Sussurri tra i boccali.

[Free GdR per Sho e Ryose - QM Ade Geist]

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    Da Deirumi il Sudicio - ore 16.14


    "Hai sentito anche tu, vero?"


    Mormorò una voce, mentre nella locanda scorrevano fiumi di birra che, insistentemente, bagnavano i tavoli sui quali gli avventori si trovavano.

    "Ti riferisci al fattaccio di Kadeshi e Irotai?"


    Sentenziò un'altra voce.

    "Parla più piano! Qui potrebbero esserci orecchie indiscrete! Sì, mi riferisco a loro."


    D'un tratto, la porta della locanda fu aperta con violenza, da un poderoso calcio. Cinque ninja con un coprifronte esente da simboli di villaggio sostavano sulla porta. Al centro vi era un uomo senza un braccio, molto alto, con un vistoso sigaro in bocca ed una benda sull'occhio. Dimostrava circa trent'anni. Pareva inoltre avere qualcosa in fronte, ma il coprifronte non ne permetteva una corretta visione. Alle due estremità vi erano due bambini dalla carnagione particolarmente scura; erano armati di tutto punto: kunai ai fianchi, cartebomba in bella vista, un'accetta, il bambino sulla sinistra, ed un Bō decisamente più grande di lui quello sulla destra. Entrambi erano a torso nudo. Subito di fianco al primo ninja descritto avevamo altri due adulti: una donna, quindi una kunoichi, bionda, assai formosa - inutile dire che non sarebbe passata inosservato in nessuna occasione, specialmente in un luogo come quello - ed un uomo anziano, probabilmente sulla sessantina, bassino, con capelli bianchi, lunghi, legati a formare una coda sopra la testa. Niente di particolare in questi due individui, se si volesse tralasciare il fatto che le loro vesti fossero intinte nel sangue al punto da gocciolare copiosamente ovunque camminassero.
    Entrati, qualcuno chiuse la porta alle loro spalle.

    "Possibile che ti abbiano sentito? Come fanno ad essere già qui!? Dannazione, sai che non si deve nominare le loro vittime!"


    I cinque ninja misteriosi sedettero al bancone, lontano dai tavoli, sugli alti sgabelli dirimpetto all'oste. Quest'ultimo era palesemente spaventato, stava cercando con tutto se stesso di mantenere la calma; si sentiva quasi come se una lama stesse piombando sulla sua testa, temeva infatti che a decidere del suo destino potesse essere un semplice sguardo sbagliato al momento sbagliato.

    "Un'altra casa. Tra diciotto ore."


    L'oste annuì, non voleva certo contraddirli. Le figure misteriose scesero da quegli sgabelli che avevano occupato soltanto per un istante e, nello stesso coreografico modo in cui erano entrati nel locale, se ne andarono: un sonoro calcio alla porta - dotata, per la fortuna del proprietario del posto - di cardini liberi.

    Un avventore si avvicinò al bancone, rivolgendosi al buon Mastro Deirumi - questo era il nome dell'oste:

    "Per quanto ancora dovrà andare avanti questa storia, Deirumi?! Qua siamo tutti spaventati a morte, quando smetterai di dire no a quei malf ..."


    Non fu in grado di finire la frase: un kunai, sfondando la finestra accanto alla porta d'ingresso, entrò nel locale ad una velocità inverosimile, conficcandosi nella tempia del temerario cliente. Il corpo senza vita cadde immediatamente a terra, in un sordo tonfo.
    Si riaprirono immediatamente le porte de locale: i due bambini presero l'ormai cadavere dell'avventore, uno dalle spalle, l'altro dalle gambe, e lo portarono via. All'altezza della porta, sussurrarono entrambi, all'unisono, in direzione di Deirumi, con voce atona e identica:

    "Diciotto Ore."

    "Diciotto Ore."


    La porta si chiuse alle loro spalle e per quel pomeriggio, mai più si riaprì.

    [...]

    Amministrazione di Konoha - ore 18.14


    I pettegolezzi, si sa, viaggiano alla velocità della luce anche quando le informazioni non dovrebbero circolare affatto. Anzi, circolano meglio quando ciò che spettegolano è qualcosa di privato, oscuro, tetro. Come poteva, soprattutto, non fare scalpore un'omicidio a sangue freddo a Konoha, nella peggiore bettola della città, avvenuto sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole? Ma soprattutto, due bambini che trascinano fuori dal locale un uomo con un kunai conficcato in testa non potevano certo passare inosservati.
    Come se non bastasse, l'identikit del gruppo di uomini ritenuto responsabile del suddetto omicidio coincideva con quello dei sospetti di quattro casi di rapimento: più specificatamente, a questi casi di rapimento.


    Ikami Agane
    Donna, circa venti anni d'età. E' scomparsa dietro casa sua, verso le 22.00, mentre, raccontano i vicini, stava ritornando a casa dal lavoro.
    Sempre i vicini dicono che abbiano visto una donna bionda, con fisico statuario, avvicinarla pochi minuti prima.



    Ken Soshi
    Uomo, circa venticinque anni d'età, ex ninja di Suna. Era nuovo in città, non aveva stretto molti contatti con nessuno se non con il nostro testimone, Aki Hideo. Ha sporto denuncia dopo non aver più ricevuto notizie del ninja di Suna, nonostante lo avesse aspettato per due giorni fuori da casa sua. Dice che, saltuariamente, un uomo con una benda sull'occhio circolava in quella zona.



    Ama Katsuito
    Uomo, circa ottanta anni d'età, ex ninja menomato in battaglia oramai in congedo. L'ultimo ad averlo visto pare esser stato il figlio, il quale ci ha riportato che il padre gli avesse raccontato di aver stretto amicizia con due nuovi bambini del posto, bambini che sapevano il fatto loro nell'arte ninja.



    Go Sude
    Uomo, circa venti anni d'età. Uomo ligio al dovere, padre di famiglia, siamo venuti a conoscenza della sua scomparsa quando la moglie ci ha detto di non aver più sue notizie dal giorno dopo in cui si era ricongiunto col padre ritenuto disperso da anni: l'uomo era bassino, di corporatura massiccia, con lunghi capelli bianchi legati in una coda di cavallo.


    Il Decimo vide in questa occasione, il modo migliore per mandare il suo nuovo torturatore di villaggio ad allenarsi. Ovviamente nessuna paga era prevista, il servizio che si prestava alla Foglia era di tipo burocratico e prettamente formale. Avrebbe potuto mandare una squadra specializzata in questo genere di cose ma riteneva più utile dare una migliore formazione al suo nuovo membro dello staff del villaggio. Sapeva benissimo che se avesse scelto di mandare Sho Saitama ad investigare si sarebbe dovuto sorbire tutto il pacchetto e le relative responsabilità che ne sarebbero potute derivare, e con loro le conseguenze: era infatti imprescindibile la presenza del ragazzo delle superstizioni, come lo chiamavano da tempo nel Villaggio, Oda Saitama, il fratello di Sho. Come è ben noto a tutti gli abitanti di Konohagakure, il Kage è una persona decisamente sopra le righe: presa la sua decisione, questa fu la missiva che arrivò a casa Saitama, pochi minuti dopo il sigillo del Decimo - quando le questioni scottano, bure la burocrazia si piega:

    "Fratelli Saitama, siete stati scelti per investigare su delle scomparse e sull'omicidio di un uomo, la cui identità è ancora da accertare, alla locanda "Da Deirumi il Sudicio". In allegato, i fascicoli delle scomparse. Il consiglio è di partire immediatamente e di iniziare le vostre indagini dalla suddetta locanda; l'omicidio è infatti avvenuto poche ore fa.

    - L'Amministrazione di Konoha


    A piè di pagina, scritto di proprio pugno, accompagnato da un disegnino caricaturale del suo stesso volto, il Kage aveva scritto. "Scordatelo, Sho, niente paga."

    Casa Saitama - ore 18.19


    Un messo dell'Accademia bussò con forza alla porta di casa Saitama. Avrebbe espressamente cercato Sho, consegnandogli la lettera e sostenendo che tutte le informazioni necessarie erano in essa contenute. Senza perdersi in ulteriori chiacchiere, si sarebbe congedato.
    Da quel momento in poi, la faccenda passava in mano agli Shinobi.





    OT/ Eccoci qua! E' una bella free che potrebbe avere dei bei risvolti da Quest, che vi mette davanti a scelte importanti e spesso ... vitali. :guru: Il primo post è volutamente vago e di presentazione. Sia tale - di presentazione, non vago! - anche il vostro primo giro di post. Vediamo di divertirci. :wosd: /OT
     
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    Sfruttamento





    -E INVECE TI DICO CHE OGGI STA A TE LAVARE I PIATTI!-

    Gridai ad Oda.
    Come sempre cercava di barare sui turni delle faccende da fare a casa, una caratteristica che aveva fin da quando eravamo piccoli; mentre ero distratto si recava alla lavagna nel quale segnavo le varie mansioni e le risistemava come gli faceva più comodo.

    - VUOI SAPERE COME LO SO?-

    Presi un bel respiro per calmare il tono della voce ed indicai una casella sulla lavagna.

    -Perché, benché tu sia diventato bravo a copiare la mia calligrafia, IO LA PAROLA "PIATTI" LA SCRIVO CON DUE "T" MALEDETTO ANALFABETA!-

    Il detto dice "essere salvati dalla campanella", per mio fratello fu una forte bussata alla porta di casa a distrarmi dalla ramanzina.
    Mi ricomposi e recai alla porta mentre guardavo Oda come per chiedere chi mai potesse essere a quell'ora; aprii e vidi un messo dell'amministrazione che mi consegnò una lettera spiegandomi che era una missione che mi veniva affidata dall'hokage, ulteriori informazioni le avrei trovate al suo interno.
    Salutai l'uomo e chiusi la porta per dirigermi al divano, sopra il quale mi sedetti, per aprire la busta e leggere il suo contenuto.

    -Ehy Oda, ti è andata di culo, sembra che dobbiamo partire immediatamente per una missione. Ci sono state delle scompare qui vicino e dobbiamo indagare.-

    Mi feci serio e con voce molto profonda e ferma aggiunsi.

    -Non pensare che mi scordi che sta a te....-

    Ripresi poi il tono sereno.

    -Adesso però vieni qui che leggiamo i dettagli e poi ci andiamo a preparare.-

    Una volta che mio fratello si sedette accanto a me gli passai la metà dei fogli che descrivevano le vittime, io mi sarei tenuto l'altra, per poi scambiarcele successivamente ed ottenere entrambi tutte le informazioni.
    Analizzai con attenzione sia la descrizione delle vittime che dei sospetti rapitori.

    -Qualcosa non mi convince, Oda. A te non sembra che le descrizioni dei rapitori sia inquietantemente simile a quella delle vittime? Cambiano alcuni tratti, ma è come se avessero una base in comune, decisamente troppo per una coincidenza. Beh, l'unico modo per sapere di più è chiedere, quindi andiamo.-

    Cominciai a mettere a posto i vari fogli, prendendo anche quelli di mio fratello e solo allora notai la nota dell'hokage a piè di pagina.

    "Maledetto Raizen, questo è sfruttamento!"

    Sconsolato posai la busta e cominciai a prendere l'equipaggiamento necessario e preparai inoltre dei foglietti su cui scrissi alcune domande.
    Durante la preparazione dissi a mio fratello:

    -Nascondiamo i coprifronte e tutto ciò che ci potrebbe far riconoscere come ninja incaricati dall'accademia, l'ambiente in cui andiamo non è un bel posto e non voglio attirare l'attenzione, ah , un'altra cosa, non c'è bisogno che ti dica cosa fare una volta che saremmo nelle vicinanze della locanda , vero?-

    Ovviamente mi riferivo alla tecnica della comunicazione telepatica, più volte ci aveva permesso di uscire da situazioni a dir poco disperate, anche se dopo tutto quel tempo trascorso ad allenarsi e combattere assieme mi sembrava di poter comunque leggere nei pensieri di mio fratello.

