[Gioco] La Principessa Soon

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    La Principessa Soon

    Post Primo - Briefing



    Atasuke Uchiha e Seinji Akuma erano stati appositamente scelti dall’Accademia per portare a termine quella così delicata missione. La scelta era ricaduta su di loro non certo per un caso fortuito, ma a seguito di una attenta analisi effettuata su centinaia di candidati che li aveva scelti come i più adatti al compito. L’analisi e la selezione era stata condotta da Shiba Yamanaka noto Jonin e stratega di Konoha. Era lui a parlare ai due in quel momento in una stanza oscurata. Sul muro un proiettore stava mostrando ai tre shinobi le informazioni salienti della missione.


    -Mi presento.. sono Shiba Yamanaka ninja di Konoha e incaricato speciale dall’Accademia per la preparazione e riuscita di questa missione..- l’uomo aveva tra le mani un puntatore laser ed un telecomando con il quale sembrava manovrare le slide proiettate sul muro -..sono stato io a richiedere la vostra partecipazione in questa missione di protezione.. come avrete potuto leggere nella missiva che vi ho inviato il vostro compito sarà di fare da scorta ad un importante guest..- l’uomo aveva fatto scorrere la slide mostrando la foto di una ragazza che non doveva avere più di 15 anni.


    Nome: Soon
    Cognome: Todoroki
    Età: 15
    Altezza: 1.55m
    Peso: 51kg
    Carnagione: Chiara

    Segni particolari: Nessuno

    Parentale: Sakebi Todoroki (Padre) / Hina Mizuko (Madre deceduta)




    -Soon Todoroki figlia del famigerato Sakebi Todoroki.. grazie ad un lungo lavoro di inteligence siamo riusciti ad entrare in contatto con la ragazza e a metterla sotto la nostra protezione.. ora però sappiamo da fonti certe che i vecchi compagni di Sakebi vogliono catturare la ragazza.. hanno già tentato di sfondare le difese di questa base una volta.. ma fortunatamente siamo riusciti a respingerli..- l’uomo avrebbe fatto una pausa prima di continuare -E’ necessario che la ragazza venga spostata da questa base ad una base più sicura nel paese del Fuoco.. e qui entrate in gioco voi..- l’uomo avrebbe cambiato slide mostrando il percorso che avrebbe dovuto affrontare -Questo è il percorso deciso per il trasferimento.. solo noi tre siamo a conoscenza di questo particolare.. come vedete è diviso in tre tappe distinte suddivise in un percorso che vi impegnerà per tre giorni..- avrebbe mostrato i tre punti utilizzando il puntatore laser -Partirete domani mattina dalla base per dirigervi verso le zone collinari di Fusha.. da li vi muoverete attraverso la foresta che delimita il paese dell’Erba con quello del fuoco per poi giungere al luogo di prelievo.. nemmeno voi avrete accesso alla base Accademica.. ci penserà una seconda squadra al recupero.. la parola d’ordine per il riconoscimento sarà.. “timpano rotto”.. tenete bene a mente queste due parole e non ditele a nessuno.. per nessuna ragione al mondo..- si sarebbe bagnato le labbra per continuare il monologo -..durante tutto il viaggio avrete a disposizione due squadre di ninja ai vostri ordini.. hanno disposizioni ben precise e cioè quelle di servirvi a costo della vita se necessario.. sono tutti ninja scelti e addestrati dall'Accademia..- quindi avrebbe continuato.


    -Sakebi Todoroki.. immagino vogliate sapere chi sia.. quindi prima che me lo chiediate vi dirò di chi si tratta..- sarebbe passato alla slide successiva -Sakebi è un potente ninja che molti anni fa ha collaborato con l’Accademia durante una ribellione portata avanti da un paese confinante.. lui e la sua squadra.. “Orchestra”.. quello era il loro nome in codice.. si intrufolarono nel paese distruggendo i capi della rivolta uno dopo l’altro senza ulteriore supporto accademico.. fu riconosciuto da tutti come un eroe fino a quando non si scoprì che aveva preso lui stesso le redini del paese per tentare di impadronirsene e diventarne il governatore.. naturalmente questo non è piaciuto alle alte sfere Accademiche che lo ha catturato e imprigionato nel paese del Ferro nella prigione miniera di Ishi no Jingoku..- sarebbe andato avanti con le slide -Orchestra.. era un gruppo composto da sette elementi di altissimo livello.. quattro di loro furono uccisi durante lo scontro tra Accademia e Orchestra anche se temiamo che il gruppo sia stato ricreato dai pochi superstiti.. purtroppo lo scontro fu terribilmente cruento anche per l’Accademia tanto che nei rapporti passati non viene menzionato chi di loro sia sopravvissuto.. i componenti di Orchestra erano tutti ninja dediti al lavoro sotto copertura quindi nemmeno l’Accademia sapeva effettivamente di quali capacità fossero in possesso.. - le slide sembravano finite.


    Shiba aveva tempestato i due partecipanti alla missione con una serie di informazioni che non erano ancora finite a dirla tutta. Per il momento si sarebbe fermato per conoscere impressioni e domande da Atasuke e Seinji, in una missione come quella la preparazione era praticamente tutto -..prima di continuare oltre.. avete domande da fare?!..- l’uomo sarebbe rimasto ad ascoltare i due.


    OT// YO! :riot:
    L’intro della missione è parecchio lunga quindi speziamola pure in più post altrimenti diventa troppo pesante!
     
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  2. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    La Principessa Soon 一

    ~Briefing. Phase I~


    Ancora una volta l'Uchiha era stato direttamente convocato dai vertici accademici per una missione, evidentemente di una certa importanza. Nella lettera che aveva ricevuto, gli erano state date ben poche informazioni, giusto una prima nota di quello che comportava la missione, ovvero fare la scorta di una persona, classica missione potenzialmente semplice, ma che evidentemente era sufficentemente importante da richiedere addirittura un Chunin, se non più d'uno, visto che nel complesso era previsto un totale di tre shinobi convocati, o almeno questo era ciò di cui parlava la convocazione.
    Come ogni volta, impacchettò tutto il suo equipaggiamento, preparando tutto il necessario e verificando ogni singola arma, ogni singolo meccanismo. C'era quasi una cura maniacale da parte sue per le sue armi, in special modo per le sue lame, tuttavia, non c'era da stupirsi visto che non poche volte la sua vita era appesa ad un filo e le sue spade lo avevano tratto in salvo.
    Quando ebbe verificato che tutto era in ordine, ripose il tutto nelle sacche e nelle tasche, indossò le sue protezioni, ben celate al di sotto degli abiti, fissò il tutto, infilò la katana e la wakizashi nell'obi e nel conturone in cuoio, ed infine indossò il suo nero mantello, che ormai da tempo più non portava in bella vista lo stemma degli Uchiha, un tempo simbolo d'orgoglio, ora solo uno stemma che lo avrebbe reso troppo riconoscibile. Al suo posto, nelle finiture dorate del mantello, tre tomoe ricamate con il medesimo filo adornavano la cappa, identificandone il portatore con uno stemma che il clan non usava ma che chi conosceva Atasuke sapeva ben riconoscere: Lo Sharingan, unico “vero” stemma dei veri Uchiha, checcè l'attuale misterioso capoclan avesse di che ridire.
    Uscì quindi di casa, mandando una rapida missiva verso al gate ed al Kage, allertando entrambi che il capo dei guardiani sarebbe mancato alcuni giorni per una convocazione Accademica per una missione di scorta evidentemente delicata, visto che il suo nome sembrava essere stato specificatamente richiesto.
    Con passo svelto, senza proferire parola alcuna con nessuno, si incamminò per la via principale, diretto ai gate e pronto a scattare per raggiungere il luogo di incontro. Raggiunto il gate, pochi metri prima dello stesso, prese la maschera che teneva agganciata alla cintura, raffigurante un demone e con semplicità la indossò, iniziando quindi a correre come un fulmine oltre le porte del villaggio.
    I guardiani, suoi sottoposti, altro non fecero, se non strabuzzare gli occhi, riconoscendo il mantello e la maschera del loro capo, chiedendosi per quale misteriosa missione fosse stato convocato quella volta.

    […]


    Non ci mise molto a raggiungere la fortezza in cui erano stati convocati per dare il via alla missione. Appena giunto e passati i controlli di sicurezza, fece giusto un paio di domande, il minimo indispensabile per sapere dove avrebbe trovato il luogo per il briefing e con passo deciso vi si recò, aspettando quindi il momento in cui tutto avrebbe avuto inizio...
    Pochi minuti appena ci vollero perchè l'intero trio fosse riunito e la missione avesse a tutti gli effetti inizio. Le luci vennero spente ed un proiettore iniziò a mostrare sullo schermo bianco la serie di slide con i dettagli della missione o quantomeno con i dati salienti.

    “Mi presento.. sono Shiba Yamanaka ninja di Konoha e incaricato speciale dall’Accademia per la preparazione e riuscita di questa missione.. sono stato io a richiedere la vostra partecipazione in questa missione di protezione..”

    °Shiba... Rammento il suo nome, se non erro abbiamo cooperato qualche volta in alcune missioni nei territori del villaggio... Il solo fatto che ci sia lui mi fa ben sperare per la strategia, ma mi preoccupa il livello di questa scorta se addirittura è stato mosso lui...°

    “come avrete potuto leggere nella missiva che vi ho inviato il vostro compito sarà di fare da scorta ad un importante guest..”

    °Evidentemente un pezzo parecchio grosso a giudicare dai nomi in lista... E se non mi sbaglio, anche quell'altro tizio mascherato deve essere un Chunin, se non addirittura un'altro Jonin...°


    I pensieri dell'Uchiha fluivano liberi, mentre i suoi occhi attentamente scrutavano le slide che venivano mostrate, memorizzando avidamente ogni informazione utile che gli veniva trasmessa.
    Rimase in silenzio, ascoltando attentamente tutta la spiegazione del Jonin.
    Alla fine della presentazione, però, ad Atasuke non tornavano parecchie cose, molti dettagli gli sembravano fin troppo nebulosi o esagerati. In fondo si trattava di scortare una ragazzina di quindici anni. Pur tenendo conto dell'eventuale attacco di una rifondata "orchestra", quale vantaggio aveva l'accademia nel tenere in vita e sotto il proprio controllo quella ragazzina? Perchè un tale dispiegamento di forze solo per scortare una persona? Possibile che quella ragazzina fosse tanto importante da meritare tutta quella sicurezza? Che cosa nascondeva? Ma soprattutto, perchè i membri dell' "orchestra" avrebbero avuto interesse nel rapirla? Che vantaggio potevano trarne? Minacciare il loro vecchio affiliato? Non avrebbe avuto senso, comunque non avrebbe potuto fare molto dalle miniere del paese del ferro e di certo nessun carceriere lo avrebbe liberato per "pagare il riscatto" del rapimento della figlia di suddetto prigioniero.
    Ma prima ancora di tutto ciò: Chi era l'altro shinobi mascherato? Quali erano le sue abilità? come avrebbero potuto cooperare?
    A dirla tutta, si poteva quasi dire che ci fossero migliaia di domande nella mente dell'Uchiha che attendevano risposte, tuttavia, attese la fatidica frase, prima di iniziare a domandare quello che in primissima battuta gli interessava sapere.

    "prima di continuare oltre.. avete domande da fare?!"


    Alla domanda, molto rispettosamente Atasuke alzò la mano, chiedendo quindi la parola prima di esprimersi.

    «Prima di tutto, complimenti per la presentazione Yamanaka-san, tuttavia, prima ancora di parlare della missione, vorrei fare conoscenza con il mio compagno... Il mio nome è Atasuke Uchiha, Chunin di Konoha, Voi invece siete?»


    Domandò voltando il capo verso il chunin mascherato e levandosi momentaneamente la maschera, nella speranza che l'altro facesse la stessa cosa, mostrando la sua identità prima di proseguire.
    Quale che fosse stata la sua presentazione, dopo alcuni istanti Atasuke avrebbe nuovamente fissato la maschera alla cintola, in fondo era chiaro che in quel luogo non era necessario oscurare la sua identità, quindi per quanto poteva avrebbe evitato di indossare inutilmente quella tetra maschera, limitandosi ad indossare la sua solita maschera di fredda e precisa dedizione al lavoro, una maschera che ormai era diventata uno dei fulcri condamentali dell'Uchiha e del suo modo di operare, al punto che si dicesse fosse addirittura in grado di ispirare i suoi uomini solo con il proprio rigore.

    «Tornando alla missione, ho parecchi dubbi sulla questione. Prima di tutto, comprendo chi fosse il padre della ragazza, tuttavia mi sfugge un dettaglio: Perchè tutta questa sicurezza per scortare quella ragazzina? Non mi si fraintenda, non dico che non ho intenzione di proteggerla, tuttavia... ecco... Davvero mi sfugge il motivo per una tale sicurezza nel proteggerla ed una scorta tanto massiccia per una singola persona... Si potrebbe addirittura dire che nemmeno un Daimyo goda di tali protezioni quando si muove... Capito questo punto, magari riuscirò a togliermi il secondo: Allo stesso modo, perchè tanto interesse da parte di quel gruppo nel prenderla? In fondo cosa possono farci con quella ragazzina? Di certo non ne trarrebbero vantaggio per minacciare in qualche modo il padre, dato che anche volendo non penso verrebbe rilasciato dalle miniere per "pagare il riscatto della figlia"... Immagino quindi che la ragazza abbia un segreto o un'abilità particolare, probabilmente qualcosa di particolarmente potente o pericoloso, qualcosa che al momento fa comodo all'Accademia o che farebbe fin troppo comodo ai Nukenin qualora cadesse nelle loro mani... Di che si tratta?»


    Fece una specie di giro di domande, anche se alla fine era decisamente palese il bersaglio finale: Che cosa nascondeva la ragazza di tanto importante da meritare tutte quelle attenzioni? Che cosa nascondeva di tanto importante? Quale misterioso potere si celava dietro a quel volto candido?.
    Successivamente, dopo una breve pausa, o dopo la risposta del Jonin, Atasuke avrebbe posto un'altra domanda, questa volta più mirata sul team che avrebbero comandato e su quello che rischiavano di incrociare.

    «Detto questo, ho altre domande in merito... I team che ci verranno assegnati... Si può avere una prima panoramica su nomi, abilità, caratteristiche dei team già selezionati? Oppure potremo scegliere noi gli elementi che più ci aggradano da una rosa che ci mettete a disposizione? Giusto per capire come organizzarci... Inoltre sarebbe utile sapere se e con quali mezzi ci muoveremo... Immagino che la ragazza debba restare nascosta il più possibile, inoltre non dovremo dare nell'occhio per evitare di attirare troppo l'attenzione dei nukenin e di solito la soluzione migliore è un convoglio mercantile, o meglio ancora di contadini per evitare anche gli eventuali banditi lungo le strade...»


    Una brevissima pausa, per riprendere fiato, poi riprese con la seconda domanda, o per meglio dire, con il secondo argomento.

    «Ed infine, mi sembra chiaro che non sappiamo nulla, o quasi sui nostri nemici, se non che probabilmente sono guidati da due shinobi esperti dell'originale "Orchestra" e che sono ninja di alto livello... All'incirca di cosa stiamo parlando? Nukenin A? B? S? Inoltre com'è possibile che non si sappia nulla? Avete detto voi stesso che c'è stato un'attacco a questa base una volta, com'è possibile che non si sappia nulla di loro? Qualcuno avrà pur notato almeno delle tecniche che son state usate, sarà quantomeno possibile ipotizzare a grandi linee con chi abbiamo a che fare, se son specializzati in qualcosa o se avevano qualche caratteristica particolare»


    Attese quindi le risposte ai suoi quesiti, nella speranza che il Jonin avesse le risposte di cui necessitava. Lasciò poi la parola al suo compare per altre sue domande, in fondo, era quasi palese che tutto quel briefing non era che all'inizio, quindi ci sarebbe stato un tempo anche per delle ultime domande prima di partire, l'organizzazione degli ultimi dettagli prima della partenza, ma soprattutto ci sarebbero state altre informazioni, altri dettagli utili alla missione, o quantomeno una qualche notizia in più...

    OT- Bene, come in tutte le quest, e le giocate importanti, auguro un buon game a tutti partecipanti, QM, PNG e compagno di squadra inclusi :zxc: -/OT
     
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    Quando la lettera riguardane un'altra missione arrivò alll'Akuma, questi non si sorprese affatto; da quando era tornato a Kiri, seppur sotto un altro nome e un altro viso non aveva fatto altro che svolgere missioni per il villaggio e per il suo kage. Sembrava un qualcosa di simile a una trottola quel ragazzo: corri di qua, corri di la, vieni con me a trovare un oggetto, vai un po' a scortare qualcuno verso qualcosa... Ordunque all'Akuma non rimaneva far altro che abbandonare le sue mansioni riguardanti la preparazione del sushi, e prendersi quella dannata lettera che un uomo con la maschera (oh no! un altro!) gli stava dando. Leggedola, Seinji si accorse che le informazioni non erano tante; tutt'altro. A prima vista sembrava una missione di scorta come un'altra, ma poi? Un ordine era un ordine, e se aveva promesso a Itai di servire il villaggio, si sarebbe attenuto alla sua promessa; era un uomo di parola, e le parole, per lui, non erano semplicemente un qualcosa di vago e indefinito. Di mezzo ci stava la sua lealtà.
    In pochi minuti preparò del sushi e li nascose in delle pergamene. Sarebbero servite? Fece spallucce, e poi andò a prendere anche delle bottiglie di acqua, - tutto il resto se lo portava sempre con sé. Infine indossò la sua maschera raffigurante un lupo, e un mantello bianco e semplice, mentre da sotto indossava i suoi abiti di sempre: galanti pantaloni neri, quasi come se stesse andando a un matrimonio, una camicia bianca, e, il suo accessorio preferito, - una cravatta completamente rossa. Ai piedi invece indossava delle galanti scarpe in stile "derby", le sue preferite, che più di altre si addicevano ad un uomo d'affari (o a un cuoco di sushi).
    Quando uscì di casa, invece, grazie alla sua vista e alle condizioni meteo che davano nebbia nel villaggio della nebbia, non fu notato da nessuno, e scoperto da nessuno. Aveva avuto l'ordine di Itai Nara, quel diavolo era informato dei movimenti di Seinji Akuma e tanto bastava perché l'Akuma potesse essere tranquillo. Del resto, non era la prima volta che agiva furtivo nella nebbia, e non sarebbe stato nemmeno l'ultimo. Così oltrepassò i cancelli senza alcuna difficolta, - difficilmente l'avrebbero notato Akira e Meika, e anche se lo avessero fatto, un rapido scambio di parole col Nara avrebbe risolto tutto.

    Il viaggio sul dorso del suo pterosaura preferito si protrasse per sì e no un giorno. Viaggiava veloce, viaggiava alto, e, sopratutto: viaggiava leggero. Così giunse alla fortezza indicata nella missiva verso il calare del sole del 2° giorno di viaggio, scambiò qualche parola con i difensori della stessa rassicurando loro che lui era il famigerato Asmodai della Nebbia e disse al suo enorme Zurura di atterrare sulla piazza centrale di quella fortezza, e attenderlo li senza mangiarsi nessuno. Una volta che il pterosaura capì le parole di Seinji, quest'ultimo si rassicurò raggiungendo una delle stanze centrali di quella fortezza, ove era di già presente un shinobi della Foglia che Seinji riconobbe subito per via del strano colore della sua energia vitale, e un altro tizio che Seinji non conosceva, ma che da li a poco spense le luci dando inizio al raduno pre-missione. DUnque, quando le slide stettero per partire, l'Akuma fece un cenno di "STOP!" con la mano, e tirò fuori una pergamena con dentro del sushi.
    «Volete?» - chiese, rivolgendosi sopratutto all'Uchiha, Atasuke, il guardiano, quello che ebbe modo di incontrare vicino Suna - «L'ho preparato io ieri, ma posso assicurarvi che il sushi è ancora ottimo. Comunque io mi chiamo Asmodai. Sono un chunnin di Kiri, faccio parte del clan Akuma e sono abile nei genjutsu.» - Dunque, se Atasuke avesse guardato dentro la pergamena, ci avrebbe trovato diversi pezzettini del sushi fatto con il pesce kiriano, e, se avesse voluto, avrebbe potuto gustarsene alcuni.
    Non appena il briefing partì, Seinji cercò di ricordarsi tutto di ogni cosa, e gli vennero delle domande in mente, che, però, egli si tenne per sé. Una di esse, e forse la più, importante, era: perché diavolo la stavamo scortando quella ragazza? Che segreto aveva? Che potenzialità aveva? Chi, diamine, era? In ogni caso l'Akuma finì di ascoltare anche la parte sul suo padre e sull'orchesta, e prima che aprì bocca per chiedere delle cose al Yamanaka, che ecco riversarsi sull'Yamanaka una valanga di domande da parte di Atasuke Uchiha. Quando le domande vennero poste, Seinji sospirò soltanto. Alla fine quel tizio era in gamba, proprio come aveva mostrato in quella squallida missione in cui per colpa degli accademici venne ucciso un jinchuriiki.
    «Sì, io non ho niente da aggiungere alle domande del mio collega...» - disse Seinji, guardando Atasuke. Perché tutte quelle lame? L'ultima volta che ferò Etsuko nel deserto, sembrava averne di meno. Quel tizio stava facendo progressi a vissta d'occhio.
    «Una sola cosa: chi sa della ragazza e del suo spostamento? Il nemico si aspetta che la ragazza venga portata alla base accademica più sicura percorrendo il tragitto da Lei tracciato?»








    Seinji
    Chakra: 40 Bassissimi
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
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    La Principessa Soon

    Post Secondo - Briefing



    Alle domande di Atasuke Shiba avrebbe sorriso con uno sguardo soddisfatto -..sembra che io abbia scelto bene.. come sempre del resto..- lo Yamanaka si aspettava tutte quelle domande e non si sarebbe certo tirato indietro nel rispondere ad esse. Dopo aver lasciato parlare i due l’Accademico avrebbe ripreso a parlare.


