Una Cassetta Importante

Il calore non faceva che aumentare in quel'angusta stanza di legno e se non avessero trovato un modo per filarsela, presto le fiamme sarebbero giunti fino a loro, inghiottendoli insieme al resto delle pareti di legno.
Kiyomi cercò di pensare alle varie opzioni per andarsene, ma non avrebbero potuto di certo saltare di sotto, vista l'altezza a cui si trovavano. Gli balzò in mente l'idea di poter usare quei cadaveri freschi freschi per attutire la caduta, ma l'idea di stare a contatto con un morto pieno di sangue la fece rabbrividire, quindi la scartò immediatamente. Camminando per la stanza girò gli occhi a destra e a manca, per trovare una soluzione al loro problema, ed i pezzi di vetro sul pavimento gli ricordarono del lucernario aperto, ma anche quello sembrava troppo in alto per poterlo raggiungere, quindi non andava molto bene. In un caso estremo avrebbe potuto chiedere a Shingen di spingerla di sopra, ma per il momento cominciò a pensare ad un'altra soluzione, lasciando da parte l'idea di doversi aggrappare a quel ragazzo: troppo contatto fisico, specialmente da un tipo così.
Purtroppo non sembravano esserci altre vie di fuga, ed il ragazzo albino non stava dando neanche una mano per tirarli fuori da quel guaio creato da "quella sgualdrina" al piano di sotto, quindi in preda al nervosismo ed alla tensione gli urlò di lasciar perdere quel cadavere ambulante, ma prima che la sua voce potesse lasciare la sua gola, si bloccò sentendo alcune parole pronunciate dall'uomo morente.
Nel...sotterraneo. COFF COFF...nel palazzo affianco...cantine comunicano...COFF...una parete è cava, c'è una leva nel...COFF...pavimento...ti...prego...
Tra tutte quelle parole soffocate prima di morire, riuscì a dargli delle interessanti informazioni, che la ragazza non si fece sfuggire, infischiandosene altamente delle condizioni del tizio steso a terra e sorridendo all'idea che forse avevano trovato non solo un modo per uscirne vivi, ma probabilmente anche per arrivare prima di Nakora alla cantina per recuperare la cassetta. Ormai era diventata una sorta di competizione continua con quella ragazza che sembrava darsi tante arie solo perchè era una kunoichi con più esperienza, sebbene non la considerasse minimamente alla sua altezza come donna, quindi riuscire a concludere la missione al posto suo era particolarmente allettante.
Allora, se ha ci ha detto di passare dall'altro edificio, probabilmente vuol dire che sono comunicanti, quindi vediamo di trovare quale muro hanno in comune e buttiamolo giù.
Dando un'occhiata fuori dalla finestra avrebbe guardato sia a destra che a sinistra per capire quale fosse l'edificio più probabile a cui si riferisse l'uomo, ma gli edifici laterali, essendo distanti da quello in cui si trovavano loro, lasciava soltanto intendere che doveva essere quello alle loro spalle, quindi avrebbe avvertito il suo compagno della supposizione e si sarebbe avvicinata al muro per capire come creare un'apertura da cui sarebbero potuti passare.
Il legno era solido, ma con un attacco combinato avrebbero potuto riuscirci, quindi dopo essersi messi d'accordo su come fare, Kiyomi avrebbe estratto il suo tessen
Tessen [Mischia]
Ventaglio da combattimento. Le sue ridotte dimensioni sono utili per essere portato in qualsiasi luogo senza insospettire anche se sotto copertura. Il ventaglio presenta un anima di metallo attorno al bordo, rendendolo un'arma pericolosa ed affilata quando aperta. Una volta parzialmente richiuso le sue potenzialità sono praticamente nulle. È disponibile la taglia Gigante, inoffensiva.