    [...]



    In poco tempo giungemmo alla locanda "Da Deirumi il Sudicio", un luogo che non consiglierei neppure a quell'ubriacone di Ryo e che senza dubbio meglio di ogni altra cosa rendeva vero il detto "Omen nomen".
    Feci un cenno con la testa ad Oda ed entrai nel tugurio.
    Spingendo la porta questa cadde a terra, i cardini non erano che appogiati, una rapida osservazione mi permise di capire che erano stati spaccati.
    Mi diressi al bancone stando ben attento[ Percezione Intermedia / Occhio di Falco / Investigatore / Segugio]
    Percezione (Intermedia ) [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Percezione anziché +3.
    [Richiede Percezione (Base)]

    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.

    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.

    Segugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto.
    a tutto quello e tutti coloro che mi circondavano, giunto lì mi sedetti ed attirai l'attenzione del locandiere alzando la mano destra.
    Una volta che questo fosse giunto avrei chiesto una birra mentre con la mano sinistra facevo scorrere sul bancone una banconota con sotto un biglietto di quelli che avevo preparato precedentemente che riportava tali parole:

    Siamo ninja incaricati di indagare sul caso delle persone scomparse e su quello che sta accadendo qui, dove possiamo parlare?



    Edited by S h o ! - 15/10/2015, 21:54
     
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    AO ANDON


    Oda si trovava in camera sua, una cassa di legno aperta sul letto che conteneva diverse candele bianche, alcune era già state tirate fuori dal contenitore ed erano state piazzate un po' ovunque in camera e Oda ne teneva diverse in mano. Uno non si rende conto di quante siano 100 candele finché non si ritrova a piazzarle e ad accenderle, ma nonostante fosse un compito noioso aveva deciso di farlo per poter finalmente mettersi in contatto con uno spirito.

    L'Ao Andon, o lanterna blu, è uno Yokai che si nutre del terrore della gente, appare di solito alla fine di una festa in cui si raccontano storie di fantasmi: per ogni storia si spegne una candela e quando sono finite, secondo le sue fonti, la creatura viene convocata dalle emozioni negative che a quel punto hanno saturato la stanza per cibarsene e portare un po' di scompiglio tra le vite dei mortali.

    Erano anni che Oda sperava di incontrare uno spirito, ma se non aveva funzionato in 20 anni, tanto valeva passare alle maniere forti e la sua camera ne pagava le conseguenze.
    La stanza era stata riempita di cianfrusaglie, dai manuali relativi alll'Onmyodo, la via dello yin e dello yang, a tutta una serie di oggetti ormai centenari, anche se forse era più facile pensare che Oda si era bevuto il cervello e aveva cominciato a comprare ogni genere di chincaglieria, ombrelli e lanterne vecchie di secoli, completamente inutilizzabili, sperando che un giorno si trasformassero in Yokai.

    Le urla di suo fratello lo riportarono alla triste realtà, doveva lavare i piatti e non era riuscito a fregarlo neanche questa volta, rimise le candele nella scatola, nascose la stessa sotto il letto e corse in cucina. Oda sapeva bene quanto suo fratello odiasse la sua passione per l'occulto, era meglio giocare d'astuzia e non farsi scoprire mentre cercava di invocare spiriti maligni nella loro casa.

    E' perchè ho fatto di fretta, prova te a scrivere correttamente mentre cerchi di non farti...


    Si, si era appena fregato con le sue stesse mani, mise su un sorriso di circostanza, sperando che suo fratello non decidesse di portarsi un po' di lavoro a casa e cominciò a lavare i piatti, per fortuna era arrivata una lettera dell'Hokage, aveva una missione.
    Lanciò i piatti nel lavello con noncuranza, per poco facendoli a pezzi e prese alcuni dei fogli che Sho gli stava porgendo.

    Mi tocca di nuovo rimandare
    Si Sho, talmente simile che credevo che qualcuno avesse sbagliato a ricopiare la lettera.
    Questo Katuito potrebbe essere coinvolto, così come tutti gli altri, l'unico morto sicuro per ora è quel poveraccio della locanda.


    […]


    Giunti da Deirumi, che per inciso era proprio una bettola, ma se non ti dispiaceva quel lieve odore di urina e i modi un po' volgari degli avventori, potevi goderti una notevole acqua sporca, erano già in contatto telepatico, poter parlare senza essere ascoltati e a qualsiasi distanza era sempre un vantaggio non indifferente.

    Appena entrati nella bettola ci mettemo a sedere, l'omicidio era avvenuto poche ore fa e la locanda non poteva essere probabilmente piena di gente, potevo permettermi di indagare meglio, una rapida analisi a quei pochi che erano rimasti nel locale, utilizzando il mio [talento]

    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.


    Percezione (Intermedia) [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Percezione anziché +3.
    [Richiede Percezione (Base)]


    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
    avrei analizzato tutti i presenti, poi mi sarei avvicinato insieme a mio fratello al bancone.

    Due Birre grazie!


    Tanto stava pagando Sho.


    CITAZIONE
    OT:
    Chakra:39/40 basso
    Consumi: 1 basso per "Comunicazione Mentale"
    Vitalità:12/12 leggere
    Tecnicha utilizzata:

    Comunicazione Mentale
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale (10)
    L'utilizzatore può comunicare telepaticamente a qualsiasi distanza con tutti; all'attivazione comparirà un fuuinjutsu su tutte le persone consenzienti presenti entro 1200 metri.
    Tipo: Fuuinjutsu - null - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]
     
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    Sprovveduti o fortunatamente furbi?


    Da Deirumi il Sudicio - ore 18.59


    Toc


    "Chi sono? Non li ho mai visti qui."


    Mormorò una voce, mentre nella locanda scorrevano i soliti fiumi di birra che, insistentemente, come in ogni istante della giornata, bagnavano i soliti tavoli sui quali i soliti i avventori si trovavano come al loro solito.

    Toc


    "Ma chi se ne fotte, a me piace questa birra!"


    Sentenziò un'altra voce con tono decisamente più alto, scoppiando in una sonora risata immediatamente dopo. Questi mormorii erano alla più totale disposizione delle orecchie dei due ninja che, con la loro scenica entrata, avevano fatto cadere la porta d'ingresso, attirando su di loro tutte le attenzioni.

    Toc


    "Io odio gli estranei"


    Disse la prima voce, indispettita. Immediatamente dopo si alzò sbattendo violentemente le mani sul tavolo e, passando davanti all'oste, a Deirumi, lanciò due monete sul bancone prima di andarsene.<i>

    Toc


    "Bambocci idioti"


    <i>Osò aggiungere, mentre oramai si trovava già fuori.
    Deirumi passò a ritirare il guadagno dell'avventore che se ne era appena andato e notò i due nuovi arrivati, in particolar modo Sho col suo peculiare braccio destro in bella vista. Non appena notò che con l'altra mano stava facendo scorrere qualcosa, Deirumi chiuse gli occhi.

    Toc


    "Cosa posso portarvi?"


    Era visibilmente turbato da quel che era successo pochi minuti prima e la presenza di quei due figuri estranei e che si atteggiavano stranamente, con vecchi "trucchi del mestiere" non lo aiutava di certo. Ma fece finta di niente, raccogliendo gli ordini dei due ragazzi.

    "Arrivano subito!"


    Disse, mantenendo gli occhi chiusi prima di dirigersi verso la spillatrice.

    Toc



    In sottofondo, se si fossero concentrati a dovere, avrebbero potuto udire un piccolo battito regolare, secco, probabilmente di un oggetto metallico. Il suono era inconfondibile ma a malapena udibile.

    Toc



    Anticipate da un piccolo fiotto di liquido ambroso sul bancone, le birre arrivarono. Deirumi, chiudendo gli occhi mentre camminava in direzione dei ragazzi, disse, muovendosi lentissimamente e con passi incerti:

    "Ecco a voi. Solitamente accettiamo offerte libere per questo genere di consumazioni."


    Terminata la frase, voltò i tacchi e si occupò delle ordinazioni ai tavoli degli altri avventori.

    Toc



    Se uno dei due ninja si fosse concentrato a dovere su quel suono di sottofondo, si sarebbe potuto accorgere che lo schema era ben preciso e non soltanto saltuario come poteva sembrare ad una analisi poco attenta dovuta a tutto il fracasso presente in quella malfamata bettola.
    I tipi di "colpo" erano soltanto due uno che risuonava, l'altro muto, deciso, secco. Qualora l'attenzione fosse stata davvero totale, lo schema si sarebbe rivelato il seguente.


    .- -.. . ... ... --- // ...- .. // - --- -.-. -.-. .... . .-. --- // .-.. .- // ... .--. .- .-.. .-.. .- // . // ...- --- .. // -.. --- ...- .-. . - . // ... . --. ..- .. .-. -- ..



    D'un tratto, un cliente si alzò facendo rumorosissimamente stridere la sedia di legno sulle assi pavimentali del locale. Il silenzio piombò nella stanza in un istante. Una risata lo interruppe e le bottiglie ed i boccali vuoti iniziarono a volare da parte a parte della taverna. Dal fondo della stanza si alzò un uomo esile, alto circa un metro e settanta, col volto visibilmente sfregiato ed una mascherina nera, piccola, sugli occhi. Portava un cappello ed era vestito con abiti totalmente inusuali per quel luogo. Attraversò lentissimamente l'intero locale per verticale, con le mani in tasca ed il capo chino. Le bottiglie sembravano evitarlo in maniera davvero particolare. Passò davanti al bancone, gettò anch'egli un paio di monete e, contemporaneamente, partendo prima da Oda e poi da Sho, toccò, quasi sfiorò, la spalla destra dei ragazzi. Proseguì il suo viaggio verso l'uscita aggiustandosi il cappello e poi sparì.

    Se i ragazzi avessero seguito la misteriosa figura dal volto sfigurato, egli avrebbe camminato per circa un chilometro verso est, andando ad inoltrarsi nella boscaglia vicina alla locanda di Deirumi. Solo a quel punto si sarebbe voltato, conscio di non essere ascoltato né, tanto meno, visto da occhi indiscreti.

    "Inutile che mi mentiate, so che siete dei Ninja. Sapete che vi state per cacciare in un bel pasticcio, vero? Siete inoltre stati degli incredibili sprovveduti ad entrare in quel modo in quel posto. Complimenti, tuttavia, per essere riusciti a decifrare il mio messaggio. Vorreste, dirmi, gentilmente il vostro nome ed il vostro grado? L'Accademia è a volte talmente inetta per queste cose che si dimentica persino della mia esistenza.


    Disse, mentre si aggiustava il vestito nero, il panciotto e il cappello che aveva in testa. Sarebbe toccato ai due Shinobi adesso, parlare. Chissà se avevano mai sentito nominare le storie che si narravano sulla figura che avevano davanti e se potessero anche solo immaginare chi fosse l'individuo con cui avevano a che fare.

    Qualora non avessero seguito l'uomo, dopo qualche minuto passato ad osservare la stanza ed a sorseggiare la loro birra, sarebbero stati interrotti dal frastuono di un nuovo (?) avventore.

    "Deirumi, quanto tempo!"


    Sbraitò entrando l'individuo. Osservandolo però, i ninja non avrebbero faticato a riconoscerlo. Era il tizio che pochi minuti prima se ne era andato, scocciatissimo e rivolgendo loro epiteti poco simpatici.

    Itesuke! Saranno almeno due settimane che non ci vediamo!