    -Soon Todoroki.. è speciale.. nemmeno io sono stato messo direttamente a conoscenza del perché lo sia!.. tutto ciò che so è che è unica al mondo.. posso solo supporre che sia in possesso di qualche particolare abilità o lignaggio unici.. l’Accademia ha mantenuto la massima segretezza su questo argomento.. dopotutto il nostro compito è quello di consegnarla sana e salva..- lo Yamanaka avrebbe messo a posto dei fogli sulla scrivania che stava a lato -..non sappiamo con esattezza perché Orchestra voglia la ragazza.. sappiamo per certo che i membri della precedente organizzazione erano molto affiatati tra loro e soprattutto totalmente leali a Sakebi.. una delle più grandi doti del traditore è l’inimmaginabile carisma che suscita nelle persone.. molto probabilmente vorranno recuperare la figlia per una questione di onore.. o forse come dici tu Atasuke.. per sfruttarne le abilità o qualsiasi cosa nasconda..- l’uomo sarebbe tornato sulla slide di Soon per spiegare meglio la situazione.


    -Soon Todoroki.. non sa di essere la figlia di Sakebi.. la ragazza è nata quindici anni fa.. poco dopo la cattura di Sakebi.. fino a poco tempo fa nessuno sapeva della sua esistenza.. molto probabilmente nemmeno i vecchi membri di Orchestra ne erano a conoscenza.. la ragazza ha vissuto per molto tempo in un orfanotrofio ed ora lavora presso una compagnia mercantile del paese dell’erba.. attualmente si trova qui alla base perché le è stato chiesto di supervisionare la spedizione di un carico.. non sa di essere lei quel carico.. è importante che la ragazza non sappia la sua vera identità per il momento..- lo Yamanaka non voleva che altri sapessero della cosa. Rivelare la cosa alla ragazza l’avrebbe messa in confusione creando una situazione pericolosa per lei ed il resto del gruppo inviato la per proteggerla.


    Per quanto riguardava i compagni di squadra il Jonin sarebbe andato avanti con le slide mostrando poi una serie di schede di ninja di molti paesi diversi -Attualmente nella base sono presenti diversi Genin chiamati qui per seguire un corso di aggiornamento in vista dei prossimi esami Chunin.. ho personalmente identificato alcuni di loro dai quale potete scegliere fino a due squadre composte da tre elementi.. avrete campo libero su chi sarà a capo delle due squadre.. Su questo non ho nulla da dire..- l’uomo avrebbe mostrato le slide dei genin consegnando anche un fascicolo ad entrambi con su scritto diversi dati e annotazioni.


    Lista Genin selezionabili

    Nome e Cognome: Yukio Sasami
    Genere e Età: Maschio -17
    Provenienza: Konoha
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Taijutsu
    Equipaggiamento: Tirapugni con lama; Tonico Coagulante Minore; Corpetto in cuoio
    Note particolari: molto abile ma dal carattere impulsivo.


    Nome e Cognome: Hana Yamanaka
    Genere e Età: Femmina -21
    Provenienza: Konoha
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Genjutsu
    Equipaggiamento: Frusta; Kunai x10; Corpetto in cuoio
    Note particolari: ligia al dovere, non sempre segue gli ordini impartiti se li ritiene inadatti alla situazione.


    Nome e Cognome: Horo Tengo
    Genere e Età: Uomo - 45
    Provenienza: Konoha
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Taijutsu e Katon
    Equipaggiamento: Feruze; Torce Infiammabili x4; Corpetto in cuoio
    Note particolari: veterano dal carattere calmo e riflessivo.


    Nome e Cognome: Sasami So
    Genere e Età: Uomo - 19
    Provenienza: Kiri
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Kenjutsu
    Equipaggiamento: Wakizashi x2; Parabraccia in cuoio; Corpetto in cuoio
    Note particolari: abile spadaccino, notata un’indole sociopatica durante l’ultima missione.


    Nome e Cognome: Kari Fuha
    Genere e Età: Donna - 25
    Provenienza: Kiri
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Suiton e Genjutsu
    Equipaggiamento: Kunai x10; Mantello ; Tonico Recupero Minore x2
    Note particolari: ottime capacità tattiche, perde facilmente la concentrazione se sotto stress.


    Nome e Cognome: Sanako Terumi
    Genere e Età: Donna - 20
    Provenienza: Kiri
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile Cecchina e buone abilità di movimento
    Equipaggiamento: Balestra leggera x1; Kunai x10 ; Proiettili x10
    Note particolari: Nessuna.


    Nome e Cognome: Shinta Iga
    Genere e Età: Uomo - 25
    Provenienza: Suna
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Doton e utilizzo della Lancia
    Equipaggiamento: Lancia Chiang; Carta Bomba x2; Corpetto di cuoio
    Note particolari: Ligio al dovere le imposizione della famiglia gli impediscono di mentire o nascondere la sua natura.


    Nome e Cognome: Sora Chikuma
    Genere e Età: Donna - 19
    Provenienza: Suna
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Fuuton
    Equipaggiamento: Kage Tessen; Fumogeno x2; Corpetto di cuoio
    Note particolari: Estroversa e socievole, ottima per missioni in team. E’poco adatta a missioni di infiltrazione o spionaggio.


    Nome e Cognome: Kimaru
    Genere e Età: Uomo - 28
    Provenienza: Suna
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile Cecchino e cacciatore; Buone abilità esplorative
    Equipaggiamento: arco Corto; Proiettili x20; Bolas x2
    Note particolari: Abituato a vivere nella savana e nel deserto sopravvivendo per lunghi periodi da solo. Poco socievole ma fortemente motivato nel portare a termine le missioni assegnate.


    Nome e Cognome: Sasuke Monoru
    Genere e Età: Uomo - 42
    Provenienza: Oto
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile medico e utilizzatore di Fuuinjutsu
    Equipaggiamento: Kit primo soccorso x2; Tonico Coagulante Minore x2; Tonico Ripristino Minore x2
    Note particolari: Esperto ninja che ha lavorato sul campo di battaglia come assistente medico.


    Nome e Cognome: Shiemi Lou
    Genere e Età: Donna - 17
    Provenienza: Oto
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Hebiton e Veleni
    Equipaggiamento: Kama x1; Veleno Debilitante x5; Antidoto Base x5
    Note particolari: Abilissima ninja emergente del villaggio di Oto. Tende a sottovalutare il nemico.


    Nome e Cognome: Raijin Yotshuki
    Genere e Età: Uomo - 27
    Provenienza: Oto
    Grado: Genin
    Abilità e Conoscenze: Abile utilizzatore di Raiton e Taijutsu
    Equipaggiamento: Sai x2; Carta Bomba Deflagrante I x2; Corpetto di cuoio
    Note particolari: Ninja bilanciato tra abilità offensive e difensive, ha un problema con l’alcool risolto in tempi recenti.




    La lista era lunga e i due avrebbero potuto notare che in mezzo alla lista c’era un po’ di tutto, avevano l’imbarazzo della scelta. Certo quelli non erano ninja scelti dei loro villaggi, ma comunque erano professionisti allenati a seguire gli ordini e a dare il massimo, anche loro un tempo erano stati genin come tutte quelle persone elencate -Per quanto riguarda lo spostamento abbiamo a disposizione tre carri mercantili già pronti a partire.. come vi ho anticipato Soon è stata portata qui facendole credere di essere la responsabile della spedizione.. quindi tutti voi sarete alla sue dipendenze come capo carovanieri.. verrete preparati a dovere con vestiti e rifornimenti.. nessuno saprà chi siete in realtà!..- lo Yamanaka poi avrebbe continuato -..purtroppo la soluzione dei contadini non è attuabile.. da un po’ di tempo a queste parte molti villaggi di contadini sono stati attaccati da predoni armati.. sembra che abbiamo capito che è più semplice attaccare della gente indifesa che delle carovane spesso pesantemente sorvegliate.. scommetto che arrivando alla base avrete visto la folla di gente ammucchiata all’entrata.. sono tutti contadini in fuga..- forse i due non lo avevano notato arrivando dalla loro direzione, ma fuori dal perimetro della base ninja una moltitudine di profughi in fuga si era ammassata in cerca di protezione dai predoni. Naturalmente l’Accademia aveva preso provvedimenti, ma la situazione non era stata ancora completamente risolta.


    Alla domanda sul nemico infine il Jonin avrebbe sospirato guardando i due negli occhi -Purtroppo come ho già anticipato.. i membri che componevano Orchestra erano tutti ninja che lavoravano sotto copertura.. ninja abituati al doppio gioco spesso costretti a tradire e ingannare i loro stessi alleati..- lo Yamanaka avrebbe fatto qualche passo verso una finestra per guardare oltre la saracinesca chiusa -Tutti i dati che avevamo raccolto sono stati distrutti assieme all’Accademia durante l’attentato dei Kurotempi.. e chi ha partecipato allo scontro quindici anni fa.. beh.. è semplicemente morto poco dopo.. dicono che fu una vera e propria carneficina.. quel giorno morirono molte persone..- l’uomo doveva aver sentito di storie terribili su quell’evento -..so per certo che tra i membri di Orchestra si annoveravano diversi elementi di spicco.. elementi che al tempo avevano raggiunto la carica di Jonin.. tra di loro c’erano uno straordinario spadaccino di nome Oto Shinku.. ma a quanto pare fu ucciso durante la rivolta.. un secondo temibile membro della squadra era una donna di nome Ningyo.. si diceva che i suoi genjutsu potessero fare credere alla gente di trovarsi all’inferno.. questo è tutto quello che siamo riusciti a recuperare!.. purtroppo sono passati molti anni da quell’evento e nessuno è rimasto vivo per raccontarlo.. Sakebi purtroppo non può essere interrogato.. raggiungerlo sarebbe praticamente impossibile.. nessun entra o esce da Ishi no Jingoku così facilmente..- lo Yamanaka si sarebbe azzittito riprendendo poi a parlare con Asmodai.


    -Nessuno conosce il vostro percorso.. solo voi ed io sappiamo la strada da percorrere.. se vorrete cambiare strada potrete farlo.. ma sarà una vostra responsabilità!.. la ragazza deve raggiungere la base nel paese del fuoco costi quel che costi!..- quindi lo Yamanaka avrebbe rivelato dell’altro -..le informazione che abbiamo al momento ci sono state passate alcuni giorni fa.. da un nostro infiltrato.. un ninja Accademico che è entrato in contatto.. forse.. con uno dei vecchi membri di Orchestra!.. non vi farò perdere tempo su come siamo riusciti ad entrare in contatto con questo ex membro.. ma non abbiamo più ricevuto alcun messaggio dal nostro infiltrato da un paio di giorni a questa parte..- l’accademia quindi aveva le sue fonti, e la missione era stata indetta proprio perché la situazione era sfuggita di mano -..crediamo che il nostro infiltrato sia stato scoperto e ucciso.. prima di riuscire a passarci le informazioni.. l’ultimo messaggio recitava queste parole.. “la banda si muove.. Orchestra non è morta.. sanno della figlia..”- il volto dell’uomo mostrava tutta la sua preoccupazione -..il nostro infiltrato non sapeva della posizione di Soon quindi anche se torturato non ha sicuramente potuto dire nulla.. dobbiamo agire fino a quando siamo ancora in vantaggio sul nemico..- il silenzio era calato nella stanza.


    L’uomo sarebbe rimasto in attesa di altre domande. Se necessario avrebbe risposto ai presenti per poi invitarli a prepararsi per partire il giorno dopo. La missione li avrebbe impegnati per parecchi giorni sottoponendoli ad uno stress non indifferente. I due dovevano scortare una persona ignara di tutto, scoprire la verità avrebbe messo Soon in grave pericolo di vita. La notte sarebbe passata rapidamente, al sorgere dell’alba la carovana sarebbe partita per il suo viaggio.

    OT// Ok scegliete i vostri 6 gregari e fate pure altre domande se ne avete. Dopo questo post procederò io con descrivere la partenza e la prima parte del viaggio.
     
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    Speciale... risuonò nella testa di Seinji. Cos apoteva avere di tanto speciale quella che era solo una ragazzina? Nel mondo degli shinobi vi erano tante vie, tante spiegazioni, tante strade da seguire. La sua specialità poteva significare una cosa sola: una tecnica, una gemma, qualcosa di importante, forse delle gemme, o ancor altro, nascoste, celate dentro quella piccola, eslie ragazza che aveva bisogno di protezione, e che non sapeva nemmeno a pieno di averlo, quel bisogno. Dunque, affascinato dalla figura della ragazza, Seinji rimase a guardare la sua immagine sullo schermo, e a chiedersi, quali pericoli avrebbe portato loro la sua esile figura, la sua figura unica al mondo. D'altro canto, questo Seinji lo avrebbe quasi sicuramente scoperto durante quella missione, che tutto prometteva, fuorché essere una missione di routine. L'interesse quasi prometteva di romperlo da dentro; lacerarlo, come se fosse una bambola, una marionetta. Eppure quel senso doveva piegarlo, ucciderlo, non rivelarsi: Atasuke Uchiha non doveva venire a conoscenza dell'Inganno - perpetrato da Itai Nara ai danni del mondo intero, - venuto a galla dopo il ritorno di Seinji Akuma a Kiri.
    E se già la ragazza suscitava in Seinji molto interesse, l'Orchestra sembrava suscitarne ancora di più: ninja temibili, quasi insuperabili, maestri della propria Arte, e persino un'esperta di Genjutsu, con la quale intraprendere un duello al fine di salvare la ragazza. Dunque si prospettava un duello di necessità, uno di quelli duri, ma per questo anche divertenti, e se da un canto il gruppo di ninja dell'Orchestra farà di tutto pur di recuperare la ragazza, dall'altro ci saranno loro, - Atasuke e Seinji, - insieme a dei Genin dell'Accademia (a cui loro, - Atasuke e Seinji, - dovranno pur tenere salva la vita vista la situazione nel Mondo e il bisogno di ognuno) a ostacolare i piani dell'Orchestra e portare la ragazzina nel giusto posto al momento giusto. Insomma, si prospettava una missione bella carica, intensa di pericoli e di emozioni, di quello, che Seinji Akuma aveva bisogno dopo un lungo periodo di stallo. Oltretutto, del pepe alla questione aggiungeva anche il fatto, che Soon non sapeva di essere la figlia di un uomo imprigionato. E come avrebbe reagito, se fosse venuta a conoscenza della cosa? Come avrebbe reagito, se fosse venuta a conoscenza del fatto, che era lei stessa quel carico?
    Seinji ghignò.
    "Missione complicata, eh, capo?"
    "Taci, Asmodai. Era da tempo che non partecipavo a qualcosa di simile..."
    "E' vero, ora che ci penso. Ti stavi specializzando nelle Tecniche di Pesce..."
    "Devo ridere?"
    "Uhm..."
    «Per quanto mi riguarda, signori,» - Seinji si alzò dalla sedia, avvicinandosi al Jonin per prendere il fascicolo, - «è importante che quei genin abbiano un grande cuore e siano sempre pronti a morire, pur di portare a compimento la missione. Per il resto prenderei in squadra gli elementi più esperti, e quelli meno esperti li lascerei a casa, come Hana Yamanaka, kari Fuha e Sasami So, - non ci serve qualcuno che non sia in grado di seguire gli ordini e che non sia un meccanismo della squadra. Inoltre è necessario prendere un medico... Dunque io proporrei questi: Horo Tengo, Sanako Terumi, Shinta Iga, Sora Chikuma, Kimaru, e Sasuke Monoru in qualità di medico. Degli altri non mi fiderei per via dei loro caratteri e inclinazioni, che possono causare problemi al team.» - Seinji si fermò, girandosi verso Atasuke. - «Io, personalmente, credo che la miglior opzione per me sia quella di seguirvi sotto terra; senza un sensitivo serio nei ranghi nemici, - cosa da non escludere, - potrei sempre rivelarmi essere un'arma segreta in più, e grazie alla mia Vista, potrei avvistare il nemico a chilometri di distanza. Dunque, io credo che la miglior tattica sia quella di tenere tutti vicini, non dividerci... Abbiamo rivali molto e molto seri, e anche motivati, a quanto sembra.»
    Detto questo, l'Akuma si siedette nuovamente sulla sedia, continuando ad ascoltare le parole del Jonin di Konoha.
    «Ma non sarebbe meglio, se facessimo credere a Soon di essere non la responsabile della spedizione, ma soltanto una guardia della spedizione, confondendola fra le molte guardie presenti alle carovane?» - domandare era lecito, però lo era anche scoltarei di buon gusto.
    "Non so cosa sia quel Ishi no Jingoku, ma ho già la matta voglia dientrarvici..."
    "Calma, Seinji. Magari in un futuro non troppo lontano..."
    «Ottimo!» - commentò l'Akuma, alzandosi di nuovo. - «Se dovessimo riuscire nella missione, poi dovremmo andare a recuperare l'infiltrato, sire Yamanaka.»
    Sospirò.
    «Cosa ne pensi?» - guardò nuovamente l'Uchiha, ricordandosi dl fatto che ancor pochi mesi prima erano nemici nel deserto di Suna, e ora...
    "Nuvola..."






    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    La Principessa Soon 二

    ~Team Leading~


    Il misterioso Kiriano sembrò essere propenso a seguire le domande dell'Uchiha, ma ne aggiunse una alla lista, riguardo la segretezza di quel trasferimento.
    Una buona domanda, anche se per Atasuke era già ovvia la domanda, dato che solo loro tre sembravano essere a conoscenza di tragitto, carico e destinazione reale.
    Ad ogni modo, tacque, riportando l'attenzione sulle slide che si susseguivano e sullo Yamanaka che continuava ad esporre ciò che sapeva, lasciando non poco deluso il foglioso.

    °Nessuna informazione quindi... La ragazza sembra essere speciale, eppure nessuno sembra sapere il perchè... Onestamente è improponibile il rapimento “solo per onore” Stessero a guardare l'onore attaccherebbero direttamente le miniere e libererebbero il loro ex-capo che è tenuto prigioniero. Che senso avrebbe rapire la figlia? Specie se lei non sa nemmeno di essere al centro dell'attenzione°


    Tacque, tenendo per se i suoi dubbi ed osservando con attenzione i nomi e le caratteristiche dei genin messi a disposizione per quella missione. Non ne fu contento, molti sembravano elementi decisamente ottimi, ma avevano dei difetti comportamentali tali da renderli più un pericolo che altro in una missione di quel tipo. Certo, potevano imporre il loro comando e mantenere il pugno di ferro per tre giorni, ma cosa ne avrebbero ottenuto? Un ambiente teso, stressato e che probabilmente sarebbe caduto al terzo giorno di attacchi o al primo assalto di dimensioni considerevoli.
    Analizzò con calma la situazione, ascoltando ciò che aveva da dire il kiriano e tutto il resto della spiegazione dello Yamanaka a capo di quella missione, ascoltando ed elaborando tutto fin nell'ultimo dettaglio.
    Osservò le movenze del kiriano, quando questi si alzò per andare a prendere il fascicolo, cercando di carpirne le caratteristiche e le abiltà, oltre a quanto egli stesso espose poco dopo.

    “Cosa ne pensi?”


    A quella domanda, Atasuke voltò il capo verso Asmodai, sospirando, prima di esporre ciò che aveva elaborato in tutto quel tempo.

    «Penso che questa missione abbia già parecchie falle prima ancora di cominciare...»


    Portò il suo sguardo sullo Yamanaka a capo di quell'operazione, iniziando ad esporre i suoi dubbi.

    «Con tutto il dovuto rispetto, Yamanaka-sama, in primo luogo le informazioni che abbiamo sono troppo vaghe per poter operare con un certo grado di tranquillità. In pratica sappiamo solo che di 7 persone una è agli arresti una è un'abile spadaccino e una è un'abile utilizzatore di illusioni, ma per quanto ne possiamo sapere entrambi potrebbero essere tra i 4 elementi uccisi, come potrebbero essere i due che si son salvati. In aggiunta a ciò, non sappiamo nemmeno per quale motivo questi avversari rischiano la vita pur di recuperare quella ragazza. Onestamente, pur parlando di fedeltà ed onore, perché mai quella ragazza meriterebbe una tale scorta ed una tale attenzione se i membri di Orchestra la vogliono solo per l'onore? Onestamente il punto fa acqua, se davvero sono tanto fedeli, più che rapire la figlia, fossi stato in loro avrei attaccato la prigione per liberare il capo. Quindi trovo sia completamente da escludere il rapimento per onore. La ragazza deve avere qualche abilità, qualcosa che vogliono poter sfruttare. Magari potrebbe aver ereditato le capacità del padre, della madre o aver sviluppato un qualche potere particolare. Cosa sapete dirmi del padre e della madre della ragazza? Avevano abilità speciali? Doti innate? Particolari tecniche segrete tramandate dalle due famiglie o nel paese da cui provengono? Ed infine: Qual'è la situazione politica del paese messo in rivolta da Sakebi? Non voglio sbilanciarmi, ma in effetti potrebbero anche esserci mire di tipo politico su quei territori da parte di Orchestra e magari la ragazza è la chiave per accedere»

    °Cosa che giustificherebbe tutta questa attenzione da parte dell'accademia nel volerla tenere legata a se...°


    Si concesse una pausa, attendendo una risposta elaborando con la dovuta calma ciò che c'era da dire a seguito di questa prima analisi.

