Un Addestramento Ufficiale

Baian si trovava su uno dei tetti più alti di Konoha, coricato sulle tegole, con le mani incrociate dietro la nuca, immerso nell'ozio più totale.
Il suo volto era palesemente arrossato per la quantità di sakè che aveva appena finito di trangugiare nella taverna all'angolo di sotto.
La sua espressione era pacifica, serena, quasi serafica: non aveva un pensiero, non aveva una preoccupazione, eppure i suoi problemi erano grossi come una montagna.
Era sommerso dai debiti, molti creditori gli davano la caccia e non era raro vederlo scappare a gambe levate per le viee di Konoha con una folla agguerrita alle calcagna intenta a sbraitare minacce, insulti e maledizioni. Proprio questo lo aveva spinto ad iscriversi all'accademia ninja... guadagnare dei soldi.
Da quel tetto aveva una bellissima visuale di tutto il villaggio, le tegole in pietra avevano assorbito il calore di tutta la mattinata rilasciando una sublime sensazione di piacere al tatto e l'aria fresca che tirava a quell'altezza lo faceva sentire in paradiso.
Gli occhi erano socchiusi come se volesse gustarsi a pieno quella pace.
All'improvviso un'ombra calò sul suo viso, qualcosa provenire dal cielo si frappose tra i suoi occhi e il sole: un falco dal piumaggio marrone.
Il rapace planò in picchiata lasciandogli un rotolo praticamente tra le mani tra il suo stupore, dileguandosi altrettanto rapidamente di come era arrivato.
Baian era stupito, era la prima volta che gli veniva consegnato un messaggio in quel modo.
Studiò il rotolo di carta. Era sigillato con della cera marchiata con l'effige della foglia.
Avido di curiosità ruppe il sigillo per leggerne il contenuto: era stato convocato per un addestramento, al campo n. 32, l'indomani alle ore 15:00.

Puntuale si presentò nel luogo designato.
Baian indossava un'ampio kimono di colore fucsia con una trama floreale, pantaloni lunghi da aikido color grigio chiaro e scarpe da samurai bianche.
Le fasce da combattimento erano sapientemente arrotolate ai 4 arti.
Alla cintura era affissa una sacca porta oggetti che pendeva sul retro della schiena dove vi era anche infilato trasversalmente un hanbo dal colore rossiccio tipico del legno di ciliegio.

Anche tu convocato qui per le 15:00 ?

Esordì con un vivace sorriso avvicinandosi, notando il cartiglio che il ninja teneva tra le mani, del tutto simile a quello che gli era stato recapitato dal falco il giorno prima.

Io sono Baian!