    Rispose dal canto suo Deirumi. L'avventore si sarebbe seduto ancora al medesimo tavolo dove si trovava prima ed avrebbe iniziato a raccontare la sua storia, a bassissima voce.

    "Non potete capire ragazzi, che avventura! Non mi era mai capitata una cosa del genere! Ieri, un uomo senza un braccio mi ha preso per il colletto della maglia mentre venivo qui da Deirumi, nella strada dopo la boscaglia, mi ha fatto uno strano segno con la mano davanti agli occhi e poi se ne è andato. Ho cercato di seguirlo ma subito dopo sono caduto a terra e mi sono rotto il naso, per questo porto questa fasciatura. ahahahahah"


    E tutti risero assieme a lui. Peccato che l'uomo non portasse nessuna fasciatura sul volto.

    I Fratelli Saitama sarebbero riusciti a recuperare le informazioni che servivano loro per andare avanti in questa oscura faccenda? Oppure avrebbero atteso altri piccoli possibili indizi continuando ad ascoltare nel locale? Una sola cosa era certa: ogni persona all'interno di quella stanza sapeva che loro non erano soliti avventori. E da Deirumi puoi intrattenerti solo se sei di casa.





    Edited by Ade Geist - 22/10/2015, 18:25
     
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    Parlare con uno spettro

    Da quando erano entrati, Oda aveva la lieve sensazione di non essere il benvenuto.
    Pazzesco come il luogo di un omicidio, avvenuto nemmeno 3 ore prima potesse essere così brulicante di persone, persone che li guardavano senza riconoscerli, e non parevano per niente contenti.

    TOC


    Uno degli avventori si allontanò con dei modi alquanto teatrali, quasi a far capire a tutti che non ce li voleva là dentro, il capriccio di un ubriaco, o forse qualcosa di più?
    “Stai a vedere, ora va a chiamare un gruppo di banditi e ci fanno a pezzi, scommetto che le mie orecchie saranno un bellissimo pendente”
    Oda non era mai stato un ottimista.

    TOC


    Prese la sua birra e ne tirò un gran sorso, l'oste sembrava essere terrorizzato, aveva chiuso gli occhi quando Sho aveva fatto scivolare il messaggio e li aveva mantenuti chiusi anche mentre porgeva loro le birre, rischiando di versare tutto per terra.
    “Quest'uomo è terrorizzato, come se lo avessero ricattato, non vuole avere niente a che fare con noi”

    TOC


    Ah giusto, c'era un'altra cosa che lo stava infastidendo, sentiva come un picchiettio, ma era vario, praticamente composto da due tipi di suono: secco e risonante.
    Aveva una cadenza troppo casuale per essere il ritmo di una qualsiasi canzone da bar, neppure l'ubriaco più marcio di Konoha se lo sarebbe potuto immaginare.... e poi i suoni erano sempre quelli, un rapido alternarsi di battute e poi silenzio, una pausa brevissima ma sempre uguale e ogni tanto più lunga.

    La missione poteva aspettare, uno spettro aveva finalmente deciso di mettersi in contatto con Oda, forse proprio lo spettro del defunto, non riusciva ad abbandonare quel luogo e aveva bisogno di un aiuto?
    “Sho, senti questo rumore? E' sicuramente il defunto che vuole parlare con noi, fammi prendere un appunto!”
    Prese un foglietto di tasca e cominciò a segnare: un punto per il rumore breve, un segno orizzontale per il suono prolungato, la pausa era un semplice spazio e cominciai a trascrivere quello che sentivo.
    Dopo poche sequenze il tamburellare cessò, poi riprese, era una pausa più lunga, che volesse separare due insieme di simboli?Due parole?
    Oda optò per la seconda opzione e rappresentò la pausa prolungata con due sbarre oblique, alla fine questa era la sequenza trascritta:

    CITAZIONE
    - --- -.-. -.-. .... . .-. --- // .-.. .- // ... .--. .- .-.. .-.. .- // . // ...- --- .. // -.. --- ...- .-. . - . // ... . --. ..- .. .-. -- .


    “Ora, possiamo ipotizzare che lo spettro voglia comunicare con noi e per farlo usi la nostra lingua, quindi i simboli uguali e vicini sono sicuramente delle doppie, quindi il simbolo più vicino alla doppia è una vocale oppure una H, mi segui?”


    Sicuramente suo fratello lo avrebbe picchiato, ma poteva capire che c'era una certa logica nelle fissazioni di Oda, che fosse la strada giusta?

    “La lettera che più si ripete nella nostra lingua è la "e", proviamo a sostituirla con il simbolo che non appare in coppia più spesso, oppure, quello che appare da solo più spesso, perchè la 'e' potrebbe essere usata come congiunzione, e otteniamo:”


    Scribacchiò qualcosa sul foglietto, ormai piuttosto confuso, ma ancora leggibile:
    CITAZIONE
    - --- -.-. -.-. .... e .-. --- // .-.. .- // ... .--. .- .-.. .-.. .- // e// ...- --- .. // -.. --- ...- .-. e - e // ... e --. ..- .. .-. -- ..

    “Una doppia, una lettera e poi una 'e', questa potrebbe tranquillamente essere una "h", e le "h" sono al massimo precedute da una doppia "C", non penso ci possa andare una "G" per esempio.
    Poi c'è un'altra doppia, magari la lettera che la precede è una "o"oppure una "a", cosi come la lettera che la segue, tanto la "u" non la caga nessuno e la "I".... beh, la I me la immagino in partenza ad una parola come l'articolo "Il", quindi per ora lascerei stare”

    CITAZIONE
    - acche .-. a // .-.. o // ... .--. o .-.. .-.. o // e// ...- a .. // -.. a ...- .-. e - e // ... e --. ..- .. .-. -- ..

    CITAZIONE
    - ocche .-. o // .-.. a // ... .--. a .-.. .-.. a // e// ...- o .. // -.. o ...- .-. e - e // ... e --. ..- .. .-. -- ..

    QUelli erano i risultati delle prime intuizioni di Oda, anche se ancora la soluzione si intravedeva appena.

    CITAZIONE
    OT/ Mi sono fermato prima che il tizio si alzi

    Chakra:39/40 basso
    Consumi: 1 basso per "Comunicazione Mentale"
    Vitalità:12/12 leggere
     
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    Messaggi in codice





    Non sembrava che le persone presenti in quella taverna gradissero la nostra presenza lì, in particolar modo uno, il quale si alzò ed uscì borbottando parole non troppo cortesi nei confronti miei e di mio fratello.

    Uccidilo, quello sporco umano ti ha mancato di rispetto



    "Lo farei volentieri, ma sono in missione adesso."

    Decisi di ignorare gli insulti dell'uomo, non avevo certo intenzione di rovinare una missione per la poca tolleranza del Gobi.
    Il demone era da poco dentro il mio corpo e non avevo ancora trovato il modo di confessarlo a mio fratello, era una cosa importante ed avevo intenzione di dirglielo al momento più opportuno, ma quando sarebbe arrivato? Come avrei potuto dirgli che avevo intrapreso una missione mortale per farmi sigillare all'interno niente meno che un demone? Conoscevo Oda e le sue manie dell'occulto e del soprannaturale, non avevo idea di come l'avrebbe presa se gli avessi confessato tutto in una maniera non appropriata. Riflettendoci erano molteplici le occasioni che negli ultimi tempi mi avevano costretto ad eseguire missioni separato da mio fratello, era piacevole che questa volta potessimo tornare a collaborare come ai vecchi tempi.
    Preso da quei pensieri, che mi preoccupai di non condividere erroneamente con Oda tramite la comunicazione mentale, sorseggiai la mia birra mentre uno strano ticchettio, che pareva quasi ripetersi nel tempo regolarmente, risuonava nella stanza.
    D'un tratto mio fratello usufruì del nostro legame mentale per informarmi che anche lui aveva notato questo rumore e che lo aveva trasscritto.

    "Un codice dici eh? Certo, il discorso degli spettri è decisamente una cazzata, Oda, però fammi controllare."

    Con il biglietto scirtto sotto gli occhi prestai attenzione al rumore presente nella stanza, concentrandomi il più possibile.

    "Penso tu abbia ragione, fratello. Mi pare ci sia un piccolo pezzo prima, ma cominciare da qui penso sia sufficiente, non può essere una coincidenza."

    Pensai alle ipotesi che Oda mi aveva detto, il ragionamento che aveva seguito era senza dubbio corretto, ma le lettere che era riuscito a ricavare erano decisamente poche per potervi costruire una frase.
    Cominciai dunque analizzando la prima parola.

    "-acche .-. a oppure -ocche .-. o dici. Con la prima francamente nella nostra lingua mi viene in mente poco e niente, la seconda forse pare più probabile, lascia che ci pensi un attimo."

    Con un rumore stridulo un uomo si alzò da un tavolo attirando l'attenzione su di sé, si diresse poi verso me e mio fratello e, con un gesto rapido e delicato, ci toccò le spalle.

    Che diavolo tocca questo tizio? Vuole morire?



    "TOCCARE! La parola potrebbe essere Toccherò, Oda! Inoltre hai notato che il rumore si è fermato quando il tizio si è alzato dal tavolo? Secondo me vuole che lo seguiamo. Io andrei , però dobbiamo stare attenti, potrebbe essere una trappola, seguirlo in incognito sembra impossibile visto che ci chiede proprio di andare con lui, quindi preparati per uno scontro o un'eventuale fuga."

    Finii la birra mentre il misterioso uomo usciva dal locale, con calma riposai il bicchiere sul bancone e mi alzai per poi uscire anch'io da quel tugurio.

    "A debita distanza."

    Comunicai brevemente a mio fratello.
    Non avrei infatti seguito l'uomo a meno di trecento metri di distanza, in modo da poter scappare se le cose si fossero messe male.
    Subito uscito lo vidi infilarsi nella boscaglia, lo seguimmo per quasi un chilometro, fino a che non si fermò, evidentemente riteneva che quello fosse il punto giusto per avere una conversazione al sicuro, e si rivolse a me e mio fratello.

    - Grazie per il complimento, ma il merito va a mio fratello. Mi spiace ma non ho intenzione di riferire informazioni delicate come quelle che mi ha chiesto senza sapere chi lei sia. Il messaggio era criptato e fine da cogliere, inoltre ha avuto un buon occhio ad identificarci come ninja visto che non abbiamo nessun tipo odi equipaggiamento esposto che ci possa contraddistinguere come tali. Immagino quindi che lei non sia uno sprovveduto e che, da come parla, abbia già avuto a che fare con gli affari dell'amministrazione, pare inoltre che abbia molte più informazioni di noi per quanto riguarda il lavoro che stiamo svolgendo.
    Attendo quindi , se non le dispiace, una presentazione da parte sua.-


    Non avrei certo spiattellato gli affari di Konoha al primo tizio col cilindro che incontravo, dovevo avere più informazioni su di lui e capire quanto di ciò che era accaduto nella locanda fosse veramente a conoscenza.

    "Non abbassare mai la guardia, Oda."

    Ero pronto a combattere o fuggire in qualsiasi momento, sotto il mantello la mia mano sinistra già cingeva un kunai, mentre la destra era pronta a far scattare l'artiglio del drago in caso di necessità.

    Dovresti solo ucciderlo



    Non risposi alle provocazioni del demone.


    CITAZIONE
    Ot/ A Ryose per l'integrazione dalla locanda a qui :zxc:
     
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    Lo Iettatore



    Ancora era immerso nel decifrare il messaggio, quasi non si accorse della sedia che strusciava, dell'improvviso silenzio che piombò nella taverna e di come poi tutti gli avventori iniziarono a lanciarsi i boccali, l'uno contro l'altro, con violenza.
    Solo allora Oda alzò lo sguardo, per vedere un ometto vestito di nero, con un cappello e una maschera dello stesso colore.

