Sogni legati da un insolito destino

[Add Ts per Sho e Fenix]

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    La situazione peggiora



    [Sho]

    Il ninja della foglia si dimostrò sicuro di sè nel reagire alla provocazione della strana melma che aveva assunto le sembianze del fratello. Pareva aver compreso il piano del nemico e la ridicola tattica gli sarebbe rimbalzata contro. Ma il demone raccolse le sue forze, e parlò al ragazzo, mettendolo in guardia sulle intenzioni della strana materia melmosa; dopotutto lei e il demone erano connessi, quindi la creatura poteva comprendere meglio le intenzioni della sostanza oleosa nera.

    "Non fraintendere le sue intenzioni, non vuole saggiarti, vuole farti comprendere qualcosa...è con la verità che cerca di farti desistere, vuole mostrarti...cosa perderai, se ti unirai a me..."

    Appena il demone ebbe finito di parlare, la melma con le sembianze di Oda schizzò verso Sho. Letteralmente. In un attimo gli fu addosso, ma il ninja rispose al suo intento minaccioso, con un poderoso jab all'altezza del centro del chakra, colpo che fu parato dalla melma, che interpose entrambe le braccia con le mani rivolte in basso, incrociandole all'altezza dei polsi, per assorbire il colpo, quindi Sho scattò indietro di circa sei metri, preparando la sua energia. Il 5 code gli aveva offerto un po' del suo potere, il ragazzo lo avrebbe quindi usato.
    La copia di Oda però non avrebbe atteso, si sarebbe lanciata contro di lui a grande velocità, per colpirlo direttamente in faccia con la propria testa, sparandosi come un missile dalla posizione in cui si trovava. [Vel. Rossa For. Rossa][Slot Azione]
    Quindi che avesse colpito o meno il ragazzo, avrebbe fatto perno su un piede per frenare, e avrebbe compiuto nel contempo un movimento rotatorio per colpirlo con un pugno sul fianco, alla fine del costato, a destra o a sinistra, in base a dove fosse più comodo per via della botta arrivata o no con la testa. [Azione] Per chiudere il giro avrebbe sfiatato in faccia al ninja un orribile miasma, proprio della melma, con grande velocità, solo con un grosso respiro prima di dare il via all'emissione. [Azione Rapida][Slot avanzato] Il veleno prodotto dalla nube era di color viola scuro e aveva come effetto quello di ridurre i riflessi dell'avversario. [1 Dose: Se inalato Rifletti -3 per 1 turno, X dosi aumentano la durata per X turni]



    Nebbia Velenosa - Biransei no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (8)
    L'utilizzatore può emettere una nuvola di gas tossico di raggio pari a 6 metri frontalmente rispetto a sé. Il veleno ha le proprietà di un veleno di lista almeno parigrado l'utilizzatore, di un veleno personale posseduto o di un veleno presente nel proprio organismo. Chiunque entri in contatto con la nube gli verranno somministrate di 4 dosi di veleno scelto.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]


    [Raizen]

    Raizen nuovamente si teleportò a distanza di sicurezza, iniziando a parlare al biondo, il quale non perse tempo e caricò a testa bassa per tutta la durata della conversazione del ninja. Quando il Kage ebbe finito di parlare e avesse ingerito quello che aveva in mano, avrebbe avuto davanti il nemico, che aveva macinato metri in un batter d'occhio. [Azione Rapida][Slot 1]
    Arrivato a circa un metro da Raizen, l'uomo avrebbe frenato, puntando i piedi a terra e incrociandoli, come se stesse per compiere una piroetta su se stesso. In quel momento, svariati cilindretti uscirono dalle mani, dai fianchi, dalle ginocchia e dal collo dell'uomo, cilindretti che Raizen aveva già visto, ma unicamente fuoriuscire dai palmi di quel nemico, molto tempo addietro. Quindi aiutato dai pistoni che possedeva nella gambe, Stroheim iniziò a ruotare su se stesso come fosse una trottola impazzita. In un attimo, dai cilindri fuoriuscirono fiamme che si sarebbero estese fino a quasi 15 metri da lui, inondando di fuoco tutto il cazzo di corridoio.


    Lanciatore di Fiamme Multiplo
    CITAZIONE
    Cilindretti che escono dalle mani permettendo l'utilizzo di due lanciafiamme di potenza 40 ciascuno. La fiamma dura per circa 1 turno e arriva a coprire a imbuto, 1 metro di diametro, per 15 di estensione. Terminato l'effetto, il soldato è costretto a fare rifornimento di carburante. La velocità di emissione delle fiamme è pari a quella dell'energia base del ninja, indipendemente dalla propria al momento dell'emissione. [Energia Rossa]

    Se Raizen avesse provato a spostarsi o a teleportarsi via, sempre mantenendo attiva la rotazione, il soldato si sarebbe avvicinato con la sua normale velocità verso il ninja, portando con sè un tornado di fiamme largo 15 metri e alto fino al soffitto, invadendo gran parte del corridoio. Quella era la tecnica segreta del tornado di fiamme di Stroheim. Qualcosa di nuovo, ancora. [Azione 2 e Tecnica] + Eventuale spostamento [Azione 3]


    [All'esterno]
    All'esterno la situazione peggiorava ancora. I monaci erano stati praticamente fatti tutti a pezzi dagli assalitori, gran parte delle guardie erano ferite, altre erano riuscite a sigillare la porta del tempio, mentre Oboro e la sacerdotessa si difendevano al meglio per cercare di terminare il rituale e permettere a Sho di congiungersi col demone. Presto anche Raizen sarebbe stato in difficoltà; le due donne non avrebbero potuto difendere da sole i due in eterno, e le guardie stavano per arrivare al punto critico. Pochi corpi dividevano la furia del nemico dal corpo del Kage, e presto la situazione sarebbe stata critica. Tutti erano entrati nel tempio per difendere il Kage, e nessuno era andato al villaggio a chiedere aiuto, la situazione era troppo critica e il villaggio troppo lontano. C'era bisogno di ogni singola anima per proteggere i presenti.



     
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    Ingegno e necessità







    Nessuna risposta giunse dal soldato, e a Raizen tanto bastava per comprendere che qualcuno stava giocando sporco, e quando succedeva c’era sempre un limite di tempo entro il quale bisognava agire prima che le cose diventassero irreparabili.
    Agire si, ma come?
    Un gigantesco tornado di fiamme gli stava marciando contro e lui era tutto fuorchè pronto, a quel livello di indebolimento, a difendersi da una simile minaccia respirò a fondo l’aria torrida, infiammandosi i polmoni mentre prendeva le distanze dal tornado pensando al da farsi.
    Tuttavia il suo cervello gli martellava un'unica idea suicidia: spaccarlo con ben poca gentilezza.
    Era metallo e plastica e chissà quale altra porcheria, infrangerlo non sarebbe stato difficile, l’avrebbe rotto come un grissino, o almeno così sperava, purtroppo non aveva ancora finito di mettere a punto quella tecnica.
    Fortunatamente però aveva per le mani i guanti da combattimento, dei vecchi guanti che si era costruito all’epoca con materiali qualitativamente inferiori a quelli che utilizzava ora, ma meglio di nulla.
    Ma doveva aspettare il momento giusto per quel genere di attacco. Fortunatamente la velocità del tornado, probabilmente a causa della difficoltà a mantenere il corpo in rotazione era calata rispetto agli attacchi e i riflessi del Colosso lo aiutarono a schivare in rapidi balzi la colonna di fuoco senza troppi problemi.
    Le schivate all’ultimo istante gli permisero di osservare il metodo di rotazione del soldato, ne aveva colto l’avvio quando gli si era lanciato addosso, quasi con un passo di danza, ma ora poteva vedere che tenere una velocità così elevata lo costringeva a restare compatto, senza poter alzare le braccia che restavano contratte lungo i fianchi.
    Le fiamme avrebbero fatto male, ma non c’era modo di evitarle, maledetto il giorno in cui aveva deciso di non usare tecniche difensive.
    Attaccare durante il turbine di fiamme gli avrebbe concesso un discreto effetto sorpresa che non poteva volutamente scartare, era un elemento troppo prezioso con un nemico rivelatosi così letale.
    Pose una mano davanti al viso per schermare parzialmente gli occhi mentre si lanciava incontro a Stroheim col pugno serrato, non gli serviva particolare tecnica, non doveva provocargli un ematoma o stordirlo: gli serviva potenza, di quella brutale. Non era un grande utilizzatore del chakra, ma concentrarlo su un pugno per poi rilasciarlo al momento giusto non sarebbe stato difficile, doveva tuttavia concentrarlo sia sulla mano che durante l’emissione in modo che non si trasformasse in una banale emissione che avrebbe reso il colpo meno efficace, purtroppo aveva un unico tentativo per riuscire nell’impresa.
    Purtroppo l’ingegno aveva solo una bastardissima madre: la necessità.
    La posizione era singolare visto che il Colosso aveva scelto di sfruttare la sua maggiore altezza per levare il pugno destro al di sopra del nazi-soldato e calarglielo tra collo e clavicola come se fosse un martello, mentre il pugno sinistro si muoveva in controtempo bilanciando il peso come una bilancia a piatti e potenziando il colpo per semplice fisica. Se non gli avesse spiccato la testa dal collo era sicuro che ben poco sarebbe rimasto di intatto in quel punto del corpo dopo il suo trattamento.
    Durante il movimento il chakra andò ad irrorare i muscoli della schiena e del braccio, il colosso era consapevole di come funzionasse il suo corpo e potenziare il solo braccio non avrebbe dato la stessa efficacia. Le fiamme bruciavano, a sua memoria non ne aveva mai subito di così intense, riusciva a sentirle mentre gli scorrevano incandescenti sulla pelle quasi fossero liquide ma era preparato[S&M] e non si fece fermare, sacrificando addirittura le sua stessa energia vitale per rendere quel colpo[overcap for + 7 + guanti potenziati pot 20 + tocco distruttivo] letale. Sapeva inoltre, per diretta esperienza, che macchine simili necessitavano di elettricità o di una fonte energetica che era possibile disturbare con la giusta tecnica, l’omicidio elettromagnetico poteva andare bene, doveva solamente elettrificare le mani anziché i piedi e trasmettere la scarica
    Omicidio Elettromagnetico - Jibashi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo (4)
    L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]

    [Da genin in su]
    all’impomatato avversario rendendo quel colpo probabilmente mortale.
    Se le fiamme non avessero smesso di fuoriuscire Raizen non potè che allontanarsi da esse con un balzo cercandosi addosso qualche tonico che gli permettesse di sopportare[Ingestione + azione rapida] quel dolore.

