Le indagini di Shinichi Kurogane: Il macellaio

Topic di gioco quest grado D

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline

    Il macellaio di Hinogara

    Post Primo - Presentazioni e Briefing




    Dunque, direi che abbiamo bisogno almeno di un medico e di uno shinobi di oto, che conosca abbastanza il territorio del suono quindi.

    Per i ninja di oto ho in disponibilità una certa Nakora, neo genin.

    Perfetto, Konoha può mettere a disposizione un medico. Un chunin, Sho Saitama. E' anche torturatore del villaggio.

    Bene. Kiri può mettere a disposizione qualcuno?

    No, ho ricevuto ordini espressi dalla segreteria del Mizukage che tutti i nostri ninja sono bloccati.

    Ci sarebbe un ninja di suna, tra quelli interessati a questa missione.

    Bene, direi che allora siamo apposto. Sho Saitama, Nakora e Ryoshi Okura. Dovrebbero bastare per catturare questo potenziale assassino.

    Già. Invio subito le lettere.

    [... nel frattempo, a Sunagakure ...]

    Shinichi Kurogane aveva da poco ripreso la bella abitudine di farsi vedere nell'amministrazione di Suna, a cercare tra le varie richieste di missioni accademiche. Non si iscriveva mai ma almeno stava riprendendo familiarità con la vita del ninja. Aveva ancora i capelli corti dopo quella faccenda di Sareshigami.

    Mhh... tre sparizioni e un cadavere nel giro di un mese. Un potenziale serial killer, non il genere di criminale che si è soliti trovare. Direi che varrebbe la pena indagare... anche perchè non so quanto i ninja accademici abbiano esperienza a catturare dei criminali non comuni.

    Scelse quindi di adottare un travestimento, assumendo nuovamente l'identità di Shinichi Kudo, detective in incognito, prima di dirigersi verso Hinogara.

    [... Nakora, il 23 del mese corrente ...]

    Naroka sarebbe stata convocata dall'amministrazione di oto (ma non da febh yakushi). Il classico passacarte le avrebbe affidato una lettera che la invitava a presentarsi l'indomani mattina nell'ufficio accademico 37-B per un briefing su una missione che le era stata assegnata, per la precisione la richiesta di aiuto per un presunto omicidio nel villaggio di Hinogara, vicino al confine coi territori del paese del fulmine.

    [... Ryoshi Okura, il 21 del mese corrente ...]

    Sarebbe stata recapitata una lettera a casa di Ryoshi Okura, segnalando che era stato scelto per una missione nei territori di oto che riguardava la richiesta di aiuto di un piccolo villaggio con un presunto omicidio. Si sarebbe dovuto trovare ad oto entro 3 giorni, nell'ufficio accademico 37-B per il briefing preliminare.

    [... Sho Saitama, il 21 del mese corrente ...]

    Sho sarebbe stato convocato dall'amministrazione di Konoha che lo avrebbe informato di una missione per lui. Un piccolo villaggio nel territorio di Oto, Hinogara, era stato sconvolto da un possibile omicidio. Sapevano che il corpo rinvenuto era orribilmente sfigurato pertanto era stato deciso, più per precauzione, di inviare anche un ninja medico. Sarebbe stato informato del basso grado della missione e che la sua assegnazione era dovuta esclusivamente alla mancanza momentanea di medici disponibili. Venne informato che non sarebbe stato solo, ma che avrebbe dovuto dirigere un team di 3 persone composto anche da una kunoichi di Oto, Nakora ed un ninja di Suna, Ryoshi Okura. Entrambi genin.

    Si sarebbe dovuto trovare ad oto, nell'ufficio amministrativo 37-B, per il briefing preliminare tre giorni dopo.



    [... nell'ufficio amministrativo, il giorno 24 del mese corrente ...]

    Una volta giunti tutti e tre i ninja interessati un chunin di oto, Yogeru Nireikon, avrebbe fatto le presentazioni.

    Con un breve e secco discorso avrebbe detto loro quanto sapevano:

    il giorno 20 è giunta nel pomeriggio una richiesta singolare all'accademia. Nel villaggio di Hinogara (avrebbe mostrato la sua posizione su una mappa del paese del riso) è stato rinvenuto un corpo orrendamente mutilato, tanto da essere irriconoscibile. Si presume, dalla corporatura e da altri indizi, che si possa trattare di un taglialegna del villaggio un certo Ryuji Sugimori.

    Il villaggio non ha i mezzi per indagare su una minaccia simile e ci è stato quindi richiesto di assemblare un team di ninja. Il grado della missione è D, in quanto non riteniamo che si tratti di una grossa minaccia, probabilmente un criminale locale. E' stata richiesta la presenza di Sho Saitama in quanto medico per poter effettuare una autopsia del corpo e di un ninja di oto, che conosce il paese del riso in modo da potervi fare da guida per giungere al villaggio al più presto. Giusto per completezza abbiamo ritenuto allestire un team di 3 elementi, giusto per rassicurare gli abitanti del villaggio.

    Inutile dire che ci aspettiamo un rapido e pronto successo.

    Sig. Saitama, se vuole prendere la parola...


    Data la distanza dal villaggio di oto se fossero partiti in mattinata sarebbero giunti verso sera, poco prima del tramonto, salvo imprevisti.



    CITAZIONE
    OT

    Primo post, presentazione e briefing. Nulla di particolare da dire, terminato questo giro si inizia il viaggio verso il nostro villaggio... :guru:

    Se possibile meglio che posti Sho per primo, visto che sarà il vostro leader :guru:
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Il macellaio di Hinogara
    Incontro e prime direttive



    "Un omicidio ad Oto eh?"

    Pensai mentre rientravo a casa.
    Ero appena uscito dall'amministrazione di Konoha , la quale mi aveva convocato per assegnarmi una missione nel villaggio del suono riguardante un omicidio. Avrei dovuto esaminare il corpo e dirigere un piccolo team per scovare l'omicida, mi era stato riferito che il crimine fosse particolarmente efferato, una specie di accanimento sulla vittima da parte del sue aggressore, magari una faccenda personale o chissà.

    "Devo analizzare il corpo prima di ipotizzare, le prove parleranno per me."

    Conclusi così il fiume di pensieri che mi occupava la mente; senza rendermene conto , ero arrivato a casa.

    -Oda...-

    Dissi entrando, rivolto a mio fratello.

    -Il villaggio necessita delle mie conoscenze mediche, devo essere ad Oto il 24, torno il prima possibile, non preoccuparti, e, per favore, cerca di non lasciare un macello in casa come l'ultima volta che sono andato via.-

    Non gli dissi tutta la storia, non perché non mi fidassi, piuttosto perché lo conoscevo bene, e la sua estrema superstiziosità lo avrebbe spinto a preoccuparsi in maniera eccessiva, oltre che a rompermi in maniera inquietante.
    Preparai accuratamente l'equipaggiamento, ero un tipo molto meticoloso, e dovevo essere sicuro di partire preparato, inoltre era per me la prima volta che l'accademia mi nominava leader di un team, un fallimento non era quindi ammissibile.

    [Amministrazione di Oto 24 del corrente mese]

    La gente di Oto sembrava profondamente diversa da quella di Konoha, anche chiedere le informazioni sull'ubicazione dell'ufficio 37-B mi aveva quasi dato i brividi. Una volta che tutti quelli che presumevo fossero i ninja coinvolti nella missione furono arrivati, Yogeru Nireikon , che si introdusse come chunin di Oto, spiegò a tutti la situazione. Venni infine interpellato e , schiarendomi la voce, presi parola.

    -Sì, grazie mille.-

    Cominciai, chiudendo il discorso del ninja di Oto.

    "Sarebbe Dottor Saitama, ma va beh..."

    -Come già spiegato dal Signor Nireikon il mio nome è Sho Saitama e sono un medico del villaggio della foglia. Voglie essere breve, a nessuno piace perdere tempo, ho bisogno di analizzare il corpo per cercare di trarre qualche informazione in più sull'accaduto. Ho anche bisogno che tu...-

    indicai la kunoichi.

    -Raccolga informazioni sulla vittima. Perdonami se ti ho semplicemente indicata, ma non conosco il tuo nome, avremo il tempo di presentarci durante il viaggio, ovviamente vale anche per te.-

    Mi rivolsi stavolta al ninja di suna e , continuando a star rivolto verso di lui proseguii:

    -Per quanto riguarda te, mi accompagnerai all'autopsia, penso che lei dia meno nell'occhio agendo da sola piuttosto che accompagnata da una persona di un altro villaggio. Mi aspetto da voi rispetto ed grande professionalità poiché io ho intenzione di darveli entrambi. Come già sottolineato la missione pare semplice, sono fiducioso in una riuscita rapida. Detto questo possiamo andare, eventuali domande e chiarimenti avranno risposta dopo le presentazioni, durante il nostro percorso fino ad Hinogara.-

    Conclusi.
    Ero pronto a partire non appena lo fossero stati anche gli altri, come avevo sottolineato non avevamo tempo da perdere.
     