La minaccia di vedersi restituito il favore fece sorridere Baian.
Mi piace quando fai il duro! Lo incalzò, impertinente come al solito, fissandolo attraverso la sua guardia pugilistica serrata.
Il Senju passò all'offensiva: con la mano armata di Kunai effettuò un rapido tondo diretto alla sua parte più esposta: la sua guardia.
Probabilmente se avesse usato un'arma più impegnativa come una katana, Baian sarebbe anche riuscito ad evitare quell'attacco, ma il kunai era troppo agile e veloce e non richiedeva grandi "caricamenti" del corpo per colpire.
Il colpo lo centrò sull'avambraccio sinistro, essendo il suo corpo disposto a 45° con il piede sinistro avanti, la mano destra allo zigomo destro e la mano sinistra a due spanne dal viso, con i gomiti chiusi e gli avambracci che scendevano perpendicolari al terreno a protezione del busto, con un tondo del genere poteva colpire solo il braccio sinistro, quello più avanti, più esposto e non entrambi.
L'impatto con la lama del kunai fu sopportabile grazie al bendaggio rinforzata dalle lamine d'acciaio, inoltre la lama quadrangolare del pugnale, seppur affilata, non era di certo abbastanza sottile e tagliente da impensierirlo.
Yato poi attaccò con un veloce calcio frontale.
Baian cercò di spostarsi all'indietro, ma l'offensiva fu troppo rapida e non potè fare altro che richiamare a sè il braccio sinistro portandolo nella stessa posizione del destro, chiudendo gli avambracci per ergere un "muro" davanti al petto, assumendo così la classica difesa a tartaruga della boxe, usata per la difesa nella corta distanza dove si usano solo ganci e montanti.
Assecondò l'impatto smorzandone la forza muovendosi all'indietro, oltre che impastando del chakra per aumentare la resistenza degli arti leggermente rinforzati dalle fasce subendo una ferita leggera divisa sui due avambracci.
Strinse i denti per la botta, il dolore era sopportabile, ci voleva ben altro per abbatterlo.
Il ninja avversario approfittò di quell'istante in cui Baian era indietreggiato per sfoderare il suo tanto, sicuramente un'arma pericolosa.
Baian non aveva mai perso di vista il Senju: aveva scagliato uno shuriken ed ora aveva estratto il tanto, poi aveva portata la stessa mano armata alla bocca mimando in ingerire qualcosa, ma quella mano era vuota ed era sempre stata sotto il suo sguardo.
Possibile che non avesse notato qualcosa ? Forse un fukibari era abbastanza piccolo da essere nascosto in una mano mentre si scagliava uno shuriken o si estraeva una lama dal fodero.
Baian non era tipo da farsi troppe seghe mentali, ma sapeva valutare benissimo un combattimento, specie se serrato e a corto raggio.
Infilò il kunai nell'astuccio dietro la cintura e sfilò il suo Hanbo.
L'Hanbo non era altro che un bastone di legno, in questo caso di ciliegio, dal colorito rossiccio, lungo ben 90 cm.
Lo shinobi pensò che per fronteggiare un'arma come il tanto, aveva bisogno del suo Hanbo, peraltro essendo la sua arma molto più lunga ne avrebbe tratto di sicuro vantaggio sia offensivamente che difensivamente.
Estraendo il legno con un gioco di polso lo fece roteare con maestria e fluidità portandolo poi avanti se, con l'estremità che puntava minacciosa il Senju.
Mantenendo la stessa impostazione pugilistica con il corpo a 45° e il piede sinistro in avanti fece una falcata in avanti bruciando le distanze.
Con il braccio destro effettuò un violento tondo dritto, da destra a sinistra, con un movimento frustato del polso e accompagnando il colpo con la rotazione del busto in senso antiorario sulle anche per imprimere all'impatto tutta la forza generata dal peso del suo corpo e non solo dell'arto.
Punto d'impatto la tempia di Yato.
Il bastone mirava a colpirlo con la sua parte più prossima alla mano di Baian, in modo tale che se avesse tentato di schivare all'indietro avrebbe dovuto fare un movimento davvero molto ampio per riuscire ad uscire dall'ampiezza del bastone che misurava ben 90 cm.
Il colpo fu rapidissimo perchè potenziato dal chakra ed effettuato con il braccio rilassato, come se fosse una frusta.

Se Yato blocca il colpo frapponendo il suo tanto.
In questo casa Baian avrebbe tentato di sorprenderlo: invece di richiamare il braccio, come avrebbe sentito l'impatto con l'arma, sfruttando il senso del tatto, avrebbe continuato a fare forza irrigidendo il braccio per cercare di mantenere Yato bloccato in quella posizione di parata con l'hanbo che premeva sul tanto e da quella posizione di stallo lo avrebbe riattaccato con un'altro low kick destro sul femore sinistro che era completamente scoperto potenziato dal chakra.

Se Yato schiva abbassandosi.
In questo caso Baian avrebbe cercato di cogliere di sprovvista Yato una volta basso, sfruttando la brave distanza che li separava, attaccandolo balzandogli direttamente in faccia con la violenza e la ferocia di una tigre, lanciando in avanti il ginocchio destro seguito dall'intero corpo che sarebbe saltato in avanti.
Una potentissima ginocchiata al viso con salto in perfetto stile Muay Thai potenziata dal chakra.
Se lo avesse centrato probabilmente lo avrebbe coricato a terra.