    Non so chi ti ha creato, o meglio, ri-creato, ma la merda con cui ti hanno fatto è sicuramente più dura.

    Se invece le fiamme si fossero interrotte avrebbe proseguito l’attacco, cercando di colpire il ginocchi avversario lateralmente con una pedata, non voleva romperlo, gli bastava minarne l’equilibrio per poter essere in grado di inchiodarlo sul terreno con un secondo pugno sul viso, in grado di sfondargli la faccia visto che si ritrovò ad impugnare tre kunai quasi fossero un tirapugni, facendogli sporgere dagli spazzi tra le dita mentre teneva il pugno serrato.
     
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    Potere




    -Cosa perderò? No, non perderò niente, il rischio lo correrei a lasciarti nelle mani di questa sostanza, il nostro villaggio ha già visto la devastazione che è in grado di portare un demone codato, certo non lascerò che qualcun altro soffra perché io sono troppo spaventato delle conseguenze che potrebbero ripercuotersi su di me, sarebbe un comportamento estremamente egoista!-

    Come avevo previsto la melma con le sembianze di Oda mi si era scagliata addosso ed io ero riuscito a prendere le distanze da lei in modo da saggiare il potere che il cinque code mi aveva promesso.
    Una sensazione innaturale eppure estremamente primitiva pervase la mia anima ed il mio corpo, il sangue sembrava divenire bollente mentre scorreva all'interno dei vasi, come se ogni singolo globulo rosso non portasse semplicemente ossigeno , ma anche un grande potere.
    Strinsi con forza i pugni mentre una profonda sensazione di furia si faceva largo nella mia mente, sentivo che la mia lucidità lentamente veniva meno, lasciando spazio ad un potere fino ad allora a me sconosciuto.
    Ancora una volta il mio avversario scattò verso di me, i suoi movimenti sembravano quelli di un liquido estremamente viscoso piuttosto che quelli ci un essere umano, la testa del costrutto infatti sembrò schizzare verso il mio volto, la velocità di tale azione era circa quella che normalmente possedevo, con l'aiuto del potere demoniaco non fu infatti difficile evitare l'assalto.
    Spostai lateralmente la gamba destra e flessi in ginocchio spostando al contempo anche il busto in modo da abbassarmi obliquamente verso tale lato [Riflessi 425] per lasciare che l'attacco avversario colpisse il vuoto.
    La melma non aveva però concluso, tentò infatti di colpirmi al costato destro con un gancio sinistro, data la mia posizione una schivata sarebbe stata scomoda, quindi istintivamente portai l'avambraccio destro a parare il costato mentre il colpo stava arrivando, poi quando il pungo avversario fu vicino, mossi l'avambraccio destro in modo da impattare con il polso della melma e deviare quindi il colpo in modo che, invece che impattare con il mio costato, strusciasse lungo la mia schiena, non apportando quindi danni.
    Riassunsi la posizione iniziale mentre il mio avversario gonfiava con forza il torace e le guance, stava per sputarmi qualcosa addosso?
    Niente di buono poteva essere contenuto nell'organismo di quell'essere, qualunque cosa ci fosse doveva essere evitata.
    Tramite l'aiuto del chakra [Mezzobasso, Riflessi 475] mi lanciai verso destra, in modo da trovarmi a circa tre metri alla sinistra del mio avversario, appena in tempo per vedere una nebbia viola fuoriuscire dalla sua bocca, era arrivato il momento di contrattaccare.
    La faccia si contorse in un terribile sorriso , esponendo canini innaturalmente lunghi, in un attimo mi avventai sul mio avversario , quando la distanza tra noi fu annullata tentai di colpirlo con un calcio destro all'articolazione del ginocchio sinistro.
    Il calcio era portato prima flettendo il ginocchio in modo da sollevare la gamba e poi distendendola con forza , generando una grande spinta in avanti e verso il basso in modo da piegare all'incontrario l'articolazione avversaria. [Slot azione I]
    Normalmente non averi portato un attacco tale contro un avversario con un corpo che ricordava la consistenza di un liquido, ma l'influsso del cinque code non mi permetteva di pensare troppo lucidamente, tuttavia pagando quel prezzo il mio colpo aveva delle potenzialità devastanti.
    Qualunque fosse stato l'esito del primo attacco avrei poi tentato di colpire il petto avversario con una spallata sinistra [Slot azione II], avrei in tal modo ruotato il mio busto verso destra e caricato il pugno destro, che speravo sarebbe stato occultato dalla spallata, per poi tentare di colpire il mio avversario con un montante destro al mento [Slot azione III] subito successivamente alla spallata, tramite un movimento estremamente fluido e rapido, nonché potente [Statistiche di entrambi i colpi uguali al primo] .


    Ferite: 2 leggere braccio destro
    Chakra: 45 di 50

    Slot Tecnica
    Slot Tecnica Base

    Slot Difesa1 schivata
    Slot Difesa2 parata
    Slot Difesa3 schivata
    Slot Azione1 Calcio destro
    Slot Azione2 Spallata sinistra
    Slot Azione3 Montante destro
     
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    Il morto e il precursore





    [Sho]

    Le nuove potenzialità del suo corpo si fecero sentire. Il carceriere si dimostrò un osso particolarmente duro, e soprattutto reattivo, per il liquame con le sembianze di Oda, tanto che quando il ninja scomparve alla vista della creatura, dopo l'emissione della nube, questo si accorse troppo tardi che il suo avversario si trovava alla sua sinistra.
    Quando se ne rese conto, il piede si Sho gli aveva appena rivoltato il finocchio, facendogli assumere una forma grottesca, piegato al contrario; se fosse stato un normale essere umano, avrebbe avuto la rotola in pezzi, sporgente verso il retro del ginocchio, e un istante dopo, mentre il falso Oda si voltava, un possente colpo al mento strappò letteralmente la testa dell'omuncolo dal suo corpo, facendola sollevare al corpo di una decina di centimetri, per poi ricadere a terra. Il corpo nero si sciolse in un lampo, divenendo una pozza, sulla quale atterrò la testa di Oda, che pronunciò sinistre parole, prima di divenire totalmente liquida, squagliandosi in quello che una volta era il corpo che la sorreggeva.

    - E'....questo....il mio....destino....fratello? -

    Poi divenne totalmente liquida. Passarono alcuni istanti, nei quali la sostanza sembrò totalmente morta, immobile, ma il demone che aveva prestato a Sho il proprio potere, aumentò il suo prestito, donandogli il massimo che poteva donargli [Per capirci, è scenico, hai semplicemente il lv 1] Qualcosa stava per succedere di nuovo. La pozza iniziò a gorgogliare furiosamente, emettendo la stessa nube violacea che Sho aveva visto poco prima, ma in ogni direzione, per circa un paio di metri. Non sarebbe stato difficile evitarla se il ninja si fosse trovato vicino al momento della sua emissione; non era un attacco, più una minaccia. Infatti pochi istanti dopo, emerse qualcun altro dalla pozza, qualcuno che il ninja avrebbe riconosciuto, o forse no, qualcuno a cui poteva sentirsi legato, ma di cui forse ignorava il nome. Si trattava di un ninja alto circa come lui, ma era diverso da Oda. Aveva una strana veste da mercenario che gli lasciava scoperte molte zone del corpo, ma essere non erano nude, ma coperte da un fitto bendaggio. Tali bende ricoprivano quasi totalmente l'uomo, arrivando fin sopra le labbra, e fino alla punta delle dita. Non aveva nulla con sè, solo una lunga spada, una sorta di Masamune, tenuta nel fodero, retta con la mano sinistra.
    L'uomo a differenza di Oda, non parlò. Si limitò a sbattere gli occhi, completamente neri come il resto del corpo, dato che la sostanza era la stessa, e Sho lo avrebbe perso di vista.