    «Sulla base di quanto sappiamo, selezionare un team adatto è quantomeno un'utopia. Non è tecnicamente possibile selezionare un team adatto ad affrontare un avversario di cui non sappiamo nulla ed onestamente, affidarci solo alla visione romantica del “disposti a morire”, beh, io preferisco valutarne la scheda tecnica. Concordo con la scelta di Asmodai, comunque, ad eccezione per Iga. Il ragazzo ha ottime doti, e solitamente apprezzerei la sua onestà a dir poco encomiabile. Tuttavia, in questa missione noi dobbiamo mantenere il più assoluto riserbo, non possiamo concederci il lusso che il ragazzo vada in giro a dire che siamo shinobi o a sparare fuori una qualsiasi cosa perch glielo impone la sua famiglia. Nonostante questa non sia una missione di infiltrazione, ben poco le mancherebbe per essere considerata tale. Piuttosto propongo Sasami So. Il fatto che tenda ad isolarsi non è un problema per la missione, anzi. Mentre è possibile contenerne eventuali reazioni problematiche con una leva morale forte, inoltre credo che tra spadaccini avremo un'ottima linea di comunicazione. Tornando a noi, la lista che ha proposto comprende tra i più adatti, o quantomeno, quelli con i difetti meno mortali per portare a termine questa missione di scorta decisamente anomala. In merito alla gestione del gruppo, però, mi sento di dissentire. Un qualsiasi sensitivo percepirebbe uno qualsiasi tra noi, sia che questi sia nascosto o meno. Inoltre, restare raggruppati significherebbe essere eliminati tutti con un solo colpo ben assestato in caso di agguato. Difficile che succeda, ma non mi stupirebbe. Specialmente se un sensitivo notasse un elevato ammasso di shinobi per una normale carovana mercantile... Abbiamo una mappa della zona?»


    Chiese, nella speranza che lo Yamanaka gli consegnasse fin da subito una mappa dell'area in cui avrebbero operato. Non serviva che fosse tracciato il percorso, anzi, era decisamente meglio se questo non fosse tracciato da nessuna parte, nemmeno su una delle carte dell'Uchiha.
    Se la richiesta fosse stata esaudita, l'Uchiha si sarebbe alzato, portandosi alla scrivania, dove, aperta la mappa, si sarebbe messo ad indicare i punti che più lo preoccupavano, indicandoli direttamente sulla cartina ed esponendo i suoi dubbi.
    Se invece la mappa non fosse stata disposizione, avrebbe chiesto di proiettare nuovamente la slide con il percorso e le relative tappe, alzandosi per raggiungere lo schermo del proiettore dove avrebbe indicato, nel medesimo modo, i punti critici. In quel caso, la mappa la avrebbe ottenuta sul campo grazie allo scout o all'Akuma.

    «Su un tragitto di questo tipo, non siamo semplicemente a rischio, siamo dei bersagli mobili.»


    Proruppe con schiettezza glaciale, indicando tutto il percorso con la mano.

    «Nel primo tratto dovremo muovere dalla base all'alba, nella speranza che i membri di Orchestra non sappiano già di quanto sta per accadere dirigendoci ad una zona collinare, in gran parte senza coperture di alcun tipo. Per dirla semplicemente, marceremo praticamente in campo aperto. Raggiunta la cima, dovremmo avere un vantaggio tattico con l'altezza, ma per tutto il tratto precedente ed il successivo saremo decisamente a rischio di attacco anche dalla lunga distanza, quindi ci servirà avere qualcuno che faccia da scout a controllare il percorso, anche a costo di distaccarlo momentaneamente dalla spedizione, mentre avanzeremo in formazione allargata. Nel tratto successivo sarà il contrario, attacchi dalla distanza sono improponibili all'interno di una foresta. In quel caso potremmo marciare serrati, ma saremmo decisamente a rischio di imboscate, quindi, per scongiurare ciò, anche qui serviranno dei ricognitori che viaggino all'interno della foresta per stanare eventuali trappole o gruppi nascosti per assaltarci. Certo, potrebbe bastare l'abilità di Asmodai per rintracciarli sulla lunga distanza... Ma gli occhi degli akuma possono vedere oltre le cose? Possono vedere i corpi fisici? O individuano solo il chakra dei bersagli nascosti? Perchè in quel caso, sarà comunque necessario avere una squadra di ricognitori per stanare i nostri avversari. Essendo degli esperti infiltrati, non mi stupirei fossero in grado di celare o modificare il loro chakra per apparire ciò che non sono.»


    Si fermò, come a voler meditare alcuni istanti prima di procedere oltre con la spiegazione per cercare di essere il più dettagliato e preciso possibile.

    «Non dico di dividere le nostre forze, sarebbe stupido, oltre che suicida, tuttavia dobbiamo cercare di passare inosservati ad eventuali sensitivi, ma soprattutto cercare di essere il più “naturali” possibile per evitare di attirare sospetti. La segretezza del percorso è cosa inutile se teniamo conto del fatto che possiamo essere tracciati dal primo sensitivo di passaggio. Inoltre, sulla base della stessa teoria, un qualsiasi sensitivo troverebbe Asmodai prima che questi possa fare qualsiasi cosa, mentre per tenersi fuori dalla gittata di un sensitivo, occuperebbe troppo tempo per raggiungerci, o peggio, finirebbe per essere solo nel subire un'attacco dalle retrovie. Non dimentichiamo che: per quanto non sappiano la destinazione, mi pare chiaro che sanno esattamente da dove partiamo, dato che giorni addietro hanno attaccato questa base, quindi potranno ipotizzare dei percorsi da tenere sott'occhio per localizzarci subito, intuire la nostra direzione e tenderci un'imboscata...»

    °Senza contare che qui qualcosa già mi puzza di strano e non vorrei che si trattasse di qualche doppiogiochista infiltratosi nella base°

    «...In merito a sfruttare le vostre abilità di Akuma, non ho nulla in contrario, anzi, ci tornerebbero molto utili per sondare rapidamente la via, controllare le zone a rischio imboscata e verificare rapidamente la retrovia. Tuttavia, avere uno scout nella squadra credo potrebbe essere altrettanto utile per recuperare eventualmente cibo in loco o per localizzare buone zone dove accamparci, oltre che per controllare efficientemente il perimetro quando anche voi sarete costretto a riposare. Semplicemente eviterei di affaticarvi inutilmente nel viaggiare nascosto sotto terra come una talpa, tanto più che risulterebbe difficile spiegare alla ragazza la vostra comparsa durante le pause per i pasti, ad esempio. Piuttosto, consiglierei di farvi viaggiare all'interno di uno dei carri, rimanendo equalmente celato alla vista, senza spese in chakra o difficoltà varie nell'entrare in azione in caso di attacco. Come già detto prima, se non hanno sensitivi non è un problema celarvi alla vista, se hanno dei sensitivi, sarebbe egualmente inutile provare a nascondersi sotto terra, se non una fatica inutile. Passando oltre: da quel che mi pare di capire saremo quindi in 9, compresa la ragazza per la scorta di tre carri mercantili, giusto? Il che significa che tre elementi agiranno come carovanieri, conducendo direttamente i carri, tre fungeranno di rimando da “scorta armata”, disponendone equilibratamente uno per carro e tre fungeranno da linea di comando e coordinamento. Nella fattispecie, dato che dovremo far passare la ragazza come responsabile del trasporto, direi che saremo noi tre a formare la cellula di comando. Lei in veste “ufficiale” e noi, a livello pratico, gestiremo i due team. Tenere tutta la squadra unita, in questa situazione, creerebbe solo una gran confusione sulle linee di comando, sovraccaricando di compiti e responsabilità un singolo e creando un meccanismo troppo grosso per essere messo in moto come si dovrebbe, mentre noi dobbiamo essere rapidi e diretti, specialmente nella reazione agli attacchi.»


    Si concesse una breve pausa, prima di riprendere con l'esposizione, decisamente elaborata, oltre che dettagliata, in merito al piano principale di viaggio.

    «In merito alle formazioni, come già anticipai, è impossibile creare un unico team funzionale per controbilanciare una qualsiasi offensiva, viste le premesse, ed allo stesso tempo è improponibile suddividere il tutto in due squadre equilibrate, in grado di poter gestire autonomamente la missione. A questo proposito, nella mia idea, la squadra Alfa sarà incaricata della protezione diretta, o più precisamente della prima linea di combattimento e dell'avanguardia. La squadra Bravo, sarà composta dai supporti, condurranno i carri e si preoccuperanno principalmente del supporto tattico. Sulla base di questa idea, ho ipotizzato di prendere sotto il mio diretto comando la squadra Alfa, composta da: Horo Tengo, Sasami So o Shinta Iga e Kimaru. Se ad Asmodai piace la proposta, lascerei a lui il comando della squadra Bravo, composta da: Sanako Terumi, Sora Chikuma e Sasuke Monoru. In questo modo, la ragazza dovrebbe confrontarsi sempre e comunque direttamente con noi evitando eventuali problemi di sorta e verrebbe semplice giustificare il tutto ai suoi occhi, mostrando la squadra Bravo come i carovanieri e la squadra Alfa come la scorta pagata dal committente. In merito al farle credere di essere a capo, beh, non è un problema troppo grande, in merito a travestirla da guardia, credo sia uno di quei trucchetti da campo da applicare una volta partiti»


    Lanciò uno sguardo d'intesa, nella speranza che Asmodai avesse intuito ciò che l'Uchiha aveva cercato di dire. Attese quindi una risposta del Kiriano prima di procedere con “l'ufficializzazione” della formazione, o meglio: delle due squadre per la missione.

    […]


    Accordati sul da farsi, Atasuke riprese il suo ragionamento, cercando di togliersi ogni possibile dubbio in merito a quella missione prima che fosse troppo tardi.

    «In merito alla copertura, sfortunatamente non sapevo di questi problemi con i contadini. Un gran peccato, attirando dei pesci piccoli come dei semplci briganti, probabilmente saremmo apparsi decisamente poco invitanti per un pesce tanto grosso, specie valutando l'ammasso di contadini alle porte. Nulla farebbe presagire diversamente di una carovana di contadini che riparte dopo aver ottenuto aiuti e supporto... Tuttavia, di che tipologia di merce si tratta? Che cosa trasporteranno "ufficialmente" i nostri carri? Giusto per poter valutare l'eventualità di poterli riempire di munizioni per i nostri tiratori. In fondo, per quanto possano essere dei cecchini, i nostri avversari probabilmente non saranno tanto semplici da abbattere e visto l'equipaggiamento che i genin hanno con loro... Beh, tre giorni di cammino d'inferno e non avrebbero nemmeno più dei sassi da lanciare già al mattino del secondo...»


    Fu diretto, senza mezzi termini. Quella era una missione di un certo livello e non potevano assolutamente permettersi di lasciare correre alcun dettaglio, anche se come al solito l'accademia si dimostrava per la sua inadeguatezza nel dare i dettagli utili alla missione. Possibile che mai una volta l'accademia riuscisse a dare tutte le informazioni necessarie, ma solo qualche notizia accessoria?

     
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    La Principessa Soon

    Post Terzo - Partenza



    Dubbi e perplessità. I due ninja chiamati a portare a termine quel così importante e pericoloso compito non si sentivano al sicuro, ma dopotutto era proprio per quello che erano stati chiamati. L’Accademia sapeva bene che Orchestra avrebbe fatto di tutto per recuperare Soon e spettava a loro proteggerla qualsiasi fosse stato il prezzo da pagare. Shiba Yamanaka avrebbe ascoltato dubbi e perplessità dei ninja -Se volete nascondere Soon tra le guardie non c’è problema.. resta comunque una vostra responsabilità..- lo Yamanaka avrebbe poi continuato cambiando discorso -..il nostro infiltrato non si fa vivo da un po’ di tempo.. ma io non starei a preoccuparmi più di tanto.. è un ninja specializzato sono sicuro che starà bene.. è importante che la nostra missione non interferisca con la missione di altri!.. sarà l’Accademia a richiedere il vostro aiuto se necessario..- le domande non erano finite. Tra i due il più preoccupato sembrava l’aristocratico Uchiha, e come dargli torto.


    -Il vero punto è.. che noi siamo solo soldati Atasuke-san!..- l’uomo avrebbe sorriso simpaticamente quasi avesse fatto una battuta -..purtroppo non siamo semplicemente autorizzati a conoscere tutto ciò che c’è da sapere!.. ho fatto anche io le mie supposizioni personali.. e se può interessarvi sono giunto alla vostra stessa conclusione.. Sakebi era un ninja temuto da molti.. probabilmente in possesso di abilità uniche che con tutta probabilità la figlia ha ereditato.. ho già avuto modo di parlare con Soon e ad essere sincero.. mi è sembrata una normalissima ragazza di quindici anni nel fiore della sua età!.. ma sapete.. il nostro è un mondo strano e chi può dire che sotto quella tenera ragazza non si possa nascondere un demone!.. eheheh..- questa volta lo Yamanaka stava davvero scherzando -..la madre di Soon a quanto sappiamo era una semplice donna.. una venditrice da quel poco che sappiamo che lavorava nel paese dell’erba.. Sakebi deve averla conosciuta mentre progettava il suo colpo di stato!.. ora quella zona è sotto la giurisdizione Accademica da più di 15 anni.. le acque si sono calmate e la zona è tranquilla..- lo Yamanaka quindi si sarebbe messo comodo per lasciare i due decidere come procedere.


    Alla domanda finale di Atasuke lo Yamanaka avrebbe risposto con fare cordiale -..sarete dei mercanti di stoffe!.. pregiate stoffe del paese dell’Erba.. naturalmente nei carri saranno ben nascosti dei rotoli da richiamo speciali se così vogliamo dire.. cinque di questi rotoli grandi sono pieni di armi di ogni genere che potrete usare in caso di necessità.. l’Accademia vi ha ben riforniti quindi non preoccupatevi per i beni di sostentamento.. avrete cibo e acqua in abbondanza.. niente vino ovviamente!.. i rotoli contenenti le armi sono contrassegnati ed hanno semplicemente un colore diverso dagli altri..- si sarebbe schiarito la voce con un colpo di tosse [Rotoli di Richiamo x5 / Crediti evocabili: 500 x rotolo].


    Lo Yamanaka a quel punto si sarebbe alzato dalla sedia -Bene.. direi che vi ho detto tutto ciò che c’è da sapere.. come già anticipato domani mattina troverete tre carri già pronti e i ninja che avete richiesto ad aspettarvi.. le vostre stanza per la notte sono già state preparate troverete le vesti per il travestimento e una mappa del percorso.. si partirà all’alba quindi cercate di non fare tardi!..- a meno di altre domande lo Yamanaka si sarebbe congedato dai due uscendo dalla stanza.




    [...]




    Durante tutto il resto del giorno e della nottata i due avrebbero avuto la possibilità di muoversi per la base senza problemi, naturalmente avendo accesso alle aree comuni e non sotto sorveglianza. Non avrebbero notato nulla di strano e non sarebbero riusciti a trovare Soon se cercata, la ragazza infatti era tenuta sotto sorveglianza in un area protetta anche se ufficialmente era li per pianificare il viaggio del giorno successivo. Nel piazzale della base una moltitudine di persone si era accampata rendendo la piccola fortezza un campo profughi. Molti contadini avevano trovato riparo interagendo con i ninja che stavano cercando di dare loro aiuto. Per tutta la serata il suono di una fisarmonica e altri strumenti popolani sarebbe risuonata scandendo una simpatica ballata che aveva riscaldato l’atmosfera portando un po’ di allegria in tutto quel grigiore. Nonostante la situazione sembrava che quelle persone non avessero perso la voglia di vivere, soprattutto ora che s sentivano al sicuro sotto l’ala Accademica. La nottata sarebbe trascorsa rapidamente senza alcun intoppo, presto i galli portati dai contadini avrebbero cominciato a cantare dando il via alla missione.




    [...]




    I due ninja avrebbero avuto modo di vestirsi a dovere e rifocillarsi prima di raggiungere un capanno dove i tre carri erano stati preparati. Sei persone erano intente a sistemare le ultime cose mentre una giovane ragazza impartiva loro ogni genere di ordine con fare sicuro, ma senza mai mancare loro di rispetto. Una volta accortasi dei due giovani mercanti Soon si sarebbe voltata mordendo con i denti la penna con la quale stava annotando la merce su un bloc notes -Oh.. finalmente siete arrivati!.. sono Soon piacere di conoscervi.. ehm voi siete?!..- la ragazza avrebbe atteso una risposta prima di annotare sul foglio anche la loro presenza. Al loro arrivo i dei prescelti avrebbero lanciato un’occhiata affermativa verso Atasuke e Asmodai, sembrava fossero già a conoscenza di tutto e che non fosse necessario spiegare loro nulla -Bene.. carichiamo gli ultimi cinque rotoli di richiamo e ci siamo!.. le tre carovane sono pronte..- avrebbe detto la ragazza sorridendo ai due appena arrivati. Soon sembrava proprio quello che era, una quindicenne iperattiva nel fiore della sua età. Osservandola o scrutandola i due non avrebbero notato nulla di particolare, nessun segno o strano chakra fluiva dentro il suo corpo -Shiba mi ha detto che sarete voi due i capo carovanieri assieme a me!.. è un piacere conoscervi.. mi chiamo Soon Honoru.. immagino che gli altri già li conosciate!.. sarà un onore aiutarvi durante il viaggio.. spero di essere all’altezza del compito!- la ragazza si era presentata con un nome diverso da quello di Todoroki. Come aveva detto Shiba nemmeno la ragazza sapeva nulla del suo passato, quello doveva essere semplicemente il nome che le era stato dato da un’altra famiglia. Quando tutto fosse stato pronto e i ruoli decisi i tre carri sarebbero partiti verso i cancelli della base Accademica.


    Usciti dal magazzino i carri sarebbero passati in mezzo al viale principale dove i contadini si erano accampati. Sembrava che quella gente nonostante tutto non smettesse mai di ballare e cantare. Come la sera precedente una musica gioiosa aleggiava per l’accampamento mentre molti bambini si affiancavo ai carri per salutare i mercanti in partenza. Soon sembrava divertita dai bambini, il suo sorriso sincero e spensierato riusciva a rallegrare anche gli animi più cupi -Oh.. grazie.. ahahah.. che simpatici!- mentre si allontanavano i bambini avrebbero preso d’assalto la carovana regalando ai mercanti delle ghirlande o collane fatte di legno, molti avrebbero tentato di salire sui carri mentre le madre dei bambini cercavano di allontanarli. Uscire non sarebbe stato semplice anche se alla fine le porte della base si richiusero dietro di loro.


    Il gruppo si sarebbe mosso seguendo le indicazioni di uno dei due ninja incaricati. La strada fino al primo check point era praticamente tutta dritta seguendo una delle vie principali utilizzate per gli scambi commerciali. Durante lo spostamento il gruppo avrebbe incontrato molti contadini diretti verso la base che avevano appena lasciato, alcuni li avrebbero fermati chiedendo informazioni altri qualcosa da mangiare o dell’acqua, ma nessuno sembrava particolarmente pericoloso o mal intenzionato. Tutto sarebbe andato bene fino alla prima sosta a metà della prima mattinata, come programmato il gruppo si sarebbe fermato per circa mezz’ora per recuperare le forze, mangiare qualcosa e magari fare la pipì se necessario. La prima sosta sarebbe avvenuta alla locanda del Facocero Nero una bettola lungo la strada che poteva garantire un buon pasto caldo e delle stanze con una modesta cifra. Soon sarebbe rimasta in silenzio durante tutta la prima parte del viaggio e solo in prossimità della locanda si sarebbe rivolata ad uno dei presenti -Ehm.. ecco il primo luogo di sosta.. ehm.. ci fermiamo vero.. perché io ecco.. si dovrei..- la ragazza sembrava visibilmente in imbarazzo.


    Il gruppo doveva decidere se fermarsi per dare modo a Soon di liberarsi dai suoi bisogni o proseguire per non rischiare di essere bloccati da qualcuno o scoperti. Ora che si trovavano in viaggio qualsiasi passo falso poteva voler dire vita o morte. Spettava ai ninja dare l’opportunità o meno alla ragazza di liberarsi dal male.



    OT// Naturalmente potete interagire con chi vi pare in questo post. In ogni caso alla fine vi ritroverete davanti la locanda del Facocero Nero e dovrete decidere della sorte di Soon. :dappa:
     
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    «Dialoghi»



    Seinji ascoltò le parole di Atasuke in silenzio. Aveva da ribattere, ma decise di non farlo. Disse soltanto che...
    «Gli occhi dell'Akuma possono vedere ogni cosa Per il resto va bene; viaggerò dentro un carro.»
    Senza conoscere le abilità dei ninja rivali, potevano solo... indovinare la tattica migliore, e allora a quel punto una tattica valeva l'altra.
    Ascoltate le parole del Jonin di Konoha, Seinji sbadigliò di gusto e si alzò. Tutte quelle parole gli mettevano addosso un'ansia tremenda. Si trattava semplicemente di portare una ragazzina nel giusto posto, al momento giusto. Cosa vi ci poteva essere mai così difficile? Certo, quelli di orchestra avrebbero attaccato, avrebbero cercato di riprendersi la ragazzina, ma se loro due avessero nascosto bene la ragazza, se avessero fatto un buon diversivo. Un po' temeva per quel infiltrato; se era come pensava, era già bello e appeso a un palo, ma tant'era doveva pensare ai fattacci suoi come anche lo Yamanaka voleva. Poi decise di mettere al posto suo Atasuke, il quale ormai si era buttato in un fiume di domande le une sopra le altre, curioso di sapere sempre di più, e, tra i due, Seinji preferì dare ragione allo Yamanaka: dando troppe informazioni a troppe persone, si poteva rischiare una fuga di informazioni, e questa era un'evenienza che nessuno dei due voleva procurare al gruppo. Una fuga di informazioni di quel genere avrebbe potuto devastare quella missione, poiché avrebbe dato al nemico carte, che quello non doveva avere. Si trattava, come sempre, di una semplice e curiosa partita a scacchi, e chi avrebbe perso, in quel caso, avrebbe perso la vita. Ordunque, sapere troppe informazioni, faceva ugualmente male, al quanto saperne troppo poche.
    Ascoltate le ultime parole dello Yamanaka sulla madre di Soon, Seinji sbadigliò di nuovo.
    Si tava annoiando da tante chiacchiere.
    «Chissà come ha perso la vita la madre di Soon...» - bisbigliò Seinji, e poi ascoltò che saremo dei mercanti di stoffe.
    «Grazie di tutto, Yamanaka-sama.» - Disse Seinji alzandosi. - «Se l'Accademia ci ha forniti così tanti rotoli e ninja di supporto, la missione deve essere davvero difficile! Però...» - l'Akuma si fermò, guardando Atasuke, - «...non si sa mai cosa possa capitare per la strada. Dovremo inventarci un diversivo, Atasuke-sama.» - Rifletté Seinji per ascoltare la risposta, e poi ribattere, qualsiasi fossero state le indicazioni dell'Uchiha. - «Dovremo... No, niente.» - E poi si fermò, avviandosi verso l'uscita dalla stanza.