    .
  3. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted



    HrEKxIv
    Era una giornata relativamente tranquilla, e per una volta si trovavano tutte e tre a casa insieme.
    La madre quel giorno non era di guardia, per tanto non aveva preso alcun impegno con amici o simili così da poter stare con le due figlie, mentre Yushino si era riuscita a prendere un giorno di ferie dal negozio.
    Lei dal suo canto aveva cancellato tutti gli allenamenti e gli appuntamenti in accademia, visto che sia la sorella che la madre le avevano chiesto tanto insistentemente di rimanere almeno per quel giorno a casa, così da fare l'allegra rimpatriata in famiglia come non accadeva tempo, aveva deciso di lasciar perdere tutto il resto e concentrarsi solo su quelle due per quella volta.
    Era pomeriggio inoltrato e come accadeva normalmente in quella situazione, c'era Yushino che si preoccupava di preparare la cena cucinando assieme a lei, Nakora. Mentre la madre risistemava un po' la sua stanza e il suo equipaggiamento, venendo di tanto in tanto a fregarsi qualcosa da smangiucchiarsi con conseguenti grida da parte delle due gemelle, le quali finivano comunque per ridere visto che quando si arrabbiavano erano identiche, usavano le stesse parole e si muovevano allo stesso modo.
    Inoltre la loro madre non aiutava di certo, sicchè sapendo questa cosa si fermava a guardarle mentre masticava, visibilmente divertita e finendo così per rendere vane le loro urla di disapprovazione.
    Dovette ammettere che le mancava tutto quello, da quando aveva terminato l'Accademia ma soprattutto da quando era diventata Genin gli impegni erano andati aumentando costantemente, finendo così per tenerla lontana da casa molte più volte di quanto si sarebbe aspettata.
    Improvvisamente sentì bussare alla porta con forza, e istintivamente Yushino la guardò preoccupata. Ormai ogni volta che bussavano alla porta era per lei, solitamente una missione o un impegno in Accademia.
    Le sorrise per tranquillizzarla, accarezzandole appena lievemente un braccio e andando alla porta con ancora addosso il grembiule bianco cosparso di motivi floreali verdi.
    All'esterno trovò una delle tante guardie la quale riferì che doveva andare in Amministrazione, subito.
    Si rabbuiò pensando al fatto che quel giorno avrebbe voluto dedicarlo interamente alla sua famiglia, tuttavia non ci poteva nulla.
    Preferì non dire nulla in casa, avrebbe solo reso più difficili le cose e per tanto uscì direttamente fuori posando il grembiule all'entrata.
    In fretta e furia corse fino alla stanza dov'era stata richiesta in Amministrazione, salvo poi scoprire con un sospiro di sollievo che dovevano dare una lettera, probabilmente per i giorni avvenire.
    La prese e tornò immediatamente a casa, rassenerata e tranquilla dal fatto che infine nessuno avrebbe rovinato quella giornata.
    Anche la madre e la sorella gemella come la videro rientrare tranquilla e in tutta calma, tirarono un sospiro di sollievo riprendendo ognuna la loro attività.
    Lei dal suo canto si fermò un attimo all'ingresso, aprendo la lettera e leggendo quanto vi era scritto.
    I suoi occhi si fecero improvvisamente più piccoli come notò la parola "omicidio a Oto". Dunque era per quello eh? Non diceva chi sarebbero stati i suoi compagni, tuttavia il giorno successivo si sarebbe dovuta dirigere in uno degli uffici in Accademia.
    Fece spallucce rassegnata posandola li all'ingresso, per poi rimettersi il grembiule, battere il pugno su una mano e tornare a cucinare con Yushino.

    [...]

    Infine arrivò la mattina e così la missione.
    Doveva ammettere che non mangiava così tanto e così bene da molto tempo, ormai si era quasi abituata ai pasti fugaci a cui ti abituavano mentre eri in accademia.
    D'altronde quando ti trovavi in missione bisognava arrangiarsi, e di sicuro non c'era tempo per fare un pasto completo come si doveva.
    Soddisfatta e contenta uscì fuori di casa di buon ora, vestita di tutto punto e col suo equipaggiamento addosso pronta a dirigerso verso il luogo designato.
    Ci mise un quarto d'ora buono, essendo uscita in anticipo se la prese comoda e difatti quando arrivò l'ufficio era ancora vuoto.
    Con tutta la tranquillità di questo mondo, si buttò dietro la scrivania poggiando le gambe sul tavolo e dondolandosi sulla sedia. Lo sguardo rivolto verso il soffitto.
    In quel villaggio vi era già stata di passaggio in passato, vi aveva fatto una sosta durante il tragitto verso Kiri però non le era sembrato un brutto posto, forse il fatto che vi fosse stata così poco non le aveva permesso di avere una visione chiara del luogo.
    Comunque sia il tempo passò abbastanza velocemente, facendo così infine giungere tutti quanti quelli richiamati per quella missione.
    Il chunin arrivlò per primo, tuttavia non lo riconobbe.
    In ogni caso si tolse dalla sua posizione, andando a mettersi in piedi davanti a lui mentre uno dopo l'altro arrivavano i membri rimanenti.
    Quando vide, nuovamente, il bambino che aveva conosciuto quella sera a cena rimase abbastanza confusa.
    Tuttavia magari era possibile che proprio i suoi genitori fossero coinvolti nella cosa o simili, però il coprifronte parlò chiaramente e come colui che sarebbe stato il loro Leader in quella missione, si rivolse al ragazzino dopo di lei dando l'ennesima conferma che era un ninja, non ci vide più.
    Strinse i pugni dannatamente forte, tant'è che le nocche sbiancarono mentre il suo sguardo era rivolto verso il bambino con tutte le intenzioni di incenerirlo.
    Cercò di trattenersi ma non ci riuscì, finendo per sputare del veleno addosso al rosso.

    Non sapevo che esistesse un nuovo genere di mercante, minchia, il mercante ninja! Le nuove forze speciali di Suna!

    Disse con fare ampiamente ironico, le mani su ambo i fianchi mentre lo guardava in cagnesco.
    Non le fregava nulla del fatto che c'era anche il tizio della foglia, quello era il suo villaggio e nessuno l'avrebbe fermata dal tirare quantomeno qualche frecciatina al bambino.
    Fece per muoversi fino all'uscita e li passò accanto senza nemmeno guardarlo, voltandosi giusto all'ultimo così da poter osservare tutti i presenti.

    Ah giusto, io mi chiamo Nakora. Nessun problema, svolgerò il mio compito. Soltanto quanto disse quelle parole si fece improvvisamente seria, dimostrando che non scherzasse, salvo poi tornare all'argomento di prima. Attento al bambino, non vorrei mentisse anche a te. Ora se non c'è altro, muoviamoci. Ad Hinogara è meglio arrivare prima che faccia notte.

    Lei nella sua tratta fino a Kiri c'era passata di giorno, per tanto andando per esclusione era assai probabile che i problemi nascessero in quella fascia oraria. Quantomeno sperava fosse così, altrimenti sarebbe stato molto più difficile del previsto in quanto prendere qualcuno che compie azioni del genere di giorno, senza essere beccato, sarebbe stato assai arduo.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,620
    Reputation
    +73

    Status
    Offline
    Le probabilità di incontrare nuovamente Nakora erano davvero basse, ma la sfiga è risaputo che ci vede benissimo, ed eccola nella stanza, convocata anch'essa per la stessa missione ad Oto.
    In realtà l'eventualità che lei potesse esserci mi era passata per l'anticamera del cervello quando avevo visto la lettera di convocazione che mi chiamava nuovamente a operare in un piccolo villaggio del paese delle risaie. Ammetto che avevo letto quella missiva con piacere, non solo perchè si trattava di una delle prime missioni ufficiali cui ero chiamato dall'accademia, il che mi rese particolarmente fiero del lavoro svolto. Evidentemente stavo entrando nei vari nomi papabili, e questo era bene, inoltre l'idea di poter tornare a Oto mi piaceva molto, amavo quel posto e quell'atmosfera surreale. Anche la remota possibilità di poter incontrare qualche scagnozzo del capo mi piaceva, anche se difficilmente viste le abilità delle persone coinvolte che si facessero individuare così facilmente. Ad ogni modo, una volta letta la lettera mi ero subito messo in moto per poter raggiungere Oto entro i tre giorni che avevo a disposizione e recarmi presso l'ufficio indicatomi. Una volta raggiunto avevo notato la presenza delle altre persone, Nakora in primis e mi ero pacatamente unito al gruppo, presentandomi solo una volta che gli altri avessero terminato i loro discorsi, in maniera da non disturbare. Il mio aspetto da bambino in questi casi poteva essere un grande problema, era facile sottovalutarmi o non trattarmi alla pari.