    Un istante dopo, quell'uomo si trovava a mezzo metro da lui, la spada era già stata sguainata, egli si trovava leggermente chino sulle gambe, con la lama rivolta verso il collo del ninja, e stava per compiere un affondo per trapassargli la trachea. Chiunque fosse quel nemico, era di tutt'altra pasta rispetto al precedente! [Vel 525][Slot Azione]
    L'assalto non avrebbe dato respiro, a seguito di un eventuale spostamento, il misterioso nemico avrebbe compiuto alcuni passi in avanti per compiere un fendente orizzontale all'altezza delle interiora di Sho, portato con il fodero. Il colpo serviva per dare una distanza minima di schivata al ragazzo. [Vel 525][Slot Azione 2] Per poi eseguire lo stesso tipo di attacco, ma con la spada, immediatamente successivo, per ingannarlo e fargli comprendere di essere ad una distanza di sicurezza, se non fosse che il primo colpo era stato eseguito con il braccio leggermente piegato, e la spada era di base più lunga del fodero, aggiungendo uno scarto di venti centimetri al precedente colpo, ed era sempre più rapido! [Vel 550][Slot azione 3] Se Sho avesse schivato la finta di quanto bastava per non farsi colpire, sarebbe stato sventrato dalla lama, che avrebbe compiuto una parabola più lunga!

    E se avesse parato il fodero? Essendo totalmente nero, era impossibile analizzare le capacità delle armi del nemico, ma sia il fodero, sia la spada, avevano qualcosa di letale celato dentro di loro. Il fodero, al contatto, sarebbe stato estremamente gelido, il che avrebbe causato una [SemiParalisi x 3 round] nella zona colpita, mentre la lama, affilata come mai prima di allora il ninja avesse sperimentato, avrebbe tagliato la carne come un metallo rovente trapassa un panetto di burro. [DnT Medio da Sanguinamento] Stavolta le cose iniziavano a farsi pesanti.

    [Raizen]

    Alla faccia della diplomazia, l'Hokage si fiondò dentro alle fiamme finendo abbrustolito, ma il colpo andato a segno contro la testa di Stroheim fu così possente da fargli letteralmente schizzare un occhio fuori dalla cavità oculare, con annessi nervi, e formò una sorta di avvallamento nello zigomo del biondo, interrompendo la fuoriuscita delle fiamme, e spaccandogli la mandibola, la quale assunse una forma ridicola, lasciando l'uomo in piedi, ma praticamente privo di sensi. I colpi successivi fecero letteralmente esplodere il ginocchio dell'uomo meccanico, facendo saltare bulloni in ogni direzione, quindi, quando il nemico cadde a terra, il pugno con i kunai trapassò la sua scatola cranica, che si sfracellò in un misto di parti metalliche, pezzi di cervello e sangue. Lasciando il corpo del robot tremante in preda a scariche elettriche diffuse, e facendo fuoriuscire i liquidi corporei e gli oli di servizio.
    Immediatamente davanti a Raizen sarebbe comparsa dal nulla, proprio in mezzo al corridoio, una porta come quelle che aveva già visto nella stanza multipla, arpionata al nulla.

    Si era guadagnato la sua uscita, e poteva continuare il percorso dentro la sua mente, che era stato preparato per lui. Quello che nè lui, nè chi aveva preparato il percorso , sapeva, era che a qualcun altro, la situazione non stava andando a genio affatto.
    Infatti, quando il gigante avesse afferrato il pomello della porta, una vera e propria voragine sarebbe apparsa sotto i suoi piedi, abbastanza grande da farlo precipitare al suo interno, e una buona moltitudine di braccia totalmente scure lo avrebbero afferrato per portalo giù.
    Avrebbe potuto opporsi quanto voleva, ma non sarebbe riuscito a divincolarsi, l'abisso lo aspettava.
    E in quell'abisso, avrebbe trovato qualcosa. Al suo risveglio, si sarebbe reso conto di essere in un luogo totalmente nero. Nero, non buio, poteva benissimo vedere il suo corpo, e una infinita oscurità, che si estendeva per una distanza indefinita in ogni direzione, persino sopra di lui. Non sentiva alcun odore, tranne il suo, non sentiva alcun rumore, a parte il suo respiro e il battito del suo cuore, e...una voce dietro di lui.


    << Uhm, se sei finito quaggiù, devi essere proprio arrivato alla frutta. >>

    Dietro di lui, nell'infinito abisso, a circa tre o 4 metri, c'era una figura, completamente nuda, seduta su uno sgabello di legno. L'uomo era piuttosto alto, anche se non certo come Raizen, aveva dei lunghi capelli neri, quanto l'Abisso stesso, e una pelle chiarissima, così chiara da sembrare trasparente, infatti in ogni angolo del suo corpo era possibile scorgere il suo apparato circolatore, come fosse molto più che morto. Eppure non sembrava soffrire, sebbe avesse delle unghie piuttosto lunghe, un accenno di barba, e i capelli fossero cresciuti in maniera scompigliata, come vinti dal tempo. Era leggermente diverso, ma Raizen avrebbe riconosciuto subito l'uomo che si trovava davanti a lui. E i suoi occhi rossi.

    << Quando ti ho dato il mio nome, pensavo ti fossi abituato a luoghi come questo, ti piace? L'ho arredato io. Parliamo >>

    Quindi l'uomo misterioso avrebbe schioccato le dita, e un altro sgabello sarebbe sorto davanti a lui, come fosse composto dalla stessa oscurità che formava quell'abisso infinito. L'uomo, sorridendo, lo avrebbe accolto e invitato a sedersi.

    << Prima che tu inizi a insultarmi, o a lamentarti, o a vantarti, o a fare tutte queste cose assieme, come sempre fai, ti faccio notare che fuori da qui, le cose non vanno bene, e non abbiamo tutto il giorno, quindi se hai qualcosa da chiedere, fallo in fretta. Ti depenno alcune domande per farti risparmiare tempo: Non serve cercare Kurama, qui lui non può sentirti. Non sono io che ho architettato tutto questo casino, e chiunque sia stato non può arrivare a te quaggiù. Niente più arrivare quaggiù, ci sei solo tu. O meglio, tu e io, ma io sono morto, e questa forma è una sorta di registrazione, che ti ho lasciato in caso di bisogno, quindi si, sono morto. Ora è il tuo turno. >>

    Cosa avrebbe chiesto Raizen all'uomo che lo aveva reso ciò che era?


    [All'esterno]

    Le guardie erano state massacrate. Tutte. Solo Oboro e Nehan si ergevano tra il nemico e i due ninja sottoposti al rituale, e fu l'Aburame la prima a essere attaccata. La quale, pur utilizzando ogni suo insetto a disposizione, e quasi tutto il suo chakra, non riuscì a tenere testa a chi la stava attaccando; infatti, il nemico afferrò due dei paletti conficcati a terra per il rituale, e la impalò contro una parete, all'altezza di un polmone e della milza, lasciandola sanguinante e in fin di vita al muro dietro a dove si trovava seduto Sho. La ninja riuscì a dire poco, prima di svenire per le ferite e per il sangue perso, rivolgendosi a Nehan.

    - Sveg...lialo....sveglia...Ra...-

    Svenne, cercando di sfilarsi dal corpo i paletti che la tenevano attaccata al muro, ma senza successo e l'assalitore si voltò verso la sacerdotessa. Sarebbe stata la prossima.



     
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    Ombre dal Passato







    Stroheim a pezzi, nuova porta altro passaggio, sempre stessa storia.
    O quasi.
    Una voragine nera gli comparse sotto i piedi, troppo veloce per poterla evitare o fuggire da essa, ma pareva che pur provandoci non fosse possibile, si aggrappò al pomello con tutte le sue forze ma ben presto le braccia iniziarono ad essere più invadenti, più forti. Gli afferrarono i piedi, le gambe, le braccia come sabbie mobili si arrampicarono sul suo corpo trascinandolo in basso avvolgendolo nel buio.
    Ancor meno di prima sapeva in quale angolo della sua mente sarebbe sprofondato.
    Quando riprese a percepire attorno a lui c’era solo oscurità. Un buio così intenso da essere fisico, poteva percepirlo con i piedi standovi in piedi, ma null’altro, qualsiasi altra divisione dello spazio si perdeva in un’oscurità infinita, niente era presente li dentro oltre lui, almeno così gli dicevano i suoi occhi, le sue orecchie e il suo naso.
    Invece no, dal nulla udì la voce del tarlo che gli divorava il cervello: Jotaro.
    Sgranò gli occhi prima di voltarsi.
    Stava per vomitargli addosso una spropositata quantità di insulti, ma si arrestò lievemente sorpreso.

    Per quale assurda ragione sei nudo?

    Insolita come prima domanda, almeno quanto insolita era la parvenza dell’unica persona che considerasse un maestro.

    Sei… strano.
    Sembri invecchiato, non dovresti se sei una registrazione, o sbaglio?
    Unghie lunghe, capelli scompigliati… si, sembri sempre mezzo morto.
    Ma vabbè, sei comunque morto, mi basta.
    Due domande, una delle quali sarà parecchio vasta.


    Prese fiato.

    Ti ho sempre corso dietro, e onestamente dopo un po’ mi sono stufato.
    Pensa, volevo farlo solo per scoprire chi eri, comprenderti e finire ciò che avevi iniziato.
    Volevo chiederti perché mi avevi “infettato” se così si può dire, con il tuo credo e non avevi fatto in modo che germogliasse che crescesse autonomamente. L’hai lasciato a marcire: perché?
    La seconda è quella lunga, anche se per un po’ d’orgoglio personale spero tu abbia da dire qualcosa di più anche nella prima.
    La tua intera vita, l’hai passata a raccattare informazioni, ed in questo momento son sicuro siano in mano alla persona sbagliata.
    Voglio i tuoi segreti, Jotaro.
    Semplicemente voglio conoscenza.
    Poi c’è la domanda bonus, ma quella non è complessa, non per te se non altro.