    La notte Seinji la passò tranquillo, e per nulla agitato. Salito le scale all'ultimo piano, trovò presto la sua stanza e guardò dalla finestra: i contadini stavano non troppo lontano da li, forse pensando a quanto erano affamati, e forse vogliosi di tornare a casa, lontano da quella fortezza e da tutta quella gente. Fatto questo, l'Akuma semplicemente si sdraiò su uno dei tanti lettini preparati per lui, e senza perdere molto tempo, sprofondò nel regno di Morfeo. Il resto lo rimandò semplicemente al domani, comprese le indagini sulla ragazza e tutto il resto.

    E quando il sole si alzò, illuminando le radure e le colline di quel posto, l'Akuma aprì gli occhi. Il sole... non era bellissimo? Almeno non sarebbe piovuto per la durata del viaggio, rendendo il viaggio stesso insopportabile. Dunque Seinji si vestì molto rapidamente, e scese nella mense, ove ebbe opportunità di mangiare, e prendere qualche boccone per il viaggio. Uan volt ascese, vide che Soon era già vicino alle carrovane, intenta a impartire ordini a destra e a manca, quasi come se fosse un generale che comandava il suo esercito, e il tutto era persino ben annotato su un block notes! Seinji sorrise, e anche se il suo sorriso non era visibile, poiché celato dalla maschera, Soon forse si sarebbe accorta del divertito animo del ragazzo. Presentatosi, anche Seinji fece un inchino con il busto.
    «Mi chiamo Asmodai, piacere mio,» - rispose l'Akuma. - «Io è meglio che viaggi dentro la carovana... Sai, non sono molto voglioso di camminare.» - E con tali parole si mise dentro a un carro, mettendosi comodo e prendendo dell'acqua e del cibo (che aveva precedentemente portato via dalla mensa), pensando, che se avesse avuto anche una frusta decente, la missione si sarebbe fatta molto divertente a quel punto.
    Tuttavia, una frusta non ce l'aveva, ma di cibo e acqua ne aveva in gran quantità, e allora, deciso tutto, sentì il carro muoversi e sorrise... Se era come pensava, quella sarebbe stata la missione più semplice e in contempo più noiosa di tutta la sua carriera. Sfruttò il momento per attivare la sua Vista Vitale e iniziare a squadrare il perimetro [3 chilometri] in lungo e in largo.
    Usciti dal cancello passarono per l'accampamento, ove dei bambini erano intenti a giocare e divertirsi.
    «Devono essere proprio felici, di trovarsi sotto l'ala accademica ora... Hum.» - Seinji, che mai avrebbe potuto pensare una cosa del genere, notò quanta gioia provocava il fatto, che quella gente era passata sotto la protezione dell'Accademia. E lui, che pensava che l'Accademia portava solo morte e desolazione ovunque... Se si sentivano tanto minacciati per via di quel bastardo di Sakebi, quel bastardo di Sakebi andava eliminato. Ovunque egli fosse, e Seinji lo avrebbe trovato, rintracciato, e ucciso. Anche se questi era al capo del mondo.
    In ogni caso, Seinji avrebbe continuato a guardare ovunque, intento a vedere se non vi erano presenze strane nel raggio di 3 chilometri. Quei dannati ninja potevano benissimo mascherarsi da contadini rifugiati, e a quel punto...
    Seinji sospirò.
    Non se ne era nemmeno accorto, che stavano già per fare la sosta. E la ragazza...
    Bhe ognuno aveva i suoi bisogni dopotutto.
    Dal canto suo però Seinji non si mosse, lasciando ad Atasuke la libertà di scelta.





    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 8 (Vista Vitale)
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
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  9. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    La Principessa Soon 三

    ~Leader Naturale~


    Alcune delle domande dell'Uchiha finirono per restare senza risposta, o meglio: Una risposta la ricevettero: Per l'accademia non siamo autorizzati a sapere. Un ragionamento corretto, certo. Per qualcuno che deve coprire delle informazioni, per il soldato a guardia della base militare. Non per gli specialisti messi a scortare una persona. Da quando coloro che hanno in carico di proteggere qualcuno non sono autorizzati a sapere dettagli sulla persona da scortare e sui suoi avversari?
    Ancora una volta l'Accademia stava dimostrando la sua inadeguatezza, ma ormai, non restava altro da fare se non accettare quel poco che avevano, dato che null'altro sembrava essere messo a loro disposizione.

    «Vi ringrazio Yamanaka-sama, sembra che l'accademia ultimamente non abbia bene a mente le priorità delle informazioni da dare. Tuttavia, vedremo di adattarci in qualche modo, nella speranza che alla prossima missione, le informazioni realmente importanti siano a disposizione»


    Rispose con un sorriso, alla carenza di informazioni a cui anche il jonin sembrava essere sottomesso. In quella missione, all'apparenza semplice, la mancanza di informazioni poteva rendersi letale e questo, ad Atasuke, decisamente non piacque.
    Non dispiacque invece la copertura proposta dallo Yamanaka, secondo cui sarebbero stati dei mercanti di stoffe del paese dell'erba, mentre per quanto riguardava l'equipaggiamento, sarebbero stati dotati di ben tre rotoli di richiamo pieni di equipaggiamento, cosa che non petave che fargli piacere.

    «Ottimo allora, sembra che sui rifornimenti saremo più che a posto. Almeno su un fronte saremo debitamente preparati.»


    Lo Yamanaka concluse quindi il discorso, dando gli ultimi dettagli in merito alla partenza ed alle loro stanze. Atasuke rispose con un cenno di apprezzamento con il capo, mentre Asmodai sembrava dilungarsi su un qualche discorso tattico dell'ultimo istante, su cui volle l'opinione dell'Uchiha.

    “[...] Dovremo inventarci un diversivo, Atasuke-sama.”

    «Più che un diversivo, dovremmo studiarci un piano dettagliato sulla base delle informazioni che abbiamo... Ma fortunatamente abbiamo una buona mezza giornata per meditarci su e solitamente la notte porta consiglio»

    “Dovremo... No, niente.”


    °Pensare, prima di parlare, Asmodai...°


    Si ritrovò a pensare, osservando il chunin che, dopo aver bloccato il discorso che lui stesso aveva avviato, usciva dalla stanza. Atasuke si rivolse verso lo Yamanaka, che ancora non aveva salutato, prima di dirigersi a sua volta all'esterno della stanza per un primo sopralluogo della base e, possibilmente, dei carri.

    «Vi ringrazio Yamanaka-sama, immagino non sia semplice dover istruire una squadra sulla missione senza avere voi stesso le informazioni fondamentali. Ad ogni modo non preoccupatevi, non ho mai fallito una missione per l'accademia e non ho intenzione di cominciare oggi. Troveremo una soluzione e porteremo la ragazza al sicuro... Con permesso»


    Salutò brevemente l'Uchiha, uscendo dalla stanza e facendo un rapido giro per le aree a cui aveva accesso della base, prima di dirigersi verso la sua stanza. In fondo avrebbe avuto tutta la notte per riposare ed altrettanto tempo per meditare sul personaggio che avrebbe impersonato nei successivi tre giorni, mentre non avrebbe avuto altre occasioni di ispezionare con la dovuta perizia i carri.

    Se avesse avuto accesso all'area in cui i tre carri erano custoditi, Atasuke ne avrebbe verificato rapidamente la struttura, prima di osservare con dovizia di particolari ogni eventuale segno, ogni possibile traccia sospetta o anche solo la presenza di doppifondi, meccanismi o qualsiasi altro dettaglio utile alla missione o potenzialmente pericoloso per la loro stessa salute.

    Ad ogni modo, maschera in volto, continuò il suo giro, osservando il campo che era stato allestito all'interno del piazzale della base. Nonostante la miseria e tutto ciò che era capitato loro, la felicità sembrava dilagare, quasi come se ci si trovasse in una sagra di paese. Tuttavia, guardandoli negli occhi, Atasuke vide che l'allegria altro non era se non una maschera, proprio come quella che stava indossando in quel momento, una maschera per celare la tristezza di quei momenti.
    Atasuke li osservava, restandosene in disparte. Quelli erano cittadini del suo paese, eppure, non era suo compito diretto proteggerli. Avrebbe voluto poterlo fare, ma sfortunatamente non aveva titolo di farlo. Egli in fondo era come loro. Anche lui era cresciuto in un piccolo villaggio nella foresta del fuoco, ed anche il suo villaggio era stato attaccato, anche se con esiti decisamente più violenti. Era un sopravvissuto, proprio come quegli uomini, quelle donne e quei bambini.

    [...]


    Trascorso ciò che restava della giornata, calò la notte e con essa il limpido cielo stellato si colorava di mille tonalità di azzurri e blu intensi, fino al nero più profondo. Atasuke osservava dalla finestra della sua stanza in lontananza. Guardava le nuvole ed i bianchi disegni che queste tracciavano nel cielo limpido, illuminato dalla candida luna piena. Un buon segno: una luna piena avrebbe illuminato il terreno durante le notti successive, divenendo fondamentale, per chi come lui, doveva basarsi su di una “normale” vista per scorgere i nemici.

    °Una luna piena che splende... Sembra che gli dei vogliano favorici per questa missione... Possa Tsukuyomi illuminare il nostro cammino°


    Si ritrovò a pensare, mentre i suoi occhi finivano di bearsi del meraviglioso panorama stellare che si dipanava dinnanzi a lui.
    In alto, le stelle brillavano vigorose e liete, in basso invece, i poveri contadini strisciavano a terra, cercando di trovare un po di allegria anche nelle loro tragedie. Un netto contrasto, che in quella visione si bilanciava in un unico equilibrio.

    «Vediamo che cosa abbiamo a disposizione...»


    Pensò a voce alta, socchiudendo la finestra e dirigendosi al letto dove erano ripiegati gli abiti offerti per la missione, che a sorpresa non differirono nemmeno troppo dai suoi abiti consueti.
    Sorrise di gusto, prima di dedicarsi al suo lavoro entrando fino in fondo nel personaggio.
    Per prima cosa prese la mappa della zona che gli era stata fornita, mettendola da parte per progettare il viaggio e cercare eventuali vie alternative in caso di problemi. Prese poi anche un semplice foglio bianco o un qualsiasi supporto di simile natura che potesse portarsi dietro, su cui appose i due sigilli necessari a creare la mappa del campo di combattimento. Quella era una di quelle tecniche che andava preparata per tempo ed in quel primo momento, non accadde quasi nulla, salvo per la comparsa della mappatura della stanza in cui si trovava, unico dettaglio che veniva trasmesso al sigillo dalle percezioni dell'Uchiha. Un dettaglio che sarebbe stato eliminato alla prima sovrascrittura da parte dei suoi alleati il giorno successivo.
    [Tecnica A+B]

    […]


    La mattina della partenza, Atasuke si mise in moto fin dalle prime luci, indossando da subito i “nuovi abiti”, mentre i vecchi erano stati sigillati dentro ad uno dei suoi rotoli da richiamo la sera precedente. In fondo non aveva intenzione di lasciare in quella base nulla di suo ed impacchettarli semplicemente poteva essere decisamente un problema, dato che qualcuno avrebbe potuto riconoscere un qualsiasi dettaglio, vedendoli.
    Fece un'abbondante colazione, in modo da garantirsi una maggiore autonomia, ma senza esagerare. Mangiare troppo lo avrebbe messo fuori gioco tanto quanto mangiare troppo poco. Terminata la colazione si diede un'ultima sistemata, controllando che le armi celate al di sotto del “nuovo mantello” fossero perfettamente al loro posto. Sperava di non doverle usare, ma sapeva che se ve ne fosse stata l'occasione, doveva poter agire con la dovuta rapidità.
    Raggiunta la carovana, vide che la ragazza era già in preda all'operosità, dando ordini e prendendo appunti su di un block notes. Atasuke notò poco più avanti Asmodai, già in marcia e che non aveva notato durante la colazione. Forse era arrivato poco dopo e si era rifocillato mentre l'Uchiha era concentrato a ricontrollare un'ultima volta armi e rotoli. Ad ogni modo, accelerò il passo, raggiungendo il compagno con una breve pacca sulla spalla per far notare il proprio arrivo.

    «Buongiorno, Asmodai, passata una buona nottata?»


    Chiese con un sorriso, mentre i due si avvicinavano alla carovana. Ottenuta o meno una risposta, Atasuke aveva già in mano la propria maschera, pronto ad indossarla una volta che fosse stato necessario.

    “Oh.. finalmente siete arrivati!.. sono Soon piacere di conoscervi.. ehm voi siete?!..”


    Asmodai fu il primo a rispondere, palesando il suo nome. Una scelta dubbia certo, ma visto che nessuno ne conosceva il cognome o il volto, accettabile.

    “Io è meglio che viaggi dentro la carovana... Sai, non sono molto voglioso di camminare.”

    °E... e quella sarebbe la tua copertura? Che Inari ti fulmini per la tua dedizione al lavoro!°


    Si ritrovò a pensare, osservando l'Akuma che con innata nonchalance si dirigeva all'interno del carro, dove evidentemente avrebbe passato il resto del viaggio.

    «Oh, perdonate Asmodai per i suoi modi... Ogni tanto tende a dimenticare le buone maniere...»


    Esordì, distraendo la ragazza con un non-poi-così-finto tono di imbarazzo.

    «Sapete... ha una problematica malattia con la luce... Mi pare che i medici la chiamino “allergia al sole” o fotoallergia... In breve Tende ad ustionarsi per un non nulla, quindi deve restare coperto il più possibile e di solito si nasconde nei carri»


    Aggiunse, osando poi avvicinarsi all'orecchio della giovane, come per confidarle un misterioso segreto, appena sussurrato.

    «Inoltre da quando ha saputo che verremo accompagnati da una tale bella ragazza... Beh... si è anche fatto parecchio timido...»


    Sorrise, sogghignando appena, nella speranza che la gioiosa ragazza accettasse la battuta sul collega, ormai troppo lontano per poter sentire le ultime parole dell'Uchiha dette decisamente a bassa voce.

    «Oh, che sbadato... Ho parlato finora del mio compare e dei suoi modi burberi e non mi sono nemmeno degnato di presentarmi... Il mio nome è Isao Kondo. Sono il responsabile della scorta, o almeno, di solito è il mio compito...»


    Si proruppe quindi in un profondo inchino, rispondendo ai precedenti cenni dei genin con un rapido occhiolino, ben nascosto per evitare che la ragazza potesse in qualche modo notare nulla.
    Risollevandosi, Atasuke porse la mano alla ragazza, la quale, se avesse accettato, ponendo la sua sopra quella dell'Uchiha, si sarebbe trovata invischiata in un romantico baciamano, che solitamente faceva perdere la testa a tutte le ragazza di Konoha, specialmente a quelle che lavoravano all'ospedale di Shizuka.

    «Incantato di fare la vostra conoscenza»


    Sorrise, mentre i suoi neri occhi penetranti osservavano quelli della quindicenne con una leggera nota piccante, quasi a voler sedurre la ragazzina.

    […]


    Quando furono pronti a partire, prima che i cancelli della fortezza venissero aperti, Atasuke indossò la maschera, che a quel punto aveva senso di esistere per nascondere i tratti genetici degli Uchiha, che un esperto ninja avrebbe potuto riconoscere e si incamminò al fianco della ragazza.
    Appena varcati i cancelli della base, decine di contadini ostacolavano la loro marcia, non per cattiveria o altro, ma solo perché si ritrovavano accalcati davanti all'ingresso, in attesa di poter, anche loro, accedere alle zone sicure della base, protetti dai briganti che in quel periodo imperversavano lungo la regione.
    Atasuke mantenne alta la concentrazione, osservando con perizia ogni persona: Uomo, donna o bambino che si avvicinava ad i carri e con maggior attenzione osservava ciò che i contadini gioiosi appendevano sui carri. Certo, poteva trattarsi di oggetti di poco conto, forse erano semplici decorazioni donate con il cuore, ma non potevano rischiare che sotto qualche ciocco di legno si nascondesse un sigillo di tracciamento, esplosivo o un qualsiasi altra diavoleria che potesse mettere a rischio la carovana.
    Silenzioso, quindi scivolava in mezzo alla gente, avvicinando i suoi per dare loro ordine di ripulire i carri con discrezione una volta allontanati dalla massa di contadini. Non voleva offenderli, ne voleva rischiare che la quindicenne potesse prendere male i loro modi poco cordiali nel gettare via tutti quei doni, tuttavia, doveva prima pensare alla sua incolumità ed a quella della carovana.

    “Oh.. grazie.. ahahah.. che simpatici!”


    Disse ella, attirando l'attenzione dell'Uchiha, che notò le ghirlande e le collane che i bambini regalarono alla quindicenne. A prima vista non vi era nulla, tuttavia, doveva trovare un modo per toglierle di dosso quegli oggetti, almeno finché non fossero giunti a destinazione o non avessero verificato l'assoluta sicurezza di quegli oggetti. Nascondere una trappola in bella vista era decisamente una delle strategie meno usate e conosciute, ma non per questo meno efficace.

    «Devo ammettere che questi doni vi stanno a pennello... Permettetemi di consigliarvi però di riporle in un luogo più sicuro... Il viaggio sarà abbastanza lungo e non vorrei che un così delicato dono rischiasse di sgualcirsi... Permettetemi di riporli a dovere»


    Disse, porgendo la mano alla ragazza, nella speranza che ella accettasse di togliersi quei doni innocenti (o apparentemente tali) in modo che Atasuke potesse consegnarli rapidamente ad Asmodai, che pigramente se ne stava all'interno del carro e che si sarebbe potuto occupare di controllare i doni fatti alla ragazza alla ricerca di simboli, sigilli o qualsiasi altra traccia che potesse identificarne un pericolo.

    [...]


    Il passo di marcia era tranquillo, nulla di esagerato, motivo per cui, i tre alla guida dei carri erano scortati a piedi dai tre genin della squadra Alfa, disposti lungo il fianco dei carri in posizioni alternate, uno a sinistra del carro e l'altro a destra del successivo.
    Atasuke e Soon, in quel momento, marciavano a metà tra il primo ed il secondo carro, tenendosi sul lato degli stessi per evitare di mangiare la polvere sollevata dal primo carro.

    «Spero che vi sentiate a vostro agio con noi... Da quant'è che fate questo mestriere? La carovaniera, intento... Vi ho visto a vostro agio prima mentre coordinavate il tutto, dunque immagino non sia la prima volta che lavorate come responsabile di una carovana...»


    Esordì una volta lontani dalla fortezza e dalla folla di contadini che dovettero attraversare. La sua voce risuonava limpida e gentile, anche se la maschera ne distorceva leggermente il suono.
    Attese una risposta, prima di aggiungere a sua volta l'esperienza pluriennale da parte di Isao Kondo, la maschera che aveva deciso di indossare per quella circostanza.

    «Io è da parecchio ormai che viaggio... da quando ricordi per essere preciso... iniziai praticamente quando ero ancora in fasce. Mio padre da giovane aveva fatto il mercenario per alcuni daimyo minori, mia madre invece faceva la mercante. Un giorno, per caso, i due si incontrarono ed avviarono una sorta di piccola azienda familiare... Mia madre si occupava delle merci, e mio padre si preoccupava delle provviste e della scorta contro i banditi... Inutile dire che io ho seguito più da vicino il ruolo di mio padre... diciamo che mi sento più a mio agio con una spada al fianco che con una calcolatrice alla mano»


    Rise, per rendere ancor più veritiera la menzogna, facendo passare quel dettaglio come una sorta di battuta per allietare il viaggio.
    Se ella avesse chiesto di Asmodai, Atasuke, senza alcun tentennamento, avrebbe risposto; in fondo aveva studiato una copertura verosimile anche per lui, nel caso in cui ve ne fosse stato il bisogno.

    «Che dire... Ci siamo conosciuti ormai un... quanto saranno ormai? Sora, ti ricordi? Quanto saranno? 5/6 anni ormai?»


    Chiese, tirando nel discorso anche la Chikuma, che in quel momento conduceva il carro centrale presso cui si trovavano, lanciandole un cenno preciso, in modo che ella annuisse alla domanda, confermando l'informazione. Non diede alla ragazza il tempo di rispondere verbalmente o di rischiare di apparire troppo sconcertata o titubante. Non poteva permettersi di far cadere in quel modo quella semplice illusione creata dalle parole. In fondo non conosceva le abilità della genin sotto quel fronte e non aveva avuto ne il tempo, ne il modo di coordinare nulla sotto quel fronte, quindi, dovevano improvvisare, almeno fino alla prima tappa utile in cui coordinarsi senza le orecchie della ragazza in funzione.

    «Ad ogni modo, mia cara, conobbi Asmodai per caso, durante un grosso mercato a Konoha. Stavamo contrattando per alcune stoffe per due carovane separate e... nulla. Dopo una sana rissa tra commercianti, ci siam fatti una bevuta e da allora cooperiamo da tempo. Lui solitamente si occupa delle trattative e del lato “mercantile” oltre che della manodopera per il trasporto, io mi occupo della scorta...»

    […]


    La marcia, lungo l'unica strada disponibile, avanzava senza intoppi. Di tanto in tanto alcuni contadini incontrati lungo la via, ma nessuno di questi celava alcuna reale minaccia, ad eccezione, forse, di alcuni che si avvicinarono alla carovana, cercando riparo e risorse. Atasuke, dal canto suo, a malincuore dovette scacciarli, indirizzandoli alla vicina base militare. Avevano scorte in abbondanza, certo, tuttavia, non era saggio giocarsi le scorte fin dalla prima mattinata di viaggio. Cercò di restare gentile, allontanando i poveracci con parole gentili, in alcuni rari casi, decisamente troppo gentili, dato che i poveri contadini ebbero anche l'ardire di rispondere con toni decisamente poco educati, anche per un rifiuto di quel tipo.
    Ad ogni modo, senza reali intoppi lungo la via, la carovana giunse finalmente in vista della locanda del facocero nero, la prima delle tappe previste, dove si sarebbero fermati per rifocillarsi e recuperare le forze. In fondo li aspettava un viaggio lungo e non serviva a nessuno strafare.
    Atasuke si avvicinò al carro dove si trovava Asmodai, bussando alla porta per segnalare la sua presenza ed attirare l'attenzione del compagno.