    Questo porta male, meglio fare finta di niente


    Quindi abbassò lo sguardo concentrandosi sul messaggio,ma la sua strategia non sortì l'effetto sperato: quel vecchietto, che nemmeno i boccali vuoti parevano volerlo toccare, aveva toccato la sua spalla.
    L'orrore.

    “Porta Puttana, quello ci ha fatto il malocchio Sho, ci farà raggrinzire e gli spiriti maligni verranno a mangiarci i sogni”


    Suo fratello non lo ascoltò perchè era troppo preso, pareva che avesse tradotto il messaggio del codice, o almeno che lo avesse intuito, lo seguì fuori, tirando prima l'ultimo sorso di birra.

    Lo seguirono a distanza, intanto Oda cercava di stimare quell'uccellaccio del malaugurio, possedeva del chakra? Quanto? Aveva un particolare colore? Si concentrava in determinati punti del suo corpo? Queste erano tutte domande a cui Oda sperava di rispondere utilizzando le sue abilità da sensitivo per percepire il chakra di quel coso vestito di nero.

    Dopo aver camminato per qualche Chilometro l'uomo vestito di nero si fermò, quindi li chiamò a se, un po' sfottendoli, un po' complimentandosi per aver risolto il suo indovinello.

    “Ok, forse è solo un uomo normale”


    Oda era sinceramente rincuorato di non essere stato maledetto da nessuno, soprattutto oggi che non aveva preso i suoi soliti amuleti, però quando quell'uomo gli chiese chi fossero si fece subito serio.

    Oda Sai.... hey, aspetta un secondo, se ti avesse mandato l'accademia dovresti già sapere chi siamo, questa è una missione ufficiale!


    Forse aveva detto troppo? In ogni caso sperava che ammettere che quella fosse una missione ufficiale servisse da deterrente, non se la sentiva di ritrovarsi in un imboscata o a scontrarsi con quel tizio, era all'erta.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Muoversi in cerchio


    Bosco dei Picchi - ore 19.16



    "Probabilmente non vi è chiara la situazione."


    Disse lo sfregiato, mentre nel bosco iniziavano a cantare i soliti uccelli, i quali, insistentemente, come in ogni istante della giornata, solevano intrattenere la vita campestre coi loro soavi suoni.

    "Sicuramente non avete chiaro chi io sia."


    Si pronunciò ancora, soffermandosi.
    All'analisi sensitiva, l'uomo non sembrava possedere chakra. La sua figura era però ammantata da una sorta di flebilissima aura nera, scura come la morte, che ne contornava ogni singolo centimetri del corpo. Non era molto diffusa, anzi, sembrava scostarsi soltanto leggermente dal corpo e non emanarsi oltre. Era flebile, sì, ma ben definita, quasi come un tratto fumettistico di penna, quasi come se ne delimitasse i contorni.
    In quel momento, allungò la mano sinistra verso i due ninja, mostrando loro il palmo e chinò leggermente la testa in obliquo, come a voler dire "state a vedere". Il suo volto aveva assunto una espressione rassicurante, non voleva affatto mostrare ostilità; la mano destra si diresse verso il cielo, con la punta dell'indice rivolta verso l'alto e le restanti dita chiuse sul palmo. All'improvviso un enorme fragore, un boato, riempì l'etere con le sue vibrazioni: un fulmineSaetta Rompituono

    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (5)
    L'utilizzatore può emettere un fulmine di intensità e dimensioni devastanti. Ha gittata pari a 24 metri e ampiezza pari a 9 metri. La potenza è pari a 80. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore aumentata di 4 tacche. Non danneggia l'utilizzatore; ignora difese e strutture naturali non rivestite di chakra, oltrepassandole. Se scagliato verso il cielo causa rannuvolamento consistente e temporale nel turno successivo.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 1 / Consumo: Elevatissimo)
    [Da Jonin in su]
    di un blu accecante uscì dal dito dello sfregiato, diramandosi nel cielo come il delta del più grande fiume di Konoha.

    "Le domande, qui, le faccio io, voi dovete soltanto eseguire gli ordini accademici; vi basti sapere che io sono un mezzo di questi. Attendo ancora di sapere il vostro grado e, visto che ci siamo, le informazioni di cui siete stati forniti."


    Disse l'esile uomo, chiudendo più volte, quasi spasmodicamente, la mano da cui era nata la luce della saetta. Poi se la portò sul cappello, e, con la solita gaia espressione, se lo levò, tenendolo stretto nel palmo, mostrando la sua glabra testa.
    Il cielo iniziò a rumoreggiare in modo insistente e piano piano delle enormi, sature nuvole nere iniziarono a sopraggiungere sopra le loro teste.

    Soltanto quando i due ninja avessero deciso di condividere con lo sfregiato ciò che lui aveva loro chiesto, li avrebbe messi al corrente di un inquietante particolare della missione.

    "Il mio nome è irrilevante, nessuno lo usa più da tantissimi anni, chiamatemi semplicemente Teschio. Sono il capo della Aimedacca, il fantasma dell'Accademia. In tutti questi anni, il nostro compito è stato quello di seguire a debita distanza gli Shinobi e le Kunoichi nelle missioni accademiche ed assicurarci che non accadesse loro niente di male, fintanto che ciò fosse stato possibile e, soprattutto, fintanto che l'Accademia ce lo avesse ordinato. Negli anni però siamo diventato un gruppo incredibilmente numeroso e forte, tanto che l'Accademia stessa iniziò a temerci e volle abbandonare il nostro progetto. Da allora, come detto, siamo Fantasmi."



    A quel punto, il ninja estrasse dalla tasca del suo panciotto una pergamena, avente al suo interno la mappa del luogo dove si trovavano. Vi era un enorme cerchio rosso avente raggio di un chilometro, secondo la legenda, centrato nel punto che indicava la Taverna di Deirumi.

    "L'area Rossa è l'area di dominio della famiglia Igashi, una potente organizzazione criminale a conduzione familiare con schema gerarchico piramidale. Noi ci troviamo qui."



    Disse, indicando il Bosco dei Picchi, più precisamente indicando una zona adiacente alla linea rossa dell'area di influenza.

    "Pare che sia stato recentemente trovato morto a Kiri l'ultimo discendente di questa famiglia, quindi avevamo dato per scontato la sua imminente implosione, eppure ... eppure pare si sia rafforzata ancora di più e non riusciamo a capacitarci di come questo sia possibile. Le brutte notizie non sono finite qui, comunque. Vedete questa linea rossa? Non solo delimita l'area conosciuta di influenza di questa organizzazione, ma definisce anche l'inizio dell'interruzione del continuum spaziale di questa zona."



    Fece una piccola pausa, sorridendo. Voleva scrutare il disappunto sul volto dei ninja prima di riprendere.

    "Avete capito bene, oltre questa linea non vi muoverete più in modo canonico all'interno dello spazio. Il tempo però è invariato, cioè, quanto tempo trascorrerete in questa zona, altrettanto tempo passerà all'esterno. Il fatto che la Locanda sia esattamente al centro di questa sfera di influenza ... bhè, mi suggerisce qualcosa di importante. Il mio consiglio è di tornare lì dentro ad investigare."


    Concluse, rimettendosi il cappello in testa e aggiustandosi ancora il panciotto e il lucente vestito che aveva indosso.

    "Non me ne vogliate, il dovere chiama. Ah, a proposito, tra poco in tutta questa zona scoppierà un violento temporale, io cercherei di andarmene di qui al più presto. Addio ... o Arrivederci?"


    Disse, dando loro le spalle, e proseguendo nella direzione che aveva preso precedentemente. D'un tratto, i ninja avrebbero chiaramente visto l'individuo sparire nel nulla.
    Se avessero continuato a seguirlo, entrando quindi nella zona interrotta dello spazio, si sarebbero trovati esattamente all'estremità opposta del diametro attraversante il centro del cerchio e la precedente posizione indicata da Teschio. Che fossero sotto l'effetto di un Genjutsu? Se avessero provato ad utilizzare il Rilascio, anche insieme, questo non avrebbe sortito alcun effetto. L'unica cosa che restava loro da fare era tornare dove lo sfregiato aveva loro consigliato ... o forse no?
    Se avessero ripercorso i passi precedentemente fatti sarebbero riusciti a raggiungere la loro destinazione prima che il violento temporale si fosse scagliato su tutta la zona.

    [...]


    Da Deirumi il Sudicio - ore 20.00


    "Chi sono? Non li ho mai visti qui."



    Mormorò una voce, mentre nella locanda scorrevano i soliti fiumi di birra che, insistentemente, come in ogni istante della giornata, bagnavano i soliti tavoli sui quali i soliti i avventori si trovavano come al loro solito.

    "Ma chi se ne fotte, a me piace questa birra!"



    Sentenziò un'altra voce con tono decisamente più alto, scoppiando in una sonora risata immediatamente dopo. Questi mormorii avrebbero accompagnato il nuovo ingresso dei due shinobi nella lercia locanda. Avrebbero notato che la porta si trovava al suo posto, che i cardini erano completamente integri e, una volta entrati, che non vi era più neanche una traccia di sangue sul pavimento.
    Avrebbero sperimentato una sorta di Dejavù con delle piccole differenze, appunto. Entrati, avrebbero notato immediatamente l'assenza di Deirumi dietro al bancone e, al suo posto, un esile individuo che forse non aveva raggiunto neanche la maggiore età.

    "Cosa posso portarvi, ragazzi? Non vi ho mai visto qui!"


    Disse, appena i due ninja si fossero scostati dall'uscio. Che fine aveva fatto Deirumi? Questo ragazzo sembrava non avere remore nel voler parlare con loro, né sembrava voler evitare i loro sguardi. Poteva essere una fonte di informazioni interessante! Bhè, la locanda era piena di informatori interessanti, a dir la verità. Sembrava tutto sotto una sorta di jutsu, che le maniere forti potessero essere la via più rapida per risolvere la questione?

    ***



    Se i Ninja non avessero offerto a Teschio le informazioni da lui richieste, si sarebbe semplicemente congedato come descritto sopra, senza fornire ai Fratelli Saitama alcun tipo di informazione.

    [...]


    Ancora nel Bosco dei Picchi - ore 20.00


    Il cielo iniziò a tuonare nel modo più macabro ed intenso che i due ninja avrebbero mai potuto sperimentare in vita loro. Quale miglior posto di un bosco dove trovarsi nel bel mezzo di una tempesta di fulmini? I Ninja ebbero giusto il tempo di rendersi conto del pericolo che stavano correndo quando una scintillatissima saetta si abbatté con velocità disarmante sull'albero accanto a loro, che subito andò in fiamme. Per via del forte boato e dell'accecante luce, i due ninja avrebbero avuto seria difficoltà nel capire quello che stesse succedendo. Sebbene l'incapacità di distinguere distintamente gli oggetti tramite la vista sarebbe tornata di lì a pochi istanti, quell'insistente fischio nelle orecchie sarebbe durato per lungo tempo. Dovevano cercare il più velocemente possibile un riparo se non volevano perire sotto quella scarica di elettricità che, con un cadenza spaventosamente ravvicinata, cadeva dal cielo.





    OT/Ebbene sì, post che può rivelarsi interessante qualsiasi cosa scegliate. Qualora decideste di portarvi nella tomba le vostre informazioni, vi lascio carta libera sul numero di fulmini e sulla posizione che troverete per ripararvi: voglio un bel post in quel caso, però, molto introspettivo e sofferto. Iniziate a domandarvi in cosa vi siete cacciati. :guru:
    Spero che la mappa vi piaccia! ; ) /OT
     
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    Il mistero s'infittisce





    Non sembrava che l'uomo di fronte a me ed Oda fosse una persona ordinaria.
    Oltre al suo aspetto peculiare rivelò una spaventosa tecnica Raiton, o almeno così interpretai io quell'evento.

