltre alle esplosioni, Raizen doveva inventarsi qualcosa...e in tutto questo la Akimichi si era fatta da parte, palesemente spaventata...anche se ora aveva tutte e due le gambe?
     
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    Quando fece irruzione nella stanza non potè che sgranare gli occhi.

    Che… CHE STRAMALEDIZIONE HAI FATTO?!?!?
    E soprattutto perché sei conciata come una baldracca da combattimento?!?


    Stava per andare in escandescenza quando la donna, perché sapeva che non era Shizuka, cominciò a parlare.
    La ascoltò mentre la osservava ed era fin troppo convinto che per nessuna ragione al mondo Shizuka avrebbe mai cambiato i suoi vestiti, troppo sicura dell’eccellenza e bellezza dei suoi abiti per rinunciarvi cambiando così radicalmente stile.

    Shizuka… Hayate?

    Strinse gli occhi, ma nuovamente ci fu poco spazio per le repliche, sapeva che la donna mentiva, ma li dentro aveva ben pochi alleati, e gli serviva qualcuno per poter fare luce su quella storia, ma non poteva privarsi di nessuno in quella stanza, l’akimichi iniziava ad essere sospetta e Shizuka lo era ancora di più, ed entrambi i motivi non promettevano nulla di nuovo.
    Lussuria poteva avergli fatto il lavaggio del cervello per facilitarsi la fuga con un doppio doppio gioco, oppure si era davvero impossessata di lei.
    L’ingresso dei nove tuttavia fu un grosso problema, ed al contrario di prima erano muniti di potenti esplosivi che in poco tempo brillarono sulle loro lame.
    Nove tuttavia erano troppi e non poteva sperare di neutralizzarli come prima, quelle bombe non gli permettevano di giocare nuovamente sulla resistenza concessagli dal demone, avrebbe quindi generato in due mandate differenti dei cloni pronti a prendere il suo posto, lui intanto si sarebbe occultato e disimpegnato dallo scontro, dalle esplosioni solamente un clone si sarebbe salvato, sarebbe stato lui a rivolgersi a l’Akimichi.

    Sarà meglio che mi dici la ragione per la quale hai di nuovo la gamba!
    E perché hai pure il braccio!
    Sappi che so leggere bene e in quel maledetto dossier c’era scritto che ti mancavano entrambi, e porca miseria ladra la gamba non ce l’avevi fin dall’inizio!


    Poco dopo l’Akimichi avrebbe sentito una presenza accanto a lei.

    Parla, e fallo in fretta, ma sussurra.

    Difficile non riconoscere la voce di Raizen.
    Intanto il clone si sarebbe affiancato a Shizuka, evitando per il momento il contatto con i ninja rigonfi, tutti quegli scenari iniziavano ad insospettirlo, più cose non tornavano.
    Li sotto non doveva esserci nessuno, quelle non erano prigioni normali, ed inoltre, per quanto quelle pareti fossero spesse lui non aveva sentito rumori di lotta, il che era pressochè impossibile, soprattutto contando che Shizuka era ammaccata, così come la stanza, se lei e la Lussuria si fossero scontrate quest’ultima non avrebbe certo potuto opporre resistenza, non conciata male com’era, ergo non avrebbero dovuto danneggiare la stanza, senza contare che quei danni erano riconducibili a delle tecniche, ma la prigioniera non poteva eseguirne ed a considerare l’assenza di ferite dal corpo della Yamanaka non ne aveva subito.
    Senza contare le continue incongruenze con l’Akimichi, dal braccio che sarebbe dovuto essere assente alla gamba ricomparsa misteriosamente nonostante avesse una protesi e nulla si potesse ricongiungere a quel moncherino.
    Eppure, a ben pensarci, non avrebbe dovuto dar modo alla Yamanaka di imprigionarlo in un illusione, almeno secondo il suo metro di valutazione, ci aveva solamente parlato, e lei le aveva chiesto di ucciderla, tutto in quella situazione lo stava portando a menare le mani, se quelle parole avessero nascosto più del dovuto ed avesse sfogato i suoi attacchi sulla Yamanaka a quest’ora l’avrebbe ritrovata ridotta ad una morbida mousse.
    Un così elaborato piano soltanto per morire?
    Era scomodo non avere alcuna tecnica per ridurre gli avversari all’incoscienza, ora gli sarebbe tornata utile, e non poco, tuttavia ne aveva una per attirare l’attenzione di tutti, e nessuno poteva sapere come sfuggirgli.
    Prese di tasca un kunai facendovi fluire del chakraDistrazione Illusoria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Scimmia, Sepente (3)
    L'illusione si attiva toccando un'arma, oggetto o parte del corpo desiderata: se la vittima osserva la zona scelta, attiverà l'illusione, subendo una forte distrazione, come se angosciato da una sensazione di pericolo imminente. La vittima sarà distratta e avrà un malus di 2 tacche ai Riflessi; tramite l'utilizzo di uno slot azione è possibile annullare la distrazione, ma non la riduzione dei riflessi. L'illusione dura 1 slot. L'efficacia è pari a 10.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi/Bakkin
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]
    per poi lanciarlo addosso ad uno dei nuovi invasori, ma senza colpirlo, poteva tranquillamente essere un cattivo lancio, ma se dietro a quelle copie si nascondeva un alleato non l’avrebbe preso, tuttavia, se quella era un illusione nessuno dei presenti si sarebbero voltati a guardare il kunai, soltanto quelli liberi dalla stessa si sarebbero voltati.