Se Yato riesce a schivare spostandosi all'indietro.
Baian avrebbe terminato l'attacco circolare con l'Hanbo portando avanti nella rotazione in piede destro.
A questo punto il suo corpo era disposto trasversalmente "a coltello" con il destro verso il nemico che schivava all'indietro uscendo dal raggio dell'Hanbo.
Da quella posizione avrebbe contr'attaccatto all'istante per cercare di cogliere Yato impreparato sul suo spostamente all'indietro con un calcio laterale con balzo in avanti.
Il colpo aveva un'ampia estensione e la gamba come una stoccata sarebbe saettata alla bocca dello stomaco del Senju con il chiaro intento di metterlo KO spezzandogli la respirazione.
L'offensiva sarebbe stata fulminea e supportata dal chakra.

In ogni caso avrebbe passato l'hanbo alla mano sinistra assumendo la stessa guardia precedentemente adottata ma con la mano armata più bassa, posizionata davanti allo stomaco e con l'hambo che saliva lungo la linea centrale a difesa del busto e del viso.

Yato era riuscito a bloccare il tondo, un colpo circolare alla sua tempia sinistra, utilizzando il braccio opposto, quello destro.
Una manovra difensiva poco ortodossa per i rigorosi schemi mentali di combattimento di Baian, ma che si rivelò essere efficace.
La sorpresa gli fece perdere il giusto timing di combattimento, il flusso della battaglia, facendolo ritornare immediatamente in guardia con l'agilità e l'apprensione di un gatto.
Aveva ricavato un'importante informazione sul nemico: era un intrepido e prediligeva l'economia di movimento ad una visione del combattimento a lungo termine.
Infatti, se Baian avesse attaccato legando al tondo un colpo circolare con il braccio opposto, con un tempismo anche quasi simultaneo, dato che erano due arti diversi, avrebbe trovato tutta la parte destra di Yato indifesa, perchè il suo braccio destro era andato a difendere un colpo che proveniva da sinistra, ma questo era solo un suo ragionamento, in uno scontro non ci sono regole, conta solo chi resta in piedi alla fine.
L'imprevedibilità del suo avversario gli aveva fornito un'importante lezione.
Ora era il Senju che passava all'offensiva.
L'ubriacone sorrise, lo scontro lo stava entusiasmando.
Il primo attacco fu un ridoppio, ossia un colpo portato dal basso verso l'alto con traiettoria obliqua che mirava al fianco sinistro dello studente.
Baian si difese abbastanza agevolmente avendo la mano sinistra armata di Hanbo gia posizionata all'altezza dello stomaco, lungo il suo asse verticale a due spanne circa dal busto: portò il peso al 100% sulla gamba arretrata, slittando all'indietro con il busto, pur senza arretrate di un solo centimetro con i piedi, per creare spazio davanti a se e nel contempo ruotando in senso antiorario sui fianchi portò indietro la spalla sinistra, richiamando a se la mano armata verso il fianco, in modo da bloccare, con il bastone posto a difesa del fianco, il coltello e la sua traiettoria ascendente sul nascere.
La manovra venne supportata dal chakra per essere più fluida.
Dal secondo attacco si difese alzando il ginocchio sinistro, il peso era tutto sulla gamba posteriore e il calcio impattò sulla tibia fasciata dalle bende rinforzate, senza infliggergli grossi danni.
Infatti per portare un attacco con il tanto, la cui lama era poco più di un coltello, Yato aveva serrato enormemente la distanza di combattimento e da quella posizione così ristretta, eseguire un calcio frontale distendendo l'intera gamba era assai complicato, non c'era spazio e il colpo risultò essere piuttosto debole, perchè “castrato” sul nascere.
Baian subì l'attacco stringendo i denti, riequilibrando poi il peso sugli arti inferiori. Fino a quel momento non aveva subito grossi danni, ma era stato tartassato un po' ovunque e il ritmo del combattimento lo stava portando a corto di ossigeno, diventato sempre più faticoso.
Doveva dare una svolta alla battaglia e quando vide il Senju caricare il suo affondo in avanti, diretto alla sua spalla sinistra, spostando il baricentro e quindi il peso in avanti, decise di contr'attaccare immediatamente.