    Lo fissò dritto negli occhi, curioso il fatto che entrambi li avessero rossi.

    Tu sei qui dentro, registrazione o meno e sei in grado di percepire l’esterno, immagino quindi che saprai come riportarmi li.
    Vestito, ovviamente.
    Non si sa mai che le tue magie funzionino solo da nudi.


    Sorrise mentre metteva qualche metro di distanza tra se e il suo sensei.

    Scusa, prendo qualche centimetro di spazio, privacy, sai com’è.
    E una lieve paura a proposito dei tuoi metodi, dall’ultima volta ben poche torture mi spaventano.


    Incrociò le mani, aspettando le tanto agognate risposte, seppur con un lieve sorriso, era indelebilmente legato a Jotaro, scambiarci quattro chiacchiere, seppure fosse una registrazione, quasi un ricordo incarnato, non gli dispiaceva.
    Nostalgico era il termine corretto.
     
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    Padre




    La copia di Oda non si era rivelato un avversario temibile, ma c'era qualcosa di più, la melma si stava preparando a colpirmi di nuovo.
    Nell'istante stesso in cui il costrutto dalle sembianze di mio fratello si sciolse sentii il potere demoniaco in me aumentare, la furia stava tentando di divorare il mio animo, era una sensazione strana da descrivere, come un piacevole dolore.
    Forse era il modo del demone per avvertirmi del pericolo, pochi istanti dopo la melma emise infatti una nebbia velenosa uguale a quella con cui aveva tentato di colpirmi in precedenza, non fu però difficile schivarla saltando indietro di circa sei metri, in modo da trovarmi fuori dal suo raggio d'azione, non era quello il pericolo di cui voleva avvertirmi il cinque code.
    La melma cominciò a ribollire ed assunse delle forme che, dopo i recenti avvenimenti, non ebbi difficoltà a riconoscere, era Keiji, il mio padre biologico.
    Il corpo coperto di bende, la fisionomia e , soprattutto, la lunga spada erano troppi dettagli, non poteva certo essere nessun altro.

    "Come fa a conoscerlo? L'attacco alla mia mente era stato precedente al mio incontro con mio padre, eppure lui è qui davanti a me, dove mi trovo adesso? Sono nel mondo interiore del demone, o nel mio?"

    Pochi istanti per riflettere in quanto la nuova forma della melma scomparse alla mia vista, dandomi appena il tempo di mettermi sulla difensiva prima di ricomparire ad una distanza estremamente breve da me.

    "Cazzo!"

    Un affondo estremamente rapido stava venendo portato al mio collo, non potavo permettermi di subire quel colpo o sarei morto, tutto il potere demoniaco fu concentrato sui miei riflessi potenziandoli immensamente, grazie a questo fui in grado di scartare verso sinistra di circo un metro, con un movimento sia laterale che verso il basso, in modo da far passare il pericoloso affondo in alto ed a destra rispetto alla mia destra.
    Non dovevo però abbassare la guardia in quanto il mio avversario sembrava voler proseguire il suo rapidissimo assalto.
    Un fendente orizzontale provò a colpirmi il ventre, era portato dal fodero e quindi non lo ritenni un colpo eccessivamente pericoloso vista la protezione che indossavo, pertanto decisi di sfruttare quel momento per avvantaggiarmi per il mio prossimo assalto.
    Invece di allontanarmi avanzai chiudendo completamente la distanza con il mio avversario, il fodero colpì il mio fianco destro, impattando con lo spesso corpetto corazzato e non creando alcun danno.
    Il mio avversario distese l'altro braccio per colpirmi con la spada, ma la distanza a cui ci trovavamo era troppo breve, la lama infatti era ben oltre il colpire il mio busto, che si trovava a livello del braccio del mio finto padre.
    Nonostante la mia posizione mi avvantaggiasse rispetto a quel colpo, la sua estrema rapidità mi costrinse ad utilizzare il mio chakra per una difesa decente, con il mio braccio sinistro bloccai infatti l'arto avversario all'altezza del gomito, impedendo così il proseguimento del movimento e bloccando, di fatto , il fendente.
    Era ora il momento di attaccare, data la brevissima distanza avrei abusato del potere che il demone mi stava offrendo.
    Un montante destro avrebbe cercato di colpirlo il ventre del mio avversario, ma non sarebbe stato un semplice pugno, durante il suo decorso infatti sarebbero scattate le lame dell'artiglio di drago, il colpo era infatti mirato a dilaniare completamente il mio avversario dal ventre sino al collo. [Slot azione I]
    L'assalto non solo sarebbe stato potenziato dal chakra e dal potere demoniaco ma anche dal mio chakra elettrico, le lame erano infatti impregnate di una carica elettrica grazie ad una mia tecnica.
    Non avrei però certamente concluso così il mio attacco.
    Se il mio avversario fosse infatti sopravvissuto a quel mio primo assalto avrei tentato di afferrare l'avambraccio dell'arto con cui cingeva la spada, sfruttando la posizione del mio braccio sinistro, già a contatto con il suo obiettivo dopo la difesa precedente. [Slot azione II]
    Nel caso di riuscita avrei tentato di tagliare di netto il braccio avversario all'altezza del gomito utilizzando un fendente dall'alto verso il basso portato dall'artiglio di drago sul mio braccio destro, ancora carico di elettricità. [Slot azione III]
    Se invece non fossi riuscito a prendere l'avambraccio avversario avrei tentato di colpire la melma con un poderoso calcio sinistro, dal basso verso l'alto , che come obiettivo aveva lo scroto avversario, chissà se la melma aveva ricreato proprio tutto tutto.[Slot azione III]


    Ferite: 2 leggere braccio destro
    Chakra: 39.25 di 50 Se muore subito
    36.75 di 50 S non muore subito
    Slot Tecnica
    Slot Tecnica Base
    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi x2
    - Potenza contro armi x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.

    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Livello: 3 / Consumo:Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]


    Slot Difesa1 schivata
    Slot Difesa2 Subito
    Slot Difesa3 Parata
    Slot Azione1 Montante destro
    Slot Azione2 Presa
    Slot Azione3 Fendente/ calcio
     
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    Ottavo turno di follia




    [Raizen]

    << Ho preferito evitare i vestiti, non volevo caricare qui dentro informazioni inutili, avrei perso tempo, e tu avresti sentito più male. >>
    Raizen quindi portò all'attenzione dello "spettro" presente dentro di sè come questi fosse diverso dall'uomo che conosceva; il ragazzo ormai divenuto uomo non si aspettava di trovare il vecchio maestro in quelle condizioni, dato che egli non era che un'immagine nella sua testa. Il tempo era poco, ma come era sempre stato, il morto non fece a meno di rispondere, per spiegare. Adorava spiegare le cose, in ritardo.
    << Tralasciando i dettagli tecnici, l'immagine che vede viene modificata dal ricordo che hai di me. Se non fossi mai giunto qui, prima o poi l'immagine sarebbe sbiadita in relazione a quello che senti per la mia persona. Considerato in che stato mi trovo al momento, è una fortuna che tu ti sia dato pena per cercare di venire a capo di alcuni tarli, questo mi ha tenuto "in vita", altrimenti non saresti riuscito ad uscire dall'incubo in cui ti trovavi. >>
    La prima domanda che fu rivolta all'immagine, verteva sul comportamento di Jotaro verso il suo allievo. Un'unica possibilità per avere accesso a qualunque cosa, e Raizen chiese perchè Jotaro lo aveva trattato male. L'immagine rispose, quasi con un'espressione rilassata.
    << Quando ti ho trovato, Raizen Sounzouhakai, eri un ragazzino lamentoso che non riusciva a ottenere quello che voleva, esattamente come lo ero io. Ho cercato di plasmarti, di controllarti, e di farti diventare quello che io volevo tu diventassi, ovvero una mia copia. Esattamente come Ayato aveva fatto con me. Nel farlo mi sono accorto di come questo non avrebbe portato assolutamente a nulla. Fino a che non sono sparito, non sei potuto sbocciare, quindi ho capito che creare una mia copia, come ho fatto per tutta la vita, non sarebbe servito a nulla. Ora guardati, sei sempre il solito inconcludente, che corre dietro alle ragazze e si lascia affascinare dai morti che non hanno nulla da insegnarti, ma sei molto più di quello che sperassi di diventare io. >>