    «Asmodai, siamo al primo check-point, la locanda del facocero nero, che dici, è il caso di fermarci?»


    Una comunicazione semplice, che tuttavia celava qualcosa in quelle parole, un'avvertimento da parte dell'Uchiha, nella speranza che il compare concentrasse l'attenzione su quel luogo per confermare la presenza o meno di personale potenzialmente pericoloso.
    Avrebbe quindi atteso una risposta da parte dell'Akuma, prima di decidere se autorizzare la sosta già a quel primo check-point o se proseguire ancora fino al successivo punto di sosta, tirando maggiormente le prime tappe.
    Ovviamente, se l'Akuma avesse percepito qualcosa di potenzialmente pericoloso per il gruppo, Atasuke avrebbe puntato a proseguire, anche a costo di mettere in difficoltà la giovane ragazza.

    "Ehm.. ecco il primo luogo di sosta.. ehm.. ci fermiamo vero.. perché io ecco.. si dovrei.."




    Se, l'Akuma non avesse segnalato palesi pericoli, alla domanda della ragazza, notantone l'imbarazzo, Atasuke avrebbe sorriso. Un sorriso talmente gentile e sincero che sarebbe apparso anche da sotto alla maschera che ne celava completamente i lineamenti.

    «Certamente, nessun problema... Ne approfitteremo per fare tutti una pausa... Inoltre ho notato che anche Sora deve andare... Fa la dura e non vuole ammetterlo, ma anche lei è sottomessa alle necessità umane»


    Concluse, con un tono scherzoso, ma che celava un comando decisamente preciso per la genin: Ella aveva il compito di scortare Soon ai bagni, come era d'usanza tra donne. In fondo la Chikuma, in teoria era la più adatta a socializzare ed al lavoro di squadra, quindi era la più indicata per diventare "amica" della ragazzina e farle letteralmente da ombra.
    Una volta arrivati al punto di sosta, con un cenno del capo, averebbe mandato le due ragazze all'interno della locanda, sfruttando quei pochi secondi o minuti che avevano a disposizione per fare un brevissimo briefing al resto della squadra, nascosti da occhi indiscreti dietro ai carri.
    Bussò al carro, richiamando Asmodai all'esterno, dato che il discorso riguardava anche lui.

    «Ok, sapete tutti della missione e dei dettagli. Dovremo tenere un profilo basso, quindi questa missione rasenta l'infiltrazione. Ogniuno di voi conosce il proprio ruolo e la copertura che abbiamo. Asmodai, tu tieni d'occhio la locanda ora, se c'è anche solo un minimo problema avvisaci. Io ho collegato Sora con l'arte della comunicazione, quindi sono in contatto diretto con lei, se ci sono problemi che sfuggono in qualche modo ai tuoi occhi, lei può allertarmi. Allo stesso modo, faremo ogni volta che anche solo uno di noi si allontana dal convoglio. Non voglio rischiare che i nostri avversari ci colgano impreparati uno alla volta, quindi ad ogni movimento, ci muoveremo sempre in due o più, chiaro?»


    Chiese con tono deciso, anche se più che una domanda era decisamente una precisa imposizione.
    Ottenuta un'eventuale risposta, o anche solo un cenno di intesa da parte dei compagni, Atasuke avrebbe ripreso con quel che gli serviva sapere.

    «Avremo tempo alla prossima sosta, o all'accampamento notturno per fare le dovute presentazioni e rifinire i dettagli. Quindi, per ora, si agisce sotto copertura, non attiriamo troppo l'attenzione ed evitiamo ogni sorta di problema con gli avventori di questa locanda. Se ci sono problemi, avvisateci e risolviamola il più in fretta possibile in maniera pacifica. Se il sistema pacifico non basta, allertateci. Ci penseremo io e Asmodai. Uno di voi mi faccia il preciso riepilogo delle scorte di cibo, acqua e la dislocazione dei rotoli sui carri.»


    Attese quindi un rapido riepilogo, a cui rispose con un cenno di assenso, prima di chiudere il brevissimo discorso allontanando i suoi.

    «Per ora è tutto, facciamo una pausa»


    E dopo quel momento di serietà, l'Uchiha tornò ad essere Isao e come tale iniziò a fare un breve giro di perlustrazione, entrando a sua volta nella locanda, pronto ad intervenire in caso di problemi, lasciando in mano ad Asmodai la protezione dei carri.
    In tutto quel trambusto, aveva aperto un collegamento diretto con Sora, che seguiva direttamente la ragazza e che si trovava ai bagni con la stessa, uno con Asmodai che teneva sott'occhio la carovana, i dintorni e quanto accadeva dentro alla locanda, uno con Sasuke, il medico ed uno con Horo Tengo. I restanti 3 erano assieme alle persone che aveva collegato tra loro, creando una prima linea di comunicazione pronta ad intervenire in qualcunque momento in caso di bisogno ed in grado di comunicare tutti assieme, come fossero stati a pochi centimetri l'uno dall'altro.
    [Abilità]



    Se l'Akuma avesse invece percepito un qualsiasi tipo di pericolo tale da mettere in allerta Atasuke, una volta venuto a conoscenza della situazione, avrebbe cercato di deviare la questione, forzando la marcia per raggiungere il successivo check-point o creare una tappa fuori percorso per evitare spiacevoli incontri.

    «Perdonateci, cara, ma sfortunatamente siamo costretti a proseguire oltre... Quella locanda non ha una buona fama e... l'ultima volta abbiamo avuto un piccolo diverbio con il locandiere... non so se mi spiego... Ad ogni modo, se la cosa non vi disturba troppo, ci fermeremo alla prossima, oppure se siete tanto in difficoltà, troveremo il modo per accamparci lungo la via»


    E con un mesto sorriso, avrebbe ordinato di proseguire con la marcia, senza sosta. Si sarebbero fermati alla locanda successiva o ad un qualche spiazzo sufficentemente coperto da occhi indiscreti per proteggere la ragazza, ed eventualmente anche gli altri della carovana, da occhi indiscreti.




    OT-NOTA: Nel conteggio del contatore non ho tenuto momentaneamente conto del chakra speso prima di andare a dormire considerando il probabile recupero dei 2 bassi. Attendo conferma da parte del QM sul supporto usato (foglio o mappa) e sull'eventualità del recupero di chakra :zxc: -/OT
    Chakra Rimanente: 78/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
    png
    pngpngpng
    pngpng
    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Gestione del Campo 1B

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Team Map 1B


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Azione [Tipo; Slot]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    Arte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: 1/4 Basso per ogni 250 metri)

    Linea di Comando
    Maestria: L'utilizzatore può sfruttare la comunicazione a distanza comunicando con un'intero gruppo di alleati, creando un collegamento condiviso da tutto il gruppo. L'utilizzatore è in grado di collegare fino ad 1 alleato affiuntivo per grado posseduto.
    Condividendo la linea, l'utilizzatore condivide il costo di mantenimento con tutti gli alleati consenzienti. Il rifiuto deve essere espressamente dichiarato dagli alleati in risposta alla richiesta dell'utilizzatore

    Richiede 'Arte della Comunicazione'
    [Da Genin in su]

    Team MAP
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    L'utilizzatore può disegnare su un supporto fisico di dimensioni minime pari a Piccole o su un rotolo una mappa priva di dettagli dove è indicata la posizione rispetto a lui di chiunque sia sottoposto a 'Arte della Comunicazione'. Se posseduta, può altresì essere utilizzata una mappa della zona tracciando la posizione dell'utilizzatore e degli alleati. Per aggiornare la mappa è necessario riattivare la tecnica. L'utilizzatore conoscerà la scala della mappa e potrà interpretare le distanze della stessa. è possibile sfruttarla in combinazione con 'Gestione del Campo' sfruttando uno slot tecnica base.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]

    Gestione del Campo
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    L'utilizzatore può arricchire la mappa di 'Team MAP' inserendo informazioni grafiche o dettagli comunicati dagli alleati sottoposti a 'Arte della Comunicazione'. Può inserire una pianta del territorio percepito ed eventuali dettagli (persone, oggetti). L'utilizzatore deve ricevere le informazione tramite 'Arte della Comunicazione'. Per aggiornare la mappa è necessario riattivare la tecnica, utilizzare Gestione del Campo aggiorna la mappa come se usata 'Team MAP'. è possibile sfruttarla in combinazione con 'Team Map' sfruttando uno slot tecnica base.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]


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    La Principessa Soon

    Post Quarto - Fermi all’Autogrill



    Cotta. I modi gentili e cordiali di Atasuke sotto le mentite spoglie di Isao Kondo(m) avevano brutalmente gettato la giovane ed innocente Soon in un turbinio di forti emozioni. La ragazza era stata sconvolta positivamente dalle parole e dai modi gentili dell’Uchiha che la stavano facendo volare dalla mattina stessa, sulle ali dell’amore. Durante tutto il viaggio la ragazza avrebbe lanciato timide occhiate al ragazzo mascherato senza riuscire a nascondere il rossore delle guance. Soon avrebbe timidamente raccontato ad Atasuke che quella era il suo terzo viaggio come responsabile di una carovana e che per tutta la vita non aveva fatto altro che quello seguendo i suoi genitori. La ragazza avrebbe riso di gusto alla storia raccontata dall’Uchiha seguendo ogni parola con estrema attenzione e dedizione. Di sicuro Isao Kondo per la ragazza, meritava un’intera parete della sua stanza con tanto di calendario e poster gigante.


    I controlli effettuati dall’Uchiha e l’Akuma non avrebbero mostrato nulla di strano. Le ghirlande erano composte da profumati fiori dall’odore intenso ma piacevole, mentre il resto della bigiotteria, era semplice e pura bigiotteria che non avrebbe allertato l’Akuma e i suoi poteri di potente radar anti pericolo. Il viaggio sarebbe proseguito serenamente fino alla taverna del Facocero Nero, li i sensi iper sviluppati di Asmodai avrebbero rapidamente notato la presenza di almeno dieci persone, per lo più semplici civili dai valori energetici del loro chakra. Due individui tuttavia sembravano essere diversi rispetto agli altri. Due forze vitali più intense stavano infatti al piano terra della struttura comodamente seduti su un tavolo, nella stanza Asmodai avrebbe notato altra cinque persone, una delle quali doveva essere l’oste e altre persone fermatesi li per mangiare o riposare. Le restanti tre persone erano sparse nelle varie stanze al piano superiore, una sembrava intenta a lavarsi mentre le altre a fare ben altre cose [Vista Vitale][Energia Bianca x8 / Energia Rossa x2].


    In ogni caso Asmodai non avrebbe rivelato pericoli o altro all’interno della struttura quindi la carovana si sarebbe fermata lasciando modo a Soon di recarsi al bagno accompagnata da Sota Chikuma. La giovane Genin avrebbe sorriso a Soon aiutandola a scendere dal carro e confidando che anche lei in realtà se la stava facendo addosso -Noi signore andiamo al bagno.. faremo in un attimo!- avrebbe detto la Chikuma accompagnando Soon dentro la locanda. Mentre le due si dirigevano a fare i loro bisogni la squadra si sarebbe riunita sotto la guida del valoroso Chikuma per decidere come procedere, le doti naturali di leader erano già state notate dai genin più o meno giovani, Atsauke poteva già nutrire un gran rispetto da parte delle sue truppe, come Asmodai dopo tutto.


    I genin avrebbero eseguito gli ordini senza fiatare e con grande dedizione. Il perimetro di controllo avrebbe dato modo al gruppo di difendersi da qualsiasi evenienza con rapidità assoluta, di sicuro i due ninja Accademici stavano svolgendo un ottimo lavoro riportando le informazioni richieste ed eseguendo tutto alla lettera, i due ninja avevano scelto bene i loro compagni di viaggio valutandone pro e contro, di sicuro avevano un futuro come selezionatori se mai si fossero allontanati dalla carriera di ninja sul campo.


    Dentro ai bagni delle signore invece tutt’altra scena si stava consumando. Le due ragazze infatti una volta entrate nella locanda avrebbero chiesto le chiavi del bagno recandosi di corsa alla tazza per liberarsi da ogni male. I bagni erano divisi l’uno dall’altro da una sottile parete di legno che permetteva di comunicare da un bagno all’altro senza dover alzare la voce, mentre si liberava Soon avrebbe cominciato a chiedere a Sora diverse informazioni di vitale importanza -Waaah.. non ce la facevo proprio più.. per un istante ho creduto che Isao non volesse fermarsi..- la ragazza stava seduta sulla tazza con espressione sognante -Isao.. tu lo conosci bene Sora?!.. lui è così.. è così sicuro di se..- la ragazza aveva occhi pieni di cuoricini mentre finiva di fare quello che doveva fare. Sora nel bagno confinante sarebbe riuscita a trattenere una risata divertita a fatica mentre rispondeva alla ragazzina -Eh.. ah.. Isao.. a dire il vero non lo conosco così bene.. è la prima volta che lavoro con lui.. sai.. sono nuova del mestiere.. ma si.. è come dici tu.. è proprio un tipo sicuro di se!- la Chikuma se la stava sghignazzando senza farlo notare, era palese che la ragazzina avesse preso una cotta per l’Uchiha -Mmh.. credi cha abbia qualcuno che l’aspetta a casa?!.. si insomma.. una fidanzata.. o peggio.. una moglie?!..- la ragazza ora sembrava disperata dal tono della voce. Una volta finito le due si sarebbero ritrovate nella stanza comune due stavano i due bagni per lavarsi le mani -Naah.. io non credo che sia fidanzato!.. Isao viaggia molto con il lavoro che fa.. sicuramente sarà come un marinaio.. avrà qualcuno ad aspettarlo ad ogni porto!.. ahahah..- in effetti nel dirlo la Chikuma sembrava sincera, tanto da gettare Soon nel baratro della disperazione -Oddio!!!.. tu credi.. ma lui è.. è così gentile.. ooh.. sarà sicuramente come dici tu.. avrà molte donne ad aspettarlo..- le due ormai si erano asciugate le mani ed erano pronte ad uscire mentre la Chikuma confortava la ragazza appoggiando le mani pulite sulle sue spalle e mostrando un gran sorriso -Non fasciarti la testa prima di averla battuta.. e ora su.. torniamo dagli altri!..- e uscirono tornando nella sala principale della taverna.


    Atasuke una volta entrato nella taverna si sarebbe accorto che effettivamente non c’era nulla di cui preoccuparsi. L’oste e padrone della baracca lo avrebbe accolto con un gran sorriso invitandolo a sedere al bancone per una fresca e rinvigorente birra al doppio malto da lui stesso prodotta. Ad un tavolo due giovani ragazzi stavano seduti mostrando sulla fronte due luccicanti e nuovi di zecca copri fronte con su incisa l’effige della foglia. Ecco chi erano le due vigorose energie viste dentro la locanda, dei ninja, con tutta probabilità Genin che si stavano godendo un po’ di meritato risposo dopo una lunga missione. Atasuke li avrebbe sentiti parlare mentre ridevano divertiti ricordando quanto successo qualche giorno prima -..Wahahahah.. e allora lui mi fa.. “Non riuscirai mai a battermi ragazzino”..- la giovane recluta stava mimando la figura di un uomo massiccio -..e tu che hai fatto?!- l’altro sembrava piuttosto interessato alla storia -..gli ho piantato un calcio giusto giusto sulla bocca dello stomaco.. e lui.. bleargh.. si è piegato in due ed è crollato!.. Wahaahah.. che scena!.. dovrebbero farmi Hokage accidenti..- i due erano visibilmente brilli -..ahahah.. già!.. dovresti esserci tu sulla poltrona di Hokage.. non quella scimmia tutta muscoli di Raizen..- i due sembravano divertirsi e nonostante tutto non stavano facendo assolutamente nulla di male. Atasuke sarebbe passato indisturbato anche senza maschere o altro non lo avrebbero riconosciuto. Avrebbe avuto il tempo di fare qualche domanda ai presenti se necessario prima di sentire qualcuno piantarsi con la testa alle sue spalle. Voltatosi l’Uchiha si sarebbe accorto che a colpirlo era stata Soon che ora aveva preso il colore di un’aragosta ben cotta -Oh.. scusa.. io.. io.. scusa.. oddio!!!- presa dal panico Soon si sarebbe voltata scattando rapidamente verso l’uscita lasciando spiazzata anche la Chikuma che l’aveva appena accompagnata al bagno.


    Anche se Atasuke avesse tentato di bloccarla in qualche modo non ci sarebbe riuscito o comunque avrebbe trovato parecchia resistenza nel gesto. Due mani infatti avevano arpionato le sue spalle trattenendolo con forza in un suo qualsiasi movimento verso l’uscita o la ragazza in fuga [Forza: Rossa x2].


    Voltatosi il Chunin avrebbe visto i due ninja prima seduti al tavolo squadrarlo in cagnesco e con fare minaccioso -Ehi tu!.. che diavolo hai fatto a quella ragazzina..- il ninja sembrava pronto ad attaccare da un momento all’altro -Di un po’ brutto porco.. sei forse uno di quei maniaci pervertiti che usano le ragazzine come degli oggetti?!..- i due forse si sentivano più eroi di quel che in realtà erano. Atasuke si sarebbe ritrovato accerchiati in pochi istanti, entrambi si trovavano a non più di un metro da lui per tentare di bloccare qualsiasi sua iniziativa. Soon senza volerlo lo aveva cacciato in un bel guaio, come se la sarebbe cavata il giovane e impossibile comandante?




    [...]




    Mentre Atasuke stava dentro alla taverna, Asmodai si sarebbe accorto che una strana figura si stava avvicinando ai carri in sosta. Il ninja lo avrebbe presto identificato come un mendicante o forse un mercante errante, visto il bagaglio che si portava sulla schiena. Avvicinandosi sempre più si sarebbe accorto che questi stava puntando proprio verso di lui. L’uomo era vestito con pochi stracci mentre una lunga barba e dei capelli sporchi e arruffati gli incorniciavano il volto abbronzato. Asmodai analizzandolo si sarebbe accorto che l’uomo per quanto mal vestito possedeva una certa quantità di forza vitale, pari se non superiore a quella posseduta dalle due persone sedute dentro alla taverna del Facocero Nero [Vista Vitale][Energia Blu].


    L’uomo gli si sarebbe avvicinato sorridendo e con fare amichevole -Ehiiii amico!!.. amico ciaooo..- l’uomo gli si sarebbe avvicinato quasi a cercare di toccarlo. Non sembrava volerlo ferire, ma di sicuro stava cercando di toccarlo al braccio o al petto -Amico ehi!.. ciao.. siete mercanti vero?!.. oooh.. sia lodato il cielo amico.. sia sempre lodato!!!- il mendicante si era messo a fare strani gesti con le braccia molleggiando sulle gambe -..mi chiamo Riku.. sono un mercante errante.. il leggendario Riku amico.. non so se mi spiego.. sto cercando di vendere la mia merce e di comprare qualcosa magari.. che vendete?!.. eh che vendete voi?!..- l’uomo si era piazzato di fronte ad Asmodai bloccando praticamente quasi ogni sua via di fuga dalla carovana. L’uomo avrebbe appoggiato rapidamente il grande zaino a terra cominciando a tirare fuori da esso pentole e cianfrusaglie varie. Asmodai sarebbe stato attaccato da una miriade di oggetti che Riku gli passava per farglieli vedere, in pochi minuti le mani del ninja si sarebbero riempite di cose unitili bloccando in qualche modo i suoi movimenti o comunque impacciandolo.


    Mentre Riku svuotava lo zaino Asmodai avrebbe percepito una figura uscire dalla taverna a grande velocità per poi dirigersi lontano da essa in direzione di un agglomerato di alberi poco lontani. Si sarebbe accorto quasi subito che a correre altri non era che Soon inseguita a ruota dalla giovane Chikuma che poco prima l’aveva accompagnata al bagno. Che stava succedendo? Che Atasuke fosse stato messo K.O. ? Oppure la Chikuma stava inseguendo la ragazza per catturarla e farle del male?


    OT// Atasuke vecchio marpione. Ma che gli fai a ste donne?! :guru:
     
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  11. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    La Principessa Soon 四

    ~Una pausa Movimentata~


    Non fu un mistero e men che meno fu complicato per l'Uchiha notare di aver fatto colpo, forse anche “troppo” colpo sulla giovane Soon. Anche l'ultimo degli idioti in evvetti avrebbe visto il rossore delle guance della ragazzina e l'innata attenzione che dava a tutte le sue parole. Segno unico ed inequivocabile di quanto stava accadendo. La giovane ragazzina, era cotta come una pera.
    Notata la cosa, Atasuke decise di non calcare ulteriormente la mano. In vondo necessitava di entrare nelle grazie della ragazza, ma esagerare sarebbe risultato decisamente controproducente, non solo lungo la missione, ma soprattutto alla fine, quando i due si sarebbero divisi, probabilmente per sempre. Le avrebbe spezzato il cuore e lui stesso non si sarebbe sentito immune da quelle emozioni. In fondo, per quanto riuscisse a non dare troppo peso alle emozioni, era umano e per quanto freddo potesse apparire o cercare di apparire, non era immune ai sentimenti.
    A seguito dei loro controlli, fortunatamente non trovarono nulla di effettivamente pericoloso, un buon segno, in effetti dato che a quel punto la ragazzina alla fine di tutto ne avrebbe quantomeno guadagnato qualche bel souvenir, oltre che dei ricordi, sperabilmente piacevoli.

    [...]