Ruotò il pugno armato di Hanbo, rivolgendo la punta dell'arma verso l'esterno e sferrò un micidiale montante con la mano chiusa che andava a mirare al fegato di Yato, cercando di incassare le nocche rinforzate dalle bende metalliche nella parte molle appena sotto le costole, ruotando il proprio busto in senso orario sulle anche e spingendo la mano anche con la gamba posteriore per imprimere al colpo la massima potenza, il chakra andò inoltre a potenziare l'attacco.
Si trattava di un colpo d'incontro, un attacco che se a segno avrebbero sprigionato una potenza devastante: un colpo che andava ad unire alla forza di Baian quella di Yato che caricava in avanti.
Se fosse andato a segno, visto il bersaglio sensibile, avrebbe probabilmente provocato un dolore lancinante e debilitato pesantemente il Senju, potenzialmente portandolo al collasso o almeno così Baian sperava.
Il colpo era anche subdolo perchè passava esattamente sotto a quello di Yato, quindi difficilmente visibile.
Dall'altra parte però il kunai infilzò la spalla sinistra dello studente, seppur rinforzata dal chakra, infliggendogli una ferita leggera e mezza per il contr'accolpo.
Strinse i denti per il forte dolore, ma si trattava di un trade-off positivo, dato che il fegato a differenza della spalla era un punto da K.o.
L'attacco successivo fu un gancio destro: il braccio destro assunse un angolo a 90°, alzò il gomito rendendo l'avambraccio quasi parallelo al terreno e con la spalla bloccata Baian ruotò il busto sulle anche in senso antiorario per cercare di impattare con le nocche più esterne del pugno sulla tempia sinistra del Senju.
Attraverso la rotazione sulle anche e alla spalla bloccata si riusciva ad imprimere al colpo tutta la forza data dal corpo in rotazione, inoltre in questo modo il gancio si rivelava essere molto rapido e poco telefonato e mirava a sorprendere il nemico attaccando dalla parte opposta: prima basso e a destra ora in alto e a sinistra dal punto di vista di Yato.
Tornato in guardia Baian attaccò ancora come una furia, fece un'abbondante falcata all'indietro per trovare la giusta distanza per attaccare a piena potenza con l'hanbo, dato che lo scontro si era ridotto alla cortissima distanza e sferrò un potente fendente facendo calare l'arma dall'alto verso il basso sul cranio del Senju, sfruttado tutta l'estensione dell'arma per cercare d'impattare con gli ultimi dieci centimetri dell'arma in modo da capitalizzare sulla punta il peso della stessa e la forza del colpo per infliggere quanti più danni possibili.
Terminato l'attacco riprendendo la stessa guardia e con gli occhi straripanti di forza avrebbe attaccato con il suo taijutsu più potente: il vento della foglia.

Un low kick al femore sinistro del tutto analogo al primo che aveva sferrato eseguito con la gamba destra e poi un calcio circolare alla tempia destra eseguito con la gamba sinistra con la rotazione dell'intero corpo sulla gamba d'appoggio per sfruttare tutto il peso e imprimere la massima forza cinetica al colpo, entrambi scagliati dopo essersi assicurato una perfetta distanza di esecuzione per consentire ai colpi di infliggere i massimi danni possibili.
Entrambi i calci erano delle verie e proprie martellate potenziati dalle fasce rinforzate, ma eseguiti con la fluidità di una frustata donata dal corpo dello studente ben allenato.
Baian avrebbe poi ripreso la medesima posizione difensiva fin'ora adottata ansimando vistosamente per il dolore e il forte impiego di energie e chakra.