    "Oda, quanto chakra ha questo tizio? Quanto ci dobbiamo preoccupare?"

    Speravo che le abilità da sensitivo di mio fratello potessero darmi un'idea di chi ci trovavamo di fronte, del suo potenziale e della sua pericolosità, avevo portato io Oda in quella situazione, forse in modo troppo avventato, non potevo permettere che i miei errori lo coinvolgessero.

    Se non fossi relegato in un insetto come te potrei schiacciarlo questo sfregiato



    "Invece ti trovi legato a me, ed ho come l'impressione che dobbiamo tenere bassa la cresta se vogliamo salvarci."

    Sei solo un codardo



    "Un codardo vivo però."

    Naturalmente il dialogo interno con il Gobi non era stato trasmesso nella comunicazione mentale tra me e mio fratello, non mi sarei fatto scappare una notizia così importante come quella di essere un portatore in modo così stupido.
    Il tizio dalla maschera proseguì, insistendo su come dovessimo fornire noi informazioni a lui prima di continuare la conversazione.

    "Rimaniamo sul generico, cerchiamo di non essere stupidi."

    Comunicai ad Oda mentre il cielo cominciava a tuonare e le nuvole assumevano un aspetto minaccioso.

    -Chunin di Konoha, indagini per omicidio e sparizione, non sappiamo nulla di più.-

    Le informazioni che avevo dato erano la pura verità, non ero a conoscenza di quello che stava accadendo in quel posto, avevo solo la netta sensazione che qualcosa non quadrasse.
    Proferito il poco che sapevo il misterioso uomo davanti a noi riprese a parlare fornendoci preziose, per quanto difficili da capire, informazioni.
    Sembrava che la zona dove ci trovavamo fosse avulsa dal continuum spaziale.

    -Ma come...cosa...-

    Sussurrai confuso prima che Teschio, così ci aveva detto di chiamarlo, riprendesse a parlare.
    Associazioni segrete di Konoha, famiglie criminali con discendenti trovati morti a Kiri, in cosa eravamo incappati?
    Teschio finì di parlare e si congedò , senza lasciare a me o mio fratello il tempo di chiedere dei chiarimenti, dei quali evidentemente avevo bisogno, su quella situazione.

    -Assurdo, non ho mai sentito di questa associazione, ma la cosa del continuum spaziale poi... non so cosa pensare, non so nemmeno se le parole del Teschio siano affidabili o meno, anche se evidentemente era più che in grado di metterci KO se avesse voluto, quindi che motivo aveva di mentirci? Cioè, se fosse stato contro di noi avrebbe semplicemente potuto eliminarci, non trovi Oda?-

    Attesi la risposta di mio fratello prima di continuare.

    -Ad ogni modo, che quello che dica sia vero o no, dobbiamo tornare alla locanda a cercare informazioni utili, vorrei capire cosa sta accadendo in quel posto, comunque dovremmo provare un approccio diverso magari.-

    Mi avviai così nella strada di ritorno, non volevo star fuori per vedere la tempesta scatenata da Teschio, discutendo con Oda riguardo ad un possibile piano d'azione.

    -Dunque, io provo a rientrare per vedere come si comportano le persone, tu invece potresti usare l'occultamento per passare inosservato ed esaminare la varie parti della taverna, che ne dici?-

    Dissi a mio fratello una volta che fummo davanti alla locanda di Deirumi.

    Oppure potresti fare a pezzi tutti quelli all'interno



    "Lo terrò in considerazione."

    Qualunque fosse stata la risposta di mio fratello sarei comunque entrato nella locanda, era quello il posto di maggiore interesse, il fulcro di tutto.
    Non appena varcai la soglia sentii il sangue gelarsi, non era una sensazione di Dejavù quella che stavo provando, stavo assistendo alla medesima scena di prima, avevo sì capito che qualcosa in quel posto non quadrava, ma non pensavo di trovarmi in una situazione così assurda.

    "Oda, che cazzo sta succendendo? Le loro parole, i loro movimenti, è tutto identico a prima, quasi come se fosse tutto standardizzato! L'unica differenza è che al bancone non c'è Deirumi. Non capisco, dalle parole di Teschio avevo compreso che era solo lo spazio ad essere alterato in questa zona, ma qui sembra di essere tornati indietro nel tempo quasi. Voglio provare una cosa."

    Velocemente estrassi un kunai con la mano destra e lo scagliai alla massima velocitàEnergia Rossa consentitami verso il bancone, davanti al nuovo locandiere, dove si piantò.
    Avrei quindi atteso un paio di secondi prima di fiondarmi fuori da quel posto e nascondermi nelle ombre lì vicino.

    Se Oda fosse stato in occultamento gli avrei comunicato le seguenti parole:

    "Prova a rimanere lì dentro e dimmi cosa succede, se tutto procede in maniera consona a ciò che ho appena fatto esci anche tu."

    A quel punto avrei atteso la risposta di mio fratello.
    l'intenzione era semplice, volevo vedere se le persone all'interno di quel posto agivano secondo schemi prestabiliti, se anche mio fratello fosse uscito avrei infatti atteso un paio di minuti per poi rientrare nuovamente nella locanda ed osservare le azioni dei presenti.

    Se invece oda non fosse stato sotto occultamento gli avrei comunicato:

    "Presto vieni con me!"

    Per incitarlo a seguirmi e nascondersi all'esterno, anche in questo caso dopo pochi minuti sarei rientrato da Deirumi, sempre per osservare le reazioni dei presenti.
     
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    Deirumi?


    La vita è fatta di momenti, ed ogni suo momento ha le proprie caratteristiche, come una piccola scena di un film: ci sono cose che devono succedere e cose che non devono farlo, ci sono azioni che puoi permetterti di fare e altre che non puoi permetterti.
    In quel momento non potevano permettersi di contrattare, il tizio esplicò quel concetto lanciando un fulmine verso il cielo che cominciò subito ad oscurarsi, questo fece sciogliere la lingua ad Oda.

    “Di solito i fulmini cadono in basso, questo è sbagliato, tutto quanto”
    Oda Saitama, chunin della foglia, come lui



    Il Teschio parlò brevemente della propria organizzazione, di come la taverna di Deirumi fosse il centro della zona di influenza di un'organizzazione criminale a conduzione familiare.
    Poi aggiunse che quella zona era come slegata dallo spazio intorno, in poche parole se cercavi di uscire venivi portato di nuovo all'interno del perimetro, semplicemente dalla parte opposta. Per tutta la spiegazione Oda mantenne un'espressione sconvolta per gran parte del racconto, di solito solo gli spiriti più potenti riuscivano ad avere un tale influsso sul mondo reale.

    Teschio sparì poco dopo, Oda avrebbe voluto seguirlo per chiedergli di più, ma Sho lo riportò alla realtà, dovevano portare a termine la missione, anomalia o meno, dovevano rimanere lì e investigare.

    Assurdo, non ho mai sentito di questa associazione, ma la cosa del continuum spaziale poi... non so cosa pensare, non so nemmeno se le parole del Teschio siano affidabili o meno, anche se evidentemente era più che in grado di metterci KO se avesse voluto, quindi che motivo aveva di mentirci? Cioè, se fosse stato contro di noi avrebbe semplicemente potuto eliminarci, non trovi Oda?
    Gli spiriti maligni si divertono a giocare con i vivi, magari anche lui ci trova gusto, no?
    Ad ogni modo, che quello che dica sia vero o no, dobbiamo tornare alla locanda a cercare informazioni utili, vorrei capire cosa sta accadendo in quel posto, comunque dovremmo provare un approccio diverso magari.
    Si, chiedere semplicemente non servirà a niente
    Dunque, io provo a rientrare per vedere come si comportano le persone, tu invece potresti usare l'occultamento per passare inosservato ed esaminare la varie parti della taverna, che ne dici?
    Certo, lascia pure che il tuo fratellino rischi la pelle

    Poco prima di arrivare da Deirumi avrebbe attivato la tecnica, e avrebbe seguito suo fratello, muovendosi più silenzioso che poteva.
    Sho aprì la porta, questa ruotò perfettamente sui cardini rilevando l'interno della locanda, tutto normale, più o meno.

    “Ma la porta non era rotta?”


    Seguì rapidamente Sho, quasi incollato, mentre la porta si chiudeva alle loro spalle, quindi si mosse in mezzo agli avventori, schivandoli ed evitando le zone del pavimento incollate dalla birra ormai seccata ed appiccicosa, tutto questo analizzando con circospezione

    Percezione del Vero [2]
    Arte: L'utilizzatore può individuare la presenza di genjutsu e fuuinjutsu valutando il sistema circolatorio proprio e delle persone entro 9 metri.
    (Consumo: Medio)



    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.



    Percezione (Intermedia) [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Percezione anziché +3.
    [Richiede Percezione (Base)]



    Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.

    tutti gli avventori, che fossero vittime innocenti?

    “Dove diavolo è Deirumi? Chi è questo ragazzino? Perchè quelli fanno finta di non conoscerci? Ok, quando spunta il demone per mangiarci le palpebre?”


    Il normale rumore della locanda, avrebbe coperto il rumore dei suoi passi, il puzzo di quel posto rendeva difficile distinguere l'odore di Oda, che comunque muovendosi con cautela avrebbe cercato di andare oltre il bancone e magari entrare nel retro della locanda.


    “No Sho! io sto andando dietro, non fare cazzate”




    CITAZIONE
    OT/Il mio andare dietro il bancone è ipotetico, ovviamente, ma sto cercando indizi o cose “strane” per una locanda
    Chakra: 35/40
    Consumi: Medio(percezione del vero) + basso(Occultamento)
    tecnica usata:

    Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l'obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo:Basso - Mantenimento: Basso)
     
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    Da Deirumi il Sudicio - ore 20.10



    Se c'è una cosa sbagliata che una persona può fare nella sua vita è entrare in una locanda di ubriaconi e lanciare un kunai sul bancone dell'oste. Si sa che gli avventori di taverne, specialmente se sudicie come quella di Deirumi, non sono le persone più socievoli e tendenti alla pace ed alla non belligeranza. Eppure, quando Sho lanciò la sua arma sul bancone dell'oste, nessuno parve notare considerare l'accaduto. Ognuno si fece i fatti propri. Alla luce di quei fatti, Oda, se avesse girato intorno ai vari avventori, avrebbe potuto notare sotto al collo, sotto gli indumenti, un piccolo sigillo. I loro tantien e le vie di chakra che attraversavano il loro corpo non parevano mostrare anomalie mentre la sua e - se avesse potuto vedere anche quella del fratello - quella di Sho erano semplicemente turbate e si muovevano ancora più percosse e vorticose del solito, paragonabili ad un forte stato di agitazione, non propriamente ad una forte alterazione da jutsu. Il problema però, in tutta quella azione fu il fatto che non ascoltarono abbastanza attentamente le parole di Teschio. Tra quando il kunai si conficcò sul bancone e quando Sho uscì rapidissimamente dalla locanda, passò un attimo soltanto in cui il nuovo oste, l'esile ragazzino, si infilò sotto la botola del locale e attivò un meccanismo che sigillasse ogni collegamento della locanda con l'esterno. Una lastra metallica spessa una quindicina di centimetri scivolò dall'alto sulla porta ad una velocità talmente elevata che se Sho avesse provato ad infilarcisi sotto per rientrare sarebbe, probabilmente stato tranciato da parte a parte. Allo stesso modo, una lastra un po' meno spessa sarebbe scesa sulla finestra presente al centro di ognuno dei quattro lati, ad esclusione di quello della porta alla medesima velocità.

    I fratelli Saitama erano ora separati.

