Una Cassetta Importante

Una perfetta esecuzione che non lasciò scampo alle vittime, queste era stata l’azione dei 2 studenti di Oto al piano superiore del locale. Kiyomi rimase immobile per constatare che i suoi attacchi avessero colpito nel punto giusto e che non ci fosse nessun altro pronto a sfidarla, dopo che il suo compagno di squadra aveva fatto fuori anche l’ultimo componente, seguendo il piano stabilito.
Subito dopo, la ragazza si alzò finalmente in piedi e saltò giù dal tavolo per dirigersi verso il piano di sotto, quando si udì un potente boato che scosse il pavimento e le pareti, segno che Nakora aveva fatto il suo ingresso in scena.
Mpf…io sono stata decisamente più di classe.
Guardandosi intorno soddisfatta per il lavoro compiuto, cominciò a camminare verso la porta, superando i 2 energumeni stesi ormai a terra ed avvicinando la mano alla maniglia, ma prima che potesse tirarla a sé per aprirla, del fumo nero cominciò ad entrare nella stanza da sotto la porta, diffondendo un odore di bruciato che fece bloccare la ragazza che non sapeva cosa potesse aspettarla dall’altra parte.
Se le fiamme stavano già arrivando al piano superiore, quanto poteva essere stata potente l’esplosione.
Presa dalla curiosità di capire cosa avesse combinato la sua rivale, afferrò la maniglia e tirò a sé la porta, solo per essere investita da una vampata di calore ed una nuvola di fumo nero che la fece immediatamente ritrarre indietro per richiuderla nuovamente. In quei pochi istanti che ebbe l’occasione di guardare di sotto, poté notare che senza dubbio le scale erano ormai invase dalle fiamme e praticamente inaccessibile.
Fantastico, ma che brava, Nakora. Ottimo lavoro, spero che faccia la fine della quaglia allo spiedo.
In quel momento ribollì per la rabbia, avendo capito che per colpa della sua compagna di squadra, si trovava in condizione di non poter portare a termine la sua missione, avendo voluto strafare facendo saltare in aria tutto, compresa la scala che avrebbe dovuto usare per raggiungere il piano terra. Nella migliore delle ipotesi avrebbero dovuto fare una scaletta per raggiungere nuovamente il tetto e scendere dalle scale antincendio, o al massimo tuffarsi dalla finestra prima che le fiamme li raggiungessero e finissero carbonizzati.

Come se non bastasse, uno dei moribondi che a quanto pare non avevano massacrato a sufficienza, si rivolse verso Kiyomi con un filo di voce tremolante, nominando sua figlia ed allungando verso di lei una foto. La ragazza si rifiutò di guardarla e di prenderla per principio, perché non gli interessavano minimamente i suoi affari né tanto meno voleva sporcarsi del sangue che ricopriva parte della foto, guardano con sguardo freddo l’uomo che sembrava chiedere il suo aiuto ed ignorandolo dirigendosi verso le finestre che davano sulla strada.
Se Shingen avesse contestato questo suo comportamento e avesse voluto prendere la foto della bambina, Kiyomi lo avrebbe richiamato.
Non abbiamo tempo per queste sciocchezze, dobbiamo recuperare la cassetta.
Se avesse insistito con il voler aiutare quel pover’ uomo, invece, si sarebbe rassegnata facendogli fare come voleva, ma non ne sarebbe di certo rimasta coinvolta.
Fa come ti pare.
Kiyomi guardò giù in strada una volta arrivata vicino alla finestra, ma avendo constatato che era forse un po’ troppo alto per saltare, si mise ad esaminare varie possibilità di fuga girando per la stanza, soffermandosi anche su un modo per raggiungere l’apertura fatta nel lucernario, per risalire.
Se Nakora avesse avuto il tempo di comunicare con loro tramite la ricetrasmittente, si sarebbe ulteriormente infuriata per il tono che avrebbe usato con lei, ignorandola completamente.