    La marcia avanzò con precisione rispetto alla tabella di marcia senza interruzioni o problemi vari. Giunti nelle vicinanze della locanda, alla sua domanda Asmodai non rispose segnalando eventuali pericoli, motivo per cui Atasuke confermò l'autorizzazione alla sosta, che comunque era in programma.
    Ascoltò con attenzione ogni eventuale comunicazione di Asmodai, in merito al numero, alle caratteristiche ed alla posizione delle persone individuate, prima di procedere con la divisione in coppie e tutto ciò che ne conseguiva.
    Alla fine della loro brevissima riunione, i gruppi erano formati da Horo Tengo, in coppia con Kimaru, posizionati a protezione della retroguardia della carovana, controllando verso i campi e gli alberi posti ai lati della strada e controllando ciò che circondava la zona. Sasuke e Sasami, invece controllavano l'avanguardia della carovana, buttando l'occhio su ciò che accadeva davanti allo spiazzo. Nello stesso momento, Asmodai e Sanako controllavano dal centro della carovana, verificando i fianchi della stessa mentre Asmodai, probabilmente controllava la locanda tenendo d'occhio Soon. Infine, Sora scortava a brevissima distanza Soon, mentre Atasuke si era mosso verso l'interno della locanda in modo da avere una posizione centrale, oltre che un certo grado di vicinanza con la ragazza in modo da poter intervenire immediatamente.

    […]


    Giunto all'interno della locanda, Atasuke drizzò le orecchie, pronto a captare ogni suono, ogni discorso o informazione utile che poteva venire fuori da quella specie di bettola, mentre il gioviale locandiere lo accoglieva, proponendogli la sua birra fatta in casa. [Abilità]
    Atasuke accettò l'invito, avvicinandosi al bancone e mettendosi comodo. Da quella posizione centrale non avrebbe dato nell'occhio e non avrebbe di certo attirato l'attenzione di eventuali “segugi esperti” dato che nessun folle sotto copertura con affari loschi avrebbe cercato un punto tanto in vista.

    «Certo immagino che la vostra birra artigianale sia certamente la migliore in circolazione, mio buon amico... Ma ahimè sono obbligato a declinare... Ho una fastidiosa patologia al pancreas e... come dire... Non posso assumere alcolici... Anche la minima quantità potrebbe uccidermi...»


    Rispose con tono mesto alle proposte del locandiere, pronto ad aggiungere dettagli alla sua storia, sempre che questi venissero richiesti.

    «Ahimè un'incidente sul lavoro. Un brigante, tempo fa mi ferì al fianco danneggiando gli organi e sfortunatamente mi porto dietro questa maledizione...»


    Disse, rispondendo in anticipo all'eventuale domanda del locandiere sul suo essere un astemio più che convinto e tranciando velocemente il discorso senza rischiare di finire troppo nel dettaglio.

    «Storia simile per la maschera... Odio rovinare l'appetito della gente mostrando le cicatrici sul mio volto... Ahhh la vita del carovaniere... Vedrai il mondo mi dicevano... Conoscerai tante belle persone, mi dicevano...»


    Avrebbe invece risposto, se il locandiere o uno qualsiasi dei presenti avesse posto domande in merito alla maschera che portava in volto. In fondo, non poteva rischiare che qualcuno riconoscesse i suoi tratti genetici Uchiha. Ed aveva dovuto preparare una balla senza troppe pretese per giustificare quella maschera.

    «Ad ogni modo, qualsiasi cosa analcolica andrà più che bene... Un tè, magari sarebbe l'ideale... Ho notato che ultimamente ci sono parecchi contadini sulle strade... Sembra quasi un esodo... è forse capitato qualcosa di particolare negli ultimi tempi?»


    Chiese con finto interesse, cercando di sondare il terreno per sapere eventuali movimenti particolari nella zona o notizie interessanti.
    Nel frattempo, le sue orecchie vennero attirate dai due genin seduti al tavolo che si raccontavano storie della loro vita, con un'apprezzabile giovialità, anche se i fumi dell'alcool avevano ormai preso il sopravvento sui due, al punto tale da farli straparlare, o quantomeno faceva perdere loro quel minimo autocontrollo utile a condurre il loro dovere a modo.
    Atasuke buttò una rapida occhiata, cercando di squadrarne armi, oggetti e quant'altro potessero avere con loro, notando senza problemi il coprifronte nuovo e luccicante della foglia con cui i due avevano adornato le loro fronti ubriache.

    °Sembra che stiano festeggiando... oppure la loro negligenza è decisamente oltre ogni limite consentito... In entrambi i casi, non è questo il momento di redarguirli a dovere... credo ci penserò una volta rientrato a casa...°


    Pensò tra se, riportando lo sguardo davanti a se, più precisamente sull'oste e sugli eventuali specchi nelle vicinanze attraverso cui poteva guardarsi intorno senza destare sospetti.
    Ascoltò le eventuali risposte del locandiere e degli altri avventori, sempre che qualcuno di questi avesse qualcosa da raccontare in merito alla sua domanda, finché sentì qualcosa sbattergli dietro la schiena.
    In un primo momento non poté evitare un lievissimo sussulto, chiedendosi chi potesse mai essere stato tanto abile da coglierlo alle spalle nonostante le sue percezioni decisamente invidiabili.
    [Percezione]
    Quando si voltò, vide Soon, la quale, evidentemente sotto pressione arrossì oltre ogni limite, finendo per balbettare appena qualche parola prima di correre via spaventata, lasciando quasi a bocca aperta la chikuma e senza molte possibilità d'azione l'Uchiha.
    Atasuke, evitò il riflesso di provare ad immobilizzarla subito. Se avesse provato a toccarla o avesse cercato di fermarla, avrebbe di certo attirato l'attenzione, oltre che attirare su di se ogni eventuale colpa. Allungò comunque le braccia, nel chiaro intento (teatrale) di fermare la ragazza, sentendosi però tirare indietro da due mani dalla forza discreta, anche se decisamente infima se confrontata con la sua.

    «Signorina! Perchè fuggite!?»


    Esclamò lui, vedendola correre via ed identificandola come obbiettivo da inseguire e recuperare, [Abilità] mentre alle sue spalle di rimando i due genin, che riconobbe dalla voce, iniziarono ad insultarlo, con toni decisamente chiari ed eloquenti. I due ragazzi mezzi brilli volevano menare le mani, e quella era evidentemente sembrata loro un'ottima occasione per provarci. Peccato che avessero scelto la persona sbagliata per farlo.

    “Ehi tu!.. che diavolo hai fatto a quella ragazzina.”

    °Pergli dei, proprio due idioti del mio villaggio dovevano venire a creare dei problemi?°

    “Di un po’ brutto porco.. sei forse uno di quei maniaci pervertiti che usano le ragazzine come degli oggetti?!.. ”

    °Nemmeno le citazioni corrette dei film sanno fare quei due? Per gli dei, la frase era “Hey tu porco, levale le mani di dosso!”°


    Pensò abbozzando un sorrisetto, celato dalla maschera. Attorno a se, per quel che poteva vedere non c'era nessuno allenato al combattimento, ad eccezione di quei due e per quel poco che poteva notare, nessuno dei presenti sembrava nemmeno lontanamente vicino alle capacità dell'Uchiha, cosa che non poteva fare altro che dargli un'enorme vantaggio, a patto che lo avesse sfruttato subito.
    La concentrazione dei presenti, infatti era sulla ragazza che stava correndo all'esterno senza un vero motivo e sulla Chikuma che le correva rapidamente dietro. Alle sue spalle, due neo-genin, evidentemente brilli ed in cerca di una sana rissa, si erano prodigati nello sprecare fiato, tempo ed energie nel cercare di apparire più fighi della media, peccato solo che nella loro inutile pomposità avevano fatto una serie di errori non indifferenti, primo tra tutti: Sopravvalutare loro stessi.
    Il secondo loro errore era stato palesare la propria forza per creare quella specie di posa plastica ed eroica. I due genin che insieme salvano la donzella fermando il misterioso tizio mascherato dal nero mantello. Una scena epica, certo, ma stupida.



    Se avesse avuto modo di agire immediatamente, prima che i due mollassero la presa allontanandosi, valutata al tatto la loro forza, non oppose alcuna resistenza, anzi, facilitò i due, sfruttando la loro stessa trazione, facendo scivolare rapidamente indietro prima il piede destro, seguito poi a ruota anche dal sinistro, mentre con entrambi i gomiti scendeva allargandosi leggermente per portare una doppia gomitata nello stomaco di entrambi. [Slot Azione 1]
    Un unico movimento, fluido e preciso, che teneva ben conto delle distanze e degli spazi, un gesto semplice e veloce, decisamente più veloce di quanto i due potessero aspettarsi da quello sconosciuto ed altrettanto preciso e potenzialmente letale.
    Che le gomitate fossero andate a sego o meno, ormai le braccia dell'Uchiha erano piegate e le sue mani erano in prossimità di quelle dei due “aggressori” e gli bastava solo più un brevissimo movimento di polso per afferrarle entrambe ponendo il pollice sul dorso della mano, in corrispondenza del trapezio, mentre medio, anulare ed indice, con delicata precisione andavano ad agganciare la mano sul lato opposto, in una presa tanto delicata all'apparenza quanto dolorosa all'atto pratico.
    [Slot Azione 2]
    Fatto salva l'estremamente improbabile fuga dei due, polsi alla mano, Atasuke proseguì il movimento unico e fluido inarcando appena la schiena per poi drizzarla mentre le mani dei suoi due assalitori erano in balia delle sue. Riacquisita una posizione eretta, l'Uchiha non fece altro che forzare, premendo con il pollice, incurvando leggermente i polsi per costringere, con una rapida fitta di dolore i due genin a muoversi verso il centro, dinnanzi a lui, uno verso l'altro, portandoli a sbattere tra loro il cranio con violenza, nella speranza di stordirli definitivamente in un unico e rapido movimento. [Slot Azione 3]

    Se il tutto fosse andato a buon fine, i due si sarebbero trovati in stato di incoscienza, praticamente inginocchiati ai piedi dell'Uchiha. Da quando i due avevano smesso di parlare, era trascorso, a dir tanto, forse un secondo, due al massimo e se anche qualcuno dei presenti avesse in qualche modo provato ad osservare l'Uchiha in tutta la sua esecuzione, avrebbe forse notato il suo leggero sbilanciamento in avanti con i due genin che gli si accasciavano davanti, sbattendo la testa mentre lui con grazia e gentilezza li tratteneva per le mani per evitargli di cadere rovinosamente a terra.
    Se qualcuno lo avesse notato, a quel punto Atasuke con affabilità deviò il discorso, sottolineando con particolari segni gli effetti dell'alcool sui giovani.

    «Ahhh... I giovani d'oggi... si allenano tutto il giorno per essere più forti e poi non reggono nemmeno un paio di birre... Dove andremo a finire, mi chiedo io... Qualcuno di voi li conosce? Mi spiacerebbe lasciarli qui in preda agli effetti dell'alcool... Altrimenti i miei affari dovrebbero portarmi a Konoha nei prossimi giorni e li posso riaccompagnare... nessuno?»


    Chiese, prima di caricarsi i due in spalla per portarli fuori dalla taverna. Aveva ben altri problemi di cui preoccuparsi ed in fondo quei due, una volta rimessi in sesto, gli sarebbero tornati utili, o, alla peggio, li avrebbe rispediti al villaggio a calci in culo, dove, comunque, nessuno avrebbe tolto loro una ramanzina dalle dimensioni epiche da parte dello stesso Uchiha quando tutto sarebbe terminato.


    Se invece non avesse avuto modo di agire, una volta voltatosi, osservò per un'istante appena i due, chiedendosi cosa mai avesse fatto di male per dover legnare non solo due genin, ma addirittura due suoi compaesani, tanto idioti quanto brilli.

    «Dunque sono questi i modi degli shinobi di Konoha? È per questo che venite addestrati!? Aggredire il primo mercante di passaggio per sembrare degli eroi?»


    Aveva un tono smaccatamente sarcastico, anche se non poteva dirsi appagato nello sbeffeggiare due suoi compaesani, tuttavia, in quella situazione, la scelta era una sola. Sbeffeggiarli pubblicamente e farli agire d'istinto per chiudere rapidamente il tutto come una incomprensione finita male con qualche osso rotto, oppure far saltare la copertura. Ed in quel momento, la soluzione migliore era palesemente liberarsi rapidamente dei due, possibilmente neutralizzandoli senza doverli uccidere.
    Il piede destro scivolò avanti di appena qualche centimetro. I due erano decisamente a portata per qualsiasi cosa. Si fosse trattato di un normale scontro alla morte, Atasuke non si sarebbe posto il benchè minimo problema, eliminandoli entrambi con due rapidi fendenti. Da quella posizione, sembrava quasi bramassero farsi decollare con rapidità e precisione. Tuttavia non poteva eliminare così brutalmente due compaesani, colpevoli solo di essere troppo idioti e troppo ubriachi.

    «Mi spiace, ma sembra che questi due vogliano provocare danni... Spero di risolvere il tutto il più in fretta possibile con il minor danno possibile per il suo locale...»


    Disse, con voce sommessa, voltando leggermente il capo ad indicare che stava proprio parlando con il locandiere alle sue spalle dietro al bancone, mentre la sua mano, rapida, scivolava lungo la tsuba preparandosi ad afferrare l'impugnatura della katana, quasi come a volerla sguainare.
    Sotto alla maschera, i suoi occhi erano affilati, precisi e squadravano la preda che aveva di fronte, dando perfettamente l'idea di stare bersagliando proprio lui. Grave errore tattico per i suoi avversari credere a quello sguardo.
    Appena un secondo, era ciò di cui aveva bisogno, nulla di più.
    Rapido sguainò l'arma, portando rapido un fendente verso la faccia del genin di fronte a lui, o almeno era ciò che sarebbe accaduto se solo l'altra mano dell'Uchiha non avesse frenato la lama trattenendola con il pollice sinistro e rispedendola nel fodero lasciando la presa con la destra. Chiunque in quella stanza avrebbe creduto che la lama sarebbe uscita in quel movimento portando il taglio, vedendo quel rapido movimento di braccio e questo era ciò che l'uchiha voleva far credere loro.
    [Slot Free]
    Guadagnato l'attimo, il vero assalto arrivo invece verso l'altro compare genin. Una rapidissima rotazione delle anche, un leggero passo ed ecco il gomito sinistro dell'Uchiha che puntava rapido e preciso verso lo stomaco del genin, con un solo obbiettivo, tagliarne il fiato provocando uno shock al plesso solare, costringendolo ad inchinarsi per la potenza della fitta. [Slot Azione 1]
    Rapido e letale, il secondo colpo calò rapido, con il taglio della mano verso la nuca del suo avversario, calando verticalmente se questi avesse subito il primo colpo o diagonalmente con un'ulteriore rotazione del busto, caricato a molla e pronto a scattare. I suoi colpi erano rapidi e precisi, mirati a mettere KO l'avversario senza provocargli danni considerevoli, in fondo questi potevano ancora tornargli utili. [Slot Azione 2]
    Due colpi decisamente non letali, anche se erano studiati apposta per stendere il primo dei due, pareggiando rapidamente i conti, portandosi in parità numerica con gli avversari ed avvicinandosi di un passo alla vittoria.
    A quel punto, sia che avesse steso l'avversario, sia che questi fosse stoicamente rimasto in piedi, Atasuke aveva ormai guadagnato un'istante utile ad agire contro il secondo avversario, vittima, finora, solo dei fumi dell'alcool e della brutale finta atta a distrarre entrambi, egli per primo.
    Circa due passi, non di più lo separavano dal secondo genin, quello che tra l'altro si vantava di essere tanto figo da dover venire nominato lui Hokage, cosa che fece sorridere nuovamente l'Uchiha da sotto al maschera.

    °E vediamo che cosa sa fare questo “Hokage” sbruffone...°


    Pensò, mentre con rapidità i suoi piedi scivolavano sul pavimento della locanda, avvicinandolo con estrema velocità al genin, mentre il baricentro rapidamente veniva abbassato, caricando in un'istante una rapida gomitata, puntata apparentemente allo stomaco, ma che sull'ultimo istante deviò leggermente, abbassando il colpo verso i testicoli del ragazzo. Un colpo decisamente non letale e che difficilmente avrebbe evirato il giovane, anche se sicuramente avrebbe avuto una piacevole voce acuta per un paio di giorni che andava perfettamente in tono con le palle che andava raccontando in giro. [Slot Azione 3]
    Sia che questi avesse evitato il colpo, sia che lo avesse subito, il suo cervello lo avrebbe costretto ad inarcarsi in avanti, portando indietro il bacino e servendogli gentilmente petto e collo su un piatto d'argento.
    Atasuke in quell'attimo era flesso, molto vicino al suolo, mentre il suo centro era perfettamente bilanciato, in pieno dominio del campo e dell'avversario. Sfruttando la spinta e l'effetto molla delle gambe, iniziò ad elevarsi restando piantato sulla sinistra, mentre una ginocchiata della destra saliva verso lo stomaco del ragazzo ed il gomito destro, sfasato di poco rispetto alla verticale, scendeva, diretto alla nuca del ragazzo. Un'assalto potenzialmente letale, ma che l'Uchiha sapeva ben tarare per evitare di provocare danni letali al suo avversario.
    [Abilità] [Slot Azione 4]
    A quel punto, alla probabile caduta dei due avversari, gli altri presenti si sarebbero chiesti che cosa avessero appena visto, mentre altri si sarebbero probabilmente chiesti come era possibile che un semplice mercante fosse stato in grado di neutralizzare con tanta semplicità due genin di Konoha, due shinobi sicuramente addestrati.
    In risposta alle loro perplessità, Atasuke alzò il braccio, portandolo dietro alla nuca, grattandosi il capo in segno di dubbio.

    «Uff... che paura! Non pensavo che sarei davvero riuscito a battermi contro questi due, anche se ubriachi... Fortuna che Atasuke mi ha insegnato qualche trucchetto, altrimenti sarei decisamente finito male... Oh beh... ora so che la Karyuuken è decisamente un'ottima scuola, credo che questi due avrebbero qualcosa da imparare da lui... Soprattutto il rigore ed il rispetto. Credo tornerò presto a Konoha per ingraziare il maestro Uchiha per i suoi insegnamenti»


    Una mezza verità, ecco quella che si rivelò essere la sua copertura. In fondo l'apertura della Karyuuken era un'evento noto nel villaggio e nei territori limitrofi, quindi l'Uchiha non fece altro che farsi pubblicità spacciandosi per uno dei suoi stessi allievi, ringraziando gli dei di aver dato la possibilità anche ai civili di imparare l'arte da lui e non solo dedicandosi agli shinobi ed ai diretti compaesani.

    «Seriamente, vi consiglio quel Dojo... Ha aperto da poco, ma il maestro è veramente in gamba! Io ero già in grado di combattere per il lavoro che svolgo, ma... Oddio, certi livelli non me li sarei neppure mai immaginati in appena qualche settimana!»


    Avrebbe poi aggiunto se qualcuno avesse chiesto qualcosa in più in merito, oltre ad aggiungere ogni eventuale altro dettaglio richiesto come posizione e costi d'iscrizione al Dojo.

    «Ora scusatemi, ma voglio sincerarmi che quella ragazza stia bene, è scappata come una lepre impaurita per gli dei! Mi sento responsabile... A proposito, tenete...»


    Concluse, lanciando alcune monete al locandiere. Decisamente sufficienti a coprire il costo del tè ed aggiungere una piccola mancia per il servizio reso.
    Ed a quel punto afferrò i due, trascinandoli per il colletto verso l'esterno della locanda. Non li aveva malmenati troppo, o quantomeno aveva evitato di provocare danni che potessero mettere KO i due troppo a lungo, limitando a provocarne solo lo svenimento ed al più qualche dolore per le successive 24 ore.



    Solo uscendo dalla locanda con passo apparentemente tranquillo con i due sulle spalle (o trascinati fuori per il colletto), Atasuke si rese conto di non aver effettivamente consumato nulla all'interno della locanda. Quei due erano riusciti a fargli perdere non solo tempo, ma anche un meritato riposo ed una sana sorsata di tè. Sibilò quindi silenziosamente i suoi ordini, in modo che nessuno fatto salvo per i compagni collegati, richiamando a se Sasuke ed il compare, chiedendo loro di caricarsi i due che stava portando fuori dalla taverna e di prestare loro le eventuali cure necessarie prima di sbatterli dentro ad uno dei carri. Due bocche in più da sfamare non sarebbero state un problema per tre giorni di viaggio e se questi si fossero dimostrati un problema, Atasuke li avrebbe rispediti via in meno di un nanosecondo.
    Allo stesso modo, avrebbe allertato Asmodai, facendo un breve riepilogo e chiedendogli la direzione presa dalla ragazza una volta uscita dalla locanda, in modo da potersi mettere all'inseguimento assieme ad Horo e Kimaru, i quali non avevano alcuna direzione da poter seguire per rintracciare la ragazza e che aveva richiamato a se per supporto tattico in caso di eventuali imboscate da parte di eventuali avversari ben nascosti.
    [Abilità]
    Partito all'inseguimento, avrebbe quindi fatto fluire una minima quantità di chakra sulla mappa che aveva con se, sulla quale comparirono i 4 puntini raffiguranti i quattro con cui era in collegamento e tutto ciò che le loro percezioni permettevano di individuare e con le percezioni aumentate dell'Akuma, questo implicava praticamente tutto ciò che era presente entro i 3 kilometri. [Slot Tecnica]
    Il trio e la Chikuma erano all'inseguimento della ragazza, che per quanto veloce non poteva sfuggire all'Uchiha che in pochi balzi, probabilmente l'avrebbe raggiunta. [Inseguimento]

    [...]


    Se fosse riuscito a raggiungerla, sia che ella stesse continuando a correre o si fosse arrestata, Atasuke l'avrebbe affiancata, posando dolcemente la mano sulla sua spalla e ruotandole attorno, parandosi dinnanzi a lei per tagliarle la strada ed abbracciandola a se con dolcezza, in un gesto fraterno, più che di altra natura.

    «Che cosa è successo? Perché siete scappata a quel modo?»


    Domandò con dolcezza mentre continuava a stringere a se la ragazza, principalmente per riuscire a tenerla ferma ed evitare che potesse in qualche modo sfuggire nuovamente.
    Ascoltò quindi una eventuale risposta della ragazza, carezzandole dolcemente il capo per tranquillizzarla, lasciando che ella poggiasse la sua testa sul suo petto, cercando di farla sentire protetta, mentre i tre genin che erano con lui controllavano con relativa discrezione l'area che li circondava per evitare eventuali spiacevoli incontri nel folto di quella piccola foresta.