    Sho doveva trovare un modo per entrare nella locanda se non voleva che suo fratello venisse fatto a pezzi dai membri della famiglia Igashi. Non solo, però: egli si trovava all'esterno della locanda dove il fulmine di Teschio aveva causato una violenta tempesta che, costantemente, faceva cadere un fulmine nella sua zona. Avrebbe dovuto, in sostanza, essere doppiamente scaltro.

    Oda invece, era davvero in una pessima situazione. Per quanto occultato, si trovava vicino alle cucine della Locanda, sul retro, e, di conseguenza, nei pressi della botola in cui aveva visto rintanarsi il nuovo oste. Era un punto di passaggio vitale dove, un singolo passo falso avrebbe fatto saltare la sua copertura. La botola si riaprì di scatto e da questa uscirono i due piccoli bambini che avevano precedentemente portato via il corpo dell'avventore colpito alla testa dal kunai. I due ragazzi non li avevano visti in precedenza, dunque per loro quelle due minute figure erano loro totalmente estranee. Non solo, questa volta erano armati ancor più di tutto punto rispetto a quando noi li avevamo incontrati in precedenza: al fianco avevano una sorta di fiasca gigante contenente uno strano liquido, e portavano una spada ben più grande di loro, seppur molto corta, non più lunga di una wakizashi e probabilmente non affilata. I due camminavano in modo sincronizzato, passo destro su passo destro, sinistro su passo sinistro e sembravano non poter agire dissimilmente. Usciti dalla botola, i ragazzi girarono intorno al bancone e si posizionarono davanti ad esso, chiudendo la strada che collegava il retro della taverna con la parte utenziale. Sigillando le palpebre e prendendosi per mano. Se il superstizioso avesse cercato di interrompere quello stato meditativo mediamente lungo, sarebbe stato immediatamente percepito dai due, che si sarebbero scagliati verso di lui con forza inaudita, cercando di colpirlo con le due spade che portavano con loro ad una velocità e con una forza per lui del tutto inarrivabili. Le due fiaschette ai loro fianchi iniziarono a vibrare ed ad emanare una fortissima luce celestina: improvvisamente un'ombra quasi eterea ricoprì tutte le persone presenti, congelandole in uno stato di immobilità: Oda non era percepito dai due ragazzi, cosa che gli permise di non venir sottoposto a quel jutsu. Comparirono poi altre due ombre, una dietro al bancone ed una vicino all'ingresso: improvvisamente questa scagliò un kunai verso il bancone e scappò; era la proiezione di Sho! I due stavano rivivendo quello che era accaduto poco prima! Ma com'era possibile? Per Oda non ci sarebbero stati dubbi: era un genjutsu. Ma come funzionava? Questo era impossibile a dirsi, almeno per il momento, ma sembrava che il loro chakra potesse permettergli di ricostruire ciò che era accaduto in un luogo tramite manifestazioni.
    Subito dopo, dalla botola sarebbe uscito un terzo individuo con un bastone di legno lunghissimo sulla schiena che terminava in una sorta di enorme martello. Era davvero grande, lungo forse un metro e mezzo ed avente il martello finale di un diametro di circa una quarantina di centimetri. Se Oda non si fosse spostato alla svelta sarebbe stato indubbiamente rilevato perché urtato dall'enorme arma che l'uomo portava con sé, ma dall'altra parte a bloccargli la strada c'erano i due ragazzi! Sembrava circondato. Come sarebbe uscito da quella situazione?

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    Se Sho fosse riuscito ad entrare in qualche modo, si sarebbe trovato dinnanzi una situazione molto ambigua: gli uomini del locale erano ibernati in una sorta di ambra e non si muovevano mentre, dietro ed al lato del bancone tre figuri lo stavano attendendo: ad una analisi più attenta, avrebbe potuto notare come i bambini non avessero effettivamente protezioni di alcun tipo sul corpo mentre l'uomo col martello di legno sembrava ben protetto da un corpetto e dei pantaloni rinforzati, avendo però le braccia totalmente libere. Quando di due bambini videro Sho entrare si batterono il cinque: Oda potè notare che dai palmi delle loro mani si creò un filo di chakra dello stesso colore azzurrognolo del flusso dei loro marchingegni appesi al fianco. I due poi si girarono e all'unisono dissero all'uomo armato:


    "Prendilo."

    "Prendilo."


    Per fortuna di Sho, l'uomo non era affatto veloce. Potette notarlo quando iniziò a correre verso di lui con il martello poggiato sulla spalla sinistra: probabilmente quell'arma era troppo pesante per rendere efficace i suoi assalti: tuttavia si cimentò comunque in un colpo verticale con il bastone all'altezza della testa. La sua forza però, nascondeva indubbiamente delle sorprese.

    Se Oda avesse deciso di intervenire prima o dopo di questo assalto, uno dei due bambini si sarebbe staccato dal fratello ed avrebbe cercato di colpire il ragazzo all'altezza della gamba destra con la sua strana spada. Il colpo era molto, molto insidioso. Se questo fosse andato a segno, Oda avrebbe sperimentato il potere del legame dei due bambini: la spada del bambino rivolto verso Sho, quello cioè che non era entrato in combattimento, si illuminò - Oda avrebbe potuto notare come il ragazzo si stesse appellando al chakra - ed egli sferrò un fendente al vuoto. Il superstizioso percepì come un secondo colpo fosse arrivato alla zona precedentemente colpita! Questa volta però, l'impatto sarebbe stato leggermente più debole ma ugualmente veloce. Altri due attacchi della medesima tipologia e con il medesimo potere avrebbero atteso il ninja, uno alla gamba sinistra all'altezza della coscia ed uno al centro del petto.

    Sho, nel frattempo, avrebbe dovuto confrontarsi con una seconda offensiva dell'uomo: improvvisamente il suo martello fu circondato da un'aura rossastra visibile ad occhio nudo e si accorciò incredibilmente, diventando poco più grande di un kunai. L'uomo poi lanciò quest'arma verso Sho con forza e velocità rinnovate. Forse quel martello di legno non sarebbe stato un grande problema a livello di danni, data la sua incredibile leggerezza, ma se avesse impattato contro una qualsiasi zona del corpo del ninja, egli avrebbe potuto sperimentare un forte intorpidimento della parte coinvolta ed una impossibilità discreta ma non totale ad utilizzarla.
    L'altro fratello, che pareva immobile, immediatamente compose i sigilli per la tecnica della moltiplicazione del corpo andando a creare, davanti a sé, altri cinque piccoli bambini armati, come a muro per separare i due fratelli.


    In che guaio si erano cacciati? Forse adesso se ne stavano rendendo conto. Teschio era stato un nero presagio. Dov'era Deirumi? Domande che, a tempo debito, avrebbero trovato risposta.





    OT/ Si inizia a ballare! Sho, considera gli oggetti che costituiscono la locanda con resistenza pari alla tua energia, in caso cercassi si sfondarla. Allo stesso modo, considera un fulmine - energia rossa+2 tacche in forza e velocità esattamente come avevo detto prima e se vieni colpito da uno di questi lascio a te uno status da assegnarti, ovviamente coerente alla circostanza - che cerca di colpirti ogni due colpi che sferri: considera il danno necessario per sfondare una porta pari a 4 leggere. Considera il danno per sfondare una finestra pari a due ma ricorda che se entrerai da questa l'assalto del tizio con il bastone sarà considerato AdO.
    Ryose ... in bocca al lupo. :guru: /OT

    Edited by S h o ! - 16/12/2015, 19:03
     
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    UN POSTO AFFOLLATO

    Mio fratello è sempre stato uno di quelli che agiscono, mentre io ero spaventato dalle ombre e pensavo alle cose terribili che potevano farmi, Sho era quello che si alzava ed accendeva la luce, l'eroe del me di 3 anni, e forse anche un po' più in là.
    Ma la troppa voglia di fare di Sho ci aveva, probabilmente, cacciato in un bel guaio.
    Porte e finestre chiuse da inferiate che erano apparse rapidamente a sigillare quel posto, inutile dire che con la stessa rapidità si era dileguato anche il giovane oste.
    “Sho, sono tutti vittima di un fuinjutsu, non so dirti altro, sei te quello esperto di sigilli.
    Per ora si comportano come se non fosse successo nulla e il ragazzino è sparito dentro una botola”


    Istintivamente mi avvicinai alla botola, per poi ritrarmi verso le cucine quando questa si aprì di scatto, arretrai con calma guardando i due ragazzini che stavano uscendo dalla botola, schiacciandomi contro il bancone.Per fortuna o per caso non mi notarono, uscirono da dietro il bancone ed eseguirono un jutsu, qualcosa si mosse dall'ampolla e le persone dentro la sala rimasero immobili, mentre veniva riprodotta l'azione sconsiderata di Sho.
    “Ci sono due gemelli qua dentro, sono dei bambini e hanno bloccato tutti i clienti, come se il tempo si fosse fermato”

    Sentii un rumore di passi, un'altra persona stava per uscire dalla botola.
    “C'è un terzo uomo e ha in mano un... un cazzo di martello gigante”
    L'arma era molto ingombrante, sarei stato sicuramente scoperto se fossi rimasto lì e non potevo permettermi di combattere in quel luogo angusto.
    Potenziai le gambe con il chakra, per poi scavalcare il bancone con una capriola, atterrai dall'altra parte del bancone, sicuramente rompendo qualche bicchiere e facendomi scoprire, ora potevano vedermi.[slot Azione I][Velocità: 300-->350]

    Se Sho entra....
    Hei, lasciatelo stare
    Sembravo aver attirato l'attenzione di uno dei fratelli, vi avevo già detto che erano piuttosto inquietanti?
    Si erano battuti il cinque ed una sorta di filo di chakra li collegava, probabilmente erano abili nel combattimento in coppia, ma soltanto uno dei due mi si lanciò contro.
    Era veloce, almeno questo potevo giudicare dalla corsa, feci a malapena in tempo ad estrarre la falce, preparandomi al confronto.

    Il primo colpo era diretto alla mia gamba destra, un colpo facile da evitare fondamentalmente, partire con un colpo basso non è una gran mossa, l'avversario è stabile e concentrato ed è perfettamente in grado di vedere dove lo vuoi colpire, inoltre l'arma del mio avversario era abbastanza corta da rendere l'attacco alle gambe abbastanza evidente.
    Potenziai il mio braccio destro, nel quale impugnavo la falce, con una buona quantità di chakra, frapponendo l'arma tra la mia coscia e l'attacco avversario assorbendolo quasi completamente, quel bambino pestava come un fabbro e non ero riuscito a gestire bene il colpo, il risultato era una botta sulla coscia, nulla di che.[Slot Difesa I][Rif:375].

    Subito dopo sentii come un fendente, colpire nella stessa posizione di prima, il colpo fu talmente inaspettato che mi disarmò, facendomi perdere la presa sulla falce.[½ leggera--> leggera]
    “Merda, merda, merda”
    Quindi il ragazzino portò nuovamente un colpo basso, ma verso l'altra gamba.
    Respinsi l'istinto ed avanzai verso il mio avversario, in modo da bloccare l'attacco alla gamba, che comunque avevo rinforzato con il chakra per renderla più resistente, la manovra avevo diminuito lo slancio del colpo ma avevo riportando comunque dei danni.[Slot Difesa II][Res: 400]

    Ancora una volta avvertii un colpo successivo a quello che avevo subito che rincarava la dose, la coscia era indolenzita e sicuramente muoversi sarebbe diventato più difficile.[gamba sx: medio-leggera--> medio-grave+1/2 leggera].