    -2 leggere per i cloni detonati
     
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    Messa a tacere la minaccia delle esplosioni con discreta facilità...anche considerando che nessuna delle deflagrazioni aveva anche solo intaccato le pareti della stanza o il pavimento, l'Hokage si trovò a doversi confrontare con delle creature che ignorarono completamente il suo genjutsu, proprio come aveva previsto, mentre Shizuka giaceva priva di conoscenza non troppo lontano da lui, contro il muro. Intanto che decideva sul da farsi, sfruttò uno dei suoi cloni per affrontare la ex-kunoichi del clan Akimichi che lo accompagnava, le cui gambe erano ora due, esattamente come per le braccia. Tanto che, al sentir parlare del Dossier si illuminò. Aaaah! Allora era il braccio il problema! Si diede una manata in fronte. Quella cicciona scema aveva una protesi fatta talmente bene che non ci ho badato quando la ho sostituita! Avrebbe fatto spallucce.

    Oh, beh, ormai siamo in ballo e la situazione ha perso ogni senso, no? Quindi tanto vale proseguire quest'incubo fino a cancellare ogni traccia della tua mente! Sarebbe scattata in avanti con il corpo che aumentava improvvisamente di dimensioni, diventando qualcosa di grottesco e deforme che caracollava con discreta velocità contro Raizen, ignorandoAzione Rapida del tutto la minaccia alle sue spalle, dato che era praticamente immune a ogni cosa che provasse a ferirlaRigenerazione immediata 50 su ogni danno., e le carni grassocce e unte sarebbero scivolate agilmente da ogni tentativo di catturaImmune ai danni da Presa
    Si libera automaticamente da qualunque presa con uno slot difesa.
    .

    A breve distanza avrebbe spalancato al bocca in una voragine che aveva ben poco di umano mentre innumerevoli, osceni tentacoli eruttavano all'esterno cercando di catturare il Kage in un'intricata rete appiccicosaCono di 9 metri, ampio 18 alla base
    Velocità Nera+8 tacche
    Cattura con Forza Nera +12 tacche
    Danni da presa 40, ignora difese di chakra, non ignora normali Protezioni
    , tanto ampia e contorta che pur evocando anche decine di cloni sarebbe finito intrappolato anche lui.

    LASCIATI MANGIARE, HOKAGE-SAAAMAAAA



    Strillò con una voce profonda e disturbante dall'oscurità di quella gola che vomitava mostri. Comunque andasse il tentativo di cattura si sarebbe poi rivolta verso la Lussuria, avvicinandosi e cercando di divorarla, sempre coi suoi tentacoli, per dedicarsi solo in un secondo momento all'Hokage, nuovamente, verso il quale avrebbe emesso un gigantesco drago verde, apparentemente evocato in quell'istante dalla sua stessa bocca! Il maestoso rettile, che rivaleggiava con Ten per dimensioni, era completamente circondato da una fitta nube corrosiva e anche se il Kage avesse schivato il suo morsoVelocità Viola+3 tacche
    Potenza 60 + Veleno Dannoso B0
    , avrebbe comunque rischiato grosso anche solo nello stargli vicinoNube Corrosiva di raggio 6 metri dal drago. ogni contatto causa Dolore (DnT Grave) che ignora ogni difesa. Se gli occhi entrano a contatto con la nube, si è accecati per 1 round.

    Intanto uno dei posseduti "rigonfi" si era avventato su Shizuka, cominciando a sgranocchiarle una gamba...e persino i brandelli dei posseduti esplosi cominciavano a muoversi, come se ancora carichi di una qualche volontà, muovendosi lenti ma inesorabili verso l'Hokage
     
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    Genjutsu

    Il solito Punto Debole







    Raizen dopo aver verificato l’assenza di reazioni degli astanti ci mise ben poco ad effettuare il rilascio, senza dare a nessuno dei presenti la possibilità di attaccare ulteriormente.