    «Mi avete fatto preoccupare... Anzi... CI avete fatto preoccupare»


    Disse a quel punto mantenendo la dolcezza del tono, ma sottolineando il “ci” accennando ai sottoposti che lo avevano seguito in quel breve ma intenso inseguimento.

    «Che ne dite se ce ne torniamo alla carovana per riprendere il cammino? Ormai è da un po che siamo fermi e dobbiamo riprendere la marcia... se volete, possiamo approfittare del viaggio per parlare un po, vi va?»


    Sornione, l'Uchiha decise di sfruttare a suo vantaggio la situazione, cercando di sfruttare al massimo i sentimenti della ragazza per convincerla a riprendere il cammino, a costo di sacrificare se stesso per quella parte del viaggio stipandosi dentro ad uno dei carri con lei per cercare di calmarla e tenerla sotto stretto controllo.
    A quel punto, sarebbero tornati con la dovuta calma alla carovana, nella speranza che nient'altro stesse continuando a bloccare loro la strada. Fermarsi non era stata una cattiva idea, ma la sfiga sembrava averli presi di mira fin dalle primissime mosse di quella complicata partita.



    OT--/OT
    Chakra Rimanente: 76/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
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    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 Attacco Doppio, Gomitata speculare allo stomaco di entrambi [600; 600; 10]
    - Ipotesi 1 Gomitata allo stomaco genin 1 [600; 600; 10]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 Attacco Doppio, Presa al polso di entrambi [600; 600; 10]
    - Ipotesi 1 Colpo alla nuca genin 1 [600; 600; 10]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 Attacco Doppio, Leva al polso di entrambi con conseguente testata? [600; 600; 10]
    - Ipotesi 1 Gomitata ai testicoli genin 2 [600; 600; 10]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 2 Attacco Doppio, Ginocchiata allo stomaco + Colpo alla nuca genin 2 [600; 600; 10 x2]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - null

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Gestione del Campo 1B


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Finto Fendente [Finta; Ipotesi 2, 1° slot Azione]
    - 3 passi c.a. [Movimenti]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    Arte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: 1/4 Basso per ogni 250 metri)

    Linea di Comando
    Maestria: L'utilizzatore può sfruttare la comunicazione a distanza comunicando con un'intero gruppo di alleati, creando un collegamento condiviso da tutto il gruppo. L'utilizzatore è in grado di collegare fino ad 1 alleato affiuntivo per grado posseduto.
    Condividendo la linea, l'utilizzatore condivide il costo di mantenimento con tutti gli alleati consenzienti. Il rifiuto deve essere espressamente dichiarato dagli alleati in risposta alla richiesta dell'utilizzatore

    Richiede 'Arte della Comunicazione'
    [Da Genin in su]

    Team MAP
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    L'utilizzatore può disegnare su un supporto fisico di dimensioni minime pari a Piccole o su un rotolo una mappa priva di dettagli dove è indicata la posizione rispetto a lui di chiunque sia sottoposto a 'Arte della Comunicazione'. Se posseduta, può altresì essere utilizzata una mappa della zona tracciando la posizione dell'utilizzatore e degli alleati. Per aggiornare la mappa è necessario riattivare la tecnica. L'utilizzatore conoscerà la scala della mappa e potrà interpretare le distanze della stessa. è possibile sfruttarla in combinazione con 'Gestione del Campo' sfruttando uno slot tecnica base.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]

    Gestione del Campo
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    L'utilizzatore può arricchire la mappa di 'Team MAP' inserendo informazioni grafiche o dettagli comunicati dagli alleati sottoposti a 'Arte della Comunicazione'. Può inserire una pianta del territorio percepito ed eventuali dettagli (persone, oggetti). L'utilizzatore deve ricevere le informazione tramite 'Arte della Comunicazione'. Per aggiornare la mappa è necessario riattivare la tecnica, utilizzare Gestione del Campo aggiorna la mappa come se usata 'Team MAP'. è possibile sfruttarla in combinazione con 'Team Map' sfruttando uno slot tecnica base.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]

    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.

    Conoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di 1/2 leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.

    Nemico Prescelto [0]
    Speciale: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo o un gruppo definito, definendolo come proprio nemico prescelto. Ogni azione intrapresa contro di essi ha Percezione o Furtività incrementata di 4,5, oppure entrambi incrementati di 3. Il nemico prescelto può essere assegnata da terzi, nemico personale o per ottenere vantaggi.


    Note- 1B mantenimento Arte della Comunicazione x4
    Varie ed Eventuali

     
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    Perché ogni volta che iniziava una missione, il tutto prima sembrava perseguire una strada dritta e in discesa, per poi, senza alcun motivo razionale e logico, discendere rapidamente nelle profondità più buie e basse del Caos più totale? Era una domanda che Seinji si faceva spesso, e a cui raramente trovava risposta, se non nei momenti di un silenzio meditativo assoluto e di una lucidità mentale come pochi potevano vantare. In tutte quelle storie, nelle missioni alle quali quel tizio partecipava, il Caso dava sempre di matto, facendo in modo da rigirare le carte, sputtanare l'ordine prestabilito, e dare modo a ognuno di improvvisare sempre, manco fossero degli attori in una scena. Notato il rossore sulle guance della ragazza, - sintomo del fatto che era partita di matto per Atasuke, che con i suoi modi gentili aveva solo sottomesso ai suoi piedi l'obiettivo della missione (dannato egli sia!), - Seinji volle uscire dalla carovana, e invece si fermò subito ancora una volta, guardando attentamente, a come Atasuke veniva bloccato, letteralmente, da due ninja prima presenti nella locanda: lo avevano aggirato, e quasi immobilizzato. Quasi... Come se stessero tutti fingendo li dentro. Ma che diavolo volevano, e sopratutto: chi diavolo erano costoro? Solo dopo qualche secondo di riflessione e di attenzione prestata ai volti e ai copri-fronte dei due, l'Akuma vide che essi, ahimé, erano degli accademici, e che, a quanto pareva, l'Accademia aveva fatto ulteriori passi avanti nel darsi la zappa sui piedi. Tuttavia, per quanto fosse sicuro dei suoi occhi, non sapeva se quella era una scena, se il tutto era stato programmato, se ci era stata una fuga di informazioni, e se, ahimé, quei due erano davvero chi sembravano. E se da un lato, sospettava che una fuga di informazioni può esserci stata, dall'altro lato osservava il tutto con lo sguardo passivo di un qualcuno di completamente neutro e neutrale: se l'Accademia era brava nel combinare i casini, doveva essere altrettanto brava nel risolverli, i casini. E poi, era tutto successo in un modo così veloce, che per qualche attimo Seinji non ci capì nulla: Atasuke che entrava e iniziava a parlare col barista, loro che parlavano, Soon che scappava via... E quei due imbecilli! Seguì la scena divertito e ancora una volta dispiaciuto per non aver preso delle patatine o del sushi: sarebbe stato alquanto divertente osservare certe scene deliziandosi con del buon cibo. In ogni caso, avrebbe riferito ad Atasuke grazie quella sua abilità, ove si era diretta la ragazzina: sotto la maschera, non avrebbe visto nessuno le sue labbra muoversi. Sarebbe rimasto celato, nascosto alla vista degli altri. O per lo meno lo sarebbe rimasto per un po', dettando ad Atasuke le coordinate per il da farsi, perché dopo qualche attimo, Seinji Akuma fu bloccato, letteralmente, all'interno della carovana da un tizio spuntato dal nulla (come aveva fatto a non percepirlo?), e che, ironia della sorte, sembrava essere un venditore ambulante spuntato dal nulla con delle rose o altro (o che diavolo di oggetti erano quelli?!). Non solo: nel voler toccare Seinji, questi si spostò a lato, facendo una smorfia disgustosa sotto maschera, e dando modo al tizio di percepire quel disgusto che provava per lui [Recitazione]. Tuttavia, questo non sembrò fermare il tizio: messo a terra lo zaino, questo iniziò a riempire Seinji di robe varie, - dalle padelle strane a oggetti di altro genere.
    «Noi siamo poveri. Siamo semplici mercanti di stoffe... Non abbiamo soldi per comprare niente, e non ci è permesso di parlare con... ehm... altri... Portiamo solo stoffe. Scusami, amico. Magari un altro giorno ti do qualche spicciolo, ma ora non posso amico, che dobbiamo portare le stoffe a destinazione. Se vuoi comprare le nostre stoffe, vai al mercato nel paese dell'erba tra qualche settimana, li ci saranno le stoffe... solo le stoffe amico... Yo... Prova a vendere qualcosa alla gente dentro la locanda, che io non ho soldi...» - Rispose l'Akuma recitando, per poi tornare dentro la carovana e chiudere la tela, chiudendo così anche l'ingresso alla carovana.
    Come sarebbero evolute le cose?





    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi - 8 (Vista Vitale)
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
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    La Principessa Soon

    Post Quinto – Un viaggio più che tranquillo



    Atasuke sapeva di certo come farsi voler bene anche dietro ad una maschera. I suoi modi accomodanti avevano lasciato l’oste piacevolmente sorpreso tanto che il primo giro da bere aveva deciso di offrirlo lui. Alla domanda sull’esodo di contadini il suo volto tuttavia si era incupito prendendo una piega preoccupata -Oni buon signore!.. dicono che la colpa sia di grossi e mostruosi Oni che attaccano i villaggi distruggendo tutto!- l’uomo lo stava dicendo mentre asciugava un bicchiere, in quel bar passava molta gente e di sicuro di storie quell’uomo doveva averne sentite parecchie, anche di molto strambe a volte -Sembra che questi mostri siano apparsi qualche settimana fa.. attaccano di notte i villaggi dando fuoco alle coltivazioni.. i contadini spaventati stanno tutti fuggendo per trovare protezione dai ninja dell’Accademia.. non so se lo sapete ma poco distante da qui c’è una delle loro basi..- vera o falsa che fosse quella storia, qualcosa o qualcuno stava arrecando danni alla popolazione di quella regione e forse indagare su quei fantomatici “Oni” avrebbe dato modo ad Atasuke e Asmodai di compiere una buona azione. Chiedendo, il locandiere avrebbe indicato sulla mappa di Atasuke l’ultimo avvistamento di quei fantomatici mostri, sembrava che il villaggio attaccato non fosse poi tanto lontano dal loro percorso, se avessero mai deciso di indagare avrebbe richiesto loro una mezza giornata per raggiungerlo allungando di poco il percorso [Obiettivo Secondario Sbloccato: Indaga sui misteriosi Oni che attaccano i villaggi dei contadini]


    La fuga di Soon non aveva impensierito l’Uchiha. Le sue rapide e precise mosse avevano spiazzato i due Genin del Villaggio della foglia mettendoli al tappeto senza tante storie. I due nemmeno avevano capito cosa li avesse colpiti crollando semplicemente a terra schiumando dalla bocca. Il locandiere decisamente sorpreso non sembrava tuttavia impensierito dell’accaduto, Atasuke aveva fatto proprio una bella impressione e cose del genere erano piuttosto ordinarie in una locanda di passaggio come quella. Trascinati fuori dalla locanda i due erano stati presi in custodia come ordinato, di sicuro non si sarebbero ripresi prima di sera a meno di una qualche sostanza in grado di accendere nuovamente il loro spirito. L’alcool e la stanchezza accumulata dalla missione, unita ai colpi ricevuti li aveva semplicemente lanciati tra le braccia di morfeo [I partecipanti possono portare con loro i due ninja di Konoha ottenendo 2 gregari aggiuntivi, oppure lasciarli li rinunciando al loro aiuto | In ogni caso non saranno utilizzabili fino alla mattina del secondo giorno].


    Per quanto rapida Soon non aveva possibilità contro un gruppo di ninja inseguitori e la stratosferica velocità dell’Uchiha. Dopo tutto la ragazza non aveva mai avuto intenzione di scappare, ma soltanto di trovare un attimo di privacy per tornare in se. Quando Atasuke la raggiunse le sue guanci si erano fatte nuovamente rosse dall’emozione anche se ora sembrava essere riuscita a controllare le sue emozioni -Io.. io vi chiedo scusa se sono scappata.. non volevo farvi preoccupare.. davvero!- Soon sembrava imbarazzata mentre tentava un goffo inchino per cercare di farsi perdonare. Quello che aveva fatto non era professionale per il compito che le avevano affidato, ma come si dice in quelle situazioni, la ragazza era giovane e cose del genere erano piuttosto ordinarie -Isao.. ti prometto che non succederà più!..- lo sguardo della ragazza ora si era acceso di una sicurezza mai dimostrata prima, in fin dei conti a ragazza teneva al suo lavoro e sapeva bene che una volta concluso sarebbe stata stilata una relazione sul suo comportamento e lavoro. Ora che tutto sembrava a posto Soon aveva deciso di tornare alla carovana con il resto del gruppo per riprendere il viaggio, tutto è bene quel che finisce bene, forse.




    [...]





    Mentre il tenebroso Uchiha inseguiva la dolce donzella Asmodai si era ritrovato a contrattare con il potentissimo e leggendario mercante ambulante Riku. La risposta del ninja non era piaciuta molto al mercante che aveva assunto un’espressione stizzita e per nulla felice, in fin dei conti voleva solo scambiare qualche merce, nulla di più -Ehi dove vai?!.. aspetta amico.. aspetta!..- Asmodai era rientrato nel carro lasciando il mercante fuori come un fesso, un gesto che aveva attivato la sua modalità, BEAST. Raccattata tutta la roba borbottando chissà quali spergiuri il mercante si era allontanato dalla carovana di qualche passo prima di girarsi posizionando entrambi i palmi delle mani verso la carovana cominciando a gridare in modo sconclusionato parole senza senso -Matumba umba mata umba.. Matumba umba mata umba.. Matumba umba mata umba.. - il tizio sembraava serio mentre lanciava il suo strano maleficio con sguardo serio e minaccioso -Matumba umba mata umba.. Matumba umba mata umba.. Matumba umba mata umba.. - la filastrocca era durata non più di una ventina di secondi prima di concludere con un semplice -Beccati questo!.. ora la sfortuna ti accompagna.. AHAHAHAHAH!!! - detto ciò il pazzo era tornato sui suoi passi allontanandosi lungo la strada senza dare altro fastidio. Asmodai non poteva immaginarlo, ma la filastrocca che il potente Riku aveva lanciato contro la carovana era davvero un potente maleficio che richiamava sull’obbiettivo oscure presenze malefiche che facevano pendere l’ago della bilancia leggermente dalla parte opposta a quella sperata [Vi è stata lanciata la Matumba, la carovana è sotto l’influsso della sfortuna].


    Una volta rientrati tutti il viaggio poteva finalmente riprendere. I ninja avrebbero seguito alla lettera gli ordini di Atasuke o Asmodai posizionandosi come al mattina o in qualsiasi configurazione richiesta. Durante tutto il viaggio Soon avrebbe dimostrato di aver preso finalmente il controllo di se interagendo con il resto della carovana in modo normale. Avrebbe infatti risposto a qualsiasi domanda senza riserve dimostrando di nuovo il suo spirito allegro e spensierato. Tutto sembrava andare per il meglio e la carovana poteva vantare di essere in perfetto orario. Per diverse ore il paesaggio non sarebbe cambiato, campi coltivati e sporadiche macchie di alberi ad alto fusto davano bella mostra mentre il sole alto riscaldava l’aria rendendo la giornata tersa e priva di nuvole. Una giornata perfetta che tuttavia mutò improvvisamente a circa cinque chilometri dal checkpoint previsto dove passare la notte.


    All’altezza di un bivio che portava presso ad un vicino villaggio di contadini l’asse anteriore, del carro dove stavano Atasuke e Soon era esploso facendo crollare di colpo l’avantreno verso il basso. Il forte grido della ragazza unito al tonfo a terra aveva messo in allarme i presenti facendo capire subito che da li quel coso non si sarebbe mosso tanto facilmente. Schiantandosi a terra anche le ruote erano rimaste danneggiate rendendo il carro completamente inutilizzabile. Ritrovata la calma Soon aveva subito preso a camminare avanti e indietro presa dalla sconforto -Oh no!.. e adesso come facciamo?!.. il nostro punto di ristoro è ancora parecchio lontano da qui.. e ormai si sta facendo buio!.. che sfortuna..- la ragazza stava consultando una delle mappe in loro possesso per cercare una soluzione, in fin dei conti era sua la responsabilità -..Isao guarda.. a circa un chilometro da qui c’è un villaggio di contadini.. forse li c’è qualcuno che può aiutarci a riparare il carro!..- in effetti continuare il viaggio senza uno dei carri sembrava impossibile vista e considerata la mole di merce trasportata. Soon non si sarebbe mai mossa di li senza il suo prezioso carico quindi ora c’era da decidere cosa fare.


    I ninja potevano continuare il viaggio lasciando li uno dei carri oppure potevano cercare aiuto nel vicino villaggio di contadini, oppure trovare un’altra soluzione al problema. Di sicuro riparare il carro da se avrebbe richiesto loro diverso tempo, un giorno o due forse considerato che a disposizione non avevano pezzi di ricambio. Non restava che prendere una decisione e al più presto.


    OT// Matumbaaaa!!!
     
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  14. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    La Principessa Soon 四

    ~Una pausa Movimentata~


    Atasuke non diede a vedere troppo interesse alla storia del locandiere, aiutato in parte dalla maschera, che ne celava la bocca, storta in un “sorriso” pensieroso.

    «Oni, avete detto? E ditemi, sapreste indicarmi la presenza della loro base? Sa, non vorrei mai finire per essere attaccato da creature tano demoniache…»


    Mentì, continuando con la sua farsa e facendosi indicare velocemente su di una mappa la posizione del famigerato campo di creature demoniache.
    Ottenuta l’informazione, ringraziò con un breve quanto doveroso inchino il gentile locandiere, tanto caro da avergli addirittura offerto il primo (sennonché unico) giro di bevute che l’Uchiha si sarebbe “concesso” in quella missione.

    «Vi ringrazio dell’informazione… Se passeremo da quella zona faremo molta attenzione per evitare questi “Oni” e proteggere il carico»


    Non aggiunse altro, anche se in effetti non ne ebbe nemmeno il tempo materiale, venendo assaltato dai due brilli compaesani. Atasuke non ebbe alcun problema nel “liberarsi” dei due compaesani, e ne ebbe ancor meno nel raggiungere la ragazza in un tempo record, raggiungendo, fra le altre cose, un altro record: quello di minuti a volto arrossato della giovane Soon che evidentemente continuava ad arrossare ad ogni parola dell’Uchiha.

    “Io.. io vi chiedo scusa se sono scappata.. non volevo farvi preoccupare.. davvero!”

    «Non preoccupatevi… Solo, la prossima volta, cercate di non scappare… in fondo, anche se trasportiamo semplici stoffe, non è raro incontrare dei banditi pronti ad uccidere per i nostri carichi… e non riuscirei a perdonarmi di avervi persa, capite?»


    La dolcezza di Atasuke non aveva limiti, o quasi. Non poté evitare poi di sorridere con gusto, nel sentire la determinazione che permeava le parole della ragazza che finalmente aveva riacquisito il controllo di se e delle sue emozioni. Un sorriso sincero che neppure la maschera poteva celare, specie per chi, da così breve distanza, poteva vedere i suoi occhi sorridenti.

    «Molto bene, ritorniamo al carro allora»


    Ordinò, pensando tra se i rischi che stavano correndo. Certo, la notizia degli Oni era certamente una farsa, probabilmente una bufala o l’ennesima esagerazione creata dalla collettività. Tuttavia, che questi fossero shinobi, banditi, oni o demoni in generale, poco importava: Se minacciavano la missione andavano eliminati il più velocemente e silenziosamente possibile, cercando di non mettere a rischio la missione principale, motivo per cui Atasuke non avrebbe detto nulla in merito a quelle informazioni, ne avrebbe puntato a risolvere quel problema, salvo non fosse divenuto necessario ai loro scopi.

    […]


    Una volta rientrati al carro, Atasuke si sarebbe fermato nei pressi dei due genin stesi e lasciati alle cure ed alla custodia del medico e di Sasami, accertandosi delle loro condizioni.

    «Allora? Come sono messi Sasuke?»

    “Non troppo sbatacchiati… tuttavia, per i colpi subiti e per tutto l’alcool che hanno ingerito… Non credo si riprenderanno prima di sera… Forse saranno in grado di rimettersi in piedi domattina…”

    «Ottimo, carichiamoli sull’ultimo carro e diamo una legata ai loro polsi. Terrò occupata Soon in modo che non si accorga di nulla. Mentre avanziamo, voglio che vengano tenuti d’occhio. Quando si riprenderanno, avremo modo di decidere se farci aiutare o meno, ma da quello che ho saputo credo che altri due alleati ci faranno molto comodo»


    Lasciò l’ordine da eseguire ai due, i quali si sarebbero occupati di caricare e nascondere i due ragazzi svenuti all’insaputa di Soon, mentre lo sguardo di questa venne fatto concentrare altrove da Atasuke, dando il tempo ai due di operare in completa segretezza. In fondo non sarebbe servito a nulla, anzi, sarebbe risultato estremamente controproducente metterla a conoscenza di “tutto” ciò che stava accadendo attorno a lei…

    [...]


    Ripresero quindi la marcia. In questa tappa Atasuke decise di cambiare leggermente la formazione, cercando di distribuire al meglio le persone senza il rischio di sovraccaricare troppo nessuno dei carri. In particolare, i guidatori rimasero gli stessi, con Sasuke, il medico, a condurre l’ultimo carro, Sora a condurre il secondo su cui Asmodai rimaneva in osservazione e Sanako ad aprire la fila con il primo carro su cui rimasero Atasuke, con i sensi sempre all’erta e Soon, ben protetta dalla scorta.
    Per quanto Atasuke non amasse lasciare la ragazza sul primo carro, essendo quello più a rischio, necessitava di spostarla ad ogni tappa da un veicolo all’altro, cercando poi di mantenere un algoritmo il più irregolare possibile per fare in modo che nessuno potesse prevedere su quale carro trovare la ragazza.
    Le due nuove reclute “riposavano” all’interno dell’ultimo carro sotto il controllo vigile di Sasami, lo spadaccino, mentre a protezione del primo carro rimaneva Horo, il veterano, lasciando a questo punto compito a Kimarou di aprire la strada controllando con qualche decina di metri di vantaggio eventuali tracce di attacco. In fondo, dopo quanto accaduto era bene verificare soprattutto di non avere nessuno alle calcagna, piuttosto che non avere nessuno davanti, motivo per cui Atasuke, poco prima di partire si ritirò alcuni istanti nel carro centrale dove Asmodai si era rintanato per fuggire dalle grinfie del mercante.