    Mi chiamo Ryoshi Okura, Genin di Suna. A disposizione per qualsiasi ordine Saitama-sama. Nakora, mi dispiace per averti mentito alla locanda, ma siamo Shinobi, stavo cercando di reperire informazioni e non potevo fare diversamente. Mi dispiace, in questa missione sarò totalmente collaborativo con voi.

    La lettura dei libri che mi erano stati lasciati iniziava a darmi un linguaggio decente e migliore di quello fanciullesco prima utilizzato. Dopo queste poche parole porsi la mano verso Nakora, che già si era spostata verso l'uscita, sperando che potesse stringerla segnando l'inizio di una collaborazione almeno durante la missione.


    Siamo tutti accademici, spero si possa lavorare bene assieme. Io sono pronto, non c'è tempo da perdere se c'è un potenziale serial killer a piede libero.

    Dissi subito dopo, rivolto verso Sho. Era il caposquadra e non volevo che eventuali screzi tra me e Nakora potessero minare la sua fiducia verso di noi. Anzi, sarebbe stato meglio per tutti poter lavorare in maniera collaborativa e con un minimo di fiducia l'uno nell'altro. Tra l'altro, ripensando all'incontro nella taverna anche la ragazza mi aveva dato l'impressione di avermi nascosto qualcosa con quel suo strano interessamento riguardo i mercanti di metalli preziosi, quando aveva detto che un suo amico era recentemente scomparso. Mi tenni i miei dubbi, deciso a non lasciar trapelare altro che potesse minare la solidità del gruppo. Ero pronto a partire e svolgere la missione nel minor tempo possibile. Come aveva detto il capo-gruppo, era interesse di tutti perdere il minor tempo possibile.


    Mi scuso per il post breve, ma è solo una presentazione ed ho cercato di farlo in fretta per darvi modo di andare avanti. Mi rifarò :)
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline

    Il macellaio

    Post secondo



    Dopo le loro presentazioni il viaggio sarebbe iniziato. Si sarebbero diretti verso nord. Verso Kumo. Il villaggio di Hinogara si trovava infatti su una antica strada commerciale che collegava il suono con il paese del fulmine. Strada risalente a prima della fondazione dell'accademia. Durante il giorno avrebbero potuto facilmente fermarsi anche per il pranzo, anche se avrebbero dovuto mangiare al sacco vista la mancanza di insediamenti. La strada non sarebbe stata difficile e se la sarebbero potuta prendere con calma.

    I tre sarebbero giunti al villaggio verso il calar del sole. Ad ovest un gigantesco bosco pieno di attività, Hinogara era infatti un villaggio di taglialegna e cacciatori, ad est pianura e poi montagne. Il villaggio era circondato da una cinta di pali di legno infissi nel terreno, più per proteggere l'insediamento dagli animali del bosco durante la notte che da un vero e proprio attacco da parte del fulmine.

    Nessuno li avrebbe accolti se non una guarda insonnolita che non vedeva l'ora che calasse il sole per poter chiudere il portone che conduceva all'interno del paese.

    Li avrebbe riconosciuti subito come i ninja di cui avevano bisogno. Se interrogato a riguardo avrebbe semplicemente risposto:

    Beh, non siete mercanti e il vostro atteggiamento non è quello di viandanti o eremiti. E poi di qua passa poca gente da quando la frontiera col fulmine è chiusa. Spero davvero che riusciate a far luce a come quell'animale sia riuscito ad entrare dentro al villaggio. E no, non date credito alle voci di assassini, ladri e altre stronzate. Si tratterà di un grosso lupo o qualcosa del genere.

    Mi piacerebbe accompagnarvi alla locanda ma sono di guardia finché non cala il sole. Non dovrebbe doverci molto spero. Comunque guardate, andate sempre dritto e arrivate alla piazza principale. E' l'edificio con l'insegna di un incudine. E' l'unico posto dove dei forestieri possono alloggiare per la notte per cui vi conviene piazzarvi li.

    A loro la scelta se recarsi direttamente alla locanda o se fare altro, se restare insieme o dividersi.



     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Il macellaio di Hinogara


    Primo post attivo - Inizio indagini



    [Prima della partenza]

    "Sembra che abbia parlato invano..."

    Pensai mentre ascoltavo la sfuriata di Nakora nei confronti del ninja di Suna , che si sarebbe poi presentato come Ryoshi.
    Una volta che entrambi i genin ebbero finito di parlare ripresi la parola.

    -Voglio mettere le cose in chiaro, ulteriori sfuriate del genere non saranno ammesse, i problemi personali tra di voi li tratterete a fine missione, quando non sarà più mio compito dirigere questa missione. Adesso ho biogno di un team che possa collaborare al meglio, quindi vedete di sotterrare l'ascia di guerra, almeno per adesso.-

    La parole erano proferite con tono molto calmo e pacato, seppur autoritario, avevo intenzione di affermare la mia posizione di leader senza dimostrare un comportamento aggressivo nei confronti degli altri compagni di squadra, o almeno speravo che passasse quel concetto.

    [All'entrata del villaggio]

    Avrei lasciato che durante il tragitto mi venissero poste eventuali domande, avevo intenzione di farmi conoscere bene se questo era nel loro interesse, non avevo niente da nascondere e volevo che questo fosse chiaro, anche se di villaggi diversi, avevo bisogno che noi tre ci potessimo fidare l'un l'altro per la riuscita di questa missione.
    Giunti al villaggio dialogai con la guardia che mi indicò la strada della locanda, anche se si faceva sera non avevo intenzione di fermarmi a riposare immediatamente, non prima di aver controllato il corpo o perlomeno sondato la zona. La presenza degli incaricati di risolvere il mistero avrebbe però potuto allertare il colpevole del crimine, quindi un'azione cogitata era necessaria.
    Durante la strada per la locanda, con tono di voce basso, avrei dato un semplice ordine a Nakora e Ryoshi:

    -Seguite le mie azioni.-

    Una volta che giungemmo alla locanda avrei cercato chi di dovere per poter prenotare una stanza per la notte.

    -Ci manda l'accademia.-

    Avrei cominciato, il tono di voce era abbastanza alto per essere sentito da chi avesse porto l'orecchio, ma non troppo da sembrare fatto di proposito.

    -Vorrei sapere se ci è stata assegnata una stanza e , se possibile, chiederne un'altra, la ragazza ha, diciamo, un problema femminile e deve riposare.-

    Le mie intenzioni sarebbero state svelate a breve ai miei compagni.
    Nel caso nessuna stanza ci fosse stat prenotata da parte dell'accademia ne avrei semplicemente affittata una e mi ci sarei recato con Nakora e Ryoshi.
    Una volta che tutti fossimo entrati avrei chiuso la porta alle mie spalle per poi rivolgermi ai due ninja.

    -Innanzitutto ti chiedo perdono , Nakora, spero che le mie parole su di te non ti abbiano offesa, adesso mi spiegherò. Il crimine era particolarmente efferato, quindi presumo che sia noto alla gente che l'accademia ha chiamato dei ninja per risolvere la situazione. Per questo la bugia su di te.-

    Mi voltai verso Nakora.

    -Ho bisogno che si creda che tu rimarrai in camera stanotte in modo da poterti permettere una via più libera per le strade. Una volta che io e Ryoshi saremo scesi, attendi il buio e poi sgattaiola fuori dalla finestra, ho bisogno di una ricerca nel villaggio, cerca di scoprire se la vittima aveva qualche segreto, magari legato alla vita notturna, chissà che non ci sia del marcio in questo posto.-

    Mi rivolsi poi a Ryoshi.

    -Come già detto, tu verrai con me, cercheremo di parlare con chi di dovere per eseguire stanotte stessa l'autopsia. Se ci sono domande, proposto o un qualunque dubbio che volete espormi, fatelo adesso.-

    Avrei quindi atteso le risposte dei miei due compagni.
    Una volta risposto ad eventuali questioni sarei uscito dalla stanza, accompagnato da Ryoshi, per dirigermi all'oste e chiedere.

    -Sapreste indicarmi con chi devo parlare per poter analizzare il cadavere di Ryuji Sugimori? O magari semplicemente darmi le direzioni per l'ospedale o comunque dove risiede attualmente la salma.-
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,620
    Reputation
    +73

    Status
    Offline
    Per il momento la missione era semplice e quasi noiosa. Ci eravamo recati nel villaggio passando direttamente dalla porta principale, facendoci identificare da quella che poteva essere la guardia di turno. Non avevo mai fatto indagini di questo tipo prima, cercando un serial killer o quello che poteva essere, ma di una cosa ero certo : in un paesino non ci si fida di nessuno.
    Dal momento in cui stiamo per entrare dobbiamo considerare di andare incontro a tutte le ostilità di queste persone, abituate ad una vita tranquilla ed infastidite dalla nostra presenza. Noi avevamo bisogno di fare domande, mangiare e percorrere le loro strade, questo probabilmente ci avrebbe reso un parafulmine per tutto quello che l'accademia non aveva garantito loro e quant'altro. Inoltre, in casi come questi chiunque potrebbe essere la bestia che stiamo cercando, anche la guardia stessa. Non potevo interrogare ogni persona lungo il cammino, però potevo diffidare di ognuna delle loro parole.