Tipo: Lama-Taglio
Dimensione: Mediopiccola
Quantità: 1
(Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
e con un attacco congiunto a Shingen avrebbe sferrato un potente fendente all'incirca nel medesimo punto, in modo da creare una fessura che avrebbero potuto sfruttare per evadere, ampliandola con qualche calcio o con un altro colpo d'arma.

Purtroppo, per riuscire nell'intento, kiyomi avrebbe dovuto utilizzare parte del suo chakra in quel colpo, ma la quantità fu un tantino eccessiva, tanto da subire un piccolo contraccolpo che le causò un breve dolore ed un senso di sfinimento a quel braccio per lo sforzo appena fatto.
Se non fosserro riusciti ad abbatterlo, sarebbe stato inutile continuare a provare, e a quel punto l'unica cosa che rimaneva da fare, sarebbe stata salire dal lucernario, ed usando il tavolo ed una sedia appoggiata su di esso come pedana per spiccare il salto, avrebbero anche potuto riuscirci.
Per fortuna il dolore al braccio non era niente di grave ed in breve il dolore sarebbe passato, quindi se invece fossero successivamente riusciti ad aprire un varco abbastanza sufficiente per passarci dentro, sarebbe passata dall'altro edificio contenta di averla scampata e di poter respirare un po' d'aria fresca. Se Shingen avesse voluto provare a portare con sé l'uomo che poteva essere ancora vivo, per salvarlo dalle fiamme, Kiyomi avrebbe protestato senza pensarci, ma se non le avesse dato ascolto lo avrebbe aspettato dall'altra parte senza dargli una mano.
Non avevano un minuto da perdere e se avesse visto che Shingen ci stesse impiegando troppo tempo per svolgere quell'inutile compito, la ragazza lo avrebbe ammonito, obbligandolo a lasciarlo stare, prima di abbandonarlo e scendere da sola ai piani inferiori per cominciare ad ispezionare il luogo.
Ma ti vuoi muovere? Non possiamo perdere tempo per queste idiozie, non vedi che forse è pure morto? E se non è morto sta per morire, visto come l'ho ferito. Io scendo, tu puoi anche rimanere qui, se vuoi.
In ogni caso sarebbe scesa alle prime scale che avesse trovato, sempre con circospezione per assicurarsi di non incontrare nessuno e sarebbe arrivata fino alla cantina, controllando di stanza in stanza l'accesso che l'avrebbe potuta portare lì, se necessario. Una volta giunta a destinazione, la prima cosa a cui avrebbe fatto caso, sarebbe stato il soffitto particolarmente basso per la sua statura e che l'avrebbe obbligata a chinare leggermente le gambe per entrarci: piegare la schiena non fa bene alla postura.
Aveva detto che dovrebbe esserci una parete cava. Vediamo. A quel punto si sarebbe messa in cerca dell'unica parete che avrebbe dovuto condurli nell'altro edificio, quindi si mise a bussare su ogni muro per controllare quale di quelli avrebbe reagito con un suono anomalo e rimbombante e una volta trovato sia quello che la leva per aprirlo, si prepararono ad azionarla.
Purtroppo, prima di farlo, Kiyomi avrebbe sentito distintamente dei rumori dall'altra parte della parete, il che poteva dire che qualcuno si stava preparando ad attraversarla proprio in quel momento, quindi con in quella situazione più che tesa, la ragazza avrebbe bloccato immediatamente il compagno che stava per azionare la leva, facendogli segno di allontanarsi e mettersi in nell'angolo più vicino della stanza, vicino alla parete/passaggio, e lo stesso avrebbe fatto lei dalla parte opposta. In quel modo, avrebbero potuto prendere di sorpresa chiunque fosse sbucato dal passaggio e che sarebbe potuto sembrare potenzialmente pericoloso ed attaccandolo a fuoco incrociato.
La ragazza avrebbe atteso con timore ed impazienza che qualcosa accadesse, estraendo il suo kunai e tenendosi pronta all'azione.