    E per concludere portò un affondo al centro del mio petto e data la mia precedente difesa fu costretto a ritrovare la distanza corretta per portare il colpo, arretrando leggermente.
    Quando scagliò l'attacco ero pronto a subirlo, usai l'avambraccio sinistro per effettuare una parata verso l'interno, mentre ruotavo il busto per assecondare la parata, il colpo impattò sul mio pettorale sinistro, venendo assorbito dal corpetto in cuoio per la maggior parte.[Slot Difesa 3][Riflessi:375]

    Il colpo fantasma andò a segno, colpendomi con tutta la sua forza al petto, ma il corpetto fece il suo dovere, prendendosi le botte al posto mio.
    “Sho, questi due sono collegati, usano qualche potere insieme!” comunicai a Sho mentre afferravo il filo di nylon con la mano destra e lo srotolovavo
    CITAZIONE
    Chakra:29,5/40
    equip: Falce caduta a circa 2 metri da me.
    Consumi: basso(Occultamento) +1/2 basso per salto +basso per SlotDifesa1+ Medio-Basso*SlotDifesa2+Basso per SlotDifesa3
    Vitalità: 4.5/12 leggere
    Danni subiti: leggera gamba dx, Medio-Grave gamba sx, Medio-leggera+ lieve al busto
    tecnica usata: ///
    Slot Azione:
    1° - Salto oltre il bancone
    2°-3° - ///
    Slot Difesa:
    1- Parata con falce
    2- parata avanzando
    3-Deviazione colpo
    Slot Tecnica:///
     
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    La faccenda si faceva sempre più strana, eppure anche più chiara.
    Le informazioni passatemi da Oda mi permisero di capire più o meno come si strutturava la situazione all'interno della locanda: gli avventori e tutti i clienti altro non erano che una semplice distrazione, vittime di sigilli che le costringevano a ripetere le stesse azioni, ignari idi ciò che effettivamente accadeva intorno a loro.
    Probabilmente il tutto serviva come copertura per l'attività criminale la cui sede era sotto la locanda stessa, la botola da cui uscirono i tre nuovi problemi ne era un segno ben più che evidente.
    Mio fratello era chiaramente in una posizione troppo rischiosa per essere lasciato solo, dovevo rientrare il più presto possibile per aiutarlo, e magari anche per evitare di venire fritto dalla tempesta che stava per infuriare fuori.
    La porta si era sbarrata, ma questo non avrebbe costituito un problema, velocemente vennero estratte le lame dell'artiglio di tigre che tenevo legato sulla mano destra, da esse cominciarono a guizzare delle scintille che ben presto le avvolsero completamente , rendendo evidente l'influsso del mio chakra elettrico.
    Con un rapido fendente portato dall'alto a destra verso il basso a sinistra dilaniai la porta ed entrai nella locanda.
    La situazione che mi si trovò davanti era esattamente come me l'aveva descritta Oda: di merda.
    Il tempo sembrava fermo per tutte le vittime dei sigilli ed i nemici che ci si paravano davanti non sembravano affatto intenzionati ad effettuare una chiacchierata tra persone civili, lo scontro diretto era l'unica soluzione.
    L'uomo con il martello cominciò a correre verso di me, l'arma sembrava molto minacciosa, ma la velocità con cui cercò di colpirmi si rivelò insufficiente a costituire un effettivo pericolo per la mia persona, avanzai in avanti e a destra con il piede destro, , feci quindi perno su di esso e ruotai il busto e la gamba sinistra di circa novanta gradi, trovandomi in una posizione perpendicolare a quella di poco prima e lasciando così che il colpo si schiantasse sul suolo davanti a me.
    Nonostante la velocità fosse poca, mi resi conto della poderosa forza contenuta in quel colpo, probabilmente il peso del martello rallentava i suoi movimenti, ma gli conferiva un grande potere offensivo, fintanto che sarei però riuscito ad evitare i suoi colpi, ben poco importava quanto male facessero.
    Ad Oda però non stava andando altrettanto bene, quei bambinetti lo stavano massacrando, non sembrava però che entrambi attaccassero, uno stava fermo, immobile, ma da quello che mi disse mio fratello sembrava che altro non fosse che una tecnica, in quel caso eliminandone uno potevo salvare mio fratello, dovevo però anche fronteggiare l'uomo col martello, il cui assalto non era finito.
    La sua arma si fece piccola, delle dimensioni simili la quelle di un kunai, e mi vanne scagliata contro ad una velocità completamente diversa da quella del colpo precedente, potenziando i riflessi con il chakra riuscii però ad abbassarmi in tempo perché la piccola arma passasse rapida sopra la mia testa, l'abilità avversaria era alquanto particolare, ma non troppo difficile da capire, poteva alterare le dimensioni della sua arma modificando quindi i suoi valori offensivi in base a quelle che decideva di assumere.
    Intanto il gemello tra i due che fino ad allora era stato fermo compose i sigilli della tecnica della moltiplicazione, generando altri cinque cloni che si interposero tra lui e me, come per crearsi una barriera.
    Cosa avrei dovuto fare? I nemici erano in maggioranza numerica ed Oda era messo male...

    Vuoi salvarlo?



    "Secondo te?"

    Lasciami combattere allora, solo con il mio potere potrai uscire da questa situazione



    Sapevo che il Gobi aveva ragione, necessitavo del potere del demone per poter salvare me e mio fratello da quella situazione, ma non era in quel modo che volevo comunicare ad Oda che ero diventato qualcosa di diverso da un normale umano, il dubbio dilaniava il mio animo fino a che non giunsi alla più logica delle conclusioni: la salute di mio fratello era più importante del giudizio che questo avrebbe avuto nei miei confronti, il demone era l'unica via.
    Con estrema calma utilizzai la comunicazione mentale che avevo con Oda per trasmettergli due semplici parole:

    "Oda...scusami..."

    Poi solo rabbia.
    Il mio corpo venne rapidamente ricoperto del chakra del demone mentre le mie pupille divenivano fessure ed i miei canini si allungavano, un profondo ruggito avrebbe invaso la stanza.

    Adesso distruggilo



    Il nemico con il martello era il più vicino, pertanto sarebbe stato lui la prima vittima della mia furia, non che avessi comunque troppa scelta decisionale in quel momento.
    Con innaturale velocità tentai di squarciare il ventre del mio avversario, che si trovava in corpo a corpo con me, tramite una falciata orizzontale portata dalla mano destra e che avrebbe idealmente tagliato dal fianco sinistro avversario, poco sotto il livello dell'arco costale, al fianco destro.[Slot azione I]
    Dalla mano destra spuntavano infatti le lame dell'artiglio di drago, rimaste estratte dall'abbattimento della porta, e potenziate dalla furia demoniaca.
    Non sarebbe però finita lì, un poderoso montante sinistro avrebbe cercato di colpire il mento avversario con il tentativo di rompere la sua mandibola e, speravo, di metterlo fuori combattimento.[Slot azione II]
    Se dopo i primi due assalti avessero messo fuori combattimento l'uomo col martello mi sarei lanciato sul gemello immobile, saltando la fila di cloni e cercando di atterrarlo con un calcio laterale alla sua tempia sinistra.
    Il colpo sarebbe stato portato mentre ancora ero in aria, dalla mia gamba destra, con un movimento laterale estremamente rapido che idealmente avrebbe fato impattare il mio collo del piede con l'obiettivo precedentemente stabilito. [Slot azione III]
    Se invece l'uomo col martello non fosse stato abbattuto dai miei primi due assalti avrei tentato di colpirlo con un ultimo calcio frontale, portato dalla gamba destra, diretto al suo plesso solare, che speravo a quel punto fosse squarciato, con le stesse potenzialità dei colpi precedenti.[Slot azione III]

    SARA' UN MASSACRO



    Tuonò divertito il Gobi.


    Vitalità: 14/14 leggere
    Danni subiti: //
    Slot tecnica:
    Base - Manipolazione della natura (Precedente al combattimento)
    Base - Attivazione Ts
    Avanzata - Manto del demone
    Slot Azione:
    I: Attacco con artigli di drago
    II: Montante sinistro
    III: Calcio volante/ Calcio a martello
    Slot Difesa:
    I - Schivata con rotazione
    II - Schivata abbassandomi
    III -//
    Chakra: 43, 25 (43,75 nel secondo caso) /50

    Statistiche:
    Forza: 475
    Velocità: 450
    Resistenza: 400
    Riflessi: 425
    Agilità: 400
    Precisione: 400
    Concentrazione: 350
    Intuito: 350


    Manto del Demone
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può ricoprirsi da uno strato di chakra del demone. L'utilizzatore ha un miglioramento del colpo senz'armi e della difesa naturale fino a 5 per livello della tecnica speciale. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato. Se attivato al I livello, si attiva automaticamente la Furia del Demone.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: ½ Basso ogni 5 di potenza - Mantenimento: metà dell'Attivazione)
    [Richiede Chakra del Demone I]
    [Da genin in su]


    Furia del Demone
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può perdere il senno, lasciandosi manovrare dalla forza del demone. Sarà in preda alla furia, attaccherà senza sosta, avrà difficoltà ad utilizzare il chakra ed elaborare strategie: l'utilizzatore avrà un malus di 2 tacche a Senjutsu e Concentrazione. L'utilizzatore guadagnerà +2 tacche a 2 statistiche: Forza o Velocità; Resistenza o Riflessi. Se non utilizzato almeno metà degli slot azioni per attaccare, la tecnica speciale si disattiverà. Attivare volontariamente la Furia del Demone non causa i malus a Intuito e Concentrazione. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Basso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Richiede Chakra del Demone I]
    [Da genin in su]



    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi x2
    - Potenza contro armi x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Livello: 3 / Consumo:Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]


    Edited by S h o ! - 17/12/2015, 19:01
     
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    Problemi Familiari


    Da Deirumi il Sudicio - ore 20.15



    Non appena Sho fece capolino, subito dopo aver tagliato obliquamente la porta con un singolo, poderosissimo colpo della sua arma, aiutato dall'impronta sfolgorante ed intensamente blu del suo chakra, Oda sottolineò la pessima capacità della famiglia Saitama nell'elaborare senjutsu utili quando sotto estrema pressione: già precedentemente il Chunin tra i due più giovane aveva confermato la sua sbadataggine scavalcando il bancone e facendo un gran baccano, distruggendo bottiglie ed atterrando con poca leggiadria dall'altra parte, un attimo prima che suo fratello distruggesse la porta, rendendo nota la sua posizione, adesso stava attirando su di sé l'attenzione dei tre criminali vociando. Si sarebbero comportati diversamente una volta entrambi nello stesso luogo? La tecnica di occultamento del Superstizioso cadde ed immediatamente uno dei due bambini si scagliò contro di lui portando più o meno a segno tutti gli attacchi. Il povero Accademico aveva incassato quasi il doppio dei colpi che aveva visto arrivare ed il suo fisico ne era stato indubbiamente indebolito, quasi totalmente a dirla tutta. Dovevano trovare una soluzione affinché le forze non lo abbandonassero del tutto in quella circostanza. Non poteva certo, infatti lasciare suo fratello Sho da solo contro altri tre, minacciosissimi ninja! Avrebbe fatto la sua stessa fine, senza dubbio. Cosa avrebbero dunque architettato?