    Vada per la taverna.

    Arrivammo dall'oste, ed il caposquadra di Konoha chiese due stanze, l'una per me e lui, l'altra per la ragazza, giustificando ulteriormente la scelta con alcuni motivi di salute di Nakora. Effettivamente, per come era sbottata nell'ufficio di Oto non mi sarei stupito se fosse effettivamente in quel periodo mensile ostico per le donne. Il capo prima di entrare aveva sottolineato di seguire le sue azioni, ordine quasi scontato, ero abituato a servire, e non mi sarebbe mia passato per l'anticamera del cervello di controbattere o prendere iniziative diverse. Stesso discorso quando giunti in privato egli decise come ci saremmo mossi. Per abitudine controllai immediatamente la stanza, cercando di scovare qualcosa di strano nell'ambiente.


    Per me non c'è problema, eseguo. Nakora, se dovessi usare l'altra stanza controllala bene entrando. Non si sa mai.

    Volevo sprecare meno parole possibili e passare direttamente ai fatti. Inoltre avevo paura che Nakora fosse influenzata dalla mia presenza e che covasse ancora qualche sentimento ostile. Nulla di grave, se lo sarebbe fatto passare, ma ciò non doveva incidere sulla nostra collaborazione. Una volta discusso per breve briefing all'interno della camera io e Sho uscimmo per dirigerci dall'oste. Fu lui a chiedere indicazioni e informazioni riguardo la posizione della salma o di un eventuale ospedale dove poter svolgere l'autopsia. Io avrei seguito il foglioso, curioso di assistere dal vivo ad una vera e propria autopsia.
     
    .
  8. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted



    HrEKxIv
    A quanto pare Sho non parve apprezzare affatto e la sua uscita, per tanto cercò di riappianare le cose senza per alcun risultato, almeno per quanto riguardava lei.
    Purtroppo e per fortuna - dipendeva dai punti di vista - lei era sempre stata una di quelle persone che, se tradisci la fiducia anche solo una volta hai chiuso o comunque, ne devi fare di strada prima che possa nuovamente dire di fidarsi di te.
    Ovviamente però non disse nulla al caposquadra, rimanendo in silenzio e muovendosi per uscire fuori dalla struttura così da iniziare il viaggio.
    Durante tutto il tragitto non disse nulla, parlò veramente poche volte e in quei casi era solamente perchè doveva dire da che parte andare, guidando il gruppo attraverso il territorio del suo paese.
    In un certo senso le faceva strano ripercorrere quella strada, nemmeno due settimane prima l'aveva dovuta fare per tornare indietro a casa sua dopo essere stata a Kiri, mentre ora invece la utilizzava nuovamente per allontanarsi.
    A volte la vita dimostrava di avere un senso dell'umorismo abbastanza strano.
    Comunque sia, infine giunsero a destinazione e all'esterno vi era la solita guardia che riconobbe senza troppi problemi.
    A questo punto Sho prese parola, spiegando chi erano e che cos'erano venuti a fare mentre l'uomo indicava loro la strada per la locanda.
    In quel breve tragitto il loro caposquadra chiese di seguire le sue azioni, tant'è che lei si voltò a guardarlo stranita senza tuttavia dire niente almeno per il momento.
    Come sentì le parole di Sho riguardo il suo stato attuale sospirò senza trattenersi, pensando che avrebbe potuto anche dirglielo tanto non era tipa da formalizzarsi per certe cose.
    Comunque sia annuì alle parole di Sho guardando l'oste, mentre modulava la voce come sapeva fare così da sembrare stanca ma allo stesso tempo, nervosa come non mai.

    Sì beh è vero... Ce l'ha sta stanza o no?![Recitazione]Recitazione [1]
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.


    Una volta fatto questo, seguì semplicemente gli altri su per le scale e come entrarono in una delle due stanze, richiudendo la porta alle loro spalle Sho prese parola.
    Scusarsi? Non ve n'era bisogno in fin dei conti.
    Difatti da che si era messa con le braccia conserte, alzò appena una mano con un cenno di diniego e scosse leggermente il capo.
    Subito dopo prese parola a sua volta, dimostrando quanto fosse stato falso il suo tono di poco fa.
    Era tranquilla e serena, pacata.

    Non ce n'è bisogno, Sho. Non mi danno fastidio certe cose, figurati.

    Ammise senza troppi problemi.
    Dopotutto era naturale pensare che, in quanto kunoichi, si fosse abituata ad un certo ambiente in accademia.
    Tralasciando il fatto che già per via di sua madre, la sua femminilità era stata ridotta non a zero però poco ci era mancato.
    Non che la cosa le dispiacesse, anzi sinceramente comportarsi come una ragazza a modo e per bene le dava ai nervi, non le piaceva e si sentiva in imbarazzo in quelle situazioni, questo soprattutto per via del fatto che in quegli abiti non ti potevi muovere liberamente, era come ficcarsi da soli in una trappola dalla quale, tra l'altro, era anche difficile uscirne.
    Per fortuna c'era la sua gemella, Yushino, che aveva provveduto a prendersi questo ruolo in famiglia. Non l'avrebbe mai ringraziata abbastanza.
    Comunque sia Sho aveva iniziato a spiegare il suo piano, e se doveva proprio dirla tutta le andava anche bene. Preferiva di gran lunga agire da sola che con altre persone, per tanto annuì sorridendo più che convinta.
    Poi si rivolse a Ryoshi, affermando che avrebbe avuto bisogno di lui al cadavere.
    Quando ebbe terminato, lei si limitò a poche parole annuendo anche alle parole del Sunese.

    Per me va più che bene, nessun problema. Se scopro qualcosa, vedrò di avvisarvi.

    Ammise per poi uscire con loro e dirigersi verso la sua stanza, aprendo la porta e richiudendola a chiave alle sue spalle.
    Fece un paio di passi guardandosi attorno circospetta, giusto per vedere se c'era qualcosa anche se ne dubitava fortemente. Dopotutto era pur sempre un'affittacamere, anche sapendo del loro arrivo avrebbero dovuto mettere quel qualcosa dentro tutte le stanze per essere sicuri.
    Però la prudenza non è mai troppo, per tanto controllò ugualmente.[Check]Percezione(tot. 9), Investigatore, Occhio di Falco.
    Subito dopo se non vi fosse stato nulla come credeva, si sarebbe buttata sul letto tranquilla, attendendo così il calare della notte.
    Nel caso in cui vi fosse stato lo qualcosa, se ne sarebbe sbarazzata\occupata come meglio avrebbe creduto.
    Una volta arrivata la sera comunque, avrebbe aperto la finestra leggermente così da controllare che non vi fosse nessuno in grado di vederla in quel momento, per poi saltare giù dalla finestra(senza coprifronte, lo aveva lasciato in camera)e iniziare a camminare tra le stradine, sfruttando i vicoli e prestando orecchio a quanto poteva sentire, provando a cogliere così frammenti di conversazione. Sia mai che ve n'era uno interessante.[Investigatore]
    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.

    Avrebbe cercato di capire dov'era avvenuto l'omicidio, così da perlustrare quell'area il perimetro antistante in cui era avvenuto, dopotutto dubitava fortemente che l'assassino sarebbe tornato a girovagare in quella zona dopo così poco tempo.
    Era assai più probabile che si fosse spostato o che comunque, avesse lasciato qualche effetto personale in un qualche punto abbastanza distante dal punto del crimine.
    Per tanto prima avrebbe controllato in quei punti, in seguito se non avesse trovato nulla sarebbe andata nel luogo di ritrovo più comune che potesse esservi: una taverna o simili, di certo non la locanda dove alloggiavano.


    Edited by Nevi - 5/10/2015, 18:53
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline

    Il macellaio

    Post Terzo



    Il locandiere non ebbe problemi ad assegnare una seconda stanza per Nakora.

    Ho comunque molte stanze libere, non ci sono molti viaggiatori in questo periodo.


    [... nulla di strano venne rinvenuto nelle stanze ...]



    Sho e Ryoshi


    -Sapreste indicarmi con chi devo parlare per poter analizzare il cadavere di Ryuji Sugimori? O magari semplicemente darmi le direzioni per l'ospedale o comunque dove risiede attualmente la salma.-

    Ospedale? Dove credi di essere ragazzo? L'ospedale più vicino è nel territorio di Kumo, e non credo che voi accademici vogliate arrischiarvi no? Comunque la salma è qui sotto nella ghiacciaia... abbiamo pensato che fosse meglio tenerla al fresco. Prima la analizzate meglio è, ho paura che l'odore intacchi quello delle mie birre... Aneko, bada tu al banco mentre accompagno i ninja di sotto!