    Non era una vera e propria, risposta, era più un riconoscimento, un "sei stato bravo" ma ora devi diventarlo di più. In realtà Raizen aveva subito quella sorta di "dono" durante il suo incontro-tortura con Jotaro, quindi dentro di lui non erano registrate le vere ultime sensazioni del maestro. L'uomo aveva avuto altre esperienze prima di terminare la sua vita, quindi forse quella non era tutta la verità. Quindi Raizen chiese di avere qualcosa, da Jotaro. Per la prima volta, pretese qualcosa. Questo era atteso da molto dallo spettro, ma comunque fu inaspettato, e cambiò l'espressione dello spettro, il quale sembrò come ringiovanire, le unghie si accorciarono, i capelli tornarono di un nero lucente, e gli occhi tornarono rossi.
    << Ora ragioniamo. Ma sbagli, io non ho raccolto informazioni, ho raccolto errori. Non ho tempo di narrarti una favoletta, quindi avrai la versione molto ridotta.
    Moltissimi anni fa, un individuo proveniente da molto, molto lontano, giunse in questo modo, io lo chiamo lo Studioso, ma forse dovrei chiamarlo padre. Egli mirava all'immortalità, e quando giunse nelle terre dei ninja, cercò un modo per carpirla, quindi usando il suo sapere, e l'aiuto di alcuni che conobbe qui, creò molte sue copie, molte morirono, molte sopravvissero. Io fui la prima di quelle copie, ma fortunatamente per me, fuggii da quell'individuo, divenni un soldato, e in tenera età fui raccolto dall'uomo che ora tu chiami Hokage, Ayato. Non sono mai stato suo figlio, ma lui è stato per me un padre.
    Ora. Questo individuo, che io ho cercato di rintracciare per tutta la vita, sono certo che abbia trovato la fine, anche se non so come ne perchè, ma su questo dovrai fidarti. Quello che devi sapere, è che chi lo ha aiutato a creare le sue copie, gira ancora per il mondo nonostante siano passati molti molti anni, e sono sicuro che chiunque abbia giocato questo scherzo a te e l'altro ninja, sia coinvolto in questo. A est, in mezzo all'oceano, è presente un luogo, dove io sono nato. E' nascosto sotto le acque, lì troverai le tue risposte, ma ti sconsiglio di andarci da solo. >>

    Tanto per cambiare, per rispondere a una domanda, ne erano sorte altre cento.
    Lo spettro fissò Raizen negli occhi, e aggiunse.

    << Capisci il perchè di queste cose che ti dico vero? Qualunque "cosa" abbia aiutato il mio progenitore se ne va a spasso, e io ne ho avuto paura. Io non ho mai paura. Se hanno creato me, Brando, Yugito, e molti altri, non immagini nemmeno cosa siano in grado di fare, devo essere fermati, e io sono morto da tempo. >>

    Quindi l'uomo si alzò e iniziò a camminare in direzione di Raizen, il quale come un bambinello si stava come distanziando dallo spettro, non la finiva più di mettersi in ridicolo, non riusciva a perdere le brutte abitudini. Jotaro si avvicinò e gli poggiò delicatamente una mano su una spalla, come per dargli una sorta di "pacca", quindi afferrò saldamente la sua pelle.

    << Non la finisci mai di essere imbarazzante. Ora ti rimando indietro. Il tuo amico la fuori ha bisogno di te. Ma prima di lasciarti andare voglio darti un piccolo consiglio. L'ultima volta che ho avuto a che fare con un caro amico, gli ho portato alcuni cadaveri da riportare in vita; e dal momento che sono morto, faresti bene a pensare che ora io faccia parte di quell'insieme di corpi marci. Se dovesse metterci l'uno contro l'altro, tu non mi fermerai. Oh potresti provarci, ma ancora risolvi troppe cose con i pugni, quindi se vuoi battermi, mia sorella Yhui è l'unico punto debole che sia rimasto dentro di me. Lei può liberarmi, tu no. >>

    Quindi l'Hokage si sarebbe sentito come sollevare da una forza misteriosa, ed essere poi lanciato in avanti, per cadere di faccia nell'oscurità nera, che lo avrebbe avvolto come quando era precipitato in quell'abisso. Al suo riaprire gli occhi, si sarebbe reso conto di essere in una enorme stanza, ma non da solo, davanti a sè, una enorme creatura incatenata a terra, e vicino ad essa, Sho che stava combattendo. In qualche modo era tornato al via, ma stavolta erano nello stesso punto. Cosa più importante, Kurama era di nuovo con lui.

    [Sho]

    Prima che il ninja vedesse il proprio Hokage precipitare nella stessa zona dove si trovava lui, per poi impattare violentemente a terra, era impegnato a combattere contro una misteriosa copia di suo padre. Sho si difese brillantemente dal rapido assalto del finto Keiji, aiutato anche dal potere che gli veniva prestato dal cinque code vicino a lui.
    Il contrattacco di Sho si concretizzò in delle pericolose lame elettrificate che penetrarono nella melma dal ventre fino al collo, le quali arrivarono in cima facendo schizzare la melma un po' ovunque, la quale però riprese la sua forma quasi immediatamente, come se Sho avesse trapassato l'acqua. Al contrario invece, quando afferrò il braccio e si prodigò di mozzarlo, l'appendice nera cadde a terra, spada compresa, senza riattaccarsi al suo padrone.
    In quell'istante, Raizen cadde letteralmente dal cielo, e il falso Keiji ne approfittò per creare una certa distanza tra lui e Sho, esplodendo in quella stessa nube di veleno che il ninja aveva evitato poco prima. In quel momento, una voce misteriosa, ma comunque familiare, risuonò nelle teste di entrambi i ninja.

    "Questo è sleale. "



    Immediatamente, il cinque code iniziò a dimenarsi come se venisse torturato, e ben presto il suo colorito passò dal chiaro al nero-melma, mentre si ergeva nuovamente sulle sue gambe, in una mastodondica figura. In quello stesso momento, la nube di veleno si dissipò, lasciando spazio ad una copia esatta di Sho, che sorrise all'originale, e parlò.

    "Stavolta niente aiutini, siamo io, e io. "



    Il demone partì in tutta la sua grandezza verso Raizen, facendo tremare la struttura dove i ninja si trovavano, nonostante fosse situata chissà in quale dimensione parallela. Allo stesso tempo, la copia di Sho fece cenno al suo originale di farsi sotto, attirandolo verso di sè con cenni di sfida. [Vieni privato del potere del demone su cui non puoi fare affidamento.]
    Il cinque code invece era ben lanciato contro Raizen, e non era semplicemente colossale, era proprio come il reale cinque code, alto e lungo svariate decine di metri, e parecchio arrabbiato. Oltre che completamente nero, ed emetteva suoni rabbiosi, sbuffi, e non sembrava aver intenzione di essere gentile.
    Schizzò addosso a Raizen in un attimo, per ridurlo in un budino di carne fumante, cercando di investirlo con la sua carica. [Vel 850][For 850] [Slot azione - Movimento]

    La Carica del cinque code veniva resa più terrificate da una sorta di scudo di vapore emesso dalla bocca, che il demone proiettava davanti a te, che veniva usato come ariete incandescente, prima ancora del colpo vero e proprio, che sarebbe arrivato con una testata o con una calpestata. [Potenza del colpo 45][Lo scudo di vapore all'impatto infligge un DnT Grave da ustione al contatto][Slot azione]
    Qualora avesse colpito e scaraventato via, oppure calpestato Raizen, avrebbe frenato puntando a terra tutte e cinque le cose, per sollevarsi grazie a queste e rimettersi in posizione. Avrebbe caricato all'interno della bocca un possente colpo energetico, per scaricarlo dove si fosse trovato Raizen in qual momento. Se anche lo avesse avuto molto vicino, avrebbe provato lo stesso a colpirlo. Il demone era posseduto e non faceva caso alla sua sicurezza. [Vel 850][Potenza aumentata: 80 / Potenza onda d'urto:50]

    CITAZIONE

    Bijuudama
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Se attivata la tecnica speciale, l'utilizzatore può accumulare una grossa quantità di chakra compresso e rotante di colore scuro di forma sferica di raggio pari a 1,5 metri, emettendolo subito dopo. Il costrutto esplode a contatto. La gittata è pari a 30 metri, ha velocità pari ad una statistica a scelta dell'utilizzatore. La potenza è pari a 50 e può causare Dolore Grave; entro un ha raggio di 9 metri, l'esplosione causerà un di potenza 20 e può causare Dolore Medio. Se attivata tecnica "Demone" è possibile incrementare la potenza diretta e dell'esplosione di 30 con un consumo Medio extra.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Richiede Chakra del Demone III]

    [Da chunin in su]

    [All'esterno]

    A poco sarebbero servite le suppliche e i tentativi della sacerdotessa di fermare l'avanzata del nemico. Il ninja che l'aveva attaccata, aveva usato anche su di lei gli stessi paletti neri che servivano per il rituale, inchiodandole le mani a terra dopo averla pestata a sangue. La distese faccia a terra, e dopo averle fatto allargare le braccia, piantò le sue mani a terra come per crocifiggerla, quindi con una forza sovrumana, tirò un pugno alla donna alla base dal bacino, afferrando la sua spina dorsale, e strappandola dalla fine della schiena fino alla testa, snocciolandola con la facilità con cui si toglie il nocciolo ad una oliva, e ora stava in piedi davanti al cadavere martoriato, con in mano la spina dorsale della donna con ancora attaccato il teschio. Tutto grondante sangue.




    Fisiologia del Demone
    Speciale: L'utilizzatore ha una riserva di chakra aumentata di 5 volte. Cumulabile con altri vantaggi.
    [Da Chunin in su]



    Demone
    Speciale: L'utilizzatore è un Demone: la tecnica speciale 'Chakra del Demone' è sempre attiva. L'utilizzatore riceve il bonus di chakra della tecnica speciale nel primo round di combattimento, dunque ne riceverà altri ogni 3 round per livello di tecnica speciale.
    [Da Genin in su]




    Chakra Extra: 5/15 Bassi (1 round)
    Chakra: 875/875 Bassi
    Vitalità: 125/125 Leggere



     
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    Raizen rise di gusto quando Jotaro parlò di dolore.