    Dall'altra parte, il più grande dei Saitama, schivati con relativa facilità gli attacchi dell'uomo col martello, si rese conto che da solo, con le sue sole forze, con le sue semplici capacità non avrebbe mai e poi mai potuto combattere con quegli uomini che fin da subito si mostravano esperti quanto lui e ben al di sopra delle abilità del fratello. Un oscuro, terrificante e potentissimo amico, se così possiamo definirlo, incatenato e costretto al suo interno, fu la voce che lo rese conscio di questa prospettiva. E lui non potè fare altro che constatare la ragionevolezza del suo ragionamento. In un attimo il suo corpo, compresa la protuberanza affilata che aveva precedentemente estratto, fu rivestito da un'aura rossastra, terrificante, ed i suoi canini si allungarono inumanamente. Il fratello minore non era a conoscenza della natura del suo carissimo compagno di vita, cosa si sarebbe comportato davanti ad una cosa del genere? Ma soprattutto, lui che era così superstizioso, così terrificantemente spaventato dalle creature soprannaturali, come avrebbe reagito?
    La furia aveva preso il sopravvento e niente avrebbe potuto fermarlo. Bhè, niente ... dei ninja più capaci avrebbero potuto eccome, ma per fortuna i tre non erano più capaci di Sho ma solo ugualmente capaci e ugualmente pieni di sorprese.
    Il primo attacco del Jinchuuriki fu tremendamente potente e rapido, tant'è che l'uomo col martello ebbe giusto il tempo di fare un passo indietro per diminuire l'impatto, impatto che comunque squarciò il corpetto in suo possesso e gli affondò di poco più di un centimetro nelle carni, procurandogli una ferita decisamente brutta. Il secondo attacco però attivò l'abilità speciale del gigante: l'uomo in realtà non aveva un martello di legno di cui poteva modificarne l'aspetto ma era egli stesso che poteva rivestire di legno determinati oggetti, essendo il proprio corpo legno a tutti gli effetti. Non era il classico Mokuton, probabilmente una abilità sviluppata da esso, probabilmente un esperimento di qualche folle scienziato; un durissimo strato di corteccia circondò tutta la sua faccia, andandogli però a coprire anche gli occhi. Il colpo del portatore del Demone suonò sordo ma l'impatto fu abbastanza forte da far scuotere la testa dentro quelle mura della natura. Purtroppo per l'uomo l'offensiva non era finita: avendo la vista fuori uso e le orecchie totalmente ovattate, l'unica cosa su cui poteva fare affidamento erano il tatto e l'olfatto ... bhè, quest'ultimo era decisamente compromesso dall'odore di urina, vomito e birra che circondava quella topaia della locanda di Deirumi, quindi solo il tatto. Che decisamente non fu abbastanza. Mentre il legno scendeva dal suo volto e veniva riassorbito dal corpo, il vetusto Saitama sferrò un poderosissimo all'altezza dell'addome già immondamente ferito dai suoi artigli: l'uomo aveva il potere di concentrare il legno nelle zone del corpo che preferiva andandolo però a sottrarre ad altre parti. Così facendo precedentemente si era negato una quantità discreta di legno nel corpo per proteggere la testa, assorbendo, di fatto, tutto il danno del colpo precedente, aumentando in maniera spaventosa la sua resistenza. Adesso che il legno si stava assorbendo, lui non potè fare altro che constatare il dolore che avrebbe percepito; il calcio fu infatti clamorosamente potente, soprattutto per via del dolore già presente alla zona in questione. Quando però l'assalto impattò il suo ventre, l'uomo invece di cercare di difendersi si protese in avanti, andando quasi totalmente addosso a Sho; il suo intento infatti era quello di chiuderlo in una poderosa morsa! [S&M] Avrebbe infatti cercato di cingerlo con le braccia all'altezza dei bicipiti del ragazzo di modo da impedirgli il più possibile il movimento verso l'alto ed avrebbe poi afferrato con la mano sinistra il polso della mano destra dietro la schiena del suo avversario di modo da lasciarsela libera e disponibile ad accogliere altri oggetti, più specificatamente, la sua arma prediletta. Infatti in un istante, grazie alla sua tecnica speciale, fu capace di richiamare a sé il martellino che aveva ricoperto di legno; a quel punto trasferì parte del materiale naturale che aveva al suo interno all'arma rendendo una delle due parti del martello appuntita circa cinque centimetri, ed allungando leggermente il manico di modo da raggiungere con più facilità e con un movimento minore del polso le zone interessate al'attacco che avrebbe subito dopo effettuato. Infatti, con un rapido movimento avrebbe cercato di infilare il martello nella parte sinistra della schiena compresa tra le anche e la gabbia toracica. Più che un punto ponderato dove colpire, era l'unico punto che permetteva di essere raggiunto da quella posizione.

    Se Sho fosse riuscito ad evitare la presa, l'uomo avrebbe chiamato a sé il martello con un gesto impercettibile della mano destra posta precedentemente dietro la schiena. Il martellino avrebbe avuto le medesime facoltà di prima, cioè sarebbe stato in grado di paralizzare quasi totalmente la parte colpita dall'arma: il suo bersaglio primario era il centro della schiena. Se Sho fosse riuscito a spostarsi e schivare l'attacco, l'uomo, dopo aver afferrato il martello al volo, si sarebbe mosso nella sua direzione e subito, ingigantendo l'arma, avrebbe cercato di scagliarla contro il portatore del cinque code, con il solito colpo dall'alto verso il basso, mirando alla testa del suo avversario, senza commettere l'errore precedentemente fatto; l'arma era più piccola rispetto al primo attacco e dunque l'assalto più insidioso. Che il colpo fosse andato a segno o meno, a quel punto l'uomo avrebbe fatto perno sul martello e dandosi lo slancio e compiendo un movimento semicircolare sull'asse del manico dell'arma, avrebbe cercato di colpire, se a portata, Sho con un calcio col collo del piede sul collo -vero - del povero ragazzo.

    C'è da dire che Oda adesso poteva tirare un sospiro di sollievo: forse. Infatti non appena i due bambini finirono la loro poderosa combinazione di colpi, l'anfora di quello che gli stava davanti - e che quindi lo stava picchiando "direttamente" - pareva essersi totalmente svuotata. Il Ragazzo guardò il fratello e con un piccolo balzo all'indietro cercò di sorpassare la muraglia creata dai cloni per portarsi vicino ad esso. Le due mani si ricongiunsero e lentamente la giara sembrava iniziare a riempirsi. Ma non potevano certo rimanere lì immobili, alla mercé di ogni attacco del Superstizioso. Le altre due mani libere si mossero l'una contro l'altra e fecero, con una simmetria ed un tempismo naturalissimo, come se fossero della stessa persona, i sigilli del gallo, dell'ariete e del cane. Immediatamente tutt'intorno a loro si innalzò una barriera dello stesso colore della sostanza all'interno delle loro ampolle legate alla cintura. Poi, all'improvviso una luce intensissima scaturì da esse e all'interno non fu più possibile vedere. Era diventato una specie di involucro luminescente che non mostrava quel che era all'interno. Una cosa era indubbia: niente di buono si poteva aspettare da un jutsu combinato che occultava due persone. Se avessero cercato di tirare loro armi metalliche queste sarebbero rimbalzate immediatamente nella direzione opposta con la medesima velocità! Avrebbero dovuto trovare un modo per penetrarla, se avessero voluto provarci. Oppure avrebbero preferito togliere di mezzo prima il colosso di legno e lasciare che i due facessero i loro comodi all'interno di quella bolla incandescente? Se avessero provato ad entrarci, l'equipaggiamento in loro possesso gli avrebbe impedito un facile ingresso.

    Fuori la tempesta non sembrava voler accennare a calmarsi. Chissà se a Konoha era arrivata notizia del pericolo che i ninja stavano correndo. Dopotutto, era compito dell'Aimedacca proteggere i ninja in missione: era questo il caso ... o forse no?





    OT/ Meno mani e più testa ... ops, qualcuno è in forma demoniaca però! Il povero Oda di mani ne ha prese abbastanza, la sia situazione è poco piacevole. Un piccolo break per lui. /OT

    Edited by Ade Geist - 18/12/2015, 13:23
     
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    Uno non ha veramente idea di cosa voglia dire prendersi delle belle mazzate e restare in piedi.
    Ci vuole veramente fegato ed una risoluzione assoluta, “io non mi arrendo” è l'unica idea che ha spazio nella tua mente e probabilmente non è nemmeno quella giusta.
    Uno probabilmente dovrebbe farsi schiacciare, smettere di rialzarsi, di combattere o magari fuggire.
    Non erano le botte dei gemellini la vera batosta, incredibile pensare che quella era solo colpa di mio fratello, o di quel che ne rimaneva.

    Quando i due gemellini si rinchiusero in una sorta di cupola, la mia attenzione virò verso il combattimento di Sho, mentre ingerivo un tonico

    Tonico di Recupero Medio [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja recupera una quantità di chakra pari ad un consumo Medioalto. Dosaggio: Massimo due tonici di Recupero al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 60)
    per le ferite.[SlotAzione]
    “...”
    Un chakra denso e furioso animava il corpo di mio fratello come un guscio, non avevo mai incontrato una forza portante prima di quel giorno, ma capivo che quella forza enorme era per me inconcepibile e spaventosa.
    La cosa che gli stava dentro aveva a malapena scoperto un po' le zanne, si era fatta appena sentire eppure mio fratello non si era mai mosso in quel modo, non mi era mai parso così terribile.
    Mio fratello aveva un mostro terribile dentro e ora si spiegava il suo cambiamento.
    “SHO”
    Chissà se rispondeva, quanto poteva essere forte la sua volontà davanti a quella cosa, quanto poteva esserlo la mia?
    Il tizio cercò di colpirlo, nonostante l'attacco terribile che aveva subito non voleva andare al tappeto, non potevo permettermi che facesse del male a Sho, io dovevo aiutarlo.

    Non sarei scappato, non quando mio fratello aveva bisogno di me.
    “Sho, dopo parleremo di quello che ti è successo, e sarà meglio che la storia sia convincente!”
    Composi i sigilli per la Telecinesi
    Telecinesi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Dragone, Ratto, Cavallo, Tigre (5)
    L'utilizzatore può muovere o scagliare armi o oggetti presenti entro 3 metri da sé, fino a 15 metri di distanza; è possibile controllare solo armi e oggetti inutilizzati e non riposti. È possibile controllare oggetti come sassi, tegole, bicchieri dal peso non esageratamente elevato; ogni arma non convenzionale avrà potenza pari a 10, se coerente. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Ogni azione compiuta dalla telecinesi richiede slot azione come se compiuta dall'utilizzatore; ogni arma può muoversi gratuitamente entro lo slot gratuito dell'utilizzatore ogni round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: 1/2 Basso ogni 10 di potenza )
    [Unità massime manipolabili: 2 per Grado]

    [Da genin in su]
    , quindi aprii le braccia con i palmi sollevati, il vetro vicino al bancone era pieno di vetri rotti provenienti dalle bottiglie che avevo travolto mentre fuggivo, sicuramente avrebbero funzionato come proiettile, insieme alle altre bottiglie e bicchieri li vicino.

    La prima salva di proiettili comprendeva i vari pezzi di vetro e li lanciò con una traiettoria rettilinea verso il tizio con il martello.[Slot Azione II][Lancio 4 vetri di dimensione Piccola, Potenza:10]

    Il secondo lancio avrebbe coinvolto alcune delle bottiglie e dei bicchieri, anche questi puntavano al torace, o alla schiena, dell'uomo armato con il martello. [Slot Azione III][Lancio 3 Boccali dimensione Piccola, potenza]

    Quindi mi mossi di qualche metro in modo da poter mettere qualche metro tra me e i gemelli, avvicinandomi a Sho.[Slot Gratuito]

    CITAZIONE
    Chakra:26/40
    Consumi: medio-basso per primo lancio, basso+1/2basso per secondo lancio
    Vitalità: 8.5/12 leggere
    Danni subiti: leggera gamba dx, Medio-Grave gamba sx, Medio-leggera+1/2leggera al busto
    tecnica usata: ///
    Slot Azione:
    1° - Tonico Ripristino
    2° - Lancio di vetri [4 proiettili, Pot:10]
    3° - Lancio di boccali [3 pot:10]
    Slot Tecnica: Telecinesi
    Base : ///
     
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25 replies since 14/10/2015, 19:12   374 views
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