    Hai, Otou-san.

    Li avrebbe quindi condotti di sotto dove, in un angolo della stanza, era presente un mucchio di ghiaccio mezzo sciolto. Scavando nel mucchio un corpo avvolto in un telo sarebbe stato rinvenuto e l'oste avrebbe richiesto l'aiuto dei ninja per adagiarlo sul tavolo, facendo particolare attenzione a non scoprirlo.

    Ho già visto una volta quel coso orrendo, non ci tengo a ripetere l'esperienza. Metteteci tutto il tempo che vi serve, poi ricoprite e buttate il corpo di nuovo in mezzo al ghiaccio. Domattina lo seppelliremo. Povero diavolo Ryuji... non si meritava quella fine orrenda.

    Li avrebbe quindi lasciati soli con il corpo.

    Una volta scoperto avrebbero capito immediatamente di che parlava. Era pieno di ecchimosi ma quella era la cosa meno impressionante. I capelli erano in gran parte strappati, un occhio era mancante, probabilmente a causa di quella cicatrice recente che lo attraversava. La bocca era un'espressione di terrore e parte del labbro superiore e qualche dente erano mancanti.

    Il braccio sinistro era stato tranciato, poco sotto il gomito e la mano destra mancava del mignolo, ma non sembrava una cosa recente. Entrambe le braccia erano ricoperte da numerosi tagli.

    Il collo era aperto, come se fosse stato tagliato.

    Il busto era la parte più orrenda.

    Era aperto, come se qualcuno avesse cercato di rimuovere... qualcosa ma, a prima vista, non mancava nulla.

    Qualche costa era scheggiata ed un paio erano rotte.

    L'addome era ricoperto da numerose bande sanguinolente e, non appena le avessero rimosse gli organi interni avrebbero iniziato a fuoriuscire dalla cavità.

    L'odore avrebbe impregnato i loro nasi, probabilmente facendo vomitare chi non era abituato.

    Il sesso nudo dell'uomo era intonso, come se fosse stato appositamente evitato (ma, per notare questo dettaglio, avrebbero dovuto quantomeno risistemare le frattaglie del cadavere nella loro posizione originaria).

    Le gambe, a parte un taglio circolare a livello della congiunzione con il busto ed un lungo taglio verticale che giungeva al ginocchio (presente solo nella gamba sinistra) non sembravano esser state danneggiate eccessivamente.


    [Nota: questo è quello che vedete senza analizzare il corpo. Prego Sho di attendere a postare, ulteriori informazioni sull'autopsia verranno inviate a lui in privato.]



    [Nakora]

    Avendo aspettato che fosse calato il buio Nakora non avrebbe visto molte persone in giro e, quelle che poteva vedere, erano solo dei piccoli gruppetti che cercavano di andare con decisione in luoghi prefissati con la massima rapidità possibile.

    Erano abituati, essendo vicini ad un bosco, agli attacchi degli animali e quindi avevano negli anni adottato quella strategia: viaggiare sempre in gruppo per evitare di essere attaccati spaventando eventuali "incursori" con il loro numero.

    In effetti era Nakora la persona che più dava nell'occhio: una giovane e carina ragazza, che nessuno ricordava di aver visto prima, e che viaggiava da sola durante la notte? Decisamente sospetto.

    Chi l'avrebbe notata infatti avrebbe cercato di evitarla, cambiando direzione e defilandosi nelle varie viuzze laterali. Per chi non la conoscesse, di notte, quel paesetto era un labirinto (fortuna che la locanda teneva le luci accese, almeno non avrebbe rischiato di passare tutta la notte al freddo).

    Il villaggio era troppo piccolo perché fossero presenti altre locande tuttavia, se fosse tornata sulla piazza principale, avrebbe potuto notare che era presente un'altro edificio illuminato, si trattava di un grande edificio, alto come gli altri ma di dimensioni almeno doppie rispetto alla locanda.

    Persone di vario genere sembrano li presenti, viandanti, qualche abitante e quelli troppo poveri per avere una casa di proprietà: accattoni, barboni, prostitute. Anche in un paesino sperduto in mezzo al nulla c'era chi non possedeva nulla.

    Stava a Nakora decidere il da farsi.

    [Nota: questo è l'unico "luogo di interesse" che riesci a trovare. Considero ovviamente che tu non ti metta a perlustrare tutte le vie e viuzze del villaggetto se no qua ti passi tutta la quest a girovagare -.-]
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Autopsia




    Seguii il locandiere nella ghiacciaia, dove tentavano di conservare la salma, certo è che, senza una metodologia appropriata di conservazione, avrei perso molte informazioni dal corpo, ma non potevo certo biasimare un paesello per non avere le attrezzature necessarie.

    -Aveva qualche nemico che voi sappiate? O magari era coinvolto in qualcosa di losco, qualunque informazione utile per scovare il colpevole potrebbe essere utile.-

    Avrei detto al Otou durante la discesa.
    Una volta giunto al punto prestabilito aiutai l'uomo a prendere il corpo dal ghiaccio, lo poggiammo su un tavolo mentre ancora era avvolto da un telo, poi io e Ryoshi venimmo lasciati soli.

    -Sai.-

    Avrei detto al ragazzo di Suna.

    -Non sei obbligato a vederlo se non vuoi, sarà una cosa forte, se preferisci andare a cercare informazioni nella locanda lo capisco.-

    Dale informazioni che avevo ricevuto, rafforzate dalle parole di Otou, sapevo che quello che si nascondeva sotto quel telo non era una visione adatta a tutti, detti quindi il tempo a Ryoshi di decidere.

    Mi diressi verso il corpo e dalla tasca del giubbotto estrassi un blocco di carta ed una penna che adagiai su un tavolino vicino, avrei preso appunti per non scordarmi niente.
    Sollevai quindi il telo e rivelai il corpo martoriato della vittima, raccapricciante.
    Una prima analisi, molto generale, vedeva il braccio sinistro assente, così come l'occhio dal medesimo lato.
    il collo presentava un taglio parallelo all'asse trasversale, l'addome era bendato, avrei controllato dopo cosa vi si nascondeva.
    Il sesso dell'uomo pareva intatto, senza ferite, le uniche visibili ad una prima occhiata alla parte inferiore del corpo erano a livello dell'inguine.
    Presi il blocchetto e cominciai a scrivere mentre giravo attorno al corpo, ancora non lo avevo toccato.

    Molteplici ferite di tipi diversi.
    Osservando il braccio destro, unico rimanente, noto ferite da difesa a livello della giunzione metacarpo falangea.
    Mignolo destro reciso a livello dell'articolazione metacarpofalangea , ferita vecchia, cicatrizzata da tempo.
    Capelli strappati, assenza di parte del labbro superiore con distacco parziale del buccinatore.
    Rottura degli incisivi, assenza del canino destro.
    Ha lottato con l'aggressore, procedo con analisi approfondita.



    Posai il blocchetto e mi infilai un paio di guanti in lattice che estrassi dalla tasca destra.
    Mi avvicinai quindi alla testa del cadavere ed iniziali la vera e propria autopsia.
    Controllai l'antro orale in cerca di qualcosa, ma era vuoto, le vie aeree erano libere.
    Aprii quindi l'occhio destro, molteplici capillari erano esplosi, l'occhio aveva infatti assunto un colore rosa, quasi tendente al rosso, le pupille erano dilatate, spostai il mio sguardo al collo, il taglio non era molto profondo, le giugulari parevano non lesionate, nessuna perdita ingente di sangue, evidenti ecchimosi convalidavano la teoria della morte per soffocamento che avevo cominciato a dedurre dall'aspetto dell'occhio, segnai sul blochetto.
    Tornai al volto per controllare l'occhio assente, la ferita era fresca, il bulbo oculare completamente assente, il nervo reciso, probabilmente avvenuto durante la colluttazione, sicuramente pre mortem, come la maggior parte delle ferite, avevo infatti notato che, intorno ad esse, vi era un'infiltrazione di sangue nei tessuti circostanti con produzione di edemi, in alcune di esse potevo addirittura notare un iniziale stato coagulativo.
    Scrissi anche questo.
    Il braccio destro pareva essere stato tranciato a livello della troclea del gomito da una lama pesante, come una mannaia, la ferita era stata infatti inferta con grande forza, e non con un unico taglio, sull'omero erano infatti ben visibili alcune scheggiature, evidentemente portate dai primi colpi della lama.
    La stessa lama sembrava aver inferto i colpi sul braccio destro e sul volto, era quindi probabile che l'assassino avesse con sé una mannaia durante la colluttazione.