Era incredibile, Yato era riuscito a bloccare il montante d'incontro afferrando il braccio con la mano opposta nel contempo in cui affondava il suo kunai, inoltre era riuscito ad afferrare anche un low kick sempre con la stessa mano.
Baian non aveva mai visto nulla di simile, doveva sicuramente trattarsi di qualche Taijutsu a lui sconosciuto, non ebbe nemmeno il tempo di stupirsi che il suo avversario era passato al contr'attacco.
Con un calcio Yato gli lanciò contro il tanto che era rimasto sul terreno.
Il biondo non ebbe alcuna difficoltà, vista la posizione del suo hanbo che difendeva la linea centrale del busto, a colpirlo con l'arma per deviarlo di lato.
Il Senju poi mimò il lancio di fukibari con la bocca verso il viso di Baian che di istinto portò la mano destra, posizionata al rispettivo zigomo, davanti agli occhi per coprire l'eventuale traiettoria degli aghi.
L'attacco si rivelò essere una finta, nonostante ciò, con la mano ad una spanna dal viso, Baian riuscì comunque ad intravedere l'attacco basso del Senju indirizzato al suo fianco, intuendone anche la dinamica dalla distanza di combattimento che si era fatta serratissima, quella che lui definiva: "corta distanza" dove è possibile colpire con ganci, montanti, ginocchiate e gomitate, ma non con colpi diretti.
L'attacco infatti era un affondo con il kunai che andava a chiudersi sul suo fianco, mimando la traiettoria di un gancio.
Per questo, conscio, della corta gittata dal colpo, non appena si riparò dalla finta, si mosse anche all'indietro, facendo un rapido balzo sugli avampiedi reso più rapido dal chakra.
La punta della lama del kunai lo sfiorò comunque, infliggendogli un leggero taglio sulla parte sinistra dell'addome.
Sei davvero in gamba Yato Senju Ammise il biondo, vistosamente provato per il ritmo dello scontro e per le ferite. ...ma non è ancora arrivato il momento dei convenevoli Aggiunse riferendosi a quegli strani ringraziamenti. Preparati!

Baian infilò l'hanbo dietro la cintura, con un sorriso di sfida stampato sul volto.
Alzò con fare solenne la sua guardia pugilistica, inspirò l'aria gonfiando i polmoni, strinse i pugni e si gettò alla carica sul Senju, più feroce e rapido che mai.
Il pugno sinistro già posto davanti al suo viso e a due spanne da esso saettò in avanti in un rapidissimo jab che mirava al naso dello studente.
Considerata la posizione di partenza del pugno e la poca strada da percorrere in linea retta, la sua velocità era davvero fulminea.
Il colpo si rivelò essere, per l'ennesima volta, una finta, bloccandosi una frazione di secondo prima di andare a segno.
La sua intenzione era quello di far alzare la guardia a Yato o comunque cercare di distogliere la sua attenzione dal suo reale attacco: dopo la finta di Jab il suo corpo era continuato ad avanzare sfruttando la carica del suo peso accumulata in quei due-tre metri di distanza che Yato aveva creato: il busto si piegò abbassandosi verso la sua destra come se volesse centrare il Senju in pieno tronco con una spallata sinistra, i due arti superiori, agevolati dall'abbassamento del busto, tentarono nel contempo di afferrare le gambe di Yato da dietro le ginocchia in una sorta di abbraccio, per sollevarle poi in aria tirandole verso di se, mentre con l'intero corpo e la spalla andava in avanti contro lo studente per spingerlo all'indietro.
L'intento era quello di levargli con violenza l'appoggio di ambo le gambe per farlo precipitare a terra all'indietro facendogli picchiare la schiena ed anche la testa.
Si trattava di un colpo molto violento, un'atterramento tipico del jujitsu e delle MMA.
L'offensiva però, era più subdola di quanto in realtà apparisse: Baian prima di gettarsi alla carica aveva notato che il sole splendeva alle sue spalle e la sua ombra veniva proiettata di diversi metri in avanti, ingigantendo la sua figura e vista la corta distanza di combattimento che si era creata, sovrapponendosi inevitabilmente a quella del Senju.
Questa era la condizione perfetta per attivare uno dei suoi taijutsu più bastardi: l'ombra imprigionante che non esitò ad utilizzare non appena si era mosso con la finta del jab.