    «Allora? Successo nulla qui durante il recupero di Soon?»


    Chiese, con il chiaro intento di farsi dire a chiare lettere qualunque informazione utile ai fini della missione o eventuali problemi per cui potessero tornare utili degli adattamenti sul piano di marcia.

    «Per ora, i due ubriaconi che ho incontrato nella locanda verranno con noi, legati ed imbavagliati nell’ultimo carro. Sono due genin di Konoha, non ho nessuna qualifica su di loro, tuttavia, ci torneranno utili. Sembra che in quest’area siano stati registrati parecchi attacchi da deli “Oni”. Credo si tratti in realtà di semplici banditi, forse shinobi, tuttavia, non credo ci daranno fastidio. Ma, nel caso, avere altre due unità al nostro servizio non può che tornarci utile. Secondo Sasuke non saranno operativi prima di domattina. Da quel momento, per loro la missione sarà semplicemente scortare questa carovana, ma volevo discutere con te dell’eventualità di metterli a conoscenza del resto, o meno.»


    Attese dunque una risposta del compare, in modo da decidere se mettere poi i due a conoscenza del “tutto” o se solo costringerli a servirli fino al momento utile, facendo loro sapere solo quello di cui necessitavano, ovvero: Proteggere la spedizione. Entrambe le scelte prevedevano dei rischi non da poco che andavano discussi e valutati con la dovuta calma.

    «Ad ogni modo, ho pensato di spostare Soon in questo tratto del viaggio sul primo carro assieme a me, facendo fare da battipista a Kimarou, mentre vorrei che tu tenessi ben d’occhio la retroguardia. Per quanto possa esserci utile vedere la strada dinnanzi a noi, ci basta avanzare con cautela e con uno scout ad aprire la pista per evitare imboscate, mentre odierei se ci fosse qualcuno alle nostre calcagna che guadagna terreno. Un’imboscata, se tenuta troppo a lungo diventa inefficiente, quindi se qualcuno ci sta aspettando difficilmente avrà la voglia di attenderci troppo a lungo. Se qualcuno ci sta seguendo, invece, è bene sapere subito se ci sta raggiungendo o se abbiamo sufficiente vantaggio da loro»


    La strategia era semplice, tanto quanto le motivazioni che vi stavano dietro. Avanzare con la dovuta cautela era obbligatorio, ma essere certi di non essere seguiti dopo tutto quel trambusto alla locanda era d’obbligo. Avevano lasciato una traccia dietro di loro, una traccia che probabilmente sarebbe svanita nel nulla in poco tempo, tuttavia, la prudenza non era mai troppo poca.

    […]


    Giunto ad un bivio, la sfortuna decise di coglierli, mentre l’asse anteriore del primo carro cedette con violenza, lasciando il mezzo in balia di se stesso mentre si conficcava nel terreno con la parte anteriore, sbalzando via gli occupanti, fortunatamente, senza conseguenze.
    L’urlo di Soon era prevedibile ed unito al fragoroso tonfo, attirò, ovviamente, l’attenzione di tutti, anche se fortunatamente nulla era accaduto, fatto salvo per un intoppo alquanto sfortunato e fastidioso da sistemare.
    Nonostante un primo momento di naturale sconforto, la ragazza iniziò a scartabellare tra le mappe a disposizione, localizzando a non molta distanza un villaggio di contadini, dove probabilmente avrebbero trovato il supporto necessario per riparare velocemente il carro.

    “..Isao guarda.. a circa un chilometro da qui c’è un villaggio di contadini.. forse li c’è qualcuno che può aiutarci a riparare il carro!”


    Atasuke osservò con attenzione la mappa, valutando l’effettiva distanza che si interponeva tra loro ed il villaggio e si mise a meditare per alcuni secondi su che cosa fare. Per quanto la soluzione potesse apparire semplice dal punto di vista del mercante, era decisamente pericolosa dal punto di vista della missione. Allo stesso modo, lo stesso identico rischio si correva percorrendo la via più semplice ai fini della missione, abbandonando il carro, ma con l’enorme rischio di far saltare la copertura.
    L’altra opzione, ovvero quella di riparare manualmente il carro per loro conto era altrettanto improba dato che attorno a loro non vi era una folta foresta, quindi mancavano della materia prima per sostituire l’asse. Allo stesso modo, per quanto Atasuke avesse l’equipaggiamento necessario per allestire una fucina da campo, senza la materia prima, non poteva creare nulla.

    «Probabile… In effetti non possiamo abbandonare qui un intero terzo del carico… La perdita sarebbe troppo alta… Dovremo ripararlo per poter proseguire, tuttavia, è impossibile trainare oltre il carro senza un supporto…»

    °Tuttavia, devo selezionare tre elementi validi da portare con me per recuperare l’aiuto mentre gli altri restano accampati in questa zona… Oppure, vista l’ora possiamo iniziare ad accamparci qui e procedere domattina con le riparazioni°

    «La situazione è problematica. Di certo, se anche avessero modo di aiutarci, il carro non credo sarà operativo fino a domattina, quindi di certo non possiamo sperare di riprendere la marcia fino a domani… Vista l’ora abbiamo due scelte: Accamparci qui per la notte e cercare aiuto domattina, oppure cercare di trainare il carro con gli altri due fino al villaggio e chiedere ospitalità in quel luogo. Nel primo caso però c’è da tenere conto dei banditi, che ultimamente sembrano molto attivi nella zona, quindi la difesa sarà ardua in caso di attacco. Nell’altro caso, bisognerà mandare in avanscoperta una piccola squadra per chiedere aiuto prima che si faccia troppo tardi, sguarnendo la carovana fino a che non arriverà al villaggio.»


    Portò il suo sguardo in quello dei presenti, guardandoli tutti, uno ad uno, quasi a voler fare un discorso solenne al gruppo, come se le loro vite dipendessero da quella decisione. Cosa che in effetti non era neppure poi così inesatta.

    «Valutati i rischi e le necessità nel rispettare i tempi, la seconda opzione credo sia la più indicata, quindi personalmente ritengo dovremo arrangiarci per trainare il carro almeno fino al villaggio a costo di rischiare un pochettino di più. Tenendo conto della velocità ridotta e di tutti i problemi legati, dovremmo comunque arrivare al villaggio prima di cena. Intanto, una squadra diplomatica potrà muoversi più rapidamente per chiedere aiuto e con un poco di fortuna domattina potremo riprendere la marcia come da programma, anche se dovremo accelerare il passo per recuperare il tempo perso. Asmodai? Tu cosa proponi di fare?»


    Chiese con gentilezza ascoltando anche le opinioni del compagno, al quale aveva intenzione di affidare la ragazza ed il carro mentre lui, decisamente più incline alla diplomazia, si sarebbe occupato dell’avanguardia nel piccolo villaggio alla ricerca di aiuto.

    […]


    Una volta definito in via definitiva cosa fare, ovvero muovere verso il villaggio, Atasuke si sarebbe prodigato nell’aiutare tutto il team nel collegare il carro con l’asse danneggiato agli altri due, affiancati davanti allo stesso ed agganciati, fruttando le corde e le bardature dei cavalli liberati del primo carro, oltre che giò che restava della struttura anteriore del carro utile a creare un sistema di ancoraggio sufficentemente solido per raggiungere quantomeno il piccolo villaggio. [Abilità]
    Ovviamente, per rimettere il tutto in moto, dovettero prima trasferire la maggior parte del carico possibile da quello danneggiato ai due sani, in modo da alleggerirlo al massimo per gravare il meno possibile sul vincolo, che, per quanto solido potesse sembrare, non era indistruttibile e rischiava di spezzarsi se sovraccaricato.
    Per lo stesso motivo, durante le fasi di trasbordo, ciò che restava del carico su quel carro venne posto il più possibile vicino all'unico asse sano rimasto, alleggerendo al massimo il vincolo, ma soprattutto, Atasuke fece bene attenzione a che Soon non si accorgesse dei due nuovi elementi, i quali, essendo decisamente più leggeri del carico, vennero anch'essi trasbordati nel primo carro, lasciando spazio alle merci ed ai rifornimenti e facendo in modo che le merci restanti facessero da copertura nascondendo i due alla vista.
    Terminate le operazioni, Atasuke passò quindi il comando del gruppo ad Asmodai.

    «Io andrò in avanscoperta, Lascio a te la responsabilità della carovana. Procedete lentamente e fate attenzione soprattutto alle buche. Tolti i due alla guida dei carri, fai marciare tutti a terra. Se il traino o uno qualsiasi degli altri carri cede, siamo fregati. Quindi il tutto va sollecitato il meno possibile. Fai tenere d’occhio i due e occhio a Soon. Non deve sapere che abbiamo altri due nella carovana. Sfrutteremo la sosta forzata come scusa per il loro reclutamento. Cercherò di ottenere il favore nel più breve tempo possibile e magari strapperò anche un’accogliente sosta al caldo. Tuttavia, occhi aperti. Non nego l’eventualità che questo possa essere uno dei villaggi saccheggiati o sulla lista di questi “Oni” di cui mi hanno parlato alla locanda. Ci rivediamo al tuo arrivo al villaggio»


    Disse, stando bene attento che solo lui fosse li ad ascoltarlo e ad udire quelle parola, aggiungendo alla fine un breve cenno con il capo di intesa al kiriano, prima di voltarsi facendo cenno ai tre selezionati di seguirlo mentre a passo deciso si portava alla testa della carovana, fermandosi solo per un’istante a salutare Soon.

    «Sembra che dovremo separarci per un pò, mia cara»


    Disse lui, prendendole le mani con fare gentile.

    «Ad ogni modo, non preoccupatevi per noi, vi aspetteremo al villaggio con un’intera squadra di carpentieri pronti a riparare il carro. Voi intanto siate forte e non preoccupatevi, ma soprattutto fatemi una promessa: Non allontanatevi mai da Asmodai, intesi?»


    Concluse con un sorriso, elargendo addirittura un candido bacio sulla guancia della ragazza prima di farle un cenno di intesa con il capo ed allontanandosi seguito dalla squadra che aveva selezionato, composta da Sora Chikuma, la più socievole, Sanako Terumi e Kimaru, lasciando aa Asmodai i più adatti a resistere ad un’eventuale attacco, lasciando al Kiriano tutto il compito necessario alla localizzazione degli eventuali avversari in avvicinamento.

    […]


    Una volta allontanati dalla spedizione, Atasuke prese la testa della formazione a delta, incitando i suoi a tenere il suo passo decisamente rapido. [Abilità?] [Velocità del Gruppo]
    Per la loro velocità di corsa, decisamente oltre a quella sostenuta con il lento movimento dei carri, il team non ci avrebbe messo più di qualche minuto a raggiungere il vicino villaggio, mentre il resto della carovana, probabilmente avrebbe occupato la successiva mezz’ora/ora nel percorrere quel tratto.
    Giunti infine al villaggio, sfruttando le abilità di ricerca di Kimarou e dell’Uchiha, il trio cercò fabbri, locande o paesani che in qualche modo potessero tornare loro utili per reperire l’informazione fondamentale: Chi poteva dar loro una mano ed a che prezzo, oppure, in caso di totale mancanza di persone (vive), iniziarono a cercare direttamente ogni possibile materiale utile ai fini della riparazione o tracce che potessero indicare segni di eventuali attacchi o qualsiasi altra causa avesse fatto scomparire ogni sengo di vita in quel piccolo villaggio.
    In tutto ciò, l'Uchiha mantenne sempre perfttamente attiva la linea di comunicazione con il suo compagno di missione Asmodai, tirando al limite la sua arte, raggiungendo la massima estensione che questa gli consentiva di raggiungere prima di spezzarsi.
    [Abilità] [Abilità?]


    OT-Lascio al QM decidere se concedere l'uso dell'abilità "Marcia Forzata" da inseguitore e "Seguire le tracce Base", dato che sono presenti solo dall'ultimo aggiornamento della scheda, quindi non presenti all'inizio della role (ne in discussione per l'approvazione)-/OT
    Chakra Rimanente: 75/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
    png
    pngpngpng
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    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Finto Fendente [Finta; Ipotesi 2, 1° slot Azione]
    - 3 passi c.a. [Movimenti]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    Arte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: 1/4 Basso per ogni 250 metri)

    Linea di Comando
    Maestria: L'utilizzatore può sfruttare la comunicazione a distanza comunicando con un'intero gruppo di alleati, creando un collegamento condiviso da tutto il gruppo. L'utilizzatore è in grado di collegare fino ad 1 alleato affiuntivo per grado posseduto.
    Condividendo la linea, l'utilizzatore condivide il costo di mantenimento con tutti gli alleati consenzienti. Il rifiuto deve essere espressamente dichiarato dagli alleati in risposta alla richiesta dell'utilizzatore

    Richiede 'Arte della Comunicazione'
    [Da Genin in su]

    Marcia Forzata [2]
    Speciale: Il team dell'utilizzatore si muoverà alla velocità dell'utilizzatore dell'abilità o del possessore della medesima abilità con velocità maggiore. Il team guadagna +1 passo per ogni personaggio che possiede questa abilità.

    Manualità [1]
    Abile: L'utilizzatore può fare e disfare facilmente i nodi, creare oggetti in rapidità, compiere altri lavori di precisione con discreta velocità. Creare oggetti richiederà slot gratuito Veloce anziché Lento.

    Seguire le Tracce (Base) [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore può trovare le tracce lasciate da altre persone presenti entro 3 metri per il valore di Percezione posseduta.

    Occhio di Falco (+3 Riflessi) [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.

    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.


    Note- 1B mantenimento Arte della Comunicazione x1 Km
    Varie ed Eventuali

     
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    Narrazione
    «Dialoghi»



    Alla fine quell'idiota se ne andò, non senza, certamente, aver preso il rifiuto di Seinji nella maniera peggiore possibile, e quindi incazzandosi, prché l'Akuma non aveva comprato niente da lui. Bhe, ma che impotava, del resto, se quel tizio vendeva cose che non servivano a nessuno? D'altro canto Seinji pensò che comprare qualcosa da lui, non sarebbe poi stata un'opzione così cattiva, ma solo se avesse avuto qualcosa di utile da vendere. Insomma, a che gli sarebbero servite, a lui, ninja di kiri e fedele consumatore di sushi quotidiano, le pentole? Tanto meglio era rimandare il tizio indietro con le sue danze strane, o magari tagliargli la testa via dalle spalle li, seduta stante, dinnanzi agli occhi di tutti, per il semplice motivo che si, che i semplici mercanti di stoffe possono fare questo e quell'altro, e che essi staccano teste a destra e a sinistra, qualora questo fosse necessario. E invece no, dovette sorbirsi l'intera filastrocca senza senso di quel tizio, sorridere di gusto nel mentre questi danzava e gridava parole a caso, pensare a un eventuale possibilità di tagliargli anche la lingua una volta che gli avrebbe tagliato via la testa, e, quindi vedere come il tizio si allontava rapidamente da quel posto così come era venuto. Ma dove cazzo era capito? E, sopratutto, che diamine di posto era quello? Sembrava essere pieno di gente primordiale che credeva nelle favole; che credeva nella potenza magica e negativa di filastrocche stupide portate li da chissà dove. Certo che si doveva essere proprio scemi! Tanto scemi che Seinji dubitava di averne visti di più stupidi negli anni precedenti a quell'evento, e sconvolto, una volta accompagnato il tizio fino all'orizzonte, l'Akuma tornò a sedere tranquillo nascosto dal velo della carovana, e a guardare come le cose si stavano evolvendo per Atasuke. Questi riiuscì a recuperare Soon (ora si doveva soltanto legarla ad un palo dentro a una delle carovane affinché non desse più fastidio alla gente seria), e la riportò alle carovane, ove l'Akuma rimaneva seduto e tranquillo, spensierato, come prima. Fu quindi così che Atasuke lo ritrovò, al ritorno dalla sua mini-missione di recupero del bersaglio, e con due tizi svenuti sotto il braccio. Subito chiese all'Akuma cosa fosse successo, e questi fece spallucce.
    «Niente di che, compare. Un venditore ambulante voleva vendermi delle pentole, ma, ahimé, sono senza un ryo,» - sospirò l'Akuma con affare noioso, e sorrise quando sentì dire dei due ubriachi genin di Konoha. - «Ho come se l'impressione che stiamo iniziando ad essere un po' in troppi, Atasuke. A che ci serve del peso extra inutile? Abbiamo già così abbastanza stoffe... Magari gettiamoli da qualche parte per la strada, così imparano a ubriacarsi.» - Per quanto riguarda gli oni, l'Akuma sorrise divertito sotto alla sua maschera. - «Oni? Non credo. Forse ninja. Per quanto riguarda quei due... mi sono completamente indifferenti. Puoi metterli a conoscenza dei fatti, oppure tagliare via le teste dai loro colli. Il loro Destino mi è completamente indifferente. Anche se...» - l'Akuma si fermò un attimo per riflette, - «io non direi a due perfetti sconosciuti, al più ubriachi, i miei segreti.»
    Ascoltò quindi la tiritera di Atasuke sulla strategia, e fece un cenno con le spalle.
    «Mandare qualcuno troppo in avanti contro un nemico che non conosciamo, è come sacrificare un pedone a scacchi: intelligente, ma immorale. Però ammetto che è una buona strategia, e, dato che loro ti vedono come un comandate qui, direi non ho niente da obiettare.»
    Dunque, durante il resto del tragitto fino alla rottura dell'asse di una delle carovane (può capitare, specie se le carovane sono vecchie), l'Akuma rimase sempre dentro, con la sua vista demoniaca attivata, a vagare su e giù per i prati e per le colline, con l'intenzione non solo di scoprirne peculiarità e stranezze varie, ma sopratutto con l'intenzione di capire il posto in cui si trovava. Per lo più era caratterizzato da un panorama quasi sempre il solito, lo stesso, monocromatico, ma non per nulla noioso. Durante il tragitto osservò bene anche la ragazza: sembrava essersi ripresa (e finalmente!) dalla cotta per l'Uchiha, e ora proseguiva in avanti tranquilla. Tranquilla, finché poco dopo, dinnannzi a un bivio, l'asse non si ruppe e la spedizione dovette fermarsi.
    "Merda, oh! Sarà mica quel tizio stupido con le sue danze idiote!" - pensò Seinji, scuotendo il capo poco dopo. No, era impossibile che fosse quel tizio la causa. L'asse si era rotta perché era vecchia, non perché un tizio stupido si era messo a danze a ballare. In ogni caso, con lo guaio ormai compiuto, l'Akuma ascoltò il ragionamento di Atasuke.
    «Io direi per la seconda opzione, Atasuke. Ci serve qualcuno che vada al villaggio per sistemarci le cose prima dell'arrivo della carovana e del carro rotto. Magari che chieda di un'officina di riparazione nel villaggio, e che sia abbastanza diplomatico da non metterci contro un intero villaggio... Capisci cosa intendo, no? » - fece un occhiolino, ribadendo lo stesso concetto dell'Uchiha. - «In tal caso, io direi che tu debba andare al villaggio, mentre io rimanere qui, a sorvegliare il carico dagli Oni.»
    Dunque, messosi d'accordo tutti quanti, Atasuke riuscì a risisteare i carri nella maniera più adatta, tanto da riuscire a trainare il carro rotto con gli altri due. Si stava rivelando un genio quel ragazzo! Alla fine, se l'Accademia disponeva di gente come lui nei propri ranghi, non tutto era proprio perduto! Risistemata la carovana, Seinji ascoltò attentamente le parole i Atasuke.
    «Tranquillo, comprendo i problemi che una tale cosa ci dia. Eviteremo di forzare troppo la marcia, e saremo il più equilibrati possibile...» - sembrava proprio che il riposo di Seinji Akuma era terminato, ed era iniziato il lavoro vero, quello da ninja. - «Per gli oni non ti preoccupare. Siamo abbastanza qui da respingerli, qualora questo si rendesse necessario. Se fossero troppi, invece, aspettati una richiesta di rinforzi.»
    Una volta che Atasuke si fose allontanato, la marcia delle carovane verso il villaggio sarebbe iniziata immediatamente. Con un ritmo tranquillo, medio, sufficiente per giungere al punto senza provocare danni al carro. Durante il tragitto Seinji, con la scusa del doversi scusare per il suo compartamento precedente, avrebbe camminato vicino a Soon, mentre gli altri shinobi avrebbero circondato la carovana da tutti i lati.
    «Hey, Soon! Scusami se mi sono comportato un po' male con te questa mattina! E' che ero stanco dal viaggio precedente, e non ho dormito bene. Sai, ho un'allergia al sole. I miei occhi proprio non lo sopportano, e la pelle inizia a farsi scura! Per questo indosso la maschera e il mantello: solo con il calare della notte mi sento bene, altrimenti sono un pesce fuori d'acqua hehe!» - Sorrise l'Akuma [Interpretazione]. - «A proposito, che ne pensi del sushi? Sai, nel tempo libero mi diletto a cuinare! hehe Che sbadato! Guarda, ne ho ancora un po'!» - E con quelle parole avrebbe tirato dal mantello altri rotoli con dei pezzi di sushi pregiato, che avrebbe quindi dato a Soon, qualora avesse voluto assaggiarli.
    Durante il tragitto, non avrebbe mai smesso di osservare il territorio circostante in attesa di eventuali nemici in avvicinamento.




    Seinji
    Chakra: 400 Bassissimi
    Vitalità:15,5/15,5 leggere

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica Avanzata: ///
    Slot Tecnica Base: ///

    Abilità usate: ///
     
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