    -Un'arma quantomeno insolita...-

    Sussurrai.
    Che fosse legata all'assassino in qualche modo?
    Tolsi quindi le bende sul busto, ma non appena abbi concluso fuoriuscirono gli organi interni.

    -Dio mio...-

    Un taglio lungo l'asse sagittale partiva a livello dell'articolazione manubriosternale e continuava , fondendosi con la linea alba dell'addome, fino ad incrociare la linea virtuale che incrociava le spine iliache anteriori ischiatiche.
    Rimisi con cura l'intestino tenue in sede, il mesentere, assieme al peritoneo, pareva distaccato, non tagliato, come se qualcuno avesse strappato l'intestino dalla sede, magari per rimuovere qualche organo.
    Controllai, ma vi erano tutti.

    -Reni, surreni, milza, fegato, colecisti, pancreas...non sembra manchi niente. Magari non ha avuto il tempo di prendere quello che voleva, o non lo ha trovato..-

    Estrassi il fegato e lo controllai.
    Era evidente una condizione di epatomegalia con annessa steatosi, classica in un ubriacone, l'alcool impedisce la corretta glicolisi ed aumenta la produzione dei trigliceridi all'interno degli epatociti che, sempre a causa dell'alcool, sono incapaci di espellerli, da lì il classico "fegato grasso" dei bevitori.

    -Gli organi di quest'uomo sono compromessi dal suo vizio per il bere, spero che volessero solo ucciderlo, perché se quello che volevano era prendere qualcosa di sano, ci troveremo con un altro corpo in non molto tempo.-

    Speravo di sbagliarmi, ma segnai anche quei miei dubbi sul blocchetto.
    Tornai all'analisi del corpo, alcune coste erano rotte, altre scheggiate, ma nel complesso la cassa toracica era intatta.
    Forse le coste erano state rotte durante la colluttazione perché non sembrava ci fosse stato un particolare "lavoro" dopo il sezionamento.
    Tossii e strusciai l'avambraccio destro sotto il naso, l'odore era veramente forte, ne avevo visti di cadaveri ma il tipo di conservazione che avevano riservato a quel pover'uomo aveva sviluppato un odore a dir poco nauseabondo.
    Segnai sul libretto l'intera analisi del busto e spostai la mia attenzione alle gambe, dopo aver riposto le bende in modo da impedire un'ulteriore fuoriuscita delle interiora.
    La ferita sugli arti inferiori era circolare e percorreva tutto l'inguine, per poi passare sotto al gluteo e ricongiungersi al sui inizio dall'interno coscia.
    Sul bicipite femorale vi era inoltre un taglio che sembrava ripercorrere la posizione del femore.

    -Sembra dividere il muscolo in maniera precisa.-

    Era superficiale, ma pareva portato da una mano esperta, ferma.
    Tutte queste ferite degli arti inferiori , così come il taglio sul busto, erano post mortem e parevano essere state effettuate con una lama sottile e particolarmente affilata.

    -Solo un bisturi potrebbe causare tagli così poco profondi eppure così precisi.-

    Segnai anche questo sul libretto.
    Avevo concluso l'autopsia, era il momento di provare a capirci qualcosa, rilessi tutto quello che avevo scritto, dopo essermi levato i guanti ed averli buttati, e mi misi a camminare in su e giù per la stanza pensando.
    Le ferite post mortem sembravano molto accurate, portate da una mano esperta, qualcuno con un minimo di conoscenze anatomiche per lo meno.
    Che si trattasse veramente di un macellaio? O comunque di qualcuno in quell'ambito?
    Da qualche parte dovevo pur partire.
    Riavvolsi il corpo nel telo e lo risotterrai nel ghiaccio prima di risalire nella locanda.

    [Nota: Se Ryoshi rimane con me do a lui il blocchetto e dico a lui di segnare le varie cose che scopro, a questo punto gli direi di seguirmi]



    Tornato nella locanda mi sarei rivolto a Ryoshi sussurandogli:

    -Tu parla con Aneko, io prendo Outou.-

    Mi recai quindi dal locandiere e mi sedetti al bancone.

    -Qualcosa da bere per favore. Quel poveretto è ridotto veramente male. Povero diavolo.-

    Avrei quindi bevuto quello che mi avesse dato.

    -Ma dimmi come è strutturata questa città? Ci sono negozi particolari? Quartieri che il povero Ryuji era solito frequentare?-

    Presi un'altro sorso della mia bevuta ed attesi una risposta.
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,620
    Reputation
    +73

    Status
    Offline
    L'autopsia di quel povero diavolo non era certo una cosa estremamente divertente per una persona normale, ma tutto sommato io non sentivo far parte di quella cerchia ristretta. Anzi, l'idea di vedere un medico analizzare con calma e professionalità un corpo devastato mi interessava molto. Non me ne fregava niente dell'eventuale olezzo che sarebbe potuto derivare dal corpo, nè tanto meno dalle terribili immagini cui avrei potuto assistere. Vero, ero pur sempre un bambino e la frase di circostanza pronunciata dal capogruppo aveva un suo senso, ma ero prima di tutto uno shinobi, e non mi sarei fermato davanti a questo genere di cavolate.


    Grazie per il pensiero, ma faccio volentieri da spettatore.

    Durante tutto il lavoro di Sho io rimasi in perfetto silenzio, guardando attentamente ogni suo movimento ed ogni cosa da lui fatta, con grande interesse e senza il minimo disgusto, nemmeno quando le interiora di quel poveraccio provarono a farci una bella sorpresa saltando fuori. Tenni in mano il suo taccuino, sul quale l'aiutai ad annotare tutto quello che aveva notato. I miei occhi in questo campo erano totalmente inesperti, e di conseguenza dal punto di vista dei contenuti c'era praticamente nulla che potessi dire o fare. Rileggevo gli appunti scritti dal capogruppo, nei quali avrei potuto invece trovare qualche informazione interessante o qualche ambito dal quale partire per fare le domande.
    Come notò lui stesso, era strano che alcuni dei tagli effettuati fossero stati fatti in maniera precisa, portati quasi da una mano sicura ed esperta nel settore. Anche il particolare tipo di arma utilizzato per il taglio del braccio era interessante, ma un genere di cosa sul quale avremmo dovuto interessarci solo successivamente. Ragionando sull'accaduto mi tornarono alla mente le parole del locandiere, quando disse che non c'erano ospedali nella zona.


    Eppure la gente lavora, dev'essere almeno una sorta di medico...

    Un ospedale effettivamente era impensabile in un paesino così piccolo, ma poteva esserci una sorta di medico, magari qualcuno in pensione, una nonna esperta nel cucire i nipoti o un ex-sarto che aveva bisogno di arrotondare. Ogni quartiere ha il suo factotum, anche in questo villaggio era necessario ce ne fosse uno. Probabilmente questi aveva strumenti adatti ai tagli sottili che erano stati fatti, o perlomeno valeva la pena di fare un paio di domande a riguardo.
    A fine dell'autopsia Sho mi incaricò di rivolgermi alla persona alla quale l'oste aveva detto di tenere il banco mentre lui ci portava nella ghiacciaia. Tornammo di sopra e tenni io il taccuino, mentre Sho parlava direttamente con il locandiere.


    Dev'essere dura stare qui senza un ospedale... Se uno prende una storta o si taglia accidentalmente non c'è nessun medico o esperto che possa dare una mano ? Anche solo una nonna molto apprensiva...

    Chiesi ad Aneko dopo essermici avvinato. C'erano milioni di domande da fare, ma ovviamente riempire una qualunque persona con domande a raffica non era la cosa migliore, dovevo trovare un genere di domanda calzante in grado da interessare il mio interlocutore e spronarlo a raccontarmi vita morte e miracoli. Vista la condizione del cadavere sarebbe stato interessante anche sapere se era proprio con certezza quel taglialegna cui si pensa, o qualche altro sfigato che gli assomiglia. Anche una perquisizione della casa del taglialegna potrebbe tornare utile, chissà che oltre a pezzi del suo corpo non ci fosse altro di materiale da rubare che interessasse al carnefice.


    Cosa ne pensate voi del posto di questa storia ? Avete notato qualcosa di strano ? Sa, non tutti, ma io mi fido molto di chi fa il vostro lavoro. Avete un'occhio attento e conoscete molte persone, siete indispensabili!

    Qualche complimento da un bambino non può mai risultare stonato, speravo sinceramente che la persona davanti a me si aprisse e mi rivelasse qualcosa di utile. In effetti, anche solo voci di corridoio ci avrebbero potuto aiutare parecchio a trovare il carnefice. Speravo di aver la possibilità di gustarmi il suo corpo come lui si era gustato quello del taglialegna.
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline
    Sho

    -Aveva qualche nemico che voi sappiate? O magari era coinvolto in qualcosa di losco, qualunque informazione utile per scovare il colpevole potrebbe essere utile.-


    Ma, no! Ryuji era solo un taglialegna come tanti altri, solo col vizietto di alzare un po' troppo il gomito il sabato sera. Non c'è niente di losco da queste parte che io sappia... e poi cosa vuole che sia? E' stato un lupo, o un coyote, glielo dico io!