In questo modo, se la tecnica fosse andata in porto, Yato non avrebbe potuto muovere gli arti inferiori e la probabilità di successo del suo atterramento sarebbe salita all'inverosimile o almeno così sperava.
La mano destra, a contatto con la gamba di Yato, avrebbe portato con un guizzo la stessa sotto l'ascella chiudendola in una morsa tra bicipite e avambraccio aiutandosi anche con la mano sinistra per poi lasciarsi cadere anch'egli all'indietro bloccando la gamba del Senju anche tra le sue due ginocchia, tutto questo mentre il Senju precipitava verso terra, quando gli sarebbe mancato l'appoggio del terreno e la sensazione di vuoto e di equilibrio precario l'avrebbe dovuto disorientare.
Se l'azione fosse andata a segno avrebbe messo in leva il tendine d'achille della gamba sinistra di Yato, immobilizzandolo e facendogli patire un dolore lancinante e straziante.
Se l'azione avesse avuto successo:
Arrenditi o dovrò spezzarti il tendine di Achille. Sentenziò, questa volta piuttosto freddo.
La minaccia era credibile e se Yato non avesse pronunciato la resa, al suo minimo cenno di movimento, avrebbe tirato con tutto il corpo all'indietro, verso terra, con il chiaro intento di rompergli il legamento.

In caso contrario Baian si sarebbe ritirato nella sua consueta guardia pugilistica, vistosamente affaticato dalla battaglia.

Mentre precipitava all'indietro Yato ebbe la prontezza di riflessi di attaccare con il kunai della mano destra la spalla sinistra di Baian.
Il biondo non potè fare altro che impastare del chakra per rafforzare la spalla gia danneggiata.
La lama quadrangolare lo colpì di striscio, senza causargli grandi danni, visto che il colpo non poteva di certo vantare una grande forza: era eseguito da una posizione del tutto precaria, con il peso del corpo che andava all'indietro, anzichè verso l'obiettivo e che quindi non poteva capitalizzare il giusto peso nell'assalto essendo eseguito con il solo movimento del braccio.
La spalla di Baian era tutt'avvia già danneggiata e il colpo lo costrinse a stringere i denti per il forte dolore, ma non poteva fermarsi, proprio ora che lo aveva in pugno.
Riuscì a chiudere la leva articolare al tendine d'achille, ma nello stesso istante anche il Senju era riuscito a colpirlo al ginocchio sinistro.
In realtà anche in quest'offensiva, dove il Senju era bloccato a terra con la gamba in leva, il kunai poteva raggiungere appena il suo ginocchio, posizionato all'incirca vicino a quello del Senju, intento a bloccargli la gamba tra le sue due ginocchia, inoltre Yato da quella posizione non poteva di certo esercitare una grande pressione.
Tuttavia era dolorante in tutto il corpo, i suoi continui attacchi di taijutsu lo avevano portato a spendere molte energie e la sua riserva di chakra era vicina a prosciugarsi.
Quando udì la proposta di chiudere con un pareggio, vista anche la situazione di stallo e che si trattava solo di un allenamento, Baian lasciò la gamba del suo valido avversario.
Purtroppo l'allenamento era stato più impegnativo del previsto, il suo corpo era tutto dolorante e sanguinante, la spalla sinistra in particolare pulsava ininterrottamente di dolore.
Lentamente si alzò in piedi, tendendo la mano destra, quella del braccio "sano" verso il Senju per aiutarlo a rialzarsi.
Un bell'allenamento... forse un po' troppo impegnativo per i miei gusti...
Sorrise spensierato come se nulla fosse accaduto.
Mi hai ridotto proprio male, penso proprio che andrò ad affogare il dolore in dell'ottimo sakè... Terminò con una risata.