    Ahahah, cosa?
    Ma davvero?
    Ahahah!
    Mi hai spaccato ogni singolo osso del corpo, probabilmente gran parte del midollo lo avevo in circolo diluito nel sangue e ti preoccupi del dolore?


    Rise ancora qualche secondo per poi lasciar continuare il suo sensei, mettendosi una mano sul volto quando pronunciò il primo cognome che si era dato, una cosa orribile, sentirlo gli feriva quasi le orecchie, e ciò che non faceva a loro lo faceva al suo amor proprio.
    Terribile.

    Non mi ricordare quel nome per favore, non so cosa avessi per la testa, ma hei!
    Ero orfano e con una gigantesca fantasia... pessima, ma gigante.
    E inconcludente sarà tua madre, qual cosina nella mia vita l’ho fatta. Non grandi traguardi, ma se non altro faccio bene il mio lavoro.


    Alzò le spalle lievemente interdetto, fintamente ferito.
    L’ultima domanda in compenso sortì effetti curiosi, facendo ringiovanire l’immagine di Jotaro, era quasi come se avesse premuto il giusto bottone, cosa che lo rilassò, era cosciente del fatto che persino prendere un thè con Jotaro equivaleva ad una prova.

    Vedrò di capire di cosa si tratta e di chi soprattutto.
    Riguardo il corpo e l’amico dimmi, prima che io vada: da che parte staresti, mia o sua?
    So che sei un ricordo, e ti pronuncerai in quanto tale, ma mezza risposta è meglio di nulla.


    Ottenuta la risposta si lasciò trasportare via, sereno dopo tanto tempo.

    Questo inconcludente concluderà ciò che il suo inconcludente maestro non ha concluso

    Salutò il ricordo di Jotaro con un ghigno mentre l’oscurità lo avvolse nuovamente, questa volta senza stupirlo.

    Ouch.

    Fu l’unico commento dell’Hokage quando impattò sulla scena, non tanto per il dolore ma per la forma che il demone stava assumendo.

    Sho, corri lontano.

    Poteva sentire la volpe adesso.

    Tornata dalle ferie?

    Chiese ironicamente.

    Sai, non penso che quella sia la sua forma solita, mi sembra un pelino diverso dal solito.
    E ad essere onesto sono stato gentile una volta, anzi due, con questo schizzoide di tuo fratello.
    Secondo me è l’incrocio genetico che gli da noia, non so se hai mai sentito di una particolare razza di cane che a causa degli incroci da cui deriva ad una certa età gli cresce troppo il cervello e...


    No, forse non era il caso di paragonarli a degli animali da compagnia.

    Ma insomma, parlando di cose serie, direi che se mi dai una mano cerchiamo di stenderlo rapidamente.

    L’unica risposta fu un muto consenso che invase il corpo dell’Hokage con una massiccia quantità di chakra.

    È fuori controllo, non stai combattendo contro un jinchuriki ma contro un demone, è a piena forza, non mirare a sfiancarlo, colpisci duro, non morirà.
    Una volta non gli è bastata a capire chi è che comanda.


    Poche rapide parole, Kurama sapeva contro cosa stavano per combattere, e sapeva che i colpi dovevano essere pesanti e sicuri per avere certezza di andare a segno.

    Roger[volontà assassina + 2 tacche velocità]

    Roge che?!?

    Lascia fare, ammasso di chakra fossile.

    All’esterno la situazione peggiorava drasticamente mentre Houkou, nero come la pece, lo caricava sbuffando come un treno.

    Fatti avanti, erbivoro!

    Mentre Raizen parlava le sue dimensioni si incrementarono[Attivazione Chakra del Demone e Trasformazione in Demone For + 3 Vel + 3 (Controllo demoniaco) Cap Vel. + 2] drasticamente rendendolo del tutto paragonabile al pentacoda, ma diverso: era l’incarnazione della volpe!
    Il corpo fulvo del canide aspettava la carica del curioso equino con un lieve sorriso, forte di una robustezza inaudita, propria del più forte tra i demoni, ignorò totalmente[Dif. Nat. 55] lo scudo di vapore, mentre i suoi passi dapprima lenti e ovattati come un tuono in lontananza si facevano più pesanti, martellando il terreno in una sinfonia distruttiva che probabilmente Sho avrebbe potuto sentire nel petto.
    Dapprima lento poi sempre più rapido, reso euforico dalla trasformazione si fiondò contro il demone iniziando uno scontro titanico raccontato fino ad ora solamente dalle leggende.
    Artigli, zoccoli, denti e corna, un turbinio di arti che era necessario osservare da almeno un centinaio di metri per venir compreso mentre i corpi grandi come palazzi si scontravano.
    La testa del cinque code tuttavia impattò nel pieno petto di Raizen del tutto sguarnito da ogni difesa, nulla separava l’attacco del cinque code dal raggiungere il suo obiettivo, che pur incassando era rimasto immobile nella sua posizione, forse arretrando di qualche metro, nulla di più che un graffio per quella creatura. Era l’obbiettivo ad essere troppo duro [Dif. Nat. 55] , subendo poco più che una carezza.

    Che carino.

    Una voce possente e vibrante, profonda quanto l’inferno stesso, eppure ironicamente compassionevole.
    Dall’abbondante muro di vapore sarebbe prima emerso il lungo muso della volpe, difficile dire se ringhiasse o se ridesse, sbeffeggiando uno dei suoi fratelli più problematici, o se semplicemente Raizen fosse estasiato da quella quantità di potere.

    Sta davvero provando a fotterci.

    La testa venne poi seguita dalle mani, rapaci e contratte si sarebbero subito dirette alla mascella di Houkou intento ad equilibrare il chakra necessario alla bijudama un colpo rapido ma di cui Raizen aveva buona esperienza.
    Avrebbe cercato di afferrare la bocca, tenendola spalancata contraendo i muscoli alla stregua di mastodontici argani facendo saldamente presa sulla mascella dell’equino tentando di infrangere [Taijuzzaro --> AdO su Bijudama] il delicato equilibrio necessario a creare la sfera caricando a sua volta la portentosa tecnica e tentando di spararlaf048271fdedc88092eb7704fe5e4ab73 direttamente all’interno della bocca avversaria, contrastando il fuoco con il fuoco
    Bijuudama
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    Se attivata la tecnica speciale, l'utilizzatore può accumulare una grossa quantità di chakra compresso e rotante di colore scuro di forma sferica di raggio pari a 1,5 metri, emettendolo subito dopo. Il costrutto esplode a contatto. La gittata è pari a 30 metri, ha velocità pari ad una statistica a scelta dell'utilizzatore. La potenza è pari a 50 e può causare Dolore Grave; entro un ha raggio di 9 metri, l'esplosione causerà un di potenza 20 e può causare Dolore Medio. Se attivata tecnica 'Demone' è possibile incrementare la potenza diretta e dell'esplosione di 30 con un consumo Medio extra.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Richiede Chakra del Demone III]

    [Da chunin in su]

    [+ Tecnica Immobile + Nin Inarrestabile: pot. 90]
    .
    SE l’esplosione non fosse stata sufficiente tenendo la presa salda sulla testa avrebbe unito le code in due gruppi da quattro formando due ammassi compatti che avrebbero cercato di colpire con violenza[Potenza colpo 100 x 2 (Trasformazione demone + Attacco doppio) For. 775 + 2 bassi = 875 Vel. 825 + 1.25 bassi (furia del demone)= 950 ] il costato avversario da i due lati opposti.
    Sferrato il colpo le code non si sarebbero tuttavia allontanate, cercando di limitare i movimenti del demone mentre Raizen ritirava le braccia serrando i pugni delle dimensioni di un piccolo appartamento. Stretti ed ammantati di un potere ancora scarsamente sperimentato calarono rapidamente sulle tempie dell’animale, o quelle che in un corpo umano corrispondevano a quella zona quantomeno, un area che andava dall’articolazione della mascella fino all’attaccatura delle corna, un doppio colpo che avrebbe schiacciato[Potenza colpo 100 x 2 (Trasformazione demone + Attacco doppio) + Distruzione ad Area (Superiore) ) For. 775 + 2 bassi = 875 Vel. 825 + 1.25 bassi (furia del demone)= 950] la testa del cinque code, probabilmente mandandolo a tappeto.
    I terribili colpi sarebbero continuati senza che la sequenza potesse interrompersi, le code infatti avrebbero spazzato il terreno, cercando di minare[Potenza colpo 100 (Trasformazione demone) + Distruzione ad Area (Superiore) ) For. 775 + 2 bassi = 875 Vel. 825 + 1.25 bassi (furia del demone)= 950] l’equilibrio avversario, cercando dopo quella serie di attacchi di mettersi in vantaggio sui futuri con una sequenza difficile da prevedere in quanto alternava continuamente colpi alti a colpi bassi, senza che i movimenti del corpo potessero darne notizia grazie all'utilizzo delle code.