    [... dopo l'autopsia...]



    -Qualcosa da bere per favore. Quel poveretto è ridotto veramente male. Povero diavolo.-

    Una bella pinta di birra, offre la casa. Già, povero Ryuji.

    -Ma dimmi come è strutturata questa città? Ci sono negozi particolari? Quartieri che il povero Ryuji era solito frequentare?-


    Beh, siamo un piccolo paesino. La pianta è circolare e quasi tutte le abitazioni sono di legno, siamo un villaggio di boscaioli e cacciatori. La pianta è circolare e c'è un muro di pali tutto attorno al villaggio. Ci sono due entrate: quella sud, da dove siete arrivati voi che da verso Oto e quella nord, che porta alle montagne e a Kumo. Non ci sono molti punti di "interesse". C'è questa taverna, la sala grande qui di fronte dove si radunano i poveri a dormire e dove durante il giorno si risolvono i problemi che sorgono tra noi... e dove ci si ritrova una volta al mese per la vendita del legname. C'è solo qualche guardia, più per tenere a bada gli animali del bosco che per difenderci da un qualche attacco.

    Per quanto riguarda i negozi c'è il droghiere qui di fianco, che offre un po' di tutto per quanto riguarda cibo, alimenti e simili acquistandolo dai mercanti di passaggio e nella zona sud ci sono un paio di mercanti che vendono vari utensili ed oggetti utili... chessò qualche arma, ricambi per i taglialegna. Qualche arma per i cacciatori, acquista e rivende il pellame, cose così.

    Poi non abbiamo dei veri e propri quartieri, per comodità le due strade principali del paese dividono tutta Hinogara in 4 zone, in base ai punti cardinali (nord-ovest, nord-est, sud-ovest, sud-est). Ryuji abitava nella zona nord-ovest, se volete domani mattina posso accompagnarvi tanto non c'è quasi mai nessuno la mattina qui e una delle mie ragazze può tenere la taverna.

    Ah, poi di quando in quando passa qualche eremita o qualche viandante diretto ad un piccolo monastero sulle montagne. I monaci non si vedono quasi mai, molto riservati. Dovrebbero arrivare entro pochi giorni a far provviste per l'inverno.



    Ryoshi

    Dev'essere dura stare qui senza un ospedale... Se uno prende una storta o si taglia accidentalmente non c'è nessun medico o esperto che possa dare una mano ? Anche solo una nonna molto apprensiva...


    Beh... mio padre diceva sempre che quando lui era giovane un medico si era trasferito qui da Kumo... si diceva che fosse un ninja che avesse abbandonato la guerra. Si chiamava... Otoshi, Ryoshi, Futoshi... boh, qualcosa del genere. Comunque ha insegnato un po' a tutti le cose fondamentali. E' morto da anni ma da allora continuiamo a trasmetterci i suoi insegnamenti. Poi tra cacciatori e taglialegna c'è sempre qualcuno su cui far pratica... ossa rotte, botte, ferite da taglio, amputazioni... sono tutte cose abbastanza comuni in questi lavori. Sono abbastanza brava anch'io, ad essere onesta!

    Cosa ne pensate voi del posto di questa storia ? Avete notato qualcosa di strano ? Sa, non tutti, ma io mi fido molto di chi fa il vostro lavoro. Avete un'occhio attento e conoscete molte persone, siete indispensabili!

    Ahaha, grazie. Beh... l'opinione di tutti è che sia stato un qualche animale che è riuscito ad entrare nel villaggio. Mi ha detto mio padre che il corpo è stato ferito pesantemente, quindi magari era un lupo affamato... è un periodo duro questo per gli animali del bosco. Beh, anche per le persone in effetti. In inverno il villaggio quasi si spopola... molti hanno già iniziato ad andare via. E alcuni persino senza avvisare, questi maleducati! Comunque per me dovreste controllare bene il muro, che magari un qualche animale è riuscito a scavare un tunnel o qualcosa di simile.

    Edited by -Shu - 13/10/2015, 20:22
     
    .
  13. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted



    HrEKxIv
    Le cose si rivelarono più difficili del previsto, era talmente abituata ad agire da sola e alla sicurezza che riponeva in sè stessa, che non pensò al fatto che una ragazzina come lei potesse dare nell'occhio, dopotutto aveva lasciato il coprifronte nella locanda.
    Evidentemente però col tempo aveva dovuto dimenticare come si sentissero le persone normali, le quali non erano in grado di difendersi da sole o simili, difatti non vide praticamente mai una donna o anche solo un uomo girare da solo per le strade del villaggio.
    Inoltre la sua ricerca non diede alcun risultato apparentemente utile, e questo la infastidì non poco.
    Ormai aveva smesso di procedere a passo veloce, camminando tranquillamente e riflettendo su cosa fare.
    Non era mai stata brava in questioni del genere, certo era capace di riflettere e trovare soluzioni a robe complicate però quelli... Erano cose più relative alla meccanica, bombe e via discorrendo.
    Sbuffò innervosita mentre svoltava in uno dei vicoli della cittadina, anche questo ammantato nell'ombra come quasi tutti gli altri.
    I pugni stretti lungo i fianchi, tant'è che le nocche stavano sbiancando. Se non avesse trovato presto una soluzione se la sarebbe presa col primo passante, poco ma sicuro, pazienza se fosse morto.
    Quel posto era talmente un buco che nessuno ne avrebbe sentito la mancanza.
    Inoltre l'ambiente non aiutava di certo, ormai le era chiaro che quel posto era tutto tranne che accogliente, probabilmente soprattutto da quando quel pazzo omicida si era fatto vivo.
    L'aria era fetida, l'odore di spazzatura le saltava al naso così come quello di piscio e via discorrendo.
    Ben presto però una luce soffusa illuminò l'uscita del vicolo davanti a lei, incuriosendola e portandola ad alzare lo sguardo da che l'aveva tenuto leggermente basso fino a quel momento.
    Senza neanche farlo apposta era sbucata nella piazza centrale, in questa vi era un edificio decisamente più grande della loro locanda e con luci ben accese che si potevano intravedere dalle finestre.
    In quel momento si fermò, rilassandosi leggermente e guardandosi attorno.
    Vi era gente di ogni tipo bene o male, c'erano viaggiatori, cittadini di quel luogo, barboni, prostitute e via discorrendo.
    In particolare gli ultimi due elementi di quel sistema che regolava quella città la interessarono, di solito quelli che sapevano tutti i chiacchericci del posto e via discorrendo era proprio chi non aveva nulla da perdere, bensì solo da guadagnare.
    Tuttavia doveva anche stare attenta a non fare troppe domande, altrimenti la voce si sarebbe sparsa e poco ma sicuro, quell'assassino non si sarebbe più fatto trovare. Certo se anche lo fosse venuto a sapere, non avrebbe avuto modo di collegarla ai ninja inviati visto che al momento non aveva segni riconoscibili addosso, giusto le lame che erano però dentro il suo corpo e la cintura alla quale aveva allacciata la fiaschetta di alcolico, oltre che l'accendino.
    Nel caso estremo in cui non fosse riuscita a trovare niente di utile nemmeno tra quelle persone, allora, avrebbe proseguito verso l'edificio illuminato giusto per vedere di che si trattava, d'altra parte non ricordava di esserci entrata nella sua scorsa visita.
    Per tanto iniziò a camminare con fare distratto vicino ai barboni e alla gente di quel genere, aprendo bene le orecchie in cerca di un discorso che la potesse interessare e attirare la sua attenzione.[Check][Percezione 9; Investigatore; Occhio di Falco]
    Non doveva essere riguardo l'omicidio in maniera esplicita, poteva anche essere su altro tuttavia l'importante è che ci fosse almeno un dettaglio, anche solo una parola che la riuscisse a rimandarla mentalmente all'assassino.
    Dopotutto non era poi così impossibile che uno di loro avesse visto qualcosa, oppure che fosse stato pagato o minacciato purchè rimanesse in silenzio.
    Nel mentre percepì vagamente il Nibi muoversi nel mondo interno, sembrava come innervosito, non capiva. Che diavolo voleva in quel momento? Non lo vedeva che aveva da fare? Veramente, a volte le sembrava di dover fare da balia a un bambino per come si comportava!
    In ogni caso, decise di dargli un minimo d'attenzione altrimenti più tardi le avrebbe reso impossibile dormire, poco ma sicuro.

    Ehi Nibi, che hai?