    Ti prenderò.

    O così pensava.
    Riavutosi si trovò a terra, constatando che il momento in cui aveva perso i sensi era lo stesso in cui aveva stretto la mano alla cicciona: sapeva bene cosa era successo, o quantomeno, sapeva che l’akimichi non era la vera colpevole.
    Scattò in piedi creando ben dieci cloni, lui personalmente si sarebbe recato nella stanza dell’interrogatorio mentre i cloni avrebbero dato l’allarme.

    Sbarrate le porte della prigione, usciranno solo otto dei miei cloni e lo faranno in gruppo, nessuno oltre a loro deve allontanarsi, chiunque lo faccia va catturato o ucciso.
    Cercate CHIUNQUE sia uscito da questa prigione negli ultimi minuti!
    Identificate chiunque si sia allontanato da questa stanza e portatemelo, e state attenti a eventuali cambi di identità!
    La testimone che stavo interrogando è un nukenin, non deve fuggire a qualsiasi costo!


    Avrebbe gridato quegli ordini a prescindere da chi si fosse trovato davanti, se qualcuno avesse necessitato di prove l’avrebbe schiaffeggiato con una coda del demone, pur senza arrecargli un danno maggiore di un livido.

    NON farmi perdere tempo!

    Gli avrebbe ringhiato mentre lo prendeva per il bavero, dando ben più di una prova riguardo la sua identità.
    Non era passato che un minuto dall’inizio di quell’illusione, facendo mente locale gli avvenimenti erano stati così rapidi che probabilmente era passato poco meno di un minuto addirittura.
    Avrebbe aperto la porta senza nemmeno soffermarsi ad abbassare la maniglia, gli bastava un gesto dopotutto per far soffrire la serratura e renderla inutile, sperava soltanto di non trovare cadaveri al suo interno.
     
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    Spiacevoli Risultati

    Forse all'Hokage pareva di aver dormito meno di un minuto, ma in realtà ne erano passati più di cinque, dato che il tempo del sogno era come il tempo reale, e tra la chiacchierata, i seppur brevi scontri, gli ordini e gli spostamenti erano comunque stati sprecati minuti preziosi, a dispetto di quelle che potevano essere le sue percezioni. Aperta la porta un gruppo di guardie armate avrebbe cercato di fermare l'Hokage, blaterando qualcosa di un qualche "clone impazzito da contenere"...segno che l'Akimichi aveva nuovamente cambiato aspetto, assumendo il suo, e in ogni caso ci furono altri secondi persi per farsi identificare con l'atacco di coda.

    Rapido come solo lui poteva essere, Raizen si diresse poi a tutta forza verso la stanza degli interrogatori, senza trovare alcun segno di lotta o di effrazione, ma anche senza vedere il suo aggressore. Trovò invece una scena preoccupante.

    Shizuka era ferma là davanti alla prigioniera, ancora legata, ma una lama col pomolo dell'elsa decorata come una testa di lupo era conficcata nel centro del petto della voluttuosa traditrice di Konoha, esanime. L'interrogatrice non sembrava essersi accorta di nulla ed anzi era quasi catatonica, ancora intrappolata (ma questo Raizen non poteva saperlo) nel mondo mentale proiettato dall'ormai defunta Kunoichi, un mondo a cui non si poteva avere accesso dall'esterno, e che si sarebbe dissolto solo quando una delle due menti avesse conquistato il pieno controllo.

    Per il resto, la lentezza dell'Hokage nel cogliere gli indizi di colpevolezza aveva pregiudicato in maniera definitiva quell'interrogatorio, con la morte della prigioniera (salvo quello che Shizuka avrebbe potuto prendere da ciò che restava della sua coscienza) e una marcata dimostrazione di debolezza che aveva consentito ad un nukenin misterioso di arrivare indisturbato davanti al ninja più importante della foglia e metterlo fuori combattimento.

    Le ricerche dell'assassino sarebbero state a dir poco infruttuose: questi aveva generato un clone fuori dalla stanza dell'interrogatorio per uccidere la sua preda senza perdere tempo mentre scappava e si era allontanato con le fattezze dell'Hokage. Le guardie, allertate pochi minuti dopo da quello vero si mettevano in allarme, ma questi si era già allontanato e nascosto con abilità: le telecamere di sorveglianza avrebbero mostrato il falso Hokage diventare improvvisamente invisibile, sfuggendo a successive riprese o individuazioni, grazie a quella che doveva essere una consumata abilità furtiva. Una volta guadagnato l'esterno, probabilmente si era allontanato indisturbato in mezzo al caos generale, o forse sfruttando l'arte della terra o chissà quale altra diavoleria...in ogni caso quei cinque minuti di sogno erano stati più che sufficienti per compiere l'atto e mettersi in salvo...il che apriva la strada a spiacevoli supposizioni.