    Ferite //
    Chakra 111.25 su 125 bassi
    Chakra temporaneo 0 su 15

    Slot Tecnica Base Chakra del Demone
    Slot Tecnica Base Trasformazione in Demone
    Slot Tecnica Avanzata Bijudama

    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 //
    Slot Difesa3 //
    Slot Difesa4 //
    Slot Azione1 AdO su Bijudama
    Slot Azione2 Doppia codata al costato
    Slot Azione3 Doppio pugno alle tempie
    Slot Azione4 Spazzata
     
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    Il nemico più temibile




    La velocità della copia di mio padre non l'aveva slavata dalle lame elettrificate, che l'avevano infatti costretta ad arretrare.
    Mi aspettavo molte cose da quello scontro, ma quello che oramai non speravo più di vedere era il volto di Raizen, il kage invece precipitò, letteralmente, nel luogo dove mi trovavo io.

    -Oh, ehy, tutto ok? No sai, sto risolvendo una cosina qui, poi ci sono agile per un caffè.-

    Tuttavia le sue parole non si rivelarono altrettanto spiritose, se il kage della foglia era serio voleva proprio dire che la situazione stava per precipitare, quello era poco ma sicuro.
    Non appena mi disse di allontanarmi notai che il cinque code veniva dominato dalla melma, più l'influenza del miasma cresceva in lui, più il suo potere lasciava il mio corpo, indebolendo le mie capacita, ma permettendomi di ragionare meglio.
    Quello che stava per succedere era abbastanza semplice, probabilmente anche con l'influenza demoniaca l'avrei capito, il demone avrebbe attaccato Raizen, l'unico avversario temibile che gli si parava davanti d'altro canto era lui, il mio compito era quello di combattere la melma che aveva adesso assunto le mie stesse sembianze, un classico.
    Feci appena in tempo ad allontanarmi dal decimo che anch'esso si trasformò in un demone codato gigante, non sapevo come sentirmi, in ammirazione per le abilità di Raizen? Stupefatto dall'epicità della situazione? O triste del fatto che ero talmente inutile da poter essere bellamente ignorato dal cinque code?

    "Se non altro non mi ammazza, almeno lui..."

    Pensai rivolgendo la mia attenzione al mio clone di melma.

    -Arrivo arrivo....-

    Dissi rispondendo ai suoi cenni di sfida, i miei attacchi elettrici sembravano aver avuto effetto sul corpo di miasma, quindi magari continuare su quella via poteva rivelarsi giusto.
    Scattai quindi verso il mio avversario, distante da me circa sei metri, a circa due metri di distanza avrei unito le mani in posizione della tigre in modo tale che, proseguendo la corsa, ad un metro dal mio avversario si attivasse una tecnica fumogena tale da permettermi di essere occultato.
    Avrei quindi immediatamente composto i sigilli dell'omicidio elettromagnetico così da elettrizzare il terreno davanti a me in un cono con ampiezza di quattro metri e mezzo e tentare così di andare non solo a provocare un danno alla melma, ma anche a limitarne i movimenti.
    Se il mio avversario si fosse spostato lo avrei probabilmente percepito ed avrei quindi lanciato due differenti Kunai con un singolo movimento [Slot Azione I e II] del braccio destro mirati, il primo circa a dove avessi percepito la gamba destra del mio avversario, il secondo invece verso la sua testa.
    Se invece non avessi percepito il mio avversario muoversi mi sarei rapidamente abbassato ed avrei tentato un calcio destro parallelo al terreno, mirato a spazzare entrambe le gambe della melma. [Slot azione I].
    Subito dopo mi sarei alzato rapidamente e, con un unico e fluido movimento, avrei tentato di colpire il plesso solare del mio avversario (dove lo avevo visto prima del fumogeno) con un montante sinistro.[Slot azione II]
    Se la spazzata fosse andata a buon fino il secondo colpo avrebbe probabilmente colpito un fianco avversario, o comunque una zona lì vicina, in ogni caso mi sarei stato soddisfatto.
    Come ultimo attacco avrei quindi provato un fendente verticale, dall'altro verso il basso, portato con l'artiglio di drago sul braccio destro che , idealmente, andava a tagliare dalla spalla sinista avversaria, fino al suo fianco destro. [Slot azione III]



    Ferite: 2 leggere braccio destro
    Chakra: 28.25 di 50 Se si allontana
    26.25 di 50 Se resta in corpo a corpo

    Fumogeno Istantaneo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può alzare una piccola nuvola di fumo. Il fumo occulterà tutto ciò presente entro 1,5 metri dall'utilizzatore per un round.
    Può essere usata in combinazione con un'altra tecnica avanzata spendendo uno slot tecnica/azione.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: ½ Basso )
    [Da studente in su]



    Omicidio Elettromagnetico - Jibashi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo (4)
    L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]

    [Da genin in su]


    Slot Difesa1
    Slot Difesa2
    Slot Difesa3
    Slot Azione1 Lancio Kunai/Spazzata
    Slot Azione2 Lancio Kunai/ Montante
    Slot Azione3 -/Fendente
     
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    Strage al tempio





    [Sho]

    Con due mastodontiche bestie che combattevano alle sue spalle, il terreno di scontro era improvvisamente diventato pericolosissimo per il ninja della foglia, che subito si era lanciato contro il suo melmoso avversario, per toglierlo di mezzo in fretta e mettersi al riparo dai due mostri, i quali sembravano non curarsi troppo delle due piccole formiche sotto di loro, nonostante si trovassero in una sorta di sogno, e non avessero idea di cosa sarebbe accaduto loro se fossero morti in quella dimensione.
    Occultato da un fumogeno creato dal suo chakra, Sho cercò di minare la stabilità avversaria attaccandolo tramite il suolo. Che il suo nemico sapesse, o avesse previsto la cosa, non fu dato noto, ma l'uomo, dopo aver creato dalla propria mano un fodero con una lunga spada, come quella di Keiji, lo piantò al suolo, restando in equilibrio sopra di esso, isolandosi in qualche modo dalle scariche elettriche, ma proprio per questa ragione, il piano della melma si rivelò peggiore di un eventuale attacco elettrico subito.
    Infatti la spazzata di Sho, che andò a impattare contro il fodero, fece cadere rovinosamente la copia del ragazzo, facendo si che il montante non lo colpisse al plesso solare, ma direttamente in faccia, essendo il clone caduto parzialmente in avanti.
    La combinazione non avrebbe potuto avere esito migliore, infatti ancora stordito dal colpo possente ricevuto nel viso, il falso Sho si accorse della minaccia successiva solo quando questa gli stava praticamente incidendo la "carne" della spalla. Senza equilibrio, e ormai anche quasi senza un braccio, il clone tentò un'ultima mossa disperata, generando dal proprio occhio sinistro, una lama identica a quella che aveva usato il falso padre di Sho fino a quel momento, completamente nera, che partì verso lo stomaco del ninja con grande forza, mentre questo affettava la copia di se stesso. [S&M Conc.550 = velocità della spada][Pot 40]
    Che la melmocopia avesse colpito o meno il torturatore della foglia, sarebbe caduta a terra, priva di entrambi gli arti, squagliandosi poco dopo, e lasciando Sho in balìa dei due mostri.

    [Raizen]

    Con una cattiveria ben superiore al previsto, l'accoppiata Raizen-Kurama si stava prendendo cura del cinque code posseduto. Che i due sapessero che la morte del demone in quell'ambiente, non avrebbe causato la sua dipartita nel mondo reale? O si erano semplicemente lasciati trasportare? Fatto sta che quando la volpe afferrò la testa del "cavallo" e gli scaricò dentro la sua sfera energetica, la gola del demone cinque code, colpito in controtempo, iniziò a sciogliersi come plastica bruciata. L'enorme creatura ricoperta di melma, cercò di divincolarsi, solo per ricevere delle gran codate sui lati del costato, cosa che fece guadagnare abbastanza tempo a Kurama da finire il lavoro. Quando la nube di polvere si fosse dissolta, la testa del cinque code si sarebbe lentamente staccata dal resto del corpo, che cadde a terra, con un suono simile a un gavettone appena scoppiato, tranne per la testa, che rimase tra le zampe della volpe e iniziò a gocciolare melma.
    Poco dopo, dalla carcassa di melma nera, sarebbe emerso un molto affaticato demone dalle 5 code, ma ancora in possesso della propria testa, mentre la melma, evaporava nell'aria, assieme al clone di Sho. In quel momento, una grossa catena bianca partì dal cinque code, diretta verso Sho, troppo veloce per essere evitata, troppo forte per essere fermata. La catena avrebbe colpito il ragazzo dritto al ventre, ma non avrebbe causato dolore, mentre un forte bagliore bianco avrebbe riportato tutti e due alla realtà, concludendo quell'esperienza orripilante.



    [All'esterno]

    Tranne per il fatto che quello era un sogno, mentre nella realtà, le cose erano davvero precipitate. Al loro risveglio, i due avrebbero trovato una scena a dir poco raccapricciante.
    Raizen si trovava a terra, seduto, praticamente dove si era addormentato. Attorno a lui, ammucchiati come sacchi di sabbia, i corpi di tutte le guardie che il Kage si era portato dietro, assieme ai corpi dei sacerdoti. Erano tutti ammucchiati, morti in un disperato tentativo di salvare l'Hokage privo di sensi, per permettergli di completare il rituale.
    Oboro praticamente impalata ad un muro lì vicino, la donna aveva bloccato la fuoriuscita di sangue nelle zone più gravi utilizzando i propri insetti, ma era in condizioni non troppo rosee.
    La sala imbrattata di sangue e pezzi di ninja sparsi un po' ovunque, e Sho, ormai anche lui sveglio, in piedi, davanti al cadavere martoriato di Nehan, con in mano la sua spina dorsale con ancora attaccato il teschio, mentre il corpo sembrava una pelle di serpente svuotata.
    Lui era l'assalitore. Nessun altro aveva fatto irruzione, il tempio era segreto, e le guardie non si aspettavano un attacco dall'interno. La furia del demone si era trasferita su di lui quando nessuno se l'aspettava, e mentre il ragazzo percorreva i corridoi senza fine, e combatteva contro i cloni delle sue paure e del suo destino, stava in realtà facendo a pezzi i presenti.
    Ora che era tornato in sè, Sho era ufficialmente il portatore del cinque code. Ma aveva anche sulle mani, il sangue di quasi una ventina di compaesani, morti solo per rallentarlo.
    Nel tempio erano presenti kit di pronto soccorso, se li avessero cercati. Ma a parte Oboro, per gli altri ormai non c'era proprio niente da fare.
    Intanto la melma era completamente scomparsa, così come chiunque avesse cercato di sabotare quell'impresa.





