Rapporti di Sangue

Sfruttare l'olfatto di Zuqu era forse la via più facile per localizzare la pozza di sangue in movimento: il costrutto celava il Garth totalmente ma la scia di sangue che inevitabilmente lasciava spostandosi era una pista preziosa per il Kenkichi. Il canide, mutato ancora dal suo potere dopo essersi cibato del sangue della negromante, non perse tempo e le parole di conforto di Keiji furono sufficienti a smuovere l'animo del capoclan e di Garui, che si lanciarono all'inseguimento. Diamera era morta si, ma solo nella sua forma umana...sarebbe stata ancora tra loro, Kyobi era un ottimo armaiolo e sapeva come trasformare la sua figliola nella più bella spada che avesse mai realizzato!

" E' stata bravissima Kyobi. Senza le sue frecce non avremmo mai rotto quella sfera di sangue e il Mikawa ci avrebbe spazzati via in un istante! "

" Lo so...custodisci il suo corpo, ora non riesco a vederlo. Quando torneremo a casa faremo una grande festa, in onore a tutte le persone del clan che sono morte in questa storia. Faremo un regalo a Khorne, sperando che possa dimenticare le tentazioni di Midorinaka."

Il vuoto presente adesso nel suo cuore non poteva essere colmato dalle parole dei suoi compagni ma il Jonin sapeva che per non rendere vano quanto fatto fino ad ora dovevano accertarsi che l'ex capoclan fosse stata messa k.o. Si, sarebbe stata l'arma più bella delle Lame Insanguinate, così splendente da oscurare la perfezione della Primogenita...

Zuqu era incredibile: senza tentennamenti riusciva a seguire quella flebile scia olfattiva che il freddo vento della montagna tendeva a disperdere. Erano più lenti del gigante ma la distanza riusciva a mantenersi abbastanza contenuta e quando arrivarono al limitare del bosco solo un centinaio di metri li dividevano. Il demone bimba, invece, sembrava sicura di essere ormai lontana da quel manipolo di stolti ninja: non si preoccupò di accertarsi di non essere seguita e si cimentò subito nel curarsi dalle sue ferite per poi liberarsi dell'arma che la stava pian piano distruggendo! Le capacità di quella kunoichi del passato erano strabilianti: in pochi istanti utilizzo le sue arti mediche per ricollegare il braccio quasi del tutto reciso, riacquistandone l'utilizzo quasi completo [Sutura di Chakra] e subito dopo cercò di staccare con tutta la forza di cui disponeva il manico dalla mano sinistra.


" Avanti...avanti staccati! Stupida arma staccati!!!! E va bene, devo tagliare questo braccio! "


Ma nell'istante stesso che ordinò a quel corpo di muoversi per recidersi l'arto, il Mikawa per la prima volta si ribellò alla possessione. Il colosso di Sangue rimase fermo all'ordine della Kenkichi una, due e poi una volta ancora. La possessione si era enormemente affievolita ad opera della sottrazione vitale dell'artefatto leggendario e ora Midorinaka stava perdendo anche il controllo su quel corpo!


" Finalmente hai iniziato a ragionare, caprone! Mi chiedevo per quanto ancora avrei dovuto aiutarvi! Resisti ancora un po e non l'avrai più nella tua testa!"


" Tu! Tu! Tu dovresti volere il mio ritorno! Io posso farti tornare al tuo splendore! Khorne può rinascere ancora una volta su questa terra per disseminare il mondo di terrore e guerra! Io, io sono la cura per questa folle realtà!!! Lasciami, lasciami andare! "


" Quella profezia non è stata fatta per te, Midorinaka. Tu appartieni al passato e il tuo ritorno un patetico tentativo di riscrivere un destino per te già scritto. Il potere di Khorne non spetta a te. E ora sparisci! "


La Primogenita avrebbe agito un'ultima volta, prosciugando anche l'ultimo brandello dell'anima della ragazzina e costringendola a separarsi dal corpo di Aloysius, il quale ancora non aveva ripreso coscienza dall'oscurità che lo aveva avvolto per tutti questi giorni.




" Io...io...ho perso. "


Fu un istante il momento in cui Gigante e bambina si sfiorarono e il gruppo di Lame Insanguinate sarebbe arrivato giusto in tempo per osservare quella scena sovrannaturale. Poi lo spirito svanì, divenendo puro chakra e disperdendosi nell'ambiente grazie al vento che spirava. L'arma definitiva dei Kenkichi si scisse attorniata da un bagliore di luce nelle sue due metà, facendo si che la lama del capoclan e Mumei tornassero ad essere distinte sorelle.
Poco dopo, l'energumeno cadde a terra del tutto stremato. Pian piano regredì tornando a dimensioni normali e anche le fattezze del volto tornarono più umane; il Mikawa stava tornando in se. Aveva consumato tantissime energie e subito parecchie ferite: lì a terra il Garth, fino a pochi istanti prima prima della possessione più terrificante che mente umana possa concepire, era allo stremo delle forze. Guardo in direzione del gruppo di ninja con sguardo perso; poi tese la mano nella loro direzione provando a dire qualcosa:

" Io..."



Poi svenne accasciando la testa al suolo.
Quella avventura si era così conclusa: il pericolo più grande che il clan avesse mai dovuto affrontare era finalmente stato sventato.

CITAZIONE

OT/ Complimenti per la giocata, secondo me è stata una delle migliori a cui ho preso parte! Puoi fare un post conclusivo, se vuoi, con il ritorno al villaggio / OT