    Certo, era ancora possibile, forse, bloccare ogni uscita dal villaggio e controllare tutti, ma non conoscendo il vero volto o l'aspetto del chakra di quell'uomo...non sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio? O forse voleva frugare la mente di ogni singola persona che si trovasse alla foglia in quel momento?

    Investigazioni successive avrebbero rivelato che la vera Akimichi era stata uccisa nella propria abitazione, e che la protesi al braccio era di fattura decisamente buona, tanto che probabilmente aveva ingannato il ninja che le si era sostituito, portandolo a commettere quell'errore nel travestimento che, tuttavia, non era stato tale da farlo scoprire.
     
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    Calcio d'angolo

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    Giunto nella sala dell’interrogatorio non potè che constatare l’ovvio, rimase qualche secondo a digrignare i denti mentre gli veniva riportato lo status attuale dei fatti, permettendogli di scoprire che l’infiltrato era riuscito a fuggire dalla prigione.

    CERTO!
    CERTO!
    TUTTO NORMALE!
    L’HOKAGE SPARISCE NELLA PRIGIONE E NESSUNO SI PREOCCUPA DI CONTROLLARE COSA STA SUCCEDENDO!


    Urlò senza alcun controllo.

    MALEDETTI BEOTI!
    E BEOTA IO CHE GLI HO CREDUTO!


    Sentenziò sparando a zero su tutto.
    Ma restava ancora una possibilità, al villaggio, dopo le modifiche apportate insieme ad Atasuke non entrava quasi più nessuno, solamente gli addetti ai rifornimenti dei vari spacci interni, ma il grosso del mercato era all’esterno delle mura, quindi entravano solo un ridotto numero di persone e lo facevano sotto gli occhi di un sensitivo. Entravano anche i vari ninja la cui identità però era facilmente riconducibile agli scopi di uscita dato che uno shinobi straniero una volta allontanatosi sarebbe stato difficile da rintracciare per l’infiltrato e pure scomodo visto il cambio di colore di chakra da mascherare e la scusa da trovare per un repentino rientro. Uno dei pochi modi di travestirsi per l’intruso era quello di assumere le sembianze di un ninja per mascherare il suo chakra o alternativamente di uccidere uno dei cittadini che facevano rifornimento per sostituirsi ad essi, ma in quel caso sarebbe stato impossibile mascherarsi, qualcuno avrebbe sicuramente denunciato la scomparsa o l’aggressione, in quel caso rintracciare un eventuale denuncia nel periodo in cui era morta l’Akimichi avrebbe permesso di comprendere quale modo avesse sfruttato per l’infiltrazione e di fatto avviare delle indagini sul suo conto, cosa che un infiltrazione lunga come poteva essere quella del soggetto non poteva permettersi.

    Che fate li impalati?!?
    Portate Shizuka all’ospedale, di corsa!
    Anzi no, ci pensa un mio clone.


    Continuava a pensare mentre dava ordini, quell’individuo non poteva essere piovuto dal cielo si diceva, di conseguenza doveva ripassare alle porte.
    Ma doveva farlo insospettire il meno possibile, l’unico modo era far uscire dalle mura esclusivamente chi ritornava con un permesso d’entrata, ninja esclusi, che dovevano essere pochi visto che solamente quelli di stranieri dovevano avere un permesso d’ingresso, mentre quelli del villaggio avevano un colore del chakra noto.
    Se il permesso sfruttato per l’uscita era stato preso da pochi minuti c’era da insospettirsi in quanto l’infiltrato avrebbe potuto decidere di uscire sfruttando uno dei passanti verso l’interno del villaggio, per tutti gli altri sarebbe valsa la stessa regola: se non c’è traccia di chakra andavano fermati, quello era paradossalmente la pecca dei sensitivi, era si impossibile individuarli, ma di contro risultavano dei contenitori vuoti: cosa impossibile.
    Persino un gatto possedeva del chakra.
    Questo copriva eventuali casistiche di travestimenti da civile, in caso fosse un ninja invece il suo colore del chakra non avrebbe potuto mentire in quanto non sarebbe stato complesso trovare un ninja, l’unico ninja uscente in quel momento, che aveva lo stesso colore del ninja entrato poco prima della morte dell’Akimichi, due coincidenze difficili da mancare.
    C’era la possibilità che avesse effettuato l’accesso qualche giorno prima dell’omicidio dell’Akimichi, ma questo lasciava supporre che l’avesse sorvegliata e uccisa nel momento stesso in cui l’avevano convocata, cosa impossibile da fare, molto più probabile è che l’avesse uccisa il giorno stesso dell’ingresso, dato che Raizen non aveva informato nessuno della data dell’interrogatorio ne del prelievo della donna, tutto era nella sua mente, quindi l’infiltrato doveva farsi trovare già pronto fin dal primo giorno dentro il villaggio, cosa che avrebbe dato una data certa sul suo giorno d’ingresso.