    Immediatamente sentì i suoi occhi su di lei, mentre l'alito che sapeva di morte e malattia la investiva in pieno, facendole volare i capelli al vento.
    Rivedere il suo mondo interno nella sua mente ogni volta le dava i brividi, sembrava un cimitero per quanto elegante e raffinato.
    Il pavimento marmoreo era talmente lucido che poteva vedere la propria figura riflessa, mentre il tetto del tempio era immerso nelle tenebre per quant'era alto.
    Le colonne parecchio più dietro rispetto a lei che segnavano l'entrata, la facevano apparire minuscola in confronto.
    Infine davanti a lei, vi erano le sbarre che la separavano dal Demone, il quale con la testa poggiata su una zampa la guardava, annoiato.

    Perchè perdi tempo con questo caso? Sappiamo entrambi che non è il primo umano pazzo omicida nè tanto meno sarà l'ultimo, siete solo stati fortunati che qualcuno abbia inoltrato la richiesta di cattura.

    Non aveva torto e lei lo sapeva bene, anzi a dirla tutta inizialmente aveva pensato a sua volta che era un inutile perdita di tempo, dopotutto così come ce n'era uno in quella cittadina chissà quanti ve n'erano sparsi per il paese, tralasciando poi i territori degli altri paesi.
    Eppure doveva farlo, le toccava. Per tanto sorrise divertita, rassegnata.

    Lo so che hai ragione, è inutile quello che stiamo facendo... Il Demone parve come inarcare un sopracciglio e allora perchè... lo interruppe improvvisamente, mettendosi un dito davanti alle labbra e terminando la frase che aveva lasciato in sospeso un istante prima Però bisogna farlo. Vedi trovo sia più da ipocriti non fare nulla solo perchè sai che non farà la differenza, che essere consci di questo e provarci.

    Il Nibi rimase un attimo in silenzio, guardandola come capitava ogni tanto che facesse in quell'ultimo periodo: era uno sguardo privo odio e astio, semplicemente la studiava.
    Certo era raro che parlassero così tranquillamente, capitava che il Demone dovesse sfogarsi facendo baldoria però sembrava capire a volte, il che era un enorme passo avanti nel loro rapporto.

    Tu... Sei strana. Non smetterò mai dirtelo nè tanto meno di pensarlo, se penso che mi hai osato ridere in faccia improvvisamente le fiamme che lo avvolgevano avvamparono con maggior intensità, rischiarando l'ambiente e la sua figura quanto mi fai incazzare, dannata. Ora sparisci!

    Si sistemò meglio con la testa sulle proprie zampe, per poi chiudere gli occhi mentre le fiamme bluastre attorno a lui si affievolivano.
    Era tempo di andarsene.
    Tornò a concentrarsi sulla situazione attuale, cercando di recepire eventuali informazioni utili.
    Nel caso in cui non fosse stata in grado di sentire nulla di utile, sarebbe passata al piano B, e no non si trattava di andare nell'edificio, quello era il piano C.
    Avrebbe provato a sfruttare le prostitute, il tutto senza il benchè minimo timore o vergogna. D'altronde anche lei per com'era vestita, non sembrava di certo una riccona e non le interessava sembrarlo. Quanto più appariva come una ragazza dai sobborghi, che aveva i soldi giusti ma abituata alla vita da strada.
    Atteggiandosi come poteva essere un abituale cliente con i soldi in tasca e modulando la voce in modo da sembrare convincente, sicura, più matura di quanto dimostrasse la sua età e sensuale, si sarebbe rivolta a quella che avrebbe reputato non la più giovane ma neanche la più vecchia, oltre che un poco più bassa di lei e abbastanza magra. Se all'apparenza le fosse risultata anche abbastanza ingenua, era il top.[Recitazione]Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.



    Ehi cerco un po' di compagnia, che ne dici di rimediare?

    Con fare distratto ma in maniera abbastanza eloquente e che l'altra lo vedesse, la mano sinistra avrebbe battuto sul borsellino chiuso dove si sarebbero dovuti trovare i soldi, in teoria.
    Naturalmente quello che aveva in mente per la prostituta, sarebbe stato tutto tranne che divertimento o soldi.


     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Piste




    Il boscaiolo sembrava non avere problemi all'interno del villaggio, quindi magari era stato una vittima casuale, forse la prima di una serie.
    No, il fattore caso mi sembrava da escludere, il corpo era decisamente stato colpito con una violenza non indifferente e fatto soffrire, nell'omicidio era stata messa una cura tale da farmi pensare che avesse uno scopo.
    Tuttavia lo scopo poteva non essere legato direttamente alla vittima, come avevo supposto in precedenza durante l'analisi del corpo.
    Ottenni una mappa generale del villaggio grazie alle parole del gentile locandiere, non vi era nessun macellaio, il droghiere infatti si occupava degli alimenti del villaggio.

    "Magari un cacciatore..."

    Le strade da poter percorrere erano molteplici, ero interessato anche nel far visita agli eremiti che aveva citato per ultimi, capire di cosa si trattasse il loro culto.
    La priorità l'aveva però la casa della vittima, da lì avremmo potuto ripercorrere le azioni che lo hanno condotto fino al logo dove è stato ritrovato, anch'esso da ricontrollare.

    -Accetto volentieri la vostra offerta di accompagnarmi alla casa di Ryuji domattina.-

    Dissi finendo di sorseggiare la birra.

    -Se possibile avrei un'altra richiesta, avreste per caso a disposizione una mappa che indichi la strada del tempio degli eremiti? Mi potrebbe inoltre indicare il luogo dove il corpo è stato ritrovato?-

    Attesi quindi la risposta del locandiere prima di ringraziarlo e dirigermi verso Ryoshi.
    Avrei aspettato che Ryoshi finisse di parlare con la figlia del locandiere prima di rivolgermi a lui:

    -Brainstorming.-

    Mi sarei quindi diretto alla camera a noi assegnata assieme al ninja di Suna e, dopo aver chiuso la porta dietro le mie spalle, avrei ricominciato a parlare.

    -Il locandiere dice che Ryuji non aveva nemici, inoltre qui intorno non sembrano esserci macellai, però le ferite erano accurate, inflitte da qualcuno che sapeva cosa stava facendo, ho pensato ad un cacciatore forse, abituato con la selvaggina, ma non ne sono molto sicuro. Mi sono fatto dare un paio di informazioni sul villaggio ed ho fissato con il locandiere per domani mattina, ci accompagnerà alla casa del morto. Inoltre avevo intenzione di controllare il posto dove è stato ritrovato il corpo e volevo farlo subito, tanto Nakora ancora non è tornata e vorrei sentire cosa ha scoperto lei prima di andare a letto.
    Tu invece cosa hai scoperto?-


     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline
    Nakora

    Stava iniziando a contrattare con una reticente prostituta, poco abituata a delle ragazze ma quasi bendisposta a guadagnarsi un piccolo gruzzoletto con qualche leccatina, quando Nakora avrebbe potuto sentire un barbone rivolgersi ad altri due:

    Ve l'ho detto, non è stato un lupo. Quella sera giravo per di li e ho visto un tizio uscire da un vicolo correndo a tutta velocità. Per fortuna non mi ha visto o non sarei qui... sono poi entrato nel vicolo e... era un cadavere! Un maledettissimo cadavere!

    Via Boro, non ti crede nessuno. Chi mai vorrebbe uccidere qualcuno qui? E perché? E' stato un lupo, forse due lupi. Ci sarà un buco da qualche parte nella staccionata ma tanto ne ripari uno e se ne creano altri due. Dannate bestie. Sto pensando di andarmene sai Boro?

    Si, forse è meglio svernare giù ad oto, o su a Kumo piuttosto che restare qui con quel pazzo omicida... anche se tu non mi credi.

    Ahahah, e se ci credi così tanto perché sei ancora qui Boro?

    Eh, la fa facile lui. Con le gambette che mi ritrovo mi ci vuol tempo per andarmene. Almeno qui campo di giorno in giorno, qualcuno che mi da una moneta o un tozzo di pane lo trovo.

    Nakora avrebbe notato che, mentre il primo era un uomo abbastanza normale, seppur con barba e capelli folti e grigi, malnutrito e vestito come un mendicante il secondo era una figura estremamente particolare.

    Innanzitutto le arrivava al massimo alla vita come altezza poi era totalmente ricoperto da una sorta di poncho/coperta di color marrone piena di macchie e sporca ed il volto era totalmente coperto da una maschera di cuoio, simile a quelle che si usano per filtrare l'aria.


    Ti dico che se puoi è meglio andartene da qui. Non sappiamo chi potrebbe essere il prossimo.

    Nel frattempo la prostituta era rimasta convinta della proposta di Nakora

    D'accordo gioia, ma niente robe con quei cosi di plastica.

    Alla kunoichi decidere se cercare di interrogare Boro o se restare con la prostituta...
     
    .
22 replies since 28/9/2015, 13:39   277 views
  Share  
.