Sogni legati da un insolito destino

[Add Ts per Sho e Fenix]

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    La "fine" dell'incubo







    L’attacco si dimostrò a dir poco devastante, la creatura cadde sotto i colpi della volpe, sciogliendosi in un gigantesco blob. Quello che successe dopo fu spettacolare, il cinque code, candido come la neve, uscì dall’ammasso appiccicoso legandosi a Sho, il colosso non provò a bloccare la catena conosceva la sua funzione e mentre i due si legavano rilasciò la sua trasformazione, tornando a dimensione normale.
    Il cinque code era stanco, esausto, ma vivo.

    Che ti avevo detto?

    Commentò la volpe con uno schiocco di dita, seppur ancora iraconda verso il problematico fratello quanto bastava da non volergli rivolgere la parola al momento.
    Il contatto con la catena fu anche l’origine di un forte bagliore che riportò tutti e due alla realtà.
    L’Hokage si levò in piedi, abbattuto per un fallimento che non aveva calcolato, sospirò lentamente e dopo aver saggiato la situazione sospirò nuovamente, fissando gli occhi su Sho, prima di aver stretto le labbra mentre guardava la situazione in cui versava Oboro.
    Si avvicinò ai due, senza dare il minimo segno di stanchezza eccezion fatta per quella emotiva, una volta giunto dai due levò la mano per aria, grande come entrambi la conoscevano, pronta a schiacciare Sho come l’insetto che era rispetto a lui.

    Non sarebbe dovuto succedere.

    Calò la mano e la posò sulla spalla del ragazzo, stringendola lievemente.

    Mi dispiace.

    Trasse un altro respiro, del tutto incapace di dire qualcosa mentre osservava quell’ecatombe.

    MA CHE CAZZO DI DIO JIGOKU LURIDO STAVATE FACENDO?!?

    Calciò via una testa con veemenza, spedendola fuori dal tempio come un razzo.

    UNA BARRIERA DOVEVANO CREARE!
    UNA SOLTANTO!
    CON UN SOLO SCOPO!


    Una seconda testa fece la stessa fine, dall’esterno, con l’eco di quelle urla la scena sarebbe potuta sembrare divertente, ma all’interno era solo un Hokage furioso con i cadaveri dei suoi stessi sottoposti alle quali famiglie avrebbe dovuto spiegare il perché dell’assenza delle teste dei loro cari.

    E INVECE NO!
    INVECE NO!


    Cadde sulle ginocchia, conscio del fatto che parte di quella tragedia era da imputarsi a lui, una sola persona in tutto quel team non meritava la morte, eppure la sua colonna vertebrale stava prendendo aria all’esterno del suo corpo.
    La furia purtroppo non gli permetteva di controllarsi perfettamente, ed una quantità di chakra non indifferente cominciò ad uscire dal corpo, quel chakra particolarmente denso e pesante che preannunciava poco di buonoAkuma no Sonzai
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento (5)
    L'illusione si attiva se presenti entro 12 metri e se si ha almeno un'energia in meno dell'utilizzatore. Una volta a Round l'istinto si concretizzerà riducendo di 1 gli slot difesa del nemico, tramite attacchi illusori che non avvantaggiano l'utilizzatore. La vittima può decidere di subire un attacco illusorio e conservare lo slot difesa, ma avrà Dolore (DnT Grave) la ferita provocata produrrà percezioni coerenti con la sua natura. E’ possibile aggiungere effetti scenici a piacere purchè non antisportivi. Sarà possibile escludere alleati se presenti. L'Efficacia è pari a 60
    Tipo: Genjustu
    (Livello: 2 / Consumo: Altissimo - Mantenimento: Mediobasso)
    [Da Jonin in su]

    fu proprio in quel momento che la stessa figura che li aveva accolti al loro arrivo comparve tra di loro, leggera e bella esattamente come lo era prima, ben distante dal guanto stropicciato che ora stava sul pavimento.
    Si avvicinò al Colosso, come un petalo che sfiorava la superficie dell’acqua e gli cinse il collo con le braccia.

    Shhhht

    Non disse altro, non serviva altro, l’aura si dissipò, come anche il muso rabbioso che Raizen aveva messo su.
    Gli restò accanto per dei lunghi secondi, abbracciandolo come avrebbe abbracciato il suo stesso cuore, prima di levarsi e guardarlo con un sorriso appena accennato.

    Continua a crescere, giovane Hokage.
    E non temere, questa luce non cesserà mai di guidarti nel buio.


    Lo spirito fece qualche passo indietro, dissolvendosi in una cenere particolarmente bianca, emettendo una flebile luce. Eppure, nonostante la leggerezza che avrebbe dovuto contraddistinguere quella materia non era preda delle correnti aeree, bensì, restando compatta in una scia sinuosa si allontanò, chissà dove, come se il vento soffiasse solo per lei.

    Torniamo al villaggio.
    Ciò che è accaduto qui dentro è vostro soltanto, se mai qualcuno ne parlerà saprò a chi dovrò chiedere spiegazioni.


    Non era una faccia che ammetteva repliche quella dell’Hokage, probabilmente nemmeno qualcosa di più rumoroso di un respiro, ed i due avrebbero fatto meglio a non sperimentarlo.
     
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