    Mi serve un ninja medico.
    DEVO sapere quando è morta l’Akimichi.
    Il giorno preciso.
    Contattate l’ospedale e dite che ci sto andando di persona.


    Si sarebbero occupati due cloni di quella rapida convocazione, collegando l’abitazione della donna con l’ospedale con una striscia di sfere in modo da rendere istantaneo il viaggio.
    Giunto nella dimora avrebbe lasciato la donna con un suo clone mentre lui si dirigeva nello spaccio più vicino a chiedere se avessero notato variazioni negli acquisti effettuati dalla Akimichi, c’erano infatti più fattori che sarebbero andati contro all’infiltrato: fedeltà della kunoichi al negozio più vicino a casa, e quantità di cibo acquistata, cosa impossibile da quantificare per un intruso, meglio ancora se tutto ad un tratto avesse smesso di frequentarlo, informazioni che dovevano necessariamente possedere in quanto l’unica maniera dell’infiltrato per recarsi a quell’appuntamento imprevisto con l’Hokage era stare in casa fin dal momento dell’omicidio.
    Intanto il medico in compagnia del secondo clone dopo una rapida ispezione della casa si sarebbe diretto nello scantinato dal quale non proveniva un odore nauseabondo come ci si aspettava, non prima dell’apertura della porta quantomeno.
    Il medico, avrebbe constatato infatti che l’Akimichi era stata riposta dentro una grossa vasca e li lasciata a marcire senza troppi complimenti, già in stato di colliquazione poteva avere dati più precisi esclusivamente analizzando l’utero, organo più resistente a quel processo di putrefazione.
    Un mese e non più di una settimana fu il responso dato anche dalla colorazione del cadavere.
    Quella nuova informazione fu rapidamente trasmessa agli altri cloni mediante il rilascio del clone presente con la dottoressa, di modo che quelli giunti nei pressi delle mura e li occultatisi ne fossero informati.
    L’ultimo clone, che aveva detto alla dottoressa dove trovarlo sarebbe rimasto nel quartiere fino a ricevere le sue risposte.
    Era solo questione di tempo, tantopiù che alle mura era stato dato un preciso ordine, chi usciva, se secondo le deduzioni comunicate era sospettato, doveva essere portato nella sala dell’interrogatorio con quanta più discrezione possibile.
    Le porte erano ormai allertate, se si fosse mosso da occultato le impronte nella terra battuta delle strade di Konoha sarebbero state notate.
    Prima o poi Shorinku se ne sarebbe occupato di persona.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Shizuka era ancora fuori combattimento, ma nella sua mente si stava svolgendo una feroce battaglia d'ingegno e carisma, mentre l'Hokage smuoveva mari e monti per scoprire qualcosa sul misterioso individuo associato ad Hayate che si era introdotto nella prigione...di fatto dietro sua chiamata. Avevano letto le sue mosse in anticipo, sfruttandole a loro vantaggio, segno che non si trattava di sprovveduti e che avevano certamente organizzato un piano di fuga. Già il fatto di non conoscere il reale volto del nemico o le sue capacità a parte la trasformazione e la tecnica del Sonno rendevano praticamente inutile una ricerca su larga scala.

    L'infiltrato poteva anche VIVERE a Konoha, per quanto ne sapevano, ed essere andato a trovare la Akimichi defunta sotto mentite spoglie...e certo non potevano sigillare l'ingresso al Villaggio per sempre. Anche il sensitivo alle porte non era certo sempre disponibileNon mi pare ci siano pagamenti in ryo che giustifichino questo sistema difensivo ._. e quindi non era pensabile scandagliare ogni singola persona che usciva da Konoha nei giorni a venire sperando di ritrovare un ninja percepito chissà quanti giorni prima che non aveva dato alcun motivo per essere tenuto d'occhio...avrebbe sviluppato solo il terrore in tutti i presenti

    Quella gara era perduta.

    L'hokage doveva solo rallegrarsi di essere rimasto vivo, anche se completamente alla mercè del nemico.
     
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