Sogni legati da un insolito destino

[Add Ts per Sho e Fenix]

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    Ingegno e necessità







    Nessuna risposta giunse dal soldato, e a Raizen tanto bastava per comprendere che qualcuno stava giocando sporco, e quando succedeva c’era sempre un limite di tempo entro il quale bisognava agire prima che le cose diventassero irreparabili.
    Agire si, ma come?
    Un gigantesco tornado di fiamme gli stava marciando contro e lui era tutto fuorchè pronto, a quel livello di indebolimento, a difendersi da una simile minaccia respirò a fondo l’aria torrida, infiammandosi i polmoni mentre prendeva le distanze dal tornado pensando al da farsi.
    Tuttavia il suo cervello gli martellava un'unica idea suicidia: spaccarlo con ben poca gentilezza.
    Era metallo e plastica e chissà quale altra porcheria, infrangerlo non sarebbe stato difficile, l’avrebbe rotto come un grissino, o almeno così sperava, purtroppo non aveva ancora finito di mettere a punto quella tecnica.
    Fortunatamente però aveva per le mani i guanti da combattimento, dei vecchi guanti che si era costruito all’epoca con materiali qualitativamente inferiori a quelli che utilizzava ora, ma meglio di nulla.
    Ma doveva aspettare il momento giusto per quel genere di attacco. Fortunatamente la velocità del tornado, probabilmente a causa della difficoltà a mantenere il corpo in rotazione era calata rispetto agli attacchi e i riflessi del Colosso lo aiutarono a schivare in rapidi balzi la colonna di fuoco senza troppi problemi.
    Le schivate all’ultimo istante gli permisero di osservare il metodo di rotazione del soldato, ne aveva colto l’avvio quando gli si era lanciato addosso, quasi con un passo di danza, ma ora poteva vedere che tenere una velocità così elevata lo costringeva a restare compatto, senza poter alzare le braccia che restavano contratte lungo i fianchi.
    Le fiamme avrebbero fatto male, ma non c’era modo di evitarle, maledetto il giorno in cui aveva deciso di non usare tecniche difensive.
    Attaccare durante il turbine di fiamme gli avrebbe concesso un discreto effetto sorpresa che non poteva volutamente scartare, era un elemento troppo prezioso con un nemico rivelatosi così letale.
    Pose una mano davanti al viso per schermare parzialmente gli occhi mentre si lanciava incontro a Stroheim col pugno serrato, non gli serviva particolare tecnica, non doveva provocargli un ematoma o stordirlo: gli serviva potenza, di quella brutale. Non era un grande utilizzatore del chakra, ma concentrarlo su un pugno per poi rilasciarlo al momento giusto non sarebbe stato difficile, doveva tuttavia concentrarlo sia sulla mano che durante l’emissione in modo che non si trasformasse in una banale emissione che avrebbe reso il colpo meno efficace, purtroppo aveva un unico tentativo per riuscire nell’impresa.
    Purtroppo l’ingegno aveva solo una bastardissima madre: la necessità.
    La posizione era singolare visto che il Colosso aveva scelto di sfruttare la sua maggiore altezza per levare il pugno destro al di sopra del nazi-soldato e calarglielo tra collo e clavicola come se fosse un martello, mentre il pugno sinistro si muoveva in controtempo bilanciando il peso come una bilancia a piatti e potenziando il colpo per semplice fisica. Se non gli avesse spiccato la testa dal collo era sicuro che ben poco sarebbe rimasto di intatto in quel punto del corpo dopo il suo trattamento.
    Durante il movimento il chakra andò ad irrorare i muscoli della schiena e del braccio, il colosso era consapevole di come funzionasse il suo corpo e potenziare il solo braccio non avrebbe dato la stessa efficacia. Le fiamme bruciavano, a sua memoria non ne aveva mai subito di così intense, riusciva a sentirle mentre gli scorrevano incandescenti sulla pelle quasi fossero liquide ma era preparato[S&M] e non si fece fermare, sacrificando addirittura le sua stessa energia vitale per rendere quel colpo[overcap for + 7 + guanti potenziati pot 20 + tocco distruttivo] letale. Sapeva inoltre, per diretta esperienza, che macchine simili necessitavano di elettricità o di una fonte energetica che era possibile disturbare con la giusta tecnica, l’omicidio elettromagnetico poteva andare bene, doveva solamente elettrificare le mani anziché i piedi e trasmettere la scarica
    Omicidio Elettromagnetico - Jibashi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo (4)
    L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]

    [Da genin in su]
    all’impomatato avversario rendendo quel colpo probabilmente mortale.
    Se le fiamme non avessero smesso di fuoriuscire Raizen non potè che allontanarsi da esse con un balzo cercandosi addosso qualche tonico che gli permettesse di sopportare[Ingestione + azione rapida] quel dolore.

    Non so chi ti ha creato, o meglio, ri-creato, ma la merda con cui ti hanno fatto è sicuramente più dura.

    Se invece le fiamme si fossero interrotte avrebbe proseguito l’attacco, cercando di colpire il ginocchi avversario lateralmente con una pedata, non voleva romperlo, gli bastava minarne l’equilibrio per poter essere in grado di inchiodarlo sul terreno con un secondo pugno sul viso, in grado di sfondargli la faccia visto che si ritrovò ad impugnare tre kunai quasi fossero un tirapugni, facendogli sporgere dagli spazzi tra le dita mentre teneva il pugno serrato.
     
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