    Edited by Jotaro Jaku - 2/3/2016, 19:58
     
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    La dura verità




    Colpito, il mio avversario era stato sconfitto, ma non aveva intenzione di andarsene senza un ultimo colpo, dal suo occhio dipartì rapida una lancia diretta al mio addome, troppo veloce per permettermi di schivarla, l'unica mia possibilità sarebbe stata quella di assorbire il colpo e lo feci con una tecnica che avevo già utilizzato.
    Il giubbotto corazzato sul mio busto fu pervaso dal mio chakra elettrico che ne potenziò le abilità difensive facendo sì che la lancia di miasma si infrangesse su di esso con un rumore ronzante.
    Quello che rimaneva del mio clone cadde a terra, inerme, per poi dissolversi in una pozza senza vita, o almeno così appariva, intanto anche lo scontro tra i due demoni sembrava essersi concluso, pareva che Raizen e la sua volpe non avessero lasciato molte possibilità al cinque code, che non poté far altro che subire l'assalto del kage e venirne sconfitto.
    La prova, dopo un tempo che era sembrato infinito, sembrava conclusa, potevo finalmente svegliarmi da quel sogno, non potevo aspettarmi che mi sarei ritrovato in un incubo ben peggiore.

    [...]



    Lentamente aprii gli occhi, la visione era offuscata e non riuscivo a collocare correttamente il mio corpo nello spazio, pian piano mi resi conto di essere in piedi, non era certo così che mi ero addormentato, che stava accadendo?
    Cominciavo a riacquisire i miei sensi, il tempio era estremamente silenzioso e nella mano stringevo qualcosa, con l'altra mi strofinai gli occhi per cercare di vedere più chiaramente e scoprii che era bagnata, solo dopo potei notare che era sangue.
    Quello che stringevo nell'altra mano altro non era che la colonna vertebrale, con tanto di teschio, della sacerdotessa, non era difficile da capire visto che il resto del suo corpo giaceva senza vita davanti ai miei occhi.
    D'istinto lasciai andare le ossa della donna e scattai indietro, confuso, quasi nel panico, cominciai a guardarmi attorno, quello che vidi fu un massacro, tutti i monaci erano statoi fatti a pezzi in maniera brutale, ero stato io, non ero padrone delle mie azioni ma sapevo che era colpa mia.
    Tutti morti, tranne Oboro, la ragazza era stata brutalmente impalata ad un muro ma era ancora viva, fortunatamente le mie doti di medico mi permisero di stabilizzare la situazione, coadiuvato da dei kit di pronto soccorso che riuscii a trovare all'interno del tempio.
    Il mio volto era un misto di emozioni, terrore per quella visione, risentimento per non essere riuscito ad evitarlo, e rabbia verso me stesso.
    Quando la ragazza degli Aburame fu in condizioni relativamente stabili mi sedetti accanto a lei e, guardandola dritto negli occhi, le dissi con un filo di voce:

    -Sono stato io vero? Ho... ho fatto io questo...-

    Fu in quel momento che anche Raizen riprese conoscenza, l'unica cosa che feci fu guardarlo negli occhi per poi sussurrare:

    -Raizen, io... io...-

    Nessun'altra parola riuscì ad uscirmi dalla gola, come bloccata da un terribile peso, come avrebbe reagito il decimo a quella visione?
     
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    La "fine" dell'incubo







    L’attacco si dimostrò a dir poco devastante, la creatura cadde sotto i colpi della volpe, sciogliendosi in un gigantesco blob. Quello che successe dopo fu spettacolare, il cinque code, candido come la neve, uscì dall’ammasso appiccicoso legandosi a Sho, il colosso non provò a bloccare la catena conosceva la sua funzione e mentre i due si legavano rilasciò la sua trasformazione, tornando a dimensione normale.
    Il cinque code era stanco, esausto, ma vivo.

    Che ti avevo detto?

    Commentò la volpe con uno schiocco di dita, seppur ancora iraconda verso il problematico fratello quanto bastava da non volergli rivolgere la parola al momento.
    Il contatto con la catena fu anche l’origine di un forte bagliore che riportò tutti e due alla realtà.
    L’Hokage si levò in piedi, abbattuto per un fallimento che non aveva calcolato, sospirò lentamente e dopo aver saggiato la situazione sospirò nuovamente, fissando gli occhi su Sho, prima di aver stretto le labbra mentre guardava la situazione in cui versava Oboro.
    Si avvicinò ai due, senza dare il minimo segno di stanchezza eccezion fatta per quella emotiva, una volta giunto dai due levò la mano per aria, grande come entrambi la conoscevano, pronta a schiacciare Sho come l’insetto che era rispetto a lui.

    Non sarebbe dovuto succedere.

    Calò la mano e la posò sulla spalla del ragazzo, stringendola lievemente.

    Mi dispiace.

    Trasse un altro respiro, del tutto incapace di dire qualcosa mentre osservava quell’ecatombe.

    MA CHE CAZZO DI DIO JIGOKU LURIDO STAVATE FACENDO?!?

    Calciò via una testa con veemenza, spedendola fuori dal tempio come un razzo.

    UNA BARRIERA DOVEVANO CREARE!
    UNA SOLTANTO!
    CON UN SOLO SCOPO!


    Una seconda testa fece la stessa fine, dall’esterno, con l’eco di quelle urla la scena sarebbe potuta sembrare divertente, ma all’interno era solo un Hokage furioso con i cadaveri dei suoi stessi sottoposti alle quali famiglie avrebbe dovuto spiegare il perché dell’assenza delle teste dei loro cari.

    E INVECE NO!
    INVECE NO!


    Cadde sulle ginocchia, conscio del fatto che parte di quella tragedia era da imputarsi a lui, una sola persona in tutto quel team non meritava la morte, eppure la sua colonna vertebrale stava prendendo aria all’esterno del suo corpo.
    La furia purtroppo non gli permetteva di controllarsi perfettamente, ed una quantità di chakra non indifferente cominciò ad uscire dal corpo, quel chakra particolarmente denso e pesante che preannunciava poco di buonoAkuma no Sonzai
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento (5)
    L'illusione si attiva se presenti entro 12 metri e se si ha almeno un'energia in meno dell'utilizzatore. Una volta a Round l'istinto si concretizzerà riducendo di 1 gli slot difesa del nemico, tramite attacchi illusori che non avvantaggiano l'utilizzatore. La vittima può decidere di subire un attacco illusorio e conservare lo slot difesa, ma avrà Dolore (DnT Grave) la ferita provocata produrrà percezioni coerenti con la sua natura. E’ possibile aggiungere effetti scenici a piacere purchè non antisportivi. Sarà possibile escludere alleati se presenti. L'Efficacia è pari a 60
    Tipo: Genjustu
    (Livello: 2 / Consumo: Altissimo - Mantenimento: Mediobasso)
    [Da Jonin in su]

    fu proprio in quel momento che la stessa figura che li aveva accolti al loro arrivo comparve tra di loro, leggera e bella esattamente come lo era prima, ben distante dal guanto stropicciato che ora stava sul pavimento.
    Si avvicinò al Colosso, come un petalo che sfiorava la superficie dell’acqua e gli cinse il collo con le braccia.

    Shhhht

    Non disse altro, non serviva altro, l’aura si dissipò, come anche il muso rabbioso che Raizen aveva messo su.
    Gli restò accanto per dei lunghi secondi, abbracciandolo come avrebbe abbracciato il suo stesso cuore, prima di levarsi e guardarlo con un sorriso appena accennato.

    Continua a crescere, giovane Hokage.
    E non temere, questa luce non cesserà mai di guidarti nel buio.


    Lo spirito fece qualche passo indietro, dissolvendosi in una cenere particolarmente bianca, emettendo una flebile luce. Eppure, nonostante la leggerezza che avrebbe dovuto contraddistinguere quella materia non era preda delle correnti aeree, bensì, restando compatta in una scia sinuosa si allontanò, chissà dove, come se il vento soffiasse solo per lei.

    Torniamo al villaggio.
    Ciò che è accaduto qui dentro è vostro soltanto, se mai qualcuno ne parlerà saprò a chi dovrò chiedere spiegazioni.


    Non era una faccia che ammetteva repliche quella dell’Hokage, probabilmente nemmeno qualcosa di più rumoroso di un respiro, ed i due avrebbero fatto meglio a non sperimentarlo.
     
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26 replies since 13/10/2015, 15